Coordinamento3-Donne di Sardegna: «Raddoppia il numero delle consigliere regionali, ma siamo lontane dagli obiettivi sperati».
[bing_translator]
Sono 9 le donne elette in Consiglio Regionale, salvo ultimi aggiornamenti: a loro facciamo i più vivi complimenti per il successo ottenuto e i migliori auguri di proficuo lavoro. Siamo tuttavia ben lontane dagli obiettivi sperati, anche rispetto alla rappresentanza femminile in altre assemblee legislative regionali.
Ci siamo battute, come Coordinamento3-Donne di Sardegna, in tutti i modi, affinché, grazie alla doppia preferenza di genere, venissero elette molte donne in Consiglio regionale, in misura adeguata al loro valore, al ruolo e alla presenza nella società.
Ma, come ripetutamente denunciato, fin dalla conferenza stampa del 4 ottobre scorso, durante il dibattito preelettolare e durante tutta la campagna elettorale, ciò non è avvenuto per la mancanza di una informazione adeguata e per l’uso “improprio” e strumentale di questa importante norma di democrazia paritaria.
Sono infatti moltissime le donne che hanno ottenuto un vasto e significativo consenso elettorale, ma che non sono state elette, spesso per una manciata di voti e per il mancato sostegno dei rispettivi partiti e formazioni politiche: a loro va il nostro plauso e il nostro sincero apprezzamento per i risultati raggiunti.
Ripartiamo da qui, con rinnovato impegno e spirito unitario, per scardinare un sistema di potere arroccato a modelli maschilisti, che di fatto continua a tenere le donne in posizioni marginali.
Per questo chiederemo a breve un incontro con il neo presidente della Regione Christian Solinas, per l’avvio della attuazione della Carta di Impegni per la Parità, che ha sottoscritto in occasione della Convention del 26 gennaio scorso a Cagliari, e apprezziamo fin da ora le aperture che ha manifestato nelle dichiarazioni di questi giorni.
Con questo spirito e con questo auspicio, gli facciamo i migliori auguri di buon lavoro, nell’interesse delle donne e nell’interesse della società sarda nella sua interezza, perché senza le donne al governo della “cosa pubblica”, non c’è futuro per la Sardegna.
Carmìna Conte
Presidente Coordinamento3-Donne di Sardegna