21 November, 2024
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Il Sulcis Iglesiente ha eletto tre consiglieri regionali: Alessandro Pilurzu (PD), Luca Pizzuto (Sinistra Futura) e Gianluigi Rubiu (FDI), i primi due nella coalizione di maggioranza del centrosinistra che sosteneva la candidata Presidente eletta Alessandra Todde, il terzo nella coalizione di minoranza che sosteneva il candidato Presidente Paolo Truzzu.

Per il Sulcis Iglesiente si tratta di un piccolo passo in avanti rispetto al 2019, quando vennero eletti solo due dei quattro consiglieri potenzialmente a disposizione nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, Fabio Usai nella lista del Partito Sardo d’Azione e Michele Ennas nella lista della Lega, anche se altri due candidati espressione del territorio, il compianto Giorgio Oppi dell’UDC e Carla Cuccu del Movimento 5 Stelle vennero candidati ed eletti nella circoscrizione di Cagliari.

Per Alessandro Pilurzu si tratta di un esordio nell’assemblea di via Roma, per Luca Pizzuto e Gianluigi Rubiu, viceversa, di un ritorno dopo l’esperienza maturata nella XV legislatura (nel 2019, candidati, non vennero eletti).

Alessandro Pilurzu, 39 anni, è presidente del Consiglio comunale di Iglesias. Eletto una prima volta nelle Amministrative del 2018, è stato confermato un anno fa, quando è risultato il candidato più votato della lista civica “Mauro Usai Sindaco” e dell’intero Consiglio, con 665 preferenze. La sua candidatura, proposta dal sindaco Mauro Usai, ha provocato una forte reazione contraria del gruppo dirigente del PD cittadino che aveva già da tempo individuato il proprio candidato nel vicesindaco Francesco Melis (647 preferenze alle Amministrative 2023) e, una volta accettata, ha portato al “sacrificio” di Alberto Pili, consigliere comunale di Carbonia. Alessandro Pilurzu è stato eletto con 4.090 preferenze.

Luca Pizzuto, 40 anni, ex assessore delle Politiche sociali della provincia di Carbonia Iglesias, consigliere regionale dal 2014 al 2019 (nel 2019 è stato ricandidato non eletto nella lista Liberi Uguali, con 2.718 preferenze), consigliere comunale a Carbonia, la sua città, è segretario regionale di Sinistra Futura, formazione politica nata lo scorso anno dopo il tramonto dell’esperienza di Articolo Uno. E’ stato eletto con 2.188 preferenze, oltre la metà delle quali ricevute a Carbonia, dove è risultato il più votato tra i 100 candidati della circoscrizione di Carbonia Iglesias, con 1.201 preferenze.

Gianluigi Rubiu, 65 anni, ex consigliere della provincia di Carbonia Iglesias e del comune di Iglesias, è stato eletto la prima volta consigliere regionale nella lista dell’Udc nel 2014. Cinque anni fa è stato candidato non eletto nella lista di Fratelli d’Italia con 2.678 preferenze. Ha continuato a guidare il partito nel Sulcis Iglesiente nel ruolo di coordinatore, confermato poco prima dell’inizio della campagna elettorale. Domenica 25 febbraio è stato eletto con 3.478 preferenze.

Giampaolo Cirronis

«E’ necessario ed ormai dovrebbe essere la priorità, strutturare una campagna vaccinale mirata alla prevenzione delle infezioni respiratorie, in linea con il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-2025. In accordo con le linee guida del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, la Regione Sardegna offre prioritariamente la vaccinazione anti-pneumococco alla coorte dei 65enni e alle categorie di pazienti fragili, esposti a rischio di complicanze in caso di infezione. La scelta del tipo di vaccino è a carico del medico, che valuterà le condizioni cliniche del paziente.»
A dirlo è Carla Cuccu, la consigliera regionale del Gruppo Misto, segretaria della Commissione Sanità.
«Al fine di semplificare l’offerta vaccinale, i pazienti sono suddivisi in due categorie: per età o per patologia. Tale approccio facilita la gestione e la distribuzione dei vaccini, assicurando un’efficace copertura nelle categorie a rischioaggiunge Carla Cuccu -. Attualmente, la Regione Sardegna mette a disposizione nella campagna anti- pneumococco due tipi di vaccini: il Vaccino Coniugato, che stimola la risposta immunitaria attraverso la coniugazione con una proteina, e il Vaccino Polisaccaridico (PPSV23), un vaccino 23-valente che rinforza la risposta immunitaria esistente, con un’efficacia limitata nel tempo.»

«Voglio, ancora una volta, sottolineare l’importanza di avviare un protocollo organizzativo completo per rispondere alle esigenze di una campagna vaccinale su larga scala conclude Carla Cuccu -. In particolare, le vaccinazioni antinfluenzali e contro lo pneumococco sono cruciali in vista dell’inverno, e la Regione Sardegna si deve impegnare a garantire una risposta tempestiva e completa.»

«Quali sono le condizioni del sistema sanitario nelle pittoresche isole di Carloforte e La Maddalena? E’ una domanda che mi sono posta, date le tante segnalazioni che sono arrivate in questi miei anni al Consiglio Regionale della Sardegna. Queste due località, celebri per la loro bellezza naturale e la storia ricca di fascino, sono popolate tutto l’anno dai loro cittadini e vivono un afflusso significativo di turisti durante la stagione estiva. Tuttavia, il sistema sanitario locale è in uno stato critico, incapace di garantire gli standard adeguati per la popolazione.»
A dirlo è Carla Cuccu, consigliera regionale del gruppo Idea Sardegna e segretaria della Commissione Sanità.
«In caso di emergenze e urgenze mediche, i residenti di Carloforte e La Maddalena si trovano nella scomoda situazione di dover fare affidamento sull’ospedale Sirai di Carbonia o Olbia, rispettivamente aggiunge Carla Cuccu -. Questo richiede sempre il trasporto via mare attraverso il traghetto o l’uso dell’elisoccorso, causando considerevoli ritardi e ostacoli nei tempi di risposta. In Sardegna durante i mesi estivi viene istituita una postazione infermieristica (INDIA), operante 24 ore su 24, in collaborazione con le Organizzazioni di Volontariato convenzionate con AREUS e la Regione Sardegna. Questa iniziativa ha dimostrato ottimi risultati nell’affrontare situazioni di emergenza nelle località più remote dell’isola.»
«Ho avviato un dialogo con il presidente della Giunta regionale e l’assessore della Sanità per valutare la possibilità di istituire una postazione infermieristica (INDIA) H24 permanente per i comuni di Carloforte e La Maddalena, attiva tutto l’anno e non solo durante la stagione estiva. La domanda fondamentale è se la Regione Sardegna intende rivedere il sistema sanitario di queste due isole alla luce delle statistiche degli interventi effettuati dal 2022 a oggi, e se siano in corso ulteriori strategie per migliorare e rafforzare l’assistenza sanitaria localeconclude Carla Cuccu -. Rimango impegnata nel monitorare da vicino questa situazione e lavorerò instancabilmente per garantire una risposta adeguata alle esigenze mediche dei cittadini di Carloforte e La Maddalena.»

«Ho una grande preoccupazione riguardo alla difficile situazione degli Operatori Socio Sanitari (OSS) nella nostra Sardegna. In un periodo in cui il sistema sanitario sardo ha fatto affidamento su queste figure cruciali durante l’emergenza COVID, molti di loro si trovano ora in una condizione di precariato che dura da oltre 3 anni.»

La consigliera regionale di Idea Sardegna Carla Cuccu interviene così sulla situazione degli Operatori Socio Sanitari in Sardegna.

«Gli OSS hanno dimostrato una dedizione straordinaria nel servizio alla comunità, spesso rispondendo prontamente alle chiamate, lavorando in condizioni estreme e contribuendo in modo fondamentale nel periodo di crisi sanitaria dovuto alla pandemiaaggiunge Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità -. Tuttavia, nonostante il loro ruolo di massima importanza, molti di loro non sono stati ancora stabilizzati e rimangono in attesa di un’assunzione a tempo indeterminato.»

«Molti di questi professionisti non fanno parte di alcuna graduatoria, ma hanno acquisito un’esperienza preziosa e richiedono una soluzione immediata per la loro situazione lavorativa. La recente stabilizzazione degli OSS che hanno lavorato almeno 18 mesi tramite agenzie interinali ha escluso proprio coloro che hanno svolto un ruolo chiave durante l’emergenza Covid – conclude Carla Cuccu -. È importante sottolineare che in Sardegna, un concorso per 54 posti è stato revocato, mentre un concorso per 57 posti è ancora attivo. Attualmente sono oltre 137 gli operatori socio sanitari che hanno richiesto la stabilizzazione.»

Cresce, in Sardegna, la mobilitazione sulla crescita esponenziale di progetti per la produzione di energia eolica presentati negli ultimi mesi. Sulla materia interviene oggi Carla Cuccu, consigliera regionale del gruppo Idea Sardegna.

«In merito alle recenti proposte di progetti eolici di dimensioni spropositate in Sardegna, desidero esprimere grande preoccupazione riguardo agli aspetti ambientali, culturali ed economici che tali iniziative potrebbero comportare dice Carla Cuccu -. La nostra priorità è la tutela della Sardegna, del suo patrimonio storico e culturale, dell’agricoltura locale e della bellezza del paesaggio. Si è parlato di un progetto che mira a produrre energia sufficiente per coprire le esigenze di 50 milioni di persone, ma ciò solleva delle domande legittime. La Sardegna conta un numero limitato di cittadini, e questa imponente produzione energetica potrebbe tradursi in uno sfruttamento inappropriato delle risorse locali a beneficio di privati che esporterebbero l’energia prodotta al di fuori dell’isola.»

«La proposta di realizzare un parco eolico offshore, in prossimità di luoghi naturalistici di inestimabile valore come la spiaggia di Tuerredda, è fonte di grande preoccupazione – aggiunge Carla Cuccu -. Ieri in Consiglio regionale si è discusso proprio di questo ed è stato chiesto al Presidente Solinas di tutelare la nostra regione. L’idea di interrare i cavi sulla spiaggia stessa solleva serie preoccupazioni ambientali e logistiche. Dobbiamo preservare il nostro ambiente naturale e le nostre mete turistiche, che rappresentano un’opportunità economica e culturale per l’intera comunità. I parchi agrisolari, potrebbero indebolire ulteriormente il settore agricolo sardo. Ci chiediamo perché non si stia invece lavorando per sostenere e potenziare gli allevatori e gli agricoltori locali, promuovendo produzioni di eccellenza e favorendo lo sviluppo dei prodotti della nostra terra. Dovremmo esplorare soluzioni che valorizzino la nostra agricoltura anziché depauperarla.»

«Riconosco assolutamente l’importanza di produrre energia pulita tramite fonti rinnovabili come l’energia eolica e solare per garantire un futuro sostenibile. In Sardegna, con la sua abbondanza di sole e vento, potremmo sviluppare un mix energetico bilanciato. Tuttavia, è fondamentale che lo facciamo senza compromettere l’ambiente e i beni turistici che sono parte integrante della nostra identità e della nostra economiaconclude Carla Cuccu -. Proprio nella serata di ieri, l’ordine del giorno del Consiglio regionale della Sardegna riguardava la questione energetica e di salvaguardia dell’ambiente da questi impianti energetici. Abbiamo chiesto al presidente Solinas di farsi portavoce con il Governo e di proseguire nelle azioni a tutela del nostro territorio e della sua autonomia energetica.»

La consigliera regionale Carla Cuccu (Idea Sardegna) ha presentato un’interpellanza con la quale propone l’istituzione della figura del Farmacista di Reparto all’interno delle strutture sanitarie dell’isola.

«Già dal mese di settembre 2020, avevo avviato un percorso di sensibilizzazione in tal senso attraverso un’interpellanza presso la Regione Sardegna, riconoscendo il ruolo cruciale che tale professionista potrebbe rivestire nel sistema sanitario locale – spiega Carla Cuccu -. Il farmacista di reparto è un professionista specializzato nel settore farmaceutico che opera all’interno di ospedali e strutture sanitarie analoghe. La sua responsabilità primaria consiste nella gestione e fornitura di farmaci e prodotti farmaceutici ai pazienti ricoverati o sottoposti a trattamenti ambulatoriali. Questa figura si configura come un punto di contatto chiave tra medici, infermieri e pazienti, offrendo consulenze mirate e approfondite sulle interazioni e gli impatti dei farmaci prescritti.»

 

La consigliera regionale di Idea Sardegna Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e all’assessore della Sanità Carlo Doria, chiedendo di accelerare l’organizzazione e iniziare quanto prima l’importante campagna vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2023-2024.
«La campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2023-2024 è una questione di sanità pubblica molto importante per tantissimi soggetti a rischio e categorie protette – ha detto Carla Cuccu -. È già noto che la co-circolazione di virus influenzali e altri agenti patogeni respiratori, incluso il SARS-CoV-2, potrebbe caratterizzare l’andamento della stagione influenzale in corso. Pertanto, ribadisco con forza l’importanza di questa campagna di vaccinazione, in particolare per i soggetti ad alto rischio di tutte le età.»
Carla Cuccu sottolinea che «la vaccinazione antinfluenzale risulta essere una pratica riconosciuta a livello internazionale e nelle restanti regioni d’Italia si è già pianificato ed organizzato la campagna, stabilendo priorità per soggetti maggiormente a rischio, definendo tempi e modalità d’intervento. Nella nostra Regione Sardegna ancora silenzio totale».

Carla Cuccu, consigliera regionale di Idea Sardegna Alleanza Civica Identitaria, oggi ha depositato un’interrogazione tesa a comprendere quali siano le strategie della Regione Sardegna per la salvaguardia e la gestione in chiave di sostenibilità e razionalizzazione del bene acqua nell’Isola.
«Nel referendum del 12 e 13 giugno 2011, 26 milioni di cittadini italiani sancirono che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profittodice Carla Cuccu -. Niente è stato fatto. Ad oggi sono pochissime le realtà in Italia ed Europa che gestiscono l’acqua pubblicamente. La formula più usata è tramite società, controllate, ma che distribuiscono lauti dividendi agli azionisti.»
«Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, aveva avviato nel 2019 la procedura per portare in capo all’Isola tutti i poteri nel campo delle acque di superficie: fiumi, corsi d’acqua, invasi e laghi, zone umide, stagni e paludiaggiunge Carla Cuccu -. Una procedura che sarebbe fondamentale per il futuro e per la salvaguardia e tutela dalla voglia di profitto delle multinazionali che puntano alle nostre acque.»
«In un mondo sempre più in crisi nel settore climatico, e dove scelte di razionalizzazione e gestione di un bene come l’acqua sono fondamentali, vorrei avere risposte certe dalla nostra Giunta su cosa si intende fare. Se ci sia la reale volontà di gestire a livello pubblico o se si vuole dare in gestione a terzi conclude Carla Cuccu -. E’ giusto che i cittadini lo sappiano. E’ giusto che qualcuno si ponga delle domande in merito.»

Il sistema sanitario si presenta oggi per la Sardegna particolarmente articolato, complesso e altresì diversificato. E’ verissimo ed oggettivo. Le intenzioni politiche invece? Sono sempre chiare, precise e puntuali, obiettivo unico, demolire la sanità pubblica, in favore forse di una privata, e abbandonare i pazienti sardi.
E’ di queste ultime ore la notizia sull’ampliamento del Brotzu di Cagliari e di come l’assessore Doria abbia tuonato in modo secco. Un progetto tra l’altro già partito che mette in luce come non ci sia una visione continua in Regione. Un progetto che si vuole bloccare. Secondo il nostro assessore non avrebbe senso investire soldi pubblici, dato che sono ospedali, Brotzu e Businco, che a breve andranno in pensione… Esiste uno studio di fattibilità, creato e pubblicato nel 2021, che esclude chiaramente la possibilità di realizzare questo tipo di iniziative. Perché spendere nuovamente soldi dei contribuenti?
Questo significa bloccare tutti gli investimenti già programmati, i soldi spesi per la progettazione e gli studi di fattibilità. Mentre si continua a parlare di grandi centri regionali, le nostre eccellenze le stanno facendo andare in rovina. Parlo di Oncologia, dove i nostri cittadini sono costretti ad andarsene oltre tirreno per le cure. Parlo dei centri trapianti, del Microcitemico e di tutti quei reparti, come la Neuroriabilitazione del Brotzu e la Neuropsichiatria infantile dei vari nosocomi sardi che, nei singoli territori hanno creato legami e credibilità con le persone, con la gente reale e comune. Di certo non con i grandi politici.
Nei mesi scorsi, ho presentato un’interrogazione sugli oltre 200 milioni di euro che il Ministero della salute, già da anni, ha messo a disposizione della regione Sardegna da destinare all’edilizia sanitaria. Ad oggi non risulta che dall’assessorato regionale della Sanità e Politiche sociali abbiano perfezionato l’iter per entrarne in possesso.
Mi chiedo quindi come mai non vengano fatte tutte le azioni mirate ad ottenere questi soldi, al contrario vengono improntate iniziative per nuove spese, con soldi quasi certamente a carico del servizio sanitario regionale.
Mi voglio dissociare pubblicamente anche dalle parole del neoeletto sindaco di Iglesias Mauro Usai. Abbiamo combattuto insieme per anni perché l’ospedale unico non ci fosse.
Oggi sulla stampa leggo il contrario. Continuerò questa battaglia anche da sola. Non è possibile pensare a interessi politici, e lasciare a casa, nello sconforto psicologico, migliaia di cittadini e pazienti che giustamente si curano ed hanno riferimenti ad Iglesias. Non è possibile pensare di unire Iglesias e Carbonia e non mi stancherò mai di dirlo. Come pensano che i malati possano recarsi nell’ospedale del Sirai o dell’ipotetico e fantomatico ospedale unico, se ogni 2 o 3 settimane muore qualcuno nella Strada Provinciale 2? Perché non potenziano di risorse umane il CTO di Iglesias dato che è un ospedale con blocchi operatori, reparti, pronto soccorso, riabilitazione, ambulatorio analisi recentemente ristrutturati e perfettamente a norma essendo un fiore all’occhiello della sanità regionale peraltro facilmente raggiungibile percorrendo la SS 130 e con gli innesti per la 131? Come pensano di fare se hanno dismesso anche l’elisoccorso non prevedendone uno nuovo nonostante la città di Iglesias abbia ampi spazi in prossimità degli ospedali da destinare a tal fine? La Giunta regionale non ha ancora capito che Iglesias si trova nel territorio dell’Iglesiente e Carbonia nel territorio del Sulcis. Due territori diversi, per servizi, storia, cultura, economia e tradizioni.
E’ poi confermata la notizia della Corte dei Conti. I milioni che dovevano servire a snellire le liste d’attesa per permettere ai sardi di potersi curare col servizio sanitario pubblico, non sono stati spesi, e qualcuno doveva adoperarsi e farlo. E dunque, sono irrimediabilmente persi. Voglio rendervi partecipe dei numeri precisi. Abbiamo perso oltre 9 milioni di euro per le liste d’attesa.
Una battaglia che voglio portare avanti, in prima linea, sempre dalla parte dei malati e dei cittadini. Vogliono distruggere la sanità pubblica, prevedendo solo 4 grandi centri e poi decentrando il tutto con il privato e con la domiciliarità. In tutti i modi, per quanto possibile, mi batterò perché questo non accada.

Carla Cuccu

Consigliera regionale – Segretaria della commissione Sanità

«Sembra che in Regione si stia cercando, in ogni modo, di demolire la sanità in Sardegna. Siamo nel caos più totale. Ci sono centinaia, forse migliaia, di pazienti abbandonati a loro stessi. Mi viene in particolare da pensare a tutti i malati oncologici e all’esperienza che stanno vivendo in questi giorni, e le loro sofferenze. Non sapere quando e dove curarsi, è devastante anche psicologicamente. All’Ospedale Oncologico Businco di Cagliari, non sono bastate le rassicurazioni dell’assessore Carlo Doria. I pazienti e le associazioni sono inflessibili. Si scenderà a manifestare questo mercoledì 14 giugno. Come è stato già detto in questi giorni, la problematica della radioterapia è solo la punta dell’iceberg dei problemi dell’Oncologico.»

La denuncia arriva da Carla Cuccu, consigliera regionale del gruppo Idea Sardegna, segretaria della commissione Sanità.

«Altra questione è quella della Corte dei Conti che ha ribadito come la Sardegna non spende i soldi destinati alla sanitàaggiunge Carla Cuccu -. Ed ora non si riesce più a recuperare tutte le visite e le prestazioni ambulatoriali del periodo COVID. Si va malissimo anche su screening, che sono di particolare importanza, e sui ricoveri programmati. Un report che ci vede negli ultimi posti in Italia. E che segna veramente la certificazione del fallimento regionale.»

«Come non parlare poi della situazione del Sulcis Iglesientesottolinea Carla Cuccu -. Numerose sono state le mie interrogazioni all’assessore Doria e a tutta la Giunta regionale. Le risposte? Nessuna. Ed ora è tempo di avere risposte scritte sul C.T.O.»
«Il problema del nostro Servizio sanitario regionale è la mancanza di una serie di condizioni strutturaliconclude Carla Cuccu -: la messa in atto di buone pratiche di valorizzazione delle risorse umane; un reale e concreto processo di presa in carico ed accompagnamento dei pazienti. I LEA non sono rispettati.»