22 November, 2024
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Dopo Bastia e Cagliari, GRRinPORT (Gestione sostenibile dei rifiuti e dei reflui nei porti), finanziato dal Programma Interreg Marittimo Italia – Francia, cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) nell’ambito della Cooperazione Territoriale Europea (CTE), sarà a Livorno per l’ultimo appuntamento del ciclo di seminari, promosso per tracciare un bilancio dell’attività svolta finora e descrivere le attività future.

Il progetto GRRinPORT: seminario a Livorno. 14 mesi di lavoro per il progetto transnazionale finalizzato a migliorare la qualità delle acque marine nei porti, limitando l’impatto dell’attività portuale e del traffico marittimo sull’ambiente. Il seminario a Livorno è l’ultima tappa del tour, che pone l’accento sulle attività svolte e sui risultati attesi. Il convegno si svolgerà il 28 giugno, a partire dalle ore 9.15, presso l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, presso il Polo della Logistica e delle Alte Tecnologie, Complesso Dogana d’Acqua – via del Cedro 38.

Risultati e obiettivi di GRRinPORT. L’attività dei partner di GRRinPORT, le interviste, le immagini degli impianti per il trattamento di residui, reflui e sedimenti sono al centro del video di progetto, realizzato per raccontare oltre un anno di ricerche e studi. I principali risultati sono legati alle attività condotte da ISPRA (STS Livorno) e dal DESTEC dell’Università di Pisa. Dopo una prima fase di campionamenti, i due partner del progetto hanno iniziato a lavorare alla separazione granulometrica e al trattamento dei sedimenti con tecnica di soil-washing. Lo scopo di questa attività è di concentrare gli inquinanti in volumi ristretti in modo tale da portare in discarica un decimo del volume di partenza del rifiuto, riducendo i costi di smaltimento. Altro fronte di indagine, è quello che partirà a breve sotto il coordinamento dell’UCPP che attraverso un questionario andrà a studiare le preferenze individuali in merito alla gestione dei rifiuti solidi (e in particolare del loro stoccaggio) a bordo delle navi e al conseguente conferimento in porto. Attraverso un questionario destinato agli utilizzatori del porto basato sulla metodologia del “Choice Experiment”, si misura la disponibilità a pagare per una determinata tipologia di raccolta, che rappresenta l’equivalente monetario del costo esterno sostenuto dagli intervistati, associato a quella determinata tipologia di conferimento di rifiuti. Altre attività sono in svolgimento sotto il coordinamento di UNICA, RAS-ADIS, OTC. Le attività di comunicazione portate avanti dalla Fondazione MEDSEA sui social network, sul sito Internet o attraverso la newsletter permettono di seguire le attività di progetto.

Il programma del seminario. L’evento si aprirà alle 9.15, con l’incontro alla Fortezza del Porto e, a seguire, alle 9.30, con la visita all’impianto pilota di ISPRA per la caratterizzazione dei sedimenti dragati. Alle 10.30, ci sarà il trasferimento presso la sede di ISPRA: lì avverrà la registrazione dei partecipanti al convegno.

Alle 11.00 i saluti istituzionali, che spetteranno a David Pellegrini, responsabile della Sezione sperimentale Valutazione Rischio Ecologico nelle aree marine e costiere, e Stefania Balzamo, direttrice del Centro nazionale per la Rete nazionale dei Laboratori.

Alle 11.30 Alessandra Carucci, ordinario di Ingegneria sanitaria e ambientale, pro rettore per l’Internazionalizzazione dell’ateneo di Cagliari, capofila del progetto, introdurrà le tematiche del seminario con la relazione “Progetto GRRinPORT: obiettivi ed attività”.

Alle 11.50 Elena Tamburini (UNICA) interverrà sul “Risanamento delle acque marine: il ruolo dei microrganismi nella degradazione degli idrocarburi e nel monitoraggio ambientale”. Nei porti, la contaminazione da idrocarburi petroliferi conseguente all’attività antropica determina un’alterazione delle naturali condizioni dell’ecosistema. Saranno descritte le tecnologie biologiche basate sull’uso di microrganismi autoctoni degradatori di idrocarburi che durante il progetto GRRinPORT saranno impiegate per far fronte a questa tipologia di inquinamento e quindi limitarne l’impatto. Verranno utilizzati degli enzimi, batteri o funghi per far “digerire” le sostanze inquinanti, oppure saranno applicate delle correnti elettriche per “muovere” i metalli pesanti nelle sabbie e concentrarli in una porzione delle stesse. Al centro delle relazioni di Carla Mancosu ed Antonello Corda (Regione Autonoma della Sardegna) la ”Gestione della qualità delle acque portuali ai sensi della Direttiva 2000/60/CE: prospettive” (ore 12.10).

Alle 12.30 l’intervento di Claudio Detotto (UCPP) avrà come argomento la “Realizzazione di un’indagine sulle pratiche di separazione dei rifiuti a bordo delle navi”

Alle 13.00 light lunch con la proiezione del video del progetto.

Alle 14.30 Renato Iannelli e Simona Di Gregorio (UNIPI) illustreranno i “Test a scala di laboratorio propedeutici all’allestimento di prove pilota di landfarming ed elettrocinesi di sedimenti portuali”.

Alle 14.50 le relazioni di Andrea La Camera e Fabiano Pilato (ISPRA) su “Remediation Technologies, end of waste, monitoraggi ambientali e armonizzazione delle mormative transfrontaliere: l’operato previsto da ISPRA per il progetto GRRinPORT”

Seguirà alle 15.10 il punto sull’impianto pilota di ISPRA, sempre a cura di Andrea La Camera e Fabiano Pilato (ISPRA).

Alle 15.30 la sessione di domande e risposte chiuderà il seminario.

Il partenariato del progetto. Partner di GRRinPORT sono l’Università degli Studi di Cagliari – come capofila – con il Dicaar (Dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura) edil Disb (Dipartimento Scienze biomediche), la Regione Autonoma della Sardegna (Agenzia regionale distretto idrografico della Sardegna, RAS-ADIS), la Fondazione MEDSEA (Mediterranean Sea and Coast Foundation), l’Université de Corse Pasquale Paoli (Laboratoire Lisa – Umr CnrS6240 Lieux, Identités, eSpaces et Activité), l’Office des Transports de la Corse, l’Università di Pisa (Dipartimento ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni) e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Struttura Tecnico Scientifica, Livorno).

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Il progetto GRRinPORT (Gestione sostenibile dei rifiuti e dei reflui nei porti), finanziato dal Programma Interreg Marittimo Italia – Francia, cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) nell’ambito della Cooperazione Territoriale Europea (CTE), ha compiuto un anno e parte in tour per tracciare un bilancio dell’attività svolta finora e descrivere le attività future.

L’obiettivo del progetto, avviato nell’aprile 2018, è quello di migliorare la qualità delle acque marine nei porti, limitando l’impatto dell’attività portuale e del traffico marittimo sull’ambiente. Nel corso del primo anno, i principali risultati sono legati alle attività sono state condotta da ISPRA (STS Livorno) e dal DESTEC dell’Università di Pisa. Dopo una prima fase di campionamenti, i due partner del progetto hanno iniziato a lavorare alla separazione granulometrica ed al trattamento dei sedimenti con tecnica di soil-washing. Lo scopo di questa attività è di concentrare gli inquinanti in volumi ristretti in modo tale da portare in discarica un decimo del volume di partenza del rifiuto, riducendo i costi di smaltimento. Altro fronte di indagine, è quello che partirà a breve sotto il coordinamento dell’UCPP che attraverso un questionario andrà a studiare le preferenze individuali in merito alla gestione dei rifiuti solidi (e in particolare del loro stoccaggio) a bordo delle navi e al conseguente conferimento in porto. Attraverso un questionario destinato agli utilizzatori del porto basato sulla metodologia del “Choice Experiment”, si misura la disponibilità a pagare per una determinata tipologia di raccolta, che rappresenta l’equivalente monetario del costo esterno sostenuto dagli intervistati, associato a quella determinata tipologia di conferimento di rifiuti. Altre attività sono in svolgimento sotto il coordinamento di UNICA, RAS-ADIS, OTC. Le attività di comunicazione portate avanti dalla Fondazione MEDSEA sui social network, sul sito Internet o attraverso la newsletter permettono di seguire le attività di progetto.

Il seminario a Bastia. Primo di tre appuntamenti, il seminario di Bastia definisce un primo consuntivo sulle attività svolte e sugli output attesi. Il convegno si svolgerà il 24 Maggio, a partire dalle ore 9.30, presso l’Hotel Best Western in Avenue Jean Zuccarelli.

L’evento sarà aperto dai saluti di Jean-François Santoni, Direttore Generale de l’Office des Transport de Corse (OTC). Seguirà, alle 10.00, la relazione del responsabile scientifico del progetto, Alessandra Carucci, ordinario di Ingegneria sanitaria e ambientale, pro rettore per l’Internazionalizzazione dell’ateneo di Cagliari. L’intervento di Alessandra Carucci, dal titolo “Il Progetto GRRinPORT: obiettivi ed attività”, introdurrà e definirà campo d’azione, risultati conseguiti e obiettivi del progetto sviluppato attraverso il partenariato transnazionale.

“Risanamento delle acque marine: il ruolo dei microrganismi nella degradazione degli idrocarburi e nel monitoraggio ambientale” è l’argomento trattato dalla relazione di Raffaella Lussu (UNICA) (ore 10.20). Nei porti, la contaminazione da idrocarburi petroliferi conseguente all’attività antropica determina un’alterazione delle naturali condizioni dell’ecosistema. Saranno descritte le tecnologie biologiche basate sull’uso di microrganismi autoctoni degradatori di idrocarburi che durante il progetto GRRinPORT saranno impiegate per far fronte a questa tipologia di inquinamento e quindi limitarne l’impatto.

Carla Mancosu ed Antonello Corda (RAS-ADIS) porranno l’accento sulla normativa con l’intervento dal titolo ”Gestione della qualità delle acque portuali ai sensi della Direttiva 2000/60/CE: prospettive” (ore 10.40).

Isabella Pecorini (Unipi) illustrerà i “Test a scala di laboratorio propedeutici all’allestimento di prove pilota di landfarming ed elettrocinesi di sedimenti portuali” (ore 11.00). Sarà presentata la caratterizzazione dei sedimenti del porto di Livorno e del porto di Piombino. In primo piano le risultanze delle prove a scala di laboratorio sia di elettrocinesi che di landfarming nonché il progetto pilota di elettrocinesi a oggi in via di realizzazione.

L’intervento di Andrea La Camera e Fabiano Pilato (ISPRA) alle ore 11.20. Come già accennato, l’obiettivo dell’attività è quello di ridurre il volume degli inquinanti in modo da portare in discarica un decimo del volume di partenza del rifiuto, riducendo i costi di smaltimento e alimentando la catena dell’economia circolare attraverso il riutilizzo delle frazioni depurate (riempimenti di banchine, cementi ecosostenibili, piste ciclabili, e similari).

L’ultima relazione, prima della sessione di confronto con domande e risposte, sarà a cura di Dominique Prunetti ed Anne Casabianca (UCPP): l’intervento è centrato sulla “Realizzazione di un’indagine sul comportamento degli utilizzatori in materia di cernita dei rifiuti a bordo delle navi” (ore 12.00). Nell’ambito del progetto GRRinPORT, gli economisti del laboratorio CNRS LISA dell’Università della Corsica stanno, infatti, portando avanti uno studio sul comportamento degli utenti in relazione alla raccolta differenziata dei rifiuti sui traghetti e un’indagine di soddisfazione tra gli utenti dei porti turistici e dei porti di pesca delle città di Ajaccio, Livorno e Cagliari. I progressi di questa ricerca verranno presentati durante il seminario di progetto che si terrà venerdì 24 maggio 2019 a Bastia.

All’incontro di Bastia seguiranno altre due date: 14 giugno seminario a Cagliari; 18 giugno a Livorno.

Il partenariato del progetto. Partner di GRRinPORT sono l’Università degli Studi di Cagliari – come capofila – con il Dicaar (Dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura) e il Disb (Dipartimento Scienze biomediche), la Regione Autonoma della Sardegna (Agenzia regionale distretto idrografico della Sardegna, RAS-ADIS), la Fondazione MEDSEA (Mediterranean Sea and Coast Foundation), l’Université de Corse Pasquale Paoli (Laboratoire Lisa – Umr CnrS6240 Lieux, Identités, eSpaces et Activité), l’Office des Transports de la Corse, l’Università di Pisa (Dipartimento ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni) e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Struttura Tecnico Scientifica, Livorno).

 

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Ieri è stato presentato in anteprima mondiale nella sala conferenze del molo Ichnusa, a Cagliari, il progetto-workshop “Biolanclean-Prodotti innovativi realizzati con il 100 per cento di pura lana vergine di pecora sarda autoctona come mezzo per l’assorbimento e la biodegradazione di idrocarburi petroliferi“. Il progetto rientra nell’intervento Innova.re-Innovazione in rete.

Università di Cagliari con Edilana e le filiere Edizero Architecture of Peace. Nell’ambito della Giornata internazionale dell’acqua è stato presentato “Innovazioni sostenibili per la salute del mare-Per una architettura di pace senza petrolio senza inquinanti”. Il progetto verte sui salvamare assorbitori, “mangiapetrolio e mangiaveleni” con caratteristiche tecniche e ambientali uniche al mondo.

Gli sversamenti operativi causano il 25 per cento dell’inquinamento marittimo totale: una problematica ambientale quasi invisibile e mediaticamente assente sebbene sia ben 3 volte superiore all’inquinamento (8 per cento) causato dagli sversamenti da incidenti di navi, petroliere e piattaforme. I prodotti disinquinanti Salvamare GEOLANA SeaCleanup – linea  LANAturale Salute del Mare – sono stati sviluppati e implementati grazie alle attività  di studio e ricerca svolte dall’azienda di Guspini con l’Università di Cagliari nell’ambito del progetto di  sviluppo congiunto Università e Impresa, realizzato nell’ambito dell’intervento  INNOVA.RE  – Innovazione in Rete finanziato dal POR FESR 2007-2013.

I prodotti disinquinanti Salvamare-tecnologia Edilana, sono i primi al mondo a svolgere la duplice funzione di assorbimento e biodegradazione naturale (senza additivi aggiunti) degli idrocarburi petrolchimici sversati a mare durante le attività operative giornaliere di navigazione (trasporto, turismo, pesca). Ovvero, fungono da assorbitori e da minidepuratori naturali per assolvere  all’inquinamento marittimo giornaliero, presente nei porti, porticcioli con annessi stabilimenti balneari, zone costiere, aree di pesca, siti industriali.

Ai lavori sono intervenuti, tra gli altri, per l’ateneo di Cagliari Elena Tamburini (Disb – Dipartimento Scienze biomediche), Alessandra Carucci (pro rettore Internazionalizzazione, Dicaar-dipartimento Ingegneria civila, ambientale e architettura), Annalisa Bonfiglio (pro rettore Innovazione), Nicola Frigau (Disb), Marianna Perra (Dicaar), Andrea Piras (Disb), Francesco Vitali (Disb), Carla Mancosu (Disb) e Daniela Ducato (filierie Edizero).