Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha firmato oggi il decreto di proroga della continuità territoriale aerea di Cagliari.
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Sui rilievi comunicati oggi dalla Commissione europea, che riguardano sia il bando non assegnato per Cagliari e sia quelli assegnati per Olbia e Alghero, la Regione si dichiara pronta a fornire tutti gli approfondimenti richiesti per difendere il diritto dei sardi alla mobilità. «Si tratta della comunicazione formale di rilievi sui quali abbiamo tenuto lunghe interlocuzioni sostenendo la nostra posizione – aggiunge l’assessore Careddu -. Non siamo disposti a subire l’ennesimo tentativo di subordinare richieste essenziali della collettività, dal nostro punto di vista legittime, a un regolamento comunitario generale che riconosce le problematiche legate all’insularità solo parzialmente, limitandosi a consentire l’attivazione di servizi minimi. Siamo tutt’altro che rassegnati – sottolinea l’assessore dei Trasporti -, e continueremo convintamente a far valere le nostre ragioni a Bruxelles, tenendo in considerazione il fattore tempo. Abbiamo un confronto aperto con le compagnie aeree per individuare con loro la soluzione più appropriata».
I punti toccati dalla Commissione europea riguardano le frequenze, la capacità, le tariffe e una serie di obblighi addizionali contenuti nei nuovi bandi che per la Regione sono invece ritenuti fondamentali al fine di garantire un diritto sancito dalla Carta costituzionale. «Difenderemo fino in fondo il nostro progetto di continuità convinti che questo modello sia fortemente migliorativo e molto più adeguato a soddisfare le esigenze di trasporto dei sardi e della Sardegna rispetto al precedente – conclude Carlo Careddu –. Siamo in rapporto costante con il Ministero, che sostiene le nostre posizioni; nel mentre gli uffici della Regione stanno elaborando la procedura più snella possibile che permetterà a tutti i cittadini della Sardegna di continuare a volare da e per la penisola con un servizio garantito e di qualità».
In dettaglio, Bruxelles ritiene che gli oneri di servizio pubblico travalichino le disposizioni del regolamento europeo sui servizi aerei (1008/2008). La motivazione si basa sul fatto che la nuova continuità territoriale della Regione sarebbe stata progettata per soddisfare l’intera domanda stimata attraverso i requisiti massimi anziché attraverso i requisiti minimi richiesti dall’articolo 16 del regolamento sul servizio aereo. La Commissione rileva inoltre che, laddove le compagnie aeree usufruissero di risorse pubbliche considerate illegali e incompatibili con l’applicazione delle norme sugli aiuti di Stato, con molta probabilità sarebbero tenute alla restituzione dei finanziamenti.