22 November, 2024
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Venerdì 5 aprile, a Cagliari, il festival Echi lontani prosegue con Gli “affetti” dell’oboe, un concerto che metterà a confronto i tre stili principali dell’epoca barocca: italiano, francese e tedesco.

L’appuntamento è alle 21.00 nella chiesa di Santa Maria del Monte – in via Corte d’Appello – dove l’ensemble Istante- Period instrument collective (formato da Nicola Barbagli all’oboe, Alex Rolton al violoncello, Francesco Tomasi alla tiorba e alla chitarra barocca e Francesco Corti al clavicembalo) proporrà un viaggio nella musica da camera del primo Settecento attraverso musiche di Johann Sebastian Bach e suo figlio Carl Philipp Emanuel, Georg Philipp Telemann, ma anche Giuseppe Clemente dall’Abaco, Nicolas Chédeville, Francesco Corbetta e Francoise-André Danican Philidor.

Scrive la musicologa Myriam Quaquero nelle note di sala: «Verso la fine del periodo barocco la musica europea è diventata un linguaggio internazionale, con profonde radici italiane, che non esprime i sentimenti individuali di un artista, ma rappresenta gli affetti; questi non vengono comunicati affidandosi al caso oppure all’intuizione soggettiva, ma sono trasmessi mediante un repertorio comune di figurazioni o tecniche musicali. Così i compositori barocchi hanno usato particolari tecniche melodiche, ritmiche, armoniche, stilistiche per illustrare e rafforzare il significato della loro musica, creando un vocabolario sistematico e normativo, universalmente conosciuto e straordinariamente cosmopolita».

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Quattro appuntamenti pensati per riscoprire alcuni tra i più grandi interpreti della musica antica. Si intitola “Grandi interpreti per splendide musiche” la mini rassegna, inserita nella manifestazione Cagliari Paesaggio, che dal 17 luglio il festival Echi lontani propone all’interno del suo cartellone. Si tratta della proiezione di concerti tenuti da alcuni tra i più grandi maestri di questo genere, che ripercorrono le musiche di Johann Sebastian Bach, Carl Philipp Emanuel Bach, Jean Gilles e Georg Friedrich Händel.

Martedì 17 luglio si parte, alle 21.00, negli spazi della Fondazione Siotto (in via dei Genovesi 114) dove sarà proposta la registrazione del concerto “Gli oratori dell’ascensione”, composti da Johann Sebastian Bach e dal figlio Carl Philipp Emanuel, nell’esecuzione del Coro Ex Tempore – La Petite Bande, diretti da Sigiswald Kuijken. L’appuntamento è il primo degli omaggi che Echi lontani dedica ai fratelli Wieland, Sigiswald e Barthold Kuijken, una grande famiglia di decani della musica antica.

Il giorno dopo, mercoledì 18 luglio, sempre nel Palazzo Siotto alle 21.00, si prosegue con “L’offerta musicale”, altro capolavoro firmato da Johann Sebastian Bach, nell’interpretazione del Kuijken Ensemble (Barthold Kuijken, al traverso, Sigiswald Kuijken, al violino, Wieland Kuijken, alla viola da gamba, e Robert Kohnen al clavicembalo) tenuta a Lipsia nel 2000.

Venerdì 20 luglio si riprende, sempre alle 21 ma nella Chiesa di Santa Maria del Monte, con uno dei capisaldi della letteratura musicale francese del diciassettesimo e diciottesimo secolo: il “Requiem” di Jean Gilles, compositore di cui quest’anno ricorre il 350° anniversario della nascita. L’esecuzione di questa opera è affidata all’ensemble Le Concert Spirituel, diretto da Hervé Niquet, un gruppo che può definirsi la nuova generazione di ensemble dediti alla musica antica.

“Grandi interpreti per splendide musiche” si chiude domenica 22 luglio nel Palazzo Siotto dove, alle 21.00, sarà proposta la registrazione del “Dixit Dominus” di Georg Friedrich Händel nell’esecuzione del 2014 resa in Inghilterra da Sir John Eliot Gardiner (direzione) con il Monteverdi Choir e l’English Baroque Soloists.