16 November, 2024
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Dal 28 settembre sono in corso le celebrazioni della festa del decennale dell’associazione folkloristica “Santa Maria” di Flumentepido, organizzata con il patrocinio del comune di Carbonia. «Un’associazione longeva che rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra città per la sua capacità di tramandare con passione e dedizione la cultura popolare sulcitana da ben 10 anni», ha detto il sindaco Paola Massidda.
L’Associazione Folkloristica “Santa Maria” di Flumentepido, nata nel 2007, è attiva con continuità dal 2008.
Domani, venerdì 19 ottobre, nei locali dell’Associazione Centro Anziani Onlus di via Brigata Sassari, a Carbonia, alle ore 18.00, si svolgerà la presentazione del libro “Non potho reposare. Il canto d’amore della Sardegna”, dell’autore Marco Lutzu, ricercatore e docente universitario, ideatore del progetto editoriale Ottavio Nieddu. All’incontro saranno presenti artisti e cori polifonici locali. Alle ore 20 si svolgerà una cena a base di gnocchetti alla campidanese, salsiccia al sugo, pane, vino e dolci. A seguire, dalle ore 21.00, balli sardi con Carlo Boeddu e Gianmichele Lai.

 

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L’associazione folkloristica “Santa Maria” di Flumentepido, in occasione del compimento dei dieci anni di attività, organizza per il prossimo 19 ottobre, dalle ore 18.00, presso i locali del Centro Anziani di via Brigata Sassari, a Carbonia, una serata dedicata alla cultura e al ballo tradizionale.

Dalle ore 18.00 verrà ospitata la presentazione del libro “Non potho reposare. Il canto d’amore della Sardegna” in presenza dell’autore Marco Lutzu e dell’ideatore del progetto editoriale Ottavio Nieddu. Alla presentazione del libro parteciperanno diversi artisti locali.

Dalle ore 20.00 l’associazione, con il contributo di 7,00 €, offrirà un menù tradizionale (gnocchetti alla campidanese, salsiccia al sugo, pane, vino, acqua e dolci tradizionali).

La serata proseguirà con i balli tradizionali accompagnati dalle musiche dei maestri Carlo Boeddu e Gian Michele Lai. Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 349 6076132.

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Circoscrizione Cortoghiana 2 copia16 luglio 2016 - Ballus in pratza

Si terrà, sabato 16 luglio a Cortoghiana (Piazza Circoscrizione), a partire dalle 21.00, l’ottava edizione della rassegna folkloristica “Ballus in Pratza”. Organizza l’Associazione Culturale Folkloristica “Santa Maria” di Flumentepido, in collaborazione con il Comune di Carbonia.

La manifestazione si propone di valorizzare e promuovere le tradizioni, gli usi, i costumi, le musiche e danze popolari della tradizione locale ed isolana.

Il programma prevede:

Ore 20.30: Degustazione prodotti tipici locali;

Ore 21.00: Balli della tradizione isolana eseguiti dai seguenti gruppi folkloristici:

– Gruppo Folk “Maria Carta” – Gonnesa

– Gruppo Folk “Tradizioni popolari” – Galtellì

– Gruppo Folk “Sa Bitta” – Bitti

A seguire balli in piazza per tutti con le musiche della formazione “Ballade, Ballade Bois” con: Carlo Boeddu (organetto), Gianmichele Lai (trunfa e voce), Fabio Calzia (chitarra), Giuseppe Cillara (percussioni), Bruno Camedda (fisarmonica).

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Due weekend di musica fra tradizione e innovazione, con workshop, mostre e concerti: il 5 e 6 dicembre, e poi sette giorni dopo, sabato 12 e domenica 13, doppio appuntamento a Berchidda, dove l’associazione culturale Time in Jazz, titolare dell’omonimo festival internazionale fondato e diretto da Paolo Fresu, completa il percorso di due progetti che l’hanno vista impegnata nel corso dell’anno: uno è “Sonata di Mare“, un circuito transfrontaliero (cofinanziato con il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) che riunisce vari festival ed eventi dell’area marittima e costiera di Corsica, Liguria, Toscana e Sardegna, con l’obiettivo di valorizzare e mettere in relazione reciproca la musica tradizionale e contemporanea dei rispettivi territori e creare nuove produzioni artistiche; l’altro progetto è invece “I Luoghi del Jazz” (realizzato con il contributo del MiBaCT) che ha come obbiettivo la valorizzazione dei luoghi e delle residenze artistiche delle organizzazioni partner coordinate da Time in Jazz (le associazioni Spaziomusica di Ancona, Polyphonia di Lucca, Rest-Art di Novara, Mosuica moderna di Thiene in provincia di Vicenza, Locomotive di Sogliano Cavour in provincia di Lecce e l’Onyx Jazz Club di Matera), e la costituzione di reti tematiche strutturate attorno a “poli di aggregazione” artistica e hub creativi.

A “Sonata di Mare” è dunque dedicato il primo weekend, in calendario sabato 5 e domenica 6 dicembre, che sotto il titolo “Sonos stringe il focus sulla musica del Mediterraneo: protagonisti delle due giornate, tra conferenze, masterclass e concerti, il sassofonista Stefano Cocco Cantini, il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, il suonatore di organetto diatonico Carlo Boeddu, il coro Cuncordu e Tenore de Orosei, il cantore corso, l’etruscologa Simona Rafanelli. A far da cornice, una mostra di strumenti delle tradizioni musicali delle regioni coinvolte nel progetto “Sonata di Mare”.

Stefano Cocco Cantini e Antonello Salis (foto di Daniele Franchi)-1 Cuncordu e Tenore de Orosei (m) (foto Gigi Murru)

Alessio Bertallot

Alessio Bertallot

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Rettilineo finale per Time in Jazz, il festival diretto da Paolo Fresu nella sua Berchidda e in altri quattordici centri del nord Sardegna, che fra domani (sabato 15) e domenica (16 agosto) sfoglia le pagine conclusive della sua ventottesima edizione. Tiene banco la musica, ma sono diversi gli appuntamenti collaterali ai concerti.

Come da tradizione, la giornata di Ferragosto si apre nelle campagne intorno a Berchidda all’insegna de “Sas Chejas foranas”, una serie di eventi ospitati nelle suggestive chiese campestri dei dintorni del paese con il patrocinio del ministero dell’Ambiente. Si comincia alle 11.00 alla chiesetta di San Michele con la consueta conferenza sui temi dell’ambiente, momento immancabile tra le iniziative di Green Jazz, il settore del festival dedicato alla sensibilizzazione ambientale e alla riduzione dell’impatto del festival sul territorio. Interviene, quest’anno, il dottor Vincenzo Migaleddu, presidente dell’ISDE Sardegna (Associazione internazionale dei Medici per l’Ambiente) con una conferenza in linea con questa edizione del festival dedicata alle ali. Titolo, “Cosa ci vuole per volare?”. La conversazione affronterà, dunque, i temi del movimento nell’aria, delle soluzioni artistiche e tecnologiche che l’uomo ha messo in atto per superare l’imposizione fisica del solo movimento sul terreno, e del rapporto tra respiro e salute.

Al termine, spazio alla musica con uno degli ospiti più attesi quest’anno a Time in Jazz, Stefano Bollani. Reduce dal concerto della sera prima con il Danish Trio, il quarantaduenne pianista e compositore milanese (ma anche conduttore radiofonico e televisivo su Rai3) si presenta stavolta in solo. E sarà una bella occasione per apprezzare da vicino uno dei jazzisti italiani più popolari, ottimo musicista ma anche grande intrattenitore, capace di giocare col pubblico come gioca con le sue note. Pluripremiato nel corso della sua carriera, Stefano Bollani ha chiuso il 2014 con il disco d’oro per il suo album/progetto “Carioca” e ha aperto il 2015 vincendo il referendum della rivista Musica Jazz per il miglior disco dell’anno con “Joy in Spite of Everything”, registrato proprio con il Danish Trio.

Al termine del concerto, dopo un breve spostamento nella vicina chiesetta di Santa Caterina, si rinnova un altro momento tipico del Ferragosto a Time in Jazz: il pranzo campestre a base dei piatti della cucina tradizionale di Berchidda. Realizzato in collaborazione con Granarolo, Formaggi Podda e il Comitato Santa Caterina, prevede l’uso di stoviglie biodegradabili ed un’attenta raccolta differenziata dei rifiuti.

Sempre a Santa Caterina, alle 18.00, ritorna anche questo Ferragosto l’appuntamento con una delle forme più note della tradizione musicale sarda, il Canto a Chitarra, una competizione musicale in cui due cantadores si affrontano in un lungo ciclo di forme che metteranno a dura prova le loro abilità: tecnica, fiato, capacità di improvvisare e smuovere i sentimenti. Protagonisti della gara, a cura dell’etnomusicologo Fabio Calzia, i cantadores Carlo Crisponi e Gianmichele Lai, due interpreti tra i più noti e apprezzati sulla scena odierna del Canto a Chitarra, con l’accompagnamento eccezionale dell’organettista Carlo Boeddu.

Al rientro a Berchidda, alle 21.30, si accendono per l’ultima volta i riflettori sul palco centrale di Piazza del Popolo. Per consuetudine la serata di Ferragosto, a Time in Jazz, è divisa in due parti distinte: la prima, con ingresso a pagamento (biglietto intero in platea a 15 euro, ridotto a 13; in tribuna a 13 e 11 euro) propone “Liberetto II”, il progetto del contrabbassista e violoncellista svedese Lars Danielsson, in scena con il suo nuovo quartetto formato dal chitarrista inglese John Parricelli, dal pianista Gregory Privat e dal batterista Magnus Öström (ex Esbjorn Svensson Trio). Riconosciuto e apprezzato in tutta la scena jazzistica internazionale per il suono lirico e potente allo stesso tempo, Danielsson è un musicista eclettico, che sa spaziare dalla classica al jazz con grande naturalezza: con l’album “Liberetto II” (uscito giusto un anno fa in agosto e registrato con lo stesso organico di scena a Berchidda, eccezion fatta per il pianista, che nel disco è Tigran) prosegue il percorso intrapreso dall’acclamatissimo disco del 2012, “Liberetto”, per esplorare nuove dimensioni musicali ai confini tra musica da camera, jazz, e musica popolare europea.

Altre atmosfere caratterizzeranno la seconda parte della serata in Piazza del Popolo quando, sgomberata la platea da tutte le sedie e aperti i cancelli con ingresso gratuito, entreranno in scena The Rad Trads, la coinvolgente formazione newyorkese che nelle serate precedenti ha animato le vie del paese con le sue sortite musicali. Con quattro potenti fiati (Jared LaCasce e Michael Fatum alle trombe, Patrick Sargent al sax tenore, “Tall” Sam Crittenden al trombone) e una trascinante sezione ritmica (Alden Harris McCoy alla chitarra, Michael “Big Red” Harlen al basso e Johnny Fatum alla batteria), The Rad Trads cattureranno il pubblico per portarlo nel cuore della festa finale con le loro sonorità che spaziano dal primo jazz delle brass band di New Orleans al Rythm & Blues, al blues di Chicago e al Delta blues, spingendosi fino al Rock & Roll.

Poi, la festa continua al jazz club del Centro Laber, con la terza proposta selezionata attraverso il concorso Time Out, Tempi di Cris, ovvero Cristian Orsini aka dj Cris (consolle e elettronica), Matteo Cara (synth e tastiere), Raffaele Mele (chitarra), Mauro Dore (basso) e Paolo Succu (batteria e percussioni): cinque musicisti sardi uniti dalla passione per il funk e la black music delle origini, al debutto con l’album autoprodotto “Event Horizon”, uscito lo scorso anno. I quattro strumenti tradizionali, uniti alle sonorità elettroniche di un DJ, sono la cifra distintiva di questa formazione, che così disseziona e rimescola idee, temi e improvvisazioni, invertendo i ruoli tradizionali dei vari strumentisti e creando dinamiche inaspettate.

River of Gennargentu (s)The Rad Trads (3) Tempi di Cris -media Stefano Bollani - ValentinaCenni (2s)  Lars_Danielsson (s)