3 December, 2024
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Sabato 7 ottobre 2023 l’Amministratore Apostolico della diocesi di Iglesias, il Cardinale Arrigo Miglio, ha provveduto a nominare alcuni sacerdoti alla guida di quattro parrocchie diocesane. Le nomine sono in parte dovute al fatto che don Francesco Mannu alcune settimane fa ha lasciato le parrocchie di Tratalias e Villaperuccio, a soli cinque mesi dalla nomina, avvenuta il 15 aprile scorso.
Don Giorgio Uccheddu, 81 anni, ritorna alla guida della Parrocchia B.V. del Rosario in Villaperuccio, l’aveva guidata già in precedenza per ben trentaquattro anni, essendovi giunto nel 1982, nominato dal vescovo di allora, mons. Giovanni Cogoni, e lasciò Villaperuccio, senza cerimonia pubblica, nel 2016. Sarà Amministratore parrocchiale e manterrà l’incarico di officiale di curia in Iglesias; don Giorgio, inoltre, dal 2 aprile 2023, è canonico onorario del capitolo.
Don Mauro Coni, 56 anni il prossimo novembre, è il nuovo Arciprete Parroco della Parrocchia Vergine di Monserrato in Tratalias, mantiene l’incarico di parroco di Perdaxius e lascia l’ufficio di Amministratore parrocchiale della Parrocchia San Giuseppe in Rio Murtas, nella quale vi giunse nel 2018; don Diego Cerniglia, 35 anni, sacerdote da appena quattro mesi, essendo stato ordinato il 15 giugno scorso, è il nuovo assistente spirituale zonale dell’AGESCI e dell’UNITALSI per la sottosezione di Iglesias e Amministratore parrocchiale della Parrocchia San Giuseppe in Rio Murtas, lascia l’ufficio di Vicario parrocchiale della Parrocchia San Carlo Borromeo in Carloforte; don Luca Manconi, 44 anni, ex salesiano, mantenendo l’incarico di Amministratore parrocchiale di Nuraxi Figus, è nominato Amministratore parrocchiale della Parrocchia Sant’Elena Imperatrice in Matzaccara, coadiuvato dal diacono Domenico Grillo. Don Manconi subentra al compianto don Pietro Desogus, scomparso prematuramente, a soli 63 anni, il 13 maggio scorso.

Guido Cadoni

È stato presentato venerdì 22 settembre, a Carloforte, nei locali Ex-Me che ospitano la biblioteca comunale, il libro di Angela Borghero “My way” – Ho vissuto a modo mio, edito da Giampaolo Cirronis. In molti hanno partecipato all’evento: gli amici perché affezionati e i curiosi perché affascinati dall’aver tanto sentito parlare di questa instancabile “combattente”, Angela Borghero che, come scrive Francesco Sanna (direttore della RSA Sant’Elia di Nuxis) nella prefazione del libro «ha vissuto una vita straordinaria, ma altrettanto segnata da grandissimi momenti di difficoltà che hanno forgiato una grande donna, un esempio di coerenza, coraggio e senso di sacrificio per il prossimo». Leggendo il libro il lettore avrà davanti a sé un esempio di come anche gli ostacoli più difficili possano essere abbattuti. Definita nel 2002 come la “Paladina dei deboli”, per tanti anni Angela Borghero è stata impegnata nella difesa dei cosiddetti “invisibili”, delle persone che non “hanno voce” e che non riescono a difendere i propri diritti, spesso calpestati.

Oggi, a 81 anni, Angela non si è ancora arresa, nonostante la sclerosi multipla, rivelatasi quando aveva 20 anni, la costringa a vivere in una R.S.A. Lei prosegue a lanciare i suoi messaggi, cercando di fare breccia nei cuori, nella speranza che il maggior numero di persone possibile possano seguire il suo esempio.

L’evento di Carloforte organizzato dal gruppo di Sinistra Futura con il patrocinio del comune di Carloforte, ha offerto al pubblico presente una serata ricca e piacevole, presentata da Gabriella Olanda con la partecipazione del parroco della chiesa di San Carlo Borromeo don Andrea Zucca, di Luca Pizzuto, originario di Carloforte, ex consigliere regionale e oggi consigliere comunale di Sinistra Futura a Carbonia, della ricercatrice IRRE Rosella Capriata e del giornalista nonché editore del libro, Giampaolo Cirronis.

Dopo l’intervento dell’assessore e vicesindaco del comune di Carloforte Betty Di Bernardo, che ha detto di non conoscere Angela Borghero ma di averne spesso sentito parlare per la sua appassionata attività nel sociale, tutti i relatori hanno elogiato “le imprese” dell’autrice del libro, le hanno reso onore, riconoscendone un ruolo molto importante nel territorio. Non potendo essere presente per motivi legati alla sua salute, Angela ha salutato e ringraziato attraverso una telefonata in diretta tutti i presenti, che hanno poi assistito alla visione di un video con una lunga e toccante intervista rilasciata nella R.S.A. a Gabriella Olanda.

La voce di Mara Sanna ha poi proposto uno spaccato del libro, letto con un’intensità che accarezzava il cuore, e la canzone di Fiorella Mannoia “Quello che le donne non dicono”, interpretata dalla stessa Mara Sanna, ha poi suggellato in tutti un attimo di commozione, soprattutto vedendola cantare con la piccola figlia Eleonora al suo fianco.

Particolarmente significativo è stato l’intervento di Luca Pizzuto, che ha ricordato il percorso, sociale e politico, fatto con Angela Borghero fin da quando era ragazzo.

A concludere la serata, un altro intramontabile successo dell’insuperabile Frank Sinatra dal titolo “My way” interpretato da Franco che ha emozionato tutti i presenti.

La serata ha lasciato in ogni cuore dei presenti la consapevolezza che – come disse Aristotele – «per essere eccezionali non basta semplicemente pensare in modo eccezionale e sentirsi eccezionali, bisogna agire in modo eccezionale». Chi meglio di Angela Borghero lo ha dimostrato nella sua vita?

Nadia Pische

   

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Il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, al termine della solenne celebrazione per la riapertura della basilica di Sant’Antioco Martire con la dedicazione della chiesa e dell’altare, in Sant’Antioco, ha annunciato alla diocesi alcune nomine e trasferimenti di parroci: per la rinuncia di don Gianni Cannas, 73 anni, originario di Sant’Antioco, don Andrea Zucca, 41 anni, attualmente parroco di San Ponziano in Carbonia, è stato nominato parroco della parrocchia San Carlo Borromeo in Carloforte. Don Zucca lascia San Ponziano dopo appena un anno e otto mesi dalla nomina; giunse a Carbonia, dopo un breve periodo in cui fu amministratore parrocchiale della medesima parrocchia, in seguito alla dipartita del compianto don Amilcare Gambella. Don Zucca proveniva da Villarios, in cui fu amministratore parrocchiale per pochi mesi.

La parrocchia principale di Carbonia non resterà scoperta, Don Cristian Lilliu, 45 anni, attuale parroco della parrocchia Vergine Assunta in Domusnovas, sarà parroco della parrocchia di San Ponziano. Don Lilliu, ordinato sacerdote il 25 giugno 2005, è vice assistente regionale dell’Oftal, Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes.

A Domusnovas giunge don Vittorio Scibilia, parroco di Sant’Antonio di Padova in Fluminimaggiore dal 2014. E’ il direttore dell’ufficio liturgico diocesano.

Don Gianfranco Nonnis, vicario di San Ponziano e Cristo Re in Carbonia dal 2018, è nominato parroco della parrocchia di Sant’Antonio di Padova in Fluminimaggiore.

Mons. Giovanni Paolo Zedda ha anticipato che non saranno le uniche nomine, ma altre potrebbero seguire nelle prossime settimane: «Stiamo riflettendo sull’esigenza di rinnovare le strutture parrocchiali con nuove modalità di amministrazione pastorale delle parrocchie per il cambiamento d’epoca che stiamo vivendo nel mondo e la conseguente necessità per la Chiesa di una vera conversione pastorale in senso missionario».

Non può mancare una riflessione sul numero sempre più esiguo dei sacerdoti, peraltro sempre più avanti in età e con un numero risicato di seminaristi. Il seminario minore di Iglesias è chiuso da tempo e al maggiore, a Cagliari, sono appena in sei: due al I anno: due al V anno e due nella Comunità propedeutica. Una nota felice: sabato 5 settembre, alle ore 10.30, nella Cattedrale Santa Chiara, mons. Giovanni Paolo Zedda ordinerà sacerdote il diacono Francesco Mannu della Comunità parrocchiale, della Vergine Assunta in Domusnovas.

Guido Cadoni

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Il 16 gennaio ricorre il cinquantesimo anniversario della tragedia del Fusina, il naufragio della motonave carica di 4.000 tonnellate di blenda, a due miglia e mezzo da “Punta delle Oche”, a 39° 12’ 12” latitudine Nord – 8° 14’ longitudine Est, nel quale persero la vita diciotto dei diciannove componenti dell’equipaggio (solo tredici corpi vennero recuperati ed identificati). L’unico che riuscì a raggiungere miracolosamente terra e a mettersi in salvo, fu il cameriere Ugo Freguja.

Le vittime furono: il comandante Mario Catena; il 1° ufficiale di coperta Giacinto Gimma; il 2° ufficiale di coperta Giordano Voltolina; il direttore di macchine Giorgio Renier; il 1° ufficiale di macchine Erminio Doria; il 2° ufficiale di macchine Giacomo Canova; l’ufficiale radiotelegrafista Giovanni Nordio; il nostromo Duilio Padoan; i marinai Domenico Bonaldo, Giuseppe Ballarin, Giuseppe De Gennaro e Felice Spanio; il mozzo Angelo Menotti Barbieri; il fuochista Sergio Doria; l’operaio meccanico Francesco Ravalico; gli ingrassatori Nicola Farinola e Giuliano Scienzo; il cuoco Giovanni Lenzovich.

Sabato 18 e domenica 19 gennaio, Carloforte ricorderà le vittime del Fusina, in una cerimonia organizzata dall’associazione Pro Loco con il patrocinio del comune di Carloforte.

Il programma verrà aperto sabato 18 gennaio, alle 18.00, nella sala Ex-Me di via XX Settembre, con una serata commemorativa con documenti, filmati, letture e testimonianze che ripercorrono le vicende della tragedia e del suo ricordo nel tempo; domenica 19 gennaio, alle 10.30, nella chiesa di San Carlo Borromeo, alla presenza delle autorità civili, militari e delle associazioni, verrà celebrata una Santa Messa in suffragio delle vittime del naufragio. Al termine, si svolgerà una processione verso il monumento della Stella Maris, presso la banchina Mamma Mahon, con la deposizione di un omaggio floreale.