2 November, 2024
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Scalda i motori la nuova edizione del Carbonia Film Festival, che dopo il lancio della nuova veste grafica firmata da Camilla Falsini, si prepara a un’anteprima speciale che porta nel Sulcis, giovedì 1 agosto, il regista Gianluca Santoni e l’attrice Swamy Ruotolo, protagonisti di uno degli esordi più brillanti dell’ultima stagione del cinema italiano. 

Appuntamento dunque in sala Fabio Masala, negli spazi della Fabbrica del Cinema di Carbonia, dove a partire dalle 21 verrà proiettato Io e il secco, premio Solinas per il miglior soggetto e menzione speciale all’ultima Festa del Cinema di Roma, all’interno del programma Alice nelle città in cui ha debuttato in anteprima mondiale.

Il film è stato poi accolto con successo in molti festival italiani e internazionali tra cui Bellaria Film Festival (Premio “Casa Rossa” alla migliore interpretazione per Barbara Ronchi), Raindance Film Festival, Riviera International Film Festival, Ortigia Film Festival, Punta Sacra Film Festival, Civitanova Film festival, Edera Film Festival, Cinehill Film Festival, Magna Graecia Film Festival.

Al termine della proiezione in programma l’incontro con il pubblico attraverso il dialogo tra il direttore artistico del Carbonia Film Festival, Francesco Giai Via, il regista Gianluca Santoni e l’attrice Swamy Ruotolo, che nel 2022 ha vinto un David di Donatello come miglior attrice protagonista, risultando a oggi la più giovane attrice ad aver mai ricevuto questo premio. Classe ’91 Gianluca Santoni, classe 2004 Swamy Ruotolo, i protagonisti della serata sono annoverati tra gli astri nascenti del nuovo cinema italiano.

Inserita nella programmazione estiva del Centro Servizi Culturali, la proiezione segna una tappa di avvicinamento al Carbonia Film Festival, il festival della Società Umanitaria di Carbonia che quest’anno ritrova la sua collocazione autunnale, con appuntamento dal 13 al 17 novembre 2024.

“Io e il secco” racconta la storia di Denni, che ha dieci anni e una missione da compiere: salvare sua madre dalla violenza di suo padre. Piccolo com’è decide di chiedere aiuto a un killer: il Secco, che non è un criminale ma un innocuo sbandato con un disperato bisogno di soldi. L’incontro tra i due dà vita a un’avventura che oscilla tra dramma e commedia, un buddy movie ad altezza bambino, in bilico tra la fantasia e una realtà anche troppo cruda.

È stata invece lanciata in questi giorni la nuova veste grafica del festival, realizzata ancora una volta dall’illustratrice Camilla Falsini. Il concept di quest’anno parte da Carbonia, città di confine e migrazioni, abitata fin dalla sua nascita da persone in cerca di fortuna e di una vita migliore. Al centro quindi i profili razionalisti e gli archi a tutto sesto tipici delle case della città di fondazione. Un paesaggio scandito da case e confini dunque, le cui strade che lo attraversano sono in realtà il corpo di un grande personaggio che forse rappresenta tutti gli esseri umani, che seguendo una stella o una vita migliore si sono incamminati attraverso terre e confini.

Torna per l’edizione 2023 il Carbonia Film Festival, un lungo weekend di cinema che da giovedì 4 a domenica 7 maggio, grazie al progetto How to Film the World, proseguirà il suo lavoro di indagine della contemporaneità. Da sempre il festival ha posto l’accento su migrazione e lavoro, temi cruciali del nostro tempo e fortemente radicati nel territorio che lo ospita. Proprio il territorio sarà l’altro grande protagonista di questa edizione, in una dimensione che connette locale e globale attraverso le nuove generazioni e il loro sguardo sul mondo.

La manifestazione, organizzata dalla Società Umanitaria di Carbonia, con la direzione artistica di Francesco Giai Via, proporrà quattro giornate di cinema, declinato attraverso proiezioni, incontri e masterclass, musica e fotografia, per offrire uno spaccato sul nostro tempo, sulla città e sul territorio, attraverso un approccio multidisciplinare. CFF – How To Film the World come sempre intende focalizzarsi sulla riflessione e l’approfondimento, cercando di favorire un sempre maggiore dialogo con il pubblico.

L’edizione 2023 porterà a Carbonia diversi ospiti che con il proprio lavoro ed esperienza hanno cercato di raccontare la realtà del nostro tempo. Significativa è in tal senso la presenza di Claire Simon, regista internazionale che con il suo cinema del reale, fatto di documentari ma anche di fiction, ha aperto uno spaccato su piccole e grandi storie del quotidiano. Claire Simon presenterà a Carbonia il film Il figlio del droghiere, il sindaco, il paese e il mondo, e incontrerà il pubblico del festival per una masterclass sul suo cinema. Saranno a Carbonia anche il montatore e regista Jacopo Quadri che presenterà al pubblico il filmUltimina; Paolo Pisanu con Tutti i cani muoiono soli; Nicola Prosatore con Piano Piano, esordio alla regia sullo sfondo della Napoli degli anni Ottanta; i registi Giulia Camba, Michela Anedda, Antonello Carboni, Peter Marcias.

I film

Anche quest’anno il Carbonia Film Festival propone un programma che alternerà le proiezioni in sala a momenti di incontro e approfondimento.

Si parte giovedì 4 maggio con la proiezione deIl figlio del droghiere, il sindaco, il paese e il mondo, film che racconta la vita del paese di Lussas, diventato punto di riferimento del cinema documentario in Francia e nel resto del mondo. Simon per tre anni compie un lavoro di osservazione della vita del villaggio agricolo, documentando la quotidianità e la genesi della piattaforma streaming Tënk, nata proprio a Lussas e dedicata al documentario d’autore. Al termine della proiezione Claire Simon dialogherà con il pubblico del festival.

Protagonista della giornata di venerdì 5 maggio sarà invece Jacopo Quadri, montatore cinematografico e regista che nella sua carriera ha lavorato a più di90 lungometraggi, collaborando con autori come Bernardo Bertolucci, Paolo Virzì, Zhang Yuan, Apichatpong Weerasethakul, Mario Martone, Gianfranco Rosi. Quadri presenterà al pubblico il suo Ultimina, bellissimo ritratto di Ultima Capecchi, 86enne che vive sola vicino al borgo di Sovana, nella campagna maremmana. Un vero e proprio viaggio nel tempo e nel passato che, anche attraverso l’aiuto delle fotografie di famiglia, racconta la storia diuna donna che ha attraversato il secolo a testa alta, non smettendo mai di lavorare.

Sabato 6 maggio fa tappa a Carbonia il tour promozionale – in collaborazione con Fondazione Sardegna Film Commission – di Tutti i cani muoiono soli, l’esordio alla regia del sassarese Paolo Pisanu, prodotto da Ang film e distribuito da Fandango. Presentato in anteprima al Bif&st di Bari, dove Orlando Angius ha vinto il premio come miglior attore protagonista, il film racconta il ricongiungimento tra un padre e una figlia, l’ultima speranza di una ragazza senza più nessuno al mondo, l’ultima occasione di un uomo alla deriva, che ha più passato che futuro. Mette in scena la storia del tempo perduto che non ritorna e del destino, a volte imprevedibile, a volte segnato. Il regista sarà in sala per incontrare il pubblico.

Domenica 7 maggioconsolidato appuntamento con loSpazio Sardegnaper la presentazione di alcuni progetti Made in Sardinia. Verranno proiettati i teaser diUomini in marciadiPeter Marcias,film tutt’ora in lavorazione che racconta lo storico evento della Marcia per il Lavoro ovvero la mobilitazione che nei primi anni ‘90 riunì forze sindacali, politiche e sociali del Sulcis Iglesiente per chiedere un nuovo sviluppo;Le neoavanguardie in SardegnadiAntonello Carboni, sui primi gruppi di giovani artisti che a partire dalla fine degli anni ‘50 si riunivano essendo spesso accomunati più dalle teorie che dal segno;OpplàdiGiulia Camba, un’estate umida nel Sud Sardegna e una bambina di 7 anni che soffre di insonnia e si perde tra realtà e immaginazione.La regista Giulia Camba presenterà anche il cortometraggio Eréntzia, un lavoro di ricerca che riflette sulla componente immateriale dell’artigianato sardo in un dialogo continuo tra materiali di archivio e immagini filmate nel presente.

Chiude il programma delle proiezioniPiano Piano, sorprendente esordio nel lungometraggio di finzione di Nicola Prosatore, storia di crescita e di speranza ambientata in una palazzina di periferia a Napoli nel 1987, anno in cui la squadra partenopea vinse lo scudetto. Insieme al regista sarà a Carbonia anche la protagonista del film, Dominique Donnarumma, volto noto del piccolo schermo per le sue interpretazioni nelle serie Il Commissario Ricciardi e Generazione 56k.

La serata di sabato prevede due momenti musicali molto diversi ma in qualche modo complementari, entrambi espressione della ricchezza culturale e artistica del territorio.

Entra a far parte del programma del Festival anche il classico concerto di Primavera a cura della Banda musicale cittadina Vincenzo Bellini (ore 20,30, Cine-Teatro Centrale). Il concerto verrà arricchito dalla proiezione di un montaggio di filmati di Cinema di Famiglia donati alla Società Umanitaria attraverso il progetto regionale di raccolta delle memorie famigliariLa tua memoria è la nostra storia.

Ma il festival vuole anche essere spazio di espressione per giovani realtà artistiche. Alle 22,30, al Nuovo Caffé del Portico, andrà in scena lo spettacolo QJAY DjSet DamaDì al Mic: l’artista urbana classe 2000 made in Carbonia Alessia Diana, al microfono, accompagnata alla consolle da Jacopo Piredda, in arte QJAY.

Carbonia Film Festival How to Film the World, attraverso il bando Carbonia Cinema Giovani, è da sempre orientato alla formazione e anche quest’anno proporrà un programma di proiezioni e incontri destinati ai più giovani. Oltre agli 8 partecipanti, selezionati in tutta Italia tramite il bando Carbonia Cinema Giovani, di cui due provenienti dal Cineclub Agorà di Pontedera attraverso una partnership con la rete nazionale dell’UCCA – Unione Circoli Cinematografici Arci – il programma coinvolgerà anche gli studenti delle scuole del territorio. Claire Simon dialogherà con i ragazzi a partire dalla visione del suo Giovani solitudini, mentre il direttore artistico del festival Francesco Giai Via terrà una masterclass sul tema Festival di Cinema e Territorio: lo sviluppo creativo di un evento cinematografico in rapporto con il suo contesto. Jacopo Quadri terrà invece un incontro pubblico e una masterclass suThe Dreamers, capolavoro di Bernardo Bertolucci di cui Jacopo Quadri è stato il montatore e che in questo 2023 compie 20 anni. L’appuntamento è per venerdì 5 maggio alle 17,00 alla Fabbrica del cinema.

La mostra

Come da tradizione il Carbonia Film Festival ospiterà anche quest’anno una mostra fotografica, che sarà inaugurata giovedì 4 maggio presso gli spazi della Biblioteca Comunale.

La mostra, realizzata dal fotografo documentarista Alessio Cabras, è un progetto originale pensato appositamente per il festival nel quale l’artista, proseguendo un lavoro iniziato nel 2020 e incentrato sull’adolescenza, compie un viaggio attraverso gli sguardi dei giovani che vivono la città di Carbonia.

Una serie di 24 scatti realizzati nei mesi di marzo e aprile 2023 per approfondire il rapporto tra adolescenti e scuola ma anche le loro aspettative per il futuro, in un periodo storico molto complesso come quello che stiamo vivendo.

Volevo colori forti, il cui titolo riprende una celebre citazione del romanzo di Sergio Atzeni Il figlio di Bakunin, è una serie fotografica in cui i ritratti dei ragazzi e delle ragazze di Carbonia sono accompagnati dalle immagini di luoghi e paesaggi da loro abitualmente frequentati.

Eventi collaterali

A completare il cartellone anche una serie di eventi collaterali che coinvolgono il territorio urbano in connessione con il tessuto rurale e naturalistico. Sabato e domenica, a partire dalle 19.00, il centro di Carbonia sarà protagonista dei dueAperitivi Sonori: il 6 maggio al Gsg Concept Store con dj set di Lady Galluga, alla riscoperta dei suoni soul e funk tra gli anni ‘50 e i ‘70; e il 7 maggio al Nuovo Caffè del Portico con Agata Eyesin consolle per un tuffo nostalgico e spensierato negli scintillanti anni ‘80.

La mattina di domenica sarà invece dedicata alla scoperta del territorio grazie all’iniziativa Festival in cammino, un trekking in collaborazione con laFondazione Cammino Minerario di Santa Barbarache partirà alle 10.30 dal Museo del Carbone – Grande Miniera di Serbariu: un percorso adatto a tutte e tutti verso lo splendido Nuraghe Sirai, ammirando intorno un paesaggio che è il frutto della stratificazione e del passaggio dell’uomo tra le epoche.

L’immagine del Festival

A firmare il poster di Carbonia Film Festival 2023, con un nuovo letteringe un nuovo concept grafico, è l’illustratrice Camilla Falsini. È una Carbonia immaginaria quella rappresentata: come in un collage emerge nell’immagine uno skyline surreale e surrealista, che parte da alcuni elementi architettonici iconici della città e del suo territorio, mentre nel cielo fluttua un enorme diamante nero che richiama il carbone sulla cui epopea Carbonia si è fondata. Un paesaggio urbano con un gigantesco minerale, lieve e che fluttua nel cielo, come nel famoso dipinto di Magritte, un’eredità storica che è al contempo destino e possibilità. Se è vero che Carbonia esiste perché è stata fondata in funzione del carbone, è altrettanto vero che il peso della realtà storica può diventare un progetto e un’ipotesi di riscatto e sviluppo culturale. Un pezzo di carbone può essere prezioso come un diamante e leggero come aria.

Dal mondo al territorio e ritorno

di Paolo Serra – Direttore del CSC Carbonia della Società Umanitaria

Ci siamo lasciati lo scorso anno con un’edizione del Festival che provava a ragionare sulla condizione difficile di un mondo sospeso tra guerre, con una nuova guerra in Europa, e possibili resistenze realizzate da donne e uomini comuni, artiste e artisti straordinari che hanno provato a non farsi schiacciare da un mondo che a volte appare davvero troppo orribile per essere vero. A distanza di un anno le guerre non sono finite e siamo qui, circondati da un mondo fatto ancora di orrori e resistenze.

E allora abbiamo pensato che una bella rappresentazione di cosa significhi coltivare la speranza e produrre dei percorsi di auto affermazione potessimo cercarla in casa, per tutto ciò che questo termine può significare, e rappresentarla in due parole chiave: territorio e generazioni.

Generazioni e territori a confronto dunque. I volti dei giovani adolescenti di Carbonia immortalati da Alessio Cabras nella mostra “Volevo colori forti”. Alessia Diana, in arte DamaDì, un’artista urbana di Carbonia, che proporrà un set dai forti toni metropolitani. Ancora socialità e giovani nella proposta degli aperitivi sonori nei locali del centro cittadino. E ovviamente tanto Cinema con al centro la formazione e otto ragazze e ragazzi che da tutta Italia saranno ospiti del Festival e al centro di un percorso di formazione appositamente pensato per loro all’interno del programma Carbonia Cinema Giovani. E una passeggiata alla scoperta del territorio in collaborazione con la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.

Territorio, giovani, generazioni. Luoghi, persone e concetti con cui, come CSC Carbonia della Società Umanitaria, costantemente cerchiamo di dialogare.

Il cinema per leggere il mondo

di Francesco Giai Via – Direttore artistico Carbonia Film Festival

Torna Carbonia Film Festival, anche quest’anno nella sua versione dedicata all’approfondimento e alla formazione con il format “How to Film the World”, assetto che abbiamo deciso di mantenere per per diverse ragioni. Siamo finalmente tornati nelle sale cinematografiche e negli spazi di incontro, ma le complessità non sono affatto diminuite: il mondo è percorso da conflitti, tensioni e un forte senso di precarietà attraversa anche quei grandi temi che sono alla base del festival. Non possiamo poi nascondere una situazione contingente non semplice che ha portato ad un generale appesantimento dei processi di accesso alle risorse.

Anche per questo abbiamo dunque deciso di ripartire dal territorio, con un programma che, pur mantenendo una linea editoriale di qualità fortemente ancorata al DNA della manifestazione, problematizza in modo universale quelli che sono i tanti temi che attraversano il Sulcis.

Non a caso abbiamo scelto di aprire il festival con Claire Simon e il suo “Il figlio del droghiere, il sindaco, il villaggio e il mondo”, film che mescola cultura, territorio, eventi e industria cinematografica, per capire quanto la spinta idealistica e la progettazione culturale possano scontrarsi con la realtà di un mondo complesso e di difficile lettura. Ancora territorio nella giornata dedicata ad un maestro del cinema italiano contemporaneo, il montatore e regista Jacopo Quadri, che con il suo “Ultimina” ribadisce la centralità del valore testimoniale del cinema, in linea con quello che è il lavoro sul territorio e la memoria che da sempre contraddistingue il CSC Carbonia della Società Umanitaria e tutte le sue attività. Entrambi questi ospiti d’eccezione saranno protagonisti di due masterclass.

Domenica sera sarà poi il turno di “Piano Piano”, opera prima di Nicola Prosatore che si è imposta come una delle rivelazioni dell’ultima stagione del cinema italiano e che vede tra i protagonisti dei giovani attori finiti oggi sulla ribalta grazie ad alcune interpretazioni nella serie “Mare fuori”. Insieme al regista parleremo di periferie e di giovani in cerca di un futuro migliore.

 

Dal 4 al 7 maggio torna il Carbonia Film Festival: quattro giorni di grande cinema, eventi e masterclass declinati attraverso il progetto How to Film the World

Organizzata dalla Società Umanitaria di Carbonia per la direzione artistica di Francesco Giai Via, la rassegna continua il suo lavoro di indagine sul cinema del reale attraverso due nodi centrali della contemporaneità capaci di legare la città e il suo territorio con il resto del mondo: le migrazioni e il lavoro

Ospite internazionale di questa edizione sarà la cineasta francese Claire Simon, che con i suoi film “Récréations” e “Coûte que coûte” ha contribuito alla rivoluzione documentaristica del cinema d’oltralpe. Da allora, ha alternato documentari e film di finzione, presentati in tutti i principali festival del mondo. 

Claire Simon è un’autrice capace di raccontare la grande epopea contemporanea delle persone normali e di quelle marginali. I suoi personaggi sono una vasta galleria di eroi del quotidiano, le sue tematiche abbracciano la vita, riflettono sul corpo della donna, si interrogano su cosa sia una storia. 

Simon – che dirige il dipartimento di regia della Femis e insegna all’Università di Parigi 8 e Parigi 7 e agli Ateliers Varan – sarà a Carbonia per incontrare il pubblico e confrontarsi con i giovani che parteciperanno al programma del festival. Il pubblico avrà inoltre la possibilità di vedere sul grande schermo “Il figlio del droghiere, il sindaco, il paese e il mondo”, film del 2020 in cui la regista racconta la vita agricola del paese di Lussas, divenuto punto di riferimento per il cinema documentario in tutta Europa e nel mondo. 

Il percorso di formazione passa attraverso il bando Carbonia Cinema Giovani, che permetterà a 8 tra ragazze e ragazzi di essere ospiti della rassegna e partecipare – gratuitamente e con un ruolo da protagonisti – a tutte le attività. 

Possono partecipare al bando tutti gli interessati di età compresa tra i 19 e i 30 anni, residenti o domiciliati in Italia. L’iniziativa si rivolge a quanti si interessano di cinema o delle tematiche su cui si concentra il Festival, provenienti da facoltà di Cinema, Media e Spettacolo, ma anche Scienze Politiche, Relazioni Internazionali, Mediazione Interculturale eccetera; gli operatori culturali; aspiranti filmmaker e critici cinematografici. 

Per partecipare è sufficiente compilare il form sul sito del Carbonia Film Festival, a partire da giovedì 16 marzoDue degli 8 partecipanti arriveranno direttamente dalla rete UCCA – Unione Circoli Cinematografici Arci, attraverso una partnership con Ucca Nazionale e il Circolo di Cultura Cinematografica Agorà di Pontedera. La scadenza per presentare le candidature è fissata per il 14 aprile 2023.

L’illustratric Camilla Falsinie firma il poster 2023 rinnovando completamente l’immagine del festival con un nuovo lettering e un nuovo concept grafico. È una Carbonia immaginaria quella rappresentata: come in un collage emerge nell’immagine uno skyline surreale e surrealista, che parte da alcuni elementi architettonici iconici della città e del suo territorio, mentre nel cielo fluttua un enorme diamante nero che richiama il carbone sulla cui epopea Carbonia si è fondata.

Un paesaggio urbano con un gigantesco minerale, lieve e che fluttua nel cielo, come nel famoso dipinto di Magritteun’eredità storica che è al contempo destino e possibilità. Se è vero che Carbonia esiste perché è stata fondata in funzione del carbone, è altrettanto vero che il peso della realtà storica può diventare un progetto e un’ipotesi di riscatto e sviluppo culturale. Un pezzo di carbone può essere prezioso come un diamante e leggero come aria. 

Camilla Falsini è nata a Roma, dove vive e lavora. Diplomata in illustrazione allo IED di Roma, ha iniziato a lavorare come illustratrice collaborando con agenzie, case editrici italiane e straniere, aziende, quotidiani e riviste. Si occupa di interventi di arte pubblica e urbana e di rigenerazione creativa attraverso interventi di urbanistica tattica, installazioni murali, affissioni di opere grafiche all’interno di campagne pubblicitarie, murales. Le sue opere murali in esterno si trovano a Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli, Padova, Bormio, Brescia, Monza, Ravenna, Bologna, in Toscana, in Molise, nelle Marche, in Basilicata, a Viterbo. 

Claire Simon

San Gavino Monreale, grazie all’artista e muralista Camilla Falsini e i giovani studenti delle scuole medie, aggiunge ai muri del paese un pezzo di colore, arte, bellezza. I giovani infatti, guidati dall’artista, stanno realizzando un murales all’interno del Progetto Conoscer-Si, partito il 2 febbraio con un calendario di appuntamenti che si concluderanno a fine aprile.

Il progetto. E’ triennale, ed è stato finanziato dalla Fondazione di Sardegna e organizzato dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, insieme ai Comuni e le scuole, ha l’obiettivo di contribuire alla lotta al disagio sociale con particolare attenzione ai giovani dagli 11 ai 19 anni. I ragazzi sono stati coinvolti in attività mirate all’educazione artistica ed emotiva.

San Gavino Monreale, due progetti: mureales e cortometraggi. L’artista romana, famosa per le caratteristiche del suo lavoro dalle linee chiare, le forme stilizzate e minimali, e i colori forti, è presente a San Gavino dal 9 aprile e resterà fino al 16. Camilla Falsini sta operando utilizzando una buona parte delle proposte pervenute dai ragazzi. E’ stata così creata una bozza del murale che nei prossimi giorni verrà realizzato in un muro della scuola media.

Sono stati coinvolti anche il Comune e l’Associazione Skizzo, che da molti anni lavorano a San Gavino per un processo di riqualificazione cittadina con la realizzazione di diversi murales. Comune e Associazione hanno contribuito alla buona realizzazione del progetto ritenendolo ottimo per l’abbellimento del paese.

Laboratorio cinema e cortometraggio. I ragazzi inoltre, dopo la presentazione del filmIl Pianeta Verde”, hanno seguito il laboratorio di cinema finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio sulle tematiche della sostenibilità ambientale. Durante gli incontri, guidati da Fabio Sanna dell’Associazione Artisti fuori posto, i giovani hanno elaborato soggetto e sceneggiatura, e dovranno realizzare le riprese delle scene che andranno montate a costituire un cortometraggio che potrà essere presentato agli altri studenti.

Sant’Anna Arresi. Avviato nel mese di gennaio, sta per concludersi il laboratorio di cinema tenuto da Alessandro Pani dell’Associazione Artisti fuori posto, finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio sulle tematiche della sostenibilità ambientale.

Nel mese di febbraio l’artista BASTARDILLA ha sostenuto per due mattine i ragazzi della classe prima della scuola media, nella realizzazione di alcuni murales nel muro della scuola. Si è poi dedicata alla realizzazione di un murale presso la biblioteca comunale. Il lavoro dell’artista colombiana, di forte impatto emotivo, ha come soggetto principale l’ambiente e in particolare il mare, elemento centrale nella vita del paese, e i pericoli legati al suo inquinamento. Attorno a questo primo tema, l’artista ha scelto di sviluppare l’opera al femminile, con riferimenti ai simboli tradizionali, ovvero alla maternità e al ruolo svolto dalle donne nella vita pubblica del paese.

Teulada. Le attività sono partite giovedì 11 marzo con la presentazione del film “Il Pianeta verde”. Dal 13 marzo l’artista CRISA ha prima realizzato un murale presso il centro giovani comunale, e ha poi guidato i ragazzi della terza media nella ideazione e realizzazione di un murale sul muro della scuola ispirato al tema della sostenibilità ambientale. L’intervento del muralista, particolarmente apprezzato dalla cittadinanza, si è avvalso della preziosa collaborazione dell’Associazione culturale Zenith che opera da alcuni anni nel comune di Teulada nella promozione di eventi.

Nella settimana successiva è stato avviato il laboratorio di cinema condotto da Marco Gallus e finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio.

Silius. Il laboratorio di Cinema, avviato nella seconda settimana di febbraio, ha coinvolto alcuni giovani con disagio mentale e alcuni operatori culturali. Nato con l’obiettivo di guidare gli allievi attraverso lo studio e l’analisi delle varie fasi di realizzazione di un cortometraggio, ha messo gli utenti a conoscenza del funzionamento della macchina-cinema, e con l’obiettivo di creare spettatori sempre più consapevoli del potere e della forza dell’immagine e dei suoi “mezzi di trasporto”. Durante gli incontri, guidati da Fabio Sanna dell’Associazione Artisti fuori posto, i giovani hanno elaborato soggetto e sceneggiatura, e realizzato le riprese delle scene del loro progetto che verranno montate insieme ai docenti e confezionate in un cortometraggio da presentare, quando sarà consentito, alla cittadinanza.

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Cortometraggi, laboratori e murales: procede il Conscer-SI, partito il 2 febbraio con un calendario di appuntamenti che si concluderanno a fine marzo. Il Progetto triennale, finanziato dalla Fondazione di Sardegna e organizzato dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, insieme ai Comuni e le scuole, ha l’obiettivo di contribuire alla lotta al disagio sociale con particolare attenzione ai giovani dagli 11 ai 19 anni. I ragazzi sono stati coinvolti in attività mirate all’educazione artistica ed emotiva. L’arte, nelle sue diverse declinazioni, affiancate da percorsi di ricerca spirituale ed educazione emotiva sono gli strumenti attraverso i quali si intende realizzare l’obiettivo.

Il progetto prevede laboratori di yoga e teatro danza, che sono stati rimodulati per consentire il rispetto delle norme anti-covid. Si lavora anche all’aperto per la realizzazione dei murales nei Comuni di appartenenza: Teulada, Silius, San Gavino Monreale, Sant’Anna Arresi.

A Sant’Anna Arresi è stato appena concluso il murale dell’artista Bastardilla sulle pareti della biblioteca comunale. L’artista ha inoltre guidato i ragazzi della classe prima delle scuole medie nella realizzazione di alcuni murales, per abbellire l’edificio.

Procede intanto il laboratorio di cinema con gli operatori dell’associazione “Artisti fuori posto” finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio sulle tematiche della sostenibilità ambientale.

San Gavino Monreale. Anche qui è stato attivato il laboratorio di cinema che vede i ragazzi impegnati con cadenza settimanale. I giovani, inoltre, guidati dalla docente e su indicazioni della muralista Camilla Falsini, stanno anche lavorando alla creazione di alcuni personaggi che potranno essere inseriti nel murale – che verrà realizzato nella settimana dal 9 al 16 aprile – sulla facciata della scuola.

Teulada. Le attività non sono ancora partite a causa della chiusura della scuola per alcuni casi di contagio da Covid-19. Prenderanno il via giovedì 11 marzo con la presentazione del film e del progetto. Dalla settimana successiva si partirà anche con il laboratorio di cinema a cura di Marco Gallus e finalizzato alla realizzazione di un cortometraggio.

Dal 13 marzo si procederà con la realizzazione di due murales uno per mano e opera dell’artista Crisa, l’altro a cura dei ragazzi della scuola media, guidati dall’artista.

Silius. Avviato nella seconda settimana di febbraio il laboratorio di Cinema che ha coinvolto alcuni giovani con disagio mentale accompagnati da operatori culturali. Insieme, e sotto l’occhio attento del regista dell’associazione Artisti fuori posto, realizzeranno un cortometraggio.