22 December, 2024
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«Non siamo ancora arrivati a scrivere la parola fine, ma sicuramente oggi, per quanto riguarda la vertenza ex Alcoa, è stato fatto un importante passo avanti.»

Racchiude soddisfazione per quanto fatto e fiducia per il futuro il commento della segreteria territoriale FIOM-CGIL del Sulcis Iglesiente alla giornata vissuta oggi nello stabilimento ex Alcoa di Portovesme.

«Il ministro Carlo Calenda, con il presidente Francesco Pigliaru insieme all’Amministratore delegato di Invitalia, hanno firmato alla presenza delle OO.SS., presso la sala mensa dell’ex Alcoa adibita per l’occasione al ricevimento dell’affollata conferenza stampa, l’accordo di programma per l’investimento proposto dalla Sider Alloys (presente al tavolo nella persona dell’amministratore delegato dottor Giuseppe Mannina) – aggiunge la FIOM-CGIL del Sulcis Iglesiente -. Nell’occasione è stato confermato il passaggio di proprietà dalla multinazionale americana Alcoa ad Invitalia. La FIOM-CGIL del Sulcis Iglesiente, da atto alle Istituzioni Nazionali, Regionali e Territoriali dell’importante passo in avanti compiuto nella giornata odierna; risultato, che nel momento in cui venisse realizzato, potrà essere considerato storico per il rilancio dell’intero polo industriale di Portovesme.»

«È inutile ripetere, quanto risultino importanti le sinergie tra la centrale ENEL, lo smelter di alluminio primario e l’Eurallumina, e di conseguenza come le prospettive di rilancio della stessa Eurallumina e la produzione di energia della stessa centrale Enel, possano godere di vantaggi importanti, forse fondamentali, nel momento in cui questo riavvio si dovesse realizzare – sottolinea ancora la FIOM-CGIL del Sulcis Iglesiente -. I lavoratori dell’ex Alcoa, nella giornata di oggi, ancora una volta hanno partecipato in maniera massiccia, evidenziando in ogni circostanza quanto sia legato il binomio dignità-lavoro, con un entusiasmo che ha travolto tutti, ancora una volta sono stati encomiabili. Ma allo stesso modo hanno chiesto alle stesse Istituzioni di fare presto, invitando tutti al massimo impegno al fine di raggiungere il risultato della ripartenza nel più breve tempo possibile.»

«La FIOM-CGIL del Sulcis Iglesiente, nel prendere favorevolmente le richieste dei lavoratori, non poteva cogliere occasione migliore per inviare a tutti i soggetti della trattativa, ed in particolare a tutti i lavoratori che tanto aspettano questo risultato, i migliori auguri di Buone Feste, con l’auspicio – conclude -, che questo nuovo anno che si appresta ad arrivare, forse sarà davvero migliore. Auguri a tutti.»

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«Alcoa riparte. La presenza  del ministro Carlo Calenda certifica che il percorso per la valorizzazione e rilancio della filiera dell’alluminio arriva a un traguardo positivo: c’è un acquirente per la fabbrica di Portovesme.»

Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, deputato del Partito democratico.

«Cinque anni fa in tanti avevano decretato la morte della fabbrica – aggiunge Emanuele Cani -. C’è voluta tenacia, impegno e costanza per arrivare a questo risultato. La firma sull’accordo di programma tra il ministro e Invitalia e la Regione certifica l’impegno importante e significativo del Parlamento, del Governo e del ministro Calenda. Da oggi si lavora per il passaggio al proprietario e quindi per il futuro dello smelter e dell’intera filiera industriale dell’alluminio.  La Sardegna si ricandida per ricoprire un ruolo importante nel panorama industriale e manifatturiero nazionale. Da oggi si riparte e si lavora per una nuova rinascita – conclude Emanuele Cani -. Per il territorio e per i lavoratori.»

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«Abbiamo compiuto un passo avanti importante, frutto del lavoro di tutti, ma oggi non c’è niente da festeggiare. Festeggeremo solo il giorno in cui saluteremo l’uscita da questo stabilimento, del primo lingotto di alluminio targato Sider Alloys.»

E’ questo il passaggio più significativo dell’intervento fatto questa mattina dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, nella sala mensa dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme che da questa mattina è ufficialmente passato di proprietà dalla multinazionale statunitense Alcoa ad Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa), rappresentata dal suo più alto dirigente, l’amministratore delegato Domenico Arcuri. Presente a Portovesme anche Giuseppe Mannina, amministratore delegato della Sider Alloys, la multinazionale svizzera destinata a rilevare la proprietà dello stabilimento da Invitalia il prossimo 15 febbraio. In questo arco di tempo, proseguiranno gli incontri per definire tutti gli aspetti procedurali e l’11 gennaio è fissato un incontro tra azienda e sindacati, per l’avvio dell’esame del piano industriale (è previsto un investimento iniziale di 135 milioni di euro, 80 dei quali saranno coperti da un finanziamento del Governo da restituire a tasso agevolato, mentre sono previsti una quota di una decina di milioni a fondo perduto ed un concorso della Regione Sardegna per altri 8 milioni di euro) e degli organici che dovranno concorrere alla riapertura ed al rilancio produttivo dello stabilimento.

All’incontro di stamane erano presenti il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, accompagnato da quattro assessori (Maria Grazia Piras dell’Industria, Donatella Spano dell’Ambiente, Virginia Mura del Lavoro e Cristiano Erriu dell’Urbanistica ed Enti locali); i parlamentari Francesco Sanna ed Emanuele Cani, i consiglieri regionali Pietro Cocco e Luca Pizzuto; il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi; e numerosi sindaci dei comuni del territorio.

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed i lavoratori tutti hanno ringraziato il governatore Pigliaru e, soprattutto, il ministro Calenda, per il lavoro svolto per la soluzione di una vertenza che si trascina da cinque anni, e di aver continuato a lavorare, al fianco dei lavoratori, anche quando tutto sembrava perduto e le speranze di poter vedere la fabbrica ripartire sembravano ormai svanite.

Il ministro Calenda ha sottolineato che l’Italia è diventata un grande paese grazie all’industria ed è con l’industria, affiancata dagli altri settori produttivi, che può rilanciarsi nei prossimi anni.

In serata e domani pubblicheremo un ricco album fotografico della giornata ed alcuni filmati registrati questa mattina durante la visita del ministro Calenda, prima al presidio, poi nella sala mensa, dove sono intervenuti, oltre al ministro Carlo Calenda, anche il governatore Francesco Pigliaru e l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri. E, al termine, sono state poste le firme sul passaggio di proprietà dello stabilimento ad Invitalia.

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La Giunta regionale ha approvato ieri lo schema di Accordo di Programma tra Regione, Ministero per lo Sviluppo Economico ed Invitalia S.p.A. per la realizzazione del Contratto di Sviluppo presentato dalla Sider Alloys Italia S.p.A., grazie al quale si potrà attuare un Programma di sviluppo industriale nel sito di Portovesme.

Insieme allo schema di Accordo di Programma, la Giunta, su proposta del Presidente Pigliaru, ha deciso di destinare 8 milioni di euro, come quota di cofinanziamento regionale, per garantire il sostegno della Regione al piano di rilancio industriale proposto dalla Sider Alloys in vista della ripresa della produzione di alluminio primario nel Sulcis. La soluzione della vicenda Alcoa, dunque, è sempre più a portata di mano a tre anni e mezzo dalla decisione della Giunta Pigliaru di attivarsi, insieme al Governo, per la ricerca di investitori disposti a rilevare lo smelter di Portovesme.

Nei giorni scorsi, nel corso di un incontro al MISE, sono stati evidenziati i prossimi passi del percorso, avviato in questi ultimi mesi, e che si dovrà concludere entro il 15 febbraio con la firma finale per la cessione dello stabilimento. L’Accordo di Programma, che il Piano Sulcis contribuisce parzialmente a finanziare, rende operativo l’iter del passaggio dello stabilimento da Alcoa a Invitalia e, quindi, da Invitalia a Sider Alloys. Poi sarà la volta del Contratto di Sviluppo. A partire dal prossimo 11 gennaio inizierà il confronto fra sindacati e investitore, con la mediazione del MISE e della Regione, per definire una piattaforma sindacale.

Oggi, intanto, l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha ricevuto una delegazione dei sindacati territoriali del Sulcis, CGIL, CISL, UIL e CUB, che hanno chiesto di essere aggiornati sulla proroga dei trattamenti di mobilità in deroga fino al 30 giugno 2018 per i lavoratori di Portovesme, in applicazione dell’accordo siglato lo scorso 8 novembre al tavolo con i rappresentanti sindacati regionali confederali.

«Stiamo lavorando per dare attuazione all’impegno preso con le segreterie regionali confederali per l’impiego degli stanziamenti previsti per le aree di crisi complessa di Portovesme e Porto Torres, in applicazione del Decreto legislativo n. 148 del 2015, per la proroga dei trattamenti di mobilità in deroga fino al 30 giugno 2018. Sono complessivamente, tra Porto Torres e Portovesme, oltre 900 i lavoratori interessati, con un impegno di spesa di circa 10 milioni di euro. Nei prossimi giorni – ha detto l’assessore del Lavoro – dopo il necessario aggiornamento del tavolo regionale, verrà adottata la delibera di Giunta contenente l’elenco già definito dei lavoratori in possesso dei requisiti per accedere all’ammortizzatore, ed il Piano di politiche attive destinato agli stessi lavoratori. Sono già stati definiti, d’intesa con la competente Direzione generale del ministero del Lavoro, gli ulteriori passaggi finalizzati a ottenere l’autorizzazione che consentirà all’INPS di procedere con l’erogazione dei trattamenti.»

«Non nascondo – ha aggiunto Virginia Mura – lo stupore per l’esigenza manifestata dai sindacati territoriali, che dovrebbero essere stati informati da tempo dalle segreterie regionali, tenuto conto del fatto che l’accordo risale all’8 novembre. L’incontro di oggi, in ogni caso, ha permesso di dare una corretta informazione ai lavoratori, anche in vista della visita di domani del ministro Carlo Calenda per la firma dell’accordo con Sider Alloys, che finalmente dà una prospettiva concreta per il riavvio dello stabilimento e il reimpiego delle maestranze.»

«Siamo, inoltre, in attesa dell’approvazione della finanziaria nazionale – ha concluso l’assessore del Lavoro – che potrebbe prevedere, stando alle ultime notizie che giungono da Roma, una norma che consentirebbe l’ulteriore proroga della mobilità in deroga ai lavoratori delle aree di crisi complessa fino al 31 dicembre 2018.»

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10215276053802556/

Si è svolta questa mattina, nel salone dell’oratorio salesiano Don Giovanni Bosco della chiesa di San Ponziano, l’assemblea dei lavoratori dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, dopo le ultime novità emerse la scorsa settimana nel vertice del ministero dello Sviluppo economico. L’umore dei lavoratori era decisamente diverso rispetto alle ultime riunioni svoltesi nello stesso oratorio, di fiducia in una positiva conclusione della lunga e difficile vertenza, anche se permane la prudenza, perché i festeggiamenti, eventualmente, verranno fatti dopo la riapertura dei cancelli ed il rientro al lavoro per la ripresa della produzione di alluminio.

La trattativa per la cessione dello stabilimento ex Alcoa alla multinazionale svizzera Sider Alloys sembra essere giunta al tanto atteso punto di svolta. Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, come è noto, ha annunciato che la partita è praticamente chiusa con l’assegnazione dell’impianto alla multinazionale svizzera Sider Alloys che subentrerà ad Invitalia che a sua volta rileverà lo stabilimento il 15 febbraio 2018. Sugli aspetti del Piano, consistenza finanziaria, investimenti, tempi di riavvio e dimensione occupazionale, con l’Azienda, i sindacati incontreranno l’Azienda l’11 gennaio 2018. 

Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda il 22 dicembre sarà in Sardegna, in visita ai lavoratori del presidio di Alcoa davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme.

Nel tardo pomeriggio abbiano intervistato il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, sullo stato della trattativa per la cessione dello stabilimento ex Alcoa e su quello della vertenza per il rilancio produttivo dello stabilimento Eurallumina.

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«Nel 2014, quando pochissimi ci credevano, insieme ai lavoratori dell’Alcoa abbiamo convinto il Governo a fare tutto il possibile per far ripartire l’impianto. Il Governo è stato da subito con noi e si è mosso alla ricerca di imprenditori, portando Alcoa in cima ai dossier nazionali. Ora siamo a un passo dall’accordo finale, un momento decisivo per una vicenda in cui abbiamo fortemente creduto e che è simbolica per l’intera Sardegna». E’ il commento del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al termine dell’incontro svoltosi al Mise su Alcoa, presieduto dal ministro Carlo Calenda e alla presenza l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras.

«Il passaggio dello smelter di Portovesme a un nuovo investitore è il risultato per il quale la Giunta ha lavorato fin dal suo insediamento, quando nessuno avrebbe scommesso sul riavvio produttivo di Alcoa. Abbiamo tenuto sempre alta la tensione, lavorando quotidianamente con ministri e sottosegretari che sono stati interlocutori attenti e operativi. Grazie al lavoro fatto in sinergia con il Governo, in particolare con il ministro Calenda, siamo riusciti a trovare una soluzione che consentirà di far ripartire un’industria importante e strategica non solo per l’Isola ma per tutta l’Italia. Ciò non sarebbe stato possibile se anche i parlamentari sardi non avessero lavorato per varare norme per rendere competitive le produzioni energivore della Sardegna. Così come è stato fondamentale chiudere l’accordo con i sindacati per l’estensione degli ammortizzatori sociali, permettendo ai 500 lavoratori e alle loro famiglie di affrontare questi anni con più serenità. Per prudenza, aspettiamo di completare i pochi passi che mancano all’ultima firma e solo dopo festeggeremo – ha concluso il presidente Francesco Pigliaru – insieme ai lavoratori, che voglio ringraziare per averci da subito persuaso che la sfida si poteva vincere e con i quali andremo avanti nel percorso, che è stato lungo e complesso.»

Alla riunione di questa mattina al Mise, cui erano presenti, oltre all’assessore Maria Grazia Piras, i sindacati nazionali e territoriali di categoria, è emerso che il gruppo svizzero Sider Alloys è intenzionato a rilevare lo stabilimento Alcoa con un piano di investimenti che consentirà un rilancio produttivo della fabbrica. Sono stati inoltre evidenziati i prossimi passi del percorso che è stato avviato in questi ultimi mesi e che si dovrà concludere entro il 15 febbraio con la firma finale. L’intenzione è di chiudere entro Natale il corpus procedurale comprendente l’Accordo di Programma, che il Piano Sulcis contribuisce parzialmente a finanziare, per rendere operativo l’iter del passaggio dello stabilimento da Alcoa a Invitalia e, quindi, da Invitalia a Sider Alloys, e il Contratto di Sviluppo. A partire dal prossimo 11 gennaio inizierà il confronto fra sindacati e investitore, con la mediazione del Mise e della Regione, per definire una piattaforma sindacale.

«Il prossimo atto della Regione – ha detto l’assessore Maria Grazia Piras – sarà la rapida approvazione di una delibera della Giunta sull’Accordo di Programma». La Regione inoltre convocherà a breve i sindacati regionali per un approfondimento anche sul Piano industriale.

La Giunta Pigliaru, con Governo e Invitalia, ha intrapreso fin dal suo insediamento un percorso per la ricerca di un investitore, per arrivare in tempi serrati alla firma dell’Accordo di Programma, alla definizione delle risorse del Contratto di Sviluppo e al graduale riavvio degli impianti. Nel mentre, sono state poste le condizioni per il rilancio non solo di Alcoa ma di tutte le attività imprenditoriali nel polo industriale sulcitano, portando avanti le azioni stabilite nel Piano Sulcis, con il dragaggio del porto di Portovesme, investimento di quasi 16 milioni di euro, finanziato con fondi FSC assegnati all’assessorato dell’Industria. Inoltre è stato raggiunto un importante risultato sulla bonifica delle falde acquifere, i cui costi ricadranno su Alcoa e sulle altre aziende che operano nell’area industriale. La bonifica dei suoli è già in atto e nelle scorse settimane sono stati sciolti i nodi che ancora non avevano permesso l’avvio delle altre opere di risanamento.

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Soddisfazione per la svolta nella trattativa di cessione dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme arriva dal deputato del Partito democratico Emanuele Cani.

«La vertenza relativa al futuro dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme volge verso una conclusione positiva – dice Emanuele Cani -. Quanto emerso dall’incontro con il ministro Carlo Calenda non può che far ben sperare. È una delle ultime tappe del processo di valorizzazione del settore industriale e della filiera dell’alluminio che assegna alla Sardegna un ruolo fondamentale nel panorama nazionale. Un percorso avviato con la risoluzione sull’alluminio e proseguito, anche recentemente con gli emendamenti alla legge Europea. Ora si cambia pagina – conclude Emanuele Cani – e per il territorio, e le produzioni industriali comincia a vedersi un nuovo orizzonte.»

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«Il messaggio odierno del ministro Carlo Calenda sulla vicenda che riguarda il rilancio dello stabilimento Alcoa di di Portovesme dopo l’accordo di programma firmato dal Governo e Regione Sardegna  che sancisce il passaggio dello stabilimento a Invitalia e successivamente alla Sider Alloys è un’ottima notizia.»

Lo scrive, in una nota, Pietro Cocco, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale.

«Ora più che mai siamo vicini ad una svolta, un’iniezione di speranza a cui tutti guardiamo con fiducia – aggiunge Pietro Cocco –. Hanno avuto ragione i lavoratori che da anni sono accampati per difendere i loro diritti e che potranno vedere premiati i loro sforzi. Credo sia giusto riconoscere l’ottimo lavoro svolto dal presidente Francesco Pigliaru, dal Governo Renzi col ministro Carlo Calenda, dai sindacati e da tutti coloro che hanno avuto un ruolo nella lunga e travagliata vicenda.»

«Attendiamo ora la transazione ufficiale, annunciata dal Ministro, alla Sider Alloys, per rivedere in tempi brevi la riapertura degli impianti per la ripresa produttiva dell’alluminio in Sardegna che potrà garantire  il ritorno al lavoro di tante persone, in un territorio, quello del Sulcis Iglesiente – conclude Pietro Cocco -, che vive da tempo una grave e pesante congiuntura economica.»

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La trattativa per la cessione dello stabilimento ex Alcoa alla multinazionale svizzera Sider Alloys sembra essere giunta al tanto atteso punto di svolta. Il condizionale resta ancora d’obbligo, nonostante l’incontro svoltosi questa mattina al ministero dello Sviluppo economico abbia dato esito positivo, segnando le prossime tappe per una conclusione positiva.

«Per il ministro Calenda la partita è praticamente chiusa con l’assegnazione dell’impianto alla Sider Alloys che, sempre per il Ministro, subentrerà ad Invitalia che a sua volta rileverà lo stabilimento il 15 febbraio 2018 – si legge in un post su facebook della CGIL Camera del Lavoro Sulcis Iglesiente -. In queste ultime settimane sono state completate le attività relative agli accordi con Alcoa sul tema delle bonifiche ed è stata definita la norma per la riduzione dei costi energetici. Il Ministro ha anche affermato che è in via di definizione l’accordo di programma che vede la partecipazione economica anche della Regione e il contratto di sviluppo con il ministero. Nella riunione, non è stato fatto alcun cenno ai contenuti del Piano industriale, ma alla stessa era presente il vertice della Sider Alloys, al quale abbiamo poi avuto modo di esprimere le nostre perplessità in merito alle notizie informali soprattutto per quanto riguarda le ricadute occupazionali (si parla di 376 dipendenti diretti e 70 dell’indotto, n.d.r.). Sugli aspetti del Piano, consistenza finanziaria, investimenti, tempi di riavvio e dimensione occupazionale, con l’Azienda, ci siamo dati appuntamento all’11 di gennaio. È chiaro che la vertenza non è conclusa – conclude il post della CGIL Camera del Lavoro Sulcis Iglesiente – ma possiamo dire che i tasselli fondamentali stanno andando al loro posto grazie alla testardaggine, la tenacia e la mobilitazione dei lavoratori e del territorio.»

Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in un messaggio pubblicato nel suo profilo Twitter, ha annunciato la sua presenza il 22 dicembre in Sardegna, al presidio degli operai di Alcoa davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme.

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Cresce l’ottimismo su una positiva conclusione delle trattative per la cessione dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme. Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda oggi ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e domani incontrerà i rappresentanti della Giunta regionale per fare il punto della situazione. Il ministro ha manifestato fiducia, anche se mantiene una doverosa prudenza, per la delicatezza della fase delle trattative.

Fiducia è stata espressa anche dal ministro per la Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, che segue molto da vicino la vertenza Alcoa, fin da quando, nella veste di sottosegretario, il 13 novembre 2012 partecipò alla Grande Miniera di Serbariu, alla storica giornata in cui venne sottoscritto il Piano Sulcis.