22 November, 2024
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Alti funzionari dell’ONU, leader delle organizzazioni della Società Civile di tutto il mondo e grande pubblico si sono dati appuntamento oggi a Expo Milano 2015 per celebrare il World Humanitarian Day. In linea con il tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, la Giornata Mondiale Umanitaria delle Nazioni Unite, quest’anno, ha scelto come argomento “Ispirare umanità nel mondo”. Obiettivo principale dei dibattiti e degli incontri di oggi è stato, infatti, suscitare un profondo senso di cittadinanza globale, attraverso le storie di operatori umanitari e gli sforzi per soccorrere le popolazioni in difficoltà.

Alla cerimonia di apertura dei lavori – che si è tenuta nel pomeriggio al Media Centre – hanno preso parte il commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala; il commissario generale di Expo 2015, Bruno Antonio Pasquino; il direttore dell’OCHA di Ginevra, Rashid Khalikov; l’ambasciatore Manuel Bessler, delegato del governo svizzero per l’aiuto umanitario e capo dell’aiuto umanitario svizzero (CSA) e il vicedirettore Esecutivo del World Food Programme, Barbara Noseworthy.

Organizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (World Food Programme), in collaborazione con i governi di Italia e Svizzera, le organizzazioni della Società Civile e l’Esposizione Universale, il World Humanitarian Day è una delle tre Giornate Ufficiali ONU a Expo Milano 2015, insieme alla Giornata Mondiale dell’Ambiente (World Environment Day) dello scorso 5 giugno e alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione (World Food Day), in programma per il 16 ottobre.

A scandire il programma del World Humanitarian Day la campagna social #ShareHumanity, protagonista della parata tenutasi nel pomeriggio. Rappresentanti dei Paesi e delle Organizzazioni della Società Civile – tra cui Don Bosco Internationalis, Lions Clubs International, ActionAid, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Save The Children, Cesvi, Caritas, Fondazione Triulza e Associazione Mondiale Agronomi (WAA) – hanno sfilato lungo il Decumano, dall’Expo Centre fino al Padiglione della Svizzera, portando insieme alcune parole chiave – Solidarity, Inspire, Dignity, Compassion, Life-saving, Engagement, Commitment, Impartiality, Unity, Responsibility -, per sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’aiuto umanitario e la necessità di sostenere le sue attività.

“Ispirare l’Umanità del Mondo – Se la fame è un’arma, il cibo è strumento di pace” è il titolo della Tavola Rotonda organizzata al Padiglione svizzero, cui hanno partecipato – insieme all’ambasciatore Bessler, a Barbara Noseworthy e a Rashid Khalikov – l’assistente del segretario generale dell’ONU e coordinatore umanitario per la crisi del Sahel Toby Lanzer, il capo Unità per l’Africa Orientale, Occidentale e Australe della Direzione generale per gli Aiuti Umanitari della Commissione europea (ECHO) Cornelis Wittebrood. Sono intervenuti, inoltre, rappresentanti del World Food Programme, di Save The Children, di Casa Don Bosco/VIS, del Lions Clubs International e di Archivio Disarmo, che hanno raccontato la propria esperienza sul campo.

«Il World Humanitarian Day – ha dichiarato il commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala – rappresenta un’altra tappa chiave della lunga e fruttuosa collaborazione tra le Nazioni Unite ed Expo. Grazie alla parata e agli eventi collaterali organizzati, oggi Expo Milano 2015 celebra le persone e le attività intraprese in tutto il mondo per portare aiuto, alleviare le sofferenze e offrire supporto alle popolazioni in pericolo. Nel fare ciò, celebriamo ancora una volta la forza della collaborazione e della condivisione di sapere e di idee, che è l’obiettivo principale delle Esposizioni Universali, piattaforme aperte a tutti. Oggi tutti i visitatori hanno l’opportunità di avere maggiori informazioni sul supporto umanitario. E questo è certamente qualcosa che arricchirà e completerà il valore della loro esperienza sul tema di Expo.»

«Grazie alla mia esperienza come responsabile dell’Ufficio interventi umanitari e di emergenza del ministero degli Affari esteri – ha raccontato il commissario generale di Expo 2015 Bruno Antonio Pasquino -, ho capito e sperimentato in prima persona come la cooperazione internazionale abbia bisogno del supporto e delle attività umanitarie per raggiungere i propri obiettivi. Non a caso, l’articolo 1 del Diritto Internazionale sancisce l’obbligo di ‘salvare la vita’».

«Oggi – ha affermato il Direttore dell’OCHA di Ginevra Rashid Khalikov – celebriamo lo spirito che ispira l’azione umanitaria nel mondo. Oggi onoriamo tutti gli eroici operatori dell’aiuto umanitario che hanno dato la loro vita per aiutare le popolazioni più indifese e vulnerabili del mondo.»

«Essere un operatore umanitario non è solo un lavoro – ha precisato l’ambasciatore Manuel Bessler, delegato del governo svizzero per l’aiuto umanitario e capo dell’aiuto umanitario svizzero (CSA) -. È più una vocazione, una professione che ti mette alla prova ma ti gratifica. Sono circa 450mila le persone che nel mondo lavorano come operatori umanitari. Per questo motivo, oggi, in occasione della Giornata Mondiale Umanitaria, vorrei ricordare ancora una volta che ‘proteggere gli operatori umanitari nei luoghi di conflitto armato è un obbligo riconosciuto dalla legge umanitaria internazionale. I rappresentanti degli Stati – e non – devono rispettare e proteggere il personale umanitario così come gli strumenti da loro utilizzati per portare aiuto. L’obbligo di rispettare e proteggere il personale di rilievo umanitario è riconosciuto dall’articolo 71 del Protocollo Aggiuntivo I delle Convenzioni di Ginevra.»

«Share Humanity – ha spiegato il vicedirettore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale (WFP) Barbara Noseworthy – non è mai stato così importante come nella situazione attuale. Proprio in questo momento gli operatori umanitari sono sul posto, fornendo assistenza in sei diverse emergenze nel mondo. L’assistenza alimentare è una risorsa vitale dopo disastri naturali come inondazioni, terremoti e siccità o nel caso di epidemie. Cosa fa sì che gli operatori umanitari stiano in prima linea? Credo che al di là della disperazione e delle tragedie di cui sono testimoni, vedono anche il potenziale e i progressi che possono essere fatti, e si sono fatti, grazie all’aiuto umanitario.»

«Celebrare il World Humanitarian Day a Expo – ha commentato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina – conferma l’evento di Milano come grande piattaforma di dialogo tra popoli. Il tema ‘Ispirare umanità nel mondo’ richiama immediatamente alle questioni della sicurezza alimentare, della lotta alla fame, dello sviluppo più sostenibile che assicuri il diritto al cibo ad ognuno. Principi che abbiamo voluto racchiudere nella Carta di Milano, chiedendo impegni concreti ai cittadini come alle istituzioni, per realizzare un vero cambiamento. Da Expo rilanciamo con forza questi impegni, al fianco delle tante organizzazioni che partecipano all’Esposizione. Insieme a loro vogliamo celebrare il lavoro di centinaia di migliaia di operatori umanitari, che a ogni ora danno un contributo per fare del mondo un posto migliore.»

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Una parata coloratissima, guidata da gruppi di percussionisti, danzatori e sbandieratori, ha dato il via questa mattina alle celebrazioni del National Day del Regno di Cambogia, a Expo Milano 2015. «Le Esposizioni Universali – ha dichiarato il ministro del Commercio del Paese Sun Chanthol, intervenuto alla cerimonia dell’alzabandiera – sono uno degli eventi più antichi della comunità internazionale e il tema dell’alimentazione scelto per l’Expo di Milano è davvero unico: permette di sottolineare come le sfide mondiali possano essere affrontate, ponendo attenzione alla dimensione della sostenibilità».

A dare il benvenuto alla delegazione cambogiana è stato il Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Antonio Pasquino: «La vostra presenza – ha spiegato il Commissario Pasquino – mostra non solo la profonda consapevolezza dei valori di Expo Milano 2015, ma anche un nuovo stadio della vita politica cambogiana che sta mostrando apertura verso la comunità internazionale».

La Cambogia partecipa all’Esposizione Universale con un padiglione all’interno del Cluster del Riso, in cui sviluppa il tema “Il riso, coltura di una terra dalla forte eredità culturale”. Grande spazio è infatti dedicata alla presentazione degli attrezzi e delle tecnologie usati per la coltivazione di questo cereale.

«La Cambogia – ha spiegato il Ministro Sun Chanthol – è un grandissimo produttore di riso e continua a cercare vie per migliorare i suoi sistemi di irrigazione e nuove tecnologie per migliorarne la produttività. Per questo motivo, in onore della nostra Giornata Nazionale in Expo, abbiamo organizzato una conferenza sul riso.»

  La cerimonia dell’alzabandiera si è conclusa con una performance culturale sul palco dell’Expo Centre, animata da ballerini in costumi tradizionali.

 Le celebrazioni sono proseguite con una visita a Palazzo Italia, dove il Ministro del Commercio Sun Chanthol ha sottoscritto la Carta di Milano.

In serata è prevista una nuova esibizione: protagonisti diversi gruppi di ballo della Cambogia.

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Danze spettacolari, musiche tradizionali e un’esplosione di entusiasmo da parte dei numerosi visitatori malgasci arrivati appositamente per l’occasione: così si è aperta la cerimonia ufficiale della giornata nazionale del Madagascar a Expo Milano 2015.

A fare gli onori di casa Andrea Olivero, viceministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, alla presenza del Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino. La delegazione del Madagascar invece ha visto una nutrita partecipazione di ministri e personalità legate al commercio e al settore internazionale, capeggiati dal presidente della Repubblica, Hery Rajaonarimampianina.

«Il Madagascar è un laboratorio di evoluzione e biodiversità – ha spiegato Olivero, citando alcuni dati che testimoniano la ricchezza del Paese africano e l’importanza della sua presenza all’Esposizione Universale -. Il 91% dei rettili, l’80% di piante da fiore, il 74% dei mammiferi, il 46% degli uccelli che vi abitano sono esemplari unici. In più il vostro meraviglioso Paese può vantarsi di possedere il 10% della biodiversità mondiale. Il vostro contributo costituisce un valore aggiunto per Expo Milano 2015.»

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Repubblica del Madagascar Rajaonarimampianina, che ha spiegato: «Con la partecipazione all’Esposizione Universale il Madagascar si assume la propria responsabilità come attore chiave nell’ambito internazionale per la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile. ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ è un diapason della nostra linea politica e degli impegni internazionali, in un momento in cui le economie sono più produttive e più ricche che mai, ma allo stesso tempo ci sono popolazioni che vivono nella precarietà e insicurezza alimentare».

Rajaonarimampianina ha anche ricordato come il suo Paese sia ricco di risorse e opportunità: «Grazie a un suolo fertile, più di due milioni di ettari coltivati, una diversità climatica senza pari, il Madagascar si è posto come obiettivo per i prossimi anni di diventare il granaio dell’Oceano Indiano».

Le celebrazioni continuano lungo il decumano e al Cluster delle Isole, Mare e Cibo, di cui il Madagascar fa parte, con gli spettacoli dei gruppi tradizionali Firaisan-Kinan’i Tanora Malagasy e Gasy Tsy Manavaka, mentre in serata si terrà una sfilata della stilista Mialy Seheno Rakotosolofo.

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È con la tradizionale cerimonia dell’alzabandiera che sabato l’Algeria ha aperto le celebrazioni del proprio National Day a Expo Milano 2015. A guidare la delegazione del Paese in visita all’Esposizione Universale è stato il ministro della Pesca Ferroukhi Sid Ahmed, accolto dal viceministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero.

«Visitando Expo Milano 2015 – ha spiegato il ministro Ferroukhi Sid Ahmed – abbiamo scoperto un immenso spazio conviviale dedicato alle identità culturali nazionali: questo è ciò che forma la più preziosa ricchezza dell’umanità. Il tema di Expo Milano 2015 – ha aggiunto – riassume un’ambizione sana, legittima e altamente responsabile». Collocato nel Cluster BioMediterraneo, lo spazio espositivo dell’Algeria racconta sia le conoscenze sviluppate in campo agricolo sia la storia millenaria che lega il Paese all’Italia: «I mosaici romani che mostriamo nel nostro Padiglione – ha spiegato Ferroukhi Sid Ahmed – ne sono un esempio».

«Sono felice di partecipare alla Giornata Nazionale di un paese legato all’Italia da rapporti politici ed economici storici – ha affermato il viceministro Andrea Olivero -. Come ha più volte sottolineato il nostro pPresidente del Consiglio, il Mediterraneo deve essere al centro della politica europea e favorire forme di economia per garantire pace e prosperità. Penso in particolare al settore agroalimentare, dove l’Italia può aiutare l’Algeria. L’impegno dell’Algeria per i Millennium Goals – ha concluso Olivero – è ben rappresentato dal suo padiglione dove si mostra come le tecniche tradizionali si sposino perfettamente con le nuove tecnologie per produrre cibo».

Al temine della cerimonia, accompagnato dal Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Antonio Pasquino, il ministro Ferroukhi Sid Ahmed ha visitato Palazzo Italia, dove ha firmato la Carta di Milano.

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«Ai cittadini del mondo voglio dire che il Gabon è un Paese di grandi cambiamenti e notevoli opportunità». E’ questo il messaggio che il presidente della Repubblica del Gabon, Ali Bongo Ondimba, ha voluto lanciare in occasione delle celebrazioni del National Day della nazione africana. All’evento hanno partecipato anche il ministro dell’Economia gabonese, Regis Immongault Tatagani, il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino e Massimo Cassano, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del governo Italiano.

«La sfida della sicurezza alimentare è cruciale per un Paese come il Gabon che importa quasi l’80% del suo consumo alimentare pur disponendo di numerose risorse» ha spiegato il ministro Immongault, ricordando gli interventi realizzati per incrementare l’agricoltura, la pesca e l’acquacoltura. Tra le iniziative citate, un progetto di partenariato pubblico-privato, il rilancio della filiera caffè-cacao e un programma di redistribuzione delle terre.

Il padiglione del Gabon, nel cluster Cacao e Cioccolato, si sviluppa intorno al tema del cibo di qualità e vuole simbolizzare la visione di sviluppo sostenibile del Paese, organizzato sui pilastri quali l’ecoturismo, la filiera del legno, l’agricoltura, le risorse ittiche e l’ambiente naturale.

Il sottosegretario Cassano ha sottolineato che «la cosa più importante che può fare Expo Milano 2015 è convincere i Paesi più ricchi a reinvestire nelle aree del mondo che al momento hanno estrema necessità di aiuti», evidenziando l’impegno del governo Italiano in tema di cooperazione, stimolando attori terzi ad investimenti produttivi in un’area dell’Africa considerata stabile e favorevole allo sviluppo economico.

«Il Gabon sta sperimentando un rilancio economico fondato sul rinnovamento infrastrutturale, su finanziamenti mirati allo sviluppo del turismo e allo sfruttamento eco-sostenibile delle numerose risorse energetiche – ha aggiunto Cassano -. La vicinanza di prospettive tra Italia e Gabon è legata a tradizioni e necessità comuni, quali il settore agricolo, energetico, della lavorazione dei minerali, del petrolio e del gas naturale.»

Al termine della cerimonia la delegazione ha visitato Palazzo Italia, il cluster Cacao e Cioccolato, i padiglioni di Kazakhstan ed Emirati Arabi Uniti. Le celebrazioni continueranno per tutta la giornata con spettacoli di danza e musica tradizionale proposti dal gruppo Tandima, un’esibizione dell’artista Prudence in costumi tradizionali, dimostrazioni di maquillage e cooking show.

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Batterie, piatti, congas, bongos e balli sfrenati hanno contraddistinto il National Day del Sudan, culla del Nilo e terra dalle potenzialità agricole e alimentari enormi. Numerosi i cittadini sudanesi che hanno partecipato alla cerimonia istituzionale, sventolando le bandiere della propria nazione e ballando danze tipiche.

«L’agricoltura rappresenta il 35% del Pil del Paese – ha dichiarato il ministro del commercio Elsadiq Mohamed Ali, alla guida di una delegazione che comprendeva anche l’Ambasciatore Amira Daoud Hassan Gornass e il commissario generale del padiglione del Sudan, Hassan Ibnaouf -. Expo Milano 2015 è per noi una vetrina importante per dare la possibilità al mondo di conoscerci, scoprire la flora e la fauna, culture e tradizioni agro-alimentari. Vorrei personalmente invitare tutti a visitare il nostro padiglione e a respirare i profumi del Sudan.»

«Il Sudan svolge un ruolo chiave nella produzione di cibo – ha sottolineato il commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino -. Il Paese africano rappresenta un esempio di tradizione, cultura e produzione agricola sostenibile. Ed è con spirito di prosperità che contribuisce al tema espositivo Feeding the planet. Energy for life.»

Successivamente una sfilata di folklore, colori e musica ha riempito il Decumano. La delegazione sudanese ha poi fatto visita a Palazzo Italia, partecipando al pranzo ufficiale. I festeggiamenti proseguiranno per tutto il giorno presso il Padiglione del Sudan.

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A Expo Milano 2015 è stata celebrata la Giornata Nazionale di Cuba. I festeggiamenti sono iniziati con la cerimonia dell’alzabandiera davanti all’Expo Centre. Ad accogliere la delegazione del Paese caraibico, guidata dal Presidente della Camera di Commercio di Cuba Orlando Hernández Guillén, è stato il Commissario Generale di Expo 2015 Bruno Antonio Pasquino.

Ospitato nel Cluster Cacao e Cioccolato, il Paese ha alle spalle una lunga storia di partecipazione alle Esposizioni Universali. «Nel padiglione, che è specchio del vostro Paese, siete riusciti a mescolare la magia caraibica e una scienza estremamente moderna e innovativa – ha dichiarato il Commissario Pasquino, elogiando l’interpretazione del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” – scelta «Cuba sulla strada per l’indipendenza alimentare». «Il padiglione di Cuba – ha aggiunto Pasquino – propone la cucina come chiave dell’identità del Paese: rivela il modo cubano di vivere e intendere la vita e la convivenza con la natura».

Nel corso della cerimonia, Orlando Hernández Guillén ha posto l’accento sull’importanza dell’innovazione tecnologica e sui progressi raggiunti da Cuba nell’ambito della lotta alla malnutrizione e alla mortalità infantile: «Abbiamo l’occasione di dimostrare l’impegno e la volontà del nostro Paese non solo di garantire cibo per tutti i cubani, ma anche di contribuire ad eradicare la fame e la malnutrizione nel mondo. Per questo ci auguriamo che Expo Milano 2015 – ha concluso – diventi una pietra miliare nel dibattito globale su cibo e sostenibilità e una piattaforma di riflessione e iniziativa politica su questi temi«.

Al termine, i ballerini dell’Accademia di balli latinoamericani di Teresa Castaneda, Ibu Akuaru, hanno danzato lungo il Decumano, accompagnando la delegazione al padiglione cubano, nel Cluster del Cacao e Cioccolato, dove sono proseguiti i festeggiamenti.   

Il presidente della Camera di Commercio di Cuba Orlando Hernández Guillén, infine, ha visitato Palazzo Italia, dove ha sottoscritto la Carta di Milano.

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La Repubblica del Ghana ha celebrato oggi il National Day a Expo Milano 2015. La delegazione del Paese, guidata dal presidente del Ghana John Dramani Mahama, è stata accolta dal Commissario Generale di Expo 2015 Bruno Antonio Pasquino e dal Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Francesca Barracciu.

«L’Italia – ha dichiarato il Sottosegretario Barracciu – intende rafforzare il rapporto di cooperazione e amicizia iniziato già negli anni Sessanta, che si basa sul perseguimento della pace e sul potenziamento dei diritti umani. Il Ghana è infatti un paese noto alla comunità politica internazionale per essere promotore di una nuova stagione di democrazia in Africa.ı»

«Sono orgoglioso e onorato di essere qui – ha affermato il presidente del Ghana Dramani Mahama -. Ringrazio gli organizzatori per aver ospitato questo evento che ci permette di dimostrare i potenziali della nostra economia, e nella mia lingua dico Aiko, ‘bel lavoro’. Expo non poteva avere un tema e una realizzazione migliori.»

Dopo la cerimonia dell’alzabandiera sul palco dell’Expo Centre si sono esibiti le ballerine e i musicisti del Gruppo Ghana Dance Ensemble. Accompagnati dalle tradizionali percussioni, hanno offerto un saggio dei ritmi e delle danze tradizionali.

La delegazione ghanese ha poi visitato il Padiglione Italia e il proprio spazio all’interno del Cluster Cacao e Cioccolato.

Nell’ambito della Giornata Nazionale della Repubblica del Ghana, al Conference Centre, si è svolto un Business forum. Le celebrazioni sono proseguite con cooking show a base di cacao e degustazioni di cioccolata e bevande tipiche del paese africano.

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Grande festa ieri a Expo Milano 2015 per il “Don Bosco Day”, in occasione del bicentenario della nascita del fondatore delle congregazioni dei Salesiani. Una giornata all’insegna della gioia e dell’amore, come testimoniano le parole dell’inno suonato dalla Banda Juvenil Salesiana de Poiares del Portogallo.

L’ordine dei Salesiani è presente all’Esposizione Universale con il Padiglione Casa Don Bosco, che reinterpreta il tema dell’evento con il motto “Educare i giovani, energia per la vita”, di cui si è a lungo parlato anche nella giornata odierna.

A dare il benvenuto alla grande famiglia di Don Bosco, il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino, che ha sottolineato l’importanza strategica della presenza dei Salesiani all’Esposizione Universale.

Don Angel Fernandez Artime, Rettore Maggiore dei Salesiani, ha ricordato come fu proprio Don Bosco ad andare per primo all’Esposizione Universale di Torino del 1844: «Questo per noi non è un giorno per il trionfalismo, ma un’occasione per dire a tutti che crediamo ancora nel mondo di oggi e nei giovani di tutti i paesi, perché il nostro presente e il nostro futuro sono pieni di speranza».

A seguire, il caporedattore di Avvenire, Luciano Moia, ha intervistato sul palco la Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Yvonne Reungoat, che ha parlato della formazione delle giovani donne, insieme alla Coordinatrice Mondiale dei Salesiani Cooperatori, Noemi Bertola, che ha affrontato il tema dell’impegno laicale al fianco dei movimenti religiosi dei Salesiani.

Al termine della cerimonia, la giornata è proseguita con un corteo sul Decumano e con una festa al Padiglione Casa Don Bosco, animata da danze dell’Asia e dai Barabba’s Clown.

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Il calciatore del Napoli Marek Hamsik è stato il grande protagonista delle celebrazioni del National Day della Slovacchia a Expo 2015. Ad accogliere, questa mattina, il capitano del Napoli, arrivato a Expo Milano 2015 insieme al presidente slovacco, Andrej Kiska, sono stati i canti tradizionali del coro Spevácky zbor Lúčnica.

Alla cerimonia dell’alzabandiera, scandita dagli inni, hanno partecipato Riccardo Nencini, Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Bruno Antonio Pasquino, Commissario Generale di Expo Milano 2015, e una nutrita delegazione slovacca composta da Miroslav Lajčák, Vice Primo ministro e ministro degli Affari Esteri e Europei, Vazil Hudák, ministro dell’Economia, Marek Maďarič, ministro della Cultura, Vladimir Kováčik, ministro dell’Istruzione, della Scienza, della Ricerca e dello Sport, e Francis Palko, ministro dei Trasporti, della Costruzione e degli Affari Regionali.

«Mi congratulo con l’Italia per questo successo straordinario – ha esordito il presidente Kiska -. L’Esposizione universale è una celebrazione del progresso e dello sviluppo e, per quanto riguarda il nostro Paese, mostra ciò di cui abbiamo dato prova e quello che siamo capaci di realizzare. Ma ci indica anche quello che è un obiettivo prioritario non ancora raggiunto: il diritto all’alimentazione per tutti. La Slovacchia – ha spiegato il presidente Kiska – è tra i Paesi che sono riusciti con maggior efficacia a ridurre le emissioni di CO2 nell’Ue. Vanta numerose tecnologie per lo sfruttamento intelligente dell’energia. Per questo sono lieto di apporre la mia firma in calce alla Carta di Milano, che non solo espone dei problemi, ma propone anche delle soluzioni concrete.»

«A più di 150 anni dalla prima Esposizione Universale di Londra – ha ribadito il Viceministro Nencini – possiamo dire che la scienza e le tecnologia ci permettono di affrontare il tema della nutrizione con una concezione diversa, decisamente molto più benaugurante di quanto non fosse un secolo e mezzo fa. L’idea di costruire l’Expo, guardando a questi contenuti, si avvicina molto al modo di vivere degli slovacchi. Qui hanno diritto di cittadinanza Paesi di varia etnia, di lingue decisamente diverse, di diversa grandezza. Ma il diritto di cittadinanza è assolutamente uguale per tutti.»

Dopo la parte ufficiale, le celebrazioni sono proseguite con spettacoli di musica tradizionale al padiglione slovacco, dove un autentico bagno di folla ha accolto Marek Hamsik.

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