21 November, 2024
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Si è tenuta oggi, giovedì 12 dicembre, a Cagliari, la presentazione alla stampa del Polo Bibliotecario F35 e del Progetto Bixinau.
 
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti Ersilia Bussalai, direttrice della Biblioteca Universitaria, Patricia Olivo, Segretaria regionale Mibact, Pasquale Mascia, coordinatore dell’Ufficio Archivio storico e Biblioteche e del Sistema Bibliotecario Comunale, Giannina Canu, bibliotecaria, direttrice scientifica del progetto BIXInAU, Bepi Vigna, del Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari, Michele Pipia, di Arc Onlus.

Nuova vita per l’ex scuola elementare di Cagliari Edmondo De Amicis. L’edificio in via Falzarego 35 si è riconvertito in un innovativo presidio culturale e sociale. Si tratta del Polo bibliotecario F35, in via di costituzione con ben cinque biblioteche specializzate e riconosciute dal Servizio bibliotecario nazionale (SBN) e in fase di inserimento nel Polo Regionale, come parte del Sistema Archivistico-Bibliotecario del comune di Cagliari.

Il nuovo polo bibliotecario cittadino è formato dai fondi librari di cinque cooperative e associazioni – per un totale di oltre 20mila volumi, periodici e materiale multimediale in parte già disponibile nel sistema Sebina Opac – che si sono trovate a coabitare nell’ex edificio scolastico a partire dal 2015, a seguito di un bando del Comune di Cagliari per l’assegnazione degli spazi: la Società Cooperativa La Tarantola – Centro di Documentazione e Studi delle Donne, la Cooperativa sociale Teatro del Sale Cagliari, l’ARC Onlus, l’associazione culturale La Fabbrica Illuminata, l’associazione Hybris – Centro Internazionale del Fumetto,

IL PROGETTO

Riunitesi in un comitato di gestione, le cinque realtà culturali cagliaritane hanno ideato BIXInAU, Biblioteche Insieme X (per) Interventi e Azioni Urbani, progetto finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismoPiano “Cultura Futuro Urbano” , Biblioteca casa di quartiere con un contributo di 80 mila euro.

Il progetto – dell’importo totale di 100 mila euro, con 20 mila euro di cofinanziamento a carico dei partner – è uno dei soli 3 selezionati per la Sardegna, su un totale di 45 ammessi al contributo. Il Polo bibliotecario F35 è stato “premiato” dal bando per il suo ruolo di presidio culturale in un’area urbana, che comprende i quartieri di Tuvumannu e Sant’Avendrace, caratterizzata da una marginalità economica e sociale e dalla carenza di servizi e spazi pubblici per la fruizione della cultura e per la socializzazione.

BIXInAU prevede sia l’adeguamento dell’ex teatrino della scuola per la sua riconversione in sala polifunzionale (intervento in corso, che occuperà appena il 20% del budget), sia un ricco programma di attività. Dopo l’avvio in ottobre di due prime iniziative – il laboratorio di sceneggiatura cinematografica del Centro Internazionale del Fumetto curato da Bepi Vigna ed il ClosLieu, il gioco del dipingere, innovativo progetto curato da Stefanie Tost e promosso dal Teatro del Sale di Cagliari, nel quale al riparo da giudizi e aspettative, attraverso l’arte ci si libera da sovrastrutture e ci si completa immersi nei colori – tra gennaio a maggio del prossimo anno il Polo Bibliotecario F35, nella sua sede e in diversi luoghi dei quartieri cagliaritani Sant’Avendrace, Tuvixeddu eTuvumannu, si avvicina alla cittadinanza attraverso decine di appuntamenti capaci di coinvolgere in modo attivo i suoi potenziali utenti: interventi di animazione della lettura, sportelli informativi e laboratori, corsi di alfabetizzazione informatica e coding, mostre, proiezioni cinematografiche, eventi performativi, e tanto altro. 

Tante le attività finalizzate al recupero della memoria sui luoghi dei due quartieri, a partire dall’ex scuola elementare che oggi ospita il polo bibliotecario, passando per l’area archeologica di Tuvixeddu, fino alla Laguna di Santa Gilla. Varie le incursioni in luoghi non convenzionali, come i mercati e le abitazioni private.

Due gli obiettivi del progetto: potenziare i servizi già offerti e avvicinare al polo bibliotecario gli abitanti dei quartieri coinvolti, intessendo una rete di rapporti tra realtà culturali, sociali ed economiche, nel rispetto di quella idea di “vicinato”, bixinau in sardo campidanese, che da una parte affonda le sue radici nella Sardegna più  arcaica, dall’altra si apre al mondo che cambia e accoglie nuove culture, famiglie e tradizioni.

LE ATTIVITÀ

INTERVENTI DI ANIMAZIONE TERRITORIALE E DELLA LETTURA. È finalizzata al recupero della storia dei quartieri coinvolti nel progetto l’iniziativa Contus de Bixinau, una serie di incontri, condotti dallo scrittore Gianni Mascia, per raccogliere le storie dei residenti e trasformarle su carta. Tre gli interventi: nel primo, a gennaio, a cura di ARC Onlus, è in programma la proiezione del documentario di Clara Murtas “Paolina era la madre di Giulia” (2015, 19’ 52’’). Il film parla del quartiere di Sant’Avendrace attraverso la storia e i racconti della mamma della regista, autrice ed attrice cagliaritana; nel secondo, da marzo a maggio del prossimo anno, in collaborazione con la Comunità dei pescatori Laguna di Santa Gilla, è incentrato sulla raccolta di testimonianze che illustrino, anche attraverso un significativo repertorio fotografico, l’importanza dell’attività ittica attorno alla quale si è sviluppata quest’area della città; nel terzo, a maggio, in collaborazione con Monumenti Aperti 2020 e con l’Istituto Comprensivo Satta – Spano – De Amicis, s’intende ricostruire la storia dell’edificio che oggi ospita il Polo Bibliotecario, la ex scuola Spano – De Amicis, edificato all’inizio degli anni ’50 del secolo scorso e frequentato da migliaia di cagliaritani. I “contus” sono destinati a essere oggetto di una mostra  diffusa nei quartieri dell’area di pertinenza e ad essere raccolti in un piccolo albo, stampato e messo a disposizione degli utenti del Polo Bibliotecario.

Tra gennaio ed aprile è in programma L’assaggia storie, incursioni letterarie nei mercati di quartiere a cura del Polo Bibliotecario, con il Libera libri (scambio di libri “più o meno casuale”), con uno scaffale dedicato ad ogni piano del Polo. Tra gennaio ed aprile spazio alle letture e al Libera libri nei condomini ad alta densità abitativa del quartiere, in tre incontri a cura del Polo Bibliotecario. I più piccoli potranno partecipare a due iniziative a cura del Teatro del Sale di Cagliari nel Polo Bibliotecario: il progetto di animazione teatrale e promozione della lettura Con il naso all’ingiù (per bambini dall’età prescolare sino alle scuole medie, condotto dall’attrice Aurora Simeone) e Pesciolini d’Argento (da febbraio), durante il quale saranno i partecipanti al piccolo circolo di lettura ad organizzare e gestire lo scaffale Libera Libri. E ancora, sempre da febbraio, spazio al gruppo di lettura e di fotografia Donne di parola, a cura di Laura Farneti (Lepomme photostudio) e del Teatro del Sale.

LABORATORI E CORSI. Fino a febbraio del prossimo anno il Polo Bibliotecario F35 ospita il laboratorio di sceneggiatura cinematograficaa cura dell’autore e regista Bepi Vigna, del Centro Internazionale del Fumetto, per far acquisire agli allievi le basi della scrittura filmica. Il laboratorio è in corso da ottobre, così come il Closlieu, progetto ideato da Arno Stern e promosso a Cagliari da Stefanie Tost, formatasi con Arno Stern, in collaborazione con il Teatro del Sale: il Closlieu – “luogo chiuso, protetto” – è uno spazio raccolto, al riparo da aspettative, giudizi estetici e interpretazioni nel quale dipingere diventa un gioco per liberare l’arte e liberarsi da sovrastrutture, giudizi e aspettative. “Si pensa che con un pennello in mano  impariamo a disegnare, nel ClosLieu, con un pennello in mano, impariamo ad essere” (Arno Stern). Il ClosLieu andrà avanti sino al termine di BIXInAU ed è aperto a tutti.

Al rientro dalle vacanze al via altre sei iniziative. Due sono a cura di Arc Onlus: fino a febbraio un laboratorio di scrittura musicale con la cantautrice Chiara Effe e fino a marzo un corso base di Italiano per stranieri. Circola nel cinema A. Guy – Centro di Documentazione e Studi delle Donne realizza fino a marzo il laboratorio audiovisivo Guardo sento racconto, con il coordinamento didattico e scientifico di Maria Pia Brancadori. Teatro del Sale di Cagliari propone, invece, il laboratorio di animazione teatrale rivolto ai bambini Il colore delle emozioni, con l’obiettivo di esplorare in chiave teatrale il carattere e la personalità che contraddistingue l’unicità di ognuno di noi. E ancora, L’ombelico del bongo, laboratorio di educazione al ritmo, rivolto a bambini e ragazzi, con il percussionista Alessandro Melis. Venti lezioni, tra gennaio e maggio, per In-Formarsi, corso di alfabetizzazione informatica per adulti e anziani, tenuto da Davide Melis.

La figura del “supereroe” è il tema sviluppato nel laboratorio di comics, rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, a cura del Centro Internazionale del Fumetto. Le lezioni partono a febbraio, così come quelle di Scratch, corso base di coding a cura di Olinda Lampis, per Teatro del Sale di Cagliari, per imparare a programmare in modo creativo, ragionare in modo sistematico e a lavorare in maniera collaborativa. Sempre da febbraio è in programma il laboratorio di invito alla lettura per ragazzi Voltiamo pagina, a cura de La Fabbrica Illuminata, con l’attrice Elena Pau. L’iniziativa, rivolta ai ragazzi, è finalizzata alla realizzazione di un cd dove i ragazzi saranno protagonisti nell’interpretazione di alcuni brevi passi scelti durante l’intero percorso. Il mio libro più bello. Così recita il titolo del  laboratorio di costruzione di un Libro Pop Up per bambini, aperto ai ragazzi tra i 12 e i 14 anni, a cura di Aurora Simeone, del Teatro del Sale di Cagliari, dalla fine di febbraio.

MOSTRE. Segni particolari: Supereroe” è il titolo della mostra didattica sulla figura del Supereroe, che inaugura a gennaio: nell’esposizione curata da Stefania Costa del Centro Internazionale del Fumetto, le origini delle principali saghe super-eroistiche della storia del fumetto americano, raccontate attraverso un ricco corredo di illustrazioni e tavole, per porre l’accento sulla figura del supereroe inteso come “diverso” e “emarginato”, capace di trasformare  in un super-potere una sua dote e/o specificità, considerata comunemente dalla società motivo di esclusione o handicap. “Donne di parole” è la mostra fotografica (esito dell’omonimo gruppo di lettura) che apre i battenti a maggio. A seguito dell’attività di lettura  viene predisposto un set, in cui le lettrici vengono ritratte da una fotografa professionista con il libro che per loro ha un valore particolare, il libro del cuore.

ATTIVITÀ DI ASSISTENZA DEI CITTADINI. Dallo scorso novembre è attivo, su iniziativa di ARC Onlus uno sportello di accoglienza sulle tematiche LGBTQ.

SPETTACOLI E CINEMA. Dal 23 al 25 gennaio la nuova Sala polifunzionale viene inaugurata da Francesco Mandelli con “Proprietà e atto” (esilio permanente), fortunatissima produzione di BAM Teatro / La Corte ospitale, di Will Eno, per la regia di Leonardo Lidi. “Title and Deed” (titolo originale) è un monologo interpretato da un uomo che viene da una qualche parte imprecisata e che è arrivato qui. Nei suoi esilaranti e strazianti tentativi di comprendere se stesso e il modo che gli è rimasto, e di comprendere noi e il mondo in cui è arrivato, getta una luce decisamente necessaria sulla nostra intera esperienza collettiva. Il tempo di esecuzione, se il suo protagonista non muore o pensa ad altro, è di circa un’ora. Tra aprile e maggio il Centro Internazionale del Fumetto porta in dote nel progetto due iniziative: dei reading e performance di disegno dal vivo sulla figura del supereroe della disegnatrice Laura Congiu, con testi a cura di Lorella Costa e una rassegna di cinema d’animazione. In maggio, a chiusura di BIxiNAU, sono in programma due eventi performativinell’area archeologica di Tuvixeddu, a cura del Polo Bibliotecario.

Altri appuntamenti gratuiti animeranno la Sala Polifunzionale e l’intero Polo, tra febbraio e maggio.

Parte del finanziamento del progetto BIXInAU è destinata alla comunicazione ed alla promozione del Polo bibliotecario Falzarego 35, sia attraverso mezzi più tradizionali, come la cartellonistica, l’affissione di manifesti pubblicitari e la stampa, che sulla Rete, attraverso il sito e i canali social del Polo, perché l’intero Polo diventi sempre più “casa” per tutte le cittadine e i cittadini.

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Giovedì 24 ottobre, su Radio Popolare, andrà in onda il primo di due speciali sul “Premio dei Premi”, il contest che il 5 ottobre a Faenza ha visto confrontarsi i vincitori dei concorsi di canzone d’autore intitolati ad artisti storici.

Nella serata, che si è svolta al Teatro Masini nell’ambito del Mei, la vittoria è andata alla cantautrice sarda Chiara Effe (già vincitrice del Premio Mario Panseri) e ha decretato un podio tutto al femminile, con Francesca Incudine (già vincitrice del Premio Bianca D’Aponte) al secondo posto e Micaela Tempesta (già vincitrice del Premio Bindi) al terzo.

Lo speciale di Radio Popolare, curato da Matteo Villaci, andrà in onda giovedì alle 21.30. Seguirà un secondo in data da definire.

In un teatro Masini gremito, si sono esibiti anche ospiti come Riccardo Sinigallia (premiato per il suo “Ciao cuore” come miglior disco del 2018 dal “Forum del Giornalismo musicale”), Giovanni Truppi (premio PIMI 2019), Ginevra di Marco & Cristina Donà (che hanno ricevuto un premio speciale del Mei per il loro progetto insieme disco/tour).

Chiara Effe ha scritto il giorno dopo sui social: «Incoraggerò per tutta la vita qualunque bambino a inseguire i propri sogni. Fossero anche sulla luna. Perché sul palco, ogni volta, sale la Chiara di otto anni che desidera di nascosto di respirare musica. Non si possono spiegare certe cose. Grazie per i numerosissimi messaggi che mi avete mandato su tutti i canali possibili, grazie alla giuria, al pubblico e alla mia mamma, la più bella ieri in sala, la più bella davvero».

A lei vanno una Targa ed alcuni bonus: un premio in denaro di 500 euro offerto da Ilivemusic, uno speciale su JamTV e una corposa intervista per il bimestrale “Vinile”. Ed in più la possibilità di partecipare come ospite a “EdicolAcustica” di Grosseto.

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Ieri sera al Teatro Masini di Faenza, nell’ambito del Mei, si è svolta la finale del “Premio dei Premi“, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani di canzone d’autore intitolati ad artisti storici.

La serata ha visto la vittoria della cantautrice sarda Chiara Effe (già vincitrice del Premio Mario Panseri) e ha decretato un podio tutto al femminile, con Francesca Incudine (già vincitrice del Premio Bianca D’Aponte) al secondo posto e Micaela Tempesta (già vincitrice del Premio Bindi) al terzo.

In un teatro Masini gremito, con una scenografia curata da Andrea Campanini, si sono esibiti anche ospiti di altissimo livello come Riccardo Sinigallia (premiato per il suo “Ciao cuore” come miglior disco del 2018 dal “Forum del Giornalismo musicale”), Giovanni Truppi (premio PIMI 2019), Ginevra di Marco & Cristina Donà (che hanno ricevuto un premio speciale del Mei per il loro progetto insieme disco/tour).

La vincitrice è stata scelta da una nutrita (più di 70 i componenti) e prestigiosa giuria di giornalisti e addetti ai lavori. Il premio consiste in una Targa e alcuni bonus: un premio in denaro di 500 euro offerto da Ilivemusic, uno speciale su JamTV e una corposa intervista per il bimestrale “Vinile”. Ed in più la possibilità di partecipare come ospite a “EdicolAcustica” di Grosseto.

Per il Premio dei Premi in lizza c’erano anche Apice (per il Premio De André), Valentina Balistreri (per il Premio Lauzi), gli Estro (per il Premio Pigro – Ivan Graziani), i Folk n’ Roll (per il Premio Manente), i Frigo (per il Premio Ciampi), Giacomo Rossetti (per il Premio Pierangelo Bertoli).

Le prime due edizioni dell’iniziativa, ideata e diretta da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi, sono state vinte da Roberta Giallo (2017) e Daniela Pes (2018), mentre una prima sperimentale edizione nel 2008 aveva visto la vittoria di Ettore Giuradei. Roberta Giallo ha presentato la serata insieme a Enrico Deregibus.

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Manca poco alla nuova edizione del “Premio dei Premi”, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani di canzone d’autore intitolati ad artisti scomparsi. L’appuntamento è per sabato 5 ottobre, dalle ore 20.00, al Teatro Masini di Faenza, come sempre all’interno del Mei (in programma quest’anno dal 4 al 6 ottobre).

Ospiti della serata saranno artisti di altissimo livello, come Riccardo Sinigallia (premiato per il suo “Ciao cuore” come miglior disco del 2018 dal “Forum del Giornalismo musicale”), Giovanni Truppi (premio PIMI 2019), Ginevra di Marco & Cristina Donà (che riceveranno un premio speciale del Mei per il loro progetto insieme disco/tour).

La serata sarà anche una occasione unica per vedere, tutti insieme, molti dei migliori cantautori emergenti del nostro Paese, in quella che è stato definita la “Champions League” della nuova canzone d’autore.

In lizza ci saranno: Apice (per il Premio De André), Valentina Balistreri (per il Premio Lauzi), Chiara Effe (per il Premio Mario Panseri), gli Estro (per il Premio Pigro – Ivan Graziani), i Folk n’ Roll (per il Premio Manente), i Frigo (per il Premio Ciampi), Francesca Incudine (per il Premio Bianca D’Aponte), Giacomo Rossetti (per il Premio Pierangelo Bertoli), Micaela Tempesta (per il Premio Bindi).

Ognuno dei partecipanti proporrà, come sempre, un brano proprio ed una cover di un protagonista della musica italiana, in una sorta di passaggio di testimone. Quest’anno ci saranno brani di Bertoli, Bindi, Ciampi, Dalla, Daniele, De André, Graziani, Lauzi, Modugno.

In sala ci sarà una nutrita e prestigiosa giuria di giornalisti e addetti ai lavori che decreterà il vincitore. A lui andrà una Targa e alcuni bonus: un premio in denaro di 500 euro offerto da Ilivemusic, uno speciale su JamTV e una corposa intervista per il bimestrale “Vinile”. Ed in più la possibilità di partecipare come ospite a “EdicolAcustica” di Grosseto. Saranno inoltre assegnate delle menzioni per testo, musica e interpretazione.

Le prime due edizioni dell’iniziativa, ideata e diretta da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi, sono state vinte da Roberta Giallo (2017) e Daniela Pes (2018), mentre una prima sperimentale edizione nel 2008 aveva visto la vittoria di Ettore Giuradei. Roberta Giallo quest’anno sarà fra i presentatori della serata, come già lo scorso anno.

Durante la serata sarà assegnato un Premio speciale “Indie Music Like” a Margherita Zanin per il suo disco “Distanza in Stanza”. Consegnerà il premio Michele Monina a nome del Festival di Anatomia Femminile.

L’ingresso è libero con prenotazione. Per prenotare scrivere a segreteria@materialimusicali.itcon oggetto “Prenotazione Teatro Masini 5 ottobre Faenza” con nome, cognome e numero di cellulare.

La giuria che decreterà il vincitore è in via di formazione. Ad oggi sono confermati:

Antonio Albanese (Premio int. Lexenia Arte e Giustizia)

Maria Amato (Assoc. Indipendenti Australia)

Giuseppe Anastasi (cantautore e autore)

Salvatore Battaglia (Radio Zenith)

Giancarlo Bolther (Rock Impressions)

Francesco Bommartini (Doc magazine)

Luca Bulgarelli (fotografo)

Davide Catinari (Voxday)

Vincenzo Cimino (critico musicale)

Marcello Corvino (Corvino produzioni)

Roberto Costa (produttore Dalla, Carboni)

Luca D’Ambrosio (Musicletter)

Simone d’Andria (L’Olifante)

Angelo De Cave (Studio Rocca Romana)

Massimo Della Pelle (Rete dei festival)

Federico Durante (direttore Billboard)

Gabriele Finotti (Orzorock)

Cinzia Fiorato (Tg1)

Luca Fornari (ATCL)

Walter Giacovelli (Musplan)

Giovanna Gobbi (San Marino tv)

Paolo Gresta (Parallel Vision)

Bruno La Corte (promoter)

Alessandra Lanza (The vision)

Sara Lauricella (italianmusicnews)

Michele Lionello (Voci per la libertà)

Elisabetta Malantrucco (RadioRai)

Marco Mangiarotti (QN – ll Giorno)

Renato Marengo (Classic Rock)

Vincenzo Martorella (critico musicale)

Maya Erika (noteinvista)

Michele Monina (critico musicale)

Marco Mori (direttivo Audiocoop)

Mattia Pace (manager)

Vincenzo Rossi (Roccalling)

Marco Santoro (Dams Università di Bologna)

Rosetta Savelli (4live.it)

Tiziana Sconocchia (manager Phd)

Michele Scuffiotti (EdicolAcustica)

Tiberio Snaidero (Mescalina)

Francesco Spadafora (Radio Salentina)

Fiorella Tarantino (Indygesto)

Barbara Urizzi (Radio Capodistria)

Rossella Vetrano (Radio Leila).

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Ritorna il “Premio dei Premi”, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani di canzone d’autore intitolati ad artisti scomparsi.

La prossima edizione si terrà sabato 5 ottobre al Teatro Masini di Faenza, come sempre all’interno del Mei (in programma quest’anno dal 4 al 6 ottobre). Ognuno dei partecipanti proporrà, come sempre, un brano proprio ed una cover di un protagonista della musica italiana, in una sorta di passaggio di testimone.

La serata sarà una occasione unica per vedere, tutti insieme, i migliori cantautori emergenti del nostro Paese, in quella che è stato definita la “Champions League” della nuova canzone d’autore.

A fronteggiarsi saranno: Apice (per il Premio De André), Valentina Balistreri (per il Premio Lauzi), Chiara Effe (per il Premio Mario Panseri), gli Estro (per il Premio Pigro – Ivan Graziani), i Folk n’ Roll (per il Premio Manente), i Frigo (per il Premio Ciampi), Francesca Incudine (per il Premio Bianca D’Aponte), Giacomo Rossetti(per il Premio Pierangelo Bertoli), Micaela Tempesta (per il Premio Bindi).

Le prime due edizioni dell’iniziativa, ideata e diretta da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi, sono state vinte da Roberta Giallo (2017) e Daniela Pes (2018), mentre una prima sperimentale edizione nel 2008 aveva visto la vittoria di Ettore Giuradei. Roberta Giallo quest’anno sarà fra i presentatori della serata, come già lo scorso anno.

In sala ci sarà una nutrita e prestigiosa giuria di giornalisti e addetti ai lavori che decreterà il vincitore. A lui andrà una Targa e alcuni bonus: un premio in denaro di 500 euro offerto da Ilivemusic, uno speciale su JamTV e una corposa intervista per il bimestrale Vinile. Ed in più la possibilità di partecipare come ospite a “EdicolAcustica di Grosseto. 

Saranno inoltre assegnate delle menzioni per testo, musica e interpretazione.

Ospiti della serata con dei live appositamente realizzati saranno artisti di altissimo livello, come Riccardo Sinigallia (premiato per il suo “Ciao cuore” come miglior disco del 2018 dal “Forum del Giornalismo musicale”), Giovanni Truppi (premio PIMI 2019), Ginevra di Marco & Cristina Donà (che riceveranno un premio speciale del Mei per il progetto insieme costituito da un disco e da un tour).

La serata sarà trasmessa da Radio Popolare con uno speciale con interviste ed esibizioni.

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I Grace N Kaos, con la canzone “Nero” (sul tema dello sfruttamento del lavoro agricolo e del caporalato), hanno vinto il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti domenica sera a Rosolina Mare (Rovigo). Il contest si è svolto nell’ambito del festival “Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty”, evento in collaborazione con Amnesty International Italia che ospita ogni anno vari artisti, tra emergenti e affermati, che si sono contraddistinti per la loro sensibilità verso i diritti umani. L’edizione di quest’anno, la 22a, si è svolta fra il 18 ed il 21 luglio. Significativa la campagna supportata quest’anno: “Sui diritti umani non si torna indietro”.

I Grace N Kaos, primi rodigini ad aggiudicarsi il premio assoluto dopo 22 anni, hanno anche vinto il premio del pubblico ed avranno inoltre la possibilità di effettuare un tour di otto concerti promosso dal NuovoImaie.

Il Premio della critica è andato invece al fiorentino Giulio Wilson, mentre la targa “Il migliore per noi” di Viva la radio! Network se lo sono accaparrati i cagliaritani The Roomors. Molti sono stati, comunque, i consensi anche per gli altri due finalisti, Chiara Patronella e Chiara Effe.

Domenica c’era grande attesa anche per l’ospite d’onore Roy Paci, vincitore del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big per la canzone “Salvagente” (realizzata con Willie Peyote). L’artista siciliano si è esibito in serata con il rapper Picciotto; i due, che erano accompagnati dal producer Gheesa, hanno portato in scena un mash up di sonorità che ha attraversato i rispettivi stili musicali e contenuti, così come avevano nel mese di maggio a Palermo nella manifestazione-concerto May-Day, organizzata per finanziare le missioni della ong Mediterranea Saving Humas.

Con Roy Paci c’è stato anche un incontro pomeridiano alle 18.30 al Centro congressi, nel quale ha fra l’altro dichiarato: «Non penso di essere io il protagonista di questo premio, vorrei che il protagonista fosse l’umanità delle persone. Questo premio è come la pacca di una amica, Amnesty, che ti dice ‘continua cosi, ci sono io a fianco a te’ per quello che ho fatto schierandomi in prima persona. Sono emozionatissimo, mi viene da piangere, come un bambino. Senza vergognarmene».

Quattro giorni di musica, arte, impegno civile, emozioni e divertimento: è questo il consolidato format del festival che ha visto sul palco grandi ritorni, come i Pupi di Surfaro (vincitori della scorsa edizione), le Mujeres Creando, Kumi Watanabe, Michele Mud, Bo.Ro.Fra e altri ospiti importanti come Gio Evan, La Municipàl e Valerio Piccolo, alla loro prima esperienza a “Voci”. Senza dimenticare gli altri semifinalisti, Giovi & Massimo Francescon Band, Enzo Beccia e Bif, e i presentatori delle serate, Savino Zaba (Radio1 Rai) e Carmen Formenton (Voci per la Libertà).

A decidere prima i finalisti e poi il vincitore è stata una giuria di grande prestigio composta da giornalisti, addetti ai lavori e esponenti di Voci per la libertà e Amnesty International. Tra semifinali e finale è stata formata da: Claudio Agostoni (Radio popolare), Giò Alajmo, Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cesarotti (Amnesty International Italia), Nicola Dalla Pasqua (Amnesty International Veneto), Enrico de Angelis (storico della canzone), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (giornalista e operatore), Aldo Foschini (Musica nelle Aie), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Gianluca Mura (Radio41), Elisa Orlandotti (Funny Vegan), Angelo Pangrazio (Tgr Veneto), Valerio Piccolo (musicista), Riccardo Pozzato (musicista), Silva Rotelli (ideatrice di Inalienabile), Emanuele Scatarzi (Viva la Radio! Network).

Voci per la libertà non è solo musica: durante le giornate del festival è stato possibile visitare due mostre, una era “In arte Dudu” (la Dichiarazione universale dei diritti umani illustrata da giovani artisti) e l’altra quella di Andrea Artosi (Artax) “Parliamone in piazza”, su numeri e persone di origine straniera abitanti a Rovigo. E due installazioni: “Love difference”, l’arte urbana per la socializzazione, ed “Inalienabile”, opera immersiva di Silvia Rotelli su musica e diritti umani.

Partner della manifestazione quest’anno è stato il progetto Hatemeter, che ha lo scopo di accrescere le conoscenze sull’hate speech (ovvero l’incitamento all’odio e alla discriminazione) anti-islamico online e di sostenere le ONG nella lotta all’islamofobia a livello europeo. La piattaforma Hatemeter è sperimentata e validata in Italia da Amnesty.

Il festival avrà una coda con due eventi sotto il nome di “Voci per la Libertà in tour”. Sabato 27 luglio alle 19 a Porto Tolle (RO), sulla spiaggia di Barricata Bagno Olimpo, un concerto dei Marmaja, sabato 3 agosto sempre alle 19.00 a Porto Tolle ma sulla spiaggia di Boccasette Bagno Scano Palo, concerto dei Do’storieski.

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Domani, giovedì 11 aprile, omaggio ad Antonio Gramsci con SCHIZZALORU. La forza assoluta della verità, significativo titolo dello spettacolo – nuova produzione del Crogiuolo – che viene proposto (in collaborazione con Anpi e Cgil) alle 21.00 nella SALA BANCRI di FUCINA TEATRO e che sarà prima introdotto da un intervento dello storico Gianluca Scroccu. L’ideazione, il testo e la regia sono di Rita Atzeri, in scena con Luca Lai (vero protagonista di questo lavoro con l’interpretazione del vissuto di Gramsci, dall’infanzia all’età adulta, ha iniziato il suo percorso in teatro con il progetto Migranti di Cada Die, finalizzato a fornire alla disabilità, sia fisica che psichica, voce ed espressione) e Franco Siddi (storico attore della compagnia Teatro Olata di Quartucciu). Le musiche, originali, verranno eseguite dal vivo da Chiara Effe.

“Schizzaloru” è un termine sardo che fa riferimento agli schizzi d’acqua con cui Gramsci si divertiva da bambino a far veleggiare brigantini e sciabecchi. L’assunto su cui si fonda lo spettacolo, partendo e ritornando alle parole dette dall’intellettuale e politico di Ales, è che il destino della sua vita si sia delineato negli anni dell’infanzia. Quei giochi evidenziano il legame profondo con la Sardegna, che Nino, non a caso, userà richiamando l’infanzia, appunto, come metafora per spiegare i concetti di giustizia, di impegno, di uguaglianza, e quindi la storia e la politica, ai propri figli bambini. A raccontare questo Gramsci, nei panni di una cantastorie che vuole trasferire ai giovani di oggi un messaggio di impegno, è la cantautrice Chiara Effe. Le sue note (le canzoni sono composte da lei) evocano sul palco, facendo prendere loro vita, gli spiriti di Ciccitto (Franco Siddi), il padre di Antonio, di Antonio bambino (Luca Lai), ma consapevole di quello che sarà il suo domani, e della sorella Teresina (Rita Atzeri).
Fonti d’ispirazione per la stesura del testo dello spettacolo sono state le biografie di Gramsci, quella, famosa, di Giuseppe Fiori e la più recente di Angelo D’Orsi, le lettere dal carcere, il libro di Alessio Paulesu “Nino mi chiamo”, alcune fiabe, come “L’albero del riccio”. In scena il dialogo impossibile tra padre e figlio, l’uno alla ricerca dell’altro, e il rovesciamento per Gramsci dal ruolo di figlio a quello di padre, circondato da un’aura di incompiutezza per la lontananza dalla famiglia a cui venne costretto dalla lunga detenzione in carcere fino alla morte, causata dalle sofferenze, fisiche e psicologiche, patite e dalle sempre precarie condizioni di salute.

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spettacolart.it e l’associazione culturale Gong organizzano, in collaborazione con Stefania Adamu e l’associazione The Flame di Marco Pinna e Monica Venerdiano, “Musicanto”, spettacolo di beneficenza a favore di giovani che si trovano in condizioni di disagio sociale, che si terrà sabato 29 dicembre, alle 21.00, nell’Auditorium della Basilica di Sant’Elena, a Quartu Sant’Elena.

spettacolart.it , dell’associazione culturale Gong, si occupa della promozione gratuita della musica e degli artisti e delle tradizioni musicali della Sardegna e, in occasione del nostro quarto anno di attività, ha organizzato un concerto di beneficenza per raccolta fondi a favore di giovani che si trovano in condizioni di disagio sociale, per dar loro la possibilità di partecipare di un corso di avviamento alla musica che sarà condotto da Francesco Sotgiu, polistrumentista di esperienza di livello internazionale. 

Presentano le loro nuove produzioni:

– Gigi Marras: presenta alcuni brani del nuovo disco “Quando sarò più giovane”, con Francesco Sotgiu alle percussioni e Piero Di Rienzo al contrabbasso

– Chiara Effe, fresca recente della vittoria al Premio De Andrè con il brano “La strada dei giardini”, presenta il suo ultimo album, con Emilia Mulas al clarinetto

– Lavinia Viscuso presenta le sue ultime produzioni

– Andrea Andrillo, presenta alcuni brani del suo ultimo album

– Mübin Dünen presenta alcuni brani del suo ultimo album  

– Panky Alma, con Francesco Carboni alla chitarra e Luca Attene al basso, presenta alcuni brani del nuovo cd 

– Claudio Deoricibus, chitarra new flamenco presenta alcuni brani dei suoi cd

– Tony Carbony, il poliedrico artista con una performance ironica.

E la partecipazione di Stefano Minnei alla fisarmonica.

Presenta la serata Stefania Adamu.

ASIA_Panky Alma

 

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«L’appuntamento di Fonni dimostra che le periferie e le aree interne dell’isola meritano un maggior coinvolgimento e che il loro inserimento nei circuiti di promozione dell’editoria libraria isolana, compensa e integra efficacemente il quadro già consolidato.»

Con queste parole la presidente dell’AES, Simonetta Castia, ha tracciato in sintesi il bilancio dell’ultima tappa dell’“Isola dei libri”, un’iniziativa conclusa positivamente per partecipazione di pubblico e interesse mostrato. «Ora occorre restituire forza e un robusto sostegno alle case editrici sarde, sempre più bisognose di interventi strutturali e di attenzione da parte della politica», ha specificato la dirigente.

L’evento culturale “Libri in Barbagia”, organizzato dall’AES con il sostegno della RAS, al centro Ceas è stato molto seguito nell’arco delle tre giornate, con picchi di presenze attratte in particolare dall’esibizione del musicista Gavino Murgia e dal momento conclusivo dedicato alla fascia giovanile.

C’era grande attesa per la presentazione in pubblico del teaser del film “Iskìda dalla terra di Nurak”, il video girato per promuovere l’omonimo romanzo fantasy di Andrea Atzori, dal quale il regista americano Anthony La Molinara vorrebbe realizzare un lungometraggio.

Insieme all’autore, l’editore Francesco Cheratzu di Condaghes ha illustrato i dettagli del lavoro, per poi presentare diversi protagonisti del film, a partire dall’interprete di Iskìda, l’attrice Veronica Obinu, l’autore del time-laps, Danilo Atzori ed altri partecipanti alla realizzazione del corto. Tra i protagonisti non poteva mancare il “cane fonnese”. Un giovane esemplare è entrato in sala accompagnato dall’addestratore ed esperto Alberto Chisu, che ha spiegato come è riuscito a gestire i rapporti del suo “Astula” con gli attori e la troupe durante le riprese.

L’ultima serata è stata occasione anche per presentare l’anteprima di “Adotta un libro sardo”. Diego Corraine di Papiros e Francesco Cheratzu di Condaghes, due tra i principali editori sardi che si occupano di libri per ragazzi, hanno mostrato al pubblico le ultime novità librarie per i giovanissimi e per gli studenti, con i quali stanno svolgendo laboratori nelle scuole elementari e medie.

Tra le iniziative di maggior interesse culturale c’è stato il convegno di presentazione della collana “Corpora delle antichità della Sardegna. Archeologia e territorio in età prenuragica e nuragica”. Sono intervenuti il sindaco Daniela Falconi, l’archeologo Alberto Moravetti, l’assessore regionale della Cultura, Giuseppe Dessena, la catalogatrice Gianfranca Salis, responsabile del patrimonio archeologico della soprintendenza di Cagliari e l’editore Carlo Delfino.

Alberto Moravetti ha evidenziato l’importante ruolo delle università di Sassari e Cagliari nella realizzazione del progetto, che è stato portato a termine con l’apporto delle Soprintendenze regionali competenti e il fondamentale ausilio di una squadra di studiosi che hanno partecipato alle diverse campagne di catalogazione. Il corpus di schede – dato da 1.300 schede per ciascun ambito tematico – è confluito in una complessa e ricchissima banca dati, accessibile e consultabile online. Essa offre una panoramica ampia e aggiornata sulla produzione artistica e artigianale delle diverse civiltà dell’isola per i distinti orizzonti culturali: Prenuragico, Nuragico, Fenicio-punico, Romano e altomedievale.

Giuseppe Dessena ha parlato del piano di scavi messo in campo dalla Regione, definito come l’intervento più massiccio che si ricordi negli ultimi anni a livello regionale, frutto di una concertazione con le università. L’esponente della giunta Pigliaru ha specificato come la scelta dei luoghi sia frutto di una interlocuzione tra Regione, Università, Soprintendenze e Comuni.

Salis ha invece annunciato l’imminente campagna di scavi sul complesso di Gremanu a Fonni. La catalogatrice ha evidenziato la complessità delle avvenute fasi di catalogazione, e l’importanza dell’utilizzo di un registro linguistico capace di centrare l’obiettivo di una corretta comunicazione. Ad analizzare le fasi della pubblicazione è stato Carlo Delfino, curatore di quattro dei cinque volumi della collana, specificando le difficoltà incontrate nell’editare pubblicazioni così complesse, che necessitano di mettere insieme un ampio team di altissima professionalità e competenza.

L’intera manifestazione si è conclusa sulle note dello spettacolo musicale “Un paese ci vuole”, il reading-concerto proposto dall’attore Giacomo Casti e dalla cantautrice Chiara Effe, vincitrice quest’anno del Premio De Andrè. Il viaggio letterario dei due artisti ruota attorno al concetto di paesitudine, di riflessione sul senso di comunità, guidando lo spettatore all’interno delle pagine più significative della letteratura sarda. I brani della cantautrice si sono fusi alla perfezione con alcune emblematiche pagine della letteratura sarda tratte dagli scritti di Satta, Angioni, Deledda e Nivola, e dai testi in campidanese di Benvenuto Lobina.

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Con uno speciale omaggio agli straordinari pani di Sardegna è stata inaugurata stamani a Fonni la manifestazione “Libri in Barbagia”, ultima tappa della mostra diffusa regionale dell’editoria libraria sarda organizzata dall’AES e finanziata dalla Regione. Al centro Ceas, di fronte ai ragazzi delle scuole e un pubblico numeroso, l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena ha dato il via ai lavori al fianco della sindaca di Fonni Daniela Falconi e della presidente AES Simonetta Castia.

Quella dei pani è una rappresentazione simbolica che unisce bellezza e ricchezza al contempo, un elemento quindi altamente rappresentativo delle manifestazioni di promozione della lettura, nelle quali il valore aggiunto sta da un lato nella crescita culturale in senso intrinseco, e dall’altra nell’indotto economico interconnesso.

Di fronte a una suggestiva esposizione di pani rituali di Fonni e del territorio barbaricino, l’operatrice culturale Serena Meloni ha illustrato le particolarità di un pane tipico del luogo, “Su coccone ‘e flores”, cioè il pane rituale di San Giovanni, tra i più rappresentativi della comunità, e ne ha descritto alcune icone come sos pugioneddos, che «potrebbero in qualche modo essere collegate ai riti di fondazione del paese».

È proseguita una approfondita prolusione a tema in collaborazione con la Ilisso. Anna Pau ha spiegato quanto sia importante conoscere il pane per meglio comprendere la comunità in cui è prodotto. Per comprendere meglio questo concetto, ha illustrato ai ragazzi alcune narrazioni letterarie sulla magia del pane presenti negli scritti di Costantino Nivola, e quindi il carattere evocativo attribuito a questo alimento in uno dei passi più drammatici del Macbeth.

Antonello Cuccu ha invece ricordato l’importanza delle donne nella realizzazione del pane, capaci di realizzare esemplari con una maggiore cura e attenzione rispetto agli uomini, menzionando il rapporto di grande trasporto verso il pane di una grande artista come Maria Lai.

Il programma di domani. Sabato 15 dicembre, alle 11.00, la sala conferenze CEAS accoglierà il dibattito “Bilinguismo e comunità, una lingua alla portata di tutti. I riflessi sull’editoria del nuovo testo unico sulla lingua e cultura sarda”, moderato da Antonello Garau. Parteciperanno gli editori Diego Corraine di Papiros, Francesco Cheratzu di Condaghes e Maria Marongiu di Alfa Editrice.

Gli incontri con gli autori prenderanno il via alle 17.00, con l’intervento dell’autrice Francesca Pau, che presenta “Giorgio Asproni, una vita per la democrazia” (Paolo Sorba Editore) realizzato assieme a Tito Orrù,

Alle 17.45 Isabella Mastino presenta “Ma io non vedevo quella luna. Breve antologia di Grazia Deledda” (Alfa Editrice). L’ultima presentazione, alle 18.30 vedrà impegnato Diego Corraine nell’illustrazione del libro “In mesu de amigos” di Amos Oz  (Papiros). Alle 20 sarà il momento dell’attesa proiezione del film “A tenore”, prima esperienza cinematografica di Gavino Murgia, che subito dopo si esibirà in concerto.

Domenica 16 dicembre, la sala conferenze CEAS ospiterà,alle 11.00, il dibattito “Corpora delle antichità della Sardegna. Archeologia e territorio in età prenuragica e nuragica”. Dopo il saluto della sindaca Daniela Falconi interverranno l’assessore regionale Giuseppe Dessena, lo storico Attilio Mastino, l’archeologo Alberto Moravetti, l’archeologa Gianfranca Salis e l’editore Carlo Delfino.

Si riprende nel pomeriggio con l’anteprima di “Adotta un libro sardo”, speciale sezione dedicata alle scuole.

Alle 16.30, per “I libri si raccontano”, con un accenno alle loro pubblicazioni per ragazzi, interverranno Francesco Cheratzu (Tre maghi alla deriva, Nemici, Porci e principesse, Volo nel passato, Janàsa, Rossoblù chestoria!) e Diego Corraine (Sas aventuras de Pinocchio, Càntigu de Nadale, Librigheddu pro pitzinnos de cada colore).

Alle 18.00, per la prima volta sarà proiettato in pubblico il teaser del film “Iskìda dalla terra di Nurak” (Condaghes), a corollario dello speciale per i ragazzi sulla trilogia fantasy ad ambientazione nuragica di Andrea Atzori. Assieme all’autore parteciperanno le illustratrici Dany & Dany, alcuni protagonisti del film e l’editore Francesco Cheratzu.

La manifestazione si conclude alle 20.00, con un reading concerto dal titolo “Un paese ci vuole”, un viaggio letterario e musicale dentro le pagine della letteratura sarda che vedrà protagonisti Giacomo Casti e Chiara Effe.