Si è svolta stamane, presso la sede di Cagliari di Sardegna Ricerche, la presentazione dei primi risultati del Club di prodotto Parteolla e Basso Campidano.
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Si è svolta stamane, presso la sede di Cagliari di Sardegna Ricerche, la presentazione dei primi risultati del Club di prodotto Parteolla e Basso Campidano e, in particolare, della Rete d’imprese “Tasty – Wine and Food Experience in Sardinia”, che riunisce 22 aziende, nata per valorizzare il territorio, offrendo ai turisti la possibilità di conoscere le ricchezze enogastronomiche e agroalimentari del Parteolla e del Basso Campidano.
Ha aperto i lavori il presidente dell’Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano, Fausto Piga, che evidenzia come questo progetto sia nato seguendo un metodo di lavoro innovativo in cui le amministrazioni pubbliche hanno ascoltato le esigenze del territorio, mettendo a disposizione le risorse ma lasciando all’autonomia delle imprese la definizione delle strategie operative. «L’obiettivo della valorizzazione del territorio, oltre che su questo progetto, punterà su altre linee d’attività complementari, come la ristorazione di qualità, la ricettività diffusa, il recupero delle Case cantoniere, per le quali esistono già i finanziamenti».
«Creare la rete è stato un processo lungo e impegnativo – ha affermato Valentina Argiolas, presidente della rete Tasty Sardinia – ma siamo felici di aver creato questa squadra in cui le realtà più grandi e organizzate lavorano in sinergia con quelle più piccole ed emergenti. Il nostro obiettivo è comune: strutturare un’offerta di esperienze enogastronomiche legate alle specificità del Parteolla e del Basso Campidano, così da rendere il territorio attraente da un punto di vista turistico. Stiamo infatti lavorando a un articolato piano di attività per far conoscere il nostro progetto a livello nazionale e internazionale.»
L’esperto incaricato della progettazione delle attività della rete, Massimo Feruzzi, descrivendo le varie fasi del progetto, ha sottolineato come «un ambito territoriale che intenda emergere nel panorama turistico deve forzatamente puntare sulla propria unicità: unicità che, in questo territorio, è riscontrabile in una formidabile concentrazione di produzioni dell’eccellenza sarda. Ma serve, anche in questo caso, fare ‘esplodere’ questo valore identitario, ed è questa la finalità primaria del Club di Prodotto: aggregare e condividere un percorso per raggiungere un posizionamento in ambito turistico, soprattutto sui mercati internazionali. Da oggi il Club di prodotto è pronto a collaborare con tutti i tour operator, agenzie di viaggio, guide che intendano aggiungere alla loro programmazione questa nuova esperienza da offrire ai loro ospiti».
Il ruolo di promozione e animazione di Sardegna Ricerche, nelle parole di Cesare Mou: “Sardegna Ricerche è da tempo impegnata nel trasferimento di know-how, tecnologie e innovazione, per il potenziamento dei settori turistico, agroalimentare ed enogastronomico. In questo specifico progetto Sardegna Ricerche, ha affiancato le imprese nelle attività propedeutiche e di sperimentazione di modello organizzativo per la creazione e lancio di un club di prodotto turistico con valenze territoriali.”
«Il Club di prodotto Tasty, con le 22 imprese che aderiscono, è un primo risultato concreto, una rete che è propedeutica ai progetti di programmazione territoriale, perché intorno a questo si costruisce tutto il resto – ha detto l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. È successo troppe volte che si siano fatte iniziative a prescindere dalle imprese, e che quelle iniziative siano poi inevitabilmente morte. Qui si fa il percorso contrario, si parte dalla rete delle imprese, dal club del prodotto e da lì si procede, perché le iniziative sui territori o nascono dalle imprese, ovviamente con un forte supporto pubblico, oppure non possono durare. Questo è un modello ottimo, in cui abbiamo creduto insieme alle imprese e che dopo tanti anni finalmente inizia a realizzarsi, con la consapevolezza che ogni territorio deve basarsi sulle proprie forze, sui propri prodotti, sulle proprie eccellenze per creare sviluppo, sempre dialogando con i territori vicini. Questa è la filosofia della nostra programmazione territoriale.»