24 November, 2024
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Si susseguono, a Carbonia, le visite dei grandi del calcio sardo alla mostra che ricorda il mitico Carlo Zoboli, visitabile fino a venerdì 12 novembre, nella sala esposizioni del Circolo Soci Euralcoop, in piazza Marmilla. Oggi la mostra ha avuto un graditissimo ospite, Pasquale Catte, calciatore e presidente della Nuorese per alcuni decenni, che ha incontrato Alfredo Putzolu, per anni dirigente e presidente del Carbonia Calcio, e Franco Reina, autore del libro Carbonia Carbosarda – Passione per la squadra biancoblù.

La mostra, organizzata dalla ASD MGM, in collaborazione con lo SBIS, curata dalla dottoressa Susanna Musa con la collaborazione di Franco Reina, è stata inaugurata il 29 ottobre, alla presenza di numerosi protagonisti della storia calcistica del Carbonia, dal dopoguerra ad oggi.

Oltre 100 fotografie documentano la straordinaria carriera di Carlo Zoboli, bandiera che ha vestito la maglia biancoblù ben 380 volte, realizzando, da terzino, 9 goal.

Carlo Zoboli, nato il 31 luglio 1926 a Bomporto, in provincia di Modena, arrivò a Carbonia nel 1949 dalle giovanili della Juventus, per vestire la maglia della Carbosarda, in serie C, girone unico. Vestì quella maglia per 14 campionati consecutivi, arrivando a sfiorare la promozione in serie B e ricevendo il premio per la 350ª presenza il 27 maggio 1962, in occasione della partita Carbonia-Calangianus, nel campionato di serie D 1961/1962.

A Carbonia Carlo Zoboli ha messo radici, ha sposato Elena, con la quale ha avuto tre figli: Hubert, Franco e Katia (scomparsa a soli 33 anni). Hubert e Franco hanno vestito la maglia biancoblù. E’ stato per diversi anni “custode” dello stadio Comunale che oggi porta il suo nome! Ha seguito, nella veste di massaggiatore, le sorti del “suo” Carbonia, per alcuni decenni, rimanendo per sempre il suo primo tifoso.

Allegate le fotografie dell’inaugurazione ed alcune foto della visita odierna di Pasquale Catte e Alfredo Putzolu.

Giampaolo Cirronis

         

Verrà inaugurata questo pomeriggio, alle 17.30, nella sala esposizioni del Circolo Soci Euralcoop, in piazza Marmilla, a Carbonia, la mostra su Carlo Zoboli, bandiera calcistica del Carbonia Calcio per oltre mezzo secolo. Oltre 100 fotografie documentano la straordinaria carriera del calciatore che ha vestito la maglia biancoblù ben 380 volte, realizzando – da terzino – 9 goal.

La mostra, curata da Maria Giovanna Musa, con la collaborazione di Franco Reina, sarà visitabile fino al 12 novembre.

Carlo Zoboli, nato il 31 luglio 1926 a Bomporto, in provincia di Modena, arrivò a Carbonia nel 1949 dalle giovanili della Juventus, per vestire la maglia della Carbosarda, in serie C, girone unico. Vestì quella maglia per 14 campionati consecutivi, arrivando a sfiorare la promozione in serie B e ricevendo il premio per la 350ª presenza il 27 maggio 1962, in occasione della partita Carbonia-Calangianus, nel campionato di serie D 1961/1962.

A Carbonia Carlo Zoboli ha messo radici, ha sposato Elena, con la quale ha avuto tre figli: Hubert, Franco e Katia (scomparsa a soli 33 anni). Hubert e Franco hanno vestito la maglia biancoblù. E’ stato per diversi anni “custode” dello stadio Comunale che oggi porta il suo nome! Ha seguito, nella veste di massaggiatore, le sorti del “suo” Carbonia, per alcuni decenni, rimanendo per sempre il suo primo tifoso.

All’inaugurazione della mostra, alla quale si potrà accedere solo se in possesso del green pass, saranno presenti la moglie Elena e i familiari, e tanti dei protagonisti della storia più o meno recente del Carbonia Calcio, che con Carlo Zoboli hanno lavorato in diverse vesti e ricordano tutti con immenso affetto, un grande calciatore, marito, padre, amico e, soprattutto, un grandissimo uomo!

Ciao Carlo

Giampaolo Cirronis

A volte ritornano! Nell’undici iniziale che alle 15.00 affronta il Lanusei nel derby della sesta giornata di andata del girone G del campionato di serie D, c’è Samuele Curreli. Tesserato in settimana, la società ha annunciato il suo ritorno con la maglia del Carbonia, soltanto pochi minuti fa, al momento della consegna della distinta all’arbitro.

Samuele Curreli, 32 anni (è nato il 24 novembre 1988), torna al Carbonia a distanza di 22 mesi dalla traumatica conclusione della sua prima esperienza, iniziata trionfalmente nell’estate 2019, nel campionato di Eccellenza regionale.

Sotto la guida di Andrea Marongiu, che lo aveva allenato pochi mesi prima nella Monteponi (realizzò 19 goal in 17 partite, trascinando la squadra dalla coda della classifica fino al quarto posto nel girone A del campionato di Promozione), mise a segno 10 reti nelle prime 4 partite di Coppa Italia (5 sia nel doppio confronto con la San Marco Assemini ’80 sia in quello con la Ferrini), e 2 nel vittorioso esordio di campionato con la Nuorese, al Comunale “Carlo Zoboli”. La sua presenza nel Carbonia, assoluto protagonista sia in Coppa Italia sia in campionato, sembrava determinante ed indiscutibile, ma presto le cose cambiarono, lui iniziò a risentire le sirene del mercato e, alla fine, fu la società a decidere di porre fine al rapporto, concludendo la trattativa per il tesseramento di un altro grande bomber, Giuseppe Meloni (51 goal nella stagione precedente con la maglia del Muravera, in Eccellenza, tra il campionato vinto e la Coppa Italia) e, di fatto, liberò Samuele Curreli, che accettò la nuova corte del presidente della Monteponi, Giorgio Ciccu. Samuele Curreli lasciò il Carbonia con un bilancio di 10 goal in 6 partite giocate in Coppa Italia (alla fine capocannoniere nel Carbonia che la Coppa Italia l’ha poi vinta, superando in finale l’Atletico Uri con un goal del suo successore, Giuseppe Meloni) e 5 in 11 giornate di campionato, nel quale ha saltato 3 partite per squalifica e ad Ossi ha lasciato il campo, espulso, dopo circa mezz’ora di gioco.

Alla Monteponi non ha tardato ad assurgere nuovamente al ruolo di protagonista sotto la guida di Fabio Piras, realizzando ben 9 goal prima dell’interruzione e della conclusione anticipata del campionato, per l’emergenza Coronavirus, dopo la larga vittoria di Buddusò con sua tripletta. 9 goal in 7 partite. A fine stagione, una volta tanto, non ha cambiato squadra ed ha iniziato il nuovo campionato con la Monteponi, sotto la guida tecnica di Alessandro Cuccu. Ma la nuova luna di miele è durata poco. Avvio scoppiettante, in goal nell’amichevole estiva con il Carbonia di Marco Mariotti, poi doppietta all’esordio in campionato ad Arborea, nella partita vinta dalla Monteponi per 3 a 1; poi ancora in goal alla prima uscita casalinga, vinta 2 a 1 con la Sigma Cagliari. Poi tra la Monteponi e Samuele Curreli è calato il gelo e dopo la lunga interruzione del campionato provocata dalla pandemia, in Primavera ha preso la strada di Guspini, in Eccellenza, dove lo ha voluto Giampaolo Murru. La musica, purtroppo, non è cambiata: avvio col botto, con un eurogoal a Bosa, poi il divorzio.

La scorsa estate a tentare il suo rilancio è stato il Villamassargia di Titti Podda, senza fortuna, perché qualche giorno fa, è maturato il clamoroso ritorno al Carbonia, dove sia la società sia David Suazo, sperano possa finalmente far prevalere le straordinarie doti tecniche sui limiti extratecnici. Il Carbonia “baby” di David Suazo ha bisogno di un uomo capace di capitalizzare con i goal la mole di gioco creata e l’auspicio è che quest’uomo possa tornare ad essere Samuele Curreli che oggi fa il suo esordio a Ilbono, contro il Lanusei, squadra che conosce molto bene, avendo vestito quella maglia per cinque mesi, nel 2016, prima di passare al Barisardo.

A quasi 33 anni, Samuele Curreli ha una nuova chance, l’ennesima, in serie D. Come si è avuto occasione più volte di rimarcare, con le sue qualità tecniche, assolutamente sopra la media, potrebbe togliersi ancora grandi soddisfazioni e regalarne altrettante al Carbonia e ai suoi tifosi. Dipende solo da lui, perché se riuscisse ad evitare di ripetere gli errori che hanno fin qui limitato la sua carriera, che con quel potenziale avrebbe potuto raggiungere vette ben più importanti di quelle conosciute, anche in serie D potrebbe fare la differenza.

Giampaolo Cirronis

La partita Carbonia-Insieme Formia, valida per la terza giornata di andata del girone G del campionato di serie D, si giocherà domenica 3 ottobre al Campo Comunale di Sant’Anna Arresi, con inizio alle ore 15.00. Sant’Anna Arresi è la sesta sede di gara che il Carbonia cambia forzatamente, nelle ultime due stagioni, in serie D, in meno di 12 mesi, a causa della chiusura dello stadio Comunale “Carlo Zoboli”, arrivata a seguito del noto contenzioso con il comune di Carbonia. Dopo Giba, Villamassargia, Santadi, Villacidro e Siliqua, ora Sant’Anna Arresi.

Si tratta sicuramente di una situazione anomala che complica il lavoro della squadra che da quasi due mesi lavora sotto la guida di David Suazo. Domenica, contro l’Insieme Formia, formazione che ha iniziato il campionato con due sconfitte, il Carbonia cercherà di centrare la prima vittoria e i tre punti che sarebbero molto importanti per migliorare la classifica che oggi segna 1 punto, conquistato all’esordio con il Latte Dolce, a Villamassargia, cui è seguita la trasferta di Afragola che ha segnato la prima sconfitta stagionale.

La squadra, giovanissima, sta lavorando con impegno ed entusiasmo e, partita dopo partita, mostra evidenti segnali di crescita ed una vittoria con l’Insieme Formia darebbe al gruppo una spinta importante, sia in termini pratici sulla classifica, sia sul piano psicologico, alla vigilia del derby di Uri del 10 ottobre.

 

E’ iniziata questo pomeriggio, allo stadio Comunale di Siliqua, la preparazione del nuovo Carbonia di David Suazo, in vista del prossimo campionato di serie D 2021/2022. Una trentina di calciatori, tra i quali i nuovi tesserati, alcuni giovani in prova ed altri del settore giovanile, hanno risposto alla convocazione ed iniziato a lavorare con il tecnico honduregno, il preparatore atletico Massimiliano Pusceddu ed il preparatore dei portieri Matteo Crobeddu.

La rosa verrà integrata nei prossimi giorni con alcuni calciatori che hanno già raggiunto o stanno per raggiungere l’accordo con la società, In questa prima fase, arrivata dopo la grande paura per il rischio esclusione dal campionato, scongiurata in extremis,  in una situazione resa ancora complicata dall’indisponibilità dello stadio Comunale “Carlo Zoboli” e dalle limitate disponibilità economiche, il Carbonia è tornato al lavoro con rinnovato entusiasmo, puntando molto sulla valorizzazione dei giovani. Cammin facendo, se dovessero maturare importanti novità, soprattutto per l’irrobustimento dell’assetto societario e, conseguentemente, del budget, i programmi verrebbero sicuramente aggiornati, al pari degli obiettivi, oggi ovviamente indirizzati al mantenimento della categoria

Giampaolo Cirronis

 

Il Carbonia Calcio inizierà a Siliqua il prossimo campionato di serie D. E’ la soluzione trovata dalla società guidata dal presidente Stefano Canu, questa mattina, per salvare la categoria ed evitare la cancellazione del Carbonia Calcio, per la perdurante indisponibilità dello stadio Comunale “Carlo Zoboli”, dal panorama calcistico nazionale.
Il presidente Stefano Canu alcuni minuti fa ha ricostruito in un post pubblicato su Facebook, le ultime ore vissute con grande apprensione.
«Lunedì mattina la Co.Vi.So.D. ci ha chiesto il Nulla Osta per la disponibilità del campo di calcio, perché quello rilasciato dal Comune e sbandierato come atto valido, dall’assessore Piria era di fatto una dichiarazione condizionata che non veniva considerata valida per ammettere il Carbonia il serie D. Ho subito dopo chiamato il vice sindaco Lai (la Massidda e Piria rispondono solo ai loro sempre più pochi accoliti, e solo sui social) raccontando la necessità di emettere un nulla osta così come edito dalla LND. Gli ho specificato che il nulla osta non avrebbe in nessun modo vincolato l’amministrazione alla consegna dello stadio ovvero inficiato in alcun modo il contenzioso, ma che era e rimane un documento propedeutico alla sola iscrizione. Nulla di più. Se poi non avessimo firmato la convenzione avremmo chiesto deroga alla LND per giocare in altro campo. Ma, intanto, non saremmo stati estromessi dalla serie D.
Gli ho poi allegato la nota della Co.Vi.So.D. con una PEC dove era indicata la scadenza dei termini perentoria per mercoledì alle ore 14.00. Senza nulla osta saremmo stati estromessi senza appello dalla serie D.
Oggi, verso mezzogiorno, di risposte da parte del sindaco e dell’Amministrazione comunale neanche l’ombra. Incominciava a girare voce a Carbonia che non avrebbero firmato il nulla osta. Mancavano solo 2 ore alla scadenza dei termini.
Ho chiesto aiuto e di volata ho ritirato il nulla osta nelle mani del sindaco di Siliqua e dell’assessore dello Sport. Grazie a loro e alla locale scuola calcio con la prima squadra, ho ritirato il nulla osta e sono pronto a firmare la convenzione per utilizzare il loro impianto. Non credo che potremo usarlo col pubblico ma perlomeno le gare di serie D potremo disputarle e, soprattutto, non perderemo la categoria. Sono le 14.31ha concluso Stefano Canu -, dal comune di Carbonia nessuna risposta, neanche negativa.»
Giampaolo Cirronis

Lo spettacolo è stato bello, nelle ultime due stagioni bellissimo. Nel breve e medio periodo, purtroppo, salvo un miracolo, non conoscerà repliche e potrà essere rivissuto – amaramente – solo sfogliando l’album dei ricordi. A poche ore dalla scadenza dei termini per l’iscrizione al campionato di serie D 2021/2022, il Carbonia Calcio, la “Compagnia” che ha messo in scena lo spettacolo, non ha ancora ufficializzato la sua presenza, per l’indisponibilità di un elemento fondamentale, il campo di gioco, lo stadio Comunale “Carlo Zoboli”.

Il contenzioso tra il comune di Carbonia – titolare della struttura – ed il Carbonia Calcio, sul pagamento del credito rivendicato dal Comune (ereditato dall’attuale società dalle annualità precedenti), che nella passata stagione ha costretto gli attori protagonisti a mettere in scena lo spettacolo in forma “girovagante” sui campi del Sulcis Iglesiente, ad oggi non ha ancora trovato soluzione, e senza la disponibilità dello stadio, fondamentale per l’iscrizione al prossimo campionato, la società rinuncerà – con la morte nel cuore – ad iniziare la nuova stagione.

Ci sono voluti 30 anni per rivedere il Carbonia protagonista della scena calcistica nazionale, per i più giovani è stata una piacevole sorpresa, per i meno giovani l’occasione di rivivere le emozioni di un passato glorioso. Abbandonare per l’impossibilità di utilizzare lo storico stadio Comunale “Carlo Zoboli” nel quale mettere in scena il proprio spettacolo, un mondo nel quale si è entrati per i meriti acquisiti sul campo, a costo di grandissimi sacrifici, in una fase storica (dal punto di vista socio-economico) assai difficile, è una ferita profonda, dolorosissima, che non sarà facile rimarginare.

Il Carbonia nella stagione 2020/2021 è stata l’unica squadra del Sud Sardegna protagonista del campionato di calcio di serie D. Una squadra di calcio a livello nazionale è un patrimonio, non solo sportivo, di un intero territorio. Nella stagione appena conclusa, vissuta tra mille difficoltà, come nella precedente, impreziosita dalla promozione in serie D e dalla conquista della Coppa Italia di Eccellenza regionale, il Carbonia Calcio è stato uno straordinario mezzo di promozione di una città e di un territorio ed ha scritto pagine di storia sportiva che verranno ricordate dalle future generazioni. I protagonisti degli ultimi dieci mesi di questa storia, contribuiranno a scriverne altre, in varie realtà (l’ex tecnico Marco Mariotti e Fabio Mastino ad Arezzo, il direttore sportivo Andrea Colombino, il preparatore atletico Diego Mingioni e probabilmente Marco Piredda alla Torres; Matteo Bagaglini e Cristian Stivaletta alla Pianese; altri seguiranno nei prossimi giorni in altre destinazioni); purtroppo – salvo un miracolo – loro colleghi non vestiranno la gloriosa maglia biancoblù nel campionato di serie D 2021/2022.

Il tempo a disposizione per evitare una fine così triste e dolorosa dello spettacolo sportivo messo in scena dal Carbonia Calcio sta scadendo, come già sottolineato, a questo punto, ci vorrebbe un miracolo…

Giampaolo Cirronis

 

 

A distanza di un mese esatto dalla conclusione del campionato di serie D 2020/2021, riesplode l’emergenza dello stadio “Carlo Zoboli” di Carbonia.

Questa mattina, il geometra Carlo Bizzarri, delegato della Lega Nazionale Dilettanti, ha effettuato l’annunciato sopralluogo allo stadio Carlo Zoboli. Presenti il vice sindaco Gian Luca Lai ed i dirigenti del Carbonia calcio.

«Il professionista ha verificato che quanto promesso dall’Amministrazione comunale un anno fa circa la predisposizione per il settore ospite era stato disattesoscrive in una nota il Carbonia Calcio -. Senza quello spazio è difficile ottenere una nuova deroga per giocare a Carbonia. Saremo costretti a girovagare per altri campi della Sardegna. Eppure in un anno le proposte all’ufficio tecnico sono state fatte. Tutte inascoltate.»

«Bastava poco per rendere fruibile una parte della gradinata esistente, con una spesa di poche migliaia di euroaggiunge il Carbonia Calcio -. I soldi? Ci sono, perché li ha trovati il Carbonia calcio attraverso proprie interlocuzioni con la Regione Sardegna. 150mila euro destinati alla riqualificazione dello Zoboli. Nessuna risposta è mai arrivata. E di non risposte è contraddistinta anche la vicenda legata alla polizza fideiussoria, a garanzia della nostra volontà di pagare il debito ereditato che è stata depositata a giugno 2021.»

«A metà luglio siamo ancora senza campo, senza certezze che ci verrà consegnatosottolinea il Carbonia Calcio -. In questo clima di totale incertezza ci troviamo impossibilitati ad organizzare una nuova stagione sportiva che coinvolge 40 dipendenti. Anche perché la questione stadio è di primaria importanza, condizione richiesta anche dai nuovi investitori. E senza risposte (il Sindaco non risponde al telefono e alle PEC da novembre 2020) siamo costretti a cessare ogni tipo di impegno.»

«Abbiamo garantito la serie D giocando ed allenandoci lontani da Carbonia. Non possiamo farlo per un’altra stagione, pertanto, consegniamo la squadra al Sindaco e alla sua Giuntaconclude il Carbonia Calcio -. Smetteremo così di avere persone ostili contro che sapranno sicuramente come fare il bene del Carbonia calcio.»

 

La notizia era nell’aria ormai da alcune settimane e l’ha resa ufficiale un post pubblicato questa mattina su Facebook: si è conclusa l’esperienza di Andrea Colombino da direttore sportivo del Carbonia Calcio. Un’esperienza breve, durata una sola stagione sportiva, ma carica di mille emozioni, forti, uniche, forse irripetibili.
Questo il suo messaggio di saluto alla squadra e alla città di Carbonia.
«Le vite di tutti noi sono caratterizzate da incontri, di arrivederci, di transiti, di addii.
Certe emozioni però, sono destinate a rimanere in eterno. Ed è questo che porterò dentro di me, ricordi indelebili, persone, sguardi e parole, affetto.
Ringrazio di cuore tutte le persone che mi hanno accolto e fatto sentire a casa.
Non vi dimenticherò mai.
E’ stata un’esperienza unica che mi ha cambiato, mi ha reso migliore.
Questo grazie a voi.
Grazie Carbonia.»
Per capire quella che è stata la breve ma intensa esperienza di Andrea Colombino a Carbonia, riporto qui i contenuti di un articolo pubblicato lo scorso 1 giugno, a tre giornate dalla conclusione del campionato, nel quale ho ripercorso il “viaggio” iniziato in una calda giornata estiva di inizio luglio 2020, caratterizzato da mille problemi ma anche da altrettante soddisfazioni e risultati andati al di là di ogni più ottimistica previsione.
«Costruire una buona squadra in serie D con un portafoglio pieno, è facile anche se l’esperienza insegna che spesso i risultati non sono conseguenti.
Per costruire una buona squadra in serie D con risorse contenute, forse le più contenute tra le 18 società del girone, bisogna fare ricorso ad altre armi: serietà, competenza, conoscenza del panorama calcistico e capacità manageriali.
La scorsa estate, subito dopo aver ricevuto l’ufficialità della promozione (arrivata a tavolino dopo l’interruzione del campionato per la pandemia alla 23ª giornata ma ampiamente meritata per una stagione in Eccellenza assolutamente straordinaria premiata anche dalla conquista della Coppa Italia), il Carbonia Calcio, allora guidato dal presidente Carlo Foti, ha affidato il compito di costruire il progetto tecnico per il ritorno in serie D dopo 30 anni, ad un giovane 39enne con alle spalle esperienze da osservatore al Genoa e al Cagliari, e da direttore sportivo alla Torres, all’Atletico Uri e al Latte Dolce.
La prima mossa del direttore sportivo Andrea Colombino, laurea in Economia e Gestione aziendale, è stata la scelta del tecnico, Marco Mariotti, fatta d’intesa con la società. Subito dopo è iniziata la selezione della rosa, nuova al 95% rispetto a quella che era stata protagonista della straordinaria stagione in Eccellenza.
In un paio di settimane sono arrivati a Carbonia una ventina di calciatori, in larga misura giovani fuoriquota e sconosciuti ai più, con alcuni calciatori di provata esperienza ma in qualche caso reduci da stagioni non esaltanti e in cerca di rilancio: Matteo Bagaglini, Marco Russu, Werther Carboni, Cristian Stivaletta, Marco Piredda e Roberto Cappai.
La storia della stagione, ormai prossima alla conclusione, è sotto gli occhi di tutti, con i mille problemi che l’hanno resa una vera e propria corsa ad ostacoli: gli stadi chiusi per la pandemia; il “Carlo Zoboli” chiuso a seguito del noto contenzioso con l’Amministrazione comunale; il continuo pellegrinaggio per i campi della Provincia, fermatosi all’inizio del 2021 a Santadi; le difficoltà economiche, determinate in buona parte proprio dall’indisponibilità del “Carlo Zoboli” e dal forzato svolgimento delle partite a porte chiuse che ha fatto venire meno gli incassi al botteghino.
Tra tutti questi problemi, spicca una gemma che ha impreziosito una stagione che resterà indimenticabile nella storia del Carbonia Calcio: i risultati della squadra, arrivata al traguardo della salvezza con sette giornate di anticipo sulla conclusione del campionato.
Sono poi arrivate le dimissioni di Marco Mariotti, protagonista sul campo della splendida stagione per 28 giornate, l’arrivo al suo posto di David Suazo, due pareggi ed un’amara sconfitta nel derby di Muravera nelle prime tre partite della nuova gestione tecnica, Ora mancano tre partite alla fine, contro le prime tre della classifica: domenica 6 giugno a Latina, mercoledì 9 giugno a Villacidro (a porte aperte con ingresso contingentato al 25% della capienza) con la Vis Artena, domenica 13 giugno a Monterosi, contro la capolista già promossa in LegaPro, sconfitta fino ad oggi una sola volta…a Santadi dal Carbonia…
Fin qui quanto scrissi il 1° giugno… Sono poi arrivate le ultime tre partite, altre piccole grandi soddisfazioni, l’immeritata sconfitta di Latina, la vittoria sulla Vis Artena a Villacidro, il pirotecnico pareggio finale per 3 a 3 sul campo della capolista Monterosi nel giorno della sua festa per la straordinaria promozione il Lega Pro, ed il nono posto finale.
Il 13 giugno è calato il sipario sul campionato e, purtroppo, le incertezze sul futuro del Carbonia Calcio, non hanno creato certamente i presupposti necessari per gettare le basi per una prosecuzione del rapporto tra Andrea Colombino ed il Carbonia Calcio guidato dal presidente Stefano Canu. Ora, le strade, come ha scritto Andrea Colombino in poche righe cariche di emozioni, si dividono ma chi vive il calcio da tanti anni, sa bene che, un giorno, forse neppure lontano, potrebbero reincontrarsi.
Oggi, non resta che ricambiare ad Andrea Colombino il grazie che lui ha rivolto al Carbonia Calcio e alla città di Carbonia, perché quando in un percorso professionale e di vita si incontrano persone come Andrea Colombino, non si può che rendere loro merito per il lavoro svolto, per i risultati raggiunti e per il contributo dato perché si vivessero emozioni forti, uniche, probabilmente irripetibili.
Giampaolo Cirronis

Costruire una buona squadra in serie D con un portafoglio pieno, è facile anche se l’esperienza insegna che spesso i risultati non sono conseguenti.
Per costruire una buona squadra in serie D con risorse contenute, forse le più contenute tra le 18 società del girone, bisogna fare ricorso ad altre armi: serietà, competenza, conoscenza del panorama calcistico e capacità manageriali.
La scorsa estate, subito dopo aver ricevuto l’ufficialità della promozione (arrivata a tavolino dopo l’interruzione del campionato per la pandemia alla 23ª giornata ma ampiamente meritata per una stagione in Eccellenza assolutamente straordinaria premiata anche dalla conquista della Coppa Italia), il Carbonia Calcio, allora guidato dal presidente Carlo Foti, ha affidato il compito di costruire il progetto tecnico per il ritorno in serie D dopo 30 anni, ad un giovane 39enne con alle spalle esperienze da osservatore al Genoa e al Cagliari, e da direttore sportivo alla Torres, all’Atletico Uri e al Latte Dolce.
La prima mossa del direttore sportivo Andrea Colombino, laurea in Economia e Gestione aziendale, è stata la scelta del tecnico, Marco Mariotti, fatta d’intesa con la società. Subito dopo è iniziata la selezione della rosa, nuova al 95% rispetto a quella che era stata protagonista della straordinaria stagione in Eccellenza.
In un paio di settimane sono arrivati a Carbonia una ventina di calciatori, in larga misura giovani fuoriquota e sconosciuti ai più, con alcuni calciatori di provata esperienza ma in qualche caso reduci da stagioni non esaltanti e in cerca di rilancio: Matteo Bagaglini, Marco Russu, Werther Carboni, Cristian Stivaletta, Marco Piredda e Roberto Cappai.
La storia della stagione, ormai prossima alla conclusione, è sotto gli occhi di tutti, con i mille problemi che l’hanno resa una vera e propria corsa ad ostacoli: gli stadi chiusi per la pandemia; il “Carlo Zoboli” chiuso a seguito del noto contenzioso con l’Amministrazione comunale; il continuo pellegrinaggio per i campi della Provincia, fermatosi all’inizio del 2021 a Santadi; le difficoltà economiche, determinate in buona parte proprio dall’indisponibilità del “Carlo Zoboli” e dal forzato svolgimento delle partite a porte chiuse che ha fatto venire meno gli incassi al botteghino.
Tra tutti questi problemi, spicca una gemma che ha impreziosito una stagione che resterà indimenticabile nella storia del Carbonia Calcio: i risultati della squadra, arrivata al traguardo della salvezza con sette giornate di anticipo sulla conclusione del campionato.
Sono poi arrivate le dimissioni di Marco Mariotti, protagonista sul campo della splendida stagione per 28 giornate, l’arrivo al suo posto di David Suazo, due pareggi ed un’amara sconfitta nel derby di Muravera nelle prime tre partite della nuova gestione tecnica, Ora mancano tre partite alla fine, contro le prime tre della classifica: domenica 6 giugno a Latina, mercoledì 9 giugno a Villacidro (a porte aperte con ingresso contingentato al 25% della capienza) con la Vis Artena, domenica 13 giugno a Monterosi, contro la capolista già promossa in LegaPro, sconfitta fino ad oggi una sola volta…a Santadi dal Carbonia.
Tra 12 giorni sul campionato calerà il sipario ma il pensiero è già rivolto alla stagione 2021/2022. Il primo impegno è rivolto alla conclusione della stagione in corso ma occorre anche iniziare a gettare le basi per il futuro, per costruire una struttura societaria più solida. Sul piano tecnico il primo obiettivo dovrebbe essere la conferma del direttore sportivo Andrea Colombino, alla quale seguirà la scelta del tecnico, che potrebbe essere David Suazo. I risultati raggiunti quest’anno promuovono a pieni voti il lavoro di Andrea Colombino e non pare azzardato pensare che, con un assetto societario più stabile ed il ritorno a “casa” al Comunale “Carlo Zoboli”, i play-off già sfiorati quest’anno in una stagione tanto travagliata, potrebbero diventare un obiettivo concreto.
Giampaolo Cirronis