24 November, 2024
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Una bella folla di bagnanti aspettava gli sposi, ma la sorpresa è stata unica nel vedere la spiaggia di Nora invasa da ben sedici coppie in abito nuziale. “Pula va a nozze”, che si è svolto ieri sera in riva al mare, allestita appositamente “a nozze” e poi in piazza del Popolo, è stato un evento nell’evento. Organizzato per promuovere Pula come destinazione del wedding in tutto il mondo, ha dimostrato già sulla spiaggia e poi in piazza l’interesse dei tanti turisti, che si trovano qui in villeggiatura, che entusiasti non hanno voluto perdere neanche un momento di ciò che succedeva sul set. Un’azione di marketing non convenzionale, applicata per la prima volta in Sardegna al tema della location per matrimoni, che da oggi viaggerà in tutto il mondo attraverso i materiali promozionali del comune di Pula, ma soprattutto attraverso il web e i social attraverso cui la location Pula si spera arrivi dappertutto.

Neanche le nuvole e il vento che hanno caratterizzato la serata, hanno potuto rovinare l’atmosfera magica del set video-fotografico allestito in riva al mare. Fiori, candele, carrozza, buffet, paggetti testimoni e ospiti, ma soprattutto lo uno scenario unico tra l’azzurro del mare e lo sfondo della torre del Coltellazzo. L’emozione era quella delle vere cerimonie, ma anche quella del set cinematografico che per tutta la sera, fino al tramonto, ha visto almeno una decina di fotografi, professionisti e non, scattare meravigliose foto che stanno già facendo il giro del web attraverso i social.

Un evento riuscito quindi, una conferma per il sindaco di Pula, Carla Medau, e l’assessore al Turismo, Annalisa Capobianco, che con entusiasmo hanno deciso di affidarsi all’innovazione, credendo fortemente in questo nuovo modello di comunicazione per raggiungere una nicchia di mercato, che Pula ambisce a catturare in maniera continuativa durante tutto l’anno, o almeno in tutta la bella stagione che qui va almeno da aprile a novembre.

«Un vera opportunità per il comune di Pula – ha affermato il sindaco Medau – che in questa occasione ha visto coinvolti gli operatori del territorio che possono offrire i servizi per gli sposi che arriveranno qui a celebrare le proprie nozze, estetiste, parrucchieri, fioristi, ristorazione e hotel. E anche due coppie della zona che volentieri si sono prestate per promuovere una nuova opportunità di turismo.» Ed è proprio per questo che anche lei, in abito rosso, è stata sul set per “celebrare” l’evento con fascia da sindaco davanti alle coppie di sposi. Perché il marketing non convenzionale è questo, raccontare la realtà esaltandone le caratteristiche uniche.

E guardare la spiaggia di Nora invasa dagli sposi è stata una azione di sicuro effetto che rimarrà nel tempo. «Pula ha già un forte interesse dal punto di vista turistico – ha affermato senza nascondere l’emozione l’assessore Capobianco – oggi stiamo aprendo le porte a una nuova opportunità di sviluppo per il territorio a vantaggio soprattutto degli operatori della zona che potranno offrire i propri servizi a un bacino più ampio dato un turismo di nicchia».

E quando le luci della sera hanno messo il ciak finale sulla spiaggia, gli “sposi” hanno compiuto un’altra “invasione” in piazza del Popolo gremita di gente, come è stato per tutta l’estate, e hanno incantato ed emozionato con un flash mob romantico.

Ora Pula inizia il suo “viaggio di nozze” alla ricerca di promessi sposi in tutto il mondo. Di sicuro le foto e i video raccolti durante la serata saranno un’ottima “partecipazione di nozze” per chi cerca la meta romantica per eccellenza per celebrare il giorno più bello.

L’ evento è stato ideato e realizzato da Shardana Tourism lab srl e ha potuto contare sulla partecipazione in co-marketing per gli allestimenti del progetto con Oggi Sposi & Events Wedding Planner e il contributo di Fashion Show Sardinia.

Un’area del set è stata invece adibita agli allestimenti curati dagli operatori del territorio settore wedding.

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Pula - Casa Frau.

Pula – Casa Frau.

Il settore agricolo come percorso di cooperazione fra gli Stati del Nord Africa e l’Italia e come strumento di integrazione dei cittadini extracomunitari nel nostro Paese. Se ne parlerà il prossimo 30 maggio a Pula, dalle ore 10.30 nel centro culturale Casa Frau, durante la prima Giornata nazionale dell’integrazione in agricoltura promossa e finanziata dal Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi (Fei), nell’ambito del programma generale di Solidarietà e gestione dei flussi migratori della Comunità europea. Un progetto per favorire lo scambio di conoscenze e informazioni nel settore agricolo, che renderà meno lontane le due sponde del Mediterraneo.
All’importante tavola rotonda parteciperanno il vice ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), Andrea Oliviero, in rappresentanza del Ministero dell’Interno il prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, l’ambasciatore in Italia della Repubblica di Tunisia, Naceur Mestiri, l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, e il sindaco di Pula, Carla Medau. Interverranno inoltre il direttore dei progetti Fei/Mipaaf, Giovanni Piero Sanna, il presidente dell’Istituto italiano per l’Asia e il Mediterraneo (Isiamed), Gian Guido Folloni, il presidente dell’Unione coltivatori italiani (Uci), Mario Serpillo, il direttore generale Mipaaf per i rapporti con le Regioni e gli Enti territoriali, Ilaria Antonini, il capo dipartimento Mipaaf, Luca Bianchi e il presidente dell’Associazione amicizia Italia Tunisia, Vittorio Craxi. Dopo una breve pausa pranzo, alle 15,30 partirà una visita in diverse aziende agricole di Pula.
Il progetto “Formazione prepartenza per immigrati lavoratori in agricoltura (AFORIL 2)” è un programma pilota che ha l’obiettivo di intervenire sui flussi migratori, in partenza dalle coste del nord Africa con destinazione Italia ed Europa. Si tratta di un percorso di carattere formativo sulle competenze necessarie a operare nel comparto agricolo o agroalimentare da destinare ai cittadini di Tunisia, Algeria e Egitto che intendono raggiungere il nostro Paese per lavorare a tempo determinato o stagionale in tali settori. Sardegna, Lazio e Umbria sono le tre regioni individuate per far partire tali progetti, realizzati in collaborazione tra il Mipaaf e il ministero dell’Interno. I soggetti attuatori del programma sono invece l’Isiamed e l’Uci.
Dal Sassarese al Cagliaritano, passando per la Barbagia e l’oristanese 130 migranti saranno ospitati, nel prossimo mese di giugno, in numerose aziende agricole dove avranno modo di formarsi e accrescere le conoscenze. Fra i progetti da valutare e sviluppare nel prossimo futuro, fra Sardegna e nord Africa, c’è la commercializzazione delle carni degli ovini a fine carriera. Le popolazioni rivierasche del Mediterraneo meridionale rappresentano infatti un mercato importante dove valorizzare tali carni poco apprezzate sul resto della penisola italiana.
Il piccolo centro costiero di Pula ha una lunga tradizione di accoglienza e integrazione delle comunità nord africane. Sono numerose infatti le famiglie di origine tunisina (a onor del vero si tratta di siciliani emigrati anni prima in Tunisia) che dal primo dopoguerra, scappando dal nord Africa, sono arrivate a Pula. La maggior parte si dedicò all’agricoltura andando a lavorare le terre abbandonate dai locali che emigravano al nord. Una storia di integrazione, scambio di conoscenze e fatiche che verrà ripercorsa nel pomeriggio del 30 maggio, verso le ore 17.30, con la visita nella borgata di Santa Margherita di Pula fra gli agricoltori della comunità tunisina.