Cala Sapone domenica scorsa ha ospitato il progetto “AniMare2.0 – disabilità, cancro e sport: un percorso verso la rinascita”
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Importanti studi scientifici hanno messo in evidenza come una l’attività fisica e una dieta equilibrata proteggano dalla comparsa dei tumori, equilibrino il sistema immunitario e siano un importante scudo anti-cancro. Inoltre, grazie al movimento e allo sport, si possono relegare in secondo piano, e in gran parte superare, anche le difficoltà psicologiche, quali la mancanza di fiducia in se stesse e una generale insicurezza. E’ stato questo il filo conduttore del progetto “AniMare2.0 – disabilità, cancro e sport: un percorso verso la rinascita”, ideato dalla Cooperativa Sociale Solky Care di Sant’Antioco, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, tenutosi nel Residence Isola dei Mori nella splendida cornice di Cala Sapone a Sant’Antioco e conclusosi domenica 4 ottobre 2020, dopo una settimana di convegni e iniziative.
Il progetto è stato rivolto a 18 donne pazienti e operatrici sanitarie oncologiche che hanno e stanno attraversando il tempo della malattia. Le partecipanti sono donne oncologiche appartenenti al gruppo “Abbracciamo un Sogno”, associazione che opera nell’ospedale Oncologico di Cagliari, all’associazione Komunque Donna del reparto oncologico di Oristano e del reparto oncologico di Ozieri. Tutte costoro hanno beneficiato di laboratori per la salute psico-fisica, grazie alla presenza In loco dell’esperta psiconcologa dott.ssa Chantal Lussu che teneva incontri giornalieri di supporto sia di gruppo che singoli iniziative sportive-ludico-ricreative che hanno qualificato il tempo extra-familiare e di svago. In questa settimana le ospiti hanno partecipato a corsi di rieducazione alimentare, psicomotricità funzionale, tecniche di respirazione, hanno avuto opportunità di svago come le escursioni nelle zone archeologiche più rinomate dell’isola di Sant’Antioco e attività sportive di sensibilizzazione (come ad esempio l’attraversata delle Isole di Sant’Antioco e San Pietro in kajak) capaci di implementare l’aggregazione sociale e relazionale.
Dare la possibilità di incrementare le opportunità di formazione e di svago per le oncologiche del territorio della Sardegna è stato il cuore di “AniMare 2.0” che ha avuto come finalità primaria quella di promuovere, rafforzare il benessere psico-fisico e migliorare la qualità della vita delle destinatarie del progetto: tutto ciò ha avuto lo scopo preminente di garantire alle partecipanti, un percorso attivo di socializzazione e di divertimento, in cui ritrovare attenzioni e cure importanti, finalizzate allo accrescimento delle capacità creative e comunicative grazie all’offerta di momenti collettivi di formazione, ma anche di gioco e divertimento.