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Stefano Canu è il nuovo presidente del Carbonia Calcio. E’ stato eletto ieri sera dall’assemblea generale della società biancoblù, al termine della riunione convocata a seguito delle dimissioni del Consiglio di presidenza comunicate lo scorso 18 agosto. Il Consiglio ha ratificato, rendendole operative, le dimissioni del presidente Carlo Foti, dei due vice Antonio Desogus e Francesco Setzu e dell’amministratore delegato Francesco Fele. E’ seguita «un’attenta analisi della situazione economica ed organizzativa, in funzione della prosecuzione della stagione nel campionato di serie D».
«I numerosi interventi – si legge in una nota – sono stati contraddistinti dalla comune volontà di proseguire l’impegno con rinnovata vitalità e spirito di collaborazione, anche con l’Amministrazione comunale e sono state registrate le nuove adesioni dei dirigenti che ne avevano fatto richiesta. Nei prossimi giorni verranno accettate quelle pervenute recentemente.»
L’Assemblea, con il nuovo presidente Stefano Canu, ha eletto il vicepresidente Giovanni Mannai ed i consiglieri Antonio Desogus, Ferruccio Atzori, Federico Cinus, Antonio Guiso e Sandro Foti.
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«Assistiamo sgomenti al nuovo scontro tra l’Amministrazione comunale ed il Carbonia calcio. L’ennesimo braccio di ferro dell’Amministrazione nei confronti di chi opera e si adopera per far qualcosa di positivo per la nostra città. Dopo decenni, il Carbonia Calcio ha conquistato la serie D e la città rischia di perdere questo importante palcoscenico, sportivo, economico, turistico, per l’ennesima riprova dell’incapacità amministrativa di Sindaco, Giunta, consiglieri di maggioranza.»
L’ex sindaco Giuseppe Casti e l’ex assessore dello Sport Fabio Desogus, intervengono dopo l’annuncio delle dimissioni del presidente Carlo Foti e dei due vicepresidenti del Carbonia calcio Antonio Desogus e Francesco Setzu, a seguito dei mancati interventi dell’Amministrazione comunale per il superamento dell’emergenza in cui versa lo stadio Comunale “Carlo Zoboli”.
«Negli anni passati, le amministrazioni di centrosinistra, colpevolizzate di aver indebitato la città, hanno invece pian piano creato strutture e quindi servizi per i cittadini – aggiungono Giuseppe Casti e Fabio Desogus -. Negli ultimi anni sono stati creati 4 impianti polivalenti nelle circoscrizioni, rifatto il campo di calcetto ed i campi da tennis di via Balilla, fatti lavori di manutenzione importante al Palazzetto dello Sport e finanziato i lavori che hanno consentito la riapertura del Palazzetto a Cortoghiana; sono stati fatti importantissimi lavori di manutenzione alla Piscina comunale, al fine di renderla “appetibile” sul mercato e permetterne una ripresa (come è difatti avvenuto). Lo stesso Stadio Comunale ha ricevuto interventi manutentivi al manto erboso ed alla struttura, grazie anche ai fondi recuperati di Italia ’90. Perché la questione è tutta qui: saper recuperare risorse e scegliere bene come spenderle.
In questo caso si poteva intervenire rapidamente, andando a reperire i fondi utili nelle pieghe di bilancio e nei fondi risparmiati dai servizi non dati alla cittadinanza durante il periodo di lockdown. Tutto poteva essere fatto molto in fretta. Ma la verità è solo una: manca la volontà politica di aiutare il Carbonia calcio ad affrontare il campionato di Serie D.»
«Oltre che protestare e farci sentire con i mezzi che abbiamo a disposizione, di fronte ad una maggioranza blindata ed ottusa, non possiamo far altro che impegnarci per il futuro – rimarcano Giuseppe Casti e Fabio Desogus -. Nel caso in cui facessimo parte, nel prossimo futuro, di un’Amministrazione cittadina seria, riteniamo doveroso un intervento importante sullo Stadio Carlo Zoboli, con risorse non inferiori ai 500mila euro, al fine di trasformare il prato erboso in sintetico, realizzare una copertura per la tribuna e l’impianto di illuminazione per le partite in notturna. Sull’esempio di quanto è stato realizzato nel recente passato con la Piscina comunale (interventi superiori ai 300mila euro), lo Stadio Comunale potrà essere messo a bando per un quindicennio e dato così in totale gestione alla società sportiva. Perché amministrare è dare servizi alla cittadinanza, non mettere un cappio al collo, a chi vuole gestire le strutture sportive.»
«Con questa Amministrazione sorda e chiusa a qualsiasi suggerimento è inutile ormai parlare – concludono Giuseppe Casti e Fabio Desogus -. Rivolgiamo, pertanto, il nostro appello al Carbonia calcio: tenete duro, fate l’impossibile per la stagione sportiva 2020/21, restate in Serie D, Carbonia lo merita. Poi, come sta ormai facendo da tempo tutta la cittadinanza, aspettate le elezioni del 2021, per scegliere alle urne un’Amministrazione con cui progettare insieme il futuro della nostra squadra di calcio e della nostra città.
FORZA CARBONIA e FORZA CARBONIA CALCIO!
Resistiamo ancora qualche mese: ‘a nuttata è quasi passata!»
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Riesplode la crisi al Carbonia Calcio. «Siamo arrivati al capolinea e non per colpa nostra. In questi anni la società del Carbonia Calcio ha superato parecchi ostacoli e difficoltà ed è riuscita ad arrivare in serie D, un traguardo importante che dà lustro a tutta la città e all’intero territorio. Purtroppo, la volontà dei dirigenti e degli atleti continua a scontrarsi con un muro che non è neppure di gomma: l’Amministrazione comunale.»
Il presidente della società biancoblù, Carlo Foti, annuncia la resa con grande rammarico, perché sono stati compiuti grandi sforzi anche nelle ultime settimane, per allestire un organico competitivo. «L’inizio del campionato è ormai imminente e la vicenda dello stadio non è ancora stata risolta e non c’è da parte dell’Amministrazione comunale, con la Sindaca in testa, nessuna volontà di affrontare i problemi e trovare soluzioni – aggiunge Carlo Foti -. Lo stadio è a tutt’oggi in condizioni pietose e non idoneo per affrontare un campionato di serie D. Vista la situazione che ormai si protrae da alcuni anni, nostro malgrado e con grande amarezza, ci troviamo costretti a rassegnare le dimissioni nella nostra rispettiva funzione di presidente e vicepresidenti della società, consapevoli che tale gesto rischia di vanificare anni di lavoro e di impegno di molti. »
«Porgiamo un sentito ringraziamento a tutti i collaboratori che con il loro volontario impegno hanno sostenuto la squadra, ringraziamo i Briganti che anche nei momenti più difficili non hanno fatto mancare la loro presenza e tutti i tifosi che ci hanno seguito negli anni. Infine – conclude Carlo Foti – ringraziamo tutti gli sponsor che con il loro sostegno economico hanno reso possibile questo importante percorso del Carbonia Calcio.»
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Sta nascendo il nuovo Carbonia Calcio. Oggi la società guidata dal presidente Carlo Foti, ha annunciato che il direttore sportivo Andrea Colombino ha perfezionato le trattative per l’arrivo di ben 9 nuovi calciatori e per 1 conferma.
Come preannunciato nel tardo pomeriggio, è stato ufficializzato l’arrivo di Marco Russu, esterno classe 1995, cresciuto nel vivaio del Cagliari, ha esordito in serie C nella stagione 2014/2015 con il Como, in quella successiva ha giocato ancora in serie C con il Lumezzane, collezionando 28 presenze, poi nell’Olbia e da fine anno al Melfi. Un’altra stagione, 2017/2018 divisa tra Arzachena e Lucchese. Nelle ultime due stagioni ha giocato in Sardegna, in Eccellenza nella Nuorese e, nel campionato interrotto dall’emergenza Coronavirus, nella Torres di Marco Mariotti.
La difesa cambia volto. Il nuovo portiere sarà Werther Carboni, classe 1996, cresciuto nelle giovanili del Cagliari e con presenze in serie C tra Olbia e Lumezzane. Lo scorso anno ha giocato in Eccellenza con la San Marco Assemini ’80, ben figurando nelle quattro sfide con il Carbonia, tra campionato e Coppa Italia, nonostante i tanti goal subiti. Il reparto si avvarrà delle prestazioni di Matteo Bagaglini, difensore centrale classe 1992, una decina di stagioni in serie D, già con il mister Marco Mariotti alla Nuorese; e di quelle di Lorenzo Costa, mancino classe 2000, cresciuto nelle giovanili del Novara, ha maturato esperienza in serie D (Castiadas e Lanusei).
A centrocampo arriva Cristiano Palombi, centrale classe 1998, cresciuto nelle giovanili della Roma, alcuni campionati in serie D alle spalle. Arriva in prestito dal Monterosi (serie D). E viene confermato Nicola Serra, classe 1999, cresciuto nelle giovanili del Carbonia, con diversi anni nei dilettanti tra Promozione ed Eccellenza, e in serie D con Latte Dolce e Castiadas.
Per l’attacco arriva Ador Gjuci, classe 1998, cresciuto nelle giovanili della Reggina e del Torino, protagonista poi in serie D con Monterosi e Torres.
A fronte di questi nuovi arrivi, vanno registrate alcune partenze. Dopo quelle del portiere Antonio Fortuna, accasatosi al Guspini e del centrale difensivo Luigi Pinna all’Atletico Uri, entrambi in Eccellenza, e quella arrivata ieri di Daniele Contu, al Villamassargia in Promozione, è di oggi la notizia dell’accordo del capitano Marcello Angheleddu al Muravera, nello stesso girone del Carbonia, dove ritrova il direttore sportivo Sebastian Puddu.
Tutti i partenti lasciando un grande ricordo a Carbonia, dove sono stati protagonisti di una straordinaria stagione, culminata con la promozione in serie D e la conquista della Coppa Italia, in particolare Marcello Angheleddu, un calciatore dalle qualità fuori dal comune, non solo tecniche. E’ stato il faro della squadra e del gruppo, l’uomo intorno al quale è stata costruita una squadra davvero super che resterà nella storia del Carbonia Calcio.
Giampaolo Cirronis
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La Monteponi non si ferma, dopo il centrocampista Sandro Scioni ha “preso” il centrale difensivo Paolo Uccheddu e l’esterno difensivo Matteo “Momo” Cosa, reduci come il primo, da una stagione con l’Arbus, nel campionato di Eccellenza regionale.
Paolo Uccheddu, 33 anni, ha alle spalle una lunga carriera vissuta prevalentemente tra squadre di Eccellenza e Promozione. Ha già vestito la maglia della Monteponi nella stagione 2015/2016, quindi per lui si tratta di un graditissimo ritorno. Difensore di sicura affidabilità, promette di rendere ermetica la difesa della squadra allenata da Alessandro Cuccu.
Matteo “Momo” Cosa, 24 anni, è cresciuto nel Carbonia, dove ha fatto tutta la trafila nelle giovanili ed ha esordito in prima squadra giovanissimo. E’ stato un punto fermo della squadra biancoblù fino all’estate 2019, quando la società guidata dal presidente Carlo Foti non lo ha confermato dopo il ripescaggio in Eccellenza regionale. Ha quindi scelto l’Arbus, dove si è ritagliato un ruolo importante ed ha contribuito alla salvezza della squadra di Marco Piras realizzando anche alcuni goal “pesanti”.
Con questi ultimi due arrivi, non dovrebbe essere ancora terminata la campagna di rafforzamento della società rossoblu guidata dal presidente Giorgio Ciccu che, con il direttore sportivo Carlo Maramarco, pare intenzionato a creare una rosa molto competitiva, per il girone A del campionato di Promozione regionale 2020/2021.
Giampaolo Cirronis
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Prove di dialogo tra il Carbonia Calcio e l’Amministrazione comunale di Carbonia. Dopo l’allarme lanciato ieri dal presidente della società biancoblu, Carlo Foti, sulle condizioni dello stadio “Carlo Zoboli” che necessita di urgenti interventi per raggiungere le condizioni di agibilità richieste per partecipare al campionato di serie D, e la “dolorosa ed amara” decisione di rassegnare le dimissioni, questa sera allo stadio Comunale, lo stesso presidente Carlo Foti ed il vicepresidente Antonio Desogus hanno incontrato la commissione Sport del Consiglio comunale, presieduta da Manolo Cossu.
Nel corso dell’incontro, durato un’ora e mezza, è stata effettuata una ricognizione su tutti gli interventi necessari, la sistemazione della gradinata per i tifosi ospiti con relativi servizi igienici e vie d’uscita; la copertura della tribuna e della tribuna stampa; la risemina del manto erboso; la pulizia di tutto l’impianto; in prospettiva il ripristino dell’impianto di illuminazione…
Il presidente Carlo Foti ha spiegato che i tempi sono stretti e che per arrivare in tempo all’avvio della nuova stagione in serie D, sarebbe necessario che ad eseguire i lavori urgenti fosse il comune di Carbonia, proprietario della struttura, per passare poi alla procedura di affidamento in gestione tramite bando pubblico, per la quale il Carbonia Calcio punta ad una durata pluriennale. Il presidente Manolo Cossu ed i componenti della commissione Sport hanno assunto l’impegno a valutare con grande attenzione la situazione, per ricercare le soluzioni più rapide ed efficaci.
Prove di dialogo importanti che vanno rafforzate, perché dopo la grande stagione conclusa in maniera trionfale con la promozione in serie D e la conquista della Coppa Italia di Eccellenza, che ha riportato il Carbonia Calcio al centro del movimento calcistico regionale e nella platea del calcio nazionale, di tutto si ha bisogno in questo momento, tranne che di nuove incomprensioni tra la società e l’Amministrazione comunale che, dopo i problemi iniziali, erano riuscite a dialogare positivamente.
Giampaolo Cirronis
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Qualche giorno fa i festeggiamenti per la promozione in serie D, giunta dopo la trionfale conquista della Coppa Italia di Eccellenza, oggi il doloroso annuncio del presidente Carlo Foti: «L’Amministrazione comunale di Carbonia ha abbandonato il Carbonia Calcio, non è possibile programmare la nuova stagione senza che venga risolta la “questione Stadio Zoboli”!
«Dopo quattro anni di dedizione e passione per i colori bianco blu crediamo sia arrivato il momento di porre la parola fine a questo tormentato rapporto con l’Amministrazione comunale – aggiunge Carlo Foti -. Lo storico impianto Comunale necessità di precise opere di riqualificazione, senza le quali non potrà ospitare le gare del campionato nazionale di Serie D. Senza lo stadio saremo costretti a girovagare per i centri limitrofi per effettuare la preparazione e le gare. Una situazione inaccettabile!»
«I lavori da eseguire sono stati segnalati con un nostro progetto lo scorso 13 maggio che ha ottenuto il via libera dell’ufficio tecnico – rimarca il presidente Carlo Foti -. In questi giorni la volontà degli amministratori comunali di indire una manifestazione di interesse finalizzata all’affidamento della struttura. Inutili lungaggini che cagioneranno un ulteriore ritardo all’esecuzione dei lavori e quindi la disputa “fuori Carbonia” della serie D. E dire che in questi 4 anni il Carbonia Calcio ha tenuto in piedi una struttura trascurata, eseguendo la manutenzione ordinaria ma anche quella straordinaria, garantendo la manutenzione del manto erboso con personale specializzato (operazioni che al comune di Carbonia costavano alcune decine di migliaia di euro all’anno), sostituendo gli irrigatori, realizzando un campo per gli allenamenti, sanificando e imbiancando i locali spogliatoi. Verniciando la tribuna spettatori. Quando le infiltrazioni dell’acqua dalla tribuna giungevano agli spogliatoi, sempre a nostre spese, abbiamo fatto stendere una guaina impermeabile, risolvendo il problema. E ancora, quando questo inverno la tribuna coperta fu divelta dal fortissimo maestrale, costringendo il Comune a chiudere la via principale dello shopping, il Carbonia calcio risolse a proprie spese i lavori consentendo in 48 ore la riapertura del l’importante arteria.»
«Abbiamo pagato tutti gli affitti, ma anche le bollette di luce ed acqua! Da parte dell’Amministrazione comunale nessun aiuto economico, neanche per conto terzi, anche quando poteva notare di aver risparmiato decine di migliaia di € dalla sola manutenzione ordinaria. Ci saremmo quindi aspettati un atteggiamento differente, che comprendesse altresì l’importante valenza di un campionato nazionale a Carbonia. Per i tanti risvolti positivi che comporta, sia dal punto di vista economico (per un maggiore volume di affari per alberghi, ristoranti e agenzie viaggio) ma soprattutto per la promozione turistica dell’intero territorio che avrebbe beneficiato di nuovi potenziali turisti – conclude Carlo Foti –. Il nostro pensiero va ai tanti tifosi, ai Briganti, e a tutti quelli che ci attendevano oltre Tirreno. Dimissioni dolorose e amare»