23 December, 2024
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La consigliera regionale Carla Cuccu (M5S) ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, ed all’assessore all’ Igiene e Sanità, Mario Nieddu, riguardo le intenzioni dell’amministrazione in merito alle procedure concorsuali riservate al personale non dirigenziale, in modo da superare il precariato nelle pubbliche amministrazioni.

«Reputo possa essere una scelta giusta ed importante quella di indire dei concorsi riservati al personale non dirigenziale, in numero non superiore al 50% dei posti disponibili, che chiaramente risultino possedere determinate caratteristiche – spiega Carla Cuccu –. Per risultare idonei il candidato deve risultare titolare di un contratto di lavoro flessibile presso l’amministrazione che bandisce il concorso. In più, deve aver maturato, alla data del 31 dicembre 2017, almeno tre anni di contratto, anche non continuativi ma svolti negli ultimi otto anni, ovviamente presso l’amministrazione che il concorso lo ha bandito. Questa operazione è pensata per incidere sul superamento del precariato e sulla valorizzazione della professionalità acquisita dal personale con rapporto di lavoro a tempo determinato.»

«Visto che – aggiunge Carla Cuccu – da quanto emerge dalle conclusioni del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Brotzu, sono complessivamente trenta le persone in possesso dei requisiti adatti (tra l’altro ognuno con le sue specificità). Visto che si è appresa la notizia che le procedure concorsuali riservate al personale in oggetto, da stabilizzare con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, parrebbero a tutt’oggi non essere state bandite. Ritenuto necessario ed urgente provvedere in merito all’assunzione di personale sanitario nelle strutture ospedaliere che ne sono prive, chiedo – conclude Carla Cuccu – di conoscere le posizioni in merito dell’amministrazione regionale, di sapere il termine entro il quale tali procedure si concluderanno e per quali qualifiche professionali ed infine se non ritengano di dover provvedere quanto prima anche alla luce dell’emergenza sanitaria Coronavirus

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«Ripristinare con urgenza l’ex struttura sanitaria di terapia intensiva del Presidio Ospedaliero Santa Barbara di Iglesias. La Sardegna deve essere pronta ad affrontare un eventuale emergenza.» Lo scrive, in una nota, Carla Cuccu, consigliera regionale del M5S, in un’interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, ed all’assessore dell’Igiene e sanità, Mario Nieddu.
«Per fronteggiare l’emergenza Coronavirus – spiega Carla Cuccu – il ministero della Salute ha disposto di aumentare del 50% i posti letto nelle terapie intensive degli ospedali di tutta Italia. I locali dell’ex terapia intensiva del Santa Barbara sono ad oggi inutilizzati, in seguito al trasferimento della struttura sanitaria di terapia intensiva proprio dal Santa Barbara al Presidio Ospedaliero CTO di Iglesias.»
«Questa struttura – aggiunge Carla Cuccu – è dotata di macchinari necessari e quindi risulterebbe idonea e pronta ad assistere adeguatamente tutti coloro che ne necessitano, in caso di contagio da Coronavirus. Inoltre, è baricentrico e facilmente raggiungibile dalle zone periferiche, essendo perfettamente collegato. In più, potrebbe fungere da centro di riferimento e/o smistamento qualora sopraggiungessero emergenze da altre zone della Sardegna evitando il sovraffollamento.»
«Ritengo opportuno, proprio come il sindaco e l’assessore delle Politiche sociali del comune di Iglesias – conclude Carla Cuccu –, mobilitarci per ripristinare i locali dell’ex terapia intensiva dell’ospedale Santa Barbara, per garantire un servizio efficiente in caso di emergenza.»

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La consigliera regionale del M5S Carla Cuccu, mercoledì 26 febbraio ha presentato una nuova proposta di legge di modifica alla legge regionale n. 26 del 23 luglio 1991 in merito alle prestazioni di assistenza indiretta nel territorio nazionale e all’estero.

L’assistenza sanitaria è di norma erogata in forma diretta attraverso le strutture pubbliche o convenzionate del Servizio sanitario, quindi il ricorso a forme di assistenza indiretta ha carattere straordinario ed è ammesso esclusivamente per le prestazioni sanitarie autorizzate (ad eccezione delle prestazioni erogate in caso di comprovata gravità ed urgenza).

«La legge regionale n. 26, che la mia proposta di legge intende modificare, disciplina le prestazioni di assistenza indiretta nel territorio nazionale e all’estero secondo quanto disposto dai vari articoli che la compongono», spiega Carla Cuccu.

«La mia proposta – aggiunge Carla Cuccu – intende estendere i benefici del rimborso spese anche ai cittadini sardi vittime di diagnosi errata, che hanno ritenuto necessario ricorrere a forme di assistenza extra Regione per accertare, contrariamente a quanto diagnosticato, l’esistenza di una grave patologia. 
Capita di imbattersi in casi di diagnosi errata che comportano una perdita di fiducia tra il paziente ed i medici e che quindi spingono il cittadino a rivolgersi ad altre strutture sanitarie, spesso fuori dal territorio sardo, per ricevere la conferma della diagnosi avuta presso le nostre strutture. Per questo nasce l’esigenza – sottolinea Carla Cuccu – che la Regione Sardegna garantisca anche a questi cittadini, in caso di diagnosi errata, il diritto al rimborso delle spese sostenute in deroga al percorso ordinario di autorizzazione, chiaramente secondo le modalità stabilite dalla legge. Solo in questo modo potrà essere garantito a tutti i cittadini l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie.»
Il testo della proposta di legge si compone di 4 articoli. Il primo delinea i benefici previsti dalla legge in caso di errata diagnosi, il secondo contiene la possibilità di ricorso anche contro i provvedimenti di rigetto delle istanze, il terzo detta la norma finanziaria ed il quarto disciplina l’entrata in vigore della legge.
«L’operazione che ho condotto – conclude Carla Cuccue che mi ha portato alla presentazione di questa proposta di legge, è un segno di civiltà ed onestà intellettuale. Infatti, è giusto poter garantire la copertura economica per prestazioni sanitarie extra regionali anche ai pazienti vittime di errori diagnostici. Con questa proposta di legge garantiamo dignità a tutti i cittadini.»

“Chiediamo chiarimenti sulle criticità inerenti alla mancata erogazione di farmaci e dispositivi ai pazienti talassemici presso la farmacia territoriale di Cagliari”. La consigliera regionale del M5S Carla Cuccu ha presentato un’altra interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, ed all’assessore all’Igiene e Sanità, Mario Nieddu, riguardo le criticità inerenti alla mancata erogazione di farmaci e dispositivi ai pazienti talassemici presso la farmacia territoriale di Cagliari.
“Ho appreso la notizia che presso la farmacia territoriale di Cagliari, ubicata presso l’Ospedale Binaghi, i pazienti talassemici non stanno ricevendo i farmaci come Desferal, e da circa quattro settimane nemmeno siringhe per microinfusore e aghi dei quali necessitano. Ho inoltre saputo del probabile trasferimento della farmacia territoriale di Cagliari presso l’Ospedale Oncologico Businco”, spiega la consigliera pentastellata Cuccu.
“I pazienti in trattamento – aggiunge Carla Cuccu – hanno diritto alla continuità terapeutica quale declinazione del diritto alla salute riconosciuto dall’articolo 32 della nostra Costituzione e quindi il sistema sanitario ha l’obbligo giuridico di garantire tale diritto. Gli scopi di questa interrogazione – specifica Carla Cuccu – sono mirati a conoscere i motivi della mancata erogazione dei farmaci e dispositivi ai pazienti presso la farmacia territoriale di Cagliari, per capire come si intenda affrontare la problematica in oggetto per evitare che possa ripresentarsi in futuro, se si intenda realmente trasferire la farmacia territoriale di Cagliari presso l’Ospedale Oncologico Businco e in caso affermativo – conclude Carla Cuccu – sapere le motivazioni poste alla base di tale decisione”.

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L’on. Carla Cuccu (M5S) ha presentato una proposta di legge sulle disposizioni per il riconoscimento, la diagnosi e la cura della maculopatia, una delle malattie della vista con alta incidenza in Italia e in particolar modo in Sardegna, non ancora inserita nei livelli essenziali di assistenza (LEA).

«Questa è una malattia su cui non si deve assolutamente tergiversare. Infatti, con questa proposta di legge chiediamo l’individuazione di un livello aggiuntivo di assistenza sanitaria per la cura della maculopatia – spiega Carla Cuccu -. La maculopatia è poco conosciuta, e se non trattata per tempo, e in modo adeguato, può portare alla cecità. Solo il 10% degli italiani ha conoscenza e consapevolezza della sua gravità. Colpisce la parte più preziosa ed importante della retina, che permette la visione dei particolari, come il riconoscimento dei colori, dei volti e dei dettagli delle persone.»

Con questo termine si classificano varie malattie, tra le quali la maculopatia degenerativa legata all’età, che è il tipo più comune, principale causa di perdita permanente della vista negli anziani. Inoltre, questa malattia è il peggiore incubo delle persone affette da miopia elevata. La maculopatia miopica si presenta nella miopia degenerativa o patologica, malattia caratterizzata da un aumento della lunghezza assiale dell’occhio e da una miopia superiore alle sei diottrie. Altre potenziali cause della maculopatia sono ancora oggetto di studio; tra queste la predisposizione genetica familiare, l’ipertensione arteriosa ed il fumo.

Gli scopi della proposta di legge sono promuovere il riconoscimento della maculopatia come patologia progressiva e invalidante, favorire la prevenzione delle complicanze, la diagnosi e la qualità delle cure, promuovere la conoscenza della malattia tra i medici e la popolazione, adottare, per i residenti nella Regione, provvedimenti finalizzati all’esenzione dalla partecipazione al costo per prestazioni fornite dal servizio sanitario regionale, riconoscere e valorizzare le attività delle associazioni e del volontariato svolte in ambito regionale e finalizzate ad aiutare le persone affette da maculopatia e le loro famiglie.

«A livello nazionale e regionale non esiste una legislazione sul riconoscimento, diagnosi e cura della maculopatia. Mi sto battendo perché è chiara l’esigenza di individuare almeno due centri regionali pubblici di riferimento per la diagnosi e la cura della maculopatia (uno nell’area nord e uno nell’area sud del territorio) prevedendo l’attivazione di ambulatori chirurgici dedicati, per garantire interventi slegati dalla tempistica della sala operatoria, con conseguente eliminazione delle liste d’attesa. Dovranno – conclude Carla Cuccu – essere individuati anche gli ulteriori presidi destinati alla diagnosi e cura della maculopatia, ai fini della costituzione di una rete regionale capace di offrire ai cittadini tutte le risposte di cui necessitano.»

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19 consiglieri regionali di maggioranza, opposizione e gruppo misto, prima firmataria Carla Cuccu (M5S), hanno sottoscritto la mozione che impegna il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore alla Sanità Mario Nieddu a predisporre un programma di umanizzazione delle cure ospedaliere e degli spazi di cura destinati ai pazienti cronici e oncologici, presso l’Azienda Ospedaliera Brotzu.
«L’aspetto psico-fisico dei pazienti e la possibilità di avere una socialità, nonostante patologie tanto invalidanti, consente di umanizzare il percorso nella malattia. Sono soddisfatta che tanti colleghi condividano con me la necessità di rimettere il cittadino al centro della programmazione sanitaria regionale – spiega Carla Cuccu -. Abbiamo richiesto al presidente e all’assessore di predisporre, anche in collaborazione con le associazioni di volontariato e il sostegno di partner esterni, un programma di umanizzazione delle cure ospedaliere e degli spazi di cura destinati ai pazienti cronici e oncologici. Proponiamo agli organi competenti l’allestimento di uno spazio nel quale erogare cure estetiche sicure e gratuite ai pazienti cronici e oncologici, nonché supportarli nella scelta di abbigliamento ed accessori.  Inoltre, – aggiunge la consigliera M5S – chiediamo che venga predispsota l’offerta di un servizio di consulenza, ai pazienti affetti da patologia neoplastica o di altra natura, al fine di valutarne lo stato nutrizionale ed impostare la necessaria prescrizione dietetica. Infine, – conclude Carla Cuccu, portavoce della mozione – proponiamo che venga realizzata una sala cinematografica dedicata ai pazienti, ai loro familiari e amici, volontari e personale di assistenza.»
Hanno sottoscritto la mozione sul “programma di umanizzazione delle cure e degli spazi”, la vicepresidente della Regione Sardegna Alessandra Zedda e i consiglieri e le consigliere Fancello, De Giorgi, Piano, Mundula, Piga, Caredda, Tunis, Ganau, Canu, Giagoni, Piras, Ennas, Cossa, Schirru, Mele, G. A. Satta e Sechi.

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La consigliera regionale Carla Cuccu che ha presentato una nuova interrogazione al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu. La consigliera pentastellata ha espressamente chiesto ai rappresentanti del governo sardo se i criteri per l’attuazione del programma sperimentale – relativi alla legge regionale del 6 dicembre 2019, n. 20 – siano stati approvati o siano di prossima approvazione e soprattutto quali misure siano state poste in essere per l’erogazione di contributi per i servizi di supporto domiciliare a favore di bambini di età inferiore a 3 anni impossibilitati a frequentare i nidi e micronidi in quanto affetti da gravi patologie croniche.

«Continuerò a battermi affinché questa giunta regionale sostenga le famiglie favorendo misure che concilino la vita familiare con l’accesso e la permanenza nel mondo del lavoro delle donne», spiega Carla Cuccu – ho presentato un’interrogazione scritta perché i cittadini chiedono risposte riguardo il programma sperimentale finalizzato a garantire a tutte famiglie la soddisfazione dei bisogni di conciliazione vita-lavoro e ad assicurare, tra l’altro, l’accesso e la permanenza nel mercato del lavoro. E’ giusto, e mi batterò per questo – conclude Carla Cuccu – che l’assessorato garantisca un contributo anche a quelle famiglie i cui figli sono impossibilitati a frequentare i nidi e micronidi in quanto affetti da gravi patologie croniche per le quali si avvalgono di servizi assistenziali domiciliari. Il mio lavoro continua, senza sosta, per dare risposte ai sardi e rilanciare concretamente la nostra splendida Regione.»

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Nuova interrogazione della consigliera regionale Carla Cuccu, rappresentante del M5S in commissione Sanità, al presidente della Regione Christian Solinas che all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, sulla presunta vendita del “Mater Olbia”.«In questi giorni, leggendo i giornali, ho appreso dalla stampa la notizia della probabile fuga dello stato arabo del Qatar dai suoi investimenti in Sardegna. Apprendo, soprattutto, della fuga dalla vicenda del Mater Olbia, con il passaggio dell’ospedale ad una società abruzzese specializzata in cliniche private, che conta circa una ventina di istituti ospedalieri», spiega la consigliera regionale pentastellata Carla Cuccu.

«Il progetto nasceva con l’ambizione di integrare il sistema sanitario regionale fornendo prestazioni sanitarie di eccellenza in grado di elevare la qualità dell’offerta assistenziale della Regione – aggiunge Carla Cuccu –, puntando ad intercettare la cosiddetta mobilità passiva extra regionale e ad incrementare la mobilità attiva verso la Regione.» 

«Quindi, è chiaro che sono state completamente disattese quelle che erano le finalità del progetto in questione. La realtà dei fatti – conclude Carla Cuccu – si è dimostrata distante dalle aspettative, confermando per l’ennesima volta quanto questa amministrazione non stia lavorando correttamente per il benessere dei sardi e della Sardegna. I cittadini attendono risposte.»

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Si accende il dibattito interno al M5S dopo le dimissioni da capo politico del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Ad alimentarlo, in Sardegna, è la consigliera regionale Carla Cuccu.
«Apprendo con costernazione che in occasione della riunione del Gruppo consiliare M5S del 22 gennaio 2020, nonostante l’argomento non fosse previsto all’ordine del giorno, i colleghi Ciusa, Manca, Li Gioi e Solinas, a mia insaputa, hanno deliberato di rimuovermi da componente  della VI Commissione permanente regionale, Salute e politiche sociali, della quale sono anche segretaria, sostituendomi con il collega Ciusa, e ricollocando la sottoscritta, come fosse un pacco postale, nella V Commissione – scrive in una nota Carla Cuccu -. In questo modo sei mesi di lavoro nella Commissione salute sono andati sostanzialmente persi. Come non bastasse i 4 colleghi hanno anche deliberato di formulare apposita istanza al Presidente del Consiglio regionale per la mia tempestiva rimozione e sostituzione, sempre con il collega Ciusa, dalla Giunta per il Regolamento.»
«Dopo mesi di soprusi, ghettizzazione e violenze subiti dai colleghi del gruppo regionale M5S, la consigliera regionale pentastellata della Sardegna Carla Cuccu rompe il silenzio.»
«Un simile modo d’agire, irrispettoso dell’impegno altrui, lesivo della dignità e dell’onore, pare essere la rappresentazione plastica della dinamica della creazione, ad uso mediatico, del nemico interno, da isolare ed epurare, anche se colpevole di nulla o forse COLPEVOLE DI AVER LAVORATO PIU’ DEGLI ALTRI; come dimostra la statistica della produzione degli atti di sindacato ispettivo e proposte di legge presentate – aggiunge Carla Cuccu -. Esorto Vito Crimi e il Collegio dei Probiviri ad intervenire per far cessare una condotta che non solo è vessatoriamente persecutoria nei miei confronti, ma che rischiaper motivi che non hanno nulla di politico – di minare l’azione del MoVimento nelle istituzioni e nel territorio sardi, in quanto i cittadini e gli elettori rischiano di rimanere smarriti di fronte ad una condotta che ha già comportato la perdita di una validissima componente del Gruppo, Elena Fancello, e che denota un’incomprensibile ed ingiustificata animosità poco consona ai valori del M5S», conclude Carla Cuccu, che come Luigi Di Maio, sostiene che, «i peggiori nemici sono quelli che lavorano al nostro interno non per il gruppo e nemmeno per i sardi, ma solo per la loro visibilità».

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Nuovo duro attacco dell’on. Carla Cuccu (M5S), segretaria della commissione Sanità, all’assessore della Salute Mario Nieddu, sulla mancata razionalizzazione delle risorse umane dell’Azienda Ospedaliera Brotzu e sulla mancanza di un’assistenza sanitaria di alto livello, come dovrebbe prevedere la riforma sanitaria regionale.
«Nessuna risposta ai numerosi atti finora presentati in Consiglio regionale – spiega Carla Cuccu – ulteriore conferma di quanto si continui a procedere prescindendo dalle reali esigenze dei territori. In questi mesi, in cui ho lavorato in maniera continuativa portando avanti le esigenze dei cittadini sardi, ho personalmente denunciato le problematiche in cui versa anche l’ospedale oncologico Businco. Tanti i pazienti costretti a un calvario, soprattutto nei giorni in cui devono sottoporsi alla chemioterapia: carenza di personale e sovraffollamento sono le maggiori criticità che costringono ad interminabili ore di attesa, ulteriormente incrementate in questi giorni, al termine delle festività natalizie.»
«E’ scandaloso e non più accettabile che si ritardi l’erogazione di prestazioni sanitarie salva vita a pazienti già tanto defedati – conclude Carla Cuccu -. Noi non resteremo in silenzio, non abbandoneremo nessun cittadino sardo, tantomeno un malato in attesa di cure, che soffre e che andrebbe accudito con attenzione e rispetto.»