4 November, 2024
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Fabio Aru 1

Scudetto Dinamo 7

Domenica 29 novembre, dalle 9.00 alle 11.30 – nella sala conferenza dell’Hostel Rodia in viale Repubblica, Oristano – l’Ussi Sardegna organizza il corso di formazione professionale “Giovani e sport pulito. Regole, fair play, responsabilità dirigenti e media: vietato imbrogliare”. Ai lavori intervengono il presidente dell’Ordine regionale giornalisti, Francesco Birocchi, il procuratore federale Stefano Palazzi, il pm Paolo De Angelis, l’avvocato Carlo Porceddu (Corte di giustizia federale) e il magistrato Alfonso Sabella. L’evento ha il supporto organizzativo del Comitato regionale Figc.

Al termine del corso si svolge la cerimonia dei Premi Ussi Sardegna 2015. Tra i circa trenta premiati, Marco Storari, portiere del Cagliari; Mario Beretta e Massimiliano Canzi, del settore giovanile Cagliari; Fabio Aru, vincitore della Vuelta 2015 e secondo classificato al Giro d’Italia 2015; Alessia Orro, campionessa mondiale Under 18 di pallavolo; i campioni d’Italia della Dinamo Banco Sardegna; Pagi, squadra di calcio di Seconda categoria composta da richiedenti asilo; Roberto Carta, allenatore dell’Amsicora campione d’Italia di hockey su prato maschile e femminile; Gabriele Angioi, primo sardo ai mondiali Under 12 di baseball; Andrea Pianti, campione italiano allievi di salto in lungo; Chiara Obino, record italiano di apnea; Andrea Lecca, maestro e pluricampione sardo di tennis; Carlo Ciabatti, campione mondiale di windsurf; Fabio Tosi, portiere pulcini dell’Atletico Olbia. Alla cerimonia parteciperà anche Miss Sardegna 2015, Manuela Galistu.

I Premi Ussi – oltre a riconoscere gli exploit sportivi e etici in ambito regionale – sono un’occasione per riflettere e ampliare il confronto. Con forti riverberi mediatici locali e nazionali. I Premi hanno, tra gli altri, il patrocinio di Coni nazionale, Università di Cagliari, corsi di laurea in Scienze della comunicazione e Scienze motorie, presidenza della Giunta regionale. La manifestazione è supportata da Banco di Sardegna, Coldiretti, Coni Sardegna e Banca di Sassari.

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Domenica 29 novembre l’Ussi Sardegna organizza, dalle 9.00alle 11.30, nel Centro regionale Figc (Sa Rodia – Oristano), il corso di formazione professionale “Giovani e sport pulito. Regole, fair play, responsabilità dirigenti e media: vietato imbrogliare”. Ai lavori intervengono il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Francesco Birocchi, il procuratore federale Stefano Palazzi, il pm Paolo De Angelis e l’avvocato Carlo Porceddu (Corte di giustizia federale).

Al termine del corso si svolge la cerimonia dei Premi Ussi Sardegna 2015. Tra i circa trenta premiati, Stefano Sardara e Brian Sacchetti, presidente e ala dei campioni d’Italia Dinamo Banco Sardegna, Marco Storari, portiere Cagliari, Mario Beretta e Massimiliano Canzi, settore giovanile Cagliari, Fabio Aru, vincitore Vuelta 2015, Beppe Bergomi, campione del mondo Spagna 1982 e commentatore tv, Andrea Lucchetta, già campione del mondo di volley, Alessia Orro, campionessa mondiale Under 18 pallavolo, Pagi, squadra calcio Seconda categoria composta da richiedenti asilo, Roberto Carta, allenatore Amsicora campione d’Italia hockey su prato maschile e femminile, Gabriele Angioi, 14 anni, primo sardo ai mondiali di baseball, Chiara Obino, record italiano apnea, Andrea Lecca, maestro e pluricampione sardo di tennis, Carlo Ciabatti, campione mondiale windsurf, Fabio Tosi, portiere Pulcini Atletico Olbia.

I Premi Ussi – oltre a riconoscere gli exploit sportivi e etici in ambito regionale – sono un’occasione per riflettere e ampliare il confronto. Con forti riverberi mediatici locali e nazionali. Tanto che abbiamo contattato i ministeri competenti, la presidenza del Coni nazionale, i vertici delle istituzioni regionali e locali, alle quali abbiamo richiesto, come nella passata edizione, il patrocinio.

sport diritto e comunicazione

Parte da Cagliari domani, giovedì 14 maggio, alle ore 16.30, presso il Palazzo di Giustizia per la prima volta a livello nazionale, la Tavola Rotonda dal titolo “Sport, Diritto e Comunicazione: si può restringere o limitare la libertà di comunicazione dei calciatori da parte delle società sportive? “, organizzata da FERPI Sardegna in collaborazione con l’Associazione Nazionale Forense e l’ordine degli avvocati di Cagliari e con il patrocinio della Federazione Italiana Giuoco Calcio, FIGC, e della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana.

Il tema della libertà di comunicazione e della sua limitazione si affaccia prepotentemente in questi tempi anche alla luce dei numerosi casi che da qualche tempo si verificano in particolare nel mondo del calcio.

Emerge prepotentemente il delicato problema del difficile bilanciamento fra la tutela della libertà di manifestazione del pensiero e diritto alla riservatezza nell’era dei social network e, l’esigenza di creare una social media policy per le società di calcio in particolare di quello professionistico.  

Il workshop mette a confronto per la prima volta  i professionisti delle relazioni pubbliche e comunicazione con giuristi, costituzionalisti e specialisti in diritto e giustizia sportiva attraverso un sistema di analisi comunicativa della gestione dei social network nel sistema calcio, comparandola con le esigenze applicative del diritto e del codice di giustizia sportiva. La libertà di manifestare il proprio pensiero e quindi di comunicare, si configura come un diritto fondamentale e garantito dall’articolo 21 della Costituzione ma, con lo sviluppo di internet il quadro è mutato radicalmente. L’esistenza oggi di una moltitudine di strumenti di comunicazione continua a porre diversi problemi in ordine alla libertà di esprimersi e alle modalità di comunicazione che se non gestite, rischiano di trasformare l’uso dei social network in uno strumento lesivo della libertà fondamentale degli utenti. 

Le case history del sistema calcio come quella di Mario Balotelli o di Marko Livaja, attaccante croato quando era  in forza all’Atalanta, costituisce uno degli esempi di questi ultimi anni . Livaja ebbe un battibecco con alcuni tifosi della Il profilo Facebook del calciatore fu preso d’assalto da supporters nerazzurri, che infuriati per quella reazione lo invitavano a tornare in Croazia. La replica del calciatore non è stata delle più diplomatiche: «Venite con me in Croazia, italiani bastardi tribuna, susseguente alla sostituzione durante Atalanta-Verona che finì per avere una coda sul social network». Livaja è stato multato e messo fuori rosa.

 Ne parleranno Andrea Delpin, presidente del comitato regionale FIGC Sardegna; Fabiana Callai, responsabile della Federazione Relazioni Pubbliche Sardegna; Elio Gola comunicatore; Aldo Aledda, esperto e storico dello sport; Antonio Riva Ferpi e direttore di Mobility Press Roma; Carlo Porceddu, vice presidente della Corte di Appello Federale Nazionale della F.I.G.C.; Francesco Angioni, vice presidente della Corte di Appello Federale Nazionale della F.I.G.C.; Pietro Ciarlo, professore di Diritto costituzionale Università di Cagliari, Francesco Mulas segretario dirigente dell’ANF; e, infine, Marco Perra, giurista.