22 November, 2024
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«Se tutte strade portano a Roma, tutte le buone idee vengono da Expo Milano 2015». Con queste parole il presidente della Camera dei Deputati,  Valeriu Zgonea, ha aperto ufficialmente le celebrazioni del National Day della Romania.

A fare gli onori di casa, oltre al Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino, il vice ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, che ha voluto rimarcare i consolidati rapporti di amicizia tra Italia e Romania: «Le relazioni economiche tra i due Paesi sono in forte crescita con un interscambio di 12 miliardi di euro nel 2014, 7% in più rispetto al 2013. L’Italia è il secondo partner commerciale del Paese, dietro solo alla Germania. Tra i settori più promettenti c’è l’agroindustriale, un asset strategico per l’economia romena, in considerazione dell’eccellente qualità del terreno. L’Italia è al primo posto con quasi il 30% del totale dei terreni agricoli romeni posseduti da stranieri. La Romania ha quindi tutte le possibilità per diventare il granaio d’Europa – ha aggiunto Olivero -. Queste grandi potenzialità rendono la vostra presenza all’Esposizione Universale di estrema importanza e testimoniano il ruolo che Bucarest può svolgere nel percorso che porta ad una completa sostenibilità dello sviluppo agricolo».

Il rapporto di vicinanza e stretta collaborazione tra i due paesi è stato ribadito anche da Valeriu Zgonea: «La Romania sostiene lo sviluppo e la diversificazione della cooperazione economica, particolarmente nel settore dell’energia, nell’agricoltura e nel settore bancario. Siamo all’esposizione più importante del pianeta, che rappresenta un luogo di confronto e idee per trovare soluzioni che permettano di vivere in un mondo sicuro e sano. Il nostro dovere è creare le condizioni necessarie per la produzione, lavorazione e distribuzione alimentare equilibrata».

Il programma della giornata è continuato con gli spettacoli di musica e balli tradizionali romeni realizzati dal gruppo “Junii Sibiului” (I giovani di Sibius) e con una serie di incontri dedicati al rafforzamento degli scambi economici: il Forum Business and Investment, organizzato dalla Camera di Commercio e dal ministero per gli Affari esteri della Romania, e il Lombardy Business Day, in collaborazione con Regione Lombardia.

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Il presidente Mohamed Ould Abdel Aziz alle celebrazioni del National Day della Mauritania a Expo Milano 2015.

«Voglio davvero congratularmi con voi -Mohamed Ould Abdel Aziz, Presidente della Repubblica di Mauritania per l’organizzazione perfetta di un’Esposizione Universale il cui tema tratta una problematica centrale per tutti gli Stati del mondo, ed in particolare per la nostra nazione.»

A ravvivare la cerimonia dell’alzabandiera, ecco i bellissimi abiti tradizionali dei numerosi ospiti mauritani: le donne erano ricoperte da grandi veli colorati, le mellahfa, mentre gli uomini indossavano i bubu, gli abiti bianchi o azzurro chiaro con sfarzosi ricami. All’evento sono intervenuti anche il Sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, e il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino.

La Mauritania è presente all’interno del Cluster Zone Aride. «Il nostro Padiglione – ha aggiunto il presidente della Repubblica – riflette la capacità dei miei connazionali di saper sfruttare al meglio le risorse del deserto e utilizzare le tecniche di sussistenza necessarie per uno sviluppo armonioso, fondato sul rispetto dell’ambiente e la gestione parsimoniosa delle risorse rare, come l’acqua».

«Nel proprio spazio espositivo la Mauritania condivide con altri Stati l’eroismo quotidiano di riuscire a far fiorire il deserto con la poca acqua disponibile – ha invece sottolineato il sottosegretario Ferri -, curando le oasi, costruendo pozzi e valorizzando giardini, dove prima c’era solo sabbia». «L’Esposizione Universale costituisce un’opportunità straordinaria per suscitare e accrescere la consapevolezza presso il grande pubblico in merito alle sfide più impegnative del nostro tempo, come sostenibilità dello sviluppo agricolo, lotta allo spreco alimentare e dialogo tra i popoli. Ogni Paese, e soprattutto la Mauritania – ha concluso Ferri -, partendo dalla propria storia e cultura, può dare un contributo determinante rispetto ai grandi temi legati all’alimentazione».

Dopo la cerimonia ufficiale, la delegazione africana si è recata alla volta di Palazzo Italia, per la visita e il pranzo ufficiale. Nel pomeriggio i festeggiamenti si sono spostati nel Cluster delle Zone Aride, dove la Mauritania ha dato vita a performances culturali e ad un concerto di vari gruppi folk.

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«Sono convinto che Expo Milano 2015 offrirà a tutti i Paese partecipanti, e in particolare al Senegal, l’opportunità di far conoscere meglio le proprie attività ed iniziative legate alle tematiche dell’Esposizione Universale, condividendo esperienze in uno spirito di partnership universale e fraternità umana.»

Con queste parole il ministro del Commercio e delle Piccole e Medie Imprese, Alioune Sarr, ha aperto ufficialmente le celebrazioni del National Day del Senegal. All’evento hanno partecipato Andrea Olivero, Viceministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, e il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino. Ad allietare i presenti, i ritmi incalzanti e i colori vivaci del Balletto Nazionale senegalese La Linguère.

«Un elemento chiave del modello di sviluppo del Senegal è il ruolo centrale della donna – ha dichiarato Andrea Olivero – in perfetta coerenza con l’importante progetto Women for Expo, che per la prima volta mette al centro di un’Esposizione Universale la cultura femminile”.

«Per il nostro governo l’agricoltura è un fattore vitale per la crescita economica del Paese – ha spiegato poi Alioune Sarr -, con misure importanti che hanno creato molti posti di lavoro e ridotto notevolmente la povertà, in particolare nei luoghi rurali.  Ecco perché il Senegal ha scelto, per la partecipazione a Expo Milano 2015, il tema ‘Produrre, nutrire e proteggere: le sfide della sicurezza alimentare e dello sviluppo sostenibile in Senegal’.»

Il viceministro Olivero ha aggiunto che «Il Senegal offre un contributo fondamentale per aumentare la consapevolezza collettiva su temi cruciali come la sostenibilità, lo sviluppo agricolo, la lotta allo spreco alimentare, favorendo il dialogo fra popoli e culture e il  ruolo fondamentale della donna».

Dopo la cerimonia ufficiale, la delegazione africana ha fatto tappa a Palazzo Italia, per la visita e il pranzo ufficiale. Il National Day del Senegal è proseguito poi con un convegno sulla sicurezza alimentare nel Paese africano, ospitato dal Padiglione senegalese nel Cluster delle Zone Aride, e con danze e musiche tradizionali fino a tarda sera.

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«Sono passati 205 anni da quando i nostri Padri fondatori hanno lanciato il grido d’indipendenza e oggi li ricordiamo perché il loro coraggio ha portato il nostro Paese a essere quello che è: la patria che amiamo, per la quale non dobbiamo smettere di lottare». Con questo videomessaggio il Presidente della Colombia, Juan Manuel Santos Calderòn, ha aperto ufficialmente le celebrazioni del National Day del Paese sudamericano.

«Il nostro Padiglione all’Esposizione Universale ci riempie di orgoglio. Qui sono rappresentate le virtù uniche della Colombia, secondo la FAO uno dei soli sette Paesi al mondo con il maggiore potenziale di incremento della produzione alimentare. Per questo motivo – ha concluso Calderón – voglio dire ai colombiani presenti oggi che quando pensano alla loro terra in questo Padiglione possono trovare la loro patria in Italia.»

Al National Day era presente anche il Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Pasquino che ha elogiato il Padiglione della Colombia per la capacità di rappresentare al meglio il proprio Paese e di mostrare la propria attività di produzione agroalimentare. Il Commissario ha inoltre sottolineato la personale ammirazione verso l’aspetto umano del popolo colombiano, «talmente caloroso e generoso da superare persino le meraviglie della Colombia».

A concludere la cerimonia ufficiale l’Ambasciatore della Colombia in Italia, Juan Sebastián Betancurt. «Nello storico Manifesto di Cartagena il libertador Bolìvar sottolineò l’importanza di educazione e cultura per consolidare la libertà di un popolo – ha sottolineato l’ambasciatore narrando l’episodio storico del 1810 che portò parte del Sudamerica all’indipendenza -. Oggi voglio ricordarlo: la Nazione sta facendo importanti passi in avanti proprio in tema di educazione e scolarizzazione. Tra le altri grandi priorità della Colombia, vi è sicuramente lo sviluppo rurale.»

Successivamente, un’allegra parata in costume è sfilata con musiche e balli tradizionali lungo il Decumano, al suono di una banda papayera, tipica della regione caraibica colombiana. Tutti i colombiani hanno indossato indumenti tradizionali coloratissimi e abiti bianchi come i ballerini di Cumbia, e una sciarpa gialla, rossa o blu, i colori della bandiera.

Oggi, intanto, Expo Milano 2015 ricorda il grande stilista Elio Fiorucci, scomparso per un malore.

«Disponibile e sorridente, Elio Fiorucci non ha mai fatto mancare il proprio supporto all’Esposizione Universale. A lui dedichiamo un pensiero speciale e un sincero ringraziamento. Expo Milano 2015 si unisce al dolore della famiglia per la sua scomparsa». Con queste parole il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala ha voluto ricordare il grande stilista milanese.

La società Expo 2015, per sottolineare l’impegno di Elio Fiorucci a sostegno dell’Esposizione Universale di Milano, ha pubblicato nella home page del suo sito internet l’intervista rilasciata dallo stilista pochi mesi fa: «Con l’Expo – spiegava Fiorucci – dobbiamo guardare oltre la cucina, dobbiamo parlare del Pianeta, della sostenibilità. Expo Milano 2015 può essere una grande opportunità per far diventare Milano capitale del pensiero, di tutto ciò che è bello e si proietta nel futuro. Questa Expo – concludeva – è un regalo che non ha mai avuto nessuna Expo: parlare al Pianeta!».

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«Expo Milano 2015 sta dimostrando grande impegno nel trovare soluzioni ai temi dell’alimentazione, della fame e dell’ambiente».

Sono queste le prime parole pronunciate dal presidente del Consiglio di Malta, Joseph Muscat, in visita oggi all’Esposizione Universale per celebrare il National Day dell’isola. Ad accompagnare il primo ministro anche George W. Vella, ministro degli Esteri e John Mamo, Commissario Maltese per Expo Milano 2015. Ad accogliere le alte rappresentanze di Malta, il viceministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali Andrea Olivero e il Commissario Generale di Expo 2015 Bruno Pasquino.

«Il padiglione maltese – ha spiegato Olivero – presenta un modello sostenibile di agricoltura tra tradizione e modernità. La sua forma ad alveare svela, inoltre, la lunghissima storia di questa isola nel cuore del Mediterraneo: il nome greco di Malta era infatti Melite, che significa miele.»

Terminata la cerimonia dell’alzabandiera, le delegazioni italiana e maltese hanno raggiunto l’Auditorium, dove si è tenuto il concerto della “Malta National Philharmonic Orchestra” con brani di vari compositori locali. A seguire le visite al Padiglione Malta, a Palazzo Italia, dove le autorità hanno firmato il Libro d’Onore, al Padiglione UE e USA.

I festeggiamenti del National Day sono proseguiti con un Cooking Show degli chef maltesi Michael Diacono, Edward Diacono e Daniel Vella McIntryre, aperitivi e degustazioni di bevande tradizionali. In serata grande festa con la musica popolare dalla jazz band Big Band Brothers di Malta.

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Una ritmatissima e coloratissima coreografia dei ragazzi del Bagamoyo College of Art ha aperto oggi la cerimonia ufficiale del National Day della Repubblica Unita di Tanzania ad Expo Milano 2015.

Dopo l’alzabandiera accompagnato dagli inni nazionali, il vice presidente di Zanzibar, Seif Sharif Hamad, ha ringraziato il Governo italiano per aver supportato con forza e convinzione la partecipazione del Paese africano all’Esposizione Universale. «Nutrire il pianeta, energia per la vita è un tema essenziale per tutti i popoli del mondo. E’ necessario concentrarsi soprattutto sullo spreco alimentare e sulla malnutrizione, due problemi cruciali per i Paesi in via di sviluppo», ha affermato il vice presidente.

La Tanzania è presente ad Expo Milano 2015 all’interno del Cluster delle spezie. «Cardamomo, vaniglia, zafferano, cannella – ha spiegato Sharif Hamad – sono i prodotti che caratterizzano il nostro Paese, in particolar modo l’isola di Zanzibar, e che abbiamo scelto per rappresentare la Tanzania qui a Milano». 

Ad accogliere la delegazione tanzanese, Bruno Pasquino, Commissario Generale di Expo Milano 2015: «Oltre 120 etnie popolano lo Stato che oggi celebriamo, rendendolo un modello di accoglienza e biodiversità culturale e alimentare. L’Esposizione Universale è un successo anche per la volontà di tutti i Paesi di arricchirsi l’un l’altro attraverso un percorso di scambio e condivisione». Bruno Pasquino ha poi ringraziato la Tanzania per il sostegno che sta dimostrando al Burundi, accogliendo oltre 60.000 profughi burundesi. Successivamente, la delegazione si è recata a Palazzo Italia per la visita e il consueto pranzo ufficiale.

Le celebrazioni del National Day proseguiranno al Padiglione presso il Cluster delle Spezie, con degustazioni di prodotti tipici ed un’esibizione della compagnia del Bagamoyo College of Art sulla storia del rapporto tra Expo e la Tanzania.

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A Expo Milano 2015 vince la solidarietà: ammonta a oltre 300.000 euro la somma raccolta sinora in favore del Nepal devastato dal terribile terremoto dello scorso aprile, grazie all’appello lanciato da Cgil, Cisl, Uil ed Expo Milano 2015 in collaborazione con il padiglione asiatico.

Una raccolta benefica che proseguirà fino alla fine dell’Esposizione Universale e che contribuirà alla ricostruzione e a progetti di sviluppo del Paese. Un impegno collettivo sottolineato con grande enfasi da H.E. Deepak Dhital, ambasciatore e rappresentante permanente dell’Ambasciata del Nepal a Ginevra, durante la presentazione ufficiale del Padiglione, finalmente completato, che ha voluto ringraziare di cuore tutti i visitatori dell’Esposizione universale: «Questa struttura è la dimostrazione che il Nepal ha la forza di rialzarsi e ricostruire il proprio patrimonio distrutto. Il miglior modo per aiutare il nostro Paese ora è venire a trovarci. Il turismo è il motore della nostra ripartenza».

In seguito al sisma, molti operai nepalesi erano stati costretti a tornare in Patria interrompendo i lavori. Ora il Padiglione può essere ammirato in tutta la sua bellezza. «Siamo riusciti a completare i lavori anche grazie ai nostri amici italiani. Ora tantissimi visitatori vengono qui a sentire il suono della serenità e a meditare. Per nutrire il pianeta, bisogna partire proprio dalla pace», ha commentato Amrit Shakya, vice commissario e organizzatore del Padiglione.

Alla cerimonia hanno partecipato anche Bruno Pasquino, Commissario Generale di Expo Milano 2015 e Benedetto della Vedova, sottosegretario di Stato al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.

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Ritmi contagiosi della musica africana e danze del colorato Ballet National hanno caratterizzato il National Day del Camerun a Expo Milano 2015. Per seguire l’evento si sono dati appuntamento numerosi camerunensi che durante la cerimonia dell’alzabandiera hanno cantato l’inno, preceduto da quello italiano. In rappresentanza del Paese dell’Africa equatoriale, una nutrita delegazione, guidata dal ministro del Commercio e rappresentante personale del Presidente, Luc-Magloire Mbarga Atangana.

«Il Camerun rivendica il diritto del nome che gli è stato affidato, quello di ‘Africa in miniatura’ in ragione della sua diversità climatica, geografica, umana e culturale – ha sottolineato il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino -. E’ un vero melting pot di grandi etnie differenti tra loro. La diversità della cultura camerunense, etnica, linguistica, ma anche religiosa e culinaria, permette lo sviluppo di una grande creatività e ricchezza in tutti i settori artistici. Il Camerun si è molto impegnato per la preparazione del Cluster del Cacao, all’interno del quale partecipa a Expo – ha aggiunto Pasquino -. Il cacao è un catalizzatore molto importante per le imprese, le comunità e le nazioni e quindi merita un allargamento degli attori e della catena produttiva, dando vita a una riflessione e un dialogo per studiare le sue opportunità, come il vostro padiglione dimostra.»

Il ministro Luc-Magloire Mbarga Atangana ha spiegato che «La partecipazione del Camerun a Expo Milano 2015 ha l’obiettivo di mettere in pratica relazioni storiche di partenariato che il nostro Paese intrattiene sin dalle origini con la Comunità Europea. Non è un caso se i primi accordi di cooperazione tra la Comunità Europea e i Paesi dell’Africa portano il nome della capitale camerunense».

«Il tema dell’Esposizione Universale e quello specifico del Padiglione Camerun (La coltivazione del cacao, un argomento in favore delle opportunità) sono assolutamente in linea con la politica condotta dal nostro governo – ha aggiunto Atangana -. Con le sue cinque zone agro-ecologiche, il Camerun è un Paese che può godere di tutti gli assi nella manica che la natura offre alla nostra terra per poter produrre ciò di cui l’umanità può avere bisogno per nutrirsi”.

Dopo la cerimonia ufficiale, gli ospiti e i gli artisti del Ballet National hanno sfilato lungo il Decumano dando vita ad una parata vivace e colorita. La delegazione ha quindi fatto visita a Palazzo Italia, dove si è tenuto il consueto pranzo ufficiale. I festeggiamenti per il National Day sono continuati poi con musica e danze al Cluster del Cacao.

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I tamburi del Burundi, riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio culturale dell’Umanità, hanno aperto e chiuso i discorsi ufficiali del Commissario Generale Bruno Antonio Pasquino e del Ministro per il Commercio, Industria, Poste e Turismo, Irina Inantore per il National Day del Paese a Expo Milano 2015. Con un tripudio di energia, questa mattina i suonatori di tamburi del gruppo Ihuriro hanno poi accompagnato la delegazione e i molti visitatori fino al Padiglione del Paese africano, all’interno del Cluster del caffè.

«L’Africa – ha dichiarato Bruno Pasquino – è ben rappresentata in Expo Milano 2015 ed è il continente che andrà a giocare un ruolo chiave nel dibattito sulla nutrizione. Nel 2050 sarà il primo continente nella produzione di alimenti e contribuirà in modo essenziale all’obiettivo di nutrire il pianeta.»

Il ministro Irina Inantore ha posto l’accento sul desiderio e l’importanza per il Paese di attrarre investimenti stranieri, in un momento in cui sta stabilizzando politicamente: «Il governo – ha detto il Ministro – sta lavorando per migliorare le condizioni, attrarre capitali e diversificare l’economia includendo anche il settore turistico ed estrattivo oltre a quello della produzione di caffè, tè e cotone. Il caffè costituisce un pilastro per lo sviluppo dell’economia del Burundi ma anche un grande creatore di occupazione soprattutto nell’ambito rurale. Per questo esperti del tè e caffè sono venuti a promuovere i loro prodotti».

Il Burundi partecipa all’Esposizione Universale all’interno del Cluster del Caffè, mettendo in mostra un’economia agricola dalle grandi potenzialità, in un percorso sensoriale molto coinvolgente: la bellezza dei paesaggi, il profumo e il sapore dei prodotti alimentari, primo tra tutti il caffè “arabica” che ha aiutato lo sviluppo la vita delle persone e la promozione dell’immagine del Paese nel mondo. Il padiglione, costruito con materiali naturali e ispirato al rugos, l’abitazione tipica locale, illustra il sistema alimentare del paese e le innovazioni tecnologiche nel settore agricolo, e tocca temi quali la sicurezza alimentare, lo sviluppo sostenibile, la riduzione degli sprechi e il raggiungimento dell’uguaglianza tra i generi.

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«Ciao e congratulations a Expo Milano 2015»: con questo videomessaggio il presidente Barack Obama ha voluto festeggiare degnamente il National Day degli Stati Uniti all’Esposizione Universale, in occasione del 4 luglio, la ricorrenza dell’Indipendence Day del Paese americano.

«E’ l’anniversario di una promessa di libertà e di futuro – ha dichiarato il sSegretario dell’Agricoltura del Governo statunitense, Tom Vilsack -, siamo orgogliosi di poterlo celebrare a Expo Milano 2015, luogo di incontro e di dialogo tra le nazioni sul futuro.»

Per festeggiare il National Day gli Stati Uniti hanno scelto l’energia contagiosa degli studenti della University Sounth California (USC) ed è stata la marching band “Trojans” ad aprire i festeggiamenti, suonando dal vivo gli inni nazionali durante la cerimonia dell’Alzabandiera all’Expo Centre.

A ricevere la delegazione americana, guidata da Tom Vilsack, sono stati il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, il ministro delle Politiche agricole alimentari e Forestali Maurizio Martina e il Commissario Generale di Expo 2015 Bruno Pasquino.

«L’Esposizione Universale ha puntato l’attenzione sulle grandi sfide che l’umanità deve affrontare – ha dichiarato il segretario all’Agricoltura americano -: il diritto al cibo, la corretta alimentazione, i cambiamenti climatici. Per questo è importante essere qui, per continuare il lavoro che insieme all’Italia e agli altri Paesi del mondo stiamo facendo in vista dell’Assemblea delle Nazioni Unite che dovrà dettare l’Agenda post 2015.»

Il ministro Martina ha sottolineato l’importanza strategica della presenza degli Stati Uniti: «Expo Milano 2015 con questo grande afflusso di visitatori e di presenze internazionali non poteva non avere la vivace partecipazione degli amici americani. L’Italia ha lavorato con gli USA già nella fase preparatoria dei temi espositivi, per cui la collaborazione e il dialogo sulla sostenibilità, la lotta alla fame e il tema educativo saranno oggetto di strategie condivise in vista della COP 21 sull’Ambiente e l’Assemblea delle Nazioni Unite».

La giornata è poi proseguita all’insegna dell’allegria e del ritmo: la marching band e le cheerleaders della UCS hanno aperto con musica e danza la Parata sul Decumano, accompagnando le delegazioni americana e italiana al padiglione degli Stati Uniti, coinvolgendo anche i numerosi visitatori presenti sul sito.

Successivamente, le delegazioni hanno raggiunto Palazzo Italia per il pranzo ufficiale. Nel pomeriggio invece ecco le visite al Padiglione Zero e Save The Children.

Il National Day degli Stati Uniti è poi continuato con giochi e attività per le famiglie sulla Terrazza del Padiglione americano e in serata con il concerto live della Nasty Granny’s Blues Band.

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