22 November, 2024
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“Nora, 1.600 anni di storia” è il titolo (e il tema) della conferenza dell’archeologo Carlo Tronchetti in programma mercoledì mattina 3 aprile con inizio alle 11.30 al liceo “Siotto Pintor” di Cagliari, terzo appuntamento di “Archeologia ritrovata e i giovani”, la serie di incontri promossi dal GAK – Gruppo Archeologico Karalitano per gli studenti dell’istituto classico in viale Trento. Rimasta sepolta per secoli con la sua storia punica, romana, vandala e bizantina, Nora è stata oggetto di scavi nella metà del Novecento, che hanno portato alla luce vasti settori dell’antica città costiera all’estremità occidentale del golfo di Cagliari. Dopo un periodo di inattività, nel 1977 è stato avviato lo scavo delle Terme a Mare, seguito da una serie di scavi e restauri di portata limitata. Nel 1990 è partita la Missione Nora, con il coinvolgimento della Soprintendenza Archeologica e di diverse università italiane; progetto tuttora in corso i cui risultati, frutto di oltre trent’anni di studi, ricerche e pubblicazioni, offrono una visione aggiornata della storia di Nora che abbraccia un periodo di circa 1600 anni, dai primi insediamenti fino all’abbandono della città.
Già direttore della Soprintendenza Archeologica di Cagliari e Oristano e responsabile del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, Carlo Tronchetti ha rivolto i suoi interessi scientifici alla Sardegna arcaica e alla ceramica greca e romana, cui ha dedicato saggi come “I Sardi: traffici, relazioni, ideologie nella Sardegna arcaica” (Longanesi 1988), “Cagliari fenicia e punica” (Chiarella 1990), “La ceramica della Sardegna romana” (Emmerre 1996); autore di diversi studi sulle ricerche condotte a Nora, collabora con importanti periodici scientifici italiani e stranieri.
Prossimi e ultimi appuntamenti di “Archeologia ritrovata e i giovani” al liceo “Siotto Pintor” il 19 aprile con Giovanna Pietra (“Tuvixeddu: la necropoli di Cagliari punica e romana” il titolo della sua conferenza) e il 9 maggio con Donatella Mureddu (“Karales, il doppio volto di una città: racconti di pietre e persone”).

Giovedì 9 novembre, alle ore 17,30, presso la Biblioteca Comunale Carbonia, nell’ambito della rassegna Carbonia Scrive, verrà presentato il libro Io c’ero: I racconti dell’assistente, di Antonio Zara.

Dopo i saluti di Piero Agus, presidente dell’Associazione Amici della Miniera, di Antonietta Melas, assessore della Pubblica Istruzione del comune di Carbonia e di Moreno Pilloni, direttore C.S.C. della Società Umanitaria Carbonia, interverranno Sergio Zara con la lettura dell’intervento di Antonio Zara, Giovannino Sedda docente di Storia dell’Arte e l’archeologo Carlo Tronchetti.

Coordinerà o lavori Anna Paola Peddis, funzionaria del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis.

 Il libro

Antonio Zara era un ragazzo quando, mosso da passione e intuito, scoprì il sito punico di Monte Sirai nei pressi di Carbonia, in Sardegna. Era il 1962. Fu l’inizio di una carriera che lo portò, dopo decenni, a ricoprire l’incarico di assistente agli scavi della Soprintendenza archeologica. Il volume raccoglie ricordi e riflessioni che spaziano dalle esperienze lavorative a quelle personali.  Ne emerge il quadro di una vicenda archeologica, quella sarda, appassionante, ma anche di un modo di lavorare che non esiste più.

L’autore

Antonio Zara nasce a Gairo Taquisara, frazione di Gairo (NU) nel 1946. Fin da bambino mostra un particolare interesse per l’archeologia, che manifesta esplorando grotte e nuraghi. A sedici anni scopre l’insediamento fenicio- punico sul monte Sirai e ne segue i successivi scavi collaborando con la Soprintendenza Archeologica di Cagliari e con l’Università di Roma. Partecipa inoltre a numerosi altri scavi, sotto le direttive di altrettanti numerosi archeologi di diverse discipline, in svariati siti, ed effettua varie prospezione nel territorio. Nel 2004 va in pensione, ma prosegue l’attività di collaborazione con la Soprintendenza, quale ispettore onorario della medesima. Collabora inoltre con diversi laureandi in Archeologia, per la parte relativa alle prospezioni e alla ricerca sul campo, contribuendo alla realizzazione di ottime tesi di laurea. Infine si interessa al Medioevo, con lo studio delle fonti e con la ricerca sul campo di chiese ed abitati scomparsi, nonché di castelli minori i cui risultati spera di pubblicare a breve.

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, con il patrocinio della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna e la collaborazione della Fondazione Mont’e Prama e dei comuni di Porto Torres e Torralba, hanno organizzato un convegno di Studi in memoria dell’archeologa Antonietta Boninu che si terrà tra Sassari, Porto Torres e Torralba dal 27 al 29 maggio 2022,
Ai lavori prenderanno parte oltre cento studiosi, esperti e professionisti provenienti da tutta Italia, le cui proposte sono state vagliate dal comitato scientifico presieduto dal soprintendente Bruno Billeci e composto da Simonetta Angiolillo, Nadia Canu, Rubens D’Oriano, Gabriella Gasperetti, Fulvia Lo Schiavo, Attilio Mastino, Marco Rendeli, Daniela Scudino, Carlo Tronchetti.
Antonio Caria
Foto della Soprintendenza di Nuoro e Sassari

Venti anni di ricerca, di studio e analisi delle profonde e complesse stratificazioni archeologiche del Cronicario, insediamento millenario sorto sulle sponde orientali dell’Isola di Sant’Antioco. Il tutto condensato in una mostra per immagini fotografiche e reperti inediti intitolata “Sulky 2001-2021. Vent’anni di ricerche, Tremila anni di storia”, frutto del prezioso lavoro del team dell’Università di Sassari condotto, appunto, in 20 anni di attività.

L’appuntamento è fissato per venerdì 17 settembre, alle 19.30, presso il Mab Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco, per l’inaugurazione dell’esposizione organizzata dal Comune di Sant’Antioco, dall’Università di Sassari e dal Ministero della Cultura (Soprintendenza archeologica di Cagliari), alla presenza  della Direttrice del MAB, Sara Muscuso, di Piero BartoloniCarlo TronchettiMichele GuirguisGiovanna PietraElisa Pompianu e Antonella Unali: professori, archeologi e archeologhe impegnati direttamente negli ultimi decenni nelle indagini e nella tutela di questa preziosissima area archeologica. Parteciperanno al taglio del nastro, inoltre, il Sindaco Ignazio Locci e la delegata alla Cultura Rosalba Cossu.

Un percorso fotografico ed espositivo che illustrerà i due decenni di scavi e ricerche dell’Università di Sassari nel Cronicario di Sant’Antioco e consentirà di comprendere  l’importanza della ricerca per l’antica città di SULKY, fondata nel cuore del Mediterraneo tra la fine del IX e il principio dell’VIII sec. a.C. Ricostruendo le tracce del passato, dunque, la mostra ambisce a disegnare possibili scenari futuri per un’area archeologica ubicata nel centro della contemporanea Sant’Antioco. «Dopo tanti anni di impegno commenta Michele Guirgius, professore associato di archeologia Fenicio-Punica presso l’Università di Sassarisiamo orgogliosi di poter presentare al pubblico degli interessati e a tutta la cittadinanza parte del lavoro portato avanti dall’Università e dal comune di Sant’Antioco, che ci ha sempre supportato, secondo una prospettiva aperta sul territorio e sull’intera comunità sulcitana, certificando il ruolo cruciale svolto da Sant’Antioco oggi, come dalla città di Sulky nei millenni passati».

Per la direttrice del MAB, Sara Muscuso, «il Museo conferma il suo ruolo di raccordo tra la ricerca scientifica e il grande pubblico: la divulgazione della storia dell’antico insediamento già ampiamente presente nell’allestimento degli spazi espositivi, viene oggi potenziata e arricchita da questa mostra che consolida il sodalizio pluridecennale che unisce il comune di Sant’Antioco all’Università degli Studi di Sassari».

Dalle 21.00 la serata proseguirà con il concerto del musicista Matteo Scano che presenterà il suo disco Places.

Atteso appuntamento, questa mattina, a Sant’Antioco, in occasione delle #Giornate Europee del Patrimonio, verrà aperta in via straordinaria la #necropoli punica di Is Pirixeddus.

Dalle 10.00 alle 11.00, nell’Aula consiliare, si è svolto un incontro per la presentazione del sito e del percorso di visita, con una breve cerimonia che è stata aperta dai saluti del Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna, Maria Assunta Lorrai, e del sindaco, Mario Corongiu.

Sono intervenuti.

Piero Bartoloni, Paolo Bernardini e Carlo Tronchetti si sono intrattenuti sul tema “La necropoli di Is Pirixeddus: storia degli scavi e delle scoperte”;

Sara Muscuso su “La necropoli di Is Pirixeddus e il Museo Ferruccio Barreca”;

e infine, Sabrina Cisci, particolarmente apprezzata, su “La necropoli di Is Pirixeddus: il progetto del percorso di visita”;

Poco dopo le 11.00 e fino alle 15.00, si sono svolte visite guidate presso la necropoli di #Is Pirixeddus.

Con questa importante giornata, Sant’Antioco prosegue il lavoro di valorizzazione del suo immenso patrimonio archeologico che pone l’Isola in primo piano a livello regionale e nazionale. L’obiettivo dichiarato degli amministratori è la sua valorizzazione legata a doppio filo con la promozione turistica della cittadina e del territorio.

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Sabato 20 settembre 2014, alle ore 10,00, in occasione delle #Giornate Europee del Patrimonio, verrà aperta in via straordinaria la necropoli punica di Sant’Antioco.

Alle 10.00, nell’Aula consiliare, si svolgerà la presentazione del sito e del percorso di visita, con una breve cerimonia che verrà aperta dai saluti del Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna, Maria Assunta Lorrai, e del sindaco, Mario Corongiu.

Sono previsti alcuni interventi.

Piero Bartoloni, Paolo Bernardini e Carlo Tronchetti si intratterranno sul tema “La necropoli di Is Pirixeddus: storia degli scavi e delle scoperte”;

Sara Muscuso sul tema “La necropoli di Is Pirixeddus e il Museo Ferruccio Barreca”;

Sabrina Cisci, infine, su “La necropoli di Is Pirixeddus: il progetto del percorso di visita”;

Dalle 11.00 alle 15.00 sono previste visite guidate presso la necropoli di Is Pirixeddus.