25 November, 2024
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E’ stata una “Festa Manna” segnata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalla conseguente impossibilità di celebrare come si conviene il Santo Patrono Massimo di tutta la Sardegna, Antioco Martire. Niente sfilata della statua del Santo e delle sue reliquie per le vie della città, accompagnate da “traccas”, cavalieri ed amazzoni, suonatori di launeddas e gruppi folkoristici provenienti da ogni angolo dell’isola e niente manifestazioni religiose e laiche, ma la comunità antiochense ha voluto celebrare ugualmente la festa per il Santo patrono della Sardegna, con la concelebrazione di una Santa Messa nella Cripta del Santo (Catacombe), officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias Giovanni Paolo Zedda e dal Rettore della Basilica don Mario Riu, con al loro fianco don Carlo Cani, don Elio Tinti, don Giulio Corongiu e don Carmine Mura, a “porte chiuse”, trasmessa in diretta tv su Videolina.

Un evento inedito, unico, che resterà sicuramente nella storia della Festa e di tutta la comunità, al quale ha presenziato il sindaco, Ignazio Locci.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10222623402281676/

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casa-protetta-inaugurazione-di-santantioco

Da fatiscente ospizio a casa protetta. Sant’Antioco ha un centro all’avanguardia per gli anziani. E’ stata inaugurata sabato mattina la Casa Protetta per anziani. La struttura, circa mille metri quadrati, dotata di tutti i servizi ed ambulatori, composta da dodici stanze, tra singole e triple, si affaccia su via Gialeto su due livelli collegati anche da ascensore. L’edificio è stato ristrutturato dalla società Melania s.r.l che, dopo aver vinto la gara di appalto bandita dal comune di Sant’Antioco, ha cambiato radicalmente volto alla vecchia e fatiscente Casa dell’anziano, trasformandola in un eccellente punto di riferimento territoriale.

Al taglio del nastro, con il sindaco Mario Corongiu, era presente anche il commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, il fac toctum della srl Antonio Marongiu con i suoi collaboratori, amministratori comunali tra cui l’assessore dei servizi sociali, Mariella Piredda che, nel suo intervento, ha annunciato che riprenderà ad occuparsi di assistenza in prima persona, ricominciando proprio dalla casa protetta. Erano presenti inoltre operatori sanitari, infermieri ed ospiti della struttura.

Il sindaco Mario Corongiu è intervenuto subito dopo la benedizione dei locali, officiata da don Carmine Mura, evidenziando come, solo due anni fa e dopo due bandi di appalto andati a vuoto, l’incertezza avvolgeva il futuro della struttura mentre, con la sua trasformazione, sono stati aumentati i posti letto ed i posti di lavoro. «Un ringraziamento particolare va alla società Melania – ha detto il sindaco – che ha creduto fortemente in questa operazione trasformando un costo per la collettività a costo zero».

Tito Siddi