27 December, 2024
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Riprenderanno domani, martedì 23 gennaio, i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale.

Alle 9,30, nella sesta commissione (Sanità e politiche sociali), presieduta da Raimondo Perra (Psi) proseguiranno le audizioni iniziate la scorsa settimana dei direttori generali di Ats, Brotzu e Aziende ospedaliere sulla riorganizzazione del servizio sanitario.

Alle 11.00 si riunirà la quarta (Governo del territorio) guidata da Antonio Solinas (Pd). In programma l’audizione dell’assessore ai Trasporti Carlo Careddu sul disegno di legge della Giunta in materia di continuità territoriale tra la Sardegna e la Corsica.

Nel pomeriggio si riuniranno invece la seconda e la quinta commissione.

Alle 16,00, la commissione delle “Attività Produttive”, guidata da Luigi Lotto (Pd), esaminerà il Programma n. 77 “Contributo funzionale all’abbattimento dei costi di funzionamento dei Consorzi di bonifica”.

Alle 16,30, la commissione “Cultura” presieduta da Gavino Manca sentirà l’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena sul Piano dell’offerta formativa e della rete scolastica per l’anno 2018/2019. All’ordine del giorno anche il disegno di legge n. 440 “Istituzione dell’anagrafe regionale degli studenti”.

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Lo scalo marittimo di Porto Torres e l’aeroporto di Alghero sono stati inseriti nel Piano straordinario nazionale della mobilità turistica 2017-2022. Lo ha assicurato stamattina il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio all’assessore Carlo Careddu. La risposta dell’esponente del Governo giunge dopo diverse segnalazioni inviate da Carlo Careddu al Capo di Gabinetto del Mit il 30 novembre e il 17 gennaio scorsi, dove si sottolineava la necessità di integrare lo studio del Ministero con le due porte di accesso alla mobilità turistica nel nord ovest della Sardegna.
«Siamo certi che il tempestivo intervento del ministro in accoglimento alla nostra richiesta rappresenterà una ulteriore occasione per impostare al meglio le strategie di sviluppo e di rilancio del territorio – dice Carlo Careddu -. Si manifesta ancora una volta tutta l’attenzione necessaria, sia da parte della Regione sia da parte del Ministero, nel continuare a portare avanti un percorso comune, finalizzato non solo all’accoglimento delle istanze legittime del nord ovest dell’Isola, ma in primis di una strategia di crescita economica e culturale.»

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traghetto per La Maddalena

Via libera della Giunta regionale al disegno di legge sulla continuità territoriale tra Sardegna e Corsica, con lo stanziamento di 2.557.500 euro per la copertura degli oneri di servizio dal 2018 al 2020. «Con questo provvedimento – spiega l’assessore dei Trasporti, Carlo Careddu – si individuano le risorse con le quali sarà gestito il collegamento marittimo tra le due isole da Santa Teresa di Gallura a Bonifacio concludendo un percorso complesso sotto il profilo amministrativo e normativo».

La compensazione economica prevista dalla Regione sarà destinata a garantire il trasporto nei mesi invernali, da novembre a marzo, mentre nel restante periodo dell’anno la domanda di mercato consente la prestazione del servizio in regime di libero mercato.
«Seguirà una procedura ad evidenza pubblica – aggiunge l’assessore – attraverso la quale sarà selezionato un armatore di comprovata esperienza nel settore che dovrà gestire la tratta in continuità, nel rispetto di orari, tariffe e servizi specifichi a garanzia del diritto alla mobilità dei cittadini sardi e corsi e del libero scambio delle merci.»
Pur essendo di natura internazionale, il collegamento tuttavia riveste interesse prevalentemente locale, essendo considerato una rotta frontaliera a breve distanza. Questa caratteristica riconosciuta con decisioni ad hoc dalla Commissione europea consente all’amministrazione regionale di ripristinare il pubblico servizio nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.
Come previsto dalla dichiarazione di intenti firmata da Sardegna e Corsica ad aprile 2017, l’affidamento della rotta in continuità avviene in regime sperimentale in attesa che si costituisca il Gruppo europeo di cooperazione territoriale, per le gestione congiunta dei servizi transfrontalieri di trasporto tra le isole, nell’ottica di ottimizzare le relazioni economiche e nel rispetto delle esigenze peculiari espresse dalle regioni coinvolte. Ajaccio si occuperà di attivare gli oneri di servizio pubblico per la tratta Propriano-Porto Torres.

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Gli aumenti di capienza sulle rotte aeree in continuità territoriale, durante le festività di Natale da Cagliari per Roma e Milano e sulla Alghero-Milano, hanno raggiunto l’83,6% rispetto alle disponibilità ordinarie. Nel periodo dal 20 dicembre al 9 gennaio scorsi, per i collegamenti da e per l’isola, Alitalia ha messo in vendita 130.020 posti, ovvero 59.184 in più dei 70.836 stabiliti dalle norme di imposizione degli oneri di servizio. Specificamente sulla rotta Alghero-Linate-Alghero è stato registrato un aumento pari al 163%, corrispondente a 9.530 posti aggiuntivi; sulla Cagliari-Roma-Cagliari si è arrivati al 45% di poltrone in più pari a 18.954 posti in aumento; sul collegamento per Linate sempre da Cagliari l’incremento ha sfiorato il 135%, con 30.700 posti in più.
Il massimo dell’aumento è stato rilevato il 3 e il 6 gennaio scorsi sulla Alghero-Linate-Alghero con il 307% di posti in più, ossia 1.044 poltrone vendute rispetto alle 256 previste dal decreto. Il 23 dicembre, il 2 e il 7 gennaio, sulla Cagliari-Linate-Cagliari è stato superato il 200% di incrementi.
«Durante il periodo festivo appena trascorso da parte della Regione e delle compagnie è stato messo in campo un impegno notevole – ha detto l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu – tale da soddisfare una domanda sempre crescente rappresentata da migliaia di viaggiatori sardi e non solo. I numeri record degli aeroporti relativi al 2017 confermano questo trend positivo».

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Si è svolto questa mattina, nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, il penultimo appuntamento del ciclo di incontri tra Regione, enti locali, aziende e parti sociali, sulla riforma del trasporto pubblico locale (TPL). L’ultimo incontro è in programma questa sera a Nuoro. Gli altri incontri, da lunedì 8 gennaio, si sono svolti a Sassari, Olbia, Lanusei, Oristano e Sanluri. All’incontro odierno hanno partecipato alcuni sindaci ed amministratori locali, il nuovo amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna Mario Mossa, il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis Ivo Melis, rappresentanti delle imprese e dei lavoratori. Il progetto di riforma prevede la complessiva riorganizzazione del trasporto pubblico locale con la creazione di nuovi bacini di mobilità e dei relativi enti di governo per garantire qualità ed efficienza dei servizi essenziali, così come richiedono le norme nazionali e comunitarie in materia, entro la fine del 2019.

Al termine dell’incontro, abbiamo intervistato l’assessore regionale dei Trasporti, Carlo Careddu.
   

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Il Consiglio regionale, nella seduta di questa mattina, ha approvato nove ordini del giorno collegati alla Manovra Finanziaria.

La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno, con particolare riferimento agli ordini del giorno presentati sulla manovra finanziaria.

Prima di affrontare il contenuto dei singoli documenti, il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco, sull’ordine dei lavori, ha ricordato sia il recente incontro dei capigruppo con delegazioni dei lavoratori di Ottana Polimeri ed Ottana Energia e, soprattutto, le 50 lettere di licenziamento ricevute dagli ex dipendenti di Ottana Energia. «In sede di capigruppo – ha affermato Cocco – abbiamo assunto impegni precisi per verificare ogni possibilità, anche attraverso l’intervento di Invitalia, di inserire questi lavoratori nei benefici degli ammortizzatori sociali ed in tal senso sento il dovere di sollecitare l’azione forte ed incisiva del presidente della Regione».

Il relatore di maggioranza della manovra finanziaria Franco Sabatini (Pd), ai sensi dell’art. 89 del Regolamento, ha chiesto di poter modificare alcune parti delle disposizioni in via di approvazione in sede di coordinamento legislativo finale.

Il presidente Ganau ha spiegato che l’intervento potrà essere effettuato al termine degli scrutini sugli ordini del giorno.

Successivamente il Consiglio ha iniziato l’esame del primo ordine del giorno (primo il presidente della commissione Attività produttive Luigi Lotto, del Pd) che riguarda la destinazione alle marinerie sarde del surplus delle quote-pesca del tonno stabilite dall’Unione europea.

Illustrando il documento Luigi Lotto ha affermato fra l’altro che «occorre evitare il rischio la redistribuzione sia articolata solo all’interno delle vecchie quote ignorando la realtà delle marinerie sarde che invece devono essere coinvolte, per cui è necessario sollecitare il Governo nazionale a tenere conto del ruolo dei pescatori sardi».

Il capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta ha chiesto di apporre la firma del suo gruppo al documento.

Adesione anche da parte del consigliere Mariano Contu, di Forza Italia, che ha ricordato complesse vicende precedenti quando, nel 2012, le marinerie siciliane e campane cercarono addirittura di monetizzare la cessione di quote agli operatori sardi. Ora i presupposti sono diversi, ha osservato, «per le aperture dell’Unione europea ma è necessario che la Regione si adoperi presso il ministero per tutelare le esigenze della Sardegna».

Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu ha annunciato la sottoscrizione del suo gruppo «per sanare un’ingiustizia che colpisce una Regione dove la pesca del tonno è ben organizzata».

Condivisione anche da parte di Alessandra Zedda, vice capogruppo di Forza Italia, secondo la quale però l’ordine del giorno «è molto limitato e non valorizza appieno le tonnare fisse della Sardegna, per questo l’assessore Pierluigi Caria deve difendere con forza le tonnare di Carloforte e Portoscuso, le uniche tonnare in Italia che non possono essere le ultime della classe e con le quote attuali non sono economicamente sostenibili».

La consigliera Annamaria Busia (Misto) ha annunciato la sottoscrizione della proposta.

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni, aderendo alla proposta, ha tenuto a sottolineare che «manca una politica estera dell’Italia in materia economica in un panorama Mediterraneo in cui molti paesi nord Africa applicano con disinvoltura le regole della pesca; in altre parole serve più presenza nella Ue per sostenere politiche serie a favore della nostra economia, ora c’è un residuo di quote da distribuire nella Ue e dobbiamo reclamarlo con determinazione».

Il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta ha annunciato la sua firma «con l’auspicio che possa essere avviata una politica nuova per il rilancio dell’economia locale della Sardegna».

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha parlato di «un riequilibrio necessario nelle quote pesca, frutto di una battaglia iniziata da tempo anche con l’istituzione dei distretti del tonno rosso e delle tonnare fisse, per cui serve maggior attenzione della Regione e più sostegno all’azione dei parlamentari sardi perché i risultati positivi auspicati non sono ancora arrivati».

Illustrando il parere della Giunta, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci si è espresso in senso favorevole, sottolineando che «si tratta di un intervento necessario in un settore di grande importanza per Sardegna».

Messo ai voti, l’ordine del giorno è stato approvato con 40 favorevoli.

Successivamente il Consiglio ha iniziato l’esame del secondo ordine del giorno (Gaia e più) in materia di superamento del precariato nella pubblica amministrazione.

Presentando la sua proposta il consigliere Antonio Gaia (Cps), ha messo l’accento sull’esigenza «di risolvere un problema molto presente non solo nella sanità ma in tutta la pubblica amministrazione secondo gli indirizzi della riforma Madia, e soprattutto di accelerare, soprattutto in sanità dove il precariato dura da troppo tempo determinando situazione anomale come quella del Binaghi di Cagliari dove il centro contro la sclerosi multipla si regge di fatto sul lavoro dei precari».

Il consigliere Francesco Agus (Campo progressista), ha auspicato tempi molto brevi «per incidere su una situazione comune a tutta la pubblica amministrazione negli ultimi 10 anni dopo il blocco delle assunzioni; la Regione ha approvato la legge 37 in anticipo rispetto alla riforma nazionale, ma occorre garantire pari opportunità alle amministrazioni  e processi virtuosi a cominciare dalla sanità dove, su un organico di 16.000 unità sono coperti solo 14.688 posti».

Il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco, ha sostenuto che il documento è di grande attualità «dopo la finanziaria regionale che prevede la proroga delle graduatorie in scadenza al 31 dicembre 2017». Quanto alla sanità, ha aggiunto, «bisogna fronteggiare una vera emergenza applicando le nuove norme senza perdere altro tempo e impedendo la prosecuzione dei rapporti con lavoratori interinali che hanno congelato professionalità importanti».

Il presidente della commissione Lavoro Gavino Manca (Pd) ha ricordato che «la Regione ha fatto molto con la legge 37 dando a molti sardi una opportunità importante che va traslata sul settore sanitario, nel quale servono oltre 2.000 unità e già da gennaio si possono fare almeno 1.000 assunzioni, in parte assorbendo il precariato ed in parte con concorsi pubblici».

Il consigliere di Forza Italia Mariano Contu, apprezzando l’iniziativa del collega Gaia, ha definito «doveroso da parte della Regione intervenire su questa materia perché dal superamento precariato non si può escludere la sanità anche perché la legge lo prevede ed, in sede di riforma della rete ospedaliera, tutti abbiamo sottolineato le gravi carenze di personale che richiedono un provvedimento conseguente sulle stabilizzazioni».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni, favorevole, ha definito l’iniziativa di Gaia molto concreta e tuttavia, ha osservato, «l’ordine del giorno lascia un po’ il tempo che trova perché la sanità è vicina al collasso e funziona molto peggio di prima proprio a causa della gravi lacune delle piante organiche, altro che ripopolare la Sardegna con immigrati utilizzando tesi sociologiche da quattro soldi».

Illustrando il parere della Giunta, il vice presidente Raffaele Paci ha ricordato che «la Giunta è impegnata nel piano di stabilizzazioni compreso ovviamente il sistema sanitario nel rispetto delle norme nazionali».

Prima del voto, la consigliera del Pd Rossella Pinna ha proposto un emendamento orale per eliminare dal documento il riferimento ai contratti flessibili che, a suo avviso, «potrebbe lasciare aperte forme contrattuali a tempo determinato e interinali».

Il Consiglio ha accolto l’emendamento e, a seguire, ha approvato l’ordine del giorno con 44 voti.

Al termine dello scrutinio l’Aula ha iniziato la discussione sul terzo ordine del giorno, primo firmatario il consigliere del Pd Salvatore Demontis, sui trasporti e, in particolare, sulla destinazione delle economie provenienti della cosiddetta Ct1 all’abbattimento dei costi di trasporto, aereo e non, a favore degli studenti sardi.

Illustrando il documento, Salvatore Demontis ha ricordato che «già nel 2017 la quarta commissione, discutendo sui criteri della nuova continuità, indicò una tariffa minima uguale per tutti con destinazione e Roma e Milano, ma emerse anche una posizione differenziata per una tariffa più alta per non residenti con la produzione di economie e l’utilizzo di risparmi di 20 milioni per abbattere i costi di trasporto per gli studenti». La questione torna attuale, ha sostenuto, «perché la Ue chiede proprio di differenziare le tariffe che, se applicate in modo piatto, potrebbero violare le regole della libera concorrenza».

Il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa ha affermato che «le intenzioni sono buone ma il problema di oggi è un altro perché il 9 giugno scade la continuità e siamo a terra con la stagione turistica perché non ci saranno aerei, altro che riduzione tariffarie!». In particolare, inoltre, secondo Michele Cossa «gli studenti non chiedono tanto tariffe più basse ma mezzi e collegamenti perché l’Arst non arriva, non parte o non raccoglie tutti i passeggeri in attesa».

Per i Riformatori il consigliere Luigi Crisponi ha messo in luce che «le emergenze dei trasporti sono ben altre e sono molto preoccupato per le dichiarazioni dell’assessore Careddu che parla di febbraio e ottobre, mostrando molta impreparazione su un tema che invece rappresenta un pilastro dell’economia regionale; a febbraio i contratti sono già chiusi e ad ottobre c’è la nuova programmazione di tutto il sistema turistico, per cui siamo di fronte ad una tempistica inaccettabile che danneggia ulteriormente l’economia sarda».

Il consigliere dei Rossomori Emilio Usula ha proposto, con un emendamento orale, che le previste agevolazioni a favore degli studenti sardi siano estese a quanti (anche non sardi) frequentano il sistema regionale dell’istruzione.

Il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta ha parlato di una «iniziativa condivisibile ma attuata con uno strumento non adatto come l’ordine del giorno, perché sui trasporti serve una discussione mirata in commissione che non può essere elusa, facendo finta di dimenticare i fallimenti della Giunta in materia di trasporti».

Piermario Manca, del Pds, si è espresso positivamente sul documento, affermando che «in qualche modo ci stiamo portando avanti il lavoro utilizzando le economie per gli studenti, scelta giusta e positiva che va estesa anche ad altri sistemi di trasporto».

Sempre per il Pds il consigliere Roberto Desini ha definito l’ordine del giorno condivisibile, invitando però il Consiglio a «non dimenticare la legge approvata ad agosto all’unanimità, per abbattere i costi delle società sportive per le trasferte nelle isole minori, una legge ancora vergognosamente non applicata, per cui chiedo di bloccare i fondi al Coni regionale finché non si rispetta la legge».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha invitato il collega Demontis a ritirare il documento, «la cosa più seria considerando il dibattito su una materia complessa sulla quale è utile una approfondita riflessione in commissione, anche perché mentre assessore va in pellegrinaggio per l’isola il 9 giugno rischiamo di perdere tutto, nel bene e nel male». Quanto ai benefici destinati agli studenti, Pietro Pittalis ha affermato che «è sbagliato estrapolare un intervento solo per una categoria di fronte di fronte ai rischi di tutto il sistema e comunque, nel merito, con riferimento alle agevolazioni per i non residenti, la Giunta deve dire qualcosa di chiaro sulla competitività turistica della nostra Regione».

Il consigliere Paolo Zedda (Art. 1 – Mdp) ha annunciato la sua adesione al documento, soprattutto per la condivisione del principio di differenziazione della tariffe fra residenti e non residenti.

Il capogruppo di Cps Piefranco Zanchetta ha affermato di sostenere l’ordine del giorno pur riconoscendo la necessità di un dibattito ampio in commissione. Le criticità sulla differenziazione della tariffe ci sono, ha spiegato, «bisogna fare ragionamenti seri sugli studenti come su altre categorie, attivando possibilmente un effetto moltiplicatore che si trasferirà anche alle società sportive come auspicava il collega Roberto Desini, estendendo il discorso anche al cabotaggio marittimo per rimuovere disparità che grava sui residenti nelle isole minori».

La consigliera del Pd Rossella Pinna ha annunciato la sua firma all’ordine del giorno.

A nome della Giunta l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha dichiarato che quello delle tariffe agevolate di trasporto per gli studenti è un argomento importante ma, ancora di più, è importante il tema complessivo della continuità territoriale sul quale l’Esecutivo è attivamente impegnato.

Prima del voto il presidente Gianfranco Ganau ha sottoposto all’Aula l’emendamento orale del consigliere Emilio Usula sull’estensione dei benefici anche agli studenti non sardi, che è stato accolto. Quindi ha messo in votazione l’ordine del giorno che è stato approvato con 29 voti favorevoli.

L’aula è quindi passata all’esame dell’ordine del giorno n. 4 (Sabatini – Pittalis e più) sull’esclusione del territorio dell’Ogliastra dalle zone economiche speciali e dal progetto di metanizzazione.

«Il tema è emerso ieri in un convegno organizzato dalla Cisl in Ogliastra – ha detto Franco Sabatini – c’è preoccupazione per il mancato inserimento di questi territori nel “Decreto Sud”. Sappiamo che la Giunta sta predisponendo il Piano Strategico, chiediamo che venga inserita anche l’area industriale di Arbatax tra le zone economiche speciali». Il secondo tema riguarda invece il progetto di metanizzazione della Sardegna: «Anche in questo caso viene esclusa l’area dell’Ogliastra – ha aggiunto Franco Sabatini – eppure i 23 comuni ogliastrini sono stati i primi a creare la rete di distribuzione del gas propanato. Noi chiediamo che tra le aree individuate per la l’installazione dei depositi costieri di gas metano sia inserito anche il porto di Arbatax. In questo modo potremmo servire il porto e distribuire il metano nei comuni».

Sostegno alla proposta è arrivato da capogruppo del Pds Gianfranco Congiu (Pds): «Parlare di Zes in Ogliastra offre l’opportunità per riaprire la discussione sulla fiscalità di vantaggio. Questo Consiglio ha deciso di istituire una commissione ad hoc. Abbiamo nominato i quattro componenti politici che integreranno la parte tecnica. E’ uno strumento importante per dare risposte alle richieste contenute nell’ordine del giorno».

Anche per il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis si tratta di un ordine del giorno particolarmente importante. «Non è un odg come gli altri, è un documento che indica un impegno preciso alla Giunta da tradurre in atti concreti. Ci sono circa 200 milioni nella finanziaria nazionale per questi interventi – ha sottolineato Pietro Pittalis – non ci saranno grandi ricadute per la Sardegna ma sarebbe un segnale di attenzione per territori marginali come quello ogliastrino».

Angelo Carta, capogruppo del Psd’Az, dopo aver espresso condivisione per l’ordine del giorno, ha ribadito la necessità di riprendere il tema della fiscalità di vantaggio, «argomento trascurato dalla Giunta e che invece è decisivo per lo sviluppo dell’Isola».

L’assessore alla Programmazione Raffaele Paci, a nome dell’esecutivo, ha espresso parere favorevole all’ordine del giorno. «Il porto di Arbatax sarà inserito all’interno delle Zes – ha assicurato Raffaele Paci – nelle scorse settimane c’è stato un incontro con i rappresentanti dei Consorzi industriali al quale ha partecipato anche Arbatax. La Giunta ha ottenuto dal Governo un ampliamento del decreto di attuazione delle Zes. C’è la possibilità di inserire tutti e sei i porti sardi. Anche sul metano stiamo lavorando: il Piano energetico prevede la costruzione di depositi costieri, ci sono ragionamenti anche su Arbatax. Il deposito sarà poi collegato alle reti urbane esistenti».

Messo in votazione l’odg è stato approvato all’unanimità (44 voti a favore su 44 votanti). Il documento impegna la Giunta a inserire nel piano strategico di attuazione delle Zes il porto e la zone industriale di Arbatax, anche attraverso l’azione e il coinvolgimento delle Autorità Portuali, il Consorzio industriale e tutti gli altri attori interessati. L’ordine del giorno impegna inoltre il presidente della Regione a intervenire in maniera incisiva nei confronti del governo al fine di inserire nel piano di metanizzazione dell’Isola i territori dell’Ogliastra.

Il presidente Gianfranco Ganau ha poi messo in discussione l’ordine del giorno n. 5 (Lotto e più) sullo stato di attuazione del Piano di eradicazione della peste suina africana.

«E’ un tema serissimo che affrontiamo da oltre 40 anni – ha detto il primo firmatario Luigi Lotto (Pd) – è una questione complessa di difficile soluzione che incide sull’economia regionale e nazionale. La Giunta ha dato un’accelerazione all’azione di eradicazione della malattia. Gli abbattimenti delle ultime settimane hanno dimostrato che quasi il 100% dei maiali sono infetti. Serve un’accelerazione e un incoraggiamento alla Giunta per proseguire l’attività e rafforzare il confronto con le popolazioni interessate. L’allevamento dei suini, oggi agonizzante, può essere un settore importante per lo sviluppo economico delle zone interne».

Mariano Contu (Forza Italia) ha invece bocciato l’azione della Giunta e dell’Unità di progetto: «Quello che emerge è che non si è tenuto conto di una raccomandazione decisiva: il coinvolgimento delle amministrazioni e delle popolazioni locali. Un sindaco, quello di Desulo, è stato processato e condannato – ha detto Mariano Contu – è vero che il 90% dei suini abbattuti sono positivi, questo vuol dire che dopo tre anni siamo punto e a capo., non  si riesce a capire quale sia la strategia per l’eradicazione della peste suina africana e quali meccanismi possono convincere gli allevatori a mettersi in regola».

Piermario Manca (Pds), dopo aver espresso condivisione per i contenuti dell’ordine del giorno, ha invitato la Giunta a predisporre interventi ad hoc per rilanciare l’allevamento del suino sardo. «Per questioni burocratiche la razza sarda viene trascurata – ha detto Piermario Manca – è invece una razza particolarmente importante per le produzioni tipiche. E’ una biodiversità che va tutelata come hanno fatto in Spagna in Extremadura».

Dello stesso avviso il collega di partito Gianfranco Congiu: «Occorre far passare un messaggio: serve la collaborazione di tutti per raggiungere un risultato storico. I piani settoriali possono essere uno strumento di persuasione per coinvolgere le popolazioni riottose. Chiediamo concretezza per piano di rilancio del settore suinicolo».

Contrario all’ordine del giorno Gaetano Ledda (La Base): «Non l’ho firmato. Sul Piano di eradicazione si sono fatti tanti proclami ma finora non si sono visti risultati – ha affermato Gaetano Ledda – il settore suinicolo potrebbe essere un’industria, importiamo l’80 % delle carni. In questa operazione non si sono coinvolti i territori, bisognava far emergere l’illegalità finanziando gli allevatori per realizzare doppie recinzioni e i controlli sanitari».

Dubbi sul metodo adottato per contrastare il fenomeno sono stati avanzati anche dal consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi: «La questione è complessa – ha rimarcato Luigi Crisponi – lo stesso responsabile scientifico del Piano di eradicazione della peste suina africana Jose Manuel Vizcaino ha suggerito una linea di azione che affiancasse agli interventi di abbattimento dei capi infetti l’apertura di un dialogo costante con le popolazioni locali. Purtroppo, dopo un’attività che dura ormai da 4 anni, l’unico risultato ottenuto è quello di aver portato alla sbarra un amministratore comunale limpido e onesto come il sindaco di Desulo. E’ un fallimento su tutta la linea. Occorre cambiare rotta. Il Piano di eradicazione va sostenuto ma bisogna far capire alle comunità che dietro c’è un progetto innovativo altrimenti continueremo a discutere dell’eliminazione della peste suina anche nei prossimi anni».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, pur condividendo i contenuti dell’ordine del giorno, ha spiegato all’Aula i motivi della mancata sottoscrizione del documento da parte della minoranza. «Non lo abbiamo firmato per due ragioni: arriva fuori tempo massimo e mostra ancora fiducia in strumenti di contrasto che si sono rivelati fallimentari». Pietro Pittalis ha poi contestato l’uso della forza adottato dall’Unità di Progetto: «Anziché ricorrere agli strumenti della politica, che richiedono il confronto e la compartecipazione delle comunità locali e degli allevatori, si è preferita l’azione manu militari per risolvere il problema. Questo non è ammissibile. E’ una questione annosa che non si risolve con i blitz o circondando gli ovili. Così non si elimina il problema e si crea tensione sociale. Serve cautela, la peste non si elimina con gli abbattimenti, servono altre iniziative».

Giovanni Satta (Uds), in apertura del suo intervento, ha ricordato i precedenti tentativi di eradicazione della peste suina mai portati a termine: «Nel 1979 ci fu un incontro a Desulo in cui si sosteneva la stessa linea che si persegue adesso. I responsabili del Piano dovettero andare via scortati dai carabinieri – ha detto Giovanni Satta – questo vuol dire che la metodologia è sbagliata,il problema della peste suina non si risolve con azioni paramilitari. Soprattutto nei comuni che hanno un territorio gravato da usi civici. Lì è difficile cambiare le consuetudini, i sindaci vanno aiutati. Condivido i principi dell’ordine del giorno ma andrei oltre. La mia proposta è quella di inviare dei commissari per regolamentare l’uso delle terre civiche. Solo così sarà possibile allevare maiali nel suolo pubblico».

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru dopo aver annunciato il parere positivo all’ordine del giorno ha difeso l’azione dell’Unità di progetto. «E’ una battaglia importante che la Giunta ha messo in piedi e sta portando avanti con coerenza. Il Piano di eradicazione è basato su modelli internazionali – ha sottolineato Francesco Pigliaru – perché, se esistono altre soluzioni, non sono state adottate prima? Gli abbattimenti sono cruciali: in Spagna, in Exstremadura è intervenuto l’esercito per risolvere il problema. Oggi quel territorio ha un fatturato di 400 milioni all’anno. Quello che stiamo facendo richiede grande coraggio, provo ammirazione per l’Unità di progetto. E’ una battaglia di tutti per liberare le risorse straordinarie che ci sono nelle aree interne. Siamo lì per migliorare le energie e dare sfogo alle potenzialità. Dispiace che ci sia così poca informazione. I dati dimostrano quale sia la portata del problema, si fanno gli abbattimenti ma, allo stesso tempo, si creano le condizioni per far emergere dal nero gli allevatori. Prima esisteva una sanzione di 10mila euro anche per chi aveva pochi maiali. Quella sanzione è stata cancellata su suggerimento delle popolazioni locali. Tutti conoscono i passaggi per emergere dall’illegalità. C’è, è vero, il problema delle terre civiche. Lo affronteremo, nei cantieri di lavoro previsti nel Piano Lavoras c’è un intervento specifico per la predisposizione di aree con doppia recinzione dove poter allevare maiali secondo le regole».

Messo in votazione l’ordine del giorno è stato approvato con l’astensione della minoranza.

Approvato all’unanimità invece l’ordine del giorno n. 6 (Truzzu e più) sul piano straordinario per il lavoro. «E’ un proposta per destinare parte delle risorse del Piano alla creazione di posti lavoro per gli over 50 – ha detto Paolo Truzzu – lo ribadiamo dopo averlo detto durante la discussione della manovra finanziaria».

Al documento ha chiesto di aggiungere la propria firma il consigliere di Forza Italia Mariano Contu.

L’assessore Paci ha espresso parere favorevole e ha garantito l’impegno della Giunta: «Nel Piano Lavoras – ha detto – sono previste specifiche risorse per i lavoratori ultracinquantenni».

L’Aula ha poi dato il via libera anche all’ordine del giorno n.7 (Truzzu e più) che impegna la Giunta a trovare risorse per l’incremento dell’occupazione femminile.

«Anche in questo caso – ha spiegato Paolo Truzzu – vogliamo dare forza a una richiesta già avanzata con un emendamento alla Finanziaria e sulla quale c’è l’impegno della Giunta».

Voto favorevole ha annunciato Mariano Contu (Forza Italia): «Occorre favorire l’occupazione delle donne con figli, soprattutto a quelle con bambini minori di due anni. Solo sostenendo le donne si favoriranno nuove nascite».

Rossella Pinna (Pd) ha rivolto un plauso all’iniziativa di Paolo Truzzu: «E’ importante aver riportato all’attenzione un tema sul quale non ci si deve stancare mai di discutere – ha detto Rossella Pinna – in particolare il secondo comma dell’ordine del giorno propone di riservare parte delle risorse per promuovere la conciliazione tra attività professionale e famiglia. Ricordo che la Regione ha ancora una dotazione finanziaria considerevole di 24 milioni di euro per potenziare i servizi per la prima infanzia. Propongo un’accelerazione alla spendita delle risorse. La Sardegna, le famiglie e le donne ne hanno bisogno».

Favorevole anche Annamaria Busia (Campo Progressista): «Conosciamo i numeri sull’occupazione femminile in Sardegna che sono bassissimi. Sono tante le donne che abbandonano il lavoro dopo la maternità. Ogni intervento indirizzato a superare la discriminazione di genere non possono che essere ben accetti. E’ un ulteriore tassello che si aggiunge a tutti gli altri provvedimenti adottati in questa legislatura a favore delle donne».

Paolo Zedda (Art. 1 – Mdp), dopo aver chiesto di aggiungere anche la sua firma all’ordine del giorno ha sottolineato l’importanza degli interventi finanziari a sostegno del lavoro femminile: «Uno dei nodi su cui si basa la bassa natalità è l’insufficienza degli aiuti alle donne che decidono di avere figli. Le politiche per la famiglia hanno un ruolo decisivo per evitare lo spopolamento delle zone interne, così come hanno una loro valenza le politiche per l’immigrazione. Le donne che hanno figli non devono sacrificare la loro vita lavorativa. La Sardegna è una delle regioni che sconta maggiormente la disparità di genere. La crisi demografica ci può travolgere».

Rossella Pinna ha quindi proposto un emendamento orale al secondo comma. «Anziché riservare delle risorse del Piano del Lavoro per favorire la conciliazione tra attività professionale e famiglia – ha detto Rossella Pinna – sarebbe meglio procedere all’attuazione di interventi già programmati per agevolare l’accesso dei nuclei familiari ai servizi per la prima infanzia».

Il consigliere Paolo Truzzu ha accolto favorevolmente l’emendamento orale: «Va bene la proposta dell’on. Rossella Pinna – ha detto – la previsione di una riserva era formulata in quel modo  per far spendere soldi già programmati».

Anche in questo caso l’assessore Raffaele Paci ha espresso parere favorevole: «C’è l’impegno della Giunta a favore dell’occupazione femminile e per trovare strumenti che rendano più semplice la conciliazione tra lavoro e famiglia».

L’ordine del giorno n. 7 è stato approvato all’unanimità (45 voti su 45 votanti).

Consiglio unanime anche sull’ordine del giorno n. 8 (Truzzu e più) che impegna la Giunta a individuare misure a sostegno dei genitori soli o separati.

«Anche questa proposta deriva dal dibattito sulla finanziaria e dall’impegno preso dalla Giunta – ha rimarcato Paolo Truzzu – occorre cominciare a occuparsi di coloro che in modo improvviso entrano nel tunnel della povertà per evitare l’esclusione sociale. I dati della Caritas dicono che il 46% dei nuovi poveri è costituito dai padri separati».

Al documento si è aggiunta anche la firma di Daniele Cocco, capogruppo di Art. 1 – Mdp, e di Mariano Contu (Forza Italia). «Ci troviamo di fronte a drammi sociali che investono non solo i genitori ma anche i figli – ha detto Contu – non basta un semplice intervento finanziario, serve anche un supporto psicologico per i giovani spesso sballottati per le crisi tra genitori».

Acquisito il parere favorevole della Giunta, il presidente Ganau ha messo in votazione il documento che ha ottenuto 44 sì su 44 votanti. 

Il presidente del Consiglio ha quindi annunciato la presentazione di un ulteriore ordine del giorno per l’avvio delle procedure adatte al riconoscimento dello status di area di crisi complessa per il polo industriale di Ottana. Il primo firmatario, il capogruppo del Pds, Gianfranco Congiu, ha quindi illustrato il documento evidenziando la drammaticità della situazione occupazionale («ieri sono stati annunciati i licenziamenti degli ex lavoratori della centrale») e l’urgenza di interventi per riconosce lo status si area di crisi complessa, come già è avvenuto in passato per Porto Torres e Portovesme.

Il capogruppo di Art. 1 – Sdp, Daniele Cocco, ha dichiarato piena condivisione per l’iniziativa del suo collega Congiu ed ha annunciato la sottoscrizione del documento, mentre il consigliere dei Riformatori, Luigi Crisponi, pur condividendo le preoccupazioni per i lavoratori dell’area industriale di Ottana ha posto l’accento su quello che ha definito “il fallimento delle politiche industriali della Giunta Pigliaru”. Il capogruppo di Fi, Pietro Pittalis, ha annunciato al sottoscrizione dell’ordine del giorno ed ha invitato la Giunta ad affrontare il problema di Ottana “in prospettiva” ma soprattutto “pensando all’oggi e alla necessità di risposte per quei lavoratori che sono espulsi dal mondo del lavoro dopo aver esaurito i sostegni degli ammortizzatori sociali”. Dichiarazione analoga è stata fatta dal capogruppo Psd’Az, Angelo Carta, ceh ha insistito sulla necessità di interventi mirati nel verso dell’utilizzo della leva fiscale. Gaetano Ledda (Psd’Az-LaBase) ha dichiarato la sottoscrizione del documento ed ha invitato la Giunta a sostenere le iniziative della “Antica fornace”, un’impresa che opera ad Ottana e che potrebbe garantire posti di lavoro e produzione. Giorgio Oppi (Udc) ha fatto appello all’unità delle forze politiche perché si affrontino concretamente i problemi delle crisi industriali, mentre Emilio Usula (Misto-Rossomori) ha annunciato voto favorevole all’’ordine del giorno, invitando la Giunta “ad abbassare i toni trionfalistici quando si parla di lavoro e politiche industriali”.

Il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, ha espresso parere favorevole al documento ed ha assicurato l’impiego delle risorse del piano per il lavoro anche  per i lavoratori di Ottana, ribadendo la volontà di procedere con il ministero al fine di riconoscere lo status di area di crisi complessa.

Posto in votazione l’ordine del giorno Gianfranco Congiu e più è stato approvato all’unanimità con 43 votanti.

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E’ iniziato oggi il ciclo di incontri tra Regione, enti locali, aziende e parti sociali sulla riforma del trasporto pubblico locale (TPL). Da oggi fino a giovedì 11 gennaio l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu, con Anci e Cal Sardegna, terrà una serie di incontri a Sassari, Olbia, Nuoro, Lanusei, Oristano, Sanluri e a Carbonia. Il primo appuntamento si è tenuto stamane, nella sala consiliare di Palazzo ducale in piazza del Comune a Sassari, mentre alle 15,30 se ne terrà uno nella Sala Expo in via Porto Romano a Olbia.

«Ci confronteremo con il territorio, con sindaci e amministratori, rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, per ascoltare e fornire tutti i necessari elementi di conoscenza – spiega Carlo Careddu -. L’obiettivo da raggiungere tutti insieme è strategico e importantissimo. Riguarda la complessiva riorganizzazione del trasporto pubblico locale con la creazione di nuovi bacini di mobilità e dei relativi enti di governo per garantire qualità ed efficienza dei servizi essenziali, così come richiedono le norme nazionali e comunitarie in materia, entro la fine del 2019.»


Sul portale istituzionale SardegnaMobilità sono disponibili i video integrali delle relazioni tenute a Cagliari il 17 novembre scorso dagli advisor incaricati dalla Regione di effettuare uno studio sulla definizione dei bacini di mobilità per il trasporto pubblico. Sono state individuate più ipotesi sulle quali si è aperto il confronto. Il metodo di lavoro degli advisor ha previsto la valutazione della domanda sistematica e potenziale, in base ai dati Istat e di Sardegna Statistiche, e dell’insieme dei servizi di trasporto. La mobilità giornaliera aggiornata al 2014 è pari a 693.675 spostamenti sistematici, il mezzo più utilizzato è l’auto privata (67%), segue la mobilità lenta (pedonale, ciclistica etc) al 21% e il trasporto pubblico locale al 12%.

«La riforma è tutta da scrivere – conclude l’assessore regionale dei Trasporti – per questo vorremmo consentire a tutti gli interlocutori istituzionali di valutare elementi normativi di base e osservazioni tecniche, assolutamente oggettivi, per potere contribuire alla stesura di una legge che risponda alle esigenze dei sardi e della Sardegna. La decisione finale sarà quindi assunta dal legislatore, naturalmente nel rispetto di quanto prescrivono le regole nazionali e comunitarie, ma anche in virtù della nostra concertazione.»

Gli enti locali e tutte le parti sociali coinvolte potranno trasmettere eventuali contributi, suggerimenti o anche semplici osservazioni sulla riforma del TPL al seguente indirizzo email: trasp.assessore@regione.sardegna.it .

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha stanziato 100mila euro come contributo per le federazioni delle associazioni che operano con persone con disabilità. 70mila euro andranno alla Federazione Fish Sardegna onlus (federazione italiana per il superamento dell’handicap), 30.000 euro alla F.A.N.D. (federazione associazioni nazionali delle persone con disabilità). Dopo il passaggio in Conferenza Regione – Enti locali, l’esecutivo ha votato una integrazione dei fondi per gli enti gestori degli Ambiti PLUS di Sassari e di Nuoro: le risorse – 400mila euro per Sassari e 219mila per Nuoro – consentiranno agli Ambiti Plus di soddisfare tutte le richieste di erogazione del servizio educativo e di assistenza domiciliare pervenute. Accolte anche le modifiche al sistema della contabilità delle aziende sanitarie.

E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, l’atto di indirizzo (interpretativo e applicativo dell’articolo 41, comma 1, c-bis della L.R. n. 9/2006) che attribuisce ai Comuni la competenza al rilascio delle concessioni demaniali marittime sulle aree e sugli specchi acquei per la nautica da diporto, per imbarcazioni con lunghezza sino ai 10 metri. Accettata, inoltre, la donazione della nuda proprietà di un’unità immobiliare sita nel comune di Pettinengo (provincia di Biella), fatta da Battista Saiu, rappresentante legale del Circolo culturale sardo ‘Su Nuraghe’, al quale viene concesso l’usufrutto del bene per 30 anni. Infine, dopo il trasferimento del personale ex EPT alla Regione e della relativa funzione, la Giunta ha approvato i criteri del trasferimento di beni, risorse strumentali, procedimenti e contratti in essere connessi alla funzione turismo.

È di 37.484 euro la quota spettante alla Regione Sardegna per gli interventi in materia di politiche giovanili per promuovere attività di orientamento, di prevenzione del disagio giovanile e di sostegno dei giovani talenti tra i 18 e i 35 anni. La giunta ha approvato la proposta dell’assessore Giuseppe Dessena di indirizzare tale risorse al cofinanziamento di programmi di mobilità studentesca internazionale attivati sulla base di programmi comunitari LLP/Erasmus e Leonardo e al miglioramento dei servizi agli studenti, in favore dell’Accademia delle Belle Arti di Sassari e dei Conservatori di Musica di Cagliari e Sassari.

Approvata anche la proposta della Commissione tecnico-artistica prevista dalla legge 6 in materia di cinema che ha redatto la graduatoria dei proponenti di cortometraggi tra cui si ripartisce il contributo regionale di 60mila euro: 5 i finanziati, 10 gli ammessi e 13 i richiedenti.

È stata approvata su proposta dell’assessore Raffaele Paci la delibera con cui si prende atto della relazione sull’attività del 2016 di Sardegna Ricerche. Nell’ambito dei poteri di indirizzo e controllo disciplinati dalla legge regionale 14/95 infatti, gli assessorati regionali competenti per materia verificano la conformità dell’attività degli enti e delle agenzie alle direttive impartite dalla Giunta regionale, valutando la congruità dei risultati raggiunti in termini efficacia, efficienza ed economicità e ne riferiscono alla Giunta. Dei risultati delle verifiche e delle conseguenti misure eventualmente adottate si da conto in una documentata relazione che la Giunta trasmette al Consiglio regionale e nella quale sono evidenziate le direttive impartite, i programmi operativi definiti, i risultati raggiunti e l’andamento economico finanziario della gestione.

Giudizio positivo, assoggettato al rispetto delle prescrizioni, sulla compatibilità ambientale per l’aggiornamento del progetto di coltivazione, ripristino e rinnovo autorizzazione di una cava di materiale per costruzioni ed opere civili in località S’Arenargiu nel comune di Serdiana. Non dovrà essere sottoposto a ulteriore procedura di VIA l’intervento per l’aumento di classe e realizzazione di nuove volumetrie a servizio dell’attività per l’impianto di riciclaggio inerti in procedura semplificata nel Comune di Norbello (OR), a condizione che nel progetto da sottoporre ad autorizzazione siano rispettate le prescrizioni specificate.

Per dare continuità all’erogazione dei servizi di trasporto pubblico locale ferroviario e della metrotranvia nelle aree di Cagliari e Sassari, la Giunta, come proposto dall’assessore Carlo Careddu, ha dato mandato alla Direzione generale dei Trasporti di prorogare i contratti di servizio attualmente vigenti sino al 3 dicembre 2019.

Su proposta dell’assessore Pierluigi Caria, la Giunta ha votato la proroga della gestione commissariale e la riconferma del commissario straordinario, Andrea Abis, per il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese. Approvata anche l’implementazione del programma di intervento nel campo della conservazione e del miglioramento genetico delle razze locali delle specie di interesse zootecnico per gli anni 2014, 2015, 2016. L’Agenzia Laore Sardegna, a cui è affidata l’attuazione dell’intervento, è autorizzata dunque a utilizzare le economie realizzate nell’annualità 2015 per coprire i maggiori costi sostenuti nell’anno precedente dalle Associazioni Provinciali degli Allevatori che tengono i Libri Genealogici e svolgono i Controlli Funzionali del bestiame, effettuandone le valutazioni genetiche.

La Giunta ha licenziato, infine, la delibera sul carburante agricolo ad accisa agevolata per il comparto agricolo isolano con modifiche ed integrazioni alle tabelle ettaro-coltura, così da applicare anche in Sardegna consumi medi standardizzati di prodotti petroliferi impiegati in lavori agricoli e orticoli, in allevamento, nella selvicoltura e piscicoltura e nelle coltivazioni sotto serra.

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Sono 110mila i posti messi in vendita sulle rotte aeree in continuità territoriale operate da Alitalia da Cagliari per Milano e Roma e sulla Alghero-Linate nel periodo dal 20 dicembre al 9 gennaio prossimi. L’incremento complessivo rispetto alle disponibilità ordinarie previste dal decreto di imposizione degli oneri di servizio sfiora ormai il 55%: ovvero, a 70.836 poltrone in dotazione di base, ne sono state aggiunte 38.685. Pertanto la previsione di posti aggiuntivi pari al 50% decisa nell’ultimo Comitato di monitoraggio Regione-Enac-compagnie convocato dall’assessore dei Trasporti Carlo Careddu il 23 novembre scorso, è stata ulteriormente aumentata del 5%.
Tutti i collegamenti dispongono di aerei aggiuntivi (18) e di numerosi upgrade (10). Per esempio, la Alghero-Linate-Alghero il 23 dicembre arriva ad avere 6 voli con un incremento pari quasi al 200% e 872 posti in vendita, contro i 296 stabili dal decreto. Sulla stessa rotta in 12 giornate su 21 nel periodo indicato l’aumento di capienza supera notevolmente il 100%. Cagliari-Fiumicino-Cagliari conta su 18 voli nei giorni di picco dal 20 al 23 dicembre con aumenti di posti superiori al 50%: le poltrone in vendita in queste date sono quasi 3.300 quotidiane contro le 2.136 previste dal contratto di servizio. Cagliari-Linate-Cagliari raggiunge aumenti del 152% per esempio il 23 dicembre con 20 voli a disposizione e quasi 2.900 posti. In 12 giorni sui 21 del periodo preso in considerazione, l’incremento su questo collegamento non è mai inferiore alll’80%.
«Questi risultati sono il frutto di un’attività di programmazione in sede di Comitato di controllo e di un costante monitoraggio dell’Assessorato finalizzati a superare le criticità del sistema nei periodi di picco – dice l’assessore Carlo Careddu -, nel periodo natalizio viaggeranno da e per l’isola, anche con i collegamenti in continuità territoriale, centinaia di migliaia di sardi e di turisti, certamente stiamo reggendo l’impatto di una domanda massiccia, ma una migliore efficienza e qualità saranno ulteriormente garantite con il nuovo bando.»

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Tre nuovi treni Stadler sono entrati in servizio oggi sulla tratta Macomer – Nuoro gestita da Arst, convogli moderni che si aggiungono ai sei identici già operativi sulle linee Sassari Alghero e Sassari-Sorso. Stamattina la corsa inaugurale con a bordo il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore dei Trasporti, Carlo Careddu, i sindaci di Macomer e di Nuoro, Antonio Onorato Succu e Andrea Soddu, e l’amministratore unico di Arst, Chicco Porcu.
«Abbiamo ereditato la peggior rete ferroviaria d’Italia e abbiamo lavorato fin da subito per migliorarla», ha detto il presidente Pigliaru durante l’inaugurazione, ricordando che il trasporto su ferro è uno dei punti chiave nel Patto firmato con il Governo e che l’investimento totale sul sistema ferroviario della Sardegna sfiora il mezzo miliardo di euro. «Sappiamo che le grandi trasformazioni hanno bisogno di tempo, ma la giornata di oggi è la dimostrazione che i risultati cominciano ad essere visibili. È un altro passo verso l’obiettivo di rendere più efficienti, sicuri e confortevoli i nostri trasporti ferroviari – ha concluso Francesco Pigliaru -, ed è un nuovo, concreto segno del cambiamento in meglio che stiamo riuscendo a portare avanti». 
«Prosegue il percorso di rinnovamento dei treni sardi – ha aggiunto l’assessore Carlo Careddu – a questi nove convogli in servizio sulle tratte Arst a scartamento ridotto, ne faranno seguito altri, consapevoli del fatto che il fabbisogno attuale del trasporto pubblico locale su ferro necessita di un ulteriore rafforzamento. Il risultato di oggi non è tanto l’alta velocità, impraticabile nelle tortuose ferrovie dell’interno, ma su qualità, efficienza e sicurezza in un’area della Sardegna per troppo tempo trascurata.»
Complessivamente la Regione ha investito 43 milioni di euro per nove automotrici Stadler composte da due carrozze. Rispetto al passato si avrà un notevole innalzamento degli standard qualitativi: ampi spazi multifunzionali a pianale ribassato con pedana estraibile nelle zone dei vestiboli che consentono l’accesso agevolato ai viaggiatori con mobilità ridotta; due porte di ingresso per lato, compartimenti climatizzati, sospensioni pneumatiche e ridotte emissioni inquinanti. I propulsori sono diesel-elettrici, con potenza massima da 407 kw, che possono consentire la velocità di 120 km/h. Strutture totalmente in alluminio, portabagagli a vista, ganci appendiabiti integrati, possibilità di trasporto per le biciclette e ovviamente per carrozzine e passeggini, design moderno, ambienti luminosi e aperti, soluzioni ergonomiche e funzionali, completano il quadro delle caratteristiche dei treni.
Gli Stadler, pensati per collegamenti brevi del trasporto pubblico locale sulla rete a scartamento ridotto, contribuiranno a fornire un servizio più efficiente e a valorizzare una tratta strategica per le zone interne dell’isola, collegata al centro intermodale di Macomer. Si conferma così anche la politica di svecchiamento del parco rotabile sostenuta dalla Regione che prevede la riduzione del 77% dell’età media della flotta sarda (Trenitalia) dai 23,5 anni del 2016 ai circa 5 nel 2021. Le azioni in tal senso prevedono 87,7 milioni di investimento da parte di Trenitalia, in virtù del contratto di servizio siglato a luglio scorso, destinati all’acquisto di 18 nuovi treni diesel: 10 del tipo “Swing”, che saranno consegnati da dicembre 2018 e nel 2019 e 8, di nuova concezione e di maggiore capacità, che saranno consegnati nel 2020 e nel 2021. A questo si sono aggiunti anche due “Minuetti” Alstom già operativi.
Nuovi convogli saranno acquistati anche con le risorse del Piano operativo nazionale F.S.C. 2014 – 2020. Il programma di investimenti per le annualità 2017-2021, destinato ai servizi del trasporto pubblico regionale sia sulle linee a scartamento ordinario sia a scartamento ridotto, prevede 68,4 milioni di euro. Ancora, 10,5 milioni per la medesima finalità, ma per le annualità 2019-2022, sono garantiti dal decreto del ministero delle Infrastrutture 408 del 10 agosto 2017.
In corso di automazione la rete a scartamento ridotto sulla quale viaggiano i nuovi Stadler per garantire maggiore sicurezza e riduzione dei tempi di percorrenza. Procedono i lavori per l’installazione del sistema ACCM (controllo centrale computerizzato) sulle tratte Monserrato-Isili e Macomer-Nuoro per i quali sono stati investiti 55 milioni provenienti dal trasferimento di competenze delle ex Ferrovie complementari (35 milioni – Decreto legislativo 46/2008) e dal Patto Sardegna (20 milioni – F.S.C. 2014-2020). Si attendono ulteriori risorse a valere sul Piano operativo F.S.C. 2014 -2020 per l’adeguamento ai nuovi standard anche delle tratte Sassari-Alghero e Sassari-Sorso.