17 July, 2024
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Trittico di grandi spettacoli per la nuova, attesa edizione dell’Arena Fenicia Festival, manifestazione musicale che questa estate torna a Sant’Antioco con tre straordinarie notti di musica dal vivo organizzate da Sardegna Concerti. A calcare il palcoscenico agostano della favolosa isola sulcitana saranno Andrea Casta, il violinista elettrico crossover italiano più celebre al mondo, in scena per la prima volta in Sardegna con “The Space Violin – Dance Experience” (giovedì 1 agosto); Roy Paci, straordinario trombettista, cantante, compositore col suo esplosivo “Rumba Tour” (sabato 3 agosto) e la cantantessa siciliana Carmen Consoli, che proprio a Sant’Antioco si esibirà in occasione di una delle tappe del suo tour mondiale partito lo scorso maggio da New York e dal titolo “Terra ca nun senti” (mercoledì 21 agosto). Forte delle ultime trascorse edizioni che hanno portato sull’isola di Sant’Antioco alcuni dei più grandi nomi della musica italiana – da Francesco De Gregori a Max Gazzè, da Alex Britti a Vinicio Capossela -, l’Arena Fenicia Festival questa estate firma, ancora una volta, un cartellone musicale stellare che promette di fare il tutto esaurito.

Il primo musicista ad infiammare il pubblico nella scenografica piazza Umberto, in occasione della 665ª edizione della festa padronale di Sant’Antioco Martire, giovedì 1 agosto (ore 21.00, entrata gratuita), sarà il violinista Andrea Casta, artista da 200 concerti all’anno e 30 milioni di views sui social network. Violinista e producer richiesto sia in Italia che all’estero, Andrea Casta ha un’anima da globe trotter che lo ha portato ad esibirsi anche in mondovisione alla cerimonia di apertura dei Mondiali di Sci di Cortina 2021. Il suo show dal titolo “The Space Violin – Dance Experience” è un rito collettivo pieno di energia sullo stile dei grandi festival elettronici internazionali, in cui si balla e si canta immersi nei suoni dance, in un racconto visivo arricchito da effetti speciali. Casta, con il suo inconfondibile archetto luminoso, si conferma uno degli artisti creativi più innovativi della scena pop-dance e porta sul palco la visione multimediale del violino elettrico come narratore del suo tempo. La sua è una comunicazione sintetica e veloce ma non priva di profondità, in cui si balla e canta insieme al pubblico mentre su giganteschi ledwall illuminati scorrono i temi dell’amore per la Natura e la salvaguardia del Pianeta. Ad accompagnarlo in consolle Andrea Laddo, deejay sardo noto nella scena dei club.

Sabato 3 agosto, spazio ai ritmi ska-jazz di Roy Paci e il suo nuovissimo “Rumba Tour”. Assieme a lui una rinnovata formazione di musicisti scelta appositamente per celebrare i venticinque anni di carriera artistica proposta in una versione aggiornata e totalmente rinnovata, più elettronica e dal gusto internazionale. Con il nuovo singolo dal titolo “Rumba D’estate” uscito a fine giugno 2024, Roy Paci & Aretuska infiammeranno il palcoscenico con uno spettacolo musicale carico di prorompente energia. Si spazia dalle sonorità e dai ritmi di radice latina contaminati con il resto del mondo, intercettando le musicalità delle tribù africane, fino alle fanfare delle bande musicali di paese. Con lui sul palcoscenico, Massimo Marcer alla tromba; Francesco Cangi al trombone; Raphael Nkereuwem, mc; Marco Di Martino alla chitarra; Antonio Amabile alle tastiere; Emanuele Cutrona al basso; Nico Roccamo alla batteria.

Mercoledì 21 agosto, grande attesa per il concerto-evento dal titolo “Terra ca nun senti”, prodotto da OTRlive e con cui Carmen Consoli, lo scorso anno, ha omaggiato la tradizione musicale siciliana al Teatro Greco di Siracusa. Oggi, quello spettacolo è diventato un tour mondiale e si appresta a sbarcare all’Arena Fenicia dopo le tappa iniziale andata in scena a New York il 22 maggio scorso. Una scaletta composta da brani tradizionali siciliani firmati dalla Consoli ma anche da canzoni di artisti meravigliosi nati in Sicilia come Franco Battiato e Rosa Balistreri e la stessa Carmen Consoli. L’insieme compone una grande narrazione in note della Sicilia con i suoi paesaggi, storie e personaggi, filtrata dallo sguardo e dalla sensibilità di Carmen Consoli. Con lei sul palco ci saranno Gemino Calà ai flauti etnici, Valentina Ferraiuolo al tamburo a cornice e percussioni, Marco Siniscalco al basso e contrabbasso, Puccio Panettieri alla batteria, Adriano Murania al violino e chitarra acustica e l’inseparabile Massimo Roccaforte alle chitarre e mandolino.

È partita la prevendita dei biglietti per i concerti dell’Arena Fenicia Festival, manifestazione musicale che torna a Sant’Antioco con due date in compagnia di altrettanti nomi del panorama musicale italiano: il trombettista, cantante, compositore e produttore discografico Roy Paci, in programma il 3 agosto; e la “cantantessa” Carmen Consoli, che si esibirà nel fazzoletto verde dell’Arena Fenicia, cuore del Parco Archeologico di Sant’Antioco, il 21 agosto.

L’Arena Fenicia Festival ha già portato grandi nomi della musica italiana, da Francesco De Gregori a Max Gazzè, da Alex Britti a Vinicio Capossela, dai Negrita ad Antonella Ruggiero (che peraltro ritorna quest’anno a Sant’Antioco il 31 agosto, in piazza Aldo Moro, per uno spettacolo gratuito nell’ambito della Festa di Bonaria), da Carl Brave a Ermal Meta e Gemitaiz. E adesso è il turno di due grandi big: Carmen Consoli e Roy Paci, pronti ad infiammare il pubblico di Sant’Antioco.

Roy Paci & Aretuska sbarcano nell’isola con il loro “Rumba Tour 2024”.

Carmen Consoli fa tappa a Sant’Antioco nell’ambito del tour mondiale “Terra ca nun senti” con il quale omaggia la musica siciliana.

E’ stato presentato stamane il programma degli eventi dell’estate 2024 del comune di Sant’Antioco. Torna l’Arena Fenicia Festival, i grandi concerti nel fazzoletto verde al centro del Parco archeologico con due date per altrettanti nomi del panorama italiano ma di fama internazionale (Roy Paci e Carmen Consoli). E dopo il successo del 2023, ritorna anche la formula di FestArtes (10 appuntamenti tra Cala Sapone, Piazza Umberto, Piazza De Gasperi e Arena fenicia): musica di alta qualità con artisti nazionali e internazionali, giornalisti, performer (Goran Bregovic, Federico Buffa, Serena Brancale, per citarne alcuni). A questi grandi eventi si aggiungono una rassegna di concerti di musica da camera e masterclass con il coinvolgimento di artisti e direttori d’orchestra noti al grande pubblico, in collaborazione con la Scuola Civica di Musica don Tore Armeni; “Suoni Urbani”, una rassegna di band locali che si svolgerà nelle piazze cittadine e, infine, sempre nell’ambito degli spazi musicali, un importantissimo concerto rock di una celebre band internazionale per la prima edizione del “Sulky Rock”: i Wolfmother, gli australiani vincitori di un Grammy Awards e capaci di fare sold out a ogni tour mondiale. Ma se FestArtes è di per sé un ampio contenitore culturale in questa estate 2024 ci sarà tanto spazio anche per altre forme culturali: gli aperitivi con l’autore che porteranno a Sant’Antioco importanti nomi della letteratura (Gabriella Greyson, Massimo Carlotto, Simone Tempia – l’autore di Vita da Loyd – e Flavio Soriga, sempre per citarne alcuni); oppure gli appuntamenti letterari al Museo Ferruccio Barreca, che tra gli ospiti annovera Beniamino Zuncheddu; l’attività di promozione della cultura cinematografica, di approfondimento sulla storia della cinematografia e proiezione di cortometraggi; nonché, naturalmente, il classico CineSulky – cinema sotto le stelle (8 proiezioni).

A fare da cornice, la realizzazione di un mercato artigianale ed enogastronomico con eventi e spettacoli itineranti nell’ambito delle attività di animazione e intrattenimento turistico e di crescita delle attività produttive territoriali: un contenitore di eventi vastissimo che pone al centro la valorizzazione delle tipicità antiochensi e sostiene l’imprenditoria locale, con una forte attenzione per il centro cittadino, nell’asse via Roma, Piazza Italia, Corso Vittorio Emanuele e Piazza Umberto. Naturalmente non possono non essere citate la Festa di San Pietro del 29 e 30 giugno, con i dj di Radio 105 e tanto street food; la Festa di Sant’Antioco Martire del primo agosto, con la processione, l’evento di spettacolo in piazza Umberto in compagnia del violinista “immersivo” Andrea Casta, “Jedi”, e i fuochi d’artificio; il Ferragosto in Laguna, la Festa di Bonaria di fine agosto, Gruttas Obertas.

«Le tradizioni sarde, la musica dal vivo, il nostro buon vino, l’atmosfera accogliente e le specialità gastronomiche sono gli ingredienti degli appuntamenti estivi in programmazione, pensati per animare il centro cittadino, intrattenere piacevolmente i turisti e i localicommenta l’assessora del Turismo e delle Attività produttive Roberta Serrenti -. Immancabili ancora gli appuntamenti di Calici di stelle e Carignano Festival dove i nostri produttori cittadini proporranno indimenticabili serate, dal sapore esclusivamente antiochense. Un’attenzione particolare, con un investimento economico importante, l’abbiamo riservata al centro cittadino, con l’intento di rilanciare le attività dell’asse commerciale che da via Roma arriva fino a piazza Umberto.»

«Anche quest’estate non mancheremo di offrire una significativa programmazione culturale all’insegna della musica, delle performance artistiche, della promozione alla lettura, del cinemaspiega l’assessore della Cultura Luca MereuFestArtes, Sulky Rock, CineSulky, LUDiCA, l’evento di ricerca storica partecipata sulle nostre radici identitarie. E ancora tanti momenti di promozione alla lettura grazie al progetto Bibliotecadiffusa rivolto alle giovani generazioni. E, infine, diversi eventi musicali pop e rock, che animeranno le piazze cittadine per  promuovere i giovani talenti di casa e del territorio.»

Il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci non nasconde la soddisfazione per il grande lavoro svolto fin qui: «Amministrazione e Uffici comunali sono impegnati da mesi per dare alla città e ai turisti una serie di manifestazioni di intrattenimento, tra cultura, musica, spettacolo, tradizione, degna della destinazione turistica Sant’Antioco. Negli anni abbiamo lavorato per collocarci tra le mete più ambite e offrire una stagione di eventi di alto profilo è sempre stato uno dei nostri principali obiettivi. Oggi presentiamo nel dettaglio un carnet di appuntamenti di livello e per tutti i gusti».

Programma FestArtes Sant’Antioco

Programma generale estate 2024 a Sant’Antioco

La grande musica animerà l’estate di Sant’Antioco tra rock, jazz, sonorità etniche, pop e cantautorato italiano. Ai grandi nomi già in programma per questa “rovente” stagione di eventi in salsa antiochense (Carmen Consoli, Goran Bregovich e Roy Paci, per citarne alcuni) si aggiunge la band australiana “Wolfmother”, considerata una delle più grandi rock band del mondo con 6 album all’attivo, un prestigioso Grammy Awards, e capace di fare sold out nei suoi molteplici tour mondiali. In Italia le tappe dei rocker australiani saranno due, una delle quali nel prato verde dell’Arena Fenicia di Sant’Antioco, il 17 agosto, per un concerto attesissimo.

«Il rock, in tutte le sue accezioni e declinazioni, è storicamente un’occasione di comunità e socialità davvero preziosa per i territori che ospitano eventi musicali di livello – commenta l’assessore della Cultura Luca Mereuè una musica in grado di offrire svago, incontro sociale e divertimento ai tantissimi estimatori del genere. Per questo, come Amministrazione comunale, siamo lieti di presentare la prima edizione del Sulky Rock, un festival musicale che ha davvero l’ambizione di essere un punto di riferimento nazionale importante perché capace di attrarre i nomi più blasonati del panorama rock internazionale. E, infatti, si parte davvero col botto, con la band australiana dei Wolfmother, una band che non ha certo bisogno di presentazioni: vincitrice di un Grammy e capace di riempire le arene nei suoi infiniti tour mondiali. L’appuntamento è, quindi, per il 17 agosto presso l’Arena Fenicia di Sant’Antioco: sarà il primo appuntamento di una lunga serie di edizioni del Sulky Rock che permetteranno sia di veicolare il nome della nostra isola anche presso la nutritissima comunità rock internazionale, sia di mettere un altro importante tassello alla programmazione culturale antiochense.»

«Siamo lieti di essere riusciti a portare anche quest’anno la musica blasonata e di qualità a Sant’Antioco – commenta il primo cittadino Ignazio Locci -. I grandi nomi nazionali e internazionali presenti nel folto cartellone di eventi affiancheranno una programmazione ricchissima, non da meno, che conta una serie di azioni che ambiscono a soddisfare le esigenze di tutti, senza eccezione alcuna. Quindi “FestArtes”, “Arena Fenicia Festival” e “Sulky Rock”, contenitori musicali e artistici di alto livello, si sommano a grandi e piccoli eventi che allieteranno le serate di antiochensi e ospiti lungo tutta la stagione estiva.»

 

Dopo il successo dei concerti di Alice e di Bennato, i Grandi Eventi dell’Estate 2022 firmati da Rete Sinis e Sardegna Concerti continuano con uno degli appuntamenti più attesi dalle platee festivaliere. Sabato 30 luglio, tocca infatti a Carmen Consoli far vibrare il pubblico del Parco dei Suoni di Riola Sardo, una delle venue culturali più importanti della Sardegna, a soli 10 minuti da Oristano.

Dopo averla applaudita lo scorso gennaio sul palcoscenico del Teatro Massimo di Cagliari e al Comunale di Sassari, Carmen Consoli è dunque pronta a riprendersi la scena live isolana e approdare sabato 30 luglio nella spettacolare location del Parco dei Suoni di Riola Sardo con “Volevo fare la rockstar Tour”. Forte di un sold-out dietro l’altro con la sua ultima tournée teatrale, la cantantessa approda sul palcoscenico del Parco dei Suoni con la sua full band, ovvero sette eccezionali musicisti pronti ad accompagnarla in una notte di grande musica: da Antonio Marra alla batteria a Marco Siniscalco al basso, Massimo Roccaforte alle chitarre, Adriano Murania al violino, Emilia Belfiore al violino, Concetta Sapienza al clarinetto e Elena Guerriero al pianoforte. 

L’artista arriva in Sardegna fresca del Premio Amnesty International Italia, ricevuto lo scorso 28 luglio per il brano “L’uomo nero” sul palco del suo concerto romano, all’Auditorium Parco della Musica. Questa la motivazione del Premio: «’L’uomo nero’ denuncia le narrative sovraniste, velenose e divisive, che in questi anni sono diventate, purtroppo, popolari in molti Stati, Italia compresa. Con sarcasmo, Consoli ci mette in guardia da quello che può succedere senza la cultura, la conoscenza dell’altro e il rispetto dei diritti umani». Carmen Consoli è l’unica ad aver vinto due volte il Premio Amnesty International Italia: la cantautrice era già stata vincitrice nel 2010 con “Mio zio”, un altro squarcio bruciante del suo repertorio che tratta il tema degli abusi sui minori.

E ad agosto, la musica continua nel cuore del Sinis: il concerto del 9 agosto di Ben Harper & The Innocent Criminals sarà uno dei più grandi eventi dell’estate sarda, che proseguirà con un cartellone ricco di spettacoli e laboratori teatrali per ragazzi, concerti, esposizioni e un’ampia proposta di street food grazie al Villaggio del Gusto e ai prodotti del territorio. Il primo ottobre, concerto di fine estate con l’orchestra Bandabardò & Cisco e il loro nuovissimo “Non fa paura tour 2022”. 

 

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La notte del 18 agosto, nella suggestiva cornice del Parco dei Suoni di Riola Sardo (OR), Levante (all’anagrafe Claudia Lagona), ha incantato il pubblico accorso per l’occasione da tutta l’isola per quasi 2 ore di musica dal vivo, nel concerto organizzato da Sardegna Concerti e OTR Live. Accompagnata dalla sua band e da una sezione di archi, la cantante di origini siciliane e torinese d’adozione, ha alternato brani dei suoi precedenti album “Manuale distruzione(2014), “Abbi cura di te” (2015) e “Nel caos di stanze stupefacenti” (2017)) ad alcuni dei pezzi che saranno contenuti nel suo prossimo album “Magnamemoria”, la cui uscita è prevista per il 4 ottobre 2019. Levante canta, balla e suona la chitarra, in uno spettacolo che emoziona e spinge a momenti di riflessione con pezzi come “Andrà tutto bene”, che racconta il distacco e l’indifferenza che contraddistinguono la società moderna rispetto ai problemi che la caratterizzano, e “Gesù Cristo sono io”, brano che racconta la voglia di rinascita e riscatto di una donna vittima di violenza, durante il quale il pubblico non resiste più nella platea numerata e corre sottopalco ad applaudire e ammirare da vicino l’artista. Il concerto si chiude con l’ultimo singolo “Lo stretto necessario”, scritto dalla cantautrice ed interpretato in duetto con la conterranea Carmen Consoli, chiamata in causa a raccontare la malinconia ed il senso di richiamo di chi è costretto ad abbandonare la propria terra d’origine. La cantante saluta e ringrazia il pubblico sardo, invitandolo al concerto del 23 novembre al Mediolanum Forum di Milano, unica data che posticiperà l’uscita del nuovo album. Il tour estivo proseguirà con le date di Macerata (22 agosto), Taormina (1 settembre) per concludersi al Teatro Romano di Verona, il 3 settembre.
Il nome della cantautrice impreziosisce il ricco calendario di eventi musicali che hanno caratterizzato l’estate sarda del 2019, che ha visto il Parco dei Suoni di Riola Sardo tra le location più valorizzate. La stagione è partita con il concerto di apertura gratuito di Irene Grandi (22 giugno), seguito da quello di Vinicio Capossela (21 luglio), Carl Brave (27 luglio), Negrita (16 agosto) e Levante (18 agosto), e terminerà con l’Extra Sound Festival, che vedrà coinvolti gli SKA-P e gli Zen Circus, con i rispettivi tour, il 23 agosto.

Valentina Unali

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È “Salvagente”, il brano di Roy Paci & Aretuska con il rapper Willie Peyote, ad aggiudicarsi il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, come miglior brano sui diritti umani del 2018. In questo caso un brano sull’integrazione.

Il Premio è stato istituito nel 2003 da Amnesty International Italia e dal festival Voci per la Libertà, che ospiterà i vincitori domenica 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo), nella serata finale della 22a edizione del festival.

‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ si terrà dal 18 al 21 luglio e darà spazio anche alle finali della sezione emergenti del Premio Amnesty, il cui bando rimane aperto fino al 6 maggio. Sul sito www.vociperlaliberta.it è, intanto, in corso il voto del pubblico per il Premio Web Social, che permetterà al vincitore di partecipare alle finali di luglio. In lizza i primi 60 iscritti al concorso, che potranno essere votati fino al 10 aprile.

Sulla vittoria del Premio ai Big Roy Paci ha dichiarato: «Sono molto emozionato di ricevere questo premio, come fosse il coronamento di una missione che ho condotto negli ultimi 20 anni, a fianco ad Amnesty International. Non potrei mai immaginare una separazione tra la mia vita di musicista e ciò che accade intorno a noi, le due cose sono inscindibili».

Grande soddisfazione anche per Willie Peyote, che ha detto: «Per me è un grande traguardo e un grande onore ricevere questo riconoscimento. Da sempre tento di fare musica che possa smuovere anche di pochi millimetri le coscienze e spingere le persone a farsi una domanda in più, questo premio mi da la forza di continuare su questa strada più determinato di prima. Ringrazio in particolare il maestro Roy Paci che ha reso possibile tutto questo».

Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha ricordato che “l’impegno di Roy Paci in favore dei diritti umani ha accompagnato, addirittura preceduto, il nostro festival. Questo impegno è stato ed è costante, coerente e generoso. Il riconoscimento di quest’anno è dunque una sorta di ‘premio alla carriera’, ma non di quelli che si danno alla fine di un percorso artistico, giacché questo è in pieno, fulgido svolgimento. Prova ne è ‘Salvagente’, con la preziosa collaborazione di Willie Peyote, che restituisce al mondo in cui deve stare la parola ‘differenza’, oggi – come molte altre – appropriata indebitamente dal vocabolario della divisione, della discriminazione e dell’odio”.

Erano in lizza per il Premio anche Carmen Consoli con “Uomini topo”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (the great Woman)”, Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, Francesca Michielin con Bolivia”, i Punkreas con “U-soli”, i Radiodervish con “Nuovi schiavi”, Salmo con “90 min”, i Subsonica con “Punto critico”.

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Carmen Consoli con “Uomini topo”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (the great Woman)”, Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, Francesca Michielin con Bolivia”, Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote con “Salvagente”, i Punkreas con “U-soli”, i Radiodervish con “Nuovi schiavi”, Salmo con “90 min”, i Subsonica con “Punto critico”. Sono questi i dieci brani in lizza per il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, l’importante riconoscimento riservato a brani pubblicati da artisti italiani affermati nell’anno precedente che tocchino tematiche sui diritti umani.

Il riconoscimento, nato nel 2003 nell’ambito del festival ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’, viene assegnato da una giuria di giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, studiosi, rappresentanti di festival, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà. Nella prima fase, le dieci canzoni finaliste sono invece state scelte da Amnesty e Voci per la libertà pescando dalle segnalazioni giunte dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2019 sarà ospite nella nuova edizione di Voci per la Libertà, in programma dal 18 al 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).

Ecco l’albo d’oro del Premio: nel 2003 vinse “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, nel 2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, nel 2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers, nel 2006 “Rwanda” di Paola Turci, nel 2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani, nel 2008 “Canenero” dei Subsonica, nel 2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, nel 2010 “Mio zio” di Carmen Consoli, nel 2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi, nel 2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia, nel 2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, nel 2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè, nel 2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino, nel 2016 “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, nel 2017 “Ballata triste” di Nada, nel 2018 “L’uomo nero” di Brunori Sas.

Nel frattempo è disponibile on line il bando per la 22ª edizione del “Premio Amnesty International Italia Emergenti”, a cui possono partecipare tutti gli artisti emergenti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e con qualsiasi genere musicale.

Il bando è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it .

La scadenza del bando è fissata per il 6 maggio, ma gli artisti che si iscriveranno entro il 16 marzo avranno una ulteriore possibilità. Fra tutti loro, infatti, il pubblico potrà votare online il brano migliore, conferendo il Premio Web Social e facendo accedere direttamente l’artista vincitore alle semifinali della fase live.

Fra tutte le iscrizioni arrivate entro il 6 maggio ci sarà inoltre il Premio Under 35 che consentirà al migliore giovane di accedere alle semifinali del concorso. L’Associazione Voci per la Libertà sceglierà poi altre sei proposte, che si batteranno assieme al Premio Web Social e al Premio Under 35 nel concorso dal vivo a Rosolina Mare. Qui una giuria prestigiosa di addetti ai lavori assegnerà il Premio Amnesty International Italia, sezione Emergenti.

 

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Amnesty International Italia e Voci per la Libertà annunciano le dieci canzoni candidate quest’anno al Premio Amnesty International Italia, il prestigioso riconoscimento riservato a brani sul tema dei diritti umani pubblicati da big della musica italiana nell’anno precedente.

Una selezione decisamente varia per genere musicale e contenuto, quella di questa edizione. Sono in lizza (qui in ordine alfabetico per artista): “L’uomo nero” di Brunori Sas, “L’uomo che premette” di Caparezza, “Deserto” di Clementino, “Gli anni del silenzio” dei Decibel, “Ora d’aria” di Ghali, “Affermativo” di Jovanotti, “Stelle marine” de Le Luci della centrale elettrica, “Socialismo tropicale” de Lo Stato Sociale, “Vietato morire” di Ermal Meta, “Stiamo tutti bene” di Mirkoeilcane.

Il riconoscimento, nato nel 2003 nell’ambito del festival Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty, viene assegnato da una giuria specializzata (composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà). Le dieci canzoni finaliste sono invece scelte da Amnesty e Voci per la libertà da un’ampia rosa di segnalazioni giunte dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2018 sarà ospite nella nuova edizione di Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty, che quest’anno si svolgerà dal 19 al 22 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).

Ecco l’albo d’oro del Premio:

2003 “Il mio nemico” di Daniele Silvestri

2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati

2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers

2006 “Rwanda” di Paola Turci

2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani

2008 “Canenero” dei Subsonica

2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela

2010 “Mio zio” di Carmen Consoli

2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi

2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia

2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini

2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè

2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino

2016 “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato

2017 “Ballata triste” di Nada

Nel frattempo è disponibile on line il bando per la 21ª edizione del “Premio Amnesty International Italia Emergenti”, a cui possono partecipare tutti gli artisti emergenti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e con qualsiasi genere musicale. Il bando è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it .

La scadenza del bando è fissata per il 30 aprile, ma gli artisti che si iscriveranno entro il 10 marzo avranno una ulteriore possibilità. Fra tutti loro, infatti, il pubblico potrà votare online il brano migliore, conferendo il Premio Web Social e facendo accedere direttamente l’artista vincitore alle semifinali della fase live.

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Il festival ‘Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty’ sarà protagonista nel prossimo MEI di Faenza, in programma dal 29 settembre al 1° ottobre, offrendo una parte importante della sua 20a edizione, svoltasi a luglio a Rosolina Mare.

Domenica 1° ottobre sarà cospicua la presenza di artisti portati da Voci per la libertà per il concerto per la pace, la solidarietà e i diritti umani che nel pomeriggio concluderà il Mei: si esibiranno i vincitori dell’ultima edizione Carlo Valente, Elisa Erin Bonono e Amarcord e con loro Diodato, che è stato ospite speciale all’ultimo festival. Durante il concerto interverrà inoltre la vice presidente di Amnesty International Italia Alba Bonetti, che presenterà fra l’altro la campagna #CORAGGIO, dedicata alle persone che difendono i diritti umani e che stanno subendo un livello senza precedenti di persecuzioni, intimidazioni e violenze.

Ma già dal 30 settembre, presso la Galleria Molinella, ci sarà la presentazione dell’opera multimediale “Inalienabile – Musica e Diritti Umani”, un progetto di immagini e riflessioni a cura del collettivo RuheTag e realizzato per “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”. “Inalienabile” è un percorso sul rapporto tra musica e diritti umani. Un’opera multimediale dal forte impatto emotivo, che vede alternarsi fotografie, voci, luci, video, musiche, con la partecipazione di musicisti come Francesco Guccini, Nada, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Edoardo Bennato, Piotta, Modena City Ramblers, Roy Paci, Simone Cristicchi. Direzione creativa: Silva Rotelli; progetto grafico: Davide Falzone; colonna sonora: Julia Kent.

Durante le giornate di Faenza saranno presenti poi anche altri musicisti legati a Voci per la libertà, come Riky Anelli (finalista a Voci per la Libertà 2015) che venerdì 29 settembre sarà ospite della serata dedicata a Lucio Battisti e Massimo Francescon Band (vincitore del Premio Web 2017) che si esibirà sabato 30 settembre al Palco Corona Cocktail Plaza.

Il legame tra Voci per la Libertà e il Mei è ormai storico: a partire dal 2003, anno in cui il festival è stato premiato dal Meeting come ‘Miglior festival dell’anno’, fino ad oggi il Mei è sempre stato al fianco del festival, supportandolo e collaborandovi.