24 November, 2024
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I dipartimenti dell’Aou di Sassari hanno i loro direttori. Sono stati nominati mercoledì con delibera del direttore generale con la quale sono stati nominati anche i vice direttori di dipartimento e i coordinatori di area funzionale dipartimentale. Sempre mercoledì, è stato costituito il collegio di direzione dell’Aou di Sassari.

«Abbiamo creato una squadra di professionisti clinici – afferma il direttore generale Antonio D’Urso – che supporteranno la direzione aziendale nel governo dell’Aou. Un’attività corale e condivisa che, assieme alla professionalità degli attori coinvolti, deve rappresentare e contraddistinguere l’azione della nostra azienda.»

Sono undici i direttori di dipartimento nominati dal direttore generale: dieci quelli dei dipartimenti dell’assistenza integrata e uno del dipartimento amministrativo e tecnico. Per quanto riguarda i primi, cinque sono direzione universitaria e cinque a direzione ospedaliera.

Per quelli a direzione universitaria, il direttore generale Antonio D’Urso ha preso atto della nota del rettore dell’Ateneo turritano Massimo Carpinelli che ha indicato quale direttore del dipartimento Emergenza Urgenza Pierpaolo Terragni, per quello Chirurgico Alberto Porcu, per quello Oncoematologico Gian Vittorio Campus, per quello della Tutela della Salute donna e bambino Salvatore Dessole, per il dipartimento Tutela delle fragilità Stefano Sotgiu.

Per quelli a direzione ospedaliera, il rettore dell’Università di Sassari ha espresso parere favorevole sulle nomine comunicate dal direttore generale. Queste ultime, sulla base del regolamento per l’organizzazione e funzionamento dei dipartimenti, sono state fatte sui candidati in possesso dei requisiti validi. I loro nominativi sono venuti fuori dalle riunioni dei comitati di dipartimento che si sono svolte nei giorni scorsi. Direttore del dipartimento Medico sarà Francesco Bandiera, del dipartimento Specialità mediche e della riabilitazione Maria Cossu, del dipartimento Neuroscienze testa collo Francesco Bussu, del dipartimento Cardio toraco vascolare Pierfranco Terrosu e del dipartimento Farmaco e diagnostica Stefano Profili.

Chiara Seazzu, infine, sarà il direttore del dipartimento amministrativo e tecnico.

Contestuali quindi le nomine dei coordinatori di area funzionale dipartimentale. Per il dipartimento Farmaco e diagnostica saranno Stefano Profili all’area della diagnostica per Immagini e interventistica quindi Salvatore Rubino all’area della diagnostica di laboratorio. Per il dipartimento amministrativo e Tecnico, invece, Chiara Seazzu all’area amministrativa e Luigi Spanu all’area tecnica.

Nominati anche i vice direttori del dipartimento Farmaco e diagnostica, sarà Salvatore Rubino, e del dipartimento amministrativo e tecnico, sarà Luigi Spanu.

Successivamente saranno nominati gli altri vice direttori di dipartimento. Restano ancora da istituire il comitato di dipartimento delle Professioni sanitarie e da nominare il relativo direttore.

L’incarico di direttore di dipartimento ha natura fiduciaria, è triennale, rinnovabile a seguito di valutazione e decade in ogni caso trascorsi 90 giorni dalla cessazione dell’incarico di direttore generale.

È stato costituito, infine, il collegio di direzione, cioè l’organo deputato a supportare la direzione strategica nel perseguimento della missione aziendale e nel governo complessivo dell’azienda.

È formato dal direttore generale che lo presiede, quindi dal direttore sanitario, Nicolò Orrù, e amministrativo, Lorenzo Pescini, dai direttori di dipartimento, dal direttore della direzione Medica di presidio, Bruno Contu, e dal direttore Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere Ida Mura. A questi componenti con diritto di voto si affiancano i componenti senza diritto di voto rappresentati dai vice direttore del dipartimento Farmaco e diagnostica e dal vice direttore del dipartimento amministrativo e tecnico, quindi dal direttore della struttura complessa di Farmacia, Gabriella Carmelita, e dal direttore della struttura complessa delle Professioni sanitarie, Pina Brocchi.

 

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Un incontro per salutare i dipendenti e i direttori delle strutture e dei reparti dell’Aou, un’occasione per porgere gli auguri di buone feste e ricordare che «questa è un’azienda con grande vitalità, capacità di risposta sotto il profilo professionale e non soltanto medico ma di tutte le rappresentanze sanitarie e tecniche». Ecco allora che «vederci assieme testimonia la reale condivisione di intenti per un hub che è invidiato a livello regionale».

Così ieri il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso e il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli si sono rivolti alla numerosa platea di direttori, dirigenti medici, infermieri e personale amministrativo presenti nell’aula Longinotti della palazzina di Malattie infettive. Un incontro, quello dei saluti natalizi, che la direzione aziendale ha voluto proporre anche quest’anno e che vuole far diventare un appuntamento fisso. Alla riunione erano presenti anche il direttore sanitario Nicolò Orrù e il direttore amministrativo Lorenzo Pescini.

«Il nostro obiettivo, assieme a voi – ha aggiunto il manager –, è quello di far crescere questa Azienda, perché la città e il Nord Sardegna ne hanno bisogno. Assieme all’Università siamo l’insediamento produttivo tra i più importanti e credo ci siano tutti gli ingredienti, umani e professionali, tecnologici e strutturali.»

Il direttore generale ha informato la platea che a breve partiranno i lavori per l’accantieramento del nuovo ospedale, ha ricordato l’impegno assunto per gli investimenti e le numerose assunzioni e stabilizzazioni avviate nell’arco del 2017.

Un passaggio quindi sui fondi contrattuali e sul lungo e scrupoloso lavoro portato avanti dagli uffici. «Un lavoro – ha detto ancora Antonio D’Urso – che ci ha consentito di arrivare a conclusione per la parte del comparto e tecnica amministrativa». Resta ancora, invece, da definire la parte della dirigenza medica, con un passaggio tecnico che dovrà essere affrontato con la Regione che ha dato la sua disponibilità.

Il rettore Massimo Carpinelli ha voluto rimarcare la sua particolare attenzione nei riguardi dell’Azienda ospedaliero universitaria. «Dopo una prima fase riorganizzativa – ha detto – adesso vedo un forte interessamento verso l’Aou che è diventata un punto di riferimento. È un hub importante e questo comporta la necessità affrontare alcune problematiche che sono ben presenti. Credo che, alla fine, i migliori giudici del nostro lavoro sono i cittadini che dobbiamo servire».

È tempo di auguri anche oggi. E così il direttore sanitario Nicolò Orrù, quindi il direttore del presidio ospedaliero Bruno Contu con la dirigente della Pediatria Anna Maria Marinaro e la coordinatrice Clara Sabino hanno accolto nel reparto diretto da Roberto Antonucci i campioni della Dinamo Banco di Sardegna, di ritorno dalla trasferta di Oldenbug in Germania.

Alcuni giocatori, accompagnati dal coach Pasquini, hanno donato ai piccoli ricoverati nella struttura del Materno infantile tanti pupazzi di peluche, per allietare la loro permanenza in reparto in questi giorni di feste. Per i giocatori della Dinamo, che hanno fatto visita anche ai bimbi ricoverati in Pediatria infettivi e al day hospital, tante foto, abbracci e gli auguri dei piccoli tifosi.

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Un libro colorato, con lettere, numeri, il disegno di un bebè e un fiore di stoffa rosso e giallo; al suo interno, nel centro un segnalibro con una farfalla colorata e una fascetta rossa con all’estremità una penna. È il “quaderno delle dediche” che genitori, zii, nonni, fratelli e parenti potranno utilizzare per scrivere una dedica in occasione della nascita del loro nuovo piccolo. Il volumetto è stato collocato all’ingresso del reparto di Ostetricia, al quarto piano della clinica di viale San Pietro. Il progetto è della direzione sanitaria del presidio ospedaliero dell’Aou di Sassari.

«L’iniziativa – spiega Bruno Contu, direttore del presidio ospedaliero – nasce dall’idea di dare ai parenti del nuovo nato l’opportunità di esprimere la propria felicità, così da testimoniare questa esperienza unica. Ma – aggiunge – deriva anche, e soprattutto, dall’esigenza di arginare il malcostume di imbrattare i muri dell’atrio, delle scale e le pareti degli ascensori.»

Più di una volta l’azienda ospedaliero universitaria, con dispendio di risorse, è intervenuta per ripulire, tinteggiare e rimettere a nuovo i muri del quarto piano della clinica. L’intervento più recente risale ad appena due mesi fa. Non è bastata neanche la lavagna lucida posizionata al nido, accanto alle vetrate alle quali in tanti si sono accostati per osservare i loro pargoletti. Qualcuno ha preferito usare pennarelli indelebili e, altri, non trovando più spazio, hanno dato sfogo alla loro felicità sulla parete alla quale la lavagna è appesa.

Di recente i “graffiti” sono ricomparsi all’ingresso del reparto, sulle scale e in prossimità degli ascensori. Nomi, date di nascita, cuori e sorrisi che esprimono la gioia del momento ma che rendono le pareti della clinica simili alle mura di palazzi abbandonati e in degrado.

«Con questo quaderno in tanti, adesso, potranno scrivere le loro dediche – afferma Salvatore Dessole, direttore della clinica di Ostetricia e ginecologia – e la speranza è che l’iniziativa possa servire a suscitare una maggiore educazione da parte di tutti.»

All’ingresso degli ascensori, al loro interno, e poi a tutti i piani è stato affisso un cartello, con raffigurato un bebè che, da una parte, ricorda quanto sia incivile imbrattare i muri della clinica, dall’altra, invita genitori e parenti a scrivere un pensiero sul quaderno delle dediche che si trova in reparto. Le dediche più belle, i pensieri più commoventi e coinvolgenti potranno essere selezioni dalla direzione di presidio ed essere anche pubblicati sul sito web dell’Aou di Sassari, su un quaderno elettronico delle dediche.

L’ufficio tecnico, intanto, sta già programmando un nuovo intervento di pulizia delle pareti mentre, già da qualche tempo, sono state installate negli atrii e nelle scale alcune videocamere di sorveglianza. Un possibile deterrente nei riguardi di chi continua a sporcare i muri della clinica, nonostante il divieto e il richiamo all’articolo 639 del codice penale che prevede interventi severi per chi imbratta e deturpa «le cose altrui» (reclusione da uno a sei mesi e multe sino a mille euro se il fatto è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati; ma anche la reclusione sino a un anno e multe sino a tremila euro per chi deturpa cose di interesse storico e artistico, e poi reclusione sino a due anni e una multa sino a 10mila euro nei casi di recidiva).