22 November, 2024
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Il Parlamento europeo ha eletto oggi mily O’Reilly (Irlanda) mediatrice europea per la legislatura 2019-2024. È stata sostenuta da 320 deputati in una votazione a scrutinio segreto.

La Mediatrice svolgerà indagini sui casi di cattiva amministrazione nelle istituzioni, organi, uffici o agenzie dell’UE, agendo di propria iniziativa o sulla base di denunce da parte dei cittadini UE.

La signora O’Reilly è stata eletta al terzo turno di votazione. È una ex giornalista ed è stata la prima Ombudsman irlandese donna per dieci anni, prima di essere eletta Mediatrice europea, per la prima volta, nel 2013. Quattro candidati, Giuseppe Fortunato (Italia), Julia Laffranque (Estonia), Emily O’Reilly (Irlanda) e Cecilia Wikström (Svezia), hanno partecipato al secondo scrutinio, dopo il ritiro di Nils Muižnieks (Lettonia) in seguito al primo turno di votazione.

Nel terzo scrutinio, i deputati hanno dovuto scegliere tra Julia Laffranque ed Emily O’Reilly, le due candidate con il maggior numero di voti al secondo turno, come previsto dal regolamento. Julia Laffranque ha ottenuto 280 voti, Emily O’Reilly 320.

Durante l’audizione pubblica della commissione per le petizioni del 3 dicembre, Emily O’Reilly si è impegnata a continuare a lavorare per fare dell’amministrazione UE un modello per l’intera Unione, ponendo i cittadini e i loro diritti al centro delle sue azioni.

«L’amministrazione dell’UE ha bisogno di riacquistare la fiducia dei suoi cittadini. Credo che tale fiducia possa essere guadagnata aumentando la responsabilità democratica e la trasparenza delle istituzioni. Solo quando si potrà vedere come viene presa una decisione, si potrà cominciare a capire perché è stata presa e solo allora sarà possibile fidarsi», ha detto ai deputati il 3 dicembre.

Il mediatore europeo è un organo indipendente e imparziale, istituito nel 1995, incaricato di responsabilizzare le istituzioni e le agenzie dell’UE (esclusa la Corte di giustizia) e di promuovere i principi di buona amministrazione. L’ufficio di vigilanza esercita “poteri non vincolanti”, tratta le denunce di persone fisiche e giuridiche relative alla cattiva amministrazione nelle istituzioni UE ma esamina anche in modo proattivo questioni sistemiche più ampie, come la trasparenza e i comportamenti orientati ai servizi.

L’attuale mediatore europeo è l’irlandese Emily O’Reilly. Ha assunto le sue funzioni a luglio 2013 ed è stata la prima donna a ricoprire l’incarico. È stata preceduta da Jacob Söderman (1995-2003) e Paraskevas Nikiforos Diamandouros (2003-2013).

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Oggi la commissione per le libertà civili ha approvato le sue proposte per un nuovo regolamento di Dublino sulle quote di accoglienza dei richidenti asilo, pietra angolare del sistema d’asilo dell’Unione europea, che mirano a rimediare alle attuali debolezze e a creare un sistema solido per il futuro. 

Il primo paese di arrivo non sarà più automaticamente responsabile per i richiedenti asilo. L’attribuzione della responsabilità sarebbe invece basata sui “reali legami” con uno Stato membro, quali la famiglia, l’avervi già vissuto in precedenza o gli studi. 

In assenza di questi legami, i richiedenti asilo verrebbero automaticamente assegnati ad uno Stato membro dell’UE in base ad un metodo di ripartizione fisso, non appena registrati e dopo un controllo di sicurezza e una rapida valutazione dell’ammissibilità della loro domanda di protezione. Ciò per evitare che gli Stati membri “in prima linea” si assumano una quota sproporzionata degli obblighi internazionali dell’Europa nei confronti delle persone bisognose e per accelerare le procedure di asilo.

Gli Stati membri che non rispettano le norme rischiano di veder ridotto il loro accesso ai fondi UE. 

Il progetto di relazione preparato da Cecilia Wikström (ALDE, SE) è stato approvato con 43 voti a favore e 16 contrari, senza alcuna astensione. Il testo costituisce il mandato negoziale del Parlamento per i colloqui con gli Stati membri in seno al Consiglio. 

La deputata responsabile del progetto di revisione, Cecilia Wikström, ha dichiarato: «Il sistema europeo di asilo è una delle questioni chiave che determinano lo sviluppo futuro dell’Europa. In qualità di relatrice, il mio obiettivo è creare un sistema d’asilo veramente nuovo basato sulla solidarietà, con regole chiare ed incentivi a seguirle, sia per i richiedenti asilo che per tutti gli Stati membri».