22 November, 2024
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Si è svolto ieri, martedì 9 maggio, nel Palazzo della Regione, in viale Trento, a Cagliari, un incontro tra il capo di Gabinetto della Presidenza Gianluca Serra ed il delegato per il Coordinamento del Piano Sulcis, Tore Cherchi, nel quale è stato fatto il punto con le organizzazioni sindacali sullo stato della vertenza Alcoa che, allo stato attuale, registra una formale proposta di acquisto dello stabilimento con un piano industriale e richiesta di trattativa in esclusiva da parte della società Sider Alloys.
Invitalia, la società pubblica incaricata dal Governo di gestire la materia, seguendo la prassi normale in questo tipo di vertenze, ha in esame l’offerta ed ha in corso l’approfondimento della stessa, in un confronto diretto con Sider Alloys. La stessa Invitalia ha chiesto il differimento dei termini di scadenza dell’offerta di acquisto, per consentire che gli altri due soggetti che hanno manifestato interesse per lo stabilimento, completino la loro istruttoria e per avere il tempo necessario per le valutazioni finali.
Un’altra rilevante società che opera nel settore della componentistica per autotrasporto, infatti, ha in corso effettivamente la due diligence (cioè la valutazione degli impianti) per decidere se presentare una formale proposta di acquisto oppure rinunciare. Esaurita questa fase, Governo e Regione, previo confronto con le organizzazioni dei lavoratori, assegneranno l’esclusiva della trattativa ad una delle società interessate, sulla base di ciò che appare più utile per il futuro dei lavoratori e della produzione.
Parallelamente prosegue l’attività per conseguire le condizioni richieste su energia, porto e bonifiche. Il contenuto del provvedimento sull’energia, illustrato dal Ministro, consente condizioni competitive. L’esponente del Governo ha indicato il mese di maggio come periodo per lo sviluppo e la conclusione dell’iter. L’appalto del porto è stato effettuato e recentemente (lo scorso 21 aprile), il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha esaminato il progetto definitivo. La bonifica del suolo dello stabilimento è in corso: per il risanamento della falda è stato recentemente emesso il decreto che definisce cosa fare e i criteri per ripartire i costi fra cinque grandi aziende di Portovesme, fra le quali sono attualmente in corso incontri e riunioni per arrivare a una soluzione condivisa.
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, chiederà al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, di convocare quanto prima una riunione per un esame congiunto dello stato della vertenza con le organizzazioni sindacali.

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120 lavoratori hanno partecipato all’assemblea organizzata dalle segreterie di Fiom, Fsm, Uilm e Cub nella sala della chiesa di San Ponziano, a Carbonia, per fare il punto sulla vertenza Alcoa di Portovesme, dopo il vertice svoltosi la scorsa settimana al ministero dello Sviluppo economico.

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici hanno illustrato ai lavoratori lo stato della vertenza e le tappe fissate per giungere ad una soluzione che ora, dopo la nuova proposta d’acquisto presentata dalla Sider Alloys, sembra più vicina. Entro Pasqua, la proprietà dello stabilimento dovrebbe passare dalla multinazionale Alcoa a Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa con il compito di fare da filtro fra Alcoa e potenziali acquirenti.

Una volta ultimato questo fondamentale passaggio, il Governo potrà esaminare nel dettaglio il piano industriale proposto da Sider Alloys, che come ha sottolineato nella riunione del 30 marzo il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, sarà comunque oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali.

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Nuove speranze per il futuro di Alcoa sono emerse nell’incontro svoltosi al Mise, convocato dal ministro Carlo Calenda, al quale hanno partecipato l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras e il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi. Dall’incontro è emerso che l’investitore Sider Alloys ha completato la due diligence ed ha presentato un’offerta per l’acquisto dello smelter di Portovesme attraverso un piano industriale che non contiene elementi di inammissibilità. L’offerta di acquisto è ora al vaglio di Invitalia ma il Mise, prima di avviare trattative in esclusiva, intende fare in breve tempo una verifica con tutti i soggetti che hanno espresso interesse all’acquisizione degli impianti. Restano confermate tutte le misure messe in campo dal Governo per consentire il riavvio dello stabilimento: energia, infrastrutture e contratto di Sviluppo. La Regione ha espresso soddisfazione e apprezzamento per l’azione portata avanti in questi mesi dal ministro Calenda.

«Il Governo sta dimostrando di rispettare gli impegni e di procedere con assoluta celerità per chiudere positivamente la vicenda – ha commentato l’assessore  Maria Grazia Piras -. Condividiamo il percorso avviato dal ministro e da Invitalia e ci auguriamo che si arrivi a ottenere al più presto quel risultato per il quale la Giunta Pigliaru sta lavorando dal suo insediamento».

Ha espresso soddisfazione anche il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi. «Il piano industriale presentato dalla società interessata all’acquisto è stato giudicato ricevibile, quindi siamo ad una svolta importante. La Regione, dal canto suo, continua a portare avanti i progetti infrastrutturali che accompagneranno la ripresa dell’attività industriale, dalle azioni in campo ambientale ai lavori per l’adeguamento del porto di Portovesme».

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Nuova tappa, a fine mese, al ministero dello Sviluppo economico, per la lunga e difficile vertenza per il passaggio di proprietà dello stabilimento Alcoa di Portovesme.

Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha convocato per le ore 15.00 di giovedì 30 marzo un incontro con le segreterie nazionali e territoriali dei metalmeccanici per fare il punto sulla vertenza, alla luce delle ultime novità.

Al tavolo ministeriale verrà esaminata la nuova offerta d’acquisto dello stabilimento presentata lo scorso 28 febbraio dalla multinazionale svizzera Sider Alloys e delle possibili alternative, considerato in particolare l’interessamento manifestato dal fondo statunitense Kps.

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Sugli sviluppi della vertenza Alcoa, i segretari CGIL Roberto Puddu e Roberto Forresu scrivono al governatore Francesco Pigliaru e al ministro Carlo Calenda.

«Nella riunione tenutasi a Cagliari il 1 dicembre dello scorso anno, per quanto ci riguarda – scrivono Roberto Puddu e Roberto Forresu -, abbiamo formulato il riconoscimento per il cambio di passo impartito alla vertenza sia con l’accordo con l’Alcoa, sia per quanto riguarda la decretazione dell’Area di Crisi Industriale Complessa e le conseguenti soluzioni per superare in larghissima parte la perdita degli ammortizzatori sociali, oltre l’impegno a dare soluzione al resto dei lavoratori del bacino escluso da quel vitale provvedimento.»

«Al contempo – aggiungono Roberto Puddu e Roberto Forresu – abbiamo però sollecitato la prosecuzione del rispetto degli impegni nel merito e nel metodo con quest’ultimo che, a partire dalla natura della richiesta del Ministro di procedere indispensabilmente “giocando in squadra”, assume importante sostanza nell’esercizio della condivisione e nella responsabilità, ciascuno nell’ambito del proprio ruolo. Questione che comporta chiaramente il fatto che i componenti di quella “squadra” – che per noi sono e rimangono i lavoratori, le lavoratrici, il territorio nelle loro rappresentanze sindacali e istituzionali – devono essere parte attiva della stessa. Per questo, confermando l’apprezzamento per il cambio di passo ma consci che il tempo passa velocemente, dobbiamo anche ribadire e questo mal si sostanzia con le notizie a “gocce” nei Social; con quelle preziose e sempre informalissime frutto dell’interesse e delle interlocuzioni di Parlamentari del territorio; infine da quelle altrettanto informali e apparentemente “sfuggite” alle varie Parti in campo.»

«Infine, in considerazione della inusuale risposta domanda del Ministro in un twitt “se ci si possa vedere dopo il 15 marzo?”, riteniamo di poter affermare che per quanto ci riguarda è necessario anticipare e di molto quella data. Pertanto, ci permettiamo di sollecitare la Convocazione urgente della riunione della “squadra” – concludono Roberto Puddu e Roberto Forresu –  nella quale fare il punto e condividere lo stato della Vertenza, da tenersi possibilmente in Sardegna.»

Silos occupato

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La RSU Eurallumina questa mattina ha incontrato il ministro della Coesione territoriale e del Mezzogiorno Claudio De Vincenti, a Cagliari, come annunciato venerdì scorso durante la visita del presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni, per verificare lo stato di attuazione del Patto per la Sardegna. All’incontro, ha partecipato anche il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta.

I rappresentanti dei lavoratori hanno illustrato al ministro, con il quale hanno avviato continue interlocuzioni fin dalla visita a Carbonia, alla Grande miniera di Serbariu, per la firma del Piano Sulcis, quando ricopriva l’incarico di sottosegretario di Stato del ministero dello Sviluppo economico, le ultime fasi e l’attuale stato del percorso autorizzativo del progetto di riavvio produttivo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme, dopo la conferenza dei servizi, conclusasi con 23 pareri favorevoli e uno contrario, quello del soprintendente del Mibact, dichiarato non vincolante, e gli hanno consegnato un documento al riguardo.

La RSU ha ribadito al rappresentante del Governo che tutti gli accordi, protocolli e impegni ufficiali, sottoscritti a tutti i livelli istituzionali, rafforzati da 23 pareri favorevoli in conferenza dei servizi «devono portare al definitivo via libera autorizzativo, per la ripresa produttiva del primo anello della strategica filiera dell’alluminio». 

«Il ministro Claudio De Vincenti – sottolinea la RSU in una nota -, nel pieno rispetto delle competenze di chi esercita un mandato pubblico, ha confermato quanto già espresso dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, nel recente  incontro con la regione, assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras e il rappresentante della Rusal Yakow Itskov, sulla confermata volontà di sostenere la prospettiva del riavvio.»

 

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Vertice stamane al ministero dello Sviluppo economico per affrontare i problemi legati agli sviluppi della vertenza Eurallumina. Il ministro Carlo Calenda ha riunito attorno allo stesso tavolo la Regione Sardegna, rappresentata dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras e i rappresentanti degli azionisti della Rusal, arrivati dalla Russia, guidati da Yakov IItskov, direttore della divisione Allumina della multinazionale proprietaria dello stabilimento di Portovesme.

Dopo lo stop imposto dal ministero dei Beni culturali su problemi di tipo paesaggistico, gli operai hanno lanciato un nuovo appello al sovrintendente dei beni culturali, Fausto Martino. 

Si moltiplicano, intanto, gli attestati di solidarietà. I lavoratori, in occupazione nella sala riunioni del Palazzo di viale Trento e in presidio all’esterno del Palazzo, hanno ricevuto le visite di Felice Floris, con una delegazione del Movimento pastori sardi, del capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale Pietro Cocco e dell’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu.

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La Giunta regionale ha approvato ieri, su proposta dell’assessora del Lavoro Virginia Mura, le linee di indirizzo del progetto “Politiche di Flexicurity nell’Area di Crisi Industriale Complessa di Portovesme”, dell’importo complessivo di circa 5 milioni di euro. Il Piano è rivolto alla presa in carico e riqualificazione di 916 lavoratori (di cui 420 diretti Alcoa, 282 indotto Alcoa, 77 ex-Ila, e 137 indotto Eurallumina). Il progetto, che si svilupperà nell’arco temporale di almeno due anni, si articolerà in un sistema integrato di misure di politica attiva del lavoro. ll soggetto attuatore è individuato nell’Aspal che eroga, attraverso i Centri per l’impiego (CPI), i servizi per il lavoro come disciplinati dalla recente L.R. n. 9/2016.
Il provvedimento porta a compimento l’azione politica del presidente Pigliaru e della Giunta, per il riconoscimento del Polo Industriale di Portovesme quale Area di crisi industriale complessa, portata a termine con successo con l’emanazione del decreto del ministro dello Sviluppo economico del 13 settembre 2016. Il Piano, che verrà avviato entro la fine dell’anno, è complementare all’estensione degli ammortizzatori sociali in deroga per le annualità 2016 e 2017, resa possibile dal Governo con il decreto correttivo del Jobs Act (D.Lgs. n. 185/2016), che ha previsto l’ampliamento del potere della Regione di autorizzare tali trattamenti oltre i limiti precedentemente posti dal legislatore nazionale.
Con l’approvazione di ieri vengono messe in sicurezza le risorse ministeriali destinate alla Regione Sardegna per l’annualità 2016 per politiche attive del lavoro. Non solo: a seguito degli impegni assunti dal ministro Carlo Calenda in occasione della visita in Sardegna del 1° dicembre scorso e delle successive interlocuzioni intervenute tra l’Assessorato del Lavoro ed i vertici di INVITALIA, è imminente la sottoscrizione di un Accordo di programma con il Ministero dello Sviluppo economico per il finanziamento di specifiche misure a sostegno della ricollocazione dei lavoratori della filiera dell’alluminio dell’Area di Crisi Complessa di Portovesme. In particolare il MISE, nel rispetto della vigente normativa comunitaria, riconoscerà una addizionalità agevolativa alle imprese che realizzeranno una percentuale del loro incremento occupazionale tramite ricollocazione dei lavoratori della filiera dell’alluminio.
Il Piano è funzionale al riavvio delle produzioni ed all’accesso alle opportunità occupazionali che deriveranno dal concreto avvio delle azioni del Piano Sulcis, e punterà alla qualificazione dell’offerta ed a ridurre il più possibile gli effetti della lunga permanenza fuori dal mercato del lavoro dei destinatari. Le misure saranno coerenti con il nuovo approccio dell’assessorato del Lavoro che, negli ultimi anni, ha introdotto politiche ispirate ai principi della flexicurity, secondo la logica della personalizzazione degli interventi, in coerenza con la riforma nazionale del lavoro.
I lavoratori destinatari del Piano saranno accompagnati al reingresso nel mondo del lavoro attraverso percorsi strutturati di inserimento lavorativo o indirizzati ad un percorso di auto impiego e creazione d’impresa o inseriti in attività di social work experience. L’intervento sarà in più fasi e si comporrà di varie misure. Accanto agli strumenti di tipo formativo (voucher formazione di massimo 3.500 euro, tirocinio di sei mesi per un massimale di 6.000 euro), si farà ricorso a bonus occupazionali, graduati a seconda della distanza del soggetto dal mercato del lavoro, in favore delle imprese che assumono a tempo determinato o indeterminato; al ‘voucher impresa’ di 3.000 euro per i costi del tutoraggio, al ‘mentoring d’impresa’ rivolto alle start-up, con un massimale di 6.000 euro. Un ulteriore elemento di novità è costituito dall’affidamento dei soggetti meno distanti dal mercato del lavoro (e quindi con un alto livello di occupabilità) ad operatori o agenzie accreditati, mediante la stipula di un Contratto di ricollocazione, facendo tesoro della sperimentazione attualmente in corso dello strumento con il progetto regionale CRIS.

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La Rsu Eurallumina ha trascorso la seconda notte in occupazione nella sala riunioni del assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari. Anche ieri, sino a tarda sera, si sono susseguiti gli incontri con l’assessore Donatella Spano, che è in costante contatto con la presidenza della Giunta ed ha inviato un’ulteriore richiesta di risposte immediate, interessando il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, e lo stesso Enel. L’assessorato è impossibilitato ad andare avanti nell’iter procedurale, sino alla comunicazione che gli consenta di procedere nelle fasi conclusive per la concessione delle autorizzazioni per l’avvio degli investimenti propedeutici alla ripresa produttiva.

«La data indicata e richiesta per una risposta da Enel, già il 30 novembre scorso, è oggi 15 dicembre» si legge in una nota della Rsu Eurallumina, che ha incassato numerosi attestati di solidarietà da esponenti politici e sindacali, ma anche della gente comune, anche con piccoli gesti verso i lavoratori in occupazione ed è intenzionata a portare avanti l’occupazione ad oltranza.

«Anche oggi nello stabilimento di Portovesme, è rimasto tutto fermo, è stata garantita solo la sicurezza con le emergenze e la gestione delle acque di falda e della barriera idraulica, con i lavoratori che dalle 9.00 si sono radunati sotto l’assessorato dell’Ambiente per un’altra rumorosa manifestazione di protesta e rivendicazione. Come già annunciato, in assenza di risultati – conclude la Rsu Eurallumina -, il livello della protesta sarà destinato a salire, in un clima di tensione che cresce con il passare dei giorni e delle ore.»

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Si è svolto questo pomeriggio a Villa Devoto, a Cagliari, l’atteso incontro sulla vertenza Alcoa, tra il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, gli assessori del Lavoro e dell’Industria, Virginia Mura e Maria Grazia Piras, il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, l’AD di Invitalia, Domenico Arcuri, il consulente del presidente della Regione, Gianluca Serra, i parlamentari Emanuele Cani e Francesco Sanna, e i sindacati confederali, di categoria e le RSU aziendali.
«Un primo obiettivo è stato già raggiunto: l’accordo tra Invitalia e Alcoa ci consente di avere 12 mesi in più per trovare un acquirente dello smelter di Portovesme – ha detto il ministro Calenda -. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme per dare un futuro al sito produttivo e ai lavoratori. Il primo passo è avviare una ‘due diligence’ per la ricerca di un investitore. Ci sono alcune manifestazioni di interesse, alcune concrete, alcune meno, in uno scenario che però è migliorato rispetto agli anni scorsi, perché abbiamo normative europee più favorevoli sui costi dell’energia. Questo non vuol dire che la strada sia facile. Ma gli impegni che stiamo prendendo sono atti concreti ed abbiamo fiducia in una soluzione positiva.»
Il presidente Francesco Pigliaru da Bruxelles, dove era impegnato nel presiedere la Commissione ENVE del Comitato delle Regioni, per la sessione dedicata al report sugli esiti della COP22, è stato informato costantemente per telefono sull’incontro di Villa Devoto. «Pur non potendo essere presente – ha detto il governatore – ritengo importantissima la convocazione di questo tavolo istituzionale con il ministro Calenda, un incontro che giunge dopo un percorso lungo e complesso in cui si è riusciti, lavorando in sinergia con il Governo e con il Parlamento, a varare delle norme che hanno consentito sia di rendere più competitive le produzioni energivore della Sardegna, sia di avere la possibilità di conservare l’impianto, in vista della sua riapertura. Fondamentale – ha aggiunto il presidente Pigliaru – è aver chiuso l’accordo tra Regione e sindacati per l’estensione degli ammortizzatori sociali, permettendo così ai lavoratori e alle loro famiglie di affrontare questa fase con più serenità. Questi risultati sono il frutto della collaborazione proficua tra tutti i soggetti in campo, Regione, Governo, Parlamento e organizzazioni sindacali, per una vicenda che è simbolica per tutta la Sardegna».
«L’intenso lavoro delle ultime settimane, grazie anche alla proficua collaborazione con il Governo e con il Parlamento, ha portato a risultati molto concreti sia in termini di modifica delle normative, sia in tema di risorse, poi valorizzati nell’accordo siglato il 16 novembre con le parti sociali. Sono risultati che fino a qualche mese fa erano insperati – ha spiegato l’assessore del Lavoro Virginia Mura –. Oggi, raccogliendo i frutti di questo lavoro, possiamo assicurare un po’ di tranquillità ai lavoratori che guardano con speranza alla ripartenza produttiva della fabbrica. Sappiamo bene – ha concluso Virginia Mura – che non si tratta di un punto di arrivo, ma di una tappa intermedia e assicuro che proseguiremo lungo il percorso che abbiamo seguito finora con il Governo.»
«Apprezziamo e sosteniamo l’impegno del ministro Calenda che fin dal suo insediamento ha preso a cuore la vicenda dell’Alcoa. Il ministro, pur nel rispetto del lavoro svolto dai suoi predecessori, ha impresso una svolta coraggiosa e di ampio respiro che speriamo possa portare alla definitiva soluzione della vicenda – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Noi siamo a fianco al Governo in questo percorso. Alcoa è solo una delle tante situazioni difficili che investono l’apparato industriale della Sardegna. Ci auguriamo di risolvere in maniera positiva anche le altre vicende ancora aperte per le quali stiamo lavorando insieme al Governo.»

Attendati Alcoa 2