12 April, 2025
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L’Iglesias ha vinto l’ultimo derby della stagione con un goal di Nicolas Capellino, realizzato al 15′ del secondo tempo, e il Carbonia è così costretto a rinviare la chiusura del progetto salvezza all’ultima giornata, quando al Comunale “Carlo Zoboli” affronterà una diretta concorrente, la Ferrini.
Iglesias e Carbonia si sono presentate all’appuntamento con prospettive differenti: l’Iglesias, quinta in classifica, con la ferma volontà di blindare la posizione, purtroppo solo per il prestigio, perché il divario di 17 punti dalla seconda posizione è quasi doppio il limite massimo di 9 punti consentito dal regolamento per partecipare ai playoff promozione; il Carbonia per agganciare con un successo la promozione diretta, evitando di affrontare la Ferrini domenica prossima con l’obbligo di fare risultato per evitare di scivolare nel playout salvezza (lo scorso anno decise la salvezza nel doppio confronto con la Tharros).
L’Iglesias ha schierato la miglior formazione (Giampaolo Murru aveva tutti disponibili, come non accadeva da diverse settimane), il Carbonia è sceso in campo ancora privo di Nicolas Garcia.
L’Iglesias ha organizzato l’ingresso in campo con i giovanissimi del vivaio presi per mano dai 22 calciatori, prima del fischio d’inizio.
 
Bellissima la cornice di pubblico, con la tribuna centrale quasi al limite della capienza, così come la tribuna laterale dove si sono sistemati gli Ultras del Carbonia che hanno sostenuto la loro squadra dall’inizio alla fine.
L’avvio della partita è stato equilibrato. La prima occasione l’ha costruita l’Iglesias al 15′ con una spettacolare rovesciata di Fabrizio Alvarenga che ha chiamato Enrico Galasso ad una parata plastica per spedire il pallone oltre la traversa in calcio d’angolo.
Il clima in campo è apparso quello di calcio vero, in perfetto stile derby, anche se i due portieri hanno avuto poco da fare fino al 42′, quando Enrico Galasso si è opposto alla grande ad una conclusione di Antony Cancilieri, inseritosi in area dalla sinistra.
Le squadre sono andate al riposo sullo 0 a 0, con preoccupazione nel Carbonia per le condizioni di Nicolas Ricci, dolorante per una botta subita in uno scontro.
Al rientro dagli spogliatoi, Diego Mingioni ha tenuto in campo l’attaccante argentino, che dopo soli 5′ s’è arreso perché impossibilitato a continuare a dare un apporto alla squadra ed è stato sostituito da Juan Caffaro.
Al 15′ il goal che ha deciso il derby. L’azione dell’Iglesias s’è sviluppata sulla destra, Nicolas Capellino s’è involato sulla fascia approfittando di un errore della difesa biancoblù e da posizione molto angolata ha battuto Enrico Galasso con un diagonale chirurgico che s’è infilato nell’angolino basso della porta del Carbonia.
Il goal subito ha messo paura al Carbonia ma dopo qualche minuto di sbandamento, capitan Costantino Chidichimo ha suonato la carica (nella tribuna laterale gli Ultras non hanno mai smesso di sostenere i loro beniamini) e le occasioni per pareggiare sono arrivate: ci ha provato per primo Mateo Broglia, ma l’occasione successiva ha visto Tomas Pavone (sceso in campo generosamente in non perfette condizioni fisiche) presentarsi da solo davanti ad Adam Idrissi, ma la sua conclusione è stata bloccata dal portiere rossoblù uscitogli incontro.
Nel finale, il Carbonia si è sbilanciato alla ricerca del goal, l’Iglesias ha cercato di approfittarne con ripartenze ispirate da capitan Gianluigi Illario.
Ci ha provato Juan Caffaro senza fortuna.
Niente di fatto fino al 93′, terzo dei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara, quando Nicola Mancini con un gran tiro ha scavalcato Adam Idrissi proteso in tuffo, che ha spedito il pallone sulla traversa, sul pallone tornato in campo s’è inserito Federico Moreno ma la chiusura di Stefano Crivellaro che ne ha impedito una conclusione pulita e tutti i difensori si sono stretti intorno ad Adam Idrissi che alla fine ha bloccato il pallone a terra a centro area e insieme hanno festeggiato lo scampato pericolo.
Al triplice fischio finale è esplosa la gioia in casa rossoblù per la prima vittoria stagionale nel derby dopo una sconfitta in Coppa Italia e due pareggi in Coppa Italia e in campionato, e l’acquisizione definitiva del quinto posto, con 6 punti di vantaggio sul Calangianus, battuto in casa dall’Ossese, a 90′ dalla conclusione del campionato.
Delusione tra i biancoblù, calciatori, staff tecnico e ultras, che devono rimandare l’appuntamento con la salvezza diretta a domenica prossima, quando al Comunale “Carlo Zoboli” affronteranno la diretta concorrente Ferrini (battuta all’andata 2 a 0, a Cagliari). Per la salvezza potrebbe essere sufficiente anche un pareggio ma Diego Mingioni, a fine partita, ha detto che l’obiettivo sarà uno solo: la vittoria.
Iglesias: Idrissi, Brailly, Pitzalis, Giorgetti, Mechetti, Piras Alberto, Alvarenga, Illario, Capellino (89′ Capellino), Piras Edoardo (80′ Mastropietro), Cancilieri. A disposizione: Riccio, Chessa, Mancini, Fenu, Marcon, Restivo. Allenatore: Giampaolo Murru.
Carbonia: Galasso, Mastino, Broglia, Chidichimo, Atzeni, Abbruzzi (85′ Lamrboni), Moreno, Isaia, Pavone, Mancini, Ricci (50′ Caffaro). A disposizione: Doneddu Davide, Cocco Danilo, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco. All. Diego Mingioni.
Arbitro: Vincenzo Melis di Ozieri.
Assistenti di linea: Mattia Capotosto di Oristano e Matteo Degortes di Olbia.
Marcatori: 60′ Capellino (I).
Spettatori: 340.
Giampaolo Cirronis

Domenica 6 aprile 2025, stadio Monteponi di Iglesias. Va in scena il quarto derby del Sulcis Iglesiente del campionato di Eccellenza regionale tra Iglesias e Carbonia. Dirige Vincenzo Melis di Ozieri, assistenti di linea Mattia Capotosto di Oristano e Matteo Degortes di Olbia.

Giampaolo Murru per la prima volta nell’ultimo scorcio di stagione, ha a disposizione l’intero organico. Questi i 19 convocati: Idrissi, Riccio, Brailly, Pitzalis, Giorgetti, Mechetti, Restivo, Piras Alberto, Chessa, Mancini, Fenu, Marcon, Cancilieri, Alvarenga, Illario, Crivellaro, Piras Edoardo, Capellino, Mastropietro.

Questi i 20 convocati di Diego Mingioni: Galasso, Doneddu Davide, Atzeni, Broglia, Chidichimo, Caffaro, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco, Moreno, Lambroni, Abbruzzi, Mancini, Cocco Danilo.

E’ il quarto testa a testa stagionale tra le due squadre di vertice del territorio, sicuramente il più importante per la posta in palio: il Carbonia, decimo in classifica con due punti di vantaggio sulla quart’ultima posizione, si gioca la salvezza, a 180’ dalla fine della stagione regolare, con l’obiettivo di tagliare il traguardo senza dover fare ricorso, come avvenne con successo un anno fa, al playout; l’Iglesias, quinta in classifica con 3 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, pur non potendo accedere al playoff con la 2ª in classifica perché il divario è superiore ai 9 punti (promosso il Budoni, disputeranno sicuramente i playoff Monastir e Tempio, resta ancora da perfezionare la qualificazione dell’Ossese, chiamata a mantenere almeno entro gli attuali 9 punti il ritardo dalla terza posizione), vuole difendere questa posizione che valorizza un campionato che l’ha vista affacciarsi con tante incertezze, per poi crescere alla distanza, con una lunga serie positiva e prestazioni spesso convincenti. I primi tre derby hanno visto protagonista più il Carbonia che ha avuto la meglio nel primo turno della Coppa Italia, pareggiando 1 a 1 in casa e vincendo a Iglesias con una clamorosa rimonta dallo 0 a 2, con 3 goal al 75’, 78’ e 97’; il derby di campionato disputato al “Carlo Zoboli’, è terminato 2 a 2, con rimonta dell’Iglesias dal 2 a 1. Il Carbonia dopo il derby del girone d’andata ha cambiato marcia, con un bilancio di 6 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte, passando dal penultimo posto con 11 punti al 10° con 32. è imbattuto da tre giornate, con due pareggi con San Teodoro Porto Rotondo (2 a 2 con tanti rimpianti per aver subito i due goal in una clamorosa rimonta della squadra gallurese maturati all’82’ e al 93’) e Alghero (1 a 1 con altrettanti rimpianti, per il goal del pareggio subito al 91’) e una vittoria interna sul Calangianus (4 a 2 con poker di goal di Nicolas Ricci in 35 minuti nel secondo tempo, neo capocannoniere del campionato con 14 reti, insieme a Sergio Nurchi del Monastir, maturato con una doppia rimonta, prima dallo 0 a 1 poi dall’1 a 2). Nessuno nella storia del Carbonia Calcio dal 1978 ad oggi, dall’Eccellenza alla serie C2, era riuscito a realizzare 4 goal in una partita. Anche l’Iglesias dopo il derby del girone d’andata è cresciuta tanto, mettendo insieme 7 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, passando dal 7° posto con 19 punti, al 5° con 44, con 25 punti, alla media di 1,64 punti a partita. Resta il rimpianto per l’incerto avvio di stagione, senza il quale, quasi certamente, i play-off sarebbero stati centrati. L’eccellente girone di ritorno ha fatto crescere la fiducia in tutto l’ambiente rossoblù, e il presidente Giorgio Ciccu è pronto a rilanciare la sfida alle grandi del girone nella prossima stagione che potrebbe presentare difficoltà ancora maggiori, qualora dovessero arrivare squadre impegnate nella lotta per la salvezza nel girone G del campionato di serie D. La salvezza del Carbonia, matematica con una vittoria nel derby, manterrebbe viva la rivalità tra le due maggiori realtà calcistiche del Sud Ovest della Sardegna, importantissimi punti di riferimento per l’intero movimento. Per la squadra biancoblù il mantenimento della categoria è fondamentale anche nell’ottica di un potenziamento dell’assetto societario, necessario e indispensabile per superare le incertezze delle ultime due stagioni.

Giampaolo Cirronis

Una partita sconsigliata ai deboli di cuore. Il Carbonia ha centrato una vittoria pesantissima sul Calangianus, fondamentale nella corsa verso la salvezza, al termine di 95′ ricchi di capovolgimenti di fronte, soprattutto nel secondo tempo. Il Calangianus, privo di interessi di classifica, ha giocato con la massima concentrazione e nel primo tempo, a favore di vento, ha messo in grande difficoltà un Carbonia poco brillante e timido, soprattutto nella fase di costruzione dal basso che rappresenta il marchio di fabbrica della filosofia di gioco del suo tecnico Diego Mingioni. La squadra gallurese ha messo a frutto la sua maggiore intraprendenza al 25′, quando grazie alla complicità di un errato disimpegno della difesa mineraria, ha sbloccato il risultato con un diagonale di Juan Della Valle, che ha spedito il pallone all’angolino basso alla sinistra di Enrico Galasso.
Il goal subito ha “gelato” il Carbonia che ha intravisto lo spettro di una sconfitta che avrebbe potuto compromettere gran parte delle possibilità di centrare il traguardo della salvezza diretta senza passare per i playout che lo premiarono un anno fa nel doppio confronto con la Tharros. Nella seconda parte del primo tempo il Carbonia ha provato a costruire una valida reazione, ma non ha impensierito il portiere gallurese Davide Congiunti che ha dovuto sbrigare lavoro di ordinaria amministrazione fino al riposo.
Il Carbonia tornato in campo dagli spogliatoi è apparso subito un’altra squadra rispetto a quella visto nei primi 45′ e ha impiegato solo 7′ a riequilibrare il risultato, con una zampata del solito Nicola Ricci, all’11° goal personale in campionato.
Neanche il tempo di festeggiare e ripartire alla ricerca del goal del vantaggio, che sul “Carlo Zoboli” è calata una seconda doccia gelata, con il nuovo vantaggio del Calangianus in meno di due minuti. Calcio d’angolo da sinistra, il pallone ha attraversato tutta l’area di porta senza che nessuno intervenisse e sul lato destro è arrivato Manuel Sanchez, pronto a spedire il pallone alle spalle di Enrico Galasso.
Il nuovo svantaggio per qualche minuto ha fatto sbandare il Carbonia e il Calangianus è andato vicinissimo al terzo goal, in un’azione che l’ha visto cogliere due volte i pali della porta biancoblù, rimasta nell’occasione incredibilmente inviolata
Ancora sotto di un solo goal e quindi in partita, il Carbonia si è riversato nella metà campo gallurese e al 62′ ha riacciuffato la parità, con il solito Nicolas Ricci: 2 a 2.
Il ritrovato pareggio ha messo le ali al Carbonia che dopo qualche minuto è andato vicino al goal del 3 a 2 con Tomas Pavone (inizialmente in panchina perché in non perfette condizioni fisiche ed entrato generosamente in campo per dare una mano alla squadra al 53′ al posto di Danilo Cocco), sulla cui conclusione ha compiuto una prodezza Davide Congiunti. Ma il goal era nell’aria ed è arrivato al 78′, autore ancora uno scatenato Nicolas Ricci che ha poi completato l’opera all’88’, firmando il poker personale (un record nella storia del Carbonia Calcio dal ritorno in serie D maturato nel 1978 ad oggi).
Al triplice fischio finale, festa grande in casa biancoblù con i calciatori puntuali al saluto con i tifosi Ultras sotto la tribuna, e comprensibile delusione in casa gallurese, con la squadra di Simone Marini passata dalla probabile vittoria quando ha sfiorato il 3 a 1, al 2 a 4 finale.
Il Carbonia è salito a quota 32 punti, affiancato dalla Ferrini impostasi a Nuoro con un clamoroso autogoal del portiere barbaricino, un punto davanti al San Teodoro vittorioso per 4 a 1 sul Li Punti, due sull’Alghero impostosi 5 a 0 a Ghilarza e tre sul Bari Sardo, battuto in casa 2 a 0 dall’Iglesias, trascinata da una doppietta di Fabricio Alvarenga. E domenica il Carbonia andrà alla ricerca dei punti salvezza nel derby con l’Iglesias al Monteponi.
Carbonia: Galasso, Cocco (53′ Pavone, 89′ Lambroni), Broglia, Chidichimo, Atzeni, Caffaro (61′ Abbruzzi), Mancini, Isaia, Mastino (90′ Carboni), Moreno, Ricci. A disposizione: Doneddu Davide, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco. Allenatore: Diego Mingioni.
Calangianus: Congiunti, Putzu, La Valle, Demurtas, Tusacciu (76′ Bamba), Saiu (66′ Sambiagio), Dombrovoschi, Sanchez, Ciganha (89′ Neddu), Perez (85′ Marrazzo), Secci (85′ Serra). A disposizione: Yombi, Asara, Giorgi, Delogu. Allenatore Simone Marini.
Arbitro: Riccardo Urru di Sassari.
Assistenti di linea: Alessandro Anedda e Francesco Meloni di Cagliari.
Marcatori: 25′ La Valle (Cal.), 52′, 62′, 78′ e 88′ Ricci (Car), 54′ Sanchez (Cal).
Ammoniti: Tusacciu (Cal).
Spettatori: 150.
Giampaolo Cirronis

8 a 0! Non è un refuso, è il risultato incredibile maturato questo pomeriggio a Monastir, tra la squadra dell’ex Marcello Angheleddu ed il Carbonia di Diego Mingioni. Alla vigilia, niente avrebbe potuto fare ipotizzare quanto è accaduto sul terreno di gioco, anche nel ricordo del doppio confronto di Coppa Italia che nei quarti di finale vide il Carbonia superare il turno, imponendosi con pieno merito a Monastir il 9 ottobre 2024 per 2 a 1 con una prestazione brillantissima che avrebbe meritato un punteggio più ampio per le numerose occasioni da rete create e sciupate, e pareggiando 1 a 1 nel ritorno a Carbonia il 23 ottobre 2024. In campionato, a Carbonia, il Monastir s’era preso una prima rivincita, imponendosi nettamente 4 a 0.

Diego Mingioni ha dovuto fare a meno degli infortunati Nicolas Garcia, Alessandro Murtas e Juan Caffaro Rossi e ha riproposto nell’undici iniziale i giovani Francesco Doneddu, Gianluca Filippi e Danilo Cocco. Marcello Angheleddu ha tenuto inizialmente in panchina Stefano Sarritzu e Andrea Cocco.

L’avvio della partita è stato equilibrato, il Carbonia fin dall’inizio ha giocato senza paura e la prima palla goal è arrivata sui piedi di Nicolas Ricci, smarcato con una bella verticalizzazione solo davanti a Riccardo Daga, ma l’attaccante argentino, reduce da uno splendido periodo di forma che l’ha visto andare ripetutamente in goal, ha avuto un controllo difettoso, s’è allungato il pallone e ha consentito così a Riccardo Daga di opporsi con successo.

 

Al 20′, al primo tentativo, il Monastir ha sbloccato il risultato, grazie ad un autogoal di Mateo Broglia, che nel tentativo di opporsi a Fabrizio Frau, al termine di una combinazione avviata da Giacomo Santoro e Santiago Naguel, ha messo il pallone alle spalle di Enrico Galasso. Il goal ha messo le ali al Monastir che 10′ minuti dopo ha raddoppiato: il Carbonia ha perso un pallone a centrocampo, Giacomo Santoro s’è inserito sulla destra, ha messo in mezzo all’area un pallone d’oro per Sergio Nurchi che ha battuto a rete indisturbato il pallone del 2 a 0.

Un paio di minuti dopo il Monastir ha concesso il tris e in pratica chiuso la partita. Simone Pinna ha lanciato un pallone in profondità, Andrea Sanna in chiara posizione di fuorigioco ha evitato di intervenire favorendo così la sovrapposizione di Giacomo Santoro che con i difensori del Carbonia fermatisi a reclamare l’intervento del direttore di gara e del suo assistente di destra, ha superato ancora Enrico Galasso: 3 a 0 al 32′. Da lì in avanti non c’è stata più partita e le squadre sono andate al riposo sul 3 a 0.

In avvio del secondo tempo il Monastir ha giocato sul velluto, il Carbonia non è stato capace di alcuna reazione e la squadra di Marcello Angheleddu è andata ripetutamente in goal quasi senza volerlo ed il punteggio ha assunto rapidamente proporzioni umilianti. Al 54′ Santiago Zurbriggen ha segnato di testa su assist di Simone Pinna; un minuto dopo Sergio Nurchi ha concesso il bis personale ancora su assist di Simone Pinna. Al 65′ ha trovato gloria anche Santiago Naguel, in goal dopo aver sottratto il pallone ad un difensore del Carbonia. Altri due minuti e Stefano Sarritzu, appena entrato, ha trovato un goal spettacolare con un tiro a giro forte e angolato, finito alla destra di Enrico Galasso. Al 79′, infine, è stato Alessandro Masia, anche lui appena entrato in campo, a mettere la sua firma sull’8 a 0 finale.

Il Carbonia? Una sola occasione, con Tomas Pavone, involatosi verso Riccardo Daga, non preciso nella conclusione, terminata alta.

Al triplice fischio del direttore di gara, tifosi del Monastir in festa, gemellati con gli ultras del Carbonia con tanto di abbraccio collettivo finale.

 

Il Monastir recupera due punti sulla capolista Budoni, fermata sul pareggio a Iglesias, e ora è a 7 punti dalla vetta ma con la partita di Bari Sardo da completare il 5 marzo, e a 2 punti dal Tempio che ha vinto 2 a 1 in rimonta ad Alghero, a 7 giornate dalla conclusione del campionato.

Per il Carbonia, in classifica, non è cambiato praticamente niente, in virtù delle sconfitte di Ghilarza (2 a 0 a San Teodoro), Li Punti (2 a 0 in casa con il Taloro Gavoi), Ferrini (1 a 4 in casa con il Villasimius) e Alghero (1 a 2 in casa con il Tempio). Solo il Bari Sardo, tra le squadre impegnate nella lotta per la salvezza, ha conquistato un punto, pareggiando senza goal a Calangianus.

Domenica prossima al Comunale “Carlo Zoboli” arriva il Li Punti, una partita da vincere ad ogni costo.

Monastir: Daga, Pinna, Madero, Zurbriggen, Porru, Feola, Frau, Naguel, Sanna, santoro, Nurchi. A disposizione: Stevanato, Corda, Arzu, Masia, Manca, Riep, Arangino, Sarritzu, Cocco. All. Marcello Angheleddu.

Carbonia: Galasso, Broglia, Chidichimo, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino, Filippi, Doneddu Francesco, Moreno, Cocco Danilo. A disposizione: Doneddu Davide, Atzeni, Carboni, Tocco, Cocco Gianluca, Corsini, Lambroni, Abbruzzi, Mancini. All. Diego Mingioni.

Arbitro: Nicolò Fronteddu di Nuoro.

Assistenti di linea: Alessandro Anedda di Cagliari e Francesco Meloni di Cagliari.

Marcatori: 20′ Broglia (autogoal), 30′ Nurchi, 32′ Santoro, 54′ Zurbriggen, 55′ Nurchi, 65′ Naguel, 67′ Sarritzu, 79′ Masia.

Giampaolo Cirronis

Al termine della partita l’allenatore del Carbonia, Diego Mingioni, non ha rilasciato interviste.

Allegata l’intervista con l’allenatore del Monastir, Marcello Angheleddu.

 

Monastir e Carbonia si troveranno nuovamente di fronte domenica pomeriggio, per la quarta volta in stagione, dopo il doppio confronto dei quarti di finale della Coppa Italia, concluso con la qualificazione alla semifinale del Carbonia grazie al successo per 2 a 1 a Monastir e all’1 a 1 nel ritorno al “Carlo Zoboli”, e la partita del girone d’andata che ha registrato la netta affermazione della squadra dell’ex Marcello Angheleddu per 4 a 0 a Carbonia. Dirige Nicolò Fronteddu di Nuoro, assistenti di linea Alessandro Anedda e Francesco Meloni di Cagliari.

Il Monastir è costretto a vincere se vuole tenere ancora accesa una fiammella di speranza per un riaggancio al Budoni in vetta alla classifica, oggi distante 9 punti ma con una partita da recuperare sul campo del Bari Sardo.

Il Carbonia, da parte sua, ha bisogno di punti per alimentare una classifica sempre precaria, ad un solo punto dalla zona playout. Ieri la società mineraria ha annunciato il tesseramento di Antonio Corsini, classe 2004, difensore di 192 cm, originario di Iglesias, figlio di Vittorio, oggi allenatore dell’Uta, nel girone A del campionato di Promozione regionale, ma con una brillante carriera da calciatore alle spalle (100 presenze e 6 goal con la maglia dell’Iglesias, 1 presenza in Coppa Italia con la maglia del Carbonia). L’arrivo di Antonio Corsini al Carbonia è importante in un reparto, quello difensivo, penalizzato dalla perdurante assenza di Nicolas Garcia, infortunato.

Cresciuto nelle giovanili del Cagliari calcio, dove ha fatto tutte le categorie fino alla Primavera, Antonio Corsini ha giocato con il Perugia in serie C e in serie D a Imperia e Riccione.

Allegata l’intervista realizzata con il tecnico del Carbonia Diego Mingioni, al termine dell’ultimo allenamento, ieri pomeriggio.

 

Il campionato di Eccellenza regionale entra nella fase più calda sia per quel che riguarda il vertice della classifica, promozione diretta e accesso ai playoff, sia per la lotta per il raggiungimento della salvezza, diretta o attraverso i playout. L’Iglesias, raggiunto il quinto posto in solitudine con la vittoria nel confronto diretto con il Calangianus nel recupero di mercoledì, deciso da un goal di Samuele Mastropietro, ospita la Ferrini e ha la possibilità di consolidare il quinto posto, tenuto conto della severità del compito che attende il Calangianus, sul campo della capolista Budoni. Giampaolo Murru, ancora indisponibile Nicolas Capellino alle prese con uno stiramento, ha convocato gli stessi 18 calciatori protagonisti della vittoria sul Calangianus: Riccio, Brailly, Pitzalis, Giorgetti, Mechetti, Crivellaro, Alvarenga, Piras Edoardo, Mastropietro, Illario, Cancilieri, Idrissi, Restivo, Diabaka, Piras Alberto, Marcon, Mancini, Fenu. Dirige Mario Corrias di Nuoro, assistenti di linea Marco Fara di Oristano e Sergio Fara di Olbia.

Il Carbonia, rilanciato dalla netta vittoria sul Ghilarza, affronta la difficile trasferta di Nuoro. All’andata, al “Carlo Zoboli”, si impose 2 a 0 la squadra di Ivan Cirinà con goal di Massimiliano Manca e Fabio Cocco. Diego Mingioni deve fare ancora a meno di Nicolas Garcia, alle prese con la riabilitazione da un infortunio, e recupera Danilo Cocco, ristabilitosi da un fastidioso attacco influenzale, mentre il tecnico della Nuorese non ha a disposizione Davi Dias Braga e Andrea Laconi, entrambi squalificati per una giornata dal giudice sportivo. Quella odierna è la prima di due trasferte consecutive (la prossima sarà a Monastir), importantissima nel cammino verso la salvezza. Tornare a casa con un risultato positivo potrebbe rappresentare un passo fondamentale. Diego Mingioni ha convocato 20 calciatori: Galasso, Atzeni Stefano, Broglia, Chidichimo, Caffaro, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino, Doneddu Davide, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco, Moreno. Lambroni, Abbruzzi, Mancini, Cocco Danilo. Dirige Rosanna Barabino di Sassari, assistenti di linea Antonio Carbini di Olbia e Francesco Carta di Oristano.

La direzione sportiva del Carbonia calcio, guidata da Checco Bardi e Gianmarco Daga, ha annunciato nella tarda serata di aver raggiunto l’accordo contrattuale con Juan Caffaro Rossi, attaccante esterno, piede mancino, classe 1999, argentino con passaporto italiano.
Dopo le giovanili a Rosario e Buenos Aires, Juan Caffaro Rossi ha giocato nelle prime squadre dell’Argentina e negli States. Ora la nuova esperienza in Italia.

Juan Caffaro Rossi copre il vuoto creato dalla parte di Wellinton Caverzan, approdato nella serie C della Croazia, avendo caratteristiche simili. E’ assai probabile il suo esordio già nella partita in programma sabato pomeriggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” con il Ghilarza, importantissimo scontro salvezza.

Diego Mingioni deve ancora fare a meno di Nicolas Garcia e per sabato ha perso anche Francesco Doneddu, squalificato per una giornata per recidività in ammonizioni. Indisponibile anche Danilo Cocco, alle prese con una fastidiosa influenza.

 

 

L’Iglesias gioca questo pomeriggio sul campo della vicecapolista Monastir, il Carbonia al “Carlo Zoboli” affronta lo scontro salvezza con il Taloro Gavoi. La seconda giornata del girone di ritorno del campionato di Eccellenza regionale propone due incontri ricchi di insidie, per opposti obiettivi, alle due squadre del Sulcis Iglesiente.

L’Iglesias, sesta in classifica a quattro lunghezze dalla zona playoff, affronta un Monastir reduce dalla seconda sconfitta stagionale, subita sette giorni fa a Gavoi, dove ha subito due goal, gli stessi che aveva subito nell’intero girone di andata. Dirige Luca Sanna di Sassari, assistenti di linea Mirko Pili di Oristano e Mario Canu di Olbia.

La squadra di Marcello Angheleddu avrà sicuramente spirito di rivalsa, anche perché il ko di Gavoi le è costato il primato, scavalcata in classifica dal Budoni, altra corazzata, ma di fronte avrà un’Iglesias rinfrancata dai due consecutivi successi casalinghi incamerati a cavallo tra la fine del girone d’andata e l’inizio di quello di ritorno, con Ghilarza e San Teodoro Porto Rotondo e fare risultato oggi sarà fondamentale per continuare a coltivare il sogno playoff, considerato che il Calangianus gioca in casa con il Li Punti e potrebbe allungare il passo.

Questi i 17 convocati da Giampaolo Murru: Riccio, Idrissi, Brailly, Mechetti, Giorgetti, Fenu, Alvarenga, Restivo, Pitzalis, Piras Edoardo, Piras Alberto, Mastropietro, Mancini, Illario, Cancilieri, Crivellaro, Capellino.

Il Carbonia torna al Comunale “Carlo Zoboli” per affrontare lo scontro salvezza con il Taloro Gavoi, squadra rilanciata dalla vittoria sulla capolista Monastir. Dirige Riccardo Urru di Sassari, assistenti di linea Nicola Deriu di Oristano e Luca Nuvoli di Alghero. La squadra di Diego Mingioni arriva all’impegno odierno fermamente determinata a far dimenticare ai suoi tifosi la pesante sconfitta subita sette giorni fa a Budoni con sei goal al passivo. La classifica è rimasta pressoché immutata e proprio per questa ragione è fondamentale vincere i confronti diretti per la salvezza, tenuto conto che il calendario li proporrà al Carbonia nel girone di ritorno tutti in casa.

Il tecnico biancoblù ha a disposizione l’intera rosa, questi sono i 20 convocati: Galasso, Doneddu Davide, Atzeni, Broglia, Chidichimo, Garcia, Caverzan, Ricci, Pavone, Isaia, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco, Moreno, Lambroni, Abbruzzi, Mancini, Cocco Danilo.

Sugli altri campi, si giocano: Ghilarza-Budoni, Ossese-Alghero, Bari Sardo-Tempio, Nuorese-Villasimius, San Teodoro Porto Rotondo-Ferrini.

 

Iglesias, finalmente! Dopo tre finali perse nelle ultime tre edizioni, la squadra rossoblù trionfa nella finalissima della Coppa Santa Barbara – Trofeo Aldo Carboni, giunto quest’anno alla 61ª edizione, con un risultato, 4 a 0, riscontro fedele della differenza di valori emersa sul terreno di gioco dello stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, scelto per l’indisponibilità dello storico campo Santa Barbara di via G.M. Angioy, organizzata dalla delegazione di Carbonia Iglesias della Lega Nazionale Dilettanti, con la collaborazione del Carbonia Calcio. L’Iglesias, sconfitta proprio dalla Fermassenti un anno fa nella finalissima della fase regionale 4 a 3 ai tempi supplementari (3 a 3 al termine dei tempi regolamentari), è tornata così ad imporsi nella storica manifestazione riservata alla categoria allievi, dopo ben 18 anni (edizione provinciale 2005/2006, A.S.D. 2000 Monteponi-U.S. Sporting Gonnesa/Bindua 1 a 0; tre anni prima si era imposta nella finale della fase regionale, 2 a 1 sull’A.C. San Giovanni).

Iglesias e Fermassenti si erano qualificate per la finalissima, superando in semifinale sul terreno di gioco di Cortoghiana, rispettivamente l’Isola di Sant’Antioco (3 a 2) e il Carbonia (1 a 0).

E’ stata la Fermassenti ad andare per prima vicina al goal del vantaggio, con uno perentorio stacco di testa di Matteo Pillittu, al quale s’è opposto il portiere Christian Zucca, poi aiutato dai compagni della difesa in un’azione molto confusa, e l’equilibrio del risultato tra le due squadre è durato una dozzina di minuti.

 

L’Iglesias ha cambiato marcia e in soli 13′ è andata a segno ben tre volte, approfittando delle indecisioni della difesa della Fermassenti e chiudendo praticamente i conti. Al 12′ è stato Francesco Tiddia a sbloccare il risultato, al 17′ ha raddoppiato il capitano Yari Pitzeri, al 25′ ha triplicato Thomas Corrias.

La Fermassenti è stata scossa dai tre goal subiti ed il suo tecnico Piero Fele ha chiesto ai suoi ragazzi di reagire con orgoglio, per tentare una complicatissima rimonta e, comunque, evitare un passivo ancora più severo. La reazione c’è stata, la squadra ha creato anche qualche problema alla difesa dell’Iglesias, ma il passivo pesante è risultato inevitabilmente un ostacolo insormontabile, sia nella parte finale del primo tempo, sia in quella iniziale del secondo tempo.

A metà ripresa l’Iglesias è rimasta in dieci per l’espulsione diretta di Thomas Corrias, punito dall’arbitro Annamaria Sabiu per una reazione verbale ad un fallo commesso da Andrea Guidotti, punito “solo” con il cartellino giallo.

L’Iglesias non ha accusato in modo particolare l’inferiorità numerica, riuscendo ad arrotondare il risultato con il goal di Amine Bahlaouan (fratello gemello di Aymane, alla fine premiato come migliore in campo), al 65′. Sul 4 a 0 la partita non ha avuto più storia e al triplice fischio finale è esplosa la gioia dell’Iglesias per aver raggiunto il traguardo a lungo inseguito.

Al termine, sono state effettuate le premiazioni, alla presenza del sindaco di Carbonia Pietro Morittu, degli assessori dello Sport del comune di Carbonia Giorgia Meli e dell’Urbanistica del comune di Iglesias Giorgia Cherchi.

Il premio in memoria di “Tino Biccheddu” per il miglior portiere della finalissima è andato a Patryk Soddu della Fermassenti; il premio in memoria di “Giancarlo Boi” per il miglior calciatore della finale ad Amine Bahlaouan dell’Iglesias. Una targa è stata consegnata alla terna arbitrale e ai familiari di Tino Biccheddu (ex portiere del Carbonia) e di Giancarlo Boi (uno dei tecnici più apprezzati del calcio giovanile del Sulcis Iglesiente per oltre mezzo secolo). Le premiazioni si sono concluse con la consegna delle coppe alle squadre seconda e prima classificata, dopo l’intervento del presidente dell’Iglesias, Giorgio Ciccu.

   

All’arbitro, ai due assistenti e alle due squadre, infine, è stata consegnata una copia del libro sulla storia della Coppa Santa Barbara, di Franco Reina, pubblicato nel 2008 e donato nell’occasione da Giampaolo Cirronis Editore.

Fermassenti: Soddu, Fele (Bertone), Frongia, Guidotti (Fiori), Cani, Mereu, Desogus (Laudicina Francesco), Loi (Etzi), Colasanto (Basciu), Melis, Pillittu (Perseo). A disposizione: Laudicina Federico, Pippia. All. Piero Fele.

Iglesias: Zucca, Dentis, Cerniglia (Cera), Bahlaouan Aymane (Spanu), Daga, Corrias, Tiddia, Pitzeri, Scarpa (Zuddas), Bahlaouan Amine, Sanna. A disposizione: Floris, Pintore, Callia, Pintus, Porru, Trudu A.. Pietro Piras.

Arbitro: Annamaria Sabiu di Carbonia.

Assistenti di linea: Giovanni Ortu e Samuele Congiu di Carbonia.

Marcatori: 12′ Tiddia (I), 17′ Pitzeri (I), 25′ Corrias (I), 65′ Bahlaouan Amine (I).

Giovedì mattina, alle 10.00, allo stadio “Carlo Zoboli” di Carbonia, si gioca la finale della 61ª Coppa Santa Barbara – Trofeo Aldo Carbonia, Iglesias Calcio – Fermassenti. Le due squadre si sono qualificate superando in semifinale rispettivamente, l’Iglesias Calcio l’Isola di Sant’Antioco 3 a 2, la Fermassenti il Carbonia 1 a 0.

La finalissima di questa edizione vedrà in campo le stesse squadre che si affrontarono un anno fa per la 60ª edizione che vide imporsi la Fermassenti 4 a 3 ai tempi supplementari, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi in parità, 3 a 3.

Per l’Iglesias Calcio si tratta della quarta finale consecutiva. La squadra rossoblù si arrese in finale al Carbonia Calcio sia tre anni fa (3 a 2 ai tempi supplementari, 2 a 2 nei tempi regolamentari), sia due anni fa (4 a 3).

E’ stata un’atmosfera di festa quella che si è vissuta ieri al campo di Cortoghiana per le semifinali. Nonostante il freddo, il giorno feriale, la scoperta del giorno delle partite all’ultimo momento per problemi di natura logistica, e la tensione accumulata dalle squadre per la voglia di arrivare in finale, le due partite sono state disputate alla presenza dell’assessora dello Sport e Spettacolo del comune di Carbonia Giorgia Meli. Alle 9.00 sono scese in campo il Carbonia allenato da Fabrizio Anedda e la Fermassenti di Piero Fele. Alle 11.00 è stata la volta dell’Iglesias Calcio di Pietrino Piras e dell’Isola Sant’Antioco di Giuseppe De Mizio. La prima ha visto imporsi la Fermassenti con un goal realizzato in piena Zona Cesarini, quando ormai le squadre sembravano proiettate alla decisione ai calci di rigore (il regolamento per le  semifinali non prevedeva la disputa dei tempi supplementari). La seconda semifinale si è conclusa con il risultato di 3 a 2 per l’Iglesias Calcio che è stata raggiunta dall’Isola di Sant’Antioco due volte dopo essersi portata in vantaggio e ha poi realizzato il goal che vale l’accesso alla finalissima ad una dozzina di minuti dal triplice fischio finale.

Nadia Pische