25 April, 2025
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È un giorno speciale per il paese di Guspini, comunità di 10.800 abitanti, nel Medio Campidano. Il signor Emilio Marrocu, infatti, ha festeggiato un secolo di vita lo scorso 1° marzo e nella giornata di oggi è stato ricevuto, presso il locale ufficio postale, del direttore provinciale di Cagliari e del Sud Sardegna Daniele Evangelisti e dalla direttrice della sede Carla Murgia.
Nel corso dell’incontro è stata consegnato al neocentenario un attestato con gli auguri per l’importante traguardo raggiunto, a suggello dell’affetto e della fiducia dimostrati verso l’azienda negli anni.
Al termine della piccola ma intensa “cerimonia”, il signor Emilio ha ringraziato gli ospiti dando appuntamento a tutti per il prossimo anno con la classica formula in sardo “A s’annu chi benit!”.
«Essere qui, oggi, per rendere omaggio al signor Emilio Marrocuha commentato Daniele Evangelisti, responsabile provincialeconferma la vicinanza di Poste Italiane alla comunità di Guspini. Celebrare, insieme al nostro affezionato cliente, un traguardo così importante ed al contempo ringraziarlo per l’affetto e la fiducia dimostrate negli anni, è fonte di grande soddisfazione. Il suo sostegno e la sua lealtà sono per noi motivo di grande orgoglio e un incentivo a proseguire al meglio con il nostro lavoro.»
Nato ad Arbus il 1° marzo 1925, padre di 3 figli, nonno di una nipote e bisnonno di un pronipote, ha lavorato come lattoniere presso il borgo minerario di Montevecchio. Dotato ancora di ottima vista, che gli consente di apporre le firme senza l’ausilio di occhiali, ha recentemente ricevuto dal ministero dei trasporti il rinnovo della patente. Affezionato cliente della sede di via Torino, ogni primo del mese, immancabilmente, vi si reca in autonomia per il ritiro del suo rateo pensionistico. Stimato da tutto il personale, è riconosciuto unanimemente, da tutti i suoi compaesani, come persona di buon carattere, di grande educazione e gentilezza.

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Alfredo Tocco 3 Valigetta di Don Tocco 2

Ieri sera, alle 19.59, le campane della chiesa della parrocchia di “Cristo Re”, in piazza Iglesias, a Carbonia, hanno suonato “a festa” per accogliere il parroco che tornava a casa, nella sua casa terrena, gli applausi si sono uniti ai rintocchi di gioia, proprio come avrebbe voluto lui ed una folla di persone lo ha accompagnato dentro la chiesa dove lui amava parlare con tutti, senza distinzione alcuna…

Di lì a poco, alle 21.00, è iniziata la veglia funebre in suffragio del tanto amato e stimato “sacerdote della grande misericordia”, come lo definisce Carla Murgia, “Carbonia in lacrime per lui” aggiunge commossa.

Prima che inizi la funzione, decido di farmi un giro tra la gente… i banchi della chiesa sono stracolmi di commozione…

Sull’altare una piccola valigia a testimoniare il fatto di quel che don Alfredo sorridendo diceva sempre: «Bisogna avere sempre la valigia pronta!», Rosalba Lai ricorda bene queste sue parole e le condivide, mi guarda e sorridendo continua a parlare di lui… «Umile, buono, attento ascoltatore di pene e sofferenze…»

Fuori dalla chiesa, sul sagrato incontro altri sorrisi, Giancarlo Vacca mi dice: «Quando l’ho conosciuto avrò avuto sì e no 8 anni, veniva in colonia a Carloforte, ci sgridava ma era sempre amorevole. Un anno mi fecero studiare “l’atto di dolore”, ci impiegai due giorni e poi felice andai da lui, ma non lo sapevo ancora bene, allora mi disse di guardare giù ai piedi della croce…era scritto lì e l’avrei potuto leggere!»

La sorella Loredana lo ascolta e sorride, annuisce nel ricordare un uomo così grande e presente per tutti.

Salvatore è cresciuto con lui, quando ancora la chiesa era in costruzione lui ci giocava dentro ed era ancora un bambino, poi si allontana dalla chiesa, come spesso succede agli adulti aggiunge, poi un giorno diventa papà, era il 18 dicembre di alcuni anni fa… improvvisamente sente il bisogno di tornare da lui… prepara le sue bimbe gemelle, Francesca e Chiara e si precipita da lui…

Floriana invece mi racconta di quanto a don Tocco piacesse farsi fotografare durante le cerimonie, foto con gli sposi e con i battezzati, con i cresimati e con chiunque avesse voglia di intrattenersi con lui.

Prima di cominciare la messa rivolgo lo sguardo al piazzale e vedo arrivare Marcella, visibilmente commossa le chiedo il perché del mazzolino che ha tra le mani e lei mi risponde che sono boccioli di rose rosse e fiori da sposa, un piccolo pensiero importante per don Alfredo.

E’ ora di rientrare in chiesa per seguire una messa regale, Ddon Massimiliano ha preparato per don Alfredo e per tutti noi un rosario speciale ricco non solo di preghiere e canti ma anche di pensieri che ci raccontano chi era don Tocco e in cosa credeva… e siccome sono troppo belli, non li riassumo ma ve li dono nella loro integrità affinché voi tutti possiate leggerli e riflettere sul vero significato del Ministero Sacerdotale.

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A più tardi

Nadia Pische