Il Pd chiede l’immediata discussione della legge Moriconi in Consiglio regionale
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Salvare le imprese sarde, adesso. E’ questo il grido d’allarme lanciato dai consiglieri del Partito democratico, in merito alla gravissima situazione in cui versa il “ceto dei coraggiosi”, settantamila imprese commerciali, alberghiere ed artigianali, ossatura del sistema produttivo e distributivo che rende il turismo sardo un business.
«Serve una cura urgente per salvare il sistema produttivo e migliaia di posti di lavoro in Sardegna. La Regione sta giocando pericolosamente sulla pelle delle imprese che vivono di artigianato, commercio e turismo. Settori che mai come ora, con l’emergenza legata al Coronavirus, necessitano di un aiuto immediato», dichiarano i consiglieri del Partito democratico. Le imprese sarde, in questo contesto di grande emergenza, stanno scommettendo sulla loro sopravvivenza, non incassano un euro perché la domanda è completamente ferma. Senza un sostegno totale da parte della Regione, il rischio concreto è che molte di esse non siano in grado di riaprire.
«Le aziende muoiono, non c’è più tempo per le chiacchiere – proseguono i consiglieri regionali del Partito democratico -. La Lega sta tergiversando inutilmente senza dare un sostegno concreto ai nostri coraggiosi imprenditori, datori di lavoro, produttori di beni di servizi e di occupazione. E’ necessario che la maggioranza presenti all’ordine del giorno del Consiglio una legge sulle imprese. Gli imprenditori aspettano una risposta. Se non vi piace la nostra, si formuli un’alternativa. Però non si può stare fermi ad aspettare.»
In particolare, i consiglieri del Pd chiedono la discussione immediata della proposta di legge a prima firma dell’onorevole Cesare Moriconi sui contributi a fondo perduto alle micro e piccole imprese, con bonus immediati fino a 10mila euro coperti da 200 milioni di fondi europei. Le condizioni per attendere eventuali e ulteriori rinvii non ci sono più, altrimenti sarà la fine per tante aziende sarde.