22 November, 2024
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gruguaCasa Modigliani  Tenuta Modigliani Grugua 1875(courtesy R. Andreuccetti) Tenuta Modigliani Grugua - (Foto R. Andreuccetti)

La Scuola Civica d’Arte Contemporanea di Iglesias, dopo aver ripulito un pozzo sacro (Genn’e Mustatzu), domenica 14 giugno realizzerà un’altra azione di guerrilla trekking, creando la segnaletica per arrivare alla tenuta e una bacheca con le informazioni, e riuscendo a far aprire dagli attuali proprietari la casa Modigliani.

Pochi metri prima del bivio per la rinomata spiaggia di Cala Domestica, sulla destra (per chi proviene da Iglesias), c’è una strada bianca con l’indicazione per le miniere di Grugua: anche in questo caso gli avvisi introducono esclusivamente ad itinerari minerari e niente e nessuno ci avverte che questa fertile piana, ricca di acque e circondata dai monti, conserva ruderi di un insediamento di epoca romana e la casa della famiglia Modigliani. Nel 1862 tutta la Valle, chiamata anche Salto di Gessa, divenne appunto proprietà dei Modigliani, Flaminio ed Emanuele, rispettivamente padre e zio del celebre pittore.

Grugua all’epoca era una sorta di terra promessa. Anche oggi, fino alla prima estate la valle è verdissima e ricca di acque sorgive. In estate il giallo dei pascoli è interrotto dal verde delle vigne soprattutto da sughere e da grandi gelsi bianchi che circondano alcuni poderi e case padronali. Una di queste costruzioni è una villa bianco giallastra con le torrette merlate e un’eleganza a metà strada tra il liberty e il falso medio evo di certi stili neogotici otto/novecenteschi. Era la villa dei Modigliani. Dopo anni di abbandono è stata acquistata da due famiglie di Buggerru, i Silesu e gli Andreuccetti. I Modigliani sapevano apprezzare la bellezza e l’utilità della natura, ma poiché il loro mestiere era quello di commerciare in carbone e legna, fecero il deserto attorno alle loro proprietà. I comuni di Fliminimaggiore e di Iglesias ingaggiarono una lotta senza tregua nei confronti dei nuovi feudatari che avevano ottenuto piena libertà di taglio dei boschi appartenuti alla comunità. Ma le proprietà si estendevano  a quanto riportano i documenti dell’Archivio di Stato, fino all’altopiano di Oridda, ai confini tra Domusnovas e Villacidro.

Proprio nell’anno in cui nacque l’artista, il 1884, gli affari della famiglia cominciarono ad andare a rotoli (i Modigliani persero in seguitole proprietà sarde), ma continuarono a lavorare in Sardegna come intermediari: tra il 1896 e il 1901, Amedeo, l’ultimogenito, fu appunto ad Iglesias. Negli stessi anni in cui maturava l’ascesa e la caduta della famiglia, in città aprì l’albergo Leon d’Oro, che divenne la loro residenza commerciale, quando persero la casa di Grugua.

Adolescente, già appassionato di pittura e dotatissimo nel disegno, divenne amico dei giovani Taci, Norma Medea, Anita Clelia e Ezio Caio.

Nel 1898 eseguì un primo schizzo che ritraeva Norma Medea, già gravemente malata. Nello stesso anno, pochi mesi dopo la morte della ragazza, stroncata da una meningite, lo schizzo divenne il “Ritratto di Medea”, perla custodita per quasi un secolo da Carlo Meloni, nipote della scomparsa. Fino a quando le miniere di Monteponi furono attive nella palazzina della direzione era visibile un altro dipinto, ora perduto, chiamato “La farfalla di Modigliani”.

Anche questo progetto è nato nel laboratorio d’arte pubblica e sociale della Scuola ad opera di una delle allieve, Elisabetta Ecca, la quale ha cercato di mettere ordine ai confusi ricordi che ad Iglesias riferivano della permanenza in città del celebre artista livornese. Infatti se nessuna segnaletica ci avvisa a Grugua, nessuna targa è posta a ricordo del soggiorno in città.

Mauro Pili copiaMauro Pili F

Ora è ufficiale: Mauro Pili sarà candidato alla presidenza della Regione con il suo movimento Unidos. L’annuncio questa sera al teatro Massimo di Cagliari, davanti a circa 700 persone, nel corso dell’incontro organizzato «per tracciare la strada della Rivoluzione Sarda, la rivoluzione delle nostre coscienze, la rivoluzione dei sardi protagonisti».

Dopo tre lustri, nel corso dei quali ha raggiunto prima la presidenza della Regione con Forza Italia, poi per due volte un seggio della Camera con il PdL, Mauro Pili tre settimane fa ha lasciato il movimento-partito fondato da Silvio Berlusconi e si è schierato nel gruppo misto della Camera con il simbolo del movimento “Unidos”.

Con Mauro Pili diventano quattro i candidati alla Presidenza della Regione già in campo. Gli altri tre sono: Francesca Barracciu, europarlamentare del Partito Democratico, vincitrice delle primarie del centrosinistra; la scrittrice Michela Murgia, candidata del movimento “Progress”; il Governatore uscente, Ugo Cappellacci. I rapporti tra Mauro Pili e Ugo Cappellacci (nipote di Carlo Meloni, primo sindaco di Iglesias del Dopoguerra) non sono mai stati buoni e anche questa sera Mauro Pili non ha mancato di lanciare bordate contro il presidente della Regione.

Al via della campagna elettorale ci sarà sicuramente almeno un quinto candidato, quello del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che scaturirà da una consultazione della base via internet.