L’Università di Cagliari seleziona tre studenti rifugiati per un un corso di laurea magistrale
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L’Università di Cagliari ha aderito al progetto University Corridors for Refugees che darà modo a 20 studenti rifugiati attualmente in Etiopia di continuare il loro percorso accademico in Italia grazie delle borse di studio.
L’ateneo guidato dalla Rettrice Maria Del Zompo sta selezionando tre studenti che avranno modo di iscriversi ad un Corso di Laurea Magistrale dall’anno accademico 2020/2021.
Un protocollo d’intesa al quale hanno aderito undici università italiane, il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione, l’Unhcr -l’Agenzia Onu per i Rifugiati, la Caritas Italiana, la Diaconia Valdese e la Gandhi Charity.
«Nel mondo ancora troppi rifugiati non hanno accesso all’istruzione – ha dichiarato Chiara Cardoletti, rappresentante di Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino -. A livello di istruzione superiore la situazione è drammatica: solo il 3 per cento riesce ad accedere contro il 37 per cento della media globale. Grazie all’impegno delle università coinvolte, progetti come UNI-CO-RE non solo permettono ai rifugiati di arrivare in maniera sicura in Italia per sviluppare il loro talento, contribuendo alla comunità locale, ma riaccendono la speranza in milioni di bambini e ragazzi attualmente in esilio a causa di guerre e persecuzioni.»
Gli studenti selezionati nell’ambito dell’iniziativa curata da Alessandra Carucci, prorettore all’Internazionalizzazione, saranno esentati dal pagamento delle tasse di iscrizione e riceveranno supporto finanziario per le pratiche del visto e le spese di viaggio, oltre che una borsa di studio a sostegno del loro soggiorno in Italia.
L’ateneo guidato dalla Rettrice Maria Del Zompo sta selezionando tre studenti che avranno modo di iscriversi ad un Corso di Laurea Magistrale dall’anno accademico 2020/2021.
Un protocollo d’intesa al quale hanno aderito undici università italiane, il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione, l’Unhcr -l’Agenzia Onu per i Rifugiati, la Caritas Italiana, la Diaconia Valdese e la Gandhi Charity.
«Nel mondo ancora troppi rifugiati non hanno accesso all’istruzione – ha dichiarato Chiara Cardoletti, rappresentante di Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino -. A livello di istruzione superiore la situazione è drammatica: solo il 3 per cento riesce ad accedere contro il 37 per cento della media globale. Grazie all’impegno delle università coinvolte, progetti come UNI-CO-RE non solo permettono ai rifugiati di arrivare in maniera sicura in Italia per sviluppare il loro talento, contribuendo alla comunità locale, ma riaccendono la speranza in milioni di bambini e ragazzi attualmente in esilio a causa di guerre e persecuzioni.»
Gli studenti selezionati nell’ambito dell’iniziativa curata da Alessandra Carucci, prorettore all’Internazionalizzazione, saranno esentati dal pagamento delle tasse di iscrizione e riceveranno supporto finanziario per le pratiche del visto e le spese di viaggio, oltre che una borsa di studio a sostegno del loro soggiorno in Italia.
A.C.