4 November, 2024
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Prosegue a ritmo sostenuto la ventunesima edizione del Festival Internazionale di Musica da Camera, rassegna fra le più longeve e di alto livello, grazie alla direzione artistica del bandoneonista Fabio Furia, fra quelle dedicate in Sardegna alla musica classica. Domenica 24 novembre, appuntamento al Teatro Electra di Iglesias, alle 19.00, per un viaggio di quasi tre secoli nella grande musica classica di Bach, Beethoven e Dvorak, con Francesco Manara (violino), Francesco Mariozzi (violoncello) e Francesco De Zan (pianoforte). I tre musicisti, accomunati dallo stesso nome e dallo stesso talento, eseguiranno un itinerario ricco di sfaccettature, in cui il rigore contrappuntistico bachiano della Sonata per viola da Gamba BWV 1028 si affianca, da un lato, alle atmosfere slave e al sapore del canto popolare rielaborato da Dvoràk, Dumky Trio n. 4 op. 90, per violino, pianoforte e violoncello, dall’altro, all’estetica audace e innovativa  beethoveniana della Sonata “Primavera” n. 5 op. 24 per violino e pianoforte.

Fondatore del trio Johannes, Francesco Manara dal 1992 è primo violino dell’orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica, e dal 2001 è primo violino del Quartetto d’Archi della Scala. Suona un Guadagnini ”ex Buckemburg” del 1783. Francesco Mariozzi è stato primo violoncello del Teatro Massimo Bellini di Catania e spesso primo violoncello ospite del Teatro San Carlo di Napoli, dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, del Teatro Regio di Parma e dell’Orchestra sinfonica di Roma e del Lazio. Collabora con l’attore Claudio Santamaria esibendosi in importanti festival teatrali. Il pianista Francesco De Zan svolge un’intensa attività concertistica; nell’estate 2011 è stato invitato dal Festival dei Due Mondi di Spoleto a tenere la prima esecuzione assoluta del melologo “La Realtà” su testi di Pier Paolo Pasolini e musica di Flavio Emilio Scogna, con la partecipazione dell’attore Claudio Santamaria.

Il Festival si fa anche promotore di una serie di incontri per avvicinare i bambini al mondo della musicaLunedì 25 novembre, per le Scuola Primaria e Secondaria di primo grado, alle 10 al Teatro Electra di Iglesias, Veronica Maccioni, voce e bandoneon, ed Ottavio Farci, al contrabbasso, proporranno un itinerario alla scoperta delle sonorità della voce, del bandoneon e del contrabbasso, che si fondono dando vita a un percorso dalle mille sfumature, in grado di spaziare fra i diversi generi musicali, attraverso i maggiori capolavori del ‘900. Un incontro contrassegnato dal talento di due musicisti sardi che guideranno il giovane pubblico in un percorso musicale inedito ed inatteso.

Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 1 dicembre, ancora alle 19.00 al Teatro Electra di Iglesias, quando il grande pianista Bruno Canino suonerà in duo con il giovane talentuoso violinista Riccardo Zamuner, con un programma dedicato a Grieg, Saint Saens, Tchaikowsky e Sarasate.

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Il Festival Internazionale di Musica da Camera, con i suoi ventuno anni, è certamente tra le iniziative dedicate alla musica classica più longeve e qualificate della Sardegna e, con la direzione artistica del bandoneonista Fabio Furia, ogni edizione propone le più importanti formazioni specializzate nella musica da camera. Un genere, quest’ultimo, in origine eseguito nelle sale delle corti per il divertimento dei principi ma che dall’Ottocento identifica la musica eseguita da pochi strumenti e per poche voci. Il compositore che portò la musica da camera nella sala da concerto fu Ludwig van Beethoven.

Una ventunesima edizione di grandissimo livello, che si apre il 17 novembre, alle 19 al Teatro Electra di Iglesias, con Flautissimo, concerto che vedrà protagonisti la flautista Silvia Careddu ed il pianista israeliano Itamar Golan. Una carriera straordinaria quella di Lia Careddu, che ha suonato con tutte le più importanti orchestre europee, dove ha spesso ricoperto il ruolo di prima parte. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali è stata primo flauto della Konzerthausorchester di Berlino e dei Wiener Symphoniker dal 2015. Dal 2012 fa parte della Kammerakademie Potsdam e vanta collaborazioni con compagini orchestrali prestigiose come la Mahler Chamber Orchestra, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Budapést Festival Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe e la Philharmonia Orchestra di Londra. Nel 2016 è membro dell’Alban Berg Ensemble Wien, sostenuto dalla Fondazione Alban Berg e residente presso il Musikverein di Vienna. Con lei sulla scena Itamar Golan, che ha iniziato la sua carriera come solista e musicista da camera negli Stati Uniti e in Israele. Ha anche suonato come solista con la Israel Philharmonic Orchestra e con la Filarmonica di Berlino sotto la direzione di Zubin Mehta. Dal 1991 al 1994 ha insegnato alla Manhattan School of Music di New York ed è attualmente professore di musica da camera al Conservatorio di Parigi.

I due musicisti proporranno un programma dedicato a Prokofiev, con la Sonata per flauto e pianoforte op. 94, e a Franck, con la Sonata per flauto e pianoforte in La Maggiore. Eleganza, purezza del suono e virtuosismo tecnico sono le parole d’ordine di questo programma, di cui il flauto e il pianoforte sono protagonisti indiscussi. Un continuo fluire di melodie dolci e soavi e di temi che si rincorrono tra armonie cangianti e ritmi incalzanti, in cui emerge il delicato equilibrio tra gli impasti timbrici del flauto e i colori del suono del pianoforte.

Si prosegue domenica 24 novembre, sempre al Teatro Electra con inizio alle 19, per un viaggio di quasi tre secoli nella grande musica classica di Bach, Beethoven e Dvorak, con Francesco Manara (violino), Francesco Mariozzi (violoncello) e Francesco De Zan (pianoforte). Fondatore del trio Johannes, Francesco Manara dal 1992 è primo violino dell’orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica, e dal 2001 è primo violino del Quartetto d’Archi della Scala. Suona un Guadagnini ”ex Buckemburg” del 1783. Francesco Mariozzi è stato primo violoncello presso il Teatro Massimo Bellini di Catania e spesso primo violoncello ospite presso il Teatro SanCarlo di Napoli, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, il Teatro Regio di Parma e l’Orchestra sinfonica di Roma e del Lazio. Collabora con la attore Claudio Santamaria esibendosi in importanti festival teatrali. Il pianista Francesco De Zan tiene un’intensa attività concertistica con oltre 400 concerti. Nell’estate 2011 è stato invitato dal Festival dei Due Mondi di Spoleto a tenere la prima esecuzione assoluta del melologo “La Realtà” su testi di P.P. Pasolini e musica di F.E. Scogna con la partecipazione dell’attore Claudio Santamaria. I tre musicisti eseguiranno un itinerario ricco di sfaccettature in cui il rigore contrappuntistico bachiano (Sonata per viola da Gamba BWV 1028) si affianca da un lato alle atmosfere slave e al sapore del canto popolare rielaborato da Dvoràk (Dumky Trio n 4 op. 90, per violino, pianoforte e violoncello) e dall’altro all’estetica audace e innovativa  beethoveniana della Sonata “Primavera” n. 5 op 24 per violino e pianoforte.

Si riprende domenica 1 dicembre, ancora alle 19 al Teatro Electra, quando il grande pianista Bruno Canino suonerà in duo con il giovane talentuoso violinista Riccardo Zamuner. Un programma straordinario che sfoglia le più belle pagine del repertorio per violino e pianoforte, ponendo a confronto due generazioni di virtuosi: Bruno Canino, pianista leggendario, tra i più grandi interpreti della letteratura cameristica del nostro tempo e Riccardo Zamuner, talentuoso violinista, giovane promessa dello scenario musicale contemporaneo. Un itinerario che propone un continuo alternarsi di episodi musicali che spaziano dall’intimismo romantico al lirismo, fino alla brillantezza di melodie pure e scattanti. Il cartellone della serata proporrà di Grieg la Sonata n. 3 in do minore per violino e pianoforte, op. 45, di Saint Saens Introduzione e Rondò capriccioso, di Tchaikowsky Meditation, per chiudere con la celeberrima Carmen Fantasy di Sarasate.

Attualmente docente di musica da camera con pianoforte alla Scuola di Musica di Fiesole, come solista e pianista da camera, Bruno Canino ha suonato nelle principali sale da concerto e festival europei, in America, Australia, Russia, Giappone e Cina. Suona in duo pianistico con Antonio Ballista, e collabora con illustri strumentisti quali Accardo, Ughi, Amoyal, Perlman, Blacher. È stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia. Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con orchestre come la Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philharmoniker, New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France. Tra le sue registrazioni più recenti, l’integrale pianistica di Emmanuel Chabrier. Il suo libro “Vademecum del pianista da camera” è edito da Passigli ed è di prossima pubblicazione un nuovo “Senza Musica”.

Domenica 8 dicembre (alle 19.00 Teatro Electra) sarà la volta del Duo Schiavo-Marchegiani, apprezzato dal pubblico e dalla critica internazionale per lo stile personalissimo, la naturalezza del discorso musicale, la bellezza del suono, l’intensità e la travolgente energia delle loro interpretazioni. Parallelamente all’intensa attività solistica, dal 2006 Sergio Marchegiani e Marco Schiavo formano un duo pianistico tra i più attivi e dinamici sulla scena italiana e internazionale. Per la tappa sarda il duo ha scelto un programma di grande impatto, con le Danze Ungheresi di Brahms, una collezione musicale di 21 danze per pianoforte a  quattro mani che testimonia l’amore del grande compositore tedesco per il canto popolare ungherese. Si tratta di brani brillanti e virtuosistici che raccolsero da subito un grandissimo successo di pubblico per la capacità di proporre accompagnamenti incalzanti, modulazioni impreviste, sincopi e controtempi, evocando le suggestioni delle atmosfere della tradizione musicale magiara. Il Duo ha tenuto centinaia di concerti in tutto il mondo, suonando nelle sale più prestigiose: Sala Grande della Carnegie Hall a New York, Sala Grande della Philharmonie e del Konzerthaus di Berlino, Sala d’Oro del Musikverein e Sala Grande del Konzerthaus a Vienna, Mozerteum di Salisburgo, Laeiszhalle di Amburgo, Beethoven-Haus a Bonn, Rudolfinum e Smetana Hall a Praga, San Pietroburgo, Suntory Hall a Tokyo, Teatro Solis a Montevideo, Teatro Petruzzelli di Bari e inoltre a Roma, Parigi, Zurigo, Sofia, Istanbul, Helsinki, Mosca, Montreal, Washington, Città del Messico, San Paolo del Brasile, Baku, Astana, Hong Kong, Bangkok, Singapore. Si sono esibiti con importanti orchestre come i Berliner Symphoniker, la Budapest Symphony Orchestra, la Prague Radio Symphony Orchestra, la New York Symphonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, l’Orchestra Sinfonica di Istanbul, le Orchestre da Camera di Città del Messico e Madrid, la PragueChamber Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Stato dell’Azerbaijan e la Thailand Philharmonic Orchestra.

Il ciclo dei concerti al Teatro Electra si conclude domenica 15 dicembre, sempre a partire dalle 19, con il grandissimo violoncellista Mario Brunello in duo con il pianista Andrea Lucchesini. Un repertorio monumentale che propone alcuni dei più grandi capolavori della letteratura cameristica romantica, interpretati da due musicisti d’eccezione. La limpidezza delle melodie e la ricerca timbrica unita all’equilibrio delle forme scandiscono un dialogo continuo ed appassionato tra violoncello e pianoforte. In programma musiche di Janàček, Chopin, Hahn e Franck.

Mario Brunello nel 1986 vince il Primo Premio al Concorso Ciaikovskij di Mosca che lo proietta sulla scena internazionale. Viene invitato dalle più prestigiose orchestre, tra le quali London Philharmonic, Munich Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre Philharmonique de Radio-France, DSO Berlin, London Symphony, NHK Symphony di Tokyo, Kioi Sinfonietta, Filarmonica della Scala, Accademia Nazionale di Santa Cecilia; lavora con direttori quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Manfred Honeck, Riccardo Chailly, Vladimir Jurowski, Ton Koopman, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Myung-WhunChung e SeijiOzawa. È direttore artistico dei festival Arte Sella e I Suoni delle Dolomiti. Ha pubblicato tre libri, l’ultimo dei quali con Gustavo Zagrebelsky, ed è Accademico di Santa Cecilia. Suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.

Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Andrea Lucchesini s’impone all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani” al Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose e i più grandi direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale nelle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa. Appassionato camerista, collabora regolarmente con artisti di grande prestigio: in duo con il violoncellista Mario Brunello ha inciso l’integrale dell’opera beethoveniana, le Sonate di Brahms, e inoltre composizioni di Chopin, Schumann, Schubert e Lekeu. Recentissima è l’incisione live della Fantasia Corale di Beethoven, con Fabio Luisi alla testa di Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino.

Il festival propone anche due concerti con ingresso gratuito che si terranno nell’Aula Consiliare del Municipio di Gonnesa. Il primo, sabato 30 novembre, con inizio alle 19.30, proporrà un cartellone dedicato ai grandi personaggi femminili nel melodramma con il soprano Silvia Martinelli, accompagnata al pianoforte da Andrea Trovato. Un omaggio che ripercorre le più belle melodie delle più celebri arie d’opera: da “Le Nozze di Figaro” a “La Traviata”, fino a “La Sonnambula”, “Il Barbiere di Siviglia”, “Norma”. Un salto nei secoli, in una passeggiata tra teatri e belcanto, storie d’amore e intrighi di palazzo.

Dal melodramma al tango. Sabato 7 dicembre, sempre con inizio alle 19.30, il direttore artistico del festival Fabio Furia al bandoneon ed Alessandro Deiana alla chitarra terranno un concerto dal titolo Eldiasque me quieras. Il suono passionale del bandoneon ed il virtuosismo della chitarra si amalgamano per raccontare il tango attraverso un repertorio che ripercorre la storia dagli anni ’20 agli anni ’50. Un percorso che segna l’evoluzione di questo genere musicale così amato, partendo da quello tradizionale fino alle avanguardie e alla sua più alta nobilitazione.

Per tutta la durata del festival sono in programma degustazioni, visite guidate, mostre e conferenze.

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Un fil rouge che collega musica, arte e cultura – per grandi e piccini – con oltre cinquanta eventi sul territorio,  dedicati a chi abita, frequenta e vive la Costa Smeralda. Un’estate più dinamica, innovativa, ricca di eventi e – per la prima volta – anche più lunga: il Consorzio Costa Smeralda ha, infatti, deciso di ideare e promuovere iniziative anche nei mesi di giugno, settembre e ottobre: un ricco e denso calendario di iniziative – con concerti, presentazioni di libri e incontri con gli autori, public reading, percorsi naturalistici, eventi legati all’identità e tradizioni della Sardegna e spettacoli per bambini, per rispondere e soddisfare una importante e sempre crescente domanda di chi frequenta Porto Cervo nei mesi di fine estate.

Teatro degli eventi saranno il cielo stellato delle piazzette di Porto Cervo e la natura incontaminata della Costa Smeralda.

L’evento clou sarà il grande concerto del 17 agosto di Giovanni Allevi: l’esibizione del pianista marchigiano – amato e apprezzato da adulti, come da giovani e consacrato da un successo internazionale – è inserita nel programma di “Note d’Estate 2017”, la prestigiosa rassegna musicale e culturale ideata e curata dal Consorzio Costa Smeralda che caratterizzerà l’estate di Porto Cervo tra appuntamenti con grandi concertisti, autori affermati e artisti.

Quest’anno il Consorzio Costa Smeralda raddoppia e propone – oltre a quello di Giovanni Allevi – un secondo grande concerto il 16 luglio, con la straordinaria voce di Bianca Atzei, cantante di origine sarda sta attraversando un periodo di grandi successi  e numerosi riconoscimenti discografici.

La rassegna di eventi smeraldina è articolata in 50 appuntamenti e comprende due grandi novità:

  • il Costa Smeralda Music Festival dal 3 al 9 settembre
  • il Premio letterario Costa Smeralda  dal 6 all’8 ottobre, che rappresenterà il finale della programmazione dopo i tradizionali e imperdibili appuntamenti con gli scrittori in piazzetta, in calendario dal 5 luglio fino all’8 ottobre con la partecipazione di grandi nomi del panorama letterario e giornalistico, sardo e nazionale.

Un programma variegato che spazia dal jazz, alla musica barocca fino alle chicche imperdibili come il tradizionale concerto all’alba nella spiaggia di Capriccioli.

Tra i nomi di punta del programma: Grazia Di Michele il 15 settembre, Rosalia De Souza il 30 giugno e alcuni grandi personaggi della musica anni ‘60 e ‘70 come Don Backy il primo luglio; Mal il 21 luglio e Randy Roberts figlio di Rocky e interprete apprezzatissimo dei grandi successi del padre.

In cinque mesi di festival saranno protagonisti anche grandi concertisti come il pianista Bruno Canino, il violinista Vadim Brodski, la violista Lyda Argheric, il quartetto d’archi di Guglielmo De Stasio, il flautista Giuseppe Nova, il pianista Pietro De Maria, il chitarrista Luciano Pompilio, le pianiste Helga Pisapia e Rosangela Flotta, il Duo Aldebaran, la giovanissima e talentuosa violinista gallurese Matilde Sotgiu e tanti altri.

L’alba del 3 agosto sarà tutta per l’emozionante concerto al sorgere del sole con l’Ensemble Aurora che proporrà dalle 5.30, nella spiaggia di Capriccioli, un suggestivo repertorio di musiche a cavallo tra ‘700 e ‘800. Il 7 agosto la serata “Sardegna Magica”, un grande spettacolo delle tradizioni popolari sarde ed esposizioni artigiane e di prodotti tipici.

Anche i bambini saranno protagonisti con gli spettacoli del Circo Maccus (23 luglio e 27 agosto) e del virtuoso delle bolle di sapone Michele Cafaggi il 10 agosto.

La musica da camera avrà un ruolo di primo piano con varie giornate di grande interesse.

Appuntamento per gli amanti della musica operistica al “Gran Galà della Lirica” che si terrà il 28 luglio in occasione dell’Assemblea annuale del Consorzio Costa Smeralda.

Il Venice Jazz Quartett proporrà “Il giro del Mondo in 80 minuti… di Jazz” il 6 agosto.

Il giorno di Ferragosto viene festeggiato con l’Orchestra Antonio Vivaldi di Venezia che eseguirà un programma intitolato “Le Danze dal ‘600 a oggi”.

Spazio alla musica argentina il 23 agosto con la serata “La Storia del Tango”.

Ancora grande musica a settembre con il “Costa Smeralda Music Festival” dal 3 al 9 settembre: il 3 settembre protagonista l’orchestra d’archi diretta dalla violista Lyda Chen Argerich con solista il violinista Vadim Brodski. Il Festival proseguirà il 5 settembre che prevede l’esibizione dell’Ars Duo formato da Marco Fiorentini violino e Laura Pietrocini pianoforte.

Da non perdere, il 7 settembre, la produzione originale dedicata alla rassegna smeraldina. Scritta appositamente per il festival la fiaba, intitolata “Le Quattro Stagioni” sulle note della splendida “Serenata per Archi” op. 48 di P. I. Tchajkovsky, sarà eseguita dall’orchestra d’archi come base musicale per il corpo di ballo “Estemporada” che con i suoi ballerini racconterà la nuova storia del celebre capolavoro vivaldiano.

Ancora grandi capolavori classici il 9 settembre con il virtuoso del pianoforte Pietro De Maria in quartetto con il violinista Guglielmo De Stasio, il violista Gabriele Croci e il violoncellista Francesco Ferrarini protagonisti di un suggestivo programma comprendente due composizioni tra le più belle ed importanti del repertorio cameristico.

Un menù ricchissimo di musica e tutto a ingresso libero che si snoderà tra le Piazze di Porto Cervo e la Chiesa Stella Maris, oltre agli scenari mozzafiato dell’eliporto e della spiaggia di Capriccioli.

Anche l’Istituto Superiore di Scienze Religione “Euromediterraneo” (Università) diretto da don Raimondo Satta, parroco di Porto Cervo, parteciperà al cartellone smeraldino con un grande evento culturale incentrato sul ruolo dei social media nella vita di oggi sviscerato da una personalità molto nota al pubblico, il neuro-psichiatra Paolo Crepet.

Nutrita anche la pattuglia di autori che presenteranno alcune novità editoriali in 17 appuntamenti di Porto Cervo Libri che è diventato negli anni punto di riferimento estivo per i più importanti scrittori e per gli appassionati della lettura: ospiti dell’edizione 2017 saranno autori sardi come Francesco Abate, fino a nomi di punta del panorama nazionale come Roberto Giacobbo, Flaminia Bolzan, Vera Slepoj, Antonio Padellaro ed Elvira Serra, e altri autori sardi che racconteranno il territorio come Marina Pala, Sonia Pala e Eugenio Trainittu (Monte Zoppu, Natura e storia in Costa Smeralda), ma anche Mario Gregu con il suo romanzo ambientato nella Gallura di tanto tempo fa.

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Con un concerto che vedrà sul palco il quindicenne Mattia Casu domani, mercoledì 12 aprile, si inaugura la parte concertistica del VII Festival pianistico del Conservatorio di Cagliari.

L’appuntamento è alle 18.30 nell’Auditorium dell’istituzione musicale (in piazza Porrino), dove il precoce talento di Mattia Casu si misurerà con partiture di Bach, Scriabine e con la celeberrima sonata “Marcia funebre” di Chopin.

Nato da un progetto di Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che, sempre più numeroso e attento, ne ha seguito le precedenti edizioni dedicate rispettivamente a Dino Ciani, Claudio Arrau, all’esecuzione integrale delle 32 sonate di Beethoven, a Frydrich Gulda, ad Alexis Weissenberg e a Ferruccio Busoni.

Quest’anno la manifestazione è divisa in due grandi tranche: sino al 7 giugno seguirà i due filoni “Rassegna di giovani interpreti” e “Il pianoforte nella grande letteratura cameristica”, con una serie di quattro serate concertistiche (sempre alle 18.30) e due lezioni aperte al pubblico. La seconda parte del Festival, a ottobre, sarà sulla scia delle “Monografie”.

L’ingresso è libero e gratuito.

Mattia Casu è nato a Cagliari nel 2002. Ha iniziato lo studio del pianoforte a quattro anni e a otto è stato ammesso al Conservatorio di Cagliari, dove, sotto la guida del maestro Romeo Scaccia, si è diplomato all’età di 14 anni con il massimo dei voti, la lode e menzione d’onore.

Ha partecipato alle Masterclass dei maestri Igor Cognolato, Aldo Ciccolini, Claudio Martinez Mehner, Gabriel Tacchinò, Bruno Canino e Lilya Zilberstein.

Ha frequentato l’Accademia Internazionale di musica di Cagliari con il maestro Fabio Bidini nel 2013 e con il Maestro Jacques Rouvier nel 2016. A  luglio del 2014 ha partecipato alla Junior Accademy “Dino Ciani” con i maestri Claudio Martinez Mehner, Jeffrey Swann, Hamish Milne. Ha vinto diversi concorsi pianistici: 1° premio assoluto ad Albenga, 1° premio al concorso Internazionale Mozart, 1° premio a Lanusei e nel 2016 1° premio al concorso Internazionale Piano Talents di Milano. Si è esibito in varie manifestazioni organizzate dal Conservatorio di Cagliari quali “Nora Sonora”, “le 32 Sonate di L. V. Beethoven” ed in diverse trasmissioni radiofoniche e televisive, tra cui quella dedicata ai conservatori da Radio Vaticana. All’età di dieci anni ha debuttato nell’orchestra giovanile del conservatorio e poco dopo ha suonato nell’ambito della rassegna di concerti per pianoforte e orchestra di J. S. Bach. A undici anni si è esibito nel primo recital pianistico come solista e, sempre a undici anni ha debuttato al Teatro lirico di Cagliari in occasione di una serata di beneficenza. All’età di 12 anni, nell’ambito della cerimonia di apertura dell’anno accademico 2014/2015 del Conservatorio di Cagliari, ha eseguito il 3° concerto per pianoforte e orchestra di L. V. Beethoven. Nel mese di ottobre 2015 si è esibito in un recital per piano solo presso Palazzo Siotto di Cagliari, a dicembre 2015, in un concerto presso la Chiesetta Aragonese di Cagliari. A maggio del 2016 ha suonato presso l’Ospedale Brotzu di Cagliari in occasione del trentennale dell’apertura del reparto di Urologia. A ottobre 2016 si è esibito in un recital organizzato dall’Ente Concerti di Oristano.

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Dopo quelle dei grandi pianisti Bruno Canino e Lilya Zilberstein, proseguono nel Conservatorio di Cagliari le masterclass con alcuni tra i più apprezzati musicisti del panorama nazionale e internazionale.

Da domani, martedì 28 febbraio, sino al 2 marzo, sarà in città il violoncellista Enrico Dindo, Primo Premio al Concorso “ROSTROPOVICH” di Parigi nel 1997, e solista nelle più importanti orchestre mondiali (BC Philharmonic, Rotterdam Philarmonic, Orchestre Nationale de France, Orchestre du Capitole de Toulouse, Tokyo Symphony Orchestra, la Filarmonica della Scala, solo per citarne alcune).

Giovedì 2 e venerdì 3 marzo sarà invece la volta di Giuseppe Andaloro, uno dei più apprezzati pianisti della sua generazione, richiestissimo in alcuni tra i festival più importanti del pianeta.

Dal 13 al 18 marzo sarà ospite del Conservatorio il trombettista estone Aavo Ots, mentre il 9 e 10 marzo l’appuntamento è con i corsi di alto perfezionamento tenuti dal flautista Stefano Parrino, già vincitore e finalista in numerosi concorsi nazionali e internazionali.

Per chi intende perfezionare il suo approccio con la chitarra l’appuntamento è invece dal 19 al 21 aprile con Matteo Mela, tra i nomi di spicco del panorama chitarristico internazionale.

Le masterclass sono rivolte agli studenti del Conservatorio e, nei limiti dei posti rimasti disponibili, agli studenti esterni. E’ possibile assistere alle lezioni anche in qualità di uditori.

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Dopo quelle dei grandi pianisti Bruno Canino e Lilya Zilberstein, proseguono al Conservatorio di Cagliari le masterclass con alcuni tra i più apprezzati musicisti del panorama nazionale e internazionale.

Da martedì 28 febbraio al 2 marzo sarà in città il violoncellista Enrico Dindo, Primo Premio al Concorso “ROSTROPOVICH” di Parigi nel 1997, e solista nelle più importanti orchestre mondiali (BC Philharmonic, Rotterdam Philarmonic, Orchestre Nationale de France, Orchestre du Capitole de Toulouse, Tokyo Symphony Orchestra, la Filarmonica della Scala, solo per citarne alcune).

Il 2 e 3 marzo, sarà invece la volta di Giuseppe Andaloro, uno dei più apprezzati pianisti della sua generazione, richiestissimo in alcuni tra i festival più importanti del pianeta.

Dal 13 al 18 marzo, sarà ospite del Conservatorio il trombettista estone Aavo Ots, mentre il 9 e 10 marzo l’appuntamento è con i corsi di alto perfezionamento tenuti dal flautista Stefano Parrino, già vincitore e finalista in numerosi concorsi nazionali e internazionali.

Per chi intende perfezionare il suo approccio con la chitarra l’appuntamento è invece dal 19 al 21 aprile con Matteo Mela, tra i nomi di spicco del panorama chitarristico internazionale.

Le masterclass sono rivolte agli studenti del Conservatorio e, nei limiti dei posti rimasti disponibili, agli studenti esterni. E’ possibile assistere alle lezioni anche in qualità di uditori.

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Dal 13 al 16 febbraio il grande pianista, clavicembalista e compositore Bruno Canino, tra i maggiori interpreti contemporanei, sarà al Conservatorio di Cagliari, dove terrà una masterclass pianistica.

Quello di Bruno Canino (che tornerà anche a maggio) è solo il primo dei grandi nomi di musicisti universalmente apprezzati che prossimamente si alterneranno nell’istituzione musicale per tenere corsi di alto perfezionamento: a fine febbraio arriverà anche il violoncellista Enrico Dindo, mentre nei prossimi mesi sono attesi le star del pianoforte Lilya Zilberstein e Giuseppe Andaloro, il clarinettista Calogero Palermo, il compositore Claudio Ambrosini, il noto flautista Stefano Parrino, il chitarrista Matteo Mela, il pianista Orazio Sciortino, passando per il soprano Roberta Invernizzi, il direttore d’orchestra Federico Maria Sardelli, sino Francesco Spendolini¸ altro clarinettista acclamato da pubblico e critica.

Nato a Napoli nel 1935, Bruno Canino ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni. Dal 1999 al 2002 è stato direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia. Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con orchestre quali la Filarmonica della Scala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Berliner Philharmoniker, New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France.

Bruno Canino è anche autore del libro semiserio “Vademecum del pianista da camera”, uscito per Passigli editore. Recentemente si è esibito all’Università Statale di Milano nella prima esecuzione di “Varianti per Ballista Antonio e Canino Bruno”, scritta da Ennio Morricone in occasione del conferimento a quest’ultimo della laurea ad honorem in “Scienze della musica e dello spettacolo”.

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Prende il via oggi la XV Accademia Internazionale di musica di Cagliari, il prestigioso evento che ogni anno trasforma il capoluogo sardo in una capitale della musica colta. Fino al 1° settembre più di 200 giovani talenti della musica provenienti da ogni parte del pianeta  arriveranno in città per affinare le proprie capacità durante i corsi di alta formazione tenuti, negli spazi del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”, da indiscusse stelle del panorama mondiale della classica.

Anche stavolta, per permettere al più alto numero possibile di giovani di sfruttare le molteplici opportunità che quest’esperienza offre, l’Accademia, in collaborazione con il conservatorio, assegna agli allievi sardi 30 borse di studio.

Nonostante la crisi economica, arriva dunque a festeggiare un anniversario importante la coraggiosa iniziativa nata da un sogno del suo direttore artistico, l’apprezzato chitarrista Cristian Marcia, insegnante nel conservatorio Chopin di Parigi, e di suo fratello Gianluca, presidente dell’associazione Sardegna in musica da cui 15 anni fa tutto è cominciato.  Un sogno, quello di aiutare le giovani promesse sarde a perfezionarsi senza affrontare tutte le difficoltà legate all’insularità dell’isola, che nel 2008 all’Accademia è valso il riconoscimento dell’Unesco, l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, che l’ha inserita tra i suoi prestigiosi partner. Negli anni questo progetto ha ripagato ampiamente, con tanti giovani sardi che hanno avuto la possibilità di perfezionare la loro formazione e di entrare in importanti circuiti musicali. Tra questi ci sono la violinista Anna Tifu, i pianisti Elisabetta Locci, Giulio Biddau, Andrea Tusacciu e Veronica Mereu, il flautista Enzo Lai, sino ad Alberto Pibiri che, partito da una formazione classica, ora lavora negli USA dove è un acclamato jazzista. Tra i non sardi che hanno partecipato all’Accademia, oggi sono star della musica classica il pianista Giuseppe Andaloro, il violoncellista Joannes Moser, il Quartetto Modigliani (che oggi è anche direttore artistico del celebre Festival di Evian, frequentato dalla grande élite della musica e in passato diretto da personalità come Rostropovich), sino al soprano Omo Bello, vincitrice dell’oscar della musica in Francia.

In questi 15 anni di attività dell’Accademia sono state numerose le star arrivate come docenti: dal soprano Katia Ricciarelli al pianista Bruno Canino. Dal celeberrimo violista e direttore dei Solisti di Mosca, Yurji Bahmet, al violista Bruno Giuranna, senza dimenticare il violista Gerard Caussé, i violinisti Pierre Amoyal  e Kohichiro Harada (quest’ultimo è fondatore del famoso String Quartet di Tokyo) sino al flautista giapponese Shigenori Kudo, prediletto dal grande Direttore d’Orchestra Seiji Ozawa, e ai pianisti Fabio Bidini e Jean Marc Luisada. Una lista che potrebbe continuare ancora e da cui si evincono il prestigio e lo spessore dell’iniziativa che ha per base il capoluogo della Sardegna.

Sono diverse le novità che l’edizione numero XV dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari  offre. A cominciare dall’arrivo, per la prima volta tra i suoi docenti, di virtuosi del calibro di Pavel Gililov o Dmitri Alexeev (entrambi pianisti applauditissimi dalle platee di tutto il mondo), o del violista israeliano Yuval Gotlibovich, amatissimo dai giovani. Nomi che si vanno ad aggiungere alla lista dei docenti, tutte stelle della musica colta, molte delle quali sono ormai di casa all’Accademia: si tratta, solo per citarne alcune, del grandissimo violoncellista Marc Coppey, della violinista Stephanie Marie Degand o del soprano Luciana Serra, docente di Tecnica vocale all’Accademia della Scala di Milano, che, arrivata all’Accademia internazionale di musica di Cagliari per la prima volta lo scorso anno, volentieri ha voluto esserci anche questo. 

Altra novità è l’inserimento tra le location, per la prima volta nella storia dell’Accademia, dell’area di pertinenza del conservatorio “G. P. Da Palestrina” del Parco della musica: sarà questa la splendida cornice del concerto finale di migliori allievi dell’Accademia, una festa (in programma il 1° settembre) pensata per salutare l’edizione 2015 della nove giorni di full immersion musicale.

L’Accademia ha preso il via questa mattina nell’Aula Magna del Conservatorio “G.P. Da Palestrina”: dopo l’inaugurazione ufficiale, alla presenza degli artisti partecipanti e delle autorità, si entra subito nel cuore delle attività, con le lezioni delle masterclass durante il giorno (si va da quelle di violino a quelle di pianoforte, passando per le lezioni di oboe e di tecnica vocale) e concerti la sera. Come consuetudine l’Accademia offre alla città, infatti, la grande opportunità di vedere esibirsi i docenti  nel suggestivo festival, realizzato in coproduzione con il Teatro lirico, “Le notti musicali”, in programma dal 28 al 31 agosto. Nomi di prestigio che, se da un lato accendono quest’ultimo scorcio di estate cagliaritana di nuovi bagliori, rendendo a tutti gli effetti la città  una capitale della musica colta nel Mediterraneo, dall’altro rappresentano per i giovani allievi dell’Accademia una doppia garanzia: quella di avere solidi punti di riferimento da cui attingere nuove competenze e consapevolezze e quella di coltivare preziosi contatti per il futuro.

Come da tradizione, durante i giorni dell’Accademia ai migliori giovani talenti sarà data la possibilità di esibirsi davanti al pubblico in diversi contesti. A partire dalla rassegna – altra novità di quest’anno –  Venti di note. Dal mondo a Cagliari, talento in musica” che il 25, 26, 28, 29 e 31 agosto nel T Hotel, partner consolidato dell’iniziativa e luogo sempre aperto a ospitare eventi culturali, vedrà gli studenti, ma anche i docenti, esibirsi ciascuno  in brevi performance. Ognuna delle serate in programma (inizio alle 18.00) sarà l’occasione per conoscere più da vicino la musica colta e apprezzarne tutta la bellezza in un contesto più informale rispetto a quello di un teatro.

Altra occasione pensata per offrire una vetrina ai migliori allievi di quest’anno è il concerto finale in programma il  1° settembre: alle 19.00 nello spazio del conservatorio del Parco della Musica l’appuntamento è con le stelle di domani della classica, per un evento che vuole salutare l’edizione 2015 dell’Accademia.

L’Accademia, con i suoi concerti e i suoi progetti d’altissimo livello formativo,  si conferma ancora una volta volano per lo sviluppo turistico di Cagliari: ogni anno, grazie ai suoi corsi, si riversano sul capoluogo isolano centinaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Non solo studenti e grandi maestri della musica classica, accompagnati spesso da qualche amico o parente, ma anche giornalisti specializzati e appassionati della musica colta che, mescolandosi con i cittadini e con gli altri turisti, danno vita a un colorato melting pot capace di trasformare la città in una vera capitale della cultura nel Mediterraneo.

La nove giorni di appuntamenti cagliaritani è solo il preludio dell’attività targata 2015 dell’Accademia, che il 30 settembre sarà a Parigi, ospite dell’Unesco, per una serata d’eccezione volta alla promozione e alla valorizzazione delle eccellenze dell’isola. Un appuntamento ormai consolidato e diventato un’importante vetrina per la Sardegna nel mondo. Negli anni la manifestazione parigina ha  potuto contare su madrine d’eccezione: da Katia Ricciarelli a Claudia Cardinale, senza dimenticare le attrici Marisa Berenson, Caterina Murino e Macha Méril, nome d’arte della principessa Marie-Madeleine Gagarin. La serata quest’anno avrà per titolo “Cagliari, la Sardaigne: une île de la Méditerranée”, presentatrice e madrina dell’evento sarà, ancora una volta, l’attrice Caterina Murino. Ha già assicurato la sua presenza anche Claudia Cardinale che ha ormai sposato a pieno lo spirito dell’Accademia.

Cristian Marcia, durante una lezioneStephanie Marie Degand Pavel Gililov Marc Coppey, durante una lezione Luciana Serra Gianluca Marcia, direttore associazione Incontri Musicali Florent Heau