Il Cagliari è tornato a mani vuote, nonostante una buona prestazione, dal “Tardini” di Parma. Decisiva l’assenza di Leonardo Pavoletti.
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Il Cagliari è tornato a mani vuote, nonostante una buona prestazione, dal “Tardini” di Parma, al cospetto di un’altra neopromossa, esattamente com’era accaduto alcune settimane fa ad Empoli. Seconda sconfitta stagionale, con l’identico punteggio di 2 a 0, goal di Inglese e Gervihno (quest’ultimo autore di una straordinaria azione personale). Come non era stato difficile prevedere, ha pesato molto sul risultato, l’assenza del bomber rossoblu Leonardo Pavoletti, maturata nell’immediata vigilia dell’incontro, perché la squadra ha costruito tanto, non riuscendo a concretizzare in goal.
Le reti decisive sono maturate al 20′ del primo tempo su lancio in verticale di Dimarco, sfruttato da Inglese che è sfuggito alla marcatura di Romagna ed ha superato Cragno, approfittando di un rimpallo favorevole (goal convalidato dopo la consultazione della VAR); ed in avvio di ripresa, quando il Cagliari stava cercando di organizzare una reazione per riagganciare il pari, frutto della grande prodezza dell’ex romanista Gervinho, involatosi dalla propria metà campo ed arrivato alla conclusione dopo l’ultimo dribbling su Klavan, con la sfera che si è infilata in rete dopo aver battuto su un palo.
Il resto della partita ha visto il Cagliari cercare insistentemente una reazione, riuscendo a costruire anche alcune nitide occasioni e scoprendosi inevitabilmente alle spalle, rischiando di subire il terzo goal, negato da Cragno a Ceravolo.
Non c’è tempo per recriminare, perché mercoledì il turno infrasettimanale porterà alla Sardegna Arena la Sampdoria degli ex Marco Giampaolo e Nicola Murru, desiderosa di riscattare la sconfitta interna subita ieri dall’Inter, maturata con un goal di Brozovic al 94′.
«Abbiamo fatto registrare una superiorità tangibile nel corso del primo tempo, avremmo dovuto finalizzare di più per la mole di gioco che abbiano creato, attaccare la porta e creare più problemi al Parma – ha detto a fine partita il tecnico rossoblu Rolando Maran -. Poi abbiamo preso un gol che ci ha complicato la vita. Nella ripresa, dopo il 2-0 di Gervinho, ci siamo disuniti alla ricerca del pareggio, pur continuando a costruire gioco. Gervinho sull’azione del gol è andato fortissimo ma sapevamo che il punto forte del Parma è la ripartenza veloce. In quel momento la partita si è messa sui canoni più congeniali ai nostri avversari. Noi abbiamo dovuto alzarci ancora di più in fase di costruzione e nel momento in cui sbagliavamo qualche fraseggio, il Parma aveva campo per le ripartenze.»
«Peccato perché c’era stato l’approccio giusto e abbiamo continuato a provarci anche sotto di due gol: arrivavamo bene negli ultimi venti metri, con l’uomo libero di portare palla. Nella ripresa però abbiamo giocato in maniera più individuale, non con l’equilibrio mostrato nel primo tempo e ad un certo punto è venuta a mancare anche un pizzico di convinzione – ha concluso Rolando Maran -. Il gran caldo può avere inciso.»