22 November, 2024
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Sette giorni di incontri e laboratori nel segno della legalità e dell’antimafia. Da domenica 14 fino al 21 luglio una ventina di ragazze e ragazzi provenienti da tutt’Italia parteciperanno a Gergei al campo di volontariato e formazione “E!state Liberi!”, organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Nella struttura di Su Piroi, confiscata anni fa alla criminalità e ora diventata un centro propulsivo del volontariato isolano, i ragazzi parteciperanno ad incontri, dibattiti, attività laboratoriali e sul territorio, approfondendo il tema “La memoria diventa impegno”.

Tra gli esperti con i quali i ragazzi si confronteranno e che saranno protagonisti del campo, ci saranno anche il magistrato Guido Pani e il rappresentante dell’Associazione Familiari Vittime delle Mafie Pino Tilocca. Il 19 luglio inoltre, in occasione del ventisettesimo anniversario della strage 
di via D’Amelio, i ragazzi si recheranno a Sestu per rendere omaggio alla memoria
 di Emanuela Loi, l’agente di scorta del giudice Paolo Borsellino, e incontrare Claudia Loi, sorella dell’agente uccisa dalla mafia.

Il programma delle attività prevede anche l’impegno dei giovani partecipanti nella sistemazione del bene confiscato, la visita ad alcune realtà associative del territorio e l’incontro con le comunità di Gergeie Isili. Il campo verrà allestito grazie all’impegno di Libera Sardegna, associazione La Strada, 
Mo.VI. Sardegna, Avo di Isili, Croce Verde e Protezione Civile Sarcidano di Isili, Volontari Senza Frontiere di Meana Sardo, associazione di volontariato Protezione Civile di Gadoni.

Il campo “E!state Liberi!” si aprirà domenica 14 alle ore 17.30 con l’accoglienza e, a seguire, con i saluti e la presentazione delle attività da parte del referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del parroco di Gergei don Pasquale Flore, di Claudia Loi dell’Associazione Familiari Vittime di Mafia, del comandante della stazione dei Carabinieri di Gergei e del comandante della Stazione Forestale di Isili Paolo Deidda. Interverranno anche Nanda Sedda (referente del campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati), Paola Aresu (responsabile logistica), Marco Demara (referente della formazione di Libera Sardegna), Carlo Veglio (referente della comunicazione) e l’operatrice del campo Stefania Deiana.

Nella giornata di lunedì 15 l’attività del campo entrerà nel vivo, con la costituzione dei gruppi di lavoro. Nel corso della mattinata verranno messe a dimora nuove piante e si procederà all’inizio dell’allestimento del Parco della Memoria, mentre di pomeriggio si terrà il laboratorio dal tema “Legalità, giustizia e corresponsabilità” e Marco Demara animerà un momento di formazione sull’associazione Libera.

Il laboratorio su Libera proseguirà nella mattinata di martedì 16 e nell’incontro nel primo pomeriggio con il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. La giornata continuerà poi ad Isili, dove i ragazzi faranno visita alla Colonia penale, incontreranno il sindaco Luca Pilia e visiteranno la biblioteca comunale.

Intensa anche la giornata di mercoledì 17 luglio, il cui programma si aprirà alle 11 con un laboratorio sulla legge 109/96 sull’uso sociale dei beni confiscati. Lo stesso tema sarà al centro di un seminario che nel pomeriggio vedrà confrontarsi il magistrato Guido Pani, il sindaco di Gergei Rossano Zedda, un rappresentante della locale stazione dei carabinieri, il comandante della Stazione Forestale di Isili Paolo Deidda ed il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. La serata proseguirà poi con l’illustrazione del progetto di rilancio della struttura di Su Piroi “Le trame del mondo” da parte di Elena Frau, Mor Sow e Nanda Sedda, e con i lavori di allestimento del Parco della Memoria.

Nella giornata di giovedì 18 i ragazzi prenderanno parte al laboratorio in preparazione alla commemorazione della strage di via D’Amelio e nel pomeriggio incontreranno Pino Tilocca dell’Associazione Familiari Vittime di Mafie.

Venerdì 19 i ragazzi raggiungeranno il cimitero di Sestu per rendere omaggio alla memoria di Emanuela Loi e delle altre vittime della strage di via D’Amelio. In mattinata incontreranno anche la sorella di Emanuela, Claudia Loi, oggi rappresentante dell’Associazione Familiari Vittime di Mafie. Una giornata intensa, che proseguirà nel pomeriggio a Gergei con l’incontro “La memoria diventa impegno” tenuto dal referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, e che si concluderà in serata ad Isili con l’incontro con le organizzazioni di volontariato che operano nel territorio.

Sabato 20 luglio la mattinata si aprirà con la storia del Centro di incontro del volontariato
di Su Piroi (a cura di Libera Sardegna) e proseguirà nel pomeriggio con il laboratorio “Sui sentieri delle parole” che culminerà con l’incontro con la comunità di Gergei. Ultimo atto, prima della chiusura ufficiale del campo prevista nella mattina di domenica 21.

 

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“Pane sporco: come combattere la corruzione e la mafia con la cultura” è il titolo del libro scritto dal filosofo, storico e giornalista Vittorio V. Alberti che sarà presentato venerdì 15 marzo a Oristano. Appuntamento alle 17.30 nella sala del Museo Diocesano di piazza Duomo. Insieme all’autore, interverranno Luisanna Usai del Meic, don Paolo Bartoli (prorettore del Seminario arcivescovile dell’Immacolata), il coordinatore del Sa. Sol. Point 4 di Oristano Antonio Ippolito, e Carlo Veglio di Libera Sardegna.

La presentazione rientra nell’ambito delle tappe di “Verso il 21 marzo”, una serie di iniziative rivolte principalmente alle scuole e organizzate da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale in vista della 34ª Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che a livello regionale verrà celebrata a Cagliari.

Il libro verrà inoltre presentato anche agli studenti di due scuole di Cagliari e Oristano. Venerdì 15 l’appuntamento nel capoluogo è per le 11.30 presso il liceo classico e scientifico Euclide dove, insieme a Vittorio V. Alberti, interverranno anche il dirigente scolastico Vanni Mameli, la docente Graziella Serra e Carlo Veglio di Libera Sardegna. Ad Oristano sabato 16 invece l’incontro si terrà alle 10.30 presso il liceo classico De Castro, relatori lo stesso Alberti, il dirigente scolastico Pino Tilocca, la docente Sabrina Sanna e Carlo Veglio di Libera Sardegna.

In “Pane sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura” Vittorio V. Alberti affronta alla radice la piaga originaria che a suo avviso consuma la società italiana e mina alle basi qualunque prospettiva di progresso civile: una non-cultura che disprezza il merito, la riflessione, la ricerca della bellezza in nome di miopi interessi personali o di gruppo. È contro la cultura della mafia e della corruzione che è indispensabile battersi, come sostengono nel saggio introduttivo il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, e nella postfazione il fondatore dell’associazione Libera don Luigi Ciotti.

«La corruzione e la mafia sono simboli maledetti di questa grande corruzione culturale, sono bruttezza. Per ricucire un futuro la strada è nel passato, nel nostro patrimonio, che è bellezza. Ecco l’idea: la potenza culturale italiana per combattere la corruzione e le mafie. Il patrimonio di intelligenza e bellezza, che è il nostro valore, la nostra identità, è nostro e nessuna forza oscura può togliercelo a meno che non glielo lasciamo fare, come spesso avviene per nostra colpa», spiega Vittorio V. Alberti.

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Proseguono, a Cagliari e Oristano, le tappe di “Verso il 21 marzo”, una serie di iniziative rivolte principalmente alle scuole e organizzate da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale in vista della 34ª Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che a livello regionale verrà celebrata a Cagliari.

Il tema della memoria delle vittime innocenti delle mafie sarà al centro dell’appuntamento in programma martedì 12 marzo a Cagliari presso l’istituto Pertini. A partire dalle 11.20 a dialogare con i ragazzi saranno il referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru e la dirigente scolastica Laura Caddeo.

“Pane sporco: come combattere la corruzione e la mafia con la cultura” è invece il titolo del libro scritto dal filosofo, storico e giornalista Vittorio V. Alberti e che sarà presentato a Cagliari venerdì 15 marzo e sabato 16 a Oristano. Nel capoluogo l’appuntamento è per le 11.30 presso il liceo classico e scientifico Euclide dove, insieme a Vittorio V. Alberti, interverranno anche il dirigente scolastico Vanni Mameli, la docente Graziella Serra e Carlo Veglio di Libera Sardegna. Ad Oristano invece l’incontro si terrà alle 10.30 presso il liceo classico De Castro, relatori lo stesso Alberti, il dirigente scolastico Pino Tilocca, la docente Sabrina Sanna e Carlo Veglio di Libera Sardegna.

In “Pane sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura” Vittorio V. Alberti affronta alla radice la piaga originaria che a suo avviso consuma la società italiana e mina alle basi qualunque prospettiva di progresso civile: una non-cultura che disprezza il merito, la riflessione, la ricerca della bellezza in nome di miopi interessi personali o di gruppo. È contro la cultura della mafia e della corruzione che è indispensabile battersi, come sostengono nel saggio introduttivo il procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, e nella postfazione il fondatore dell’associazione Libera don Luigi Ciotti. «La corruzione e la mafia sono simboli maledetti di questa grande corruzione culturale, sono bruttezza. Per ricucire un futuro la strada è nel passato, nel nostro patrimonio, che è bellezza. Ecco l’idea: la potenza culturale italiana per combattere la corruzione e le mafie. Il patrimonio di intelligenza e bellezza, che è il nostro valore, la nostra identità, è nostro e nessuna forza oscura può togliercelo a meno che non glielo lasciamo fare, come spesso avviene per nostra colpa», spiega Alberti.

 

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Sono le scuole le principali protagoniste del programma di iniziative “Verso il 21 marzo”, incontri, dibattiti e momenti di approfondimento organizzati in vista della 34ª Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La ricorrenza si celebrerà il 21 marzo a livello nazionale a Padova, mentre nell’isola la manifestazione, organizzata da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale, si terrà a Cagliari. 

Il programma prevede per giovedì 7 marzo quattro iniziative. “La memoria e i familiari delle vittime innocenti delle mafie” è il tema dei due incontri organizzati a Guspini. Nel primo, in programma, a partire dalle 9.00, presso l’Istituto Volta (in via Banfi 24), gli studenti dialogheranno con la dirigente scolastica Maria Antonietta Atzori, il docente Sandro Garau, la referente per la formazione Libera Sardegna Isa Saba, e Pino Tilocca di Libera Memoria. Alle 11.30, appuntamento invece all’Istituto Buonarroti (via Spano 7) dove interverranno invece la dirigente scolastica Maria Gabriella Picci, la referente del presidio Libera “Silvia Ruotolo” di Guspini Sara Cappai, e Pino Tilocca di Libera Memoria. 

Giovedì 7 ricorre il 24° anniversario dell’approvazione della legge di iniziativa popolare 109/96 voluta da Libera sull’uso sociale dei beni confiscati ai mafiosi. Una ricorrenza che verrà celebrata nel corso del dibattito “L’antimafia in Italia: l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie”, in programma a partire dalle 11.30 presso l’Ipia Emanuela Loi di Carbonia. All’iniziativa interverranno il referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, la dirigente scolastica Rosanna Sardu, ed il referente del Sa.Sol. Point di Carbonia Andrea Piras.

Lo stesso tema è verrà trattato a Gergei, a partire dalle 14.30, nei locali del Centro di Incontro del Volontariato di Su Piroi, da anni confiscati alla criminalità e diventati un centro propulsore dell’associazionismo e del valore della legalità. Qui, davanti agli studenti dell’Istituto comprensivo Segni Geniali di Gergei, interverranno Carlo Veglio di Libera Sardegna, Antioco Dessì e Gianluigi Boi del presidio Libera Trexenta-Gerrei “Lea Garofalo”, e la docente Gisa Dessì.