22 December, 2024
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Venerdì 25 maggio, alle ore 18.00, nella Biblioteca comunale di Carbonia, andrà in scena un nuovo appuntamento con l’archeologia e la storia nell’ambito di “Carbonia Studia”, edizione 2018. L’evento è organizzato dal Museo Archeologico e dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia.

L’archeologa Sabrina Cisci, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (Cagliari, Oristano e Sud Sardegna), presenterà una relazione intitolata “Il Sulcis in età tardoantica e altomedievale attraverso le testimonianze archeologiche. Una ricerca in atto”.

La studiosa riprodurrà, attraverso l’analisi dei dati archeologici, la fisionomia assunta dal Sulcis in età tardoantica e altomedievale. Verrà esaminato il ruolo fondamentale della città di Sulci, importante fulcro politico ed economico della regione agricola e mineraria.

All’incontro interverrà l’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu. Il coordinamento dell’iniziativa è a cura dell’archeologa Carla Perra, direttrice del Museo di Villa Sulcis e del Settore storico-archeologico del Sistema Museale del comune di Carbonia.

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Ieri sera, nella Biblioteca comunale di viale Arsia, si è svolto il primo appuntamento della rassegna “Carbonia Studia”, edizione 2018, organizzata dal Sistema Museale del comune di Carbonia. L’attenzione dei relatori si è focalizzata sull’archeologia e la storia della Sardegna del Medioevo, attraverso la ricostruzione delle vicende di quattro Stati sovrani, i Giudicati e la nascita del Regno di Sardegna nell’ambito della Corona d’Aragona. 

Il prof. Giovanni Serreli, storico dell’ISEM-CNR e direttore del museo multimediale MudA, ha ripercorso le vicende che hanno segnato la storia della nostra isola dal X al XV secolo, avvalendosi del contributo di numerosi documenti, anche inediti, che testimoniano la vivacità della Sardegna del periodo. All’incontro erano presenti l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Sabrina Sabiu, e la coordinatrice dell’iniziativa, Carla Perra, direttrice del Settore storico-archeologico del Sistema Museale del comune di Carbonia.

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Giovedì 12 aprile, alle ore 18.00, nella Biblioteca comunale di Carbonia, si rinnova l’appuntamento con l’archeologia e la storia intitolato “Carbonia Studia”, edizione 2018. L’evento è organizzato dal Sistema Museale del comune di Carbonia. La conferenza di giovedì sarà incentrata su un periodo che riveste capitale importanza per la Sardegna Sud Occidentale: il Medioevo.

Il prof. Giovanni Serreli, storico dell’ISEM-CNR e direttore del museo multimediale MudA, ripercorrerà le vicende che hanno segnato la storia della nostra isola dal X al XV secolo, avvalendosi del contributo di numerosi documenti, anche inediti, che testimoniano la vivacità della Sardegna del periodo. All’incontro interverrà l’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu. Il coordinamento dell’iniziativa è a cura dell’archeologa Carla Perra, direttrice del Settore storico-archeologico del Sistema Museale del comune di Carbonia.

L’appuntamento sarà un’occasione per rivivere il medioevo sardo, ricostruendo le vicende di quattro stati sovrani, i Giudicati e la nascita del Regno di Sardegna, nell’ambito della Corona d’Aragona.

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Lunedì 6 novembre, in prima serata, alle 21.10, l’emittente televisiva Rai Storia trasmetterà un documentario intitolato “I Fenici e la Sardegna nuragica”. L’appuntamento si inserisce all’interno della rubrica televisiva denominata “Italia, viaggio nella bellezza”, nata dalla collaborazione tra la RAI e il MiBACT (ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo). I riflettori saranno puntati, quindi, sulla Sardegna e, soprattutto, sul Sulcis Iglesiente.
Una parte del documentario è stato, infatti, girato a Carbonia, fra il Museo Archeologico di Villa Sulcis, Monte Sirai e la fortezza del Nuraghe Sirai.
L’attenzione mediatica sarà focalizzata sull’insediamento del Nuraghe Sirai, considerato un vero e proprio modello per la conoscenza del rapporto fra Nuragici e Fenici in Sardegna.
Nel documentario verrà mostrata anche un’intervista al direttore del settore archeologico del Sistema Museale di Carbonia, Carla Perra, che dirige gli scavi per conto del Comune, concessionario della ricerca presso il Nuraghe Sirai.
La puntata “I Fenici e la Sardegna nuragica” andrà in replica, sempre su Rai Storia, martedì 7 novembre alle 9.30, mercoledì 8 novembre alle 6.30, giovedì 9 novembre alle 17.00 e alle 23.15.

Carla Perra.

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L’archeologa Carla Perra, direttrice del Settore Storico Archeologico del Sistema Museale del Comune di Carbonia, ha presentato il Nuraghe Sirai al Congresso Internazionale “The production of locality and empowerment in the archaic western mediterranean”, organizzato in Austria dall’Università di Innsbruck e dall’Università Brown (USA, Rhode Island).

Il Congresso ha affrontato il tema del rapporto tra le Comunità locali e la globalità portata nel Mediterraneo antico, in particolare nel I millennio a.C., da civiltà espansive come quella Greca e quella Fenicia, e di come tale relazione si manifesti concretamente nella ricerca archeologica. Carla Perra è stata invitata dagli organizzatori per gli straordinari risultati degli scavi del Nuraghe Sirai e per i suoi studi sulla ibridazione della cultura materiale prodotta dalla comunità mista del Sulcis, fra l’ultima parte del VII secolo e i primi decenni del VI secolo a.C.

La grande ricchezza di documentazione offerta dal nostro sito era già stata apprezzata sul campo anche dall’equipe di ricerca della Innsbruck University (guidata dal prof. Erick Kiestler) che, la scorsa estate, è stata nostra ospite presso il Nuraghe.

Il contributo presentato da Carla Perra è stato soprattutto di carattere metodologico: una proposta di metodo, con alcuni casi di studio, per indagare la struttura delle società che hanno interagito e i rapporti di potere, attraverso un’accurata analisi delle catene operative (quindi dei processi di produzione) relative ai manufatti che l’archeologo trova negli scavi, dalla ceramica all’architettura.  

Il Nuraghe Sirai, che ha attirato l’attenzione della Comunità scientifica internazionale, è stato indagato grazie alla collaborazione fra il Comune e l’Ati Ifras, ed ha portato a risultati pubblicati soprattutto su riviste scientifiche, ma ormai apprezzabili anche agli occhi dei visitatori. Dopo circa 15 anni, la fortezza (fondata nel VII secolo a.C.) è in luce per un ampio settore dell’abitato, mentre del nuraghe vero e proprio (XIV-XIII secolo), inglobato al suo interno, si può apprezzare già una parte consistente degli elevati. L’interesse scientifico è eccezionale, in quanto primo insediamento che documenta, come accennato, una concreta integrazione delle popolazioni di origine orientale (i fenici) e delle comunità nuragiche in una comunità mista sardo-fenicia; ed è per questo un sito unico, nel quale si trova una fase culturale originale (VIII-VI sec. a.C), che coincide anche con l’ultima fase della Civiltà Nuragica. La fortezza, di forte vocazione produttiva (vetro, metalli, ceramica, pellami) è cinta da possenti fortificazioni (terrapieni) di tipo orientale e presenta forme inedite della cultura materiale: nuove architetture, nuovo repertorio della ceramica, nuove tecnologie produttive. L’unicità dell’insediamento è stata riconosciuta nel 2012 anche dall’Accademia Nazionale dei Lincei, che gli ha riservato una presentazione a cura del prof. Mario Torelli, all’indomani della scoperta della più antica officina del vetro mai scoperta in Sardegna.

Attualmente il sito è aperto al pubblico durante manifestazioni come Monumenti Aperti o le Giornate Europee del Patrimonio, nelle quali il percorso di visita include il circuito delle fortificazioni, compresa la porta pedonale, l’area sacra con l’adiacente officina del vetro, l’atelier per la concia delle pelli. Il complesso nuragico, per ora visibile dall’esterno, si apprezza con le imponenti torri unite da una cortina muraria che impiega blocchi anche di grandi e grandissime dimensioni.

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Circa 150 persone hanno partecipato stamane all’escursione da Cannas di Sotto a Monte Sirai, organizzata dall’Associazione Pozzo Sella e dal comune di Carbonia, nell’ambito del Convegno – Workshop – Educational tour sugli itinerari culturali e dello spirito, promosso dall’assessorato del Turismo della Regione Sarda. L’escursione rientra nei festeggiamenti per il 78° compleanno della città di Carbonia, per ricordare e riscoprire, attraverso una passeggiata in compagnia, la storia ben più ampia e antica (5.000 anni) del nostro territorio comunale.

Carbonia, pur essendo una città giovane è sorta, infatti, su un territorio abitato da diversi popoli, che hanno lasciato in eredità importanti testimonianze: l’escursione lungo il Cammino di Santa Barbara vuole riscoprire questi paesaggi, spesso sconosciuti e ricchi di storia e tracce di un passato multietnico.

Il Cammino di Santa Barbara si snoda in 24 tappe che attraversano il Sulcis Iglesiente Guspinese. Ieri, a Iglesias, è stata ufficializzata, con un atto notarile, la nascita della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara, che si compone di un Cda espresso dai 21 comuni associati, alla cui presidenza è stato eletto Giampiero Pinna.

L’escursione è partita dal Parco Archeologico di Cannas di Sotto. Con sindaco e assessori del comune di Carbonia, c’erano anche il sindaco e il vicesindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo e Simone Franceschi. Costeggiando Corso Iglesias i “camminatori” sono arrivati in Piazza Roma, dove, dopo i saluti di don Amilcare Gambella, è stato posato il secondo cippo, pietra miliare del Cammino di Santa Barbara (il primo era stato sistemato ieri in piazza Sella, a Iglesias).

Poco dopo le 10,30, i partecipanti sono arrivati nella Grande Miniera di Serbariu, dove Mauro Villani, direttore del CICC – Museo del Carbone, ha organizzato l’accoglienza nei minimi particolari e si è svolto un breve spettacolo proposto dal geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi che, accompagnato dal musicista Enzo Favata, ha raccontato la genesi del carbone nel contesto storico locale.

Tappa successiva, il Nuraghe Sirai. L’attraversamento della strada SS 126, è stato reso possibile dal supporto dei carabinieri e dei vigili urbani, nel punto in cui si trovava il vecchio ponte per gli inerti. Al Nuraghe Sirai l’archeologa e direttore scientifico della campagna di scavi, Carla Perra, ha illustrato le ultime importanti scoperte messe in luce dagli scavi più recenti.

Intorno alle 13.00, l’escursione si è conclusa a Monte Sirai, raggiunto attraverso una vecchia mulattiera che offre scorci suggestivi e particolari, snodandosi su vecchi medau e muretti a secco che ricordano i paesaggi del Campidano e della Giara. Il rientro al punto di partenza è stato possibile con un autobus messo a disposizione dagli organizzatori.

La giornata si è conclusa con una colazione organizzata nel chiostro della chiesa di San Ponziano, dove le volontarie della Divina Misericordia hanno preparato autentiche leccornie, molto apprezzate da tutti i presenti, tra i quali anche diversi giornalisti di riviste specializzate arrivati dalla Penisola.

Vediamo ora uno stralcio dell’intervento di Mario Tozzi alla Grande Miniera di Serbariu.

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Si è tenuta questa mattina (16 dicembre) la conferenza stampa di presentazione delle iniziative previste a Carbonia nell’ambito l’escursione da Cannas di Sotto a Monte Sirai, lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il sindaco Paola Massidda, l’assessore alla Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, e diversi componenti dell’Associazione Pozzo Sella, tra i quali Luciano Ottelli e Michele Pinna.  

L’escursione, organizzata dall’Associazione Pozzo Sella e dal comune di Carbonia, è parte del Convegno – Workshop – Educational tour sugli itinerari culturali e dello spirito, promosso dall’assessorato del Turismo della Regione Sarda.

L’escursione si tiene in occasione del 78° compleanno della città di Carbonia, per ricordare e riscoprire, attraverso una passeggiata in compagnia, la storia ben più ampia e antica (5.000 anni) del nostro territorio comunale.

Carbonia pur essendo una città giovane è sorta, infatti, su un territorio abitato da diversi popoli, che hanno lasciato in eredità importanti testimonianze: l’escursione lungo il Cammino di Santa Barbara vuole riscoprire questi paesaggi, spesso sconosciuti e ricchi di storia e tracce di un passato multietnico.

Il Cammino di Santa Barbara si snoda in 24 tappe (tra cui Carbonia) che attraversano il Sulcis Iglesiente Guspinese.

L’escursione, programmata per domenica, è lunga 9 chilometri, il percorso è agevole e adatto anche a escursionisti poco esperti, purché muniti di abbigliamento adeguato (vestiti comodi e scarpe da trekking o tennis) e con una buona preparazione fisica. La partecipazione è gratuita.

Si parte dal Parco Archeologico di Cannas di Sotto. L’incontro dei partecipanti è previsto per le ore 8.00. Dopo i saluti dell’Associazione Pozzo Sella e del Sindaco, si partirà verso le 8.30, costeggiando Corso Iglesias per arrivare in Piazza Roma, dove, dopo i saluti di don Amilcare Gambella, sarà posato il cippo, pietra miliare del Cammino di Santa Barbara.

Verso le 10,30, transito nella Grande Miniera di Serbariu, dove Mauro Villani, direttore del CICC – Museo del Carbone, farà un’introduzione sulla Miniera di Serbariu, seguito dal geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi che racconterà la genesi del carbone nel contesto storico locale.

Seguirà l’esibizione del sassofonista Enzo Favata.

Alle 11.30 transito al Nuraghe Sirai. L’attraversamento della strada SS 126, avrà il supporto dei Carabinieri e sarà effettuata nel punto in cui si trovava il vecchio ponte per gli inerti. Al Nuraghe l’archeologa e direttore scientifico della campagna di scavi, Carla Perra illustrerà le ultime importanti scoperte messe in luce dagli scavi più recenti.  

Verso le 13.00 è previsto l’arrivo a Monte Sirai, attraverso una vecchia mulattiera che offre scorci suggestivi e particolari, snodandosi su vecchi Medau e muretti a secco che ricordando i paesaggi del Campidano e della Giara.

Per consentire di rientrare al punto di partenza gli organizzatori metteranno a disposizione un bus navetta con partenza da Monte Sirai.

E’ consigliato ai partecipanti di arrivare al Parco Archeologico di Cannas di Sotto (che lo stesso giorno ospita il Villaggio di Babbo Natale) da Corso Iglesias (rampa pedonale tra i nuovi garage) o da via Santa Caterina (strada sterrata di circa 200 metri). Si raccomanda di lasciare le automobili in via Santa Caterina o in Corso Iglesias. Gli organizzatori invitano in partecipanti a non parcheggiare di fronte all’ingresso in via Alghero.

Vediamo ora l’intervista realizzata con il dottor Luciano Ottelli.

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Il comune di Carbonia, in collaborazione con il Museo Archeologico Villa Sulcis, ha aderito alla manifestazione nazionale “Giornate Europee del Patrimonio”, con l’apertura straordinaria dell’insediamento del Nuraghe Sirai – “Il Nuraghe Sirai si svela”, per domenica 20 settembre 2015.
I nuovi scavi (Comune di Carbonia con la collaborazione dell’ATI Ifras) saranno presentati dalla direzione dello scavo (Carla Perra e Roberto Sirigu) e dalle guide del Sistema Museale Cittadino (Soc. Coop. Mediterranea) nel corso della giornata, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Dopo appena un anno di indagini sul Nuraghe Sirai, il primo ad essere scavato nel territorio di Carbonia, si può apprezzare una parte consistente dei suoi elevati, che hanno confermato la sua unicità. Inglobato al centro della più recente fortezza (abitata da sardi e fenici) il monumento ha già rivelato una planimetria complessa (almeno 5 torri), nonché un’imponenza e uno stato di conservazione eccezionale. In attesa che il cantiere di scavo diventi anche Parco Archeologico tematico, l’apertura straordinaria fornirà l’occasione, a tutti i cittadini interessati, di partecipare anche da vicino alla nuova seconda nascita del monumento.
Si consiglia ai visitatori di recarsi presso il sito possibilmente non oltre la partenza delle ultime visite guidate, previste alle 12.15 la mattina e alle 17.15 nel pomeriggio.

foto A.CASTANGIA, Ifras, su conc. MiBACT10.9.15 foto A.CASTANGIA, Ifras, su conc. MiBACT

Nuraghe Sirai 1Nuraghe Sirai 4

Giovedì 4 giugno 2015, alle ore 18.00, presso la sala Polifunzionale di Piazza Roma, si terrà un nuovo appuntamento con la rassegna “Carbonia studia” 2015. Il titolo della prossima conferenza della Rassegna, organizzata dal Comune di Carbonia, è “I nuovi scavi al Nuraghe Sirai e l’esperimento della ricerca”.

La conferenza presenterà i risultati più recenti di una nuova stagione di ricerche intrapresa nel luglio scorso presso il Nuraghe Sirai, sito unico in Sardegna per la conoscenza della fase più tarda e meno conosciuta della civiltà nuragica, arricchita dall’integrazione con la locale comunità fenicia. A coronamento di 15 anni di ricerche, partendo dalla riconosciuta importanza scientifica dello scavo si vorrebbe realizzare un importante progetto dedicato a cittadini e turisti: la creazione di un Parco tematico sardo-fenicio integrato al Parco Archeologico cittadino.

La conferenza sarà accompagnata dalla presentazione del Docu-Clip: “L’esperimento del Nuraghe Sirai”.

I risultati delle più recenti ricerche potranno essere presentati per la prima volta nella prospettiva di un Progetto, già avviato, di cooperazione transfrontaliera fra diversi paesi del Mediterraneo, Archeomedsites, cofinanziato dall’UE (Programma ENPI CBC MED 2007-2013) e finalizzato alla salvaguardia e valorizzazione del Nostro patrimonio culturale.

All’incontro interverranno Carla Perra (Museo Archeologico Villa Sulcis), Giovanna Pietra (Soprintendenza Archeologica della Sardegna) e Roberto Sirigu (archeologo). I lavori saranno introdotti dal sndaco di Carbonia, Giuseppe Casti e dall’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Loriana Pitzalis.

Cannas di Sotto 1 copiaBiblioteca comunale Carbonia

Giovedì 30 aprile, alle ore 18.00, presso la biblioteca comunale di viale Arsia, il comune di Carbonia organizza un nuovo appuntamento con la rassegna “Carbonia studia”, dal titolo “Nuove indagini nel Parco urbano di Cannas di Sotto”.

Sullo sfondo del Parco di Cannas di sotto – Medau sa Grutta, divenuto parte del Sistema museale cittadino oramai dal 2010, saranno presentati i primi risultati delle più recenti indagini di scavo delle domus de janas, in particolare della domus n. 12. Si cercherà inoltre di inquadrare la necropoli, ora nel cuore della città, nel paesaggio archeologico, ricco di insediamenti e di necropoli, che caratterizzava il nostro territorio fra la fine del Neolitico e l’età dei primi metalli.

All’incontro, insieme all’assessore della Cultura del comune di Carbonia Loriana Pitzalis, interverranno Giovanna Pietra (Soprintendenza archeologica della Sardegna), Gianfranca Salis (Soprintendenza archeologica della Sardegna), Felicita Farci (archeologa), Marco Sarigu (antropologo), Valeria Puxeddu (antropologa) e Gianfranco Canino (archeologo).

I lavori saranno coordinati dal direttore scientifico del Museo archeologico Villa Sulcis, Carla Perra.

Carla Perra 7 copia