22 November, 2024
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La Dinamo Banco di Sardegna ha conquistato questa sera un’importantissima vittoria contro la Juve Caserta, nella quint’ultima giornata della regular season della A1 di basket, fondamentale nella corsa verso i play off scudetto. La squadra di Federico Pasquini ha costruito il suo successo con uno splendido secondo tempo, dopo una prima metà del match sviluppatasi sul filo dell’equilibrio, ed ora è quinta, con 26 punti, alla pari con Trentino, Pistoia e Venezia.

La vittoria sulla Juve Caserta porta il marchio di una grande intensità mista ad aggressività, una grande difesa e delle firme di tre giocatori in giornata positiva: Jarvis Varnado, autore di 10 punti con 5 su 7 nel tiro da due punti e 5 rimbalzi; Josh Akognon, 19 punti (3 su 5 da due punti, 3 su 6 da tre punti e 4 su 5 ai tiri liberi) e, soprattutto, David Logan, 25 punti (7 su 10 da due punti, 1 su 3 da tre punti e 8 su 8 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 8 falli subiti e 32 totale di valutazione). In evidenza anche Joe Alexander, autore di un grande secondo quarto, con 13 punti e 5 rimbalzi.

Federico Pasquini inizialmente ha mandato in campo Petway, Logan, Formenti, Akognon e Varnado: Sandro Dell’Agnello ha risposto con Downs, Siva, Cinciarini, Johnson, Slokar. Quattro punti di Brent Petway hanno aperto il match, per i campani ha risposto Daniele Cinciarini con due triple. Le due squadre sono andate avanti punto a punto e la Dinamo guidata da Akognon ha allungato a + 4: 16 a 12. Il play nigeriano è stato però costretto alla panca insieme a Varnado per due falli e il primo quarto si è concluso sul punteggio di 23 a 25.

Joe Alexander ha aperto il secondo quarto con 6 punti personali ma i campani sono rimasti avanti trascinati da Cinciarini. Una tripla di Stipcevic ha firmato il sorpasso biancoblu, 32 a 31, e Logan e Akognon hanno consentito alla Dinamo di andare al riposo avanti di 3 punti: 45 a 42.

Al rientro dall’intervallo lungo, la Juve Caserta si è riportata in parità, con Jones e una tripla di Slokar. Reazione sassarese con un Varnado in crescita, autore di 8 punti, e un parziale di 10 punti. Il terzo quarto si è chiuso con la Dinamo avanti di 10 lunghezze: 63 a 53.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha saputo tenere le distanze con autorità, dilagando negli ultimi minuti con un super David Logan, per il finale di 87 a 75.

David Logan 78

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David Logan.

David Logan.

Una Dinamo formato super travolge Varese (91 a 69, primo tempo 50 a 32) e si rilancia in prospettiva play-off. Sul parquet del PalaSerradimigni non c’è stata partita, a tratti la squadra di Marco Calvani è stata straripante, nel primo quarto letteralmente trascinata dal suo “professore”, David Logan, autore di 20 punti nei primi 12 minuti (alla fine 22 punti a referto, con 3 su 5 da due punti, 5 su 6 da tre punti, 1 su 1 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 5 assist, 32 di valutazione). Ma è stata tutta la Dinamo a brillare, da Rok Stipcevic a Brent Petway, da Jack Devecchi a Lorenzo D’Ercole, a Tony Mitchell e al nuovo arrivato Kenneth Kadji.

Marco Calvani ha mandato in campo Petway, Mitchell, Logan, Alexander e Stipcevic, il collega Paolo Moretti ha risposto con Davies, Faye, Wayns, Kangur e Ferrero. Break biancoblu di 5 punti con David Logan “caldissimo” dai 6.75, seguito da Brent Petway. Una bomba di Kangur ha rotto il ghiaccio per l’Openjobmetis Varese ma la Dinamo ha continuato il suo show con Logan e Alexander. Varese ha reagito nel finale del primo quarto con un break di 4 punti con Ferrero ma Mitchell ha chiuso con una tripla fissando il punteggio sul 25 a 18. Logan, D’Ercole e Devecchi hanno colpito ancora con micidiali triple portando il vantaggio biancoblù sul +20: 42 a 22. La Dinamo ha dilagato dilaga anche con l’apporto degli italiani ed è andata al riposo sul 50 a 32.

Al ritorno in campo dopo l’intervallo lungo, la Dinamo ha giocato in scioltezza, senza forzare, mantenendo comunque sempre un vantaggio cospicuo e rassicurante. Negli ultimi dieci minuti Varese ha provato a tornare in partita, ma la Dinamo ha concesso poco e il ritardo minimo di Varese è arrivato a 16 punti: 79 a 63. Nel finale Varese ha ceduto definitivamente e la Dinamo ha chiuso sul 91 a 69.

La squadra biancoblu sta crescendo a vista d’occhio, sembra un’altra rispetto a quella incostante della prima parte della stagione ed ora, in attesa dell’arrivo del nuovo play Akognon, con uno Stipcevic in gran spolvero, può guardare alla seconda parte della stagione con rinnovata fiducia.

Mercoledì sera, intanto, a Istanbul, la Dinamo si gioca una fetta di stagione, con la partita decisiva per il passaggio della prima fase dell’Eurocup, contro il Galatasaray.

 

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La Dinamo cresce, ieri sera ha battuto lo Szolnoki Olaj per 90 a 74, centrando il secondo successo consecutivo in Eurocup e ora guarda al futuro con rinnovata fiducia ed ottimismo. Nonostante non abbia ancora potuto schierare i nuovi acquisti Kennet Kadji ed Emmanuel Josh Akognon, Marco Calvani ha presentato una squadra determinata, vogliosa di vincere per continuare la sua avventura in Eurocup e per dare una svolta in positivo a questa stagione, iniziata con molti alti e bassi dopo i trionfi della stagione del “triplete”.

Nel primo tempo, la Dinamo è stata letteralmente presa per mano dal suo uomo più rappresentativo, David Logan, che dopo la grande prestazione fornita a Brindisi, purtroppo non premiata dalla vittoria della squadra, ha realizzato ben 19 punti (21 alla fine, in soli 25’28” giocati). È stato Joe Alexander l’altro giocatore in serata di grazia, autore di 19 punti. In evidenza anche Tony Mitchell (10 punti e 8 assist), Brent Petway (12 punti, 4 rimbalzi e 2 assist), Jarvis Varnado (16 punti e 8 rimbalzi). Ma nella serata positiva della Dinamo hanno dato un apporto importante anche il capitano Jack Devecchi in difesa e Rok Stipcevic, con triple fondamentali.

All’inizio Marco Calvani ha mandato in campo Mitchell, Logan, Alexander, Stipcevic e Varnado, il collega ungherese ha risposto con Wittmann, Vojvoda, Borisov, Kovac e Gregory. La Dinamo è partita bene con un break di 9 punti firmato da Alexander e Logan e ha chiuso il primo quarto sul 24 a 13. Gli ungheresi hanno provato a risalire la china in avvio di secondo quarto con Vrbanc, ma David Logan è stato indomabile. Tre bombe da distanza siderale hanno ricacciato indietro lo Szolnok a -16: 36 a 20. Gli ospiti con un parziale di 10 a 4 hanno riportato lo svantaggio sotto la doppia cifra all’intervallo lungo: 42 a 36.

Lo Szolnok ha reagito in avvio di terzo quarto e si è portato a un solo possesso di distanza con la tripla di Burrell ma la reazione sassarese non ha tardato ad arrivare con Alexander e Logan e la Dinamo si è riportata a + 6: 55 a 49, chiudendo il terzo quarto anche sul +6: 61 a 56.

In avvio di ultimo quarto la Dinamo ha preso il largo con una tripla di Stipcevic e una schiacciata di Mitchell, “incendiando” il PalaSerradimigni. Il finale non ha avuto storia e la Dinamo è riuscita a mantenere aa proprio vantaggio la differenza canestri rispetto alla partita d’andata, vinta dalla squadra ungherese con un margine di 12 punti, chiudendo sul +16: 90 a 74.

Ora la squadra di Marco Calvani si giocherà la qualificazione mercoledì prossimo a Istanbul, contro il Galatasaray.

Domenica sera, alle 18.15, intanto, ritornerà il campionato al PalaSerradimigni, con la Openjobmetis Varese.

Logan-Edge

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La Dinamo Banco di Sardegna ha concluso la sua esperienza in Eurolega con una nuova netta sconfitta sul campo del Brose Baskets Bamberg, con il largo punteggio di 54 a 86 (primo tempo 49 a 33). L’equilibrio è durato poco (vantaggio della Dinamo sul 10 a 9 nel primo quarto, poi chiuso sul 20 a 14 per il Bamberg), poi la partita non ha avuto storia, senza mai un segnale di reazione della squadra di Marco Calvani, arrivata in Germania senza David Logan, Brent Petway e Jarvis Varnado, rimasti a Sassari per recuperare la migliore condizione fisica in vista dei prossimi impegni di campionato ed Eurocup (la nuova rassegna europea che la Dinamo inizierà la prima settimana di gennaio).

Brose Baskets Bamberg: Melli, Zisis 16, Nikolic 3, Staiger 10, Theis 12, Wanamaker 5, Strelnieks 12, Harris 2, Harris 2, Miller 8, Heckmann 7, Idbihi 4, Radosevic 7. All. Andrea Trinchieri.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Haynes 14, Formenti 2, Pellegrino, Devecchi 9, Alexander 8, D’Ercole, Marconato, Sacchetti 3, Stipcevic 9, Eyenga 9. All. Marco Calvani.

Marquez Haynes 1-2

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Niente da fare per la Dinamo Banco di Sardegna contro la corazzata CSKA Mosca, nella seconda giornata della fase a gironi dell’Eurolega. La partita è rimasta in equilibrio solo nel primo quarto, chiuso dalla squadra di Meo Sacchetti di un punto, 26 a 25, perché nel secondo quarto è emersa la netta superiorità del CSKA che, con un parziale di 35 a 15, è andato all’intervallo lungo sul 60 a 41.
Nel terzo quarto la Dinamo ha avuto una reazione d’orgoglio, riducendo il ritardo di tre lunghezze con un parziale di 22 a 19 ma nell’ultimo quarto il CSKA di Dimitris Itoudis ha ripreso la sua cavalcata vincente, superando quota 100 e mettendo altri 13 punti tra sé e la Dinamo, chiudendo con un parziale di 28 a 15, sul 107 a 78.
I migliori nella Dinamo sono stati Rok Stipcevic, impeccabile nelle conclusioni (16 punti, 1 su 1 da 2 punti, 4 su 4 da 3 punti e 2 su 2 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 20 di valutazione); Christian Eyenga (14 punti, 7 su 9 da 2 punti, 7 rimbalzi, 4 assist, 19 di valutazione) e David Logan (20 punti, 3 su 7 da 3 punti, 4 su 7 da 3 punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 5 assist e 17 di valutazione). In ombra Marquez Haynes e Brent Petway.
Nel CSKA è difficile stilare classifiche di rendimento perché la squadra moscovita è parsa un orologio quasi perfetto con tutti i giocatoti scesi sul parquet del PalaSerradimigni in evidenza. Ben sette i giocatori in doppia cifra, con Nando De Colo a quota 18 (3 su 7 da 1 punti, 3 su 5 da 3 e 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 3 assist e 24 di valutazione, il migliore in campo), Kyle Hines a 15 (5 su 9 da 2 punti e 5 su 6 ai tiri liberi, 5 rimbalzi e 19 di valutazione), Aaron Jackson 12, Demetris Nichols 11, Milos Teodosic, Andrey Vorontsevich e Cory Higgins 10 punti a testa.
La vittoria del CSKA era prevedibile, non altrettanto il divario finale di 29 punti e, soprattutto, 3/4 di partita senza storia.
Per la Dinamo è la terza sconfitta consecutiva, dopo quella di Coppa di Istanbul e quella interna di campionato con l’Enel Brindisi. Ora bisogna reagire già lunedì sera a Varese, contro l’Openjobmetis e poi a Tel Aviv, contro il Maccabi, il 29 ottobre, per la terza giornata della prima fase dell’Eurolega.
Meo Sacchetti 1David LOgan 1Marquez Haynes 7

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Meo Sacchetti 1

La Dinamo sfida il CSKA Mosca, una sfida da brividi al PalaSerradimigni per la seconda giornata di Eurolega.

«Un onore e un orgoglio – ha commentato ieri il coach sassarese Meo Sacchetti – e da ex giocatore il rammarico di non averci potuto giocare contro sul campo.»

Le due squadre si incontrano per la prima volta e il Cska ha vinto 11 delle ultime 14 partite su un campo italiano. Sassari non ha mai battuto una squadra russa nelle mura amiche. Entrambe fanno della velocità e del gioco in transizione la loro caratteristica principale e sarà sicuramente una partita spettacolare. Il Cska punta sul potenziale offensivo delle guardie Milos Teodosic, Aaron Jackson e Nando De Colo. Rok Stipcevic e MarQuez Haynes dovranno limitare Teodosic e Jackson mentre David Logan sarà coinvolto in una entusiasmante sfida con De Colo. Il Cska ha un certo numero di bocche di fuoco, con Vitaly Fridzon e Cory Higgins (entrambe ali) ma molti giocatori dovranno cercare di limitare l’esplosività atletica di Christian Eyenga, che potrebbe essere una chiave importante della partita. Brent Petway dovrà essere pronto per la sfida con Andrey Vorontsevich, Joe Alexander affronterà a viso aperto Demetris Nichols, giocatore dal tiro micidiale, mentre Kyle Hines e Slava Kavtsov dovranno tenere d’occhio Jarvis Varnado, vera macchina da stoppate.

Il coach russo Itoudis, al secondo anno consecutivo sulla panchina del Cska, ha commentato così l’imminente match: «Incontriamo i campioni d’Italia e abbiamo grande rispetto per le abilità di Sassari, squadra che corre e segna molto. Loro giocano un basket veloce, sono bravi a difendere e recuperare palloni aprendo il campo per i suoi giocatori atletici e dinamici. La Dinamo ha un certo numero di giocatori creativi, partendo da David Logan, che ha giocato un anno al Panathinaikis quando io facevo parte dello staff. Haynes e Stipcevic sono anche loro creativi e giocatori d’esperienza. Eyenga è un lungo atletico che aiuta la squadra così come Petway, Alexander, Varnado e molti altri. Sassari ha dimostrato di essere pronta a combattere nella sua stagione di Eurolega, come nella partita contro il Darussafaka. Noi ci aspettiamo una partita difficile, dovremo essere concentrati nelle difese uno contro uno e aiutarci l’un l’altro per quaranta minuti. Mi aspetto di sentire il calore del pubblico in un palazzo dove, si sa, i tifosi possono condurre la squadra con il loro supporto».

David Logan ha messo a segno almeno un tiro da tre nelle ultime 13 gare di Eurolega consecutive; Denis Marconato è a quota -33 rimbalzi per raggiungere i 1.000 in carriera: al centro italiano mancano 5 rimbalzi offensivi per raggiungere Alesekey Savrasenko al decimo posto della classifica di tutti i tempi, al momento è dodicesimo. Joe Alexander ha messo 11 tiri liberi consecutivi nei match di Eurolega da lui disputati. A Milos Teodosic mancano 9 triple dal raggiungere Marcus Brown, stella del Cska ormai ritirata, al settimo posto della classifica di tutti i tempi della competizione: il play ha messo a referto almeno una tripla e 11 tiri liberi di fila nelle ultime 25 sfide europee. Nando De Colo ha segnato almeno una tripla nelle ultime 7 partite ed è andato a referto in doppia doppia nelle ultime sei. Kyle Hines è vicino a raggiungere il decimo posto nella classifica degli stoppatori, al momento è tredicesimo con 118 stoppate in carriera. Victor Khryapa è a -28 assist dal diventare il diciottesimo giocatore in assoluto nella storia dell’Eurolega a raggiungere i 500 assist in carriera.

Arbitreranno l’incontro i signori Daniel Hierrezuelo (SPA), Elias Koromilas (GRE) e Milivoje Jovcic (SRB).

La partita verrà trasmessa in diretta su Fox Sport HD.

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Foto http://www.dinamobasket.com/.

Foto http://www.dinamobasket.com/.

Nello splendido spazio a bordo piscina allestito al Geovillage Sport&Resort di Olbia, struttura di riferimento per il terzo anno consecutivo del ritiro e della preparazione atletica della Dinamo Banco di Sardegna, le new entry biancoblu hanno incontrato i giornalisti di carta stampata, televisioni e agenzie. Marquez Haynes, Christian Eyenga, Jarvis Varnado, Joe Alexander, Brent Petway, Yuki Togashi, Lorenzo D’Ercole, Denis Marconato e Francesco Pellegrino si sono presentati per la prima volta ai media, lasciando trasparire l’entusiasmo di vestire la maglia biancoblu dei campioni d’Italia nella stagione 2015/2016. Una stagione ricca di sfide e scommesse, con la seconda partecipazione alla Turkish Airlines Euroleague e i trofei del triplete, conquistati nella passata stagione, da difendere. Al tavolo, oltre ai giocatori, anche il general manager Federico Pasquini, architetto del nuovo roster in piena sinergia con il numero uno biancoblu Stefano Sardara e coach Meo Sacchetti.

È stato il general manager Federico Pasquini a fare gli onori di casa: «Buongiorno a tutti, vogliamo anzitutto ringraziare il Geovillage Sport&Resort che anche quest’anno ci accoglie in questa splendida struttura e come da tradizione ci mette in condizione di prepararci al meglio fisicamente e mentalmente per una stagione che ci auguriamo possa essere lunga come quella dello scorso anno».

Con un breve cenno sulla carriera su ognuno di loro i giocatori biancoblu si sono presentati spiegando perché hanno scelto Sassari e quali siano le sensazioni a caldo in questa prima settimana alla Dinamo Banco di Sardegna.

A rompere il ghiaccio è Marquez Haynes che quest’anno vestirà la maglia numero 0: americano di passaporto georgiano, è nato il 19 dicembre 1986 a Irving (Texas). Play-guardia dalle notevoli qualità atletiche, ha ottime capacità sia in fase realizzativa sia nella capacità di coinvolgimento dei compagni. Inizia presto la sua carriera da professionista in Europa, in Francia e poi in Spagna prima di approdare in Italia:  nella stagione 2013/14 in maglia Olimpia Milano e poi con quella Montepaschi Siena, con la Mens Sana ha raggiunto la finale scudetto e ha partecipato all’ All Star Game. La scorsa stagione ha giocato in forza agli israeliani del Maccabi Tel Aviv, con cui ha vinto la coppa nazionale.

«La mia prima impressione è stata molto positiva, Sassari mi sembra una grande famiglia e dai primi giorni mi sono sentito a casa. Ho scelto di venire qui perché credo sia la miglior scelta che potessi fare per la mia carriera, sia per gli obiettivi della società che per il coach e la piazza.» 

Denis Marconato non ha certo bisogno di presentazioni: il centro ex azzurro vestirà il numero 11 biancoblu. Nato a Preganziol (Treviso), il 29 luglio del 1975, è un centro di grandissima esperienza, il giocatore italiano più titolato ancora in attività. Giocatore dal palmares infinito, nel corso della sua carriera ha vinto nei club 4 scudetti, 7 Coppe, 4 Supercoppe Italiane, 1 Coppa del Rey, 2 Coppa Saporta, 1 Coppa Italia di serie B. Con la maglia della nazionale italiana un argento alle olimpiadi di Atene nel 2004, agli europei oro in Francia nel ‘99, argento in Spagna nel ‘97, bronzo in Svezia nel 03. Nel 2000 è stato MVP delle Final Eight di Coppa Italia e MVp della Supercoppa 1997. Denis vanta 589 presenza in Serie A e per 11 stagioni è stato pilastro della Benetton Treviso che dominava in Italia e protagonista in Europa.

«Sono molto contento di aver abbracciato il progetto Dinamo: per me giocare con i campioni d’Italia è importante, con una società che vuole fare bene ed è in continua crescita. Sono qui per mettermi a disposizione e fare bene insieme. Mi hanno colpito le aspirazioni e la fame di pallacanestro che c’è qui.»

Christian Eyenga è noto al campionato italiano, l’anno scorso era a Varese e quest’anno indosserà il numero 31. Nato a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) il 22 giugno del 1989, è un’ala piccola dalle grandissime qualità atletiche e fisiche, conosciuto per le sue giocate spettacolari ad alta quota. Il suo marchio di fabbrica è sicuramente il gioco in velocità, con importanti doti di salto e un istinto naturale nell’attaccare il canestro anche senza palla. Ha fatto parte della cantera dello Joventut Badalona (uno dei più floridi vivai in Europa), facendo la spola tra prima squadra e il team satellite del Cb Prat: nel 2009 viene scelto al primo giro dai Cleveland Cavaliers e l’esordio in NBA è nel 2010 con i Cavs; nel 2012 veste anche la prestigiosa casacca dei Los Angeles Lakers. Nel 2013-2014 sbarca in Europa (passando per la Cina-2012/13 con lo Shanxi Zhongyu) e con lo Stelmet Zielona Gora gioca anche all’Eurolega. Arriva poi l’esperienza in Italia, a novembre 2014 a Varese, dove è stato fondamentale nella risalita della squadra allenata da Attilio Caja dalla zona retrocessione fino al sogno playoff. E’ stato MVp dell’All Star Game 2015.

«La ragione per cui ho scelto di venire a Sassari è che ho visto una società ambiziosa e seria, ho parlato con giocatori che sono stati qui e tutti mi hanno parlato del grande gioco di squadra che c’è. Mi ha colpito subito, come ha detto Marquez, questa sensazione di famiglia, di gruppo molto unito. Il mio contributo alla squadra? Ogni volta che scenderò in campo darò il massimo delle mie energie.»

Yuki Togashi, aggregato al roster, è il primo giocatore giapponese a sbarcare in Italia. Nato a Nigata, Giappone, il 30 luglio 1993, è un playmaker di grande intensità, rapidissimo con la palla tra le mani e molto abile nel coinvolgere i compagni. Ama giocare in velocità, non disdegna la giocata personale potendo contare su un tiro da 3 punti molto affidabile e di astuzia nelle percussioni a canestro. Si trasferisce negli Stati Uniti nel 2009 , nel 2011 viene selezionato per l’ ESPN Rise National School, partita che vede la squadra di Yuki prevalere al termine di due overtime sulla Oak Hill Academy. Fa rientro in Giappone, dove nel 2013 firma con gli Akita Northern Happinets squadra del massimo campionato nipponico. E’ uno dei migliori esordienti del campionato e si classifica al secondo posto nella top degli assist, guadagnando il primo posto l’anno successivo (sempre in maglia Akita). Vince il torneo della sua Conference e arriva in finale nel campionato nazionale. L’exploit nell’estate 2014 i Dallas Mavericks lo inseriscono nel proprio roster per la Summer League di Las Vegas dove, grazie a una prestazione da 11 punti in 12 minuti contro gli Charlotte Hornets, i riflettori di mezzo mondo si accendono su di lui. Viene poi assegnato alla squadra affiliata dei Mavericks nella Lega di sviluppo NBA con la maglia dei Texas Legends dove prende parte al torneo della D-League.

«E’ sempre stato il mio sogno giocare in Europa e credo che questa possa essere una grande occasione per me. Il coach e la società mi hanno dato questa opportunità: sono forse il secondo giapponese a giocare in Europa e ne sono molto orgoglioso.»

Brent Petway è già l’idolo dei fans biancoblu, grazie anche all’intensa attività sui social network. Americano, è nato a Warner Robins il 12 maggio del 1985: è un’ala-centro, mancino, conosciuto per l’atletismo debordante, è il terrore dei difensori fronte a canestro, per la sua spiccata confidenza con il tiro da 3; letale quando attacca il ferro in progressione. Spettacolari le sue incursioni in area, chiuse con potenti schiacciate, così come spettacolari sono le sue temibili stoppate. Nella sua carriera oltre al gran numero nella squadra del college, due su tutti, come miglior difensore e vincitore dello Slum Dunk Contest nel 2007, poi gioca per due anni nella Lega di sviluppo NBA di cui sarà All Defensive Player nel 2009, mentre nel 2008 vince il titolo con gli Idaho Stampede.  Esordisce in Europa nel 2009 prima in Grecia e poi in Francia, nel 2010/11 è membro degli Harlem Globetrotters e prende parte al tour mondiale dei “saltatori di Harlem”.  Dalla stagione 2011/12 è protagonista in Grecia, fino a conquistare l’Olympiacos con cui ha giocato le ultime due stagioni e con cui lo scorso campionato ha vinto la coppa nazionale e ha raggiunto la Final Four di Eurolega.

«Ho scelto Sassari perché ho visto che questa società ha le mie stesse ambizioni per la stagione, io farò il massimo e darò il mio contributo alla squadra.»

Lorenzo “Lollo” D’Ercole è un volto noto della massima serie italiana, ex capitano della Virtus Roma dove ha trascorso le ultime tre stagioni. Nato a Pistoia l’11 febbraio del 1988 è una play-guardia, ha grandi doti tecniche che potranno essere particolarmente utili sul perimetro. Uomo squadra di sicuro affidamento, di grande attitudine al lavoro e in continua crescita. Prodotto del vivaio di Montecatini, fa il suo esordio tra i professionisti con i rossoblu in Legadue nel 2004-2005. Poi (nella stagione successiva) l’ingaggio alla Mens Sana Siena e il debutto in Serie A. Vince anche il campionato Under 18 eccellenza, convincendo coach Simone Pianigiani ad inserirlo nel roster della prima squadra nella vittoriosa stagione 2006-2007, in cui mette nella sua scheda 17 presenze, il suo primo scudetto e la partecipazione all’Eurocup. Dopo gli importanti passaggi a Livorno e Udine, nella stagione 2009-2010 torna a Siena, dove vince Supercoppa, Coppa Italia e scudetto e fa il suo esordio anche in Eurolega. Nell’estate 2010 firma a Cremona per due stagioni per approdare poi nel 2012 alla Virtus Roma, l’anno successivo disputa l’Eurocup e raggiunge la semifinale scudetto. Nell’estate 2014, dopo avere rinnovato il contratto per il suo terzo anno in maglia Acea, viene nominato capitano della squadra.

«Sono venuto qui perché penso che la Dinamo sia una società seria, circondata da un grande entusiasmo come si può vedere anche oggi, con obiettivi importanti. È stato semplice decidere di venire qui, credo sia la squadra giusta per me e io porterò grande impegno ed energia in campo. Mi impegnerò al massimo per migliorare nel corso della stagione e sollevare sempre di più l’asticella.»

Joe Alexander sarà invece il numero 9 della Dinamo 2015/2016: nato a Koushung (Taiwan) il 26 Dicembre 1986, ma di nazionalità americana, Joe è un ala-centro molto versatile, ha forza e potenza di un giocatore con fisicità superiore. Gioca indistintamente fronte e spalle a canestro, è in grado di colpire da 3 punti e attaccare il canestro, agevolato da un trattamento di palla davvero notevole, altrettanto pericoloso quando si trova a giocare in area dove può dare sfogo a un vasto bagaglio tecnico e una moltitudine di soluzioni. Negli anni del liceo si trasferisce negli Stati Uniti  (frequenta prima l’ High School di Frederick nel Maryland, per iscriversi poi all’Università di West Virginia). Viene scelto dai Milwaukee Bucks con l’ottava chiamata assoluta nel 2008. Gioca l’ultima stagione con la maglia degli Charlotte Hornets. Nel 2011-2012, dopo una breve passaggio in Russia, gioca una stagione e mezzo di altissimo livello in D-League con la maglia dei Santa Cruz Warriors. A metà della scorsa stagione firma per il Maccabi Tel Aviv, in tempo per vincere la coppa nazionale con il compagno di squadra che ritrova in biancoblu Marquez Haynes.

«Ho scelto Sassari per la grande organizzazione e grandi obiettivi. Sono qui per dare il massimo e vincere.»

Francesco Pellegrino, aggregato al roster, è nato a Vittoria in provincia di Ragusa il 6 agosto 1991. Riparte dai campioni d’Italia dopo il lungo infortunio: Francesco è un centro dalle importanti qualità fisiche, che sa utilizzare la sua fisicità nel pitturato ed è dotato di un buon tocco fronte a canestro. In difesa fa valere la sua stazza e non disdegna la stoppata. Muove i primi passi a Gela in Serie D, prima di approdare alla Pallacanestro Trapani dove lavora con l’attuale assistant coach biancoblu Massimo Maffezzoli. Nel 2011 passa all’Orlandina Capo d’Orlando. nel corso della sua seconda stagione con i siciliani, dove subentra come allenatore Gianmarco Pozzecco, è costretto a fermarsi a causa di un virus che lo mette ai box. Resta fermo per due stagioni prima di accettare con grande entusiasmo la chiamata della Dinamo. Grande appassionato di libri e videogames, si è iscritto quest’anno alla facoltà di Economia.

«Sicuramente la serie A è sempre stato uno dei miei sogni, e farlo con Sassari è un onore. Riparto dopo un lungo stop dovuto a qualche problema fisico con una società serissima e competente.»

Last but not least è Jarvis Varnado a chiudere il gruppo dei nuovi arrivati in casa Dinamo: di nazionalità statunitense, il centro biancoblu è nato il 1° marzo del 1988 a Brownsville, Tennessee. Elemento di grande esperienza, sia negli Usa sia in Europa, ha un’importante presenza in NBA, dove ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers. Mix di atletismo e forza, è un centro dalle spiccate qualità difensive, ha un istinto innato per la stoppata, per la rapidità di movimento, timing e senso della posizione. Impressionante la sua un’apertura alare, che gli consente di arrivare a vette impressionanti. in attacco è abile a giocare il Pick’n roll e ed è migliorato sensibilmente nel gioco in post basso. Jarvis ha letteralmente sbriciolato tutti i record alla voce stoppate:  detiene il record per numero di stoppate all’interno di una singola stagione, superando Shaquille O’Neal, per numero di stoppate nel corso dei 4 anni universitari e numero di stoppate di media complessivo. Per due anni è stato eletto miglior difensore nella sua conference e nel 2009 ne è stato l’MVP. Selezionato dai Miami Heat al draft NBA del 2010 con la chiamata numero 41 inizia però in Italia la sua carriera da professionista, con la Tuscany Pistoia con cui stabilisce il nuovo record per le stoppate anche nella Legadue italiana. E’ ancora in Italia nel 2012 con la Virtus Roma. Nelle tre stagioni successive si divide tra NBA, dove esordisce nel Novembre 2012 e la D-League. Anche nella Lega di sviluppo si attesta come miglior stoppatore. In NBA ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers.

«Ho grandi aspettative per questa stagione, sento già Sassari come una famiglia e cercherò di dare il massimo ogni giorni giorno, portando al gruppo la giusta energia.»

 

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La Dinamo Banco di Sardegna ha completato il parco stranieri con l’ala-centro statunitense Joe Alexander, lo scorso anno al Maccabi Tel Aviv. Nato a Taiwan, il 26 dicembre 1986, ma di nazionalità americana, Joe Alexander è alto 203 centimetri, per 102 kg. Il general manager Federico Pasquini si dichiara soddisfatto della pedina appena aggiunta al roster biancoblu: «Il nostro obiettivo era quello di inserire un giocatore versatile, in grado di darci profondità in attacco e con dimensione interna. Oltre a questo volevamo creare una batteria di lunghi nella quale ‘tutti possono giocare con tutti’. Con la firma di Alexander possiamo fare questo, Meo avrà la possibilità di schierare di volta in volta una coppia di lunghi differente ma sempre perfettamente complementare. Joe può ricoprire indistintamente sia il ruolo di ala forte che di centro, per un breve periodo della sua carriera, sopratutto in chiave NBA, ha giocato anche da numero 3, ma in Europa come in D-League ha sempre occupato gli spot di ala forte e centro, ruoli a lui più congeniali. E’ un lungo atipico, ha forza e fisicità di un giocatore di stazza superiore, grandi qualità nel trattare la palla e nel giocare vicino a canestro grazie a una vasto bagaglio tecnico. Da numero 5 potremmo sfruttare le sue capacità in post basso, da numero 4 le sue qualità di uno contro uno e un tiro da tre punti nel quale ha solo bisogno di prendere fiducia. Al tempo stesso in difesa ha rapidità per marcare le ali ma anche molta fisicità e durezza per marcare gli interni, ha grande forza nelle gambe e capacità di intimidazione. Viene a Sassari con grande fame e voglia di dimostrare, a 28 anni, di essere un giocatore di valore. Ho sempre apprezzato le qualità di questo giocatore e non appena si è creata la possibilità di portarlo a Sassari non abbiamo esitato».

L’ingaggio di Joe Alexander arriva dopo quello di Brent Petway, la conferma di David Logan e gli ingaggi dell’ala centro statunitense Jarvis Lamar Varnado, classe 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg; Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma; il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma; e, infine, la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza.

All’appello per il completamento del nuovo roster manca ancora solo un lungo, che sarà italiano.

Scudetto Dinamo 8

Altro grande colpo sul mercato per la Dinamo Banco di Sardegna che ha tesserato Brent Petway. Nato a Warner Robins (Georgia), il 12 maggio del 1985, di nazionalità statunitense, ala grande di 205 centimetri per 102 chilogrammi. Un vero e proprio colpo di mercato quello portato a terminare dal general manager Federico Pasquini, che assicura alla compagine biancoblu un giocatore dalle grandissime qualità atletiche, che nel corso degli ultimi due anni ha maturato un’esperienza significativa in un club di grande prestigio come l’Olympiacos. Con la firma di Petway si chiude lo starting five della Dinamo che vedrà la formazione allenata da coach Meo Sacchetti affrontare per il secondo anno consecutivo l’Eurolega oltre che impegnata a difendere lo scudetto appena conquistato nel campionato di Serie A.

«Fino a un mese fa non pensavamo neanche di poter avvicinare un giocatore del calibro di Brent – spiega il gm biancoblu Federico Pasquini – .Quando abbiamo capito che ci poteva essere una reale possibilità abbiamo iniziato a lavorare intensamente al nostro obiettivo, pur mantenendo altri contatti. La volontà del ragazzo era quella di disputare ancora l’Eurolega, una competizione di grande fascino per il giocatore, e questo ci ha dato una marcia in più in fase di trattativa rispetto ad altri team, che seppur con offerte più remunerative, non potevano mettere sul tavolo la possibilità di disputare la massima competizione continentale. Quando è in campo sembra avere il fuoco dentro – aggiunge Pasquini – ha grande faccia tosta, e anche grazie a questo è riuscito a imporsi ai massimi livelli in Europa. Nel corso delle ultime due stagioni ha maturato una significativa esperienza a livello professionale in una squadra come l’Olympiacos: non si capita per caso in contesi del genere. Siamo davvero felici della sua firma. Volevamo la ciliegina sulla torta ed è arrivata.»

Brent Petway è un giocatore che ha nelle sue spiccate qualità atletiche uno dei suoi punti di forza: sa rendersi utile alla squadra in molti aspetti del gioco, allo stesso tempo è molto pericoloso anche con giocate individuali. E’ un ottimo tiratore da 3, è molto produttivo nel gioco senza palla e nelle fasi di transizione, tutte qualità che si sposano appieno con l’identità di gioco biancoblu. In difesa ha la capacità di stare con chiunque e ha grandi doti di intimidazione e dice la sua a rimbalzo grazie alla sua verticalità.

L’ingaggio di Brent Petway arriva pochi giorni dopo la conferma di David Logan e gli ingaggi dell’ala centro statunitense Jarvis Lamar Varnado, classe 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg; Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma; il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma; e, infine, la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza.

All’appello per il completamento del nuovo roster mancano ancora due lunghi, per la scelta dei quali stanno lavorando a tempo pieno il general manager biancoblù Federico Pasquini e il coach Meo Sacchetti.

Scudetto Dinamo 8