4 November, 2024
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MeA, la scuola civica di musica intercomunale di Siniscola, Posada, Torpè e Lodè con sede a La Caletta, terrà l’evento inaugurale domani 15 febbraio 2019, dalle 18.00 alle 20.30, presso l’ITCG Luigi Oggiano, in via Pietro Micca 13, a Siniscola. L’evento prevede un piccolo concerto a cura dei docenti della scuola, una conferenza stampa/presentazione (struttura organizzativa, corsi, classi e attività collaterali) e un rinfresco.

Durante la serata la presentazione sarà intervallata dalle performance musicali dei docenti:

Carlo Sezzi – docente di batteria

Giovanni Trapani – docente di chitarra moderna

Betty Uscidda – docente di canto moderno

Cristian Orsini – docente di dj e produzione elettronica

Totore Chessa – docente di organetto diatonico

Simone Pala – docente di sax

Fabrizio Leoni – docente di basso e contabbasso

Andrea Cabras – docente di percussioni

Gianmario Solinas – docente di pianoforte e tastiere

Valentina Satta – docente di propedeutica

Tetyana Shcherbyna – docente di violino.

La direzione artistica è affidata a Carlo Sezzi, la gestione alla cooperativa Doc Educational nella persona di Franca Carai.

MeA nasce per soddisfare le esigenze espressive, musicali, creative e artistiche dei suoi allievi e, a questo scopo, si riconduce l’attività ordinaria della direzione e dello staff di Doc Educational per l’anno 2018-2019. Tale attività consiste:

– in una offerta formativa qualificata e diversificata con corsi e laboratori destinati ai principianti, agli amatoriali e ai professionisti del settore.

– nella attività di un corpo docente composto da musicisti scelti per titoli, esperienza didattica e curriculum artistico.

– nella gestione delle attività in spazi confortevoli allestiti per attività didattiche individuali (lezioni strumentali) e collettive (laboratori di musica d’insieme).

– nella creazione di una struttura di gestione divisa per aree e competenze a supporto dell’attività e della comunicazione tra scuola, allievi e comunità.

I corsi che MeA ha attivato in questo primo anno di attività sono 11: pianoforte, chitarra, violino, canto moderno, tastiere moderne e midi, deejay e musica elettronica, batteria, organetto diatonico, teoria musicale e solfeggio, propedeutica musicale. Dal mese di Marzo 2019 MeA aprirà i primi tre laboratori di musica d’insieme per allievi e musicisti.

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I ritmi travolgenti della Band of Friends e della James & Black R&B Band hanno acceso la Piazza Europa e trascinato il pubblico nella quarta ed ultima serata della XXVIII edizione del Festival Narcao Blues che, ancora una volta, non ha tradito le attese. 

Ad aprire la “Fiesta”, questo il titolo assegnato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione alla serata di chiusura del Festival, è stata la Band of Friends, formazione che celebra la musica di Rory Gallagher (scomparso a soli 47 anni, nel 1995), il più grande bluesman che l’Irlanda abbia mai conosciuto, e tra i maggiori di sempre nella storia del genere (come sottolineò Jimi Hendrix dopo la sua esibizione al festival di Woodstock nel 1969). Il talentuoso bassista Gerry McAvoy (un passato di oltre vent’anni di esperienza con Rory Gallagher per vent’anni, Ted McKenna che ne è stato il batterista dal 1978 al 1981, e l’olandese Marcel Scherpenzeel, cresciuto con la musica del compianto musicista nativo di Ballyshannon e, a detta di McAvoy, «il chitarrista più vicino a Gallagher che si sia mai sentito» non si sono risparmiati, regalando un’ora e mezza di musica di musica di grandissima qualità, impreziosita dal recente “Repeat After Me”, un album composto da brani interamente originali, con la sola eccezione di “A Sense of Freedom” scritto da Frankie Miller (ma eseguito da Rory Gallagher, Gerry McAvoy e Ted McKenna per l’omonimo film del 1979). Il repertorio del trio spazia dalle migliori canzoni degli anni sessanta, passando per la musica dei loro coetanei come Rory Gallagher ed Alex Harvey, per giungere a sonorità tipiche della Motown e al soul con una buona dose di rock classico e l’immancabile blues.

A seguire, dopo le 23.00, è entrata in scena, sul palco di Piazza Europa, la massima potenza degli amplificatori per la James & Black R&B Band, formazione capitanata dal pianista Bruce James e dalla cantante Bella Black. Il primo è un soulman, songwriter e pianista immerso nella tradizione musicale popolare afroamericana, mentre la Black è dotata di una voce potente e profonda coltivata grazie all’ambiente gospel che le permette di spaziare tra differenti generi musicali tra cui R&B e soul. Con Dimitar Kostadinov Lyolev al sassofono, Martin Atanasov Tashey alla tromba, Max Benassi alla chitarra, Fabrizio Leoni al basso e Carlo Sezzi alla batteria, la James & Black R&B Band è arrivata per la prima volta sul palco del Narcao Blues, per chiudere festosamente con l’ultimo concerto l’edizione 2018 del festival e sorridere alla ventinovesima, prevista per il luglio del prossimo anno.

Al termine, poco dopo l’1.00, il direttore artistico del Festival, Gianni Melis, ha ringraziato tutti coloro che hanno concorso alla realizzazione della XXVIII edizione del Festival, ad iniziare dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Danilo Serra che si è prodigata per il superamento delle difficoltà inerenti le autorizzazioni sulla sicurezza per lo svolgimento dei concerti, sempre rigide, per passare al pubblico, come al solito numeroso ed appassionato, e quindi agli enti che hanno contribuito alla sua realizzazione, la Regione Autonoma della Sardegna e la Fondazione di Sardegna, ed al comune di Narcao che ha patrocinato la rassegna.

La festa si è protratta fino a tarda notte, presso l’agriturismo in località Santa Croce (poco distante dal centro) con la cantante statunitense Lakeetra Knowlesaccompagnata dalla sua band, protagonista dell’ultimo degli appuntamenti dopofestival.

                                             

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Gran finale, questa sera, per la XXVIII edizione del festival Narcao Blues, con i concerti della Band of Friends in omaggio a Rory Gallagher e la James&Black R&B Band.

Ad aprire la serata, intitolata Fiesta, sarà la Band of Friends, formazione che celebra la musica di Rory Gallagher (scomparso a soli 47 anni, nel 1995), il più grande bluesman che l’Irlanda abbia mai conosciuto, e tra i maggiori di sempre nella storia del genere (come sottolineò Jimi Hendrix dopo la sua esibizione al festival di Woodstock nel 1969). Il trio è composto dal bassista Gerry McAvoy che ha suonato con Gallagher per vent’anni, da Ted McKenna che ne è stato il batterista dal 1978 al 1981, e dall’olandese Marcel Scherpenzeel, cresciuto con la musica del compianto musicista nativo di Ballyshannon e, a detta di McAvoy, «il chitarrista più vicino a Gallagher che si sia mai sentito». La formazione presenterà anche il suo recente “Repeat After Me”, un album composto da brani interamente originali, con la sola eccezione di “A Sense of Freedom” scritto da Frankie Miller (ma eseguito da Rory Gallagher, Gerry McAvoy e Ted McKenna per l’omonimo film del 79). Il repertorio del trio spazia dalle migliori canzoni degli anni sessanta, passando per la musica dei loro coetanei come Rory Gallagher e Alex Harvey, per giungere a sonorità tipiche della Motown e al soul con una buona dose di rock classico e l’immancabile blues.

Alle 22.30 massima potenza agli amplificatori per la James & Black R&B Band, formazione capitanata dal pianista Bruce James e dalla cantante Bella Black. Il primo è un soulman, songwriter e pianista immerso nella tradizione musicale popolare afroamericana, mentre la Black è dotata di una voce potente e profonda coltivata grazie all’ambiente gospel che le permette di spaziare tra differenti generi musicali tra cui R&B e soul. Giunti per la prima volta in Europa dal Texas al Porretta Soul Festival nel 2010, hanno inciso due anni dopo l’album di debutto, “Dirt for the Flowers”, e nel 2015 hanno pubblicato l’album in studio “How Long is Now” per la Brixton Records. Nella loro musica sono ben presenti i suoni del sud degli States, del R&B, dei Juke Joint. Un anno fa a luglio è uscito il loro nuovo album, “This Time”, seguito da un importante tour in tutta Europa. Con Dimitar Kostadinov Lyolev al sassofono, Martin Atanasov Tashey alla tromba, Max Benassi alla chitarra, Fabrizio Leoni al basso e Carlo Sezzi alla batteria, la James & Black R&B Band arriva per la prima volta sul palco del Narcao Blues per chiudere festosamente con l’ultimo concerto l’edizione 2018 del festival e sorridere alla ventinovesima, prevista per il luglio del prossimo anno.

La festa a Narcao si protrarrà fino a tarda notte e dopo gli appuntamenti in piazza, la musica continuerà presso l’agriturismo in Località Santa Croce (poco distante dal centro), con la cantante statunitense Lakeetra Knowles accompagnata dalla sua band, protagonista dell’ultimo degli appuntamenti dopofestival.

Ieri sera è stato il duo Don Leone ad aprire la terza serata del festival Narcao Blues, dopo l’improvviso forfait del progetto Acadian Food and Strawberry Wine per un problema di salute del suo ideatore, il cantante e polistrumentista Mario Insenga. Donato Cherchi (voce) e Matteo Leone (chitarra, batteria) sono saliti sul palco di piazza Europa poco dopo le 22.00, seguiti nella seconda parte della serata, come da programma, dal bluesman statunitense Eric Bibb accompagnato dal chitarrista svedese Staffan Astner. Attivo dal luglio 2016, Don Leone è un progetto di musica blues, cruda, elettrica e rauca. I due musicisti sulcitani (Donato Cherchi è di Carbonia, Matteo Leone di Cussorgia) hanno unito le forze e le esperienze personali, mettendo nel calderone spiritual rivisitati e stravolti, pezzi originali, ma anche cover importate da altri generi, come la “Hotline Bling” di Drake e “Number of The Beast” degli Iron Maiden.

  

                                                              

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Al via domani, mercoledì 18 luglio, la ventottesima edizione di Narcao Blues, quattro giorni che fino a sabato 21 luglio accoglieranno sul palcoscenico di piazza Europa alcuni tra i maggiori rappresentanti del genere di matrice afroamericana. Un’edizione che si presenta con una dedica al trecentesimo compleanno di New Orleans, principale città dello Stato della Louisiana, culla del blues e simbolo dell’incontro tra differenti culture, di burrascosi eventi storici, inondazioni, tempeste, nel segno di una costante capacità di rinascita e rinnovamento.

Il festival, come da tradizione, prevede due concerti per ognuna delle quattro serate, con il consueto assortimento di stili e di artisti internazionali e nazionali: gli statunitensi Watermelon Slim, Eric Bibb, Sari Schorr, la Supersonic Blues Machine con un ospite del calibro di Billy F. Gibbons (chitarra e voce dei ZZ Top), la James & Black R&B Band, la cantante e chitarrista serba Ana Popovic, la Band of Friends con il suo omaggio alla musica di Rory Gallagher, mentre è targato Italia il progetto Acadian Food and Strawberry Wine.

Organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione con il contributo dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Narcao, il festival fa parte dell’Italian Blues Union, l’associazione che riunisce l’intero mondo del blues nazionale e si riconosce sotto l’insegna dell’European Blues Union, di cui è rappresentante per l’Italia proprio il direttore artistico di Narcao Blues, Gianni Melis.

IL PROGRAMMA – Luci e amplificatori surriscalderanno il clima della piazza Europa mercoledì 18 luglio alle 21.30 con l’atteso concerto di apertura del festival che vedrà salire sul palco un musicista considerato tra i più importanti rappresentanti del blues nella sua forma più pura: l’armonicista e chitarrista Watermelon Slim, al secolo Bill Homans, è un reduce della guerra in Vietnam e figura che incarna perfettamente il prototipo del bluesman dall’anima ruvida e tormentata. La sua carriera musicale comincia negli anni Settanta quando incide un disco molto duro nei testi, ispirati alle sofferenze della guerra vissuta in prima persona e alle sue conseguenze. Dopo due decenni di silenzio e una vita lontana dalle luci della ribalta musicale, forma un gruppo con due professori di filosofia dell’Oklahoma University con i quali incide un Ep, prima di intraprendere un percorso da solista. Da allora la sua ascesa è divenuta inarrestabile e oggetto di numerosi riconoscimenti, e il suo blues acustico e minimale, impreziosito dalle aspre sonorità folk-rock del dobro suonato con lo slide, sono diventati la sua cifra stilistica e il suo personalissimo marchio di fabbrica.

Alle 22.30 salirà in cattedra la tanto attesa Supersonic Blues Machine con un ospite speciale come Billy F. Gibbons, chitarrista e voce dei leggendari ZZ Top. Dopo il successo dei due album “West of Flushing, South of Frisco”, del 2016, e “Californisoul”, dell’anno scorso, la formazione statunitense approda a Narcao per l’unica data in Sardegna del suo più ampio tour europeo. Il nucleo della band, formato dal bassista Fabrizio Grossi (ha lavorato con artisti come Steve Vai, Alice Cooper, Glenn Hughes, Dave Navarro, George Clinton, Slash e Paul Stanley, per ricordarne alcuni) e il batterista Kenny Aronoff (noto per le sue collaborazioni con John Fogerty, Paul McCartney, John Mellencamp, The Smashing Pumpkins e Chickenfoot, fra gli altri), accoglie in questa occasione i chitarristi Kris Barras (al posto del titolare Lance Lopez, impegnato nel tour a supporto del suo album solista) e Serge Simic, il tastierista Alex Alessandroni Jr, Francis Benitez e Andrea Grossi ai cori, e, appunto, Billy F. Gibbons, musicista dal look inconfondibile – lunga barba, occhiali da sole e un cappello sempre in testa – che ha partecipato in studio alla realizzazione (insieme a Robben Ford, Eric Gales, Walter Trout e Steve Lukather) dell’ultimo album dei Supersonic Blues Machine intitolato “Californisoul“.

Serata a tinte rosa, invece, quella di giovedì 19 luglio, intitolata per l’occasione Women’s Night: al centro dei riflettori nel primo set (ore 21.30) la cantante Sari Schorr, salita di recente alla ribalta nel panorama blues internazionale, ma già promossa a pieni voti e inserita nella Blues Hall of Fame di New York in un battito di ciglia. Interprete grintosa (la critica la accosta a Beth Hart e Dana Fuchs), l’artista nativa della Grande Mela deve parte della sua fortuna al produttore del british blues Mike Vernon, che l’ha scoperta nei concerti che facevano da contorno alla consegna dei premi alla Blues Challenge di Memphis nel 2015. Dopo anni di gavetta passati a suonare tra le fila di Popa Chubby e Joe Louis Walker, nel 2016 arriva finalmente il suo debutto da solista con il disco “A Force Of Nature”, registrato a Siviglia sotto la supervisione dello stesso Vernon e con ospiti del calibro di Walter Trout e Innes Siboun, chitarrista di Robert Plant. Definibile come heavy blues, il sound di Sari accosta brani originali, suonati con grinta ed energia, a brillanti interpretazioni in chiave blues-rock di alcuni classici del genere. Ad affiancare Sari Schorr sul palcoscenico ci saranno Ash Wilson alla chitarra, Paul Jobson alle tastiere, Mat Beable al basso e Andrew Treacy alla batteria.

Un’ora più tardi sul palcoscenico di piazza Europa salirà la fulgida stella del firmamento blues internazionale, la cantante e chitarrista Ana Popovic che dalla Serbia è stata capace di inoltrarsi nelle polverose e aride strade della musica del diavolo, conquistando con merito un posto importante nella scena musicale di matrice afroamericana. Introdotta al blues dal padre in adolescenza, l’artista originaria di Belgrado è salita alla ribalta in Europa dal 1995 al ’98 con gli Hush, band della quale è stata fondatrice, che nel giro di qualche anno l’ha catapultata in tutti i più importanti festival europei e con la quale ha realizzato l’album “Hometown”. In quello stesso 1998, la Popovic si trasferisce in Olanda dove approfondisce lo studio della chitarra, fondando la sua band, punto di partenza di una grande, progressiva ascesa. Nel 2000 figura con Eric Burdon, Taj Mahal, Eric Gales e tanti altri nell’album tributo a Jimi Hendrix “Blue Haze”, con la cover di “Button Belly Window“, e un anno dopo arriva “Hush” che segna il suo debutto discografico da solista sotto la storica etichetta della Ruf Records. Il suo ultimo album, “Trilogy”, è stato pubblicato nel 2016 per la artisteXclusive Records. Ad accompagnare Ana Popovic in questa sua tappa in terra sarda ci saranno Michele Papadia alle tastiere e cori, Ronald Jonker al basso e cori e Stephane Avellaneda alla batteria e cori.

Venerdì 20 luglio la penultima giornata del festival sarà interamente dedicata alle celebrazioni per i trecento anni dalla fondazione di New Orleans. Happy Birthday New Orleans è il titolo della serata che vedrà esibirsi alle 21.30 sul palco centrale di piazza Europa il progetto Acadian Food and Strawberry Wine del cantante e polistrumentista Mario Insenga, nato con l’intento di rendere un personalissimo omaggio alla musica di New Orleans, fondendo il blues sanguigno e agricolo dei Blue Stuff con la musica da Medicine Show della Dr. Sunflower Jug Band. D’altro canto, The Crescent City (così viene chiamata New Orleans) è sempre stata un fenomenale miscuglio di lingue, culture, colori, sapori e razze, che in musica si è tradotto in qualcosa di grandioso, tipico ed esclusivo, riconoscibilissimo fin dalle prime note di artisti quali Professor Longhair, Dr. John, Allen Toussaint, Fats Domino, The Neville Brothers, The Meters o Irma Thomas. Acadian Food and Strawberry Wine spazia tra blues, jazz, funk, rhumba-boogie e second line delle marching band. Alcuni dei brani proposti sono frutto di una ricerca accurata, tesa a riscoprire tesori nascosti o rimasti troppo a lungo in ombra, in un oblio di sicuro immeritato, ma vi sono anche classici che ben conosce chiunque ami la musica della città della Louisiana, per un viaggio nella sua maestosità musicale. Saliranno sul palco insieme a Mario Insenga (voce, batteria, percussioni, jug e kazoo), Emilio Quaglieri (chitarra, dobro, cori), Sandro Vernacchia (chitarra, dobro, cori), Renato Federico(pianoforte) e Francesco Miele (contrabbasso, basso elettrico e cori).

Alle 22.30 un gradito ritorno per Narcao Blues: in scena per l’ultimo set il cantautore blues-folk statunitense Eric Bibb, vecchia conoscenza del festival dove ha avuto modo di conoscere e confrontarsi con il bluesman sardo Francesco Piu, del quale è stato produttore nel 2012 con il disco “Ma-Moo Tones“, piazzatosi tra i migliori dieci dischi dell’anno per il mensile d’informazione rock Buscadero. La carriera di Bibb è costellata da una corposa produzione discografica in studio, sia come solista che come guest appearance in lavori di altri artisti, e da numerosi riconoscimenti tra i quali è doveroso ricordare una nomination ai prestigiosi Grammy Awards. Cresciuto in una famiglia di artisti, il bluesman newyorkese viene influenzato fin da tenera età dal mantra di Bob Dylan del Keep it simple: suonare semplice, senza fronzoli, badando alla sostanza. Sul palco del Narcao Blues si esibirà coadiuvato da Staffan Astner, chitarrista di grande talento già presente nei Live di Bibb di Migrant Blues, e che ha lavorato, tra gli altri, con Ray Charles.

L’ultima giornata del festival, come consuetudine, sarà una grande festa, momento al quale sono abituati i frequentatori della manifestazione, sempre pronti ad abbandonare la propria poltroncina o il proprio posto in tribuna per accorrere sotto il palco e ballare, come da tradizione. Sabato 21 luglio ad aprire le danze nella serata intitolata Fiesta, ci penserà alle 21.30 la Band of Friends, formazione che celebra la musica di Rory Gallagher (scomparso a soli 47 anni, nel 1995), il più grande bluesman che l’Irlanda abbia mai conosciuto, e tra i maggiori di sempre nella storia del genere. Il trio è composto dal bassista Gerry McAvoy che ha suonato con Gallagher per vent’anni, da Ted McKenna che ne è stato il batterista dal 1978 al 1981, e dall’olandese Marcel Scherpenzeel, cresciuto con la musica del compianto musicista nativo di Ballyshannon e, a detta di McAvoy, “il chitarrista più vicino a Gallagher che si sia mai sentito”. La Band of Friends presenterà anche il suo recente “Repeat After Me”, un album di canzoni interamente originali, con la sola eccezione di “A Sense of Freedom” scritta da Frankie Miller (ma eseguita da Rory Gallagher, Gerry McAvoy e Ted McKenna per l’omonimo film del 79). Il repertorio del trio spazia dalle migliori canzoni degli anni sessanta, passando per la musica dei loro coetanei come Rory Gallagher e Alex Harvey, per giungere a sonorità tipiche della Motown e al soul con una buona dose di rock classico e l’immancabile blues.

Alle 22.30 massima potenza agli amplificatori per la James & Black R&B Band, formazione capitanata dal pianista Bruce James e dalla cantante Bella Black. Il primo è un soulman, songwriter e pianista immerso nella tradizione musicale popolare afroamericana, mentre la Black è dotata di una voce potente e profonda coltivata grazie all’ambiente gospel che le permette di spaziare tra differenti generi musicali tra cui R&B e soul. Giunti per la prima volta in Europa dal Texas al Porretta Soul Festival nel 2010, hanno inciso due anni dopo l’album di debutto, “Dirt for the Flowers”, e nel 2015 hanno pubblicato l’album in studio “How Long is Now” per la Brixton Records. Nella loro musica sono ben presenti i suoni del sud degli States, del R&B, dei Juke Joint. Un anno fa a luglio è uscito il loro nuovo album, “This Time“, seguito da un importante tour in tutta Europa. ConDimitar Kostadinov Lyolev al sassofono, Martin Atanasov Tashey alla tromba, Max Benassi alla chitarra, Fabrizio Leoni al basso e Carlo Sezzi alla batteria, la James & Black R&B Band arriva per la prima volta sul palco del Narcao Blues per chiudere festosamente con l’ultimo concerto l’edizione 2018 del festival e sorridere alla ventinovesima, prevista per il luglio del prossimo anno.

DOPOCONCERTO – Come da tradizione, nei giorni del festival, dopo l’ultimo concerto nella piazza Europa, gli appuntamenti musicali del dopofestival continueranno presso l’agriturismo in Località Santa Croce. Mercoledì 18 luglio tingerà la prima nottata di note blues la Vince “Daddy” Butterfly Band. L’indomani (giovedì 19 luglio) si esibirà nuovamente uno dei protagonisti della prima serata del festival nella piazza Europa, Watermelon Slim in versione one man band. Venerdì 20 luglio per la prima volta al NarcaoBlues arriva il bluesman di Orani Andrea Cubeddu, mentre sabato 21 chiude la serie la cantante statunitense Lakeetra Knowles accompagnata dalla sua band.

IL FESTIVAL – Narcao Blues prende vita nel 1989 per iniziativa dell’associazione culturale Progetto Evoluzione, nata l’anno prima con l’obbiettivo di contribuire alla crescita e lo sviluppo socioculturale del Sulcis, con una particolare attenzione verso i giovani. Oltre al festival vari progetti paralleli sono nati nel corso del tempo, dal South In Blues alla Gospel Explosion (rassegna itinerante che si tiene a dicembre, quest’anno alla sua sedicesima edizione), e poi seminari e conferenze per le scuole: iniziative che dimostrano come l’attività dell’associazione culturale Progetto Evoluzione e del proprio staff sia in continua crescita ed espansione, nonostante le difficoltà e le sfide che si presentano ogni anno. Di recente il Narcao Blues si è anche messo in luce per essere uno dei festival fondatori dell’Italian Blues Union, l’unione degli organizzatori e appassionati di blues dello Stivale. L’associazione fa capo alla più estesa European Blues Union, realtà che riunisce al suo interno ben ventitré nazioni.

BIGLIETTI E ABBONAMENTI – I biglietti interi per le serate di giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21 luglio costano 12 euro, 10 i ridotti, 30 euro l’abbonamento per le tre serate; 27 euro è invece il prezzo per la sola serata del 18, con il concerto dei Supersonic Blues Machine feat. Billy F. Gibbons. A tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita.

Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online e nei punti vendita dei circuiti Ticket Now e Box Office.

Per informazioni, l’associazione culturale Progetto Evoluzione risponde all’indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it e al numero 0781875071.

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E’ stato presentato ieri, nella sede della Fondazione di Sardegna, a Cagliari, il programma del XXVIII festival Narcao Blues. Dal 18 al 21 luglio un appuntamento immancabile nell’estate musicale isolana, che già nella sua intestazione rimarca l’inscindibile legame con il paese in cui è nato nel 1989, Narcao, nel cuore del Sulcis, a sedici chilometri circa da Carbonia e a una sessantina da Cagliari, e dove ha sede l’associazione culturale Progetto Evoluzione che lo organizza e promuove. Un’edizione che si presenta con una dedica al trecentesimo compleanno di New Orleans, tra le città simbolo della musica afroamericana.

Due set per ognuna delle quattro serate, con il consueto assortimento di stili e di artisti internazionali e nazionali: ancora una volta Narcao Blues declina la formula ben rodata in ventisette edizioni allestendo un cartellone all’insegna della coerenza e della qualità delle proposte. Sul palco montato nel tradizionale spazio di piazza Europa, sono dunque attesi gli statunitensi Watermelon Slim, Eric Bibb, Sari Schorr, la Supersonic Blues Machine con un ospite del calibro di Billy F. Gibbons (chitarra e voce dei ZZ Top), la James & Black R&B Band, la cantante e chitarrista serba Ana Popovic, la Band of Friends con il suo omaggio alla musica di Rory Gallagher, mentre sono targati Italia il progetto Acadian Food and Strawberry Wine e il Bayou Moonshiners Collective, formazione, quest’ultima, protagonista di un’anteprima del festival in programma domenica 1 luglio a Sennori, in provincia di Sassari.

Organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Narcao, il festival fa parte dell’Italian Blues Union, l’associazione che riunisce l’intero mondo del blues nazionale e si riconosce sotto l’insegna dell’European Blues Union, di cui è rappresentante per l’Italia proprio il direttore artistico di Narcao Blues, Gianni Melis.

Il festival Narcao Blues vivrà la sua anteprima nella giornata di domenica 1 luglio a Sennori, comune del nord Sardegna, in provincia di Sassari e distante circa dieci chilometri dal capoluogo, con il Bayou Moonshiners Collective. Un gradito ritorno in terra isolana per il duo composto dal pianista Max Lazzarin e dalla cantante Stephanie Ghizzoni che si esibiranno, per l’occasione, in formazione allargata – con Giacomo Scanavini al trombone, Alessandro Arcuri al basso e Corrado Battorti alla batteria – nella suggestiva cornice della ex cava di tufo di Sennori. Rappresentanti dell’Italia alle finali dell’European Blues Union, contest del quale fanno parte ben 23 nazioni, ottenendo un successo ben al di là di qualsiasi più rosea aspettativa, i Bayou Moonshiners, celebreranno degnamente il trecentesimo anniversario della fondazione di New Orleans con un repertorio che spazia tra il funky New Orleans, soul e traditional. Il concerto, con inizio alle 21.30, si colloca all’interno di Habitat in Blues – Arte in Strada Coast to Coast, evento che inaugura il progetto Cavart-Extrazioni Culturali promosso dal Comune di Sennori e affidato alla cooperativa Theatre en vol. Dalle ore 19.00 il pubblico potrà immergersi negli Habitat Immaginari e le Installazioni realizzate dal Theatre en vol, bevendo un aperitivo accompagnato da assaggi di prodotti locali e fare correre l’immaginazione con le Videoproiezioni Paesaggi in Blues a cura del Theatre en vol.

Luci e amplificatori inizieranno a surriscaldare il clima della piazza Europa di Narcao mercoledì 18 luglio alle 21.30 con l’atteso concerto di apertura della ventottesima edizione del festival che vedrà salire sul palco l’armonicista e chitarrista Watermelon Slim. Ogni anno, come consuetudine, le serate del festival Narcao Blues vengono battezzate con un titolo che ne riassume i contenuti e le scelte: Special Opening è quello che vedrà tenere a battesimo la manifestazione da un musicista unanimemente considerato tra i più importanti rappresentanti del blues nella sua forma più pura nel panorama internazionale. Watermelon Slim, al secolo Bill Homans, è un reduce della guerra in Vietnam e figura che incarna perfettamente il prototipo del bluesman dall’anima ruvida e tormentata. La sua carriera musicale comincia negli anni ’70 quando incide un disco molto duro nei testi, ispirati alle sofferenze della guerra vissuta in prima persona e alle sue conseguenze. Dopo due decenni di silenzio e una vita lontana dalle luci della ribalta musicale, forma un gruppo con due professori di filosofia dell’Oklahoma University con i quali incide un Ep, prima di rafforzare la decisione di intraprendere un percorso da solista. Da allora la sua ascesa è divenuta inarrestabile e oggetto di numerosi riconoscimenti, e il suo blues acustico e minimale, impreziosito dalle aspre sonorità folk-rock del dobro suonato con lo slide, sono diventati la sua cifra stilistica e personalissimo marchio di fabbrica.

Alle 22:30 salirà in cattedra la tanto attesa  Supersonic Blues Machine, progetto ideato dal chitarrista statunitense Lance Lopez, che per l’occasione ospiterà un musicista del calibro di Billy F. Gibbons, chitarrista e voce dei leggendari ZZ Top. Dopo il successo dei due album “West of Flushing, South of Frisco”, del 2016, e “Californisoul”, dell’anno scorso, la formazione approderà a Narcao per l’unica data in Sardegna del suo più ampio tour europeo. Il nucleo della band statunitense, formato dal bassista Fabrizio Grossi (ha lavorato con artisti come Steve Vai, Alice Cooper, Glenn Hughes, Dave Navarro, George Clinton, Slash e Paul Stanley, per ricordarne alcuni) e il batterista Kenny Aronoff (noto per le sue collaborazioni con John Fogerty, Paul McCartney, John Mellencamp, The Smashing Pumpkins e Chickenfoot, fra gli altri), accoglierà in questa occasione i chitarristi Kris Barras e Serge Simic, il tastierista Alex Alessandroni Jr, Francis Benitez e Andrea Grossi ai cori, e, appunto, Billy F. Gibbons, musicista dal look inconfondibile – lunga barba, occhiali da sole e un cappello sempre in testa – che ha partecipato in studio alla realizzazione (insieme a Robben Ford, Eric Gales, Walter Trout e Steve Lukather) dell’ultimo album dei Supersonic Blues Machine intitolato “Californisoul”

Si tingerà di rosa, invece, la serata di giovedì 19 luglio, intitolata per l’occasione Women’s Night: ad aprire il primo set, con inizio previsto per le ore 21.30, ci penserà la cantante Sari Schorr, salita di recente alla ribalta nel panorama blues internazionale, ma già promossa a pieni voti e inserita nella Blues Hall of Fame di New York in un battito di ciglia. L’artista nativa della Grande Mela è interprete grintosa (la critica la accosta a Beth Hart e Dana Fuchs) e deve parte della sua fortuna al produttore del british blues Mike Vernon, che l’ha scoperta nei concerti che facevano da contorno alla consegna dei premi alla Blues Challenge di Memphis nel 2015. Dopo anni di gavetta passati a suonare tra le fila di Popa Chubby e Joe Louis Walker, nel 2016 arriva finalmente il suo debutto da solista con il disco “A Force Of Nature”, registrato a Siviglia sotto la supervisione dello stesso Vernon e con ospiti del calibro di Walter Trout e Innes Siboun, chitarrista di Robert Plant. Definibile come heavy blues, il sound di Sari accosta brani originali, suonati con grinta ed energia, a brillanti interpretazioni in chiave blues-rock di alcuni classici del genere. Ad affiancare Sari Schorr sul palcoscenico ci saranno Ash Wilson alla chitarra, Paul Jobson alle tastiere, Mat Beable al basso e Andrew Treacy alla batteria.   

Un’ora più tardi (alle 22.30) sul palcoscenico di piazza Europa salirà la fulgida stella del firmamento blues internazionale, la cantante e chitarrista Ana Popovic che dalla Serbia è stata capace di inoltrarsi nelle polverose e aride strade della musica del diavolo, conquistando con merito un posto importante nella scena musicale di matrice afroamericana. Introdotta al blues dal padre in adolescenza, l’artista originaria di Belgrado è salita alla ribalta in Europa dal 1995 al ’98 con gli Hush, band della quale è stata fondatrice, che nel giro di qualche anno l’ha catapultata in tutti i più importanti festival europei e con la quale ha realizzato l’album “Hometown”. In quello stesso 1998, Ana Popovic si trasferisce in Olanda dove approfondisce lo studio della chitarra, fondando la sua band, punto di partenza di una grande, progressiva ascesa. Nel 2000 figura con Eric Burdon, Taj Mahal, Eric Gales e tanti altri nell’album tributo a Jimi Hendrix “Blue Haze”, con la cover di “Button Belly Window”, e un anno dopo arriva “Hush” che segna il suo debutto discografico da solista sotto la storica etichetta della Ruf Records. Il suo ultimo album, “Trilogy”, è stato pubblicato nel 2016 per la artisteXclusive Records. Ad accompagnare Ana Popovic in questa sua tappa interra sarda ci saranno Michele Papadia alle tastiere e cori, Ronald Jonker al basso e cori e Stephane Avellaneda alla batteria e cori.

Venerdì 20 luglio la penultima giornata del festival sarà interamente dedicata alle celebrazioni per i trecento anni dalla fondazione di New Orleans. Happy Birthday New Orleans è il titolo della serata che vedrà esibirsi alle 21.30 sul palco centrale di piazza Europa il progetto Acadian Food and Strawberry Wine del cantante e polistrumentista Mario Insenga, nato con l’intento di rendere un personalissimo omaggio alla musica di New Orleans, fondendo il blues sanguigno e agricolo dei Blue Stuff con la musica da Medicine Show della Dr. Sunflower Jug Band. D’altro canto, The Crescent City (così viene chiamata New Orleans) è sempre stata un fenomenale miscuglio di lingue, culture, colori, sapori e razze, che in musica si è tradotto in qualcosa di grandioso, tipico ed esclusivo, riconoscibilissimo fin dalle prime note di artisti quali Professor Longhair, Dr. John, Allen Toussaint, Fats Domino, The Neville Brothers, The Meters o Irma Thomas. Acadian Food and Strawberry Wine spazia tra blues, jazz, funk, rhumba-boogie e second line delle marching band. Alcuni dei brani proposti sono frutto di una ricerca accurata, tesa a riscoprire tesori nascosti o rimasti troppo a lungo in ombra, in un oblio di sicuro immeritato, ma vi sono anche classici che ben conosce chiunque ami la musica della città della Louisiana, per un viaggio nella sua maestosità musicale. Saliranno sul palco insieme a Mario Insenga (voce, batteria, percussioni, jug e kazoo), Emilio Quaglieri (chitarra, dobro, cori), Sandro Vernacchia (chitarra, dobro, cori), Renato Federico (pianoforte) e Francesco Miele (contrabbasso, basso elettrico e cori).

Alle 22.30 un gradito ritorno per Narcao Blues: in scena per l’ultimo set il cantautore blues-folk statunitense Eric Bibb, vecchia conoscenza del festival dove ha avuto modo di conoscere e confrontarsi con il bluesman sardo Francesco Piu, del quale è stato produttore nel 2012 con il disco “Ma-Moo Tones”, piazzatosi tra i migliori dieci dischi dell’anno per il mensile d’informazione rock Buscadero. La carriera di Bibb è costellata da una corposa produzione discografica in studio, sia come solista che come guest appearance in lavori di altri artisti, e da numerosi riconoscimenti tra i quali è doveroso ricordare una nomination ai prestigiosi Grammy Awards. Cresciuto in una famiglia di artisti, il bluesman newyorkese viene influenzato fin da tenera età dal mantra di Bob Dylan del Keep it simple: suonare semplice, senza fronzoli, badando alla sostanza. Sul palco del Narcao Blues si esibirà coadiuvato da Staffan Astner, chitarrista di grande talento già presente nei Live di Bibb di Migrant Blues, e che ha lavorato, tra gli altri, con Ray Charles.

L’ultima giornata del festival, come consuetudine, sarà una grande festa, momento al quale sono abituati i frequentatori della manifestazione, sempre pronti ad abbandonare la propria poltroncina o il proprio posto in tribuna per accorrere sotto il palco e ballare, come da tradizione. Sabato 21 luglio ad aprire le danze nella serata intitolata Fiesta, ci penserà alle 21.30 la Band of Friends, formazione che celebra la musica di Rory Gallagher (scomparso a soli 47 anni, nel 1995), il più grande bluesman che l’Irlanda abbia mai conosciuto, e tra i maggiori di sempre nella storia del genere. Il trio è composto dal bassista Gerry McAvoy che ha suonato con Gallagher per vent’anni, da Ted McKenna che ne è stato il batterista dal 1978 al 1981, e dall’olandese Marcel Scherpenzeel, cresciuto con la musica del compianto musicista nativo di Ballyshannon e, a detta di McAvoy, “il chitarrista più vicino a Gallagher che si sia mai sentito”. La Band of Friends presenterà anche il suo recente “Repeat After Me”, un album di canzoni interamente originali, con la sola eccezione di “A Sense of Freedom” scritta da Frankie Miller (ma eseguita da Rory Gallagher, Gerry McAvoy e Ted McKenna per l’omonimo film del 79). Il repertorio del trio spazia dalle migliori canzoni degli anni sessanta, passando per la musica dei loro coetanei come Rory Gallagher ed Alex Harvey, per giungere a sonorità tipiche della Motown e al soul con una buona dose di rock classico e l’immancabile blues.

Alle 22.30 massima potenza agli amplificatori per la James & Black R&B Band, formazione capitanata dal pianista Bruce James e dalla cantante Bella Black. Il primo è un soulman, songwriter e pianista immerso nella tradizione musicale popolare afroamericana, mentre la Black è dotata di una voce potente e profonda coltivata grazie all’ambiente gospel che le permette di spaziare tra differenti generi musicali tra cui R&B e soul. Giunti per la prima volta in Europa dal Texas al Porretta Soul Festival nel 2010, hanno inciso due anni dopo l’album di debutto, “Dirt for the Flowers”, e nel 2015 hanno pubblicato l’album in studio “How Long is Now” per la Brixton Records. Nella loro musica sono ben presenti i suoni del sud degli States, del R&B, dei Juke Joint. Un anno fa a luglio è uscito il loro nuovo album, “This Time”, seguito da un importante tour in tutta Europa. Con Dimitar Kostadinov Lyolev al sassofono, Martin Atanasov Tashey alla tromba, Max Benassi alla chitarra, Fabrizio Leoni al basso e Carlo Sezzi alla batteria, la James & Black R&B Band arriva per la prima volta sul palco del Narcao Blues per chiudere festosamente con l’ultimo concerto l’edizione 2018 del festival e sorridere alla ventinovesima, prevista per il luglio del prossimo anno.

Come da tradizione, nei giorni del festival, dopo l’ultimo concerto nella piazza Europa, gli appuntamenti musicali del dopofestival continueranno presso l’agriturismo in Località Santa Croce. Mercoledì 18 luglio tingerà la prima nottata di note blues la Vince “Daddy” Butterfly Band. L’indomani (giovedì 19 luglio) si esibirà nuovamente uno dei protagonisti della prima serata del festival nella piazza Europa, Watermelon Slim in versione one man band. Venerdì 20 luglio per la prima volta al Narcao Blues arriva il bluesman di Orani Andrea Cubeddu, mentre sabato 21 chiude la serie la cantante statunitense Lakeetra Knowles accompagnata dalla sua band.

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Bruce James e Bella Black formano un duo eclettico e dinamico che, direttamente dal Texas, arriva in Europa per la prima volta nel 2010 al Porretta Soul Festival ed oggi intraprende un nuovo tour europeo.

Nel Tour che li vedrà protagonisti in Sardegna, interamente organizzato e gestito sotto ogni aspetto dall’Associazione Good Vibrations di Osilo, si esibiranno il 2 marzo a Olbia alla Talpa Risto-Pub, il 3 marzo a Cagliari, in occasione del ROSSO&BLUES Festival, presso il Centro Culturale dell’Associazione Compagnia Cantante, il 4 marzo a Muravera presso il Bar Paderi. Bruce e Bella in questa nuova esperienza sarda saranno accompagnati da alcuni noti musicisti quali Carlo Sezzi alla batteria, Max Benassi alla chitarra e Fabrizio Leoni al basso.

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Il 24 febbraio 2018, al Centro culturale Compagnia Cantante di via Dolcetta 21, prende il via il più originale festival blues della città di Cagliari.

Dalla passione per il Blues e dallo sforzo organizzativo di due associazioni sarde Compagnia Cantante e Good Vibrations nasce il ROSSO&BLUES Festival. Dai colori della città di Cagliari il rosso ed il blu prendo forma e vita questo originale Festival ispirato al rosso passione e al blu che rappresenta l’anima Blues di questo Festival. Obiettivo principale della rassegna: rimettere al centro il Blues nel panorama musicale cagliaritano e, soprattutto, riportare i più giovani ad ascoltare la musica dal vivo, quella bella, originale e senza fronzoli sia locale che internazionale.

L’idea nasce dall’incontro di idee tra due associazioni Compagnia Cantante e Good Vibrations che da subito si è rivelato foriero di idee fresche e di progetti originali tutti volti al coinvolgimento degli appassionati cagliaritani, che sono tanti, e anche dei non appassionati ma semplicemente curiosi di affacciarsi su questo mondo. Entrambe le Associazioni organizzatrici oltre ad essere profonde conoscitrici del panorama blues sardo, nazionale ed internazionale si sono dimostrate pazze quanto basta per cimentarsi una rassegna locale di questa portata. Hanno affrontato la sfida con tutte le difficoltà del caso nell’intento di creare qualcosa che sia davvero “alla portata di tutti” e che riporti la gente e i ragazzi ad apprezzare la buona musica dal vivo, per non lasciare il Blues relegato all’ascolto e all’apprezzamento dei conoscitori più appassionati. L’idea è semplice: apriamo le porte anche a chi, coinvolto in questa atmosfera, possa diventare un futuro appassionato e fruitore di un genere che affonda le radici nella storia ma che riesce sempre a farsi portatore del sentimento comune più moderno. Questo è lo spirito del ROSSO&BLUES che porterà sul suo palco tre diverse espressioni del Blues:

24 febbraio ore 22.00: T.R.E.S. The Radio Experience Service. Progetto che nasce nel 2010 dalla collaborazione del fratelli Roberto e Simone Lutti e Rolando Cappanera. Tutti musicisti che vantano una carriera nazionale ed internazionale, ricca di collaborazioni importanti come quella di Roberto Lutti negli USA con i Playing for Change. Questo progetto nasce dalla mescola spontanea tra diversi generi ed esperienze, tracce originali che diventano un viaggio dove blues, rock, funk e psichedelica formano una miscela esplosiva.

3 marzo ore 22.00: JAMES & BLACK. James soul man e pianista, Bella voce potente e profonda strappata al gospel, tradizioni afro americane e mix di generi musicali tra cui r&b e soul che si fondono col Blues. Duo dinamico che arriva da Austin in Texas debutta in Europa nel 2010 porta avanti un lungo tour europeo. In questa occasione saranno accompagnati da Carlo Sezzi alla batteria, Max Benassi alla chitarra e Fabrizio Leoni al basso.

10 marzo ore 22.00: Francesco Piu – Peace and Groove Band. Miscela esplosiva di blues, funcky, rock e soul in chiave acustica. Francesco Piu cantante e chitarrista sardo che si è ritagliato uno spazio importante nel panorama blues nazionale ed internazionale. Collaborazioni e partecipazioni di tutto rilievo. Nel 2010 vince le selezioni nazionali e si esibisce nel Blues Challenge di Menphis. Il progetto Peace and Groove vince il premio Mario Cervo 2017 come miglior lavoro discografico. Si esibiranno sul palco con Francesco Piu voce, chitarra e armonica; Jim Solinas, Hammond, piano, cori; Gavino Riva basso, cori e Giovanni Gaias batteria e cori.

Queste, pertanto, le premesse di questa nuova esperienza del ROSSO&BLUES Festival con l’unico e importante obiettivo di aver creato una rassegna dove il Blues diventa efficace mezzo di reale e umana connessione tra le persone. Il desiderio è che per un’ora o due tutti mettano in tasca il cellulare e le connessioni virtuali e si incontrino invece per godere della buona musica, scambiarsi opinioni e tornare alle connessioni umane tra le diverse generazioni, il tutto creato e rafforzato dalla passione o la semplice curiosità verso il mondo del Blues.

 

Nasodoble - Cazz boh 02 (m)

La loro musica si potrebbe catalogare alla voce “rock d’autore”, me è in realtà una riuscita combinazione di generi differenti, arrangiati e interpretati con maestria, al servizio di testi densi di rime eccentriche, allitterazioni, assonanze, giochi di parole; una cifra stilistica non facile da etichettare, quella dei Nasodoble, poetica e visionaria con la giusta dose di humour e ironia, che trova la sua dimensione congeniale in concerto. Come quello organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz che li vedrà di scena domenica sera (26 luglio) a Cagliari, con inizio alle 21,30 al Lazzaretto (il centro culturale in via dei Navigatori, nel quartiere Sant’Elia).

Nata nel 2004, la band sassarese approda nel capoluogo sardo reduce dalla pubblicazione, lo scorso marzo, del suo terzo album, “SeMiCerchi” (dopo “Bestiario”, del 2005, e “Perigolosi”, del 2010): undici brani dalle atmosfere e le sonorità variegate, com’è nel loro stile, compresi una cover di “Summer On A Solitary Beach” di Franco Battiato, e un omaggio a Patrizio Fariselli degli Area (anagrammato nel titolo del pezzo, “Hommage à Alfio Zarlisi Petri”) in perfetto stile progressive anni Settanta.

Un “disco discolo”, come l’hanno definito gli stessi Nasodoble, preceduto già l’estate scorsa dal grande successo nella rete del video dalla sua canzone più popolare, Cazz boh“, impreziosita dalla partecipazione di altre voci illustri della musica sarda di oggi: Ilaria Porceddu, Joe Perrino, Beppe Dettori, più la chitarra blues di Francesco Piu. Una ballata amara che parla di Sardegna e di crisi, di terre rubate e avvelenate, di limba, di incendi, di aziende all’asta, di debiti e suicidi. “Una canzone condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna degli anni zero”, come spiega Alessandro Carta, autore del brano e voce del gruppo di cui condivide da sempre le sorti con Peppino Anfossi (violino elettrico), Simone Sassu (piano e tastiere), Andrea Fanciulli (chitarre), Alessandro Zolo (basso fretless) e Carlo Sezzi (batteria).

Oltre a tre album (“Bestiario” del 2005, “Perigolosi” del 2010, e il recente “SeMiCerchi”) e alla partecipazione a varie compilation, nei loro undici anni di attività i Nasodoble contano esibizioni sui palchi di importanti festival sia in Sardegna che nella penisola.