22 November, 2024
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Spettacoli colorati e divertenti di ballerini, cantanti e trampolieri lungo tutto il Decumano hanno riempito il sito espositivo in occasione delle celebrazioni del National day dell’Ungheria, in programma ieri a Expo Milano 2015. Ad aprire la cerimonia ufficiale, il sottosegretario della difesa italiano, Domenico Rossi, a cui ha fatto seguito il discorso di Sandor Fazekas, ministro dello Sviluppo rurale ungherese. Presente anche il commissario generale dell’Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino.

«L’Italia è il quinto partner economico per l’Ungheria – ha sottolineato Rossi – e i rapporti commerciali tra le due nazioni creano lavoro per circa 28 mila magiari. Questo Paese rappresenta una possibilità straordinaria di sviluppo della sostenibilità nel settore agricolo e lotta allo spreco alimentare. Non a caso la zona centrale del Padiglione è ispirata all’Arca di Noè, simbolo di saggezza e salvezza degli uomini. L’Ungheria inoltre svolge un ruolo primario nell’individuazione di politiche mirate alla tutela di specie animali, vegetali e conservazione di biodiversità per il benessere delle generazioni future. Una sana e corretta alimentazione è legata alla ricerca scientifica.»

Proprio a tal proposito, l’Ungheria ha comunicato che al termine dell’Esposizione Universale il padiglione sarà rimontato a Szombathely, la più antica città magiara, come parte integrante del Centro della Tutela Creativa del Patrimonio e dello Sviluppo dei Valori.

«Il nostro padiglione è stato visitato da oltre 2 milioni di persone – ha spiegato il ministro Fazekas – ed è particolarmente attrattivo per la sua cucina: il kürtőskalács è stato premiato come uno dei migliori dolci di Expo Milano 2015. Il padiglione dell’Ungheria rappresenta la nostra terra, finalmente libera grazie alla rivoluzione del 1956. Ed è da allora che la nostra intraprendenza ci ha dato modo di iniziare a difendere e condividere i valori europei, a svolgere lavori creativi ed offrire grandi prodotti sfruttando le nostre risorse naturali, in particolare l’acqua.»

«In Ungheria – ha concluso Fazekas -, grazie a splendidi parchi nazionali che si estendono su oltre 25.000 ettari di terreno, possiamo facilmente sviluppare progetti legati all’agricoltura sostenibile, dando lavoro ad oltre 15.000 persone.»

I festeggiamenti sono poi proseguiti per tutta la giornata al padiglione ungherese con spettacoli, celebrazioni e degustazioni di prodotti tipici.

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La parata dei “Cantanti di Zakinthos” lungo tutto il Decumano, canti e balli tipici hanno riempito il sito espositivo in occasione delle celebrazioni del National Day della Grecia, in programma oggi a Expo Milano 2015. Ad aprire la cerimonia ufficiale, il sottosegretario di Stato per il Turismo, l’Economia e lo sviluppo, Elena Kountoura.

«Il concetto dello sviluppo sostenibile, tema portante della nostra presenza all’Esposizione Universale – ha detto il sottosegretario – non concepisce la terra solo come un museo per mantenere le risorse naturali, la flora e la fauna, ma include anche la preoccupazione per i sette miliardi di abitanti del Pianeta che hanno bisogno di cibo, istruzione e assistenza sanitaria.»

Il sottosegretario ha poi continuato ricordando il ruolo fondamentale che il turismo ha per l’economia greca, evidenziando anche l’importanza della cucina locale, vera e propria identità culturale, sancita anche dall’ingresso della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, stilata dall’Unesco nel 2010. «Oggi più che mai – ha concluso Elena Kountoura – è necessario difendere il modello di sviluppo sostenibile, come il più completo, dal momento che prende in considerazione il fattore umano e rende l’economia, la società e l’ambiente concetti compatibili tra loro».

La delegazione italiana, guidata da Silvia Velo, sottosegretario di Stato all’Ambiente e alla Tutela del Territorio e del Mare, insieme al commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino, ha accolto gli ospiti ellenici ricordando la vicinanza e la solidarietà politica e sociale dell’Italia nei lunghi momenti di difficoltà passati da Atene negli ultimi mesi.

«La Grecia occupa un ruolo centrale all’interno della nostra casa comune, l’Europa – ha spiegato Velo -. Senza Europa saremmo più deboli, in balia di eventi imprevedibili e incontrollabili. La vostra storia recente dimostra come, con grande coraggio, abbiate affrontato una situazione che poteva creare danni gravissimi per il vostro Paese. Grazie per avere dimostrato quanto la Grecia abbia da offrire alle generazioni future, in un momento così cruciale per il nostro pianeta.»

Successivamente la delegazione greca ha visitato Palazzo Italia, mentre i festeggiamenti proseguiranno per tutto il giorno al Padiglione ellenico, all’interno del Cluster Biomediterraneo.

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«Il modello dello sviluppo rurale promosso dal nostro Paese ha creato grandi opportunità per gli agricoltori. Ed è proprio questo modello e questa visione che abbiamo voluto portare a Expo». Con queste parole Mario Arvelo, Ambasciatore della Repubblica Dominicana in Italia, ha aperto le celebrazioni del National Day del Paese a Expo Milano 2015. Accompagnato all’Esposizione Universale da Natacha Sanchez, Console Generale in Italia, Arvelo ha preso parte ai festeggiamenti per la Giornata Nazionale del Paese, tra balli tradizionali e dibattiti. Ad accogliere la delegazione davanti all’Expo Centre per la cerimonia ufficiale c’era il Commissario Generale di Expo 2015 Bruno Antonio Pasquino.

Mario Arvelo ha sottolineato quanto il modello promosso dal presidente Danilo Medina abbia inciso sulla crescita economica della Repubblica Dominicana, ricordando l’aumento della produzione alimentare avvenuto nel Paese e la forte attenzione riservata alle donne in questo settore.

L’ambasciatore ha poi riservato parole di orgoglio per la grande affluenza al Padiglione del Paese situato nel Cluster del Caffè.

Il commissario generale di Expo 2015, Bruno Antonio Pasquino, ha ringraziato la Repubblica Dominicana per l’impegno profuso nell’affrontare i temi al centro dell’Esposizione Universale: «Ci tengo a ricordare che la Repubblica Dominicana è tra i Paesi che hanno già raggiunto, con quasi due anni di anticipo sugli altri, il risultato di ridurre significativamente la fame del Paese, uno dei principali obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite».

Le celebrazioni sono proseguite con una performance di ballerini vestiti in coloratissimi abiti tradizionali e una parata lungo il Decumano. Nel pomeriggio sono seguiti un dibattito sull’agricoltura come impresa familiare e il DJ Set di Rafael Nuñez.

Al termine della cerimonia, la delegazione ha raggiunto Palazzo Italia.

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Ritmi veloci e coinvolgenti accompagnati da danze tradizionali hanno dato il via, questa mattina, alle celebrazioni per il National Day della Giordania a Expo Milano 2015. Ad assistere alle esibizioni e alla cerimonia dell’alzabandiera, con cui si è aperto il programma della Giornata Nazionale del Paese, sono stati il Presidente della Commissione giordana per gli investimenti Montasser Oklah, a capo della delegazione in visita all’Esposizione Universale, e il Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Antonio Pasquino.

«La presenza della Giordania a Expo – ha esordito Montasser Oklah – testimonia l’impegno e il contributo del Paese agli sforzi internazionali di fronte alle grandi sfide globali quali sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e cambiamento climatico. La sicurezza alimentare è diventata una delle questioni più urgenti per il nostro Paese, in particolar modo dopo lo scoppio della crisi umanitaria nella regione che ha avuto effetti negativi su vari settori dell’economia locale.»

«In questi anni la generosità del popolo giordano è stata messa a dura prova dalla drammatica crisi dei rifugiati siriani – ha sottolineato Bruno Pasquino –. La Giordania ospita 1,4 milioni di persone che rappresentano circa il 20% dell’intera popolazione del Regno. A Expo il vostro Paese offre un contributo rilevante in materia di gestione ottimale delle risorse naturali: nonostante la scarsità dell’acqua, la Giordania è il quarto Paese per diversità di Crop Wild Relatives, ossia i progenitori selvatici delle piante che oggi coltiviamo.»

Al termine della cerimonia, la delegazione si è spostata a Palazzo Italia, dove il Presidente della Commissione giordana per gli investimenti Montasser Oklah ha sottoscritto la Carta di Milano. I festeggiamenti sono proseguiti nel corso della giornata al Cluster delle Zone Aride, all’interno del quale la Giordania partecipa con il tema “Sicurezza alimentare e biodiversità”.

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«A livello internazionale le nostre isole sono riconosciute come “il posto più felice del mondo“». Con queste parole il Segretario particolare del vice Primo ministro di Vanuatu Stephen Derek French ha aperto il National Day del Paese a Expo Milano 2015. Il messaggio è risuonato nei canti del gruppo locale Monument Singers che, con voci ricche e potenti, ha intonato l’inno nazionale durante la cerimonia alzabandiera, cui ha preso parte il commissario generale di Expo 2015 Bruno Antonio Pasquino.

Allegria e felicità sono state, infatti, le note dominanti della performance culturale del gruppo folkloristico dei Futuna Fatuana che, questa mattina, ha accolto la delegazione ufficiale con la danza “Haka” davanti all’Expo Centre.

«Come dice il tema che abbiamo scelto, ‘La scelta del biologico per una vita migliore – Vanuatu’, l’uso di sostanze chimiche nell’industria del nostro Paese è minimo – ha spiegato Stephen Derek French -. Il tema di Expo Milano 2015 significa molto per Vanuatu ed è fondamentale per tutta l’umanità. Noi siamo una piccola nazione dell’Oceano Pacifico e dobbiamo affrontare soprattutto la sfida del cambiamento climatico che ci sta influenzando tantissimo.»

«La vostra partecipazione a Expo Milano 2015 – ha osservato il commissario generale Bruno Pasquino – mostra la volontà della popolazione di Vanuatu di riprendersi dopo il ciclone tropicale che a marzo ha distrutto tantissime case e ha ucciso molte persone. In questo contesto l’Italia è molto impegnata a fornire aiuti umanitari nel segno della solidarietà alla popolazione di Vanuatu.»

Dopo alla cerimonia ufficiale, la delegazione ha preso parte a una parata lungo il Decumano, per visitare poi il Padiglione di Vanuatu all’interno del Cluster delle Spezie.

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Accoglienza calorosa questa mattina per la delegazione di Saõ Tomé e Principe, che oggi a Expo Milano 2015 ha celebrato il suo National Day. I festeggiamenti sono cominciati con l’esibizione musicale dei bambini della scuola G. Puecher di Milano, che collabora con la Ong Alisei attiva nel Paese africano. Durante la cerimonia dell’alzabandiera, i ragazzi hanno intonato gli inni d’Italia e di Saõ Tomé, alla presenza del ministro dell’Economia e della Cooperazione Internazionale del Paese, Agostinho Fernandes, e del commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino.

Lo Stato del Golfo di Guinea partecipa a Expo Milano 2015 all’interno del Cluster del Cacao e Cioccolato: «Biodiversità, cacao e la cultura della felicità: tutto questo è Saõ Tomé e Principe – ha spiegato il ministro Fernandes -. Il nostro Paese scommette sulla cultura, sul turismo e sulla pesca. Siamo coscienti che la realizzazione di un modello di vita degna e felice presuppone il passaggio dall’assistenza all’istaurazione di accordi economici che possano contribuire allo sviluppo del Paese – ha affermato il ministro -. In questa prospettiva, Expo Milano 2015 si presenta come un’opportunità importantissima per aumentare gli investimenti esteri, fonte di ricchezza, occupazione e riduzione della povertà».

«La collocazione geografica delle isole di Saõ Tomè e Principe – ha dichiarato il commissario generale di Expo 2015 Pasquino – ha creato una diversità biologica all’interno del Paese che si compone di ecosistemi diversificati, foreste, pianure, savane e paludi. La partecipazione del Paese a Expo – ha aggiunto – ha come scopo principale la presentazione di un progetto pilota che dimostri come sia possibile conciliare la biodiversità e lo sfruttamento del cacao, garantendo alla stesso tempo una migliore qualità della vita per la popolazione».

La cerimonia si è conclusa con l’esibizione del gruppo Felipe Santos e con la sfilata sul Decumano animata dagli sbandieratori del Palio di Asti. I festeggiamenti sono proseguiti durante la giornata con spettacoli e uno show cooking al Cluster del Cacao e Cioccolato.

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«Il nostro padiglione è piccolo e modesto ma siamo fieri di essere qui a Expo Milano 2015». Così ha dichiarato nel proprio messaggio Alain Hakim, ministro dell’Economia e del Commercio, capo delegazione in occasione del National Day del Libano, in programma oggi all’Esposizione Universale.

«Vogliamo portare un messaggio di speranza e di pace – ha aggiunto Hakim – e ringraziamo l’Italia per il supporto che ci ha dato nella partecipazione ad un evento così importante, eccezionale e unico. L’Esposizione Universale è uno dei più grandi eventi di questo inizio secolo.»

Il commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino, nel dare il suo benvenuto alla delegazione libanese, ha ricordato come sia significativa la presenza del Paese: «Il Mar Mediterraneo è la nostra casa, un luogo dove culture e persone condividono una lunga storia, ma anche un futuro comune».

Ospitato all’interno del Cluster del Bio-Mediterraneo, Pasquino ha poi sottolineato un aspetto importante del Paese asiatico: «Il Libano, la cui cucina è la ‘perla del Medio Oriente’, mostra a tutto il mondo che il cibo può promuovere il dialogo tra le genti in un contesto di pace, dove la cultura tradizionale e le tecnologie moderne lavorano insieme per assicurare un avvenire migliore».

Dopo la cerimonia ufficiale, la delegazione ha fatto tappa al Padiglione Zero e poi al Cluster del Bio-Med; successivamente ecco il pranzo a Palazzo Italia e nel pomeriggio le visite del ministro Hakim ai padiglioni di Francia e Iran, tra gli altri.

Il programma culturale proseguirà in serata con la Caracalla Company che proporrà lo spettacolo “Le mille e una notte”: danze e musica orientali per celebrare la vita.

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«Il nostro obiettivo è dimostrare al mondo che abbiamo notevoli potenzialità grazie alle molteplici risorse naturali e umane di cui disponiamo». Il commissario generale del padiglione del Paese africano, Francisca Maria Montero, ha introdotto così le celebrazioni del National Day della Guinea Bissau, in programma oggi a Expo Milano 2015, proprio in occasione dell’anniversario dell’indipendenza, avvenuta il 24 settembre 1973. La cerimonia è stata preceduta dalla performance del noto cantante locale Patche de Rima, accompagnato dal gruppo Fifito&Bumbulum.

«La Guinea Bissau – ha aggiunto il commissario Montero – ha portato a Expo Milano 2015 le proprie tradizioni storiche, il suo stile di vita e le bellezze di un territorio che può vantare l’arcipelago di Bijagos con oltre 100 isole. La nostra partecipazione ci ha permesso di intraprendere relazioni con numerosi Paesi partecipanti. Si sono aperte nuove opportunità e attraverso la stabilità economica che vogliamo consolidare siamo convinti che la Guinea Bissau diventerà una nazione propizia per chiunque voglia visitarla o investire.»

Ad accogliere la delegazione guineense, il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino: «La vostra partecipazione è la valida testimonianza dell’attenzione prestata dal Continente Africano alle tematiche legate allo sviluppo sostenibile e alla lotta contro la fame e mostra tutte le potenzialità di una realtà che presto diverrà il centro gravitazionale della crescita globale. La Guinea Bissau partecipa attivamente a questa Esposizione all’interno del Cluster isole, mare e cibo con il tema ‘Frutti di mare e agricoltura della savana’ e contribuisce alla ricerca di un giusto equilibrio tra lo sviluppo economico e la sostenibilità ecologica». Il Commissario Generale ha poi concluso: «Equa distribuzione delle risorse, lotta alla fame e alla povertà sono obiettivi che tracciano il percorso da intraprendere insieme per riuscire a dare un senso all’azione dei nostri governi».

Le celebrazioni sono proseguite con le musiche di Patche de Rima e il gruppo  nel vicino Cluster delle Zone Aride; a seguire, ecco una serie di prelibate degustazioni delle tradizionale cucina guineense.

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«Non dobbiamo buttare via neanche una briciola di pane, per questo abbiamo l’abitudine di alzarci da tavola senza sprecare nulla. Se riusciremo a inculcare tale insegnamento ai nostri figli avremo un futuro migliore». E’ questo il messaggio che ha lanciato il Ministro dell’Economia, Nihat Zeybeckcì, in occasione delle celebrazioni del National Day della Turchia, protagonista oggi a Expo Milano 2015.

A fare gli onori di casa, il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino, che ha ricordato le antiche relazioni tra Italia e Turchia e il ruolo che entrambi i Paesi svolgono sullo scenario internazionale, ponti tra Europa e Asia: «Siamo gli eredi di antichissime civiltà, culle di cultura in Medio Oriente e nel Mediterraneo».

«Il padiglione della Turchia è il quinto più grande dell’Esposizione Universale – ha aggiunto il Ministro turco -: mentre la maggior parte dei Paesi ha strutture chiuse, noi abbiamo deciso di costruire uno spazio aperto dove tutte le civiltà si possono incontrare». È attraverso questo scambio che la Turchia ha fondato il proprio passato e il proprio avvenire.

«Un simbolo del cibo e della cultura di ospitalità del Paese mediorientale si trova nel melograno che rappresenta diversità e unità, valori che caratterizzano la Turchia, pronta ad aprirsi al resto del mondo», ha incalzato Pasquino.

Per concludere, Zeybekcì ha sottolineato come i rapporti tra Italia e Turchia siano molto stretti: «Entrambi sono sempre stati crocevia per il commercio, sono Paesi mediterranei che condividono gli stessi valori e accolgono tradizioni diverse. Dobbiamo collaborare, siamo simili e perciò abbiamo migliori possibilità di lavorare insieme». Un’osservazione confermata dai numeri, che vedono l’Italia al quarto posto tra i partner commerciali della nazione mediorientale.

Le celebrazioni della giornata nazionale proseguono fino a sera con un business forum, degustazioni di cibi tradizionali, laboratori artigianali e una partita di calcio giovanile tra Italia e Turchia. Le performance culturali e folcloristiche includono spettacoli di fuoco del gruppo “Il fuoco dell’Anatolia” e un’esibizione dell’orchestra di Burhan Öcal.

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Ieri, a Expo Milano 2015, è stato celebrato il National Day del Sultanato del Brunei. Ad aprire i festeggiamenti, la consueta cerimonia dell’alzabandiera, cui hanno partecipato il commissario generale del Paese e Ambasciatore del Brunei a Parigi Dato Paduka Zainidi Haji Sidup e il commissario generale di Expo Milano 2015 Bruno Antonio Pasquino.

Collocato nel Cluster delle Spezie, il padiglione del Brunei racconta come sia possibile unire innovazione e sostenibilità, in campo agricolo. Messaggio ben sintetizzato nel tema scelto dal Paese per la propria partecipazione all’Esposizione Universale: “Scienza e tecnologia per garantire cibo sano, sicuro e di qualità”.

«Nel nostro padiglione – ha spiegato il commissario generale del Paese, Dato Paduka Zainidi Haji Sidup – illustriamo le iniziative intraprese dal Governo nel settore agricolo a partire dal 2009: lo sviluppo delle infrastrutture e l’introduzione delle colture ad alta resa, insieme all’agricoltura meccanizzata, preservando le foreste tropicali incontaminate del Borneo, per unire la sicurezza alimentare allo sviluppo sostenibile. Crediamo – ha aggiunto – che le Esposizioni universali come questa forniscano preziosi spunti per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’ambiente, e per questo siamo lieti di essere presenti.»

«La presenza del Brunei a Expo Milano 2015 – ha dichiarato il commissario generale, Bruno Pasquino – dimostra che lo sviluppo e l’ambiente possano essere coniugati nel contesto del miglioramento generale delle condizioni sociali ed economiche in Asia. E’ una sfida ambiziosa, ma fondamentale, quella che il Sultanato ha deciso di affrontare, puntando sulla scienza e sulle tecnologie avanzate, nella convinzione che solo in questo modo la produzione agricola può essere aumentata, senza danneggiare la natura.»

Al termine della cerimonia, la delegazione ha raggiunto il padiglione del Brunei, nel Cluster delle Spezie. A seguire, la visita a Palazzo Italia.

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