22 December, 2024
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Il 5, 6, 7, 8 e 10 ottobre 2022 il 17° Festival di Letteratura per Ragazzi Tuttestorie farà tappa a Carbonia dove incontrerà gli alunni e le alunne delle scuole dei comuni rientranti nel “Sistema  Bibliotecario Interurbano del Sulcis” (SBIS). Durante i cinque giorni, presso la Biblioteca Comunale, alle 9.00 e alle 11.00, si terranno trenta incontri che vedranno coinvolti 14 autori: Angelo Mozzillo, Barbara Fiorio, Carlo Carzan, Gianluca Caporaso, Giulia Pastorino, Giuseppe Ferrario, Gud, Luca Tortolini, Manlio Castagna, Marco Magnone, Otto Gabos, Serenella Quarello, Sergio Olivotti, Stella Nosella. Il programma sarà arricchito da laboratori, mostre e altro ancora.

Il 17° Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi “Quanto manca? Racconti, visioni e libri per esplorare il tempo”, è un progetto della Libreria per Ragazzi Tuttestorie, con la consulenza di idee e testi di Bruno Tognolini.

Il Festival è un’importante occasione di promozione culturale e specificatamente di promozione della lettura” – afferma Anna Paola Peddis, Responsabile servizi biblioeconomici dello SBIS – che ha una notevole ricaduta sul territorio, la sua forza sta nel lavoro di rete. Il Sistema Bibliotecario è un partner storico del Festival – conclude Anna Paola Peddis – e consapevoli del valore e dell’importante ricaduta culturale del Festival, auspichiamo che possa continuare a crescere e avere una continuità negli anni a venire”.

Si inizia mercoledì 5 ottobre, presso la Biblioteca Comunale con Gianluca Caporaso (ore 9.00 e 11.00)scrittore e narratore di diversi brani presenti in antologie e sussidiari per la scuola primaria che con il suo “Tempo al tempo. Rime sulla vita che viene e che va ci farà riscoprire ogni tempo per quello che è. Giulia Pastorino (ore 9 e 11), illustratrice ligure, realizzatrice di diversi albi e componente della matta redazione di PELO Magazine, ci racconterà, invece Quando sarò grande” scritto da Davide Calì; un dialogo tra un bambino e una bambina che danno mille risposte all’eterna domanda:«Cosa vuoi fare da grande?». Marco Magnone autore di diversi saggi e romanzi per ragazzi e insegnante alla Scuola Holden di Torino, presenterà Fino alla fine del fiato”(ore 9), storia di un gruppo di ragazzi pieni di sogni e con la voglia di scoprire se stessi e  “La guerra di Celeste” (ore 11), ambientato durante il secondo conflitto mondiale che ci farà guardare, attraverso gli occhi di una ragazza, la guerra che lacera l’Italia.

SI prosegue il giorno successivo, giovedì 6 ottobre, con altri tre autoriGiuseppe Ferrario (ore 9.00 e 11.00), disegnatore di fumetti e libri, con la serie “Thoni e i suoi cugini” ci racconterà di Thoni, un simpaticissimo tonno di sei anni e mezzo che ama andare in vacanza con i cugini, che sono anche i suoi amici del cuore. Sergio Olivotti, architetto, grafico, illustratore ed autore di libri per l’infanzia, presenterà “Otto e Rino” (ore 9), la storia di due vecchietti, molto amici e un po’ sordi, che trascorrono le giornate insieme chiacchierando e “Si fa presto a dire elefante” (ore 11), una guida serissima a tutti i tipi di elefante: quello timido, quello stuntman, l’Ikeafante, l’Elefante caffettiera e persino quello che non c’è. Stella Nosella (ore 9 e 11), autrice veneta quattro volte candidata al premio Strega Ragazzi, ci racconterà “Il gattolaio”  il fabbricante di gatti, il più amato di tutti, che però non riesce a soddisfare un bambino molto triste…. e allora spetterà al “nuovo gatto” far ricredere il bambino.

Tre nuovi autori animeranno la mattina di venerdì 7 ottobre. Luca Tortolini (ore 9.00 e 11.00), scrittore, sceneggiatore, docente e vincitore nel 2021 del Premio Andersen 2021 per il Miglior Albo Illustrato con François Truffaut, con “La vera storia della strega cattiva”  ci inviterà a prenderci cura della diversità, a considerare le ragioni degli altri. E viceversa, a saper affrontare anche la nostra “parte oscura”. Otto Gabos (ore 9 e 11) artista, illustratore e scrittore che ha fatto parte di alcuni tra i più importanti movimenti del fumetto con “Ridi, Romeo!”  ci racconterà  una storia, divertente e profonda, sull’amicizia, sulla bellezza della diversità e su quella straordinaria avventura che è crescere. Serena Quarello (ore 9 e 11), autrice di libri per bambini e ragazzi, e organizzatrice di laboratori creativi per la lettura animata, con “Estintopedia”, illustrato da Alessio Alcini, ci condurrà in un viaggio alla scoperta di chi non c’è più, e di chi rischia di sparire.

“Tuttestorie” proseguirà nella sua tappa di Carbonia sabato 8 ottobre. Barbara Fiorio (ore 9.00 e 11.00), scrittrice con formazione classica, studi universitari in graphic design e master in marketing communication, ci guiderà alla scoperta de “La banda degli Dei”  la storia di 7 amici adolescenti che ogni venerdì diventano Dei e si troveranno ad affrontare (e risolvere!) problemi più grandi di loro. Carlo Carzan, scrittore e autore di giochi, ludomastro per lavoro, con “Falcone Borsellino non sono un aeroporto” (ore 9 e 11) scritto insieme a Sonia Scalco, raccoglie 92 trame, idee, azioni, giochi che ognuno può svolgere durante la vita quotidiana. Un libro da leggere, usare, trasformare, scrivere, portare nello zaino, per far camminare le idee sulle proprie gambe. Manlio Castagna (ore 9 e 11), che da oltre 25 anni lavora nell’ambito del cinema, esordisce nella narrativa con la saga fantasy Petrademone. Con Goodwill ci racconterà la storia, intricata e piena di mistero,  del piccolo Ambrosius Goodwill.

Lunedì 10 ottobre ultima giornata di “Tuttestorie” a Carbonia. Angelo Mozzilo (ore 9.00 e 11.00), un collezionista di storie che mescola e riordina le parole come mazzi di carte, con “Detective Linus” ci parlerà del giovane detective più famoso in circolazione con, tra le mani, un caso che lascerà senza fiato. Gud un autore di graphic novel per ragazzi e docente di fumetto dal 2001 con “Timothy top la rivoluzione sottosopra” (ore 9) racconterà del rapporto speciale di un bambino con l’ambiente, facendo del graphic novel uno strumento sul come insegnare ai bambini ad amare e rispettare l’ambiente usando il divertimento, mentre “Se non ti piace leggere questo libro è per te!” (ore 11) è dedicato a coloro che pensano che i libri non facciano per loro e che leggere sia una noiosissima perdita di tempo…Sino a quando… Stella Nosella (ore 9.00 e 11.00), infine, coinvolgerà gli alunni ancora con “Il gattolaio”.

Durante le sue giornate a Carbonia Tuttestorie sarà ricco anche di laboratori (riservati alle classi che partecipano agli incontri con l’Autore) e mostre.

I laboratori proposti sono:

Passa-Tempo: Laboratorio creAttivo a cura di docenti ed alunni del Liceo Gramsci – Amaldi Carbonia ed Associazione GioCònDà

Tempoaltempo: Laboratorio creAttivo a cura di docenti ed alunni del Liceo Gramsci – Amaldi Carbonia ed Associazione GioCònDà

Prendi-Tempo: Laboratorio creAttivo a cura di docenti ed alunni del Liceo Gramsci – Amaldi Carbonia ed Associazione GioCònDà

Nel tempo del c’era una volta: Laboratorio di promozione della Lettura a cura della Coop. Progetto S.C.I.L.A.

Viaggiando nel tempo: Laboratorio di Storia locale a cura della Coop. Lilith

Le mostre e altre attività proposte sono:

Le fiabe della mia vita: I grandi temi presenti nelle fiabe di Hans Christian Andersen.

Adottamostri: Ritratti di personaggi fantastici e misteriosi della cultura sarda. Concessa dal Centro Regionale Documentazione Biblioteche per Ragazzi Cagliari

L’invenzione perfetta: Raccontare storie nel tempo… dalla pietra all’ebook. Mostra con visita guidata a cura della Coop. Progetto S.C.I.L.A.

Mettiamoci in gioco con I Gle: A cura dell’Associazione Culturale Lughen.

In leggerezza con profondità”. La decima edizione del Festival BaB 2022 di Guspini ha ruotato prevalentemente intorno a questo cardine calviniano. Ma non solo. Infatti, i vari autori, scrittori, illustratori, poeti, musicisti, attori, artisti vari che sono stati chiamati a partecipare e tenere conferenze e laboratori per adulti e bambini, hanno esternato durante i loro eventi una grandissima sensibilità verso i temi dell’ambiente e i temi civili: sempre in leggerezza, con profondità (il Festival si è concluso ieri sera domenica 28 agosto, con l’ultimo spettacolo teatrale notturno tenuto da Matteo Razzini).

Lo spettacolo Alzati, Martin, con Roberto Piumini e Nadio Marenco, tratto dall’omonimo libro, racconta ai più giovani, attraverso illustrazioni e musica, la vita di Martin Luther King – leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani – e delle battaglie che ha portato avanti, fino alla sua morte. Francesca Romana Motzo si è invece ritagliata uno spazio delicatissimo, sia fisico che per la fascia di età coinvolta: ha lavorato con la musica e i paesaggi sonori nei frutteti all’aperto in paese, con i bimbi dagli 0 ai 3 anni. Una esperienza sensoriale e green che ha molto colpito e coinvolto intimamente bimbi e genitori che vi hanno partecipato.

C’è stato anche il momento dell’arte urbana, con la street art di Manu Invisible Luogo Comune.

Bambini e ragazzi sono stati edotti sulle forme dell’arte urbana, su cosa significhi la street art, sul recupero di un vecchio autobus dismesso, su: come si fa arte oggi? Cos’è l’arte? In quali forme diverse si può esprimere la propria creatività? L’occhio umano può vedere tantissime cose diverse nell’osservare lo stesso oggetto? Sì. E questo ha provato a insegnarlo anche il fotografo e scrittore Massimiliano Tappari, nei suoi safari fotografici di formazione con i ragazzi, e nella sua bellissima mostra esposta a Guspini. Lo scrittore ha spiegato cosa sia la pareidolia, ovvero l’illusione subcosciente che tende a ricondurre ad altre forme, sempre note, oggetti e profili che assumono all’occhio un’altra realtà. E quindi a vedere in un banco di nuvole una transumanza, in un lampione un pistolero, in un fiore una donna velata, ecc…

Ha scavato l’inconscio umano, nel suo laboratorio fisico e di scrittura dedicato agli adulti, anche l’attore Matteo Razzini, con Ognuno è moltitudine. I partecipanti sono stati chiamati a misurarsi con i propri limiti personali, le proprie emozioni nel gestirsi davanti allo sguardo altrui, a dipingere, a scrivere una poesia improvvisata e molto altro.

Settenove, percorsi di libertà, l’incontro-laboratorio a cura di Monica Martinelli, si è incentrato sugli stereotipi di genere ancora presenti nella nostra cultura (agenzie di socializzazione, scuola, editoria, comunicazione), i riferimenti legislativi italiani e internazionali che chiedono un cambio di passo per il raggiungimento dell’obiettivo 5 dell’agenda 2030 dell’ONU (Uguaglianza di genere) e il racconto delle ultime novità, oltre ai titoli, gli autori e le autrici che hanno modellato l’identità del catalogo Settenove.

Incantevoli gli incontri per adulti e piccini curati da Bruno Tognolini. Poeta e filastrocchiere che ha bisogno di poche presentazioni. Con le sue rime-rimedi alla vita ha giocato, ma con serietà, sia con le parole della lingua italiana, sia con la sua metrica precisa, e con la rima ha saputo cantare filastrocche, e recitare versi di poesie, per lutti e morti, ma anche per matrimoni e compleanni. La gioia e il dolore, così com’è la vita. Perché una poesia non può curare il raffreddore, non fa tornare il nonno a casa, e non ci restituisce l’amico perduto, ma ci aiuta a comprendere meglio il nostro animo e i nostri sentimenti.

E come ha detto il professor Martino Negri, docente dell’Università Milano-Bicocca, e direttore scientifico del BaB: «La letteratura educa ad ascoltare e a guardare più attentamente, senza fretta e, dunque, più profondamente. Ma lo fa solo quando racconta storie «boscose» e non prediche, per dirla con Giuseppe Pontremoli, storie in cui ci si possa perdere, rapiti dallo charme del racconto e dal piacere che ne deriva, ma nelle quali, pure, è possibile riconoscersi, e ritrovarsi. Storie caratterizzate da densità simbolica, dunque, e che parlino della dimensione interiore, storie che facciano ridere e storie che facciano piangere, storie che facciano arrabbiare e storie che consolino: storie – soprattutto – che facciano pensare di avere a che fare col reale, ma che non pretendano di spiegarlo. Il diritto alla leggerezza, al godimento puro che solo una buona storia sa regalare, va così di pari passo col diritto al peso, alla profondità e alla serietà: a quella serietà – anche del gioco – che ha a che fare col rispetto dell’intelligenza e della sensibilità infantili, e col diritto alla bellezza che riguarda tutti e a cui una letteratura che voglia dirsi tale, a maggior ragione se rivolta all’infanzia, dovrebbe sempre ambire».

 

Dopo l’inaugurazione serale di ieri a Guspini con la parata del gruppo MusicAlti, giochi, narrazioni, giocolieri e l’intervento in piazza del Direttore Scientifico Martino Negri, entra oggi nel vivo il Festival Bab Edizione numero 10. Dalle prime ore della mattina si è animato il cuore del paese con laboratori per i bambini e con le conferenze per gli adulti.

Martino Negri, docente dell’Università di Milano Biccocca e direttore scientifico del Festival, ha tenuto la sua conferenza sull’importanza dell’albo illustrato, della letteratura per l’infanzia e ciò che concerne la sua trasversalità nella migrazione verso l’età adulta. Le prospettive e dunque lo sguardo che hanno gli adulti e i bambini sulle immagini e sul mondo, che non saranno mai necessariamente uguali.

L’intervento di Massimo mNegri ha ruotato intorno al concetto che «le storie e i libri in generale non servono a fornire risposte, ma a creare ulteriori curiosità e a porsi altri interrogativi. Noi adultiha proseguito Massimo Negri ci siamo educati negli anni e nel tempo alle convenzioni. Dove non abbiamo trovato le risposte alle grandi domande della vita, ci siamo adeguati semplicemente al fatto che il mondo fosse così, punto. I bambini sono i veri curiosi, con uno sguardo irriverente e pulito sul mondo, perché al mondo sono nuovi. Tutto cambia con il tempo, con il loro virare verso l’età adulta. Ma oggi è importante che imparino a osservare con attenzione: perché si ha paura dell’ignoto, di ciò che non si conosce. Ciò che si impara a conoscere fa un po’ meno paura, e soprattutto si può affrontare anche con ironia. Ridere di ciò che fa paura è terapeutico. Ed è ciò che spesso la letteratura per l’infanzia insegna, affrontando temi difficilissimi come la povertà, la malattia, la morte, la solitudine, e molti altri».

La scelta di rifarsi al tema della leggerezza e della profondità, con chiaro riferimento a Italo Calvino nasce sia dagli studi personali di Martino Negri, sia al legame di Calvino con la Sardegna (superfluo precisare che la madre fosse la sarda Eva Mameli).

Martino Negri ha fatto riferimento agli albi illustrati e alla grande fioritura che c’è stata in Italia negli ultimi 20 anni.

RIME DI BOCCHE CONTENTE DI DIRE – BRUNO TOGNOLINI, ORE 12 SA MITZA: intervento che ha fatto il pieno di partecipanti quello di Tognolini: «Scrittore per bambini e i loro grandi», come ama definirsi. Ha pubblicato 60 libri con editori nazionali, poesie, romanzi, programmi televisivi, come i notissimi Albero Azzurro e Melevisione.

Bruno Tognolini si è proposto al pubblico del BAB: filastrocche da rispondere, indovinare, leggere insieme, o stare a sentire e basta. Un vero poeta ramingo con le sue mille filastrocche, e già sentendogliele dire si capisce che possiede un superpotere: la voce. Anzi: la voce della bocca contenta. Che dice e scandisce e batte ogni sillaba e suona. Ha scelto quelle, fra le sue tante, dove i bambini possono rispondere per le rime gridando forte. Ma anche quelle da ascoltare e basta. E il Mormorio Umano del Mondo, fatto di tutte le poesie e preghiere e litanie e filastrocche di tutti gli umani, farà un bel saltino avanti. Una storia che nessun bambino, ragazzo, adulto dovrebbe mai perdere di vista: quella di una giusta causa in cui credere e per cui lottare.

Atteso l’appuntamento per le ore 20.00, spazio 10 via Torino Alzati Martin! Roberto Piumini e Nadio Marenco. Quarant’anni fa Martin Luther King fu ucciso a Memphis da un criminale comune, James Earl Ray, che mise fine alla vita del leader nero, ma non al movimento per il riconoscimento della parità dei diritti fra bianchi e afroamericani da lui ispirato. Alzati Martin è la storia della sua battaglia contro la discriminazione, dal sopruso subito da ragazzo sull’autobus con l’ingiunzione a cedere il posto a un bianco alle azioni condotte nel nome della resistenza non violenta. È un’epica incentrata su un eroe moderno, che recupera la forma del poema in ottave e del gospel per restituire il sapore antico della lotta nera. La ritmica incalzante della poesia e la forza icastica delle illustrazioni trascinano il lettore nel racconto della sottomissione, della rivolta, del riscatto: dalla tratta degli schiavi fino agli editti del Ku Klux Klan, le prime ribellioni, le manifestazioni, le marce, i boicottaggi. È il racconto di un’adolescenza e di una maturità esemplari, che commuove, appassiona e insegna. 

Roberto Piumini, ha ideato e prodotto programmi per bambini per radio e tv. Ha inoltre scritto filastrocche, poesie, poemi, fiabe, romanzi per bambini, ragazzi e adulti. 

Fine settimana di appuntamenti a Cuncambias, il festival di cultura popolare organizzato da Antas Teatro e giunto quest’anno alla sua diciannovesima edizione. 
Sabato 30 luglio, quarto giorno del festival, si parte la mattina alle 10.00, con “La voce degli alberi”, una performance multidisciplinare di Teatro Atlante con Preziosa Salatino e Federica Castelli; alle 19.30 lo spazio per i più giovani accoglierà le Compagnie del Cocomero in “Fulmine, un cane coraggioso”. Lo storico Omar Onnis sarà protagonista dell’incontro delle 20.30 dal titolo “Tutto è perduto? Storie di reazione collettiva alle avversità”. Alle 22.00, in piazza San Giovanni, andrà in scena uno degli appuntamenti più attesi del calendario di Cuncambias, “Kohlhass”, spettacolo tra i più celebri del teatro di narrazione italiana con Marco Baliani da un racconto di Von Kleist su un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500. Si chiude in musica con “All’inferno col gilet”, concerto di Matteo Sau con Ivana Busu, Antonio Pinna e Gianluca Pischedda. 
Domenica mattina alle 10 ancora Marco Baliani sarà protagonista dell’incontro teatrale “Officina Baliani”; alle 19.30 per lo Spazio Ragazzi arriva Andrea Menozzi della Compagnia Circolabile, a seguire “Il mormorio poetico del mondo” con Bruno Tognolini, amatissimo scrittore per ragazzi con oltre centomila libri venduti in Italia e già finalista del Premio Strega Ragazzi. 
La chiusura di Cuncambias sarà affidata al Luigi Frassetto 4tet con Lorenzo Falzoi, Edoardo Meledina e Marco Testoni per un omaggio al compositore Ennio Morricone scomparso due anni fa.
Gli appuntamenti collaterali. In occasione del Festival il rione ospiterà la mostra ‘San Sperate sui muri’, scorci urbani realizzati da Giampaolo Spiga, con il supporto di Noarte Paesemuseo; ci saranno gli stand del Centro sociale Agape, di Libera la Farfalla e della libreria Favolare, ed un angolo di bookcrossing con i libri della biblioteca comunale. Sarà inoltre visibile l’installazione interattiva, a cura di AM Artists & Makers. 
Da mercoledì a domenica, dalle 20.00 alle 22.00, Oriana De Las Golondrinas, Roberto Etzi, Nino Landis, Ida Pillittu, Salvatore Mossa, Chiara Liscia, Giovanni Oliveri, Andrea Pilo e Mariangela Usai animeranno i cortili del rione con racconti, poesia e musica. Immancabile il punto ristoro con prodotti a km zero, e  il cui ricavato servirà per finanziare i costi del festival. 
Tutti gli incontri hanno ingresso libero. 
 

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Il 22 novembre, dalle 19.00, al May Mask in via Giardini 149/a, a Cagliari, sarà inaugurata “GentilMente! – Come un bambino”, la mostra di illustrazioni di Giorgia Atzeni con l’altrettanto prezioso reading “La gentilezza non è più una virtù”, dalle 20.15, tratto da “Storie esemplari” (Ensemble, 2019) raccolta di poesie della poetessa Alessandra Fanti. Un viaggio che ci porterà a riflettere sul concetto di gentilezza attraverso immagini, versi e parole, nuovo appuntamento della rassegna di letteratura sociale “Storie in Trasformazione 2019”.

La mostra “GentilMente! – Come un bambino” è un esperimento di introspezione, un incontro con il nostro io più primitivo, un viaggio negli occhi dell’età infantile attraverso 20 volti di bimbi realizzati a collage dall’illustratrice Giorgia Atzeni. Fanno da contrappunto le parole selezionate per l’occasione, di Patrizia Mauro, Luigi Pintor, Norberto Bobbio, Elio Gentile, Chandra Livia Candiani, Mariangela Gualtieri, Bruno Tognolini. Come un cristallo, chi viene al mondo è fragile, delicato, amabile. La gentilezza è attitudine propria dei bambini, candidi come una pagina bianca tutta da scrivere, ma anche prerogativa di chi deve relazionarsi coi piccoli, creature da maneggiare con cura. I bambini sono forti, costringono gli adulti a occuparsi di loro. Alla forza del pianto, si contrappone la calma e il silenzio di chi non usa ancora la parola per esprimersi. All’assenza di parole si contrappongono gesti e sguardi colmi di quiete. Spazi interiori, attimi di armonia, parole sussurrate e carezze. Un palmo sul volto di una società che oggi più che mai chiede a gran voce gesti rivoluzionari. La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino al 29 novembre con i seguenti orari, la mattina dalle ore 10.00 alle ore 13.00 ed il pomeriggio dalle ore 17.00 alle ore 20.00, l’ingresso è gratuito. L’illustratrice Giorgia Atzeni vive e lavora a Cagliari. Storica dell’arte, con specializzazione in disegno, incisione, grafica ed un dottorato in Letteratura comparata, già cultore della materia Storia dell’Arte Moderna presso l’Ateneo cagliaritano, è docente di materie letterarie e storia dell’arte nella Scuola secondaria di primo e secondo grado.

Il reading “La gentilezza non è più una virtù” è il titolo che richiama la nota affermazione di Don Milani sostituendo l’obbedienza con la gentilezza. Cercando di apporvi alla fine un punto interrogativo il reading di poesie e musica, che presenta la raccolta Storie esemplari di Alessandra Fanti, è un percorso in versi e canti che con la gentilezza della compassione abbraccia la vita degli umani del nostro tempo in un racconto a più voci e più sguardi; toni differenti vengono dalle letture di Alessandra e di una presenza fuori campo, accompagnate e sottolineate dalle sonorità della musica di Marco Maxia. Il tutto con la regia di Giuseppe Boy. Storie esemplari è pubblicato da Ensemble edizioni. Alessandra Fanti, poetessa e ambasciatrice di gentilezza della rassegna di letteratura sociale Storie in Trasformazione 2019, “le vie della gentilezza” è laureata in Scienze politiche. Ha pubblicato Emersioni (2017), la sua prima raccolta poetica e “Storie esemplari” (Ensemble, 2019).

 

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La rassegna “Teatro ragazzi”, organizzata dall’Associazione Enti locali per le attività culturali e di spettacolo, che ha l’obiettivo di promuovere e divulgare la cultura teatrale presso le giovani generazioni, riparte dopo uno stop di alcuni anni e vede per questa edizione aderire ben sette Amministrazioni: Siurgus Donigala, Maracalagonis, Sinnai, Pula, San Gavino Monreale, Iglesias e Carbonia.

La rassegna verrà ospitata nelle sale teatrali dei Comuni che hanno aderito e prevede sette titoli selezionati fra le maggiori produzioni del settore in ambito regionale e nazionale per un totale di 21 recite. Si parte domani, 17 ottobre, a Iglesias, al Teatro Electra, con “I canti di tutte storie”, Teatro dell’armadio.

I giovani spettatori potranno assistere a spettacoli ispirati alle fiabe tradizionali come Cappuccetto Rosso ed il Brutto anatroccolo realizzati con l’utilizzo di diversi linguaggi.

– La danza. Dedicato al linguaggio artistico della danza è stato proposto in cartellone Cappuccetto Rosso, con la regia e la scenografia di Michelangelo Campanale e le coreografie Vito Cassano, realizzato dalla compagnia pugliese La luna nel letto (spettacolo pluripremiato). Ancora la danza è protagonista del lavoro Perseo e Medusa prodotto da ASMED Balletto di Sardegna, con la regia di Senio Dattena, le coreografie di Cristina Locci ed ispirato alla mitologia greca.

– La musica. E’ il linguaggio utilizzato dalla compagnia cagliaritana Teatro dall’armadio per lo spettacolo “I canti di tutte storie” su testi dello scrittore Bruno Tognolini con le musiche originali di Antonello Murgia.

– La narrazione. “Di segno in segno” è lo spettacolo di narrazione che si avvale di un attore e un video – di e con Vania Pucci della compagnia toscana Giallo Mare Minimal Teatro – spettacolo originale che viene distribuito con successo da oltre 20 anni. Ancora, si usano gli oggetti per il teatro di narrazione che sta intorno allo spettacolo de I brutti anatroccoli di Silvano Antonelli, della compagnia Stilema di Torino.

– Musica dal vivo. E’ invece la tecnica usata dalla compagnia cagliaritana Cada Die Teatro che, con lo spettacolo “Più veloce di un raglio“, di e con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, con la collaborazione alla drammaturgia e alla messa in scena di Alessandro Lay, è liberamente tratto dal racconto “L’asino del gessaio” di Luigi Capuana.

– La magia delle bolle di sapone. E’ lo spettacolo “Ouverture des saponettes” dell’artista milanese Michele Cafaggi, attore e autore, che realizza un vero e proprio concerto di bolle di sapone di tutte le dimensioni.

Tutti gli spettacoli previsti sono adatti agli studenti delle scuole primarie mentre alcuni si rivolgono anche ai bambini della scuola dell’infanzia.

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Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con il Festival Letterario dedicato ai ragazzi “TutteStorie”, giunto alla 14esima edizione, in programma nella biblioteca comunale di Sant’Antioco il 10 e il 12, e il 14 e il 15 ottobre prossimi. Ideato e organizzato dalla Libreria per Ragazzi Tuttestorie, e progettato in collaborazione con lo scrittore Bruno Tognolini, il Festival Tuttestorie si rivolge a un pubblico di bambini e ragazzi da 0 a 16 anni, con uno spazio di approfondimento e formazione dedicato al pubblico adulto. Incontri, laboratori, spettacoli, narrazioni, performance, mostre ed eventi speciali saranno dedicati nel 2019 al tema della TERRA.

Si parte giovedì 10 ottobre, dalle 9.00 alle 11.00, con un appuntamento offerto  alla scuola secondaria di primo grado (classi seconde e terze): “La strada per Port Gun”, incontri con Katja Centomo, narratrice transmediale.

Sabato 12 ottobre doppio appuntamento: alle 9.00, la scuola primaria, classi quarte; e alle 11.00, classi quinte. “Qui comincia l’avventura” è il titolo dell’incontro con Pierdomenico Baccalario, scrittore che vanta la pubblicazione di diversi libri per ragazzi.

Lunedì 14 ottobre, altro doppio appuntamento: alle 9.00 le seconde e alle 11.00 le terze della scuola primaria. In programma, “La grande rapina al treno”, incontro con lo scrittore Federico Appel.

Infine, martedì 15 ottobre, alle 9.00, sarà il turno della scuola dell’infanzia mentre, alle 11.00, spetterà alle prime della scuola primaria. Incontri musicali con Francesca Amat, intitolati “Mi è caduto un dente: storia del misterioso atterraggio di nove denti da latte”.

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A Carbonia si rinnova anche nel 2019 l’appuntamento con il Festival di Letteratura per ragazzi “Tuttestorie”, intitolato “TERRATERRA. Racconti, visioni e libri di sopra e di sotto”. La tappa cittadina del Festival è curata dallo SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), in collaborazione con il Comune di Carbonia.

«Siamo onorati di poter organizzare il Festival Tuttestorie, un’iniziativa di promozione della lettura che da diversi anni sta registrando una crescita della domanda da parte delle scuole. Gli alunni partecipano con grande entusiasmo, incentivati dalla possibilità di incontrare e conoscere alcuni tra gli autori più prestigiosi nel panorama della Letteratura per ragazzi. La collaborazione tra scuole e biblioteche del territorio è fondamentale per la buona riuscita di questo appuntamento», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Presso la Biblioteca di Carbonia, polo di riferimento per tutto il bacino SBIS e oltre, si alterneranno circa 120 classi, per un totale di 2000 alunni – accompagnati dai rispettivi docenti – provenienti da istituti di vario ordine e grado (dalla Scuola dell’Infanzia sino alle Superiori) di Carbonia, Cortoghiana, Is Gannaus, Is Meis, Serbariu, Carloforte, Giba, Masainas, Nuxis, Paringianu, Perdaxius, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Teulada, Terresoli, Tratalias, Villamassargia e Villaperuccio.

Una parte importante del festival sarà dedicata all’Ufficio Poetico, ideato da Bruno Tognolini e ora guidato dai maestri Andrea Serra e Valentina Sanjust.

L’Ufficio Poetico, il motore scrivano del Festival, raccoglierà pensieri di bambini e ragazzi prima e durante il festival, e come da tradizione, li pubblicherà in panni stesi per tutto il Festival o in altre modalità scelte da ogni biblioteca.

A tal proposito, domani, venerdì 15 marzo, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, presso i locali della Biblioteca Comunale di Carbonia si svolgerà un incontro con Andrea Serra e Valentina Sanjust. Si tratta di un’attività propedeutica al lavoro che le insegnanti e i bibliotecari faranno con i ragazzi per la raccolta del materiale dell’Ufficio Poetico.

Un incontro di due ore, svolto in modalità laboratoriale, in cui verrà esplorato il tema del Festival.

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Un paese che con grande generosità accoglie dentro i suoi confini oltre un milione di profughi in arrivo dal Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Burundi, Somalia, Ruanda ed Eritrea. È il caso dell’Uganda, grande un quinto meno dell’Italia con un Pil pro capite di 520 euro (cinquanta volte minore del Pil italiano) ma con la forza di un’ospitalità che lo contraddistingue. Di questo modello di cui si parla poco a livello internazionale si è discusso a Cagliari, all’Hostel Marina, nel corso di un incontro promosso dalla Regione a cui ha preso parte l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu. La Sardegna ha stipulato con la regione ugandese del West Nile un patto di collaborazione con il quale si intende portare nel paese subsahariano, con il supporto dell’Enas e dell’Università di Sassari, buone pratiche nel campo dell’approvvigionamento idrico e del rimboschimento.

«Siamo di fronte a un paese che, nonostante i problemi, ha fatto da molti anni una scelta orientata all’accoglienza senza pregiudizi e con senso di apertura – ha detto Filippo Spanu – che è un grande esempio in tempi di rigida chiusura delle frontiere. Un caso che dovrebbe indurre a riflettere sulle scelte dell’Europa che invece vanno nella direzione opposta.»

L’assessore degli Affari generali ha anche ricordato che «con l’Uganda la Sardegna ha stipulato un accordo di collaborazione che supera il modello di cooperazione decentrata per andare incontro , in un rapporto da pari a pari, alle reali necessità di un territorio in difficoltà che deve far fronte a una presenza massiccia di persone provenienti da altri Stati africani. Abbiamo avviato il percorso, ora stiamo preparando i progetti che presto saranno sottoposti al vaglio delle strutture del ministero degli Esteri per ottenere i necessari finanziamenti».

All’incontro sono intervenuti Caesar Kotevu, dell’Ufficio Immigrazione del ministero degli Affari Esteri ugandese, il direttore e il vice direttore del giornale on line Africa Express Massimo Alberizzi e Cornelia Toelgyes. Caesar Kotevu ha spiegato che il modello ugandese mira ad aumentare l’autosufficienza delle due comunità: rifugiati e popolazione locale. Secondo Alberizzi e Toelgyes si tratta di un’esperienza che alla vecchia Europa, sempre più impaurita e ripiegata su sé stessa, dovrebbe servire come esempio.

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Procede a vele spiegate il viaggio della nave di “Capitani coraggiosi”, la stagione di teatro dedicata ai ragazzi organizzata e curata da Cada Die Teatro, sotto la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi. Anche quello di domani, domenica 20 gennaio, sarà un pomeriggio ricco di appuntamenti alla Vetreria di Pirri. Si parte alle 16.00, con i laboratori “Parole a manovella”, a cura dei Cemea, e “Nella pancia del teatro”, condotto da Giovanni Schirru, direttore tecnico di Cada Die Teatro.
Sempre dalle 16.00, Occhio al Desiderio!: il Teatro Tages di Agostino Cacciabue e Rita Xaxa porta in scena i desideri spontanei espressi dai bambini. Nello spettacolo, pensato per uno spettatore alla volta, è il sorteggio a decidere quale desiderio viene rappresentato a ogni apertura di sipario (il progetto è realizzato in collaborazione con l’Ufficio Poetico del Festival Tuttestorie).

Alle 17.00 la “Merenda” e alle 17.30 andrà in scena al Teatro La Vetreria “I canti di Tuttestorie”, del Teatro dallarmadio, uno Zibaldone teatrale e musicale dai Festival Tuttestorie di Cagliari, con i testi di Bruno Tognolini, le musiche originali e la regia di Antonello Murgia, con Fabio Marceddu, Antonello Murgia e Tiziana Pani.
Lo spettacolo mette insieme tre corti teatrali scritti da Bruno Tognolini per le ultime tre edizioni del festival di letteratura per ragazzi Tuttestorie. Il primo, TANA!, indaga sul tema dell’abitare ed è interpretato da due Lumache che illustrano l’evoluzione della specie umana e di quella Lumacoide.
Il secondo, “Sorpresa!”, vede in scena due Angeli pescatori: Urrà, che si entusiasma per tutto, e Uffa, eterno scontento, che vanno alla ricerca del pesce Sorpresa, per pescare le cose belle umane e condividerle con le Umane genti. Nel terzo, EXTRA!, i fondatori dell’improbabile Circhetto MinEXTRA, Petruscka Jolce, brusca ma dolce, e Dimitri Sasha, che tutto sfascia, artisti delle piazze che raccontano cose straordinarie e pazze, cercano di insegnare al loro apprendista Arietto a diventare un Extra, per poi scoprire che le cose più extraordinarie di ogni bambino sono l’unicità e la normalità. Un separè segna i cambi repentini da un corto all’altro, dove le canzoni fanno parte integrante del tessuto drammaturgico. Quasi un piccolo Music Hall “I canti di Tuttestorie”, con sette brani tematici cantati e suonati dal vivo.