22 December, 2024
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Come aiutare le persone in difficoltà a rialzarsi e a non entrare in una spirale che rischia di renderle “povere per sempre”? Come evitare che il sistema di aiuti non finisca per rendere la povertà “istituzionale”? A queste domande risponde la ricerca “Le trappole della povertà in Sardegna: soluzioni e strategie”, realizzata dalla Fondazione Zancan e che verrà presentata giovedì 10 novembre a partire dalle ore 16.00 presso l’Aula Magna della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, in via Sanjust 13. Commissionata da Sardegna Solidale, la ricerca è stata condotta mettendo a confronto nei vari territori dell’isola amministratori, volontari ma anche persone e famiglie in difficoltà, per poter capire direttamente quali solo gli strumenti maggiormente efficaci e quali invece quelli che non aiutano a risolvere le criticità.

Affrontare il tema della povertà è infatti una sfida che chiama in causa tutti gli attori del territorio: istituzioni, imprese, realtà associative, cittadini. Il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale ha molto investito negli ultimi anni nella conoscenza e nel supporto alle iniziative di contrasto alla povertà in Sardegna, cogliendone la complessità e le molteplici sfaccettature in chiave multidimensionale. Le indagini realizzate nel 2011 e nel 2014 hanno consentito di approfondire le caratteristiche “epidemiologiche” e territoriali della povertà nell’Isola, in modo integrato con le azioni regionali e locali a sostegno della popolazione in difficoltà. Ora aver chiesto ad un osservatore esterno ma “prossimo” (come la Fondazione Emanuela Zancan di Padova, impegnata da anni nello studio della povertà e delle politiche sociali) di leggere le storie e le esperienze di aiuto vissute dalle famiglie e dagli attori istituzionali e sociali attivi nel territorio regionale, è stata un’opportunità per capire come meglio orientare la nostra azione di volontari e di cittadini.

Alla presentazione interverranno il direttore del Centro studi e ricerca sociale Fondazione Emanuela Zancan Onlus di Padova Tiziano Vecchiato, il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente del Comitato promotore del Csv Sardegna Solidale don Angelo Pittau, il  direttore regionale della Caritas don Marco Lai, il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il consigliere regionale Luca Pizzuto e il responsabile del Servizio Studi e Ricerche di Caritas Sardegna Raffaele Callia.

All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, sono stati invitati il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

Alla presentazione della ricerca seguirà la premiazione del concorso di idee “Poveri per sempre? Proposte e percorsi per uscire dalla povertà”, lanciato da Sardegna Solidale e rivolto alle associazioni di volontariato, le quali sono state chiamate a presentare le idee progettuali e le loro esperienze in atto, rivolte al contrasto della povertà di lunga durata di persone e famiglie. Alla premiazione interverranno Vittorio Pelligra (docente di Politica Economica Università di Cagliari), Gianni Concas (volontario Mensa del Viandante) e Linda Migliaccio (Presidente del Gruppo Volontariato Vincenziano Sardegna).

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“Opportunità per il volontariato nel Mediterraneo” è il tema del seminario di studio e del convegno internazionali che venerdì 17 e sabato 18 giugno vedrà riuniti a Cagliari i rappresentanti di sei paesi (Italia, Tunisia, Spagna, Libano, Grecia e Portogallo), chiamati a dibattere sul ruolo che le organizzazioni di volontariato possono avere in un momento di crisi economica ed umanitaria che investe le due sponde del Mediterraneo. All’iniziativa, organizzata da Sardegna Solidale e Co.Ge Sardegna, partecipano i partner del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” per il Programma Eni CBC “Bacino del Mediterraneo”.

La due giorni si aprirà venerdì 17 a partire dalle ore 10.00 nell’Aula Magna “A. Boscolo” presso la Cittadella Universitaria Monserrato. Qui si terrà la presentazione del programma di cooperazione transfrontaliera ENI CBC “Bacino del Mediterraneo”, promossa dalla Regione Sardegna.

A partire dalle ore 16.30 ci si sposta nel complesso universitario di Sa Duchessa, in via Is Mirrionis 1. L’Aula Motzo (2° piano) della facoltà di Scienze Umanistiche ospiterà il convegno sul tema “Cooperazione Internazionale e Sviluppo” promosso dalla Rete Sarda della Cooperazione Internazionale, da Sardegna Solidale e dal Co.Ge Sardegna in collaborazione con Libera International e con il progetto “Le Trame del Mondo” (finanziato dalla Fondazione con il Sud).

Il convegno vedrà la partecipazione di Laura Chessa (componente del nucleo di ricerca sulla desertificazione presso l’Università di Sassari), Tonio Dell’Olio (responsabile Libera International), Michele Demontis (Rete Sarda della Cooperazione Internazionale), Aide Esu (Università di Cagliari), Giampiero Farru (presidente Csv Sardegna Solidale), Bruno Loviselli (presidente del Comitato di Gestione fondi speciali per il volontariato – Sardegna), Quirico Migheli (Università di Sassari), Angelo Pittau (presidente del comitato promotore del Csv Sardegna Solidale) e Giovanni Sistu (Università di Cagliari). Coordina il dibattito il giornalista Vito Biolchini.

Al convegno prenderanno parte anche i partner di Sardegna Solidale per il Programma Eni CBC “Bacino del Mediterraneo” provenienti da Portogallo, Spagna, Grecia, Libano e Tunisia.

La due giorni si concluderà sabato 18 presso la Sala Conferenze dell’Hotel Panorama, in viale Diaz 231 a Cagliari, con il seminario (in lingua inglese) dal tema “Opportunities for Volunteering in the Mediterranean: development of a common project idea”. All’iniziativa, in programma dalle ore 9.00 alle 18.00, parteciperanno la tunisina Adel Azzabi (Association des Habitants d’El Mourouj 2 de Tunisie) lo spagnolo Vicente Ballesteros Alarcón (Plataforma del Voluntariado de España – Universidad de Granada), il libanese Shaden Beydoun (Association for Social Empowerment & sustainable environment in the Mediterranean), Giampiero Farru (presidente Sardegna Solidale), il greco Alkisti Macrynikola (Grecia GloVo – Global Volunteers Platform, Atene), il tunisino Yamoun Messaoud (fondatore e presidente di Association de la memoire de la terre de Tunisie), il professor Giovanni Sistu (Università di Cagliari), e il portoghese João Teixeira (Confederação Portuguesa do Voluntariado). Ai lavori parteciperanno anche i membri dell’equipe formativa OpenMed Emanuele Cabras, Daniele Cocco e Ihab Rizk Soliman.

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Quante sono e come vengono spese le risorse che per legge ogni anno vengono destinate dalle fondazioni bancarie ai Comitati di Gestione e da questi ai Centri di Servizio per il Volontariato? Come la spesa si differenzia regione per regione e quali sono le criticità e i punti di forza del sistema di finanziamento del volontariato italiano? A queste domande risponde il “Compendio statistico sui Centri di Servizio per il Volontariato e sui Comitati di Gestione dei fondi speciali per il Volontariato in Italia”, una pubblicazione che verrà presentata sabato 6 febbraio, a Cagliari. Appuntamento a partire dalle ore 10.00 presso l’Auditorium della Banca Intesa San Paolo in viale Bonaria.

Alla presentazione prenderanno parte il curatore del Compendio, il sociologo e ricercatore Renato Frisanco, il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il presidente del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” Giampiero Farru, e il presidente della Consulta nazionale dei Co.Ge.
e componente del Co.Ge. Sardegna Carlo Vimercati.

Il Compendio statistico è promosso dalla Consulta nazionale dei Comitati di Gestione dei fondi speciali per il Volontariato e da CSVnet (Coordinamento dei Csv in Italia) e presenta un’ampia rassegna dei principali dati statistici riguardanti l’attività svolta dai due principali attori del sistema dei fondi speciali per il volontariato, con una lettura comparativa dell’andamento dei diversi sistemi regionali. 

I Comitati di Gestione dei fondi speciali per il volontariato sono i soggetti a cui compete l’amministrazione dei fondi speciali istituiti presso ogni regione e provincia autonoma in conformità all’art. 15 della Legge 11 agosto 1991 n. 266.
Essi sono composti da 15 membri, nominati da una pluralità di soggetti rappresentativi della composita realtà regionale (otto rappresentanti delle fondazioni di origine bancaria, quattro delle organizzazioni di volontariato maggiormente presenti sul territorio, uno della Regione, uno degli Enti locali e uno del Ministero del Welfare).
Attraverso lo svolgimento dei compiti assegnati dalla normativa i Comitati di gestione espletano fondamentali funzioni di controllo e di regolazione generale del processo di utilizzo dei fondi speciale per il volontariato istituiti in ogni regione.

I Centri di Servizio utilizzano i fondi speciali per il volontariato per la progettazione, la realizzazione e l’erogazione dei servizi destinati alle organizzazioni di volontariato (iscritte e non nei registri regionali) al fine di sostenerne e qualificarne l’attività.
Le attività tipiche attraverso cui i Centri di servizio realizzano le proprie finalità sono: a) approntamento di strumenti ed iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontariato ed il rafforzamento di quelle esistenti; b) offerta di consulenza e assistenza qualificata, nonché di strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività; c) iniziative di formazione e qualificazione degli aderenti alle organizzazioni di volontariato; d) offerta di notizie, informazioni, documentazioni e dati sulle attività di volontariato.

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L’anno che si è appena aperto sarà cruciale per il volontariato sardo, chiamato a sfide importanti come quella che dovrà essere raccolta dopo l’approvazione in parlamento della nuova legge sul Terzo Settore.

Per fare il punto sulle prospettive future e per presentare e programmare le iniziative, le attività e i servizi previsti nei prossimi dodici mesi, Sardegna Solidale promuove la conferenza regionale di programmazione dal tema “Il 2016 del Volontariato Sardo”, che si terrà sabato 9 gennaio a Donigala Fenughedu, in provincia di Oristano, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, presso il Centro di Spiritualità delle Suore Giuseppine.

All’iniziativa, coordinata dal presidente del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” Giampiero Farru, interverranno il sociologo e ricercatore esperto del Terzo Settore Renato Frisanco, il docente universitario e ricercatore di Economia all’Università di Cagliari Vittorio Pelligra e il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

Alla conferenza sono invitati i dirigenti delle organizzazioni di volontariato, i componenti dell’Osservatorio Regionale del Volontariato, i rappresentanti del volontariato nel Co.Ge. Sardegna e l’organigramma del Csv Sardegna Solidale.

Giampiero Farru (Sardegna solidale).

Giampiero Farru (Sardegna Solidale).

Nel corso della presentazione della guida della associazioni cittadine di volontariato, la guida alle associazioni, gruppi e movimenti di volontariato che operano nel capoluogo, edita da Sardegna Solidale, è stata annunciata questo pomeriggio la candidatura di Cagliari Capitale Europea del Volontariato.

«Il volontariato e le associazioni rappresentano un grandissimo patrimonio per la città. Per questo candideremo Cagliari a Capitale Europea del Volontariato», ha detto Giampiero Farru, presidente del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”. Il sindaco Massimo Zedda e l’assessore alle Politiche sociali Luigi Minerba, presenti all’iniziativa, hanno assicurato il sostegno dell’amministrazione alla candidatura che verrà presentata nei prossimi mesi da Sardegna Solidale al Centro Europeo del Volontariato con sede a Bruxelles, il quale a dicembre deciderà quali saranno le capitali per gli anni 2016 e 2017. Per il 2015 il riconoscimento di Capitale Europea del Volontariato è stato assegnato a Lisbona, che ha battuto la concorrenza di Napoli.

Per Farru «Cagliari ha tutti i numeri per ambire a questo traguardo e la guida che abbiamo pubblicato lo dimostra». Oggi in città operano 336 associazioni di volontariato, di cui 270 iscritte al registro regionale. Nel capoluogo sono attivi ottomila volontari sui circa quarantamila impegnati in tutta l’isola, a testimonianza della straordinaria vitalità della città sul fronte della solidarietà. Gran parte delle associazioni (ben 196) è impegnata nell’ambito sociale, mentre 61 sono le sigle che si occupano di volontariato culturale, 22 quelle impegnate sul fronte ambientale, mentre 15 hanno scelto la Protezione civile. In città sono attive anche associazioni che si occupano di cooperazione internazionale e diritti civili.

La guida presenta le schede sintetiche di ciascuna associazione, con i nomi dei responsabili, i recapiti, il numero dei soci attivi e di quelli sostenitori, nonché tutte le informazioni utili per mettersi in contatto con essa. «Le associazioni costituiscono una rete che rende Cagliari più forte ed accogliente» ha detto Nanda Sedda, referente del Sa.Sol Point 1 di Cagliari di Sardegna Solidale e curatrice della guida. «Questa pubblicazione, giunta alla sua terza edizione – ha aggiunto -, vuole essere uno strumento concreto offerto alle istituzioni perché possano rapportarsi sempre meglio con l’universo del volontariato.»

Intervenendo nel corso dell’iniziativa, in sindaco Zedda ha ringraziato i volontari per la loro azione a favore della città. L’assessore Minerba, sostenendo la candidatura di Cagliari Capitale Europea del Volontariato, ha invece annunciato l’avvio di diversi tavoli tematici riguardo le politiche sociali, l’ultimo dei quali sarà significativamente dedicato a settembre al tema del capitale sociale e dello sviluppo di comunità.

All’iniziativa hanno preso parte anche padre Salvatore Morittu (che con la sua associazione Mondo X fu uno dei pionieri nel 1980 a Cagliari nel campo dell’assistenza ai tossicodipendenti), il direttore della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai e il presidente del Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli, il quale ha ricordato l’importanza per le associazioni di rendere note le loro attività ad una platea sempre più vasta. A questo proposito il presidente Farru ha annunciato la stampa di altre 39 guide del volontariato, una per ogni centro presidiato da Sardegna Solidale attraverso i Sa.Sol Point. «In questo modo – ha concluso – avremo una fotografia perfetta di tutto il volontariato sardo.»

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“Cagliari Città Solidale – Guida delle associazioni, gruppi e movimenti di volontariato della Città di Cagliari” è il titolo del volume edito dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” e che verrà presentato nel corso di una conferenza stampa, in programma giovedì 21 maggio a partire dalle ore 16.00 presso la sala consiliare del Comune, in via Roma. Il vademecum, giunto alla sua terza edizione, presenta le schede delle 336 associazioni di volontariato operanti nel capoluogo.

All’iniziativa, coordinata dal presidente di Sardegna Solidale, Giampiero Farru, interverranno Nanda Sedda (referente Sa.Sol. Point n. 1 di Cagliari), il presidente dell’associazione Mondo X-Sardegna padre Salvatore Morittu, il Presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il Direttore della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai, l’assessore comunale ai Servizi Sociali Luigi Minerba e il sindaco Massimo Zedda. Alla presentazione parteciperanno anche i rappresentanti delle associazioni cittadine di volontariato.

Logo Sardegna Solidale

Si terrà martedì 21 aprile, alle ore 16.00, presso la Sala Congressi del T-Hotel, in via dei Giudicati 66 a Cagliari, la cerimonia di premiazione del concorso regionale “PromuoviAmo il Volontariato”, indetto dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”.

Al concorso hanno partecipato ben 74 associazioni attive in tutta l’isola con opere di varia tipologia (video, foto, poster, manifesti, slogan, striscioni). L’obiettivo del concorso era quello di stimolare le associazioni a far conoscere la propria attività e di diffondere la cultura della solidarietà.

Per tre mesi una apposita commissione ha visionato, esaminato e selezionato i lavori pervenuti, giungendo a stilare una graduatoria sulla base di tre indicatori: originalità, efficacia/impatto della comunicazione, qualità. Martedì la commissione comunicherà i nominativi delle organizzazioni vincitrici alla presenza dei volontari di ciascuna associazione partecipante.

Presenzieranno all’iniziativa il presidente del comitato promotore del CSV don Angelo Pittau, il presidente del CSV Sardegna Solidale Giampiero Farru, e il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

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Sono state ripiantate a suon di musica le centinaia di fico d’India distrutte due mesi fa a Su Piroi, il centro per il volontariato e la legalità che ha sede a Gergei in un bene confiscato alla criminalità. Protagonisti del “Figumurisca Day”, organizzato da Libera Sardegna insieme al Centro Servizi per il Volontariato “Sardegna Solidale”, sono stati oltre cinquecento tra studenti delle scuole superiori e volontari di numerose associazioni, giunti da tutta l’isola. I ragazzi hanno ripristinato le piante mentre nell’aria risuonavano le note de “I cento passi”, canzone simbolo della lotta per la legalità.

Si è trattata di una vera e propria festa, a cui hanno preso parte gli studenti del Liceo di San Gavino Monreale, dell’istituto professionale “Loi” di Carbonia, “Buonarroti” di Guspini, “Margherita Castelvì” di Sassari, “Pertini” e “Buccari/Marconi” di Cagliari, del Liceo di Scienze umane e musicali di Nuoro, degli istituti superiori di Terralba e Mogoro, insieme ai ragazzi e alle ragazze delle scuole di Gergei, Isili, Nurallao e Orosei. Hanno offerto invece il loro supporto logistico alla manifestazione le associazioni Soccorso Iglesias, Sarda Ambiente di Sinnai, Masise di Sinnai, Euro 2001 di San Gavino, Croce Bianca di Orosei e le sezioni dell’Anpas Sardegna di Meana Sardo, Samugheo e Tonara.

All’iniziativa ha partecipato anche il sindaco di Gergei Rossano Zedda, che ha ringraziato i volontari e le associazioni per la loro presenza in paese. «Siamo delusi per quanto è avvenuto due mesi fa ma ora siamo pronti a ricominciare facendo festa – ha affermato. «Questa manifestazione dimostra che una mentalità negativa può essere sconfitta» ha detto invece il vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai, «questi giovani sono il segno tangibile della speranza». Sulla stessa linea Bruno Loviselli, presidente del CO.Ge. Sardegna: «Sono stato uno dei tanti che nel corso di questi anni aveva piantato le piante poi distrutte e oggi vivo una giornata emozionante grazie a questi ragazzi provenienti da tutta la Sardegna». «Da Su Piroi parte un messaggio per tutta l’isola» ha commentato Giampiero Farru, referente di Libera Sardegna e presidente di Sardegna Solidale, «un messaggio di legalità che passa per i nostri ragazzi».

Le piante distrutte due mesi fa erano state messi a dimora negli ultimi quattro anni dai giovani volontari partecipanti ai campi “Estate Liberi” organizzati dall’associazione Libera. Non si era trattato del primo atto vandalico, ma tutte le volte che il centro ha subìto danni simili (con la distruzione o il danneggiamento di finestre, vetri, cancelli, tegole, marmi, passamani, piante di fico d’India o di mirto), questi sono stati sempre puntualmente ripristinati. E così è stato anche stavolta.

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Il CSV Sardegna Solidale ha organizzato un seminario di studio sul tema “Fondi strutturali europei: una opportunità per le organizzazioni di volontariato”, che si terrà nell’auditorium del Centro di Spiritualità delle Suore Giuseppine a Donigala Fenughedu (Or), questo pomeriggio, dalle ore 16,00 fino alle 19.00. A presentare il complesso argomento saranno i giovani professionisti dell’associazione OpenMed di Cagliari.

La prima parte del seminario sarà dedicata alla presentazione dei fondi strutturali europei e in particolare delle linee che possono interessare le organizzazioni di volontariato; la seconda sarà invece dedicata agli aspetti tecnico-operativi relativi al passaggio dall’idea progettuale alla presentazione di un progetto; la terza parte sarà infine dedicata al Progetto Eni (ex Enpi), l’azione di cooperazione transfrontaliera che coinvolge, oltre ai paesi europei, i partner delle regioni costiere del Mediterraneo (programma europeo di vicinato).

Il programma prevede la presentazione del seminario da parte di Giampiero Farru e Bruno Loviselli (presidente CSV Sardegna Solidale e presidente Co.Ge. Sardegna) e di Ihab Rizk Soliman della associazione OpenMed.

Seguiranno gli interventi curati dall’associazione OpenMed. Diego Corrias parlerà dei fondi strutturali e di investimento 2014-2020 con un particolare focus sul Piano Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo. A Daniele Cocco invece il compito di spiegare come si sviluppa una proposta progettuale, mentre Rossella Marocchi parlerà delle opportunità di cooperazione euromediterranea, con un focus sul programma Eni Cbc Med 2014-2020.

GiveMeFive

Libera festeggia i suoi primi vent’anni di attività e in Sardegna saranno i giovani delle scuole superiori a portare nei territori l’impegno antimafia. Il patto è stato sancito mercoledì a Terralba dove, nell’aula magna dell’Istituto di Istruzione Superiore Terralba-Mogoro-Ales, circa 500 studenti provenienti da tutte le parti dell’isola hanno celebrato il ventennale della nascita dell’associazione fondata e presieduta da don Luigi Ciotti e che da subito, era il 1995, ha avuto anche in Sardegna una sua presenza territoriale.

Nel concreto, i ragazzi saranno i testimonial della campagna “E tu di che pasta sei”: a fronte di una donazione di 8 euro, sarà possibile ricevere gli spaghettoni “VentiLiberi” in edizione speciale, dell’ottima pasta di Gragnano realizzata con il grano coltivato sui terreni confiscati alla mafia, prodotta per celebrare il ventennale e raccogliere così fondi destinati alle attività di Libera sul territorio e ai progetti di Libera (SOS Giustizia, Libera Welfare e La legalità mette radici).

«Anche in Sardegna Libera compie vent’anni – ha detto durante la manifestazione il referente dell’associazione nell’isola, Giampiero Farru -. La sua attività ha segnato il percorso formativo di tanti giovani, come testimoniano le adesioni ai campi di volontariato e formazione “E!state Liberi!” organizzati a Gergei-Su Piroi e, negli ultimi anni, all’Asinara e la presenza di tanti giovani sardi alle varie edizioni della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.»

A Terralba trenta istituti superiori sono stati inoltre protagonisti dell’atto finale di “Give Me Five”, il concorso organizzato dal Centro Servizi per il Volontariato “Sardegna Solidale” insieme all’Ufficio Scolastico Regionale e incentrato sul tema della promozione del volontariato e della cultura della solidarietà.

Dei centoquaranta i lavori in concorso complessivamente ne sono stati premiati sessantadue, a dimostrazione della validità dei contributi realizzati sotto forma di video, brani musicali, foto, racconti e slogan.

Ad aggiudicarsi il primo premio per la categoria Gruppi sono state – a pari merito – la classe 5ª A del Liceo Scientifico di Terralba, la classe 5ª N dell’Istituto Tecnico Industriale “Giua” di Assemini e le classi 4ª A e 2ª B del Liceo Musicale “S. Satta” di Nuoro. Nella categoria Singoli si sono imposti invece Danilo Nichol Dettori del Liceo Artistico “Brotzu” di Quartu e Riccardo Satta dell’Ipia “Emanuela Loi” di Carbonia.

Il livello qualitativo dei lavori prodotti è stato molto alto, come hanno sottolineato nei loro interventi il sindaco di Terralba Pietro Paolo Piras, il Vescovo della Diocesi di Ales-Terralba monsignor Giovanni Dettori, i componenti della commissione di valutazione del concorso Amalia Santacruz, Gianni Concas e Luigi Zuncheddu e il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

Grande soddisfazione per l’esito dell’iniziativa e per il successo della manifestazione di premiazione è stata espressa da parte di tutto lo staff del CSV Sardegna Solidale che vuole inoltre rivolgere un ringraziamento particolarmente sentito alle associazioni di volontariato che hanno garantito assistenza, sostegno e servizio d’ordine durante tutta la manifestazione.