30 June, 2024
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Walter Cannea è il nuovo segretario del Circolo PD di Cortoghiana. E’ stato eletto dall’assemblea degli iscritti, riunitasi ieri 9 maggio. 55 anni, già consigliere di circoscrizione con il Partito popolare, Walter Cannea è impegnato nel settore della gestione dei servizi socio sanitari. Il nuovo consiglio direttivo è composto da Alberto Pili, Bruno Rigato, Giorgia Meli, Stefano De Blasi, Paolo Scanu, Lino Spano, Cinzia Firinu, Fulvio Cabiddu, Pier Carlo Musu, Daniele Atzori.

Nel corso del dibattito che ha preceduto la votazione, sono emerse diverse proposte per il rilancio e il rafforzamento dell’attività del Circolo nel territorio con e per la popolazione di Cortoghiana, attraverso iniziative politiche, culturali e ricreative volte a favorire un nuovo coinvolgimento di giovani e adulti, in piena collaborazione con gli organi provinciali, regionali del partito e gli esponenti eletti.

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Si è svolta nella tarda mattinata, nel medau di Is Serafinis, la cerimonia commemorativa delle vittime della tragedia dell’ERLAAS. Sono passati 68 anni dal terribile incidente che il 26 giugno del 1950 costò la vita a 16 operai dell’Ente Regionale per la Lotta Antianofelica in Sardegna. L’iniziativa è stata organizzata dai Comuni di Carbonia e Gonnesa, in collaborazione con il Circolo Acli di Cortoghiana. In quella tragica giornata partì dal centro gonnesino il camion che stava conducendo a lavoro gli operai, prima di capovolgersi, in un terribile incidente stradale, sulla strada statale 126, all’altezza del Medau di Is Serafinis, luogo in cui stamattina, presso la stele commemorativa, il vicesindaco Gian Luca Lai, il sindaco di Gonnesa Hansal Cristian Cabiddue ed il prof. Gaetano Ranieri, presidente del Rotary Club di Iglesias, hanno deposto una corona d’alloro per ricordare le 16 vittime che perirono in quella situazione fatale.
«Esprimiamo solidarietà e vicinanza a tutti i parenti delle vittime per una ricorrenza tragica alla quale l’Amministrazione Comunale di Carbonia partecipa attivamente per ricordare le tante azioni positive compiute dagli operai dell’ERLAAS, capaci di debellare – grazie anche al supporto della Fondazione Rockefeller – una malattia che stava decimando la popolazione sarda nell’immediato secondo dopoguerra – ha detto il vicesindaco Gian Luca Lai -. L’ERLAAS operò dal novembre 1946 al dicembre 1950, riuscendo a realizzare l’obiettivo della totale sconfitta dell’endemia. Un risultato straordinario per Carbonia e per l’intera nostra regione.»

Caduti che sono i martiri, forse gli unici, ma certamente i più numerosi, di quell’esercito di liberazione della Sardegna dalla malaria, dalla dittatura di Is Tintulas (l’Anopheles Labranchiae), che ha fatto sì che dagli 80.000 casi di malaria riscontrati fra il 1943 ed il 1945, con 150 morti, si è passati ai 341 casi del 1948 ed all’eliminazione totale della malaria dopo il 1950.

La cerimonia ha avuto il suo commovente apice nel racconto di Bruno Rigato, con ogni probabilità l’unico testimone vivente dei tentativi di salvataggio di coloro che erano rimasti schiacciati sotto il camion e che ancora vivi chiedevano aiuto.

 

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Il Circolo Acli di Cortoghiana ha inviato una nota all’amministratore straordinario dell’ex provincia di Carbonia, Giorgio Sanna, al sindaco di Gonnesa, Pietro Cocco, e al direttore pro-tempore del dipartimento Arpas di Carbonia Iglesias, Maria Cossu, sollecitando un intervento per la messa in sicurezza della strada Cortoghiana-Nuraxi Figus, per pericolo di caduta massi.

«Il 21 agosto, nelle ore mattutine – scrive Bruno Rigato, presidente del Circolo Alci di Cortoghiana – nel tratto di strada che collega Cortoghiana a Nuraxi Figus, si è verificata la caduta di grossi massi rocciosi staccatisi dal costone oltre il ponte dal lato sinistro. I vigili del fuoco e la protezione civile hanno provveduto a rimuovere i macigni riversatisi sulla strada, evitando così ulteriori disagi per le persone che passano ogni giorno per quella strada.»

Bruno Rigato segnala la pericolosità di altri massi che si stanno staccando dalla parete ed ha chiesto un intervento immediato delle istituzioni e degli organi interessati.

«Come mai i responsabili dell’ex provincia di Carbonia Iglesias non si sono mai accorti di tale pericolo?», chiede Bruno Rigato. «Eppure non molto tempo fa gli incaricati sono passati a ripulire la zona dalle erbacce e dai rifiuti ingombranti, lasciando incuranti gli spuntoni dai rami alti anche 40-50 cm di altezza, pericolosissimi per chiunque. Tutti i giorni la strada è percorsa da tanti mezzi leggeri e pesanti, oltre che dal servizio pubblico di autobus. Speriamo in un prontissimo intervento dell’ex provincia di Carbonia Iglesias – conclude il presidente del Circolo Alci di Cortoghiana – in modo da evitare gravi e irreparabili disagi e danni alle persone.»

Cortoghiana copia

Si è svolta ieri mattina la cerimonia di commemorazione delle vittime della sciagura stradale avvenuta il 26 giugno 1950 sulla statale 126, incrocio Medau Serafinis, all’altezza di Flumentepido, organizzata dal Circolo Acli di Cortoghiana in collaborazione con il comune di Carbonia. In quel tragico giorno, un gruppo di 17 operai dipendenti dell’ERLAAS (l’Ente regionale per la lotta anti afelica della Sardegna) era partito da Gonnesa su un camion che li portava sul luogo di lavoro, quando avvenne uno spaventoso incidente. Il camion si capovolse e nell’incidente morirono 16 operai, in gran parte originari di Gonnesa, lasciando nella disperazione e nello sconforto le rispettive famiglie e la cittadinanza. Nelle testimonianze di chi allora era presente, riecheggiano ancora le grida di dolore dei feriti, durante le operazioni di soccorso, che furono disorganizzate e, a tratti, improvvisate.

Quest’anno ricorre il 65° anniversario di quella triste tragedia, e il Circolo Acli di Cortoghiana ha deciso di ricordare quei concittadini che sono caduti nello svolgimento del proprio lavoro, di cui purtroppo molto spesso non si ricorda l’importanza. Quei lavoratori, infatti, contribuirono alla bonifica del territorio, allora ostaggio delle paludi e della malaria che imperversava tra la popolazione.

E’ anche grazie al loro sacrificio che oggi possiamo dire sconfitta l’emergenza sanitaria che mieteva vittime nella popolazione ancora qualche decennio fa, e che ha reso possibile lo sviluppo dei nostri centri urbani.

Al termine della cerimonia, che ha visto la partecipazione del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, del sindaco di Gonnesa e consigliere regionale Pietro Cocco e del presidente del Circolo Alci di Cortoghiana, Bruno Rigato, è stata celebrata una messa in suffragio delle vittime presso la Chiesa del Sacro Cuore di Cortoghiana.

Commemorazione a Flumentepido 1 copia Commemorazione Flumentepido 2 copia

Lunedì 18 maggio il salone parrocchiale di Piazza Venezia, a Cortoghiana, ospiterà un incontro-dibattito sul tema “Analisi dei flussi migratori e dello spopolamento in Sardegna”, organizzato dal Circolo Acli di Cortoghiana, in collaborazione con la Parrocchia Sacro Cuore di Cortoghiana.

I lavori verranno aperti, alle 17.30, dall’intervento del parroco di Cortoghiana, don Andrea Zucca. Seguirà l’introduzione di Bruno Rigato, presidente del Circolo Acli di Cortoghiana.

Alle 18.00 verrà presentata la ricerca “Analisi dei flussi migratori e dello spopolamento in Sardegna; la situazione del Sulcis Iglesiente” a cura del dott. Mauro Carta, presidente delle Acli provinciali di Cagliari.

Cortoghiana copia

Cortoghiana - Piazza Venezia copia

Prosegue la raccolta di firme contro la chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana. Il Circolo Acli di Cortoghiana stamane ha diffuso una breve nota con la quale annuncia che ad oggi sono state raccolte 850 firme, presentate a Poste Italiane Spa, con sede a Roma,al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e al sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti. Il presidente del Circolo Acli di Cortoghiana, Bruno Rigato, ha annunciato anche che la raccolta di firme continua.

 

Cortoghiana - Piazza Venezia copia

E’ una vera e propria ribellione quella che si sta sollevando in Sardegna, sia tra le popolazioni sia tra le forze politiche, contro la ventilata chiusura di numerosi uffici postali in piccoli centri. Dopo la denuncia del presidente delle Acli di Cortoghiana, Bruno Rigato, oggi hanno preso posizione il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti; il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Pietro Cocco; i consiglieri regionali Eugenio Lai e Luca Pizzuto.

«Negli ultimi giorni sì è diffusa la notizia della probabile chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana – ha detto Giuseppe Casti -. Pur non avendo, al momento, alcuna comunicazione ufficiale da parte di Poste Italiane Spa, è mia premura esprimere tutta la nostra contrarietà ad una eventuale scelta di questo tipo. La chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana, a prescindere da qualsiasi motivazione, va contro i più elementari principi di decentramento e di servizio al cittadino. Per questo motivo, se le voci dovessero dimostrarsi fondate – ha concluso il sindaco di Carbonia -, dichiaro, sin da oggi, che mi opporrò a questa incomprensibile decisione.»

Il capogruppo Pietro Cocco e gli esponenti del Gruppo PD in Consiglio regionale sono i promotori di un’interrogazione, rivolta all’esecutivo regionale, dove si precisa che i comuni di Cagliari, Cortoghiana, Turri, Genuri, Tuili, Pauli Arbarei, Nurallao, Borutta, Esporlatu, Ozieri, Nugheddu San Nicolò, Cheremule, Ardara e Romana, saranno interessati al piano di ridimensionamento previsto da Poste Italiane, che prevede la chiusura di alcuni uffici postali e la razionalizzazione dell’orario di lavoro previsti ipotizzando un’apertura part-time.

Tutt’oggi esistono serie difficoltà sia per i tempi di attesa agli sportelli che nella consegna delle lettere con ritardi che, in alcune realtà, superano i 20 giorni con gravissimi problemi, specie per ciò che attiene la consegne di bollettini, fatture etc… “ritardi che generano ritardi” con conseguenti possibili penali, senza considerare il fatto che in alcuni casi si sono persi anche dei finanziamenti per via della lentezza nelle comunicazioni.

Al presidente Pigliaru gli interroganti chiedono, all’interno dei rapporti istituzionali con tale società, di valutare la possibilità di istituire un apposito tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico, con Poste Italiane, con le organizzazioni sindacali e con le amministrazioni locali interessate dalla riorganizzazione del servizio, per affrontare la situazione che si sta venendo a creare e apportare nel caso i necessari correttivi ai fini di evitare l’incidenza negativa del provvedimento sulla vita complessiva dei comuni, garantire la qualità del servizio, nonché la tutela dei lavoratori.

Anche i consiglieri regionali Eugenio Lai e Luca Pizzuto hanno presentato un’interrogazione, con la quale chiedono al presidente della Giunta regionale e all’assessore regionale competente, se sono a conoscenza del problema e se non ritengono opportuno intervenire con la massima urgenza presso il ministero dello Sviluppo economico, ferme restando le funzioni di regolazione e vigilanza del servizio postale, trasferite all’Autorità garante per le comunicazioni con decreto legge del 6 dicembre 2011, n. 201, affinché avvii un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei vertici di Poste Italiane, perché venga riesaminato il nuovo piano di chiusura e razionalizzazione del servizio, tenendo conto delle particolari condizioni in cui versano i Comuni interessati.