22 November, 2024
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Il 15 febbraio 2019 uscirà nelle librerie l’Atlante dell’Arte Contemporanea edito da De Agostini, monumentale volume di mille pagine dedicato alla completa mappatura del contesto artistico italiano. Un testo che si inserisce nel quadro internazionale come unico strumento di arteconomy, dedicato ai rapporti tra arte e finanza, collezionismo e mercati, sistema e industria.

Il volume è strutturato in diverse sezioni: dagli schedari sui principali artisti italiani operanti tra il 1950 e il 2019 con relativi apparati fotografici fino ad una selezione delle più significative Gallerie d’arte italiane, tra cui si citano: Massimo De Carlo, Lia Rumma, A Arte Invernizzi, Galleria Raffaella Cortese, Galleria Massimo Minini, Galleria d’Arte Maggiore g.a.m., Galleria dello Scudo, P420, T293, Studio Trisorio.

Dalle “Conversazioni” con le più illustri personalità del collezionismo, dell’arte, dell’architettura si giunge poi ad un analisi del sistema artistico con gli Indici di Mercato – sezione questa suddivisa nei parametri di invenduti, estensione, fascia, plusvalenza e trend. Importante segnalare come i 160.000 risultati battuti dalle opere nelle aste internazionali – espressi in USD, GBP, CHF, JPY, HKD, RUB, CNY, BTC – siano stati convertiti in euro generando, unitamente ai valori registrati dalle gallerie, la più ricca banca dati specifica per il periodo analizzato (1950/2019).

Il coordinamento editoriale, affidato a Daniele Radini Tedeschi e Stefania Pieralice, è durato tre anni tra ricerca, stesura e classificazione degli oltre 800 nominativi trattati tra cui si segnalano: Giorgio De Chirico, Emilio Vedova, Giacomo Balla, Paolo Scheggi, Alberto Burri, Carol Rama, Lucio Fontana, Domenico Gnoli, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Pino Pascali, Giulio Paolini, Giorgio Morandi, Marino Marini, Afro, Agostino Bonalumi, Massimo Campigli, Mimmo Paladino, Stingel, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Maurizio Cattelan, Ettore Spalletti, Vanessa Beecroft, Paola Pivi, Marzia Migliora, Francesco Vezzoli, Roberto Cuoghi. Il volume, grazie alla collaborazione con la Fondazione Morra, contiene anche l’inedita intervista ad Hermann Nitsch, esponente internazionale dell’Azionismo Viennese, che ha ragionato sul valore della teatralità e della rappresentazione in rapporto con la body art.

Per quanto riguarda la sezione delle “Conversazioni” annoveriamo per il mercato delle Aste: Giovanna Bertazzoni, Co-Chairman del Dipartimento di Arte Impressionista e Moderna nonché Direttrice Internazionale della Christie’s di Londra; Raphaelle Blanga, Senior Director, Head of Contemporary Art di Sotheby’s Italia; Georgia Bava, responsabile di Arte Moderna e Contemporanea di Minerva Auctions.

Poli di attenzione critica e storico artistica sono le grandi istituzioni pubbliche e private, a tal proposito sono significativi i contributi ricevuti da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo per la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; da Marcella Beccaria, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea fino ad arrivare alla storica Accademia di Brera con l’intervento del direttore Franco Marrocco. I nessi tra arte e architettura, sempre più vicine e comunicanti, sono stati descritti dalle parole di Doriana e Massimiliano Fuksas, per lo “Studio Fuksas”, e da Stefano Boeri invece per “Stefano Boeri Architetti”.

Il mondo delle Fiere è stato indagato attraverso contributi, interviste e riflessioni di Angela Vettese, già direttrice di Arte Fiera (Bologna); Ilaria Bonacossa per Artissima (Torino); Alessandro Rabottini per Miart (Milano). Uno spazio particolare è riservato ai più autorevoli collezionisti privati italiani: la Collezione Maramotti di Reggio Emilia, la Collezione Casamonti di Firenze e quella di Giorgio Fasol con AGIVERONA Collection. A conclusione Roberto Albergoni, Direttore di Manifesta12, ha fornito il report di una tra le più importanti mostre itineranti al mondo, ospitata nel 2018 a Palermo.

La presentazione ufficiale del volume si terrà a Roma il 15 febbraio 2019 ore 15.00, presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza, con videoproiezione nella stessa giornata presso il Museo dell’Ara Pacis. Il progetto è sostenuto e promosso dalla società Start Group.

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Verrà inaugurata sabato 26 luglio, alle 19.30, nel Museo della #Fondazione MACC, a Calasetta, Carte di astratti torinesi: Albino Galvano, Mario Davico, Gino Gorza, Carol Rama, Piero Rambaudi, una mostra a cura di Ivana Mulatero e Pino Mantovani. La mostra, organizzata da #Fondazione MACC e comune di Calasetta, sarà visitabile dal 27 luglio al 31 ottobre 2014, dal martedì alla domenica, dalle 18.00 alle 21.00.

La Collezione di #Ermanno Leinardi, donata dall’artista nel 2000 al Museo d’Arte contemporanea di Calasetta, MACC, viene riproposta quasi integralmente in un nuovo allestimento, curato da Pino Mantovani e Ivana Mulatero. L’aggiornamento della collezione, nuovamente aperta al pubblico, avvia la stagione espositiva del museo sotto la guida del direttore artistico Pino Mantovani, coadiuvato nella vicedirezione da Ivana Mulatero. In occasione della riapertura del museo, un’ala dello spazio espositivo ospita una mostra temporanea di cinque artisti torinesi, Mario Davico, Albino Galvano, Gino Gorza, Carol Rama e Piero Rambaudi. Disegni, monotipi e grafica incisa, realizzati dagli anni Quaranta agli anni Ottanta, suggeriscono una straordinaria documentazione aggiuntiva sull’Arte concreta ed astratta nazionale e internazionale, nucleo caratterizzante la raccolta Leinardi.

La scelta delle carte anticipa una collettiva d’ampio respiro degli stessi artisti, che si terrà al Museo d’Arte contemporanea di Calasetta nella primavera del 2015.

Dopo la stagione espositiva d’esordio del Museo, guidata dallo stesso donatore fino all’improvvisa scomparsa, e il successivo periodo diretto da #Beyond Entropy Ltd in collaborazione con l’agenzia #Conservatoria delle Coste della Sardegna, questa terza stagione si apre raccogliendo l’originale impostazione voluta da Ermanno Leinardi, con l’intenzione, peraltro, di ampliare il campo d’indagine su forme d’arte differenti, tanto nella direzione della tradizione moderna quanto della sperimentazione contemporanea. Un’attenzione particolare sarà rivolta all’inserimento del museo nelle reti territoriali della cultura e sarà dato un ampio sviluppo ai servizi della didattica, della comunicazione e dell’attività laboratoriale, in funzione di coinvolgimento dei vari tipi di pubblico nella scoperta delle mostre e nell’approfondimento dei nuclei tematici della collezione del museo.