13 August, 2025
HomePosts Tagged "Checco Fele"

Il campo Comunale di Calasetta, messo a disposizione dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonello Puggioni per lo svolgimento della preparazione per ovviare all’indisponibilità del Comunale “Carlo Zoboli”, cantiere aperto sia per la sistemazione della struttura sia del terreno di gioco, ha ospitato ieri pomeriggio il primo allenamento del nuovo Carbonia di Graziano Mannu. Presenti il presidente Andrea Meloni, il direttore sportivo Sebastian Puddu e il direttore generale Checco Fele, hanno risposto all’appello 23 dei 24 convocati, assente il solo Nabil Moussafir, l’ultimo acquisto, che arriva oggi. Il clima era molto positivo, nell’ambiente è ritornata una grande fiducia dopo le tante preoccupazioni seguite dalla conclusione del campionato 2024/2025. L’obiettivo dichiarato da tutti è la salvezza, possibilmente raggiunta con qualche giornata di anticipo.

Tanti sorrisi tra i pochi calciatori confermati, i calciatori “tornati a casa” dopo una o più stagioni, e tra i volti nuovi.

Graziano Mannu ha radunato i giocatori sul terreno di gioco e ha presentato loro le principali direttive sulle quali si svilupperà la sua metodologia di lavoro. Per facilitare l’approccio alla fatica degli allenamenti, ha diviso in gruppo in due squadre che si sono affrontate su un campo ridotto, per riprendere subito confidenza con il principale strumento di lavoro, il pallone. Per il tecnico è stata anche la prima occasione per vedere i calciatori nuovi e i giovanissimi aggregati alla prima squadra, tra i quali potrebbe “pescare” uno o più fuoriquota per completare l’organico della prima squadra. A proposito di fuoriquota, il reperimento di alcuni elementi sul mercato, resta il problema da risolvere, considerato che per quel che riguarda il gruppo degli “over”, composto da 12-13 calciatori, il mosaico costruito dal direttore sportivo Sebastian Puddu, dovrebbe essere completo.

Al termine della prima seduta di allenamento, Graziano Mannu ha dato appuntamento si suoi ragazzi per questo pomeriggio. Inizialmente per oggi erano previste due sedute ma poi il tecnico ha deciso di iniziare la doppia seduta giornaliera a partire da domani.

Vediamo l’intervista realizzata con Graziano Mannu.

 

 

 

Il direttore sportivo Sebastian Puddu e l’allenatore Graziano Mannu stanno costruendo il nuovo Carbonia che si presenterà al via del campionato di Eccellenza regionale 2025/2026 e inizierà la preparazione precampionato domenica 10 agosto (raduno alle 17.00 al Comunale di Calasetta. Il “Carlo Zoboli” è indisponibile per lavori in corso che dovrebbero terminare in tempo utile per l’inizio della stagione, prima i quarti di finale della Coppa Italia e poi il campionato). Ripartendo quasi da zero, con l’avvicendamento al vertice della società maturato, dopo le dimissioni del presidente Stefano Canu, con l’elezione del nuovo presidente, Andrea Meloni, del vice Mirco Brai e del consigliere Marco Lambroni, il direttore sportivo Sebastian Puddu e l’allenatore Graziano Mannu, ricevuto il mandato dai vertici societari, nei quali nei giorni scorsi è maturato il ritorno di Checco Fele nella veste di direttore generale, in una decina di giorni hanno quasi ultimato un organico assai “interessante”, nel quale dovrebbero fondersi conferme, ritorni e volti nuovi.

Oggi la società ha reso noti i primi quattro punti fermi del nuovo Carbonia.

Sono stati confermati il capitano Costantino Chidichimo, 28 anni compiuti il 1° luglio scorso, difensore-centrocampista, alla terza stagione consecutiva a Carbonia, e il centravanti Tomas Pavone, 35 anni, argentino, alla terza stagione nel Sulcis Iglesiente, dopo la prima esperienza vissuta a Iglesias.

Ritorna a vestire la maglia biancoblù, dopo una sola stagione, Andrea Porcheddu. Originario di Oristano, 26 anni il prossimo 19 agosto, trequartista, è reduce da una stagione all’Ossese dopo ben tre campionati vissuti da protagonista con la maglia del Carbonia, il primo in serie D sotto la guida di David Suazo, gli altri due in Eccellenza con Diego Mingioni. La stagione migliore è stata quella 2022/2023 in Eccellenza, conclusa con un bottino di ben 17 reti (14 in campionato e 3 in Coppa Italia). L’anno successivo ha messo a segno 8 reti in campionato (in quella stagione il Carbonia non ha partecipato alla Coppa Italia). Quando un anno fa lasciò il Carbonia per vestire la maglia dell’Ossese, Andrea Porcheddu salutò la squadra e la città con un messaggio d’amore: «Sei stata la mia seconda casa in questi tre anni, in cui ho conosciuto tante persone fantastiche dentro e, soprattutto, fuori dal campo. Spero davvero che sia solo un Arrivederci». Il suo ritorno al Carbonia è maturato in tempi probabilmente ancora più brevi di quanto lui stesso avrebbe potuto pensare e sperare un anno fa.

Il primo volto nuovo ufficializzato dalla società, è quello di Matteo Nannini, 20 anni, centrocampista esterno di sinistra, fino alla scorsa Primavera all’Albalonga, girone G della serie D, in precedenza alla Vis Artena, all’Arezzo e alla Lupa Frascati, sempre in serie D, per complessive un’ottantina di presenze.

Nelle prossime ore dovrebbero essere ufficializzati altri tasselli dell’organico del nuovo Carbonia che sarà guidato da Graziano Mannu.

La squadra farà il suo esordio stagionale nei quarti di finale della Coppa Italia che, come lo scorso anno, la vedranno impegnata con l’Iglesias di Giampaolo Murru.

Giampaolo Cirronis

Checco Fele è il nuovo direttore generale del Carbonia Calcio. Per l’ex tecnico si tratta di un ritorno, nella veste dirigenziale, dopo la straordinaria stagione conclusa con la doppietta promozione-Coppa Italia nella stagione 2019/2020. Checco Fele è legato da una vita al Carbonia Calcio, prima da calciatore, poi da allenatore, protagonista tra l’altro della storica promozione in serie C2 e alla guida della squadra tra i professionisti per quattro stagioni. Con il suo reingresso in società, il presidente Andrea Meloni ha messo un altro importantissimo tassello nell’organico tecnico-dirigenziale, dopo il ritorno in panchina di Graziano Mannu e quello di Sebastian Puddu nella veste di direttore sportivo (protagonista anche lui della stagione trionfale 2019/2020).

A cinque giorni dal raduno, previsto per domenica 10 agosto, intanto, il direttore sportivo Sebastian Puddu e il tecnico Graziano Mannu sono impegnati nell’allestimento dell’organico con il quale il Carbonia Calcio si presenterà al via del prossimo campionato di Eccellenza regionale. I nomi sono ancora top secret ma potrebbero essere resi noti già nelle prossime ore. Nonostante la macchina si sia mossa solo da meno di tre settimane, per il recente profondo cambiamento avvenuto al vertice della società, è stata avviata a velocità sostenuta e c’è fiducia per l’allestimento di una rosa “interessante”, in grado di onorare il ruolo del Carbonia Calcio in un campionato che si preannuncia molto competitivo.

Giampaolo Cirronis

Nella foto sotto il nuovo direttore generale Checco Fele con il nuovo presidente Andrea Meloni al Comunale di Villaperuccio, questo pomeriggio, durante l’Open day della categoria giovanissimi.

Il nuovo “matrimonio” tra Graziano Mannu e il Carbonia arriva a distanza di 37 anni dal primo “amore”, datato 1988. Il percorso da calciatore di Graziano Mannu, infatti, è iniziato nel settore giovanile della Sguotti ed è proseguito nel campionato Interregionale 1988/1989, con 19 presenze nel Carbonia guidato da Elvio Salvori. Dopo diverse esperienze in alcune delle migliori squadre dilettantistiche della Sardegna, Graziano Mannu in età matura è tornato a vestire la maglia del Carbonia, negli anni della “rinascita” sotto la guida di Checco Fele, vestendo la fascia di capitano e ha vissuto un’ultima da stagione divisa tra il campo da calciatore della prima squadra e la panchina da allenatore della squadra juniores. L’anno successivo l’esordio sulla panchina della prima squadra, sulla quale è rimasto per ben sette stagioni consecutive. Ora, a distanza di 12 anni, con diverse esperienze alle spalle, ritorna sulla panchina del “suo” Carbonia, per concorrere a rilanciare la squadra biancoblù ai vertici del calcio dilettantistico regionale, cosciente che non sarà un’impresa facile, ma fortemente determinato, d’intesa con il nuovo gruppo dirigente, a superare le difficoltà del momento e a gettare le basi per un nuovo progetto importante per la città di Carbonia e l’intero Sulcis Iglesiente.

 

E’ una sfida dal sapore antico che riporta indietro nel tempo di ben 42 anni quella che va in scena questo pomeriggio alle 15.00, tra Carbonia ed Alghero, nella dodicesima giornata del campionato di Eccellenza regionale.

Carbonia ed Alghero nel campionato Interregionale 1981/1982 si resero protagoniste di un testa a testa a lungo equilibrato e carico di emozioni, nella corsa verso la serie C2.

La squadra catalana si impose nel girone d’andata nel confronto diretto disputato al Comunale di Carbonia, 2 a 1, con goal di Oggiano e Mariotti, e goal dell’indimenticabile Marco Congiu per il Carbonia, e grazie a quel successo chiuse il girone d’andata davanti al Carbonia e all’Olbia. La squadra mineraria accusò il colpo e nelle ultime cinque giornate del girone d’andata lasciò punti per strada con tre pareggi, a Sorso e Olbia e in casa con il Guspini, vincendo con Tharros e Thiesi.

Il Carbonia di Checco Fele all’inizio del girone di ritorno cambiò marcia e infilò un filotto di sette vittorie e due pareggi nelle prime nove giornate, prima del confronto diretto al Mariotti di Alghero, vinto con un goal di Pietro Pillosu, al termine di 90 minuti caldissimi, sia dentro sia fuori dal campo.

Centrato il sorpasso, il Carbonia non si fermò più, vincendo altre cinque partite di fila (otto in totale nel finale di campionato) e festeggiando la promozione in serie C2 con una giornata di anticipo, il 2 maggio 1982, al Comunale di Carbonia, con la vittoria sull’Olbia, goal di Adriano Novellini su calcio di rigore. Fu l’inizio di un lungo ciclo per il Carbonia nel calcio professionistico, durato sei stagioni, fino al drammatico spareggio di Terni del 12 giugno 1988, perso 4 a 3 con il Pontedera, che segnò il ritorno amaro nel campionato Interregionale.

Giampaolo Cirronis

Nella foto di copertina la gradinata del Mariotti di Alghero gremita di tifosi del Carbonia il 28 marzo 1982

Al via della Coppa Italia di Eccellenza 2023/2024 non ci sarà il Carbonia Calcio che ha comunicato la rinuncia al Comitato regionale della FIGC. E’ l’inevitabile conseguenza della situazione di gravissima crisi in cui versa la società guidata dal presidente Stefano Canu, dopo lo svincolo di tutti i calciatori e la rescissione consensuale dei contratti con tutti i componenti dello staff tecnico guidato dall’allenatore Diego Mingioni. Le trattative per l’ingresso in società di un nuovo gruppo non sono andate finora a buon fine, dopo la cancellazione dell’incontro previsto ieri in Municipio, convocato dal sindaco Pietro Morittu, determinato dalla mancata partecipazione del gruppo guidato dall’ex tecnico ed amministratore delegato Checco Fele, che ha ritenuto non vi fossero le condizioni per portare avanti la trattativa per mancanza di chiarezza sullo stato economico in cui versa la società. La squadra è regolarmente iscritta al campionato di Eccellenza regionale 2023/2024 ma ad oggi è priva di una guida tecnica e, soprattutto, di un organico con il quale dovrebbe iniziare la preparazione ed affrontare poi la stagione. In questa situazione, considerata la scadenza molto ravvicinata della Coppa Italia, primo impegno stagionale, la rinuncia è stata inevitabile. E le prospettive per il campionato sono molto grigie, fortemente tendenti al nero.

La rinuncia alla Coppa Italia fa molto male a quanti hanno a cuore le sorti del Carbonia Calcio, la cui storia recente è impreziosita da risultati eccezionali nella competizione tricolore, con la vittoria in finale l’8 febbraio 2020 sull’Atletico Uri con goal di Giuseppe Meloni nell’edizione 2019/2020 (nella quale ha conquistato anche la promozione in serie D) e la finalissima nell’ultima edizione, persa al 16° calcio di rigore con il Budoni (poi promosso in serie D), dopo che erano terminati in parità sia i tempi regolamentari (1 a 1) sia quelli supplementari (2 a 2, con pareggio del Budoni con goal su calcio di rigore di Giuseppe Meloni al 122′).

Giampaolo Cirronis

Questa mattina si è aperto uno spiraglio per la soluzione della crisi del Carbonia Calcio. All’incontro convocato dal sindaco Pietro Morittu, hanno partecipato, tra gli altri, gli attuali dirigenti guidati dal presidente Stefano Canu; i rappresentanti del gruppo resosi disponibile a concorrere al salvataggio del Carbonia Calcio, guidati dall’ex tecnico ed amministratore delegato Checco Fele; i rappresentanti di un secondo potenziale gruppo che nelle scorse settimane aveva manifestato attenzione alle sorti del Carbonia Calcio; l’ex presidente Renato Giganti.

Nel corso dell’incontro, durato circa un’ora e mezza, sono stati affrontati i problemi che hanno portato all’attuale situazione di crisi, sfociata nello svincolo di tutti i calciatori (quasi tutti già tesserati da altre società) e dei componenti dello staff tecnico ed è stata prospettata una possibile via d’uscita che porterebbe ad un accordo tra l’attuale dirigenza e il nuovo gruppo, per scongiurare la perdita di un grande patrimonio della città, non solo sportivo, qual è la squadra di calcio, con 84 anni di storia alle spalle, che hanno visto prima lo straordinario ciclo della Carbosarda nella serie C a girone unico, poi il secondo ciclo tra i professionisti dal 1982 al 1988 e, infine, è storia recente, il ritorno in serie D dopo 30 anni, durato purtroppo solo 2 anni.

Il sindaco Pietro Morittu, oltre ad aver auspicato la soluzione della crisi, ha presentato «i propri intendimenti circa la riqualificazione complessiva dello stadio e dell’area antistante, in una prospettiva a medio-lungo termine, volta a consentire alla società di fronteggiare con serenità le prossime sfide future».

«L’appello alle forze economiche e imprenditoriali della città per sostenere la società potrebbe a breve trovare un punto di convergenza», si legge in una nota dell’Amministrazione comunale che a breve ufficializzerà un secondo tavolo, al fine di discutere gli ulteriori dettagli. La data ipotizzata è lunedì 7 agosto ma sarebbe opportuno anticiparla quanto più possibile, perché nel caso – com’è auspicabile – del raggiungimento di un accordo tra le parti, si dovrà costruire un organico a tempo di record, per affrontare l’avvio della nuova stagione agonistica.

Giampaolo Cirronis

Questa mattina il consiglio di presidenza dell’Asd Carbonia calcio ha ufficializzato la disponibilità ad avviare un confronto finalizzato al passaggio di consegne della gestione della società calcistica ad un nuovo gruppo dirigente. Lo ha fatto attraverso un breve comunicato stampa pubblicato sulla pagina Facebook, che riportiamo integralmente.
«Il consiglio di presidenza dell’Asd Carbonia calcio, preso atto della necessità di risorse dirigenziali che apportino nuove energie e nuovo slancio al perseguimento degli obiettivi e delle strategie dell’associazione, si rende disponibile a collaborare ad una serena transizione, garantendo la massima apertura a chiunque volesse impegnarsi seriamente a portare avanti le attività dell’Associazione.
Agli interessati fornirà tutta la documentazione necessaria per le opportune valutazioni. Pensiamo che, dopo questi anni di pianificazione sportiva con l’esordio in prima squadra di tanti giovani del settore giovanile, il Carbonia calcio meriti di essere valorizzato e ulteriormente sviluppato con nuove energie e nuovo entusiasmo che auspichiamo possa accompagnare il futuro della stessa.»
Oggi l’Asd Carbonia Calcio vede alla presidenza Stefano Canu, alla vicepresidenza Federico Cinus. L’attuale assetto societario è nato nell’estate di tre anni fa, subito dopo la trionfale stagione in Eccellenza regionale, interrotta dal sopraggiungere della pandemia da Covid-19 la prima settimana di marzo 2020, subito dopo la conquista della Coppa Italia e conclusa con la promozione (all’interruzione del campionato, dopo la 23ª giornata, la squadra aveva 6 punti di vantaggio sulla seconda classificata e 12 sulla terza), alla vigilia del campionato di serie D 2020/2021. Ad inizio luglio 2020 la società, presieduta da Carlo Foti (i due vicepresidenti erano Francesco Setzu e Antonio Desogus, amministratore delegato Checco Fele), affidò la guida tecnica della squadra a Marco Mariotti, con Andrea Colombino direttore sportivo, ma subito dopo Carlo Foti rassegnò le dimissioni e al suo posto venne eletto Stefano Canu, con la quasi completa modifica del gruppo dirigente.
La prima stagione in serie D, vissuta quasi interamente in “esilio” per l’indisponibilità dello stadio Comunale “Carlo Zoboli”, per la nota diatriba con l’Amministrazione comunale, allora guidata dalla sindaca Paola Massidda, per il mancato accordo sul pagamento dei debiti maturati per la gestione dell’impianto, è iniziata con la squadra protagonista alle spalle delle grandi, capace di arrivare fino al 5° posto in classifica, e salva con 7 giornate di anticipo nonostante un calo di risultati. A salvezza acquisita, maturò il divorzio con Marco Mariotti, dimessosi a seguito di un forte contrasto con il presidente Stefano Canu, e la guida tecnica della squadra venne affidata a David Suazo, per un finale senza storia per la mancanza di interessi di classifica.
Nell’estate successiva la squadra ha rischiato concretamente l’esclusione dal campionato, per la mancanza di un impianto di gioco (con il “Carlo Zoboli” ancora chiuso), scongiurata in extremis, ai “tempi supplementari”, con l’indicazione del Comunale di Siliqua quale campo di gioco per le gare casalinghe, di fatto poi utilizzato solo per la preparazione precampionato, perché privo di agibilità per ospitare partite del campionato di serie D.
La seconda stagione in serie D è stata molto tormentata, è iniziata con solo alcuni calciatori “senior” confermati e tantissimi giovani del vivaio. David Suazo ha accettato di affrontare la nuova avventura e, cammin facendo, sono arrivati alcuni calciatori che hanno reso l’organico sufficientemente competitivo per tentare l’impresa di raggiungere la salvezza. Impresa che, ad un certo punto, anche grazie al ritorno allo stadio “Carlo Zoboli”, maturato dopo 14 mesi a seguito del pagamento del debito arretrato al comune di Carbonia ed alla stipula della convenzione con la nuova Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Morittu, è diventata possibile. La squadra si è battuta fino all’ultima giornata, riuscendo a raggiungere anche lo spareggio con l’Insieme Formia per l’accesso al playout salvezza decisivo con l’Atletico Uri, ma sul campo neutro di Monterotondo Scalo non ha superato l’ostacolo Insieme Formia ed è retrocessa malinconicamente in Eccellenza regionale.
Il campionato di Eccellenza regionale 2022/2023 è storia recente. La società ha scelto di affidare la panchina ad un esordiente, Diego Mingioni, preparatore atletico della prima stagione in serie D al fianco di Marco Mariotti, ed ha costruito un organico assai interessante, inizialmente con tanti giovani, cammin facendo integrato con alcuni “senior” di qualità. La squadra ha fatto bene, Diego Mingioni è riuscito a darle una precisa fisionomia di squadra propositiva, capace di tenere testa attraverso il gioco a qualsiasi avversario, anche le due grandi del girone Sassari Calcio Latte Dolce e Budoni, peccando in continuità e concludendo la stagione con un settimo posto e la finale della Coppa Italia, persa beffardamente ai calci di rigore (decisivo il 16° calciato da Andrea Mastino sulla traversa dopo l’errore di Ayrton Hundt al match point del 10° rigore), dopo essere stata raggiunta sul 2 a 2 a tempo ormai scaduto al 17′ del secondo tempo supplementare con un calcio di rigore dell’ex Giuseppe Meloni.
Alcune settimane fa la società ha annunciato la conferma del tecnico Diego Mingioni, decisione che sembrava il primo passo verso la costruzione del nuovo progetto tecnico, ma l’annuncio fatto questa mattina rimette tutto in discussione. Che la situazione fosse tutt’altro che tranquilla per le limitate disponibilità economiche, era noto da tempo e da tempo, soprattutto dall’estate 2021, si parlava del possibile ingresso di nuovi soci e anche di un possibile cambio al vertice, ma il presidente Stefano Canu ed il vicepresidente Federico Cinus hanno continuato a guidare la società con alcuni collaboratori, senza nuovi apporti. L’annuncio odierno potrebbe segnare l’avvio di una svolta che, stante il poco tempo a disposizione, non potrà avere tempi lunghi. In questa partita, anche se indirettamente, perché l’Asd Carbonia è un’associazione sportiva dilettantistica privata, potrebbe recitare un ruolo importante l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Morittu che con la società ha stipulato una convenzione per la gestione dello stadio Comunale “Carlo Zoboli”.
Giampaolo Cirronis

E’ stata una serata straordinaria per i circa 450 bambini “Piccoli Amici e Primi Calci” che venerdì scorso hanno partecipato alla festa provinciale di fine anno organizzata dalla delegazione provinciale FIGC Carbonia-Iglesias in collaborazione con il comune di Carbonia, il Carbonia calcio 1939. la Pro Loco Carbonia e la angeleventianimazione. L’evento si è aperto dalla cerimonia di intitolazione della tribuna dello Stadio Comunale “Carlo Zoboli” a Pepi Gessa, il calciatore del Carbonia Calcio morto il 19/11/1993 durante un allenamento, all’età di soli 20 anni.

Pepi Gessa era arrivato al Carbonia nel 1990, a 17 anni, proveniente dalla Sguotti, a seguito della fusione tra la squadra biancorossa ed il Carbonia che proprio quell’anno iniziava la risalita, dopo il fallimento della società e la promozione dalla Terza alla Seconda Categoria sotto la guida di Gianni Pusceddu. Dopo la prima stagione in Promozione, ancora sotto la guida di Gianni Pusceddu, la prima squadra è stata guidata da Giorgio Asuni, quindi da Checco Fele, con Gianni Uda allenatore della formazione juniores. Pepi Gessa, già ricordato all’interno degli spogliatoi, rimarrà ora per sempre nella memoria del calcio minerario, con l’intitolazione della tribuna dello stadio “Carlo Zoboli”.

Momenti di grande commozione hanno accompagnato la cerimonia. Per ricordare brevemente la figura di Pepi, sono intervenuti il sindaco Pietro Morittu, l’assessora della Cultura e Sport Giorgia Meli, ed il fratello Riccardo Gessa. Hanno preso la parola Marco Fenu, Enzo De Nardis ex presidente del Carbonia, Gianni Puxeddu ex allenatore del Carbonia e Fabrizio Cesaracciu ex compagno di squadra/amico. Presente alla cerimonia una larga rappresentanza degli ex compagni di squadra, nonché amici di Pepi, Agostino Deiana, Riccardo Paulis, Luigi Floris, Maurizio Sodi, William Manca, Danilo Piliu, Andrea Rosas (per citarne solo alcuni). Particolarmente commovente il momento in cui Riccardo e Daniela Gessa hanno scoperto il drappo biancoblù che ricopriva la targa dedicata a Pepi.
Il comitato promotore ha rivolto inoltre un particolare ringraziamento all’ex sindaca Paola Massidda e alla Giunta precedente per aver deliberato l’atto per l’intitolazione della Tribuna centrale dello stadio “Carlo Zoboli” alla memoria di Pepi, a Manolo Cossu ex presidente della Commissione allo Sport, compresi tutti i componenti della stessa, al sindaco Pietro Morittu, all’assessore Giorgia Meli, ed al vice sindaco Michele Stivaletta, a Peppino Carta e Giovanni Sabiu per la preziosa collaborazione.
Al termine della cerimonia di intitolazione, è stato dato spazio al gioco dei bambini, protrattosi sul mano erboso dello stadio “Carlo Zoboli” fin quasi al tramonto…
Giampaolo Cirronis
           

Sabato 11 giugno, alle 16.30, allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, si terrà la cerimonia di intitolazione della Tribuna centrale a Pepi Gessa, il calciatore del Carbonia Calcio morto il 19/11/1993 durante un allenamento, all’età di soli 20 anni.

Pepi Gessa era arrivato al Carbonia nel 1990, a 17 anni, proveniente dalla Sguotti, a seguito della fusione tra la squadra biancorossa ed il Carbonia che proprio quell’anno iniziava la risalita, dopo il fallimento della società e la promozione dalla Terza alla Seconda Categoria sotto la guida di Gianni Pusceddu. Dopo la prima stagione in Promozione, ancora sotto la guida di Gianni Pusceddu, la prima squadra è stata guidata da Giorgio Asuni, quindi da Checco Fele, con Gianni Uda allenatore della formazione juniores.

Pepi Gessa, già ricordato all’interno degli spogliatoi, rimarrà ora per sempre nella memoria del calcio minerario, con l’intitolazione della tribuna dello stadio “Carlo Zoboli”.

La cerimonia di intitolazione, patrocinata dall’Amministrazione comunale di Carbonia, rientra nel programma della Festa Provinciale di fine stagione denominata “Piccoli Amici e Primi Calci” organizzata dalla Delegazione FIGC di Carbonia-Iglesias, con la collaborazione del Carbonia Calcio.