25 November, 2024
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La Dinamo si ritrova anche in campionato, batte nettamente l’Auxilium Fiat Torino (92 a 80, primo tempo 51 a 39) e si rilancia in classifica in prospettiva play-off. Quella della squadra di Federico Pasquini è stata una prestazione convincente, costruita su un’eccellente percentuale al tiro da tre punti (16 su 30) intorno al trio Pierre-Bamforth-Tavernari.

La partita è stata equilibrata solo nel primo quarto, chiuso con l’Auxilium avanti di 2 punti: 25 a 23. Nel secondo quarto la Dinamo ha cambiato marcia, ha inflitto agli ospiti un parziale di 17 a 3 (con ben 4 triple di Jonathan Tavernari), ha chiuso i 10′ sul 28 a 14 ed è andata al riposo avanti di ben 12 lunghezze. L’inerzia della partita non è cambiata nel terzo questo, che ha visto la Dinamo concedere all’Auxilium ancora solo 14 punti (20 a 14) ed affrontare l’ultimo quarto con un vantaggio di ben 18 lunghezze: 71 a 53. L’ultimo quarto non ha avuto storia, la Dinamo ha lasciato qualche punto alla squadra di Carlo Recalcati (parziale di 21 a 27) ma il risultato non è mai stato discussione, fino al definitivo 92 a 80.

Il migliore è stato ancora una volta Dyshawn Pierre, un giocatore in continua crescita di rendimento, autore di 27 punti in 38′, frutto di un 5 su 7 da 2 punti, 4 su 6 da 3 punti, 5 su 6 ai tiri liberi, 8 rimbalzi, 4 assist, 33 di valutazione. In evidenza anche Scott Bamforth, 18 punti in 30′, 2 su 5 da 2 punti, 4 su 7 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 1 rimbalzo, 7 assist, 20 di valutazione; Darko Planinic, 16 punti in 23′, 8 su 15 da 2 punti, 9 rimbalzi, 3 assist, 21 di valutazione; e Jonathan Tavernari, grande cecchino dai 6.75, 5 su 7, 15 punti, al quale Federico Pasquini sta concedendo sempre più fiducia, ampiamente meritata con le prestazioni in campo. Buona anche la prova di Achille Polonara che pur non partendo in quintetto, ha messo a segno 8 punti in 16′, con 2 su 3 da 2 punti, 1 su 2 da 3 punti, 1 su 1 ai tiri liberi, 7 rimbalzi e 3 assist, 16 di valutazione. Meno brillanti William Hatcher, Shawn Jones e Marco Spissu. Levi Randolph, in partenza, è stato impiegato per soli 3′.

 

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Dopo la vittoria sulla Juventus Utena ottenuta in settimana in Champions League, la Dinamo Banco di Sardegna cerca di tornare alla vittoria anche in campionato, questa sera (PalaSerradimigni, ore 20.30), contro l’Auxilium Torino. La formazione piemontese ha appena cambiato guida tecnica (Carlo Recalcati ha sostituito Luca Banchi che ha rescisso consensualmente il contratto) ed occupa la quinta posizione in classifica ma arriva a Sassari reduce da tre sconfitte consecutive (due in campionato, a Varese e in casa con Brindisi, una in Eurocup).

«Affrontiamo una squadra di grande valore e talento che vanno oltre le due sconfitte di questa settimana con Rytas in Eurocup e Brindisi in campionato – ha detto alla vigilia coach Federico Pasquini -. Affrontiamo questa partita con grande ottimismo, con grande fiducia, arriviamo da un’ottima settimana di lavoro, da una partita in Champions League dove nel secondo tempo si è rivista la buona difesa che utilizzavamo fino a poco tempo fa. Sono fiducioso sul fatto che saremo pronti, andremo in campo per fare il nostro meglio e per portare a casa due punti molto importanti.»

«Affrontiamo una squadra di assoluto valore, indipendentemente dalla mancata qualificazione e al fotofinish per le Final Eight di Coppa Italia, una formazione in salute come hanno dimostrato l’ultima partita di Coppa e anche la sconfitta contro Cantù, maturata nei passaggi finali del match e per alcuni dettagli – ha detto Carlo Recalcati -. Un roster, quello di Sassari, che rappresenta una delle migliori realtà del campionato sotto il profilo realizzativo. Ottime individualità e pacchetto di lunghi da tenere d’occhio, soprattutto considerando le nostre problematiche del momento in questo reparto. Attenzione anche a Tavernari, giocatore atipico che sta facendo molto bene nelle ultime settimane dopo che ha trovato un po’ più di spazio.»

William Hatcher.

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Logan-Edge

Archiviata l’Eurocup con l’amara eliminazione determinata dalla sconfitta subita nel match decisivo con il Galatasaray, la Dinamo Banco di Sardegna si rituffa nel campionato, questa sera, alle 20.30, sul campo dell’Umana Reyer Venezia.

Si tratta di una partita fondamentale in termini di classifica e importante sotto il profilo del risultato. Nel girone d’andata, sul parquet del PalaSerradimigni, i ragazzi di coach Recalcati si imposero con autorità e questa sera Logan e compagni dovranno cercare la rivincita e, possibilmente, con un punteggio superiore per portarsi in vantaggio nel confronto diretto, decisivo in caso di arrivo a pari merito al termine della “regular season“.

Venezia è una delle squadre che ha cambiato meno rispetto alla passata annata con 7/12 del roster confermati. In panchina la Reyer ha per il secondo anno consecutivo il decano Carlo Recalcati, che potrà contare anche in questa stagione sulla solidità del gruppo degli ex Siena Thomas Ress, Benjamin Orner, e Jeff Viggiano, insieme a Hrvoje Peric, tra i migliori giocatori della passata stagione, e l’esperienza dell’ex Virtus Roma Phil Goss. Al gruppo si sono aggiunti Mike Green, playmaker di altissima esperienza, già visto a Varese nell’anno d’oro con Vitucci e nell’ultima stagione a Parigi, Josh Owens, lungo di Trento, giocatore dal grande dinamismo, e Michael Bramos, giocatore dalla lunga esperienza che vanta come sua ultima squadra il Panathinaikos. A chiudere il roster il giovane figlio d’arte Stefano Tonut, chiamato al salto di categoria dopo la strepitosa stagione a Trieste: ultimo arrivato in casa Umana è l’ala serba Boris Savovic, aggregato al gruppo a metà gennaio.  Altra novità di quest’anno è la nomina di un grande ex biancoblu, il già capitano sassarese Federico Casarin, a presidente della società lagunare: a lui infatti il patron Luigi Brugnaro ha affidato il prestigioso ruolo dopo l’elezione a sindaco della città di Venezia.

Nella Dinamo farà il suo esordio il nuovo play Emmanuel Josh Akognon e per la prima volta Marco Calvani potrà disporre del roster al completo dopo la piccola rivoluzione di metà stagione.

Arbitreranno l’incontro Dino Seghetti, Lorenzo Baldini e Nicola Ranaudo.

 

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Dopo l’Enel Brindisi, anche l’Umana Reyer Venezia passa al PalaSerradimigni e la Dinamo Banco di Sardegna conferma di non essere ancora squadra nella stagione post-triplete. Se dopo il ko interno di Eurolega subita ad opera della corazzata CSKA Mosca la squadra aveva saputo reagire andando a vincere a Varese, questa volta, dopo il nuovo ko infrasettimanale di Tel Aviv, ha perso anche in campionato (70 a 82, primo tempo 35 a 34), contro una delle squadre più forti, tra le pretendenti allo scudetto 2015/2016.

La “fotografia” della serataccia della Dinamo è sintetizzabile nello score di David Logan, da due stagioni in leader della squadra, l’uomo decisivo in tante battaglie, ieri assolutamente irriconoscibile: 0 punti, nessun tiro da 2, 0 su 5 da 3 punti, nessun tiro libero, 5 palle perse, 2 assist.

Ma se altre volte una prestazione di David Logan inferiore allo standard abituale è stato compensato dai compagni, ieri sera, se si eccettuano le prestazioni in crescendo di Jarvis Varnado e Brenton Petway e quelle sufficienti di Joe Alexander e Christian Eyenga, per gli altri è stata una partita da dimenticare in fretta.

L’Umana Reyer di Carlo Recalcati ha giocato di squadra, senza giocatori in particolare evidenza sui compagni. Tre uomini in doppia cifra, Phil Goss 16 (4 su 6 da 3 punti), Hrvoje Peric 15 (7 su 12 da 2 punti) e Josh Owens 13 (5 su 8 da 2 punti). In evidenza anche Mike Green con 8 punti, 4 rimbalzi e 8 assist.

La partenza della Dinamo era stata positiva, 13 a 4 al 4′, con Varnado ed Eyenga protagonisti, ancora + 9 sul 20 a 11 con due tiri liberi segnati da Joe Alexander e 20 a 13 al termine del primo quarto.

In avvio di secondo quarto, la squadra di Meo Sacchetti ha mantenuto un margine tra i 3 e i 5 punti fino al 16′, poi una tripla di Stefano Tonut ha portato Venezia a -2, 30 a 28, e lo stesso Tonut ha firmato il sorpasso al 19′, sul 33 a 34, con due tiri liberi. Un canestro da sotto di Joe Alexander ha portato la Dinamo avanti di un punto all’intervallo lungo, 35 a 34.

L’Umana Reyer ha iniziato a costruire la sua vittoria in avvio di terzo quarto, scattando avanti di 10 punti in 4′ (39 a 49) con tre triple di Phil Goss, una schiacciata di Josh Owens e due tiri liberi di Mike Green. la Dinamo ha saputo reagire, in 3′ s’è riportata a -1, 50 a 51, ancora con Varnado ed Eyenga e una tripla di Rok Stipcevic, ma è stato l’ultimo segnale di vita, perché Venezia ha ripreso rapidamente le redini del gioco, portandosi a +12 al 29′ con Peric, Green, una tripla di Michael Bramos, andando all’ultimo riposo breve sopra di 10 punti, 54 a 64.

L’ultimo quarto non ha avuto storia. Venezia è arrivata a +15 al 32′ con una tripla di Jeff Viggiano, solo Alexander – troppo poco – ha provato a riaprire i giochi, Venezia è arrivata ad un vantaggio di 17 punti al 35′, 56-73, con un canestro da sotto di Jarrius Jackson ed ha poi gestito, chiudendo sull’82 a 70 che vale il primato in classifica con 8 punti, alla pari con Milano, Reggio Emilia e Pistoia, con due punti di vantaggio sulla Dinamo e su Capo D’Orlando, Brindisi e Trentino.

La Dinamo è ancora in costruzione, Meo Sacchetti ha tanto da lavorare, ma gli impegni non concedono tregua, perché venerdì 6 novembre sarà ancora Eurolega, a Malaga. Probabilmente una vittoria in Coppa potrebbe essere la medicina migliore per ritrovare la vera Dinamo.

Meo Sacchetti e David Logan 3 copia

 

 

 

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Andata in archivio la terza sconfitta in Eurolega subita giovedì sera a Tel Aviv contro il Maccabi, la Dinamo Banco di Sardegna si rituffa nel campionato, che stasera le propone una sfida molto delicata, al PalaSerradimigni, contro l’Umana Reyer Venezia.

La sfida di questa sera (diretta su Rai Sport 1 HD) si annuncia accesa contro una delle squadre che ha cambiato meno dall’inizio della stagione con ben 7 giocatori su 12 del roster confermati dalla passata annata ed appare, tra le più accreditate nella corsa scudetto. In panchina la Reyer avrà per la seconda stagione consecutiva il decano Carlo Recalcati, che potrà contare anche quest’anno sulla solidità del gruppo degli ex Siena Thomas Ress, Benjamin Orner e Jeff Viggiano, sulla produttività di Hrvoje Peric, tra i migliori giocatori della serie A lo scorso anno, e l’esperienza dell’ex Virtus Roma Phil Goss. Al gruppo si sono aggiunti Mike Green, playmaker di altissima esperienza, già visto a Varese nell’anno d’oro con Vitucci e nell’ultima stagione a Parigi, Josh Owens, lungo di Trento, giocatore dal grande dinamismo, e Michael Bramos esperto giocatore reduce da un lungo infortunio ma che vanta come sua ultima squadra un certo Panathinaikos. A chiudere il roster il giovane figlio d’arte Stefano Tonut, chiamato al salto di categoria dopo la strepitosa stagione a Trieste. Altra novità di quest’anno è la nomina di un grande ex biancoblu, il già capitano sassarese Federico Casarin, a presidente della società orogranata: a lui, infatti, il patron Luigi Brugnaro ha affidato il prestigioso ruolo dopo l’elezione a sindaco della città di Venezia.

«Incontriamo quella che reputo una delle squadre potenzialmente più competitive della stagione – dice il coach sassarese Meo Sacchetti – , come dissi in tempi non sospetti è tra le quattro favorite allo scudetto. Ha cambiato qualcosa rispetto allo scorso anno mettendo dentro un play e un centro nuovi, due grandi professionisti. È una squadra dalla buonissima difesa che gioca anche in velocità.»

«Abbiamo vissuto la bella atmosfera di Tel Aviv che finora avevamo visto solo in tv – aggiunge Sacchetti tornando sulla trasferta di Eurolega -. Ora torniamo qui, stasera ci alleniamo e ci concentriamo sul campionato. Sul round 3 non posso parlare di ‘prestazione deludente’ perché è pur sempre Eurolega, se dovessimo parlare di qualcosa deludente penserei piuttosto all’approccio contro Brindisi in casa. Dobbiamo capire che ci confrontiamo con squadre di un altro livello. Al momento ci manca qualcosa in termini di costanza in tutta la partita, come con il Cska e il Maccabi e c’è qualche giocatore che ci può dare di più. C’è il rammarico della prima partita con il Darussafaka che ci avrebbe dato qualcosa in termini di atteggiamento ma alla fin fine sarebbero stati solo due punti. Adesso pensiamo a Venezia. Arriviamo da una buona partita di Chris, Varnado sta crescendo nonostante la botta a Varese, Joe ci ha dato tanto in campionato e ha accusato un po’ in Eurolega, ma ha mostrato il suo potenziale. Sicuramente vogliamo un coinvolgimento maggiore dei nostri play che costruiscano un po’ di più: ci serve che oltre a dei realizzatori siano anche dei registi.»

Meo Sacchetti A Rok Stipcecic 1 copia

David LOgan 1-2

Jarvis Varnado 77