21 November, 2024
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Parte domani, con oltre 120 iscritti, a Cagliari, la Scuola di formazione politica promossa dai Riformatori sardi. In apertura della prima giornata il senatore del Pd Luigi Zanda. Seguiranno gli interventi sul funzionamento della macchina regionale con Gianmario De Muro, costituzionalista e docente universitario e Riccardo Porcu, direttore generale Assessorato regionale degli Affari generali. Pomeriggio interamente dedicato alla sanità con ospiti d’eccezione quali Francesco Nicola Zavattaro, direttore generale dell’Azienda Zero Friuli VG, Nicola Colacurci, presidente dell’associazione ginecologi universitari, Marcello Giannico, direttore generale dipartimento finanziario Sanità Lazio, Giovanni Raimondi, presidente Gemelli ed amministratore delegato del Mater Olbia, Paolo Cannas, commissario dell’Ospedale Brotzu di Cagliari.

Le lezioni potranno essere seguite anche in streaming, previa iscrizione sulla piattaforma e-learning dell’Ente di Formazione S.O.So.R. (il corso rimarrà disponibile anche in seguito) e/o di acquistare i moduli di interesse nella stessa piattaforma, soluzioni individuate dagli organizzatori per far fronte al record di domande pervenute nelle ultime settimane.

Rivolta ai giovani e a tutti coloro che intendono conoscere da più vicino la politica, la macchina regionale e i meccanismi di governo dell’Isola – sempre con lo sguardo punto sulle prospettive future – la Scuola si presenta con una offerta formativa di assoluto rilievo, ospiti politici di carattere nazionale  e un parco docenti di altissimo profilo ed indiscusse capacità ed esperienza. Non a caso, il target degli iscritti varia passando dai numerosi amministratori locali, ai giovani studenti universitari, imprenditori, professionisti, fino ad alcuni consiglieri regionali che anno deciso di iscriversi.

Seconda giornata di formazione venerdì 31 gennaio, con il deputato della Lega, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti in apertura. Seguirà una sessione dedicata all’economia e all’innovazione con il Prorettore per il Territorio dell’Università di Cagliari, Chiara Di Guardo ed il Presidente dell’Osservatorio Banche Imprese Salvatore Matarrese, per proseguire con esempi virtuosi, tutti made in Sardinia, che punteranno a disegnare il profilo della Sardegna che verrà, con esempi pratici di aziende già proiettate sul futuro: Daniela Ducato con la sua Edilana, Pierluigi Pinna con Ab Insula, Alessandro Vagnozzi con  J-Service. Pomeriggio dedicato alla comunicazione con Nicola Bonaccini, docente di comunicazione, Francesco Di Costanzo, Presidente di PA Social, esperto di comunicazione e uso dei social network nel pubblico e Fabrizio Meloni, giornalista  e autore del libro “Comunicare la Salute”.

Ad aprire la terza e ultima giornata, nel corso della quale è prevista la partecipazione del presidente della Regione Christian Solinas, il parlamentare europeo, già ministro delle Politiche regionali, Raffaele Fitto. Tema principe della mattinata sarà l’insularità, di cui si parlerà con Tommaso E. Frosini, Costituzionalista, docente universitario e vicepresidente Cnr, Michele Cossa, presidente della Commissione speciale per l’insularità, Roberto Frongia, presidente del Comitato promotore insularità e assessore regionale dei Lavori pubblici, Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico per l’insularità. Il “nodo finanziario”, quindi l’’economia italiana, le prospettive future, le leve da spingere e i freni allo sviluppo economico e finanziario negli interventi di Rodolfo Panbianco, Academic Fellow Università Bocconi e Carlo Stagnaro, economista e direttore Ricerche e Studi dell’Istituto Bruno Leoni. Spetterà invece ad Alessandra Todde, sottosegretaria del MISE, fotografare gli effetti dell’insularità sui costi energetici ed al professor Carlo Bernardini fare una panoramica delle sfide future per la Sardegna legate all’energia. Chiuderà i lavori della giornata e la Scuola di formazione politica dei Riformatori sardi Mario Segni.

Modalità per seguire le lezioni.

a) – In presenza nei giorni 18 e 31 gennaio e 15 di febbraio

b) – In streaming in diretta video durante gli stessi giorni di erogazione – € 80

c) – In FAD (formazione a distanza) video-lezioni in differita scaricabili in e-learning – € 40

Le iscrizioni potranno essere effettuate presso l’Ente Sosor sul sito www.sosor.eu nella sezione E-LEARNING

 

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Questa mattina i Riformatori sardi hanno tenuto una conferenza stampa per annunciare la presentazione di una mozione urgente in Consiglio regionale sul tema dell’energia, perché «sul tema dell’energia la Giunta regionale brancola nel buio, Pigliaru deve avviare un confronto immediato con il Governo nazionale perché alla Sardegna vengano riconosciute “pari opportunità energetiche” rispetto alle altre regioni».

«In questi giorni assistiamo a polemiche sterili sul rischio di una revoca del regime di essenzialità per le centrali sarde – ha detto il consigliere regionale Michele Cossa – il problema vero è che in Sardegna manca una strategia per arrivare a un sistema energetico moderno e meno inquinante». Secondo l’esponente dell’opposizione «il Governo ha il dovere di riconoscere una proroga dell’essenzialità a favore delle centrali termoelettriche dell’Isola, almeno fino all’attuazione del piano di metanizzazione o all’entrata a regime dell’utilizzo del GNL (gas naturale liquefatto) per l’alimentazione degli impianti di produzione di energia elettrica».

I Riformatori sardi puntano a una immediata conversione delle centrali: «E’ ora di avviare il processo di decarbonizzazione – sostiene Sergio Pisano, ex consigliere regionale e rappresentante del Centro Studi del partito – utilizzare GNL anziché oli combustibili o carbone consentirebbe di ridurre notevolmente le emissioni di CO2. La Sardegna ha un triste primato: immette nell’atmosfera 700 grammi di anidride carbonica contro i 393 della media nazionale».

Il gruppo di minoranza contesta le linee di indirizzo per la modifica del Piano energetico regionale adottate dalla Giunta con la delibera del 2 ottobre scorso. «Si tratta di una strategia superata. Prevede la costruzione di 38 minigassificatori e di una rete di gasdotti locali per alimentare abitazioni e attività produttive con il gas metano mentre gli studi dicono che il fabbisogno energetico sarà sempre più orientato verso l’energia elettrica – sottolinea Pisano – si pensi invece a produrla utilizzando fonti meno inquinanti come il metano o le rinnovabili».

Hanno presenziato alla conferenza stampa il professore Carlo Bernardini e il nefrologo Piergiorgio Balasco. Il primo ha ribadito che in Italia è il gestore del sistema di trasmissione (Terna) a decidere la quantità di energia da immettere in rete. «Oggi si fa un gran baccano sull’essenzialità – ha detto Bernardini – la richiesta di proroga ha un senso solo se accompagnata da proposte chiare. Oggi serve a salvare i posti di lavoro ma, allo stesso tempo, si deve pensare a una riconversione delle centrali che consenta alle imprese di operare anche senza il regime degli incentivi».

Secondo Balasco, infine, la politica deve tenere conto dei danni provocati alla salute dei cittadini dall’inquinamento atmosferico. «In Sardegna il costo delle cure oncologiche è altissimo – ha spiegato il nefrologo della Asl 8 – non si può pensare di continuare a immetter veleni nell’aria, un cambio di rotta consentirebbe di risparmiare anche nella spesa sanitaria».

Centrale Enel 1

Municipio di Cagliari 1 copia

Questa sera i Riformatori sardi hanno lanciato la proposta di un piano integrato energetico per la città di Cagliari, durante il primo dibattito in vista del Progetto di Cagliari 2016.

Ospite della serata, nei sotterranei del Municipio di Cagliari, nel Largo Carlo Felice, il professor Carlo Bernardini che ha spiegato come sia possibile porre fine della schiavitù delle caldaie e delle pompe di calore che consumano tantissimo con costi elevatissimi, con la produzione di calore e fresco, abbattendo i costi per le famiglie, con una condotta sotterranea dove scorre l’acqua che, scambiando il calore con l’acqua marina e collegata alle pompe condominiali, di cui ormai sono forniti tanti palazzi del capoluogo, produce calore o fresco a seconda della stagione.

«Un sistema utilizzato in tante parti d’Europa», ha spiegato Carlo Bernardini.

«Cagliari ha un piano energetico sui generis, adottato nel 2012 ma che in realtà non propone alcuna idea guida. Tanto che – hanno spiegato i Riformatori sardi – i cagliaritani ne pagano le conseguenze con la loro bolletta energetica.»

“La questione dell’energia – spiegano i Riformatori sardi – è essenziale per Cagliari e i cagliaritani. Un piano energetico vero, con idee nuove e innovativo sono importantissime non solo per consentire ai cagliaritani di risparmiare tantissimo ogni mese sull’energia che consumano, ma anche per consentire al capoluogo della Sardegna di essere una città moderna e patria dell’innovazione tecnologica. La vera scommessa per la Cagliari del futuro.»