5 November, 2024
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La nuova legge sulle piante officinali e le sue ricadute potenziali sul territorio sono stati gli argomenti al centro della giornata di confronto che si è tenuta sabato 23 giugno nell’Aula Magna del Dipartimento di Agraria all’Università di Sassari. L’incontro, intitolato “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali: prospettive di sviluppo per la filiera in Sardegna“, è stato organizzato grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF), l’Azienda regionale LAORE e l’Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Sassari.

A fare gli onori di casa, Maria Grazia Scarpa docente e ricercatore Piante Officinali del Dipartimento di Agraria di Sassari, che ha introdotto l’importante seminario, cui hanno partecipato circa 140 persone, fra studenti, agronomi, tecnici e imprenditori agricoli con esperienze nel settore della coltivazione e trasformazione delle piante officinali. La prof.ssa Scarpa ha illustrato le tecniche di coltivazione e di trasformazione delle piante officinali e aromatiche, evidenziandone l’importanza della ricaduta economica che questa attività produce.

Prima di iniziare i lavori hanno portato i saluti il dott. Ernesto Usai, presidente dell’ordine degli agronomi della provincia di Sassari, che ha ricordato i dati di imprenditori agricoli che hanno fatto ricorso ai bandi PSR 2014/2020 per ottenere finanziamenti al comparto. Molta attenzione ha riportato l’intervento di Tore Piana già consigliere regionale, e primo firmatario dell’unica proposta di legge regionale in Sardegna (la n° 184/2001) sulle piante officinali e aromatiche, che riporta in particolare misure sulla raccolta delle piante spontanee e del selvatico esistenti  in Sardegna. Tore Piana è intervenuto anche  per portare i saluti della confederazione produttori agricoli Copagri, in qualità di vice presidente della Copagri del Nord Sardegna.

Sono poi intervenuti Alberto Manzo, funzionario del ministero delle Politiche agricole; il dottor Bruno Satta, dirigente dell’Agenzia regionale Laore; e, infine, il professor Emmanuele Farris, docente di Botanica presso il Dipartimento di Chimica e Farmacia di Sassari;