22 April, 2025
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Con il concerto di Enzo Favata al Teatro Centrale di Carbonia si è chiusa, domenica 22 dicembre, la 39ª edizione del festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, la rassegna musicale internazionale che, oltre alla città mineraria, sulle ali degli eventi itineranti di “Jazz Around”, ha toccato diversi centri in una sorta di viaggio tra i luoghi più suggestivi del Sulcis Iglesiente, la sua storia millenaria, la natura incontaminata e le sue ricchezze enogastronomiche.

Filo conduttore dell’intera rassegna, dedicata a Euterpe “La Musa della Musica”, è la figura della donna. E da lei, partendo dalla ispiratrice di musicisti e poeti, l’associazione culturale Punta Giara è voluta partire dedicando tutti gli eventi al tema dei temi dei giorni nostri: la donna, tra passato e futuro, il suo ruolo nella musica e l’ancora più difficile ruolo che ricopre nella società tra passato e presente, nell’eterna lotta per l’emancipazione e la parità. E, soprattutto, la donna di oggi che riesce ad essere lo specchio del passato, ma anche la proiezione del futuro.

Un intenso mese di appuntamenti che, da novembre a dicembre, oltre ad Enzo Favata, ha visto alternarsi musicisti quali Dalila Kayros e Danilo Casti, Denise Gueye con Simone Faedda, Marco Occhioni, Bruno Brozzu e Francesco Lento, Silvia Cristofalo, Manuela Ragusa e Mario Pierno, Marta Loddo e Alessandro Cau, Roberto Tangianu e Peppino Bande, Chiara Effe e Alain Pattinoni ed Elisa Carta. Musicisti che, oltre al Teatro Centrale, palcoscenico principale del festival, si sono esibiti anche in suggestivi scenari come la Tomba dei giganti di Barrancu Mannu, il parco archeologico di Pani Loriga e la Cantina Santadi, tutti a Santadi, la chiesetta campestre di San Leonardo a Perdaxius, l’aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, Piazza Marconi a Narcao, Villa Salazar a Piscinas, la spiaggia di Is Solinas a Masainas, il Muma (Museo del mare) di Sant’Antioco e il Macc, il Museo d’arte contemporanea di Calasetta, la Grande miniera di Serbariu e il villaggio di Sirri, a Carbonia. Luoghi che sono stati anche scenario di visite guidate, escursioni e trekking tra storia e natura.

“Ai confini tra Sardegna e Jazz”, sul filo della rassegna interamente dedicata alle donne, oltre ad aver celebrato il 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha ospitato anche il reading letterario “Ricordatemi come vi pare” di Michela Murgia con Lia Careddu e Francesco Medda “Arrogalla”, la presentazione del libro “Non è lei” della giornalista e scrittrice Maria Francesca Chiappe, la giornata di sensibilizzazione e screening a cura della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori e una tavola rotonda al tema “Note di donna: Empowerment al femminile: visioni, esperienze professionali e personali di donne” che, moderata dalla giornalista Francesca Arrius, ha visto la partecipazione di musiciste e artiste quali le cantanti Elisa Carta e Natascia Capurro, l’attrice e regista teatrale Anna Pina Buttiglieri, la fotografa e regista Giulia Camba e Carlo Cabula, chirurgo senologo e presidente della Lilt Cagliari. Un momento di confronto, di riflessione e di sensibilizzazione sulle donne, le loro storie fatte di pregiudizi e ostacoli da abbattere e piccoli e grandi successi, non solo in campo musicale.

«In questa edizione del festival abbiamo voluto dare risalto alla figura femminile. Nel corso degli anni abbiamo sempre lavorato con grandi artiste donna, ma spesso ha evidenziato Paolo Sodde, presidente dell’Associazione culturale Punta Giaranon gli si dava la giusta attenzione. Basilio Sulis, lo storico fondatore della rassegna scomparso alcuni anni fa, voleva che ciò non accadesse più e intendeva dedicare un festival solo ed esclusivamente alla figura della donna, delle cantanti, delle musiciste e delle artiste e non solo che lavorano tra mille difficoltà e ostacoli in tutti i settori della musica e dell’arte. Nel mio caso posso dire che sono proprio le donne che, sin dalla giovane età, mi hanno dato la forza per portare avanti le mie passioni, tra cui la musica. Ecco perché abbiamo voluto dedicare a tutte loro il nostro festival.»

Il festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz 2024” è stato realizzato grazie al contributo della Presidenza del Consiglio e della Giunta regionale, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’Assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato della Regione Autonoma della Sardegna, del Mibac – Ministero della Cultura, della Fondazione di Sardegna e in collaborazione con il Comune di Carbonia e altri main sponsor come la Cantina sociale di Santadi e la Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e la Fondazione del Cammino minerario di Santa Barbara.

Oltre alla rassegna itinerante “Jazz Around”, il festival ha dato spazio anche ad un’altra rassegna collaterale denominata “Extra Jazz”, con serate all’insegna di Dj set negli spazi del Nuovo Caffè del Portico di Carbonia.

 

Il festival internazionale “Ai confini tra Sardegna e Jazz 2024”, con la sua 39ª edizione, prosegue il suo percorso itinerante per città e paesi del Sulcis e nel prossimo fine settimana approda a Carbonia, dal 19 al 22 dicembre.

L’intera serie di concerti avrà come denominatore comune le donne e il loro fondamentale ruolo d’influenza sulla musica attraverso la creatività e il contributo artistico come compositrici, performer, musiciste, cantanti e amanti di una delle sette arti.

«Massima soddisfazione per essere riusciti a portare nel nostro teatro una rassegna di così alto spessore che consente di mantenere alta l’attenzione sulle tematiche legate alla figura della donna ed al suo ruolo. Si parte dal dato musicaleevidenzia Giorgia Meli, assessora alla Cultura, Sport, Spettacolo, Patrimonio e Decentramento del comune di Carboniaper arrivare a scandagliare tutti i settori nei quali quotidianamente la Donna si deve cimentare per vedere affermato il suo ruolo e le sue potenzialità.»

Attraverso questo viaggio il pubblico avrà la possibilità di andare alla scoperta di alcune delle compositrici più importanti e innovative della nostra epoca. Non mancheranno le tavole rotonde con le esponenti più significative del settore e si porrà l’accento sulle donne che fanno musica e quelle che creano spettacolo. Ma sarà anche l’occasione per ascoltare storie che racconteranno alle nuove generazioni che l’arte vive anche del contributo femminile e che le donne possono fare e vivere di arte. Racconti che potranno anche aiutare a promuovere la parità di genere nella società e a sfidare i preconcetti culturali che hanno influito negativamente sulla partecipazione e la rappresentazione delle donne nella musica.

In questo senso, da non perdere domenica 22 dicembre, il doppio appuntamento con la Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, per una serie di visite senologiche gratuite nei locali del comune di Carbonia e, alle 11.00, nella sala consiliare del Comune, con “Note di donna. Empowerment al femminile: visioni, esperienze professionali e personali di donne”, tavola rotonda al femminile con diverse donne (musiciste, artiste, manager e tante altre) che condivideranno con tutti la loro esperienza personale e professionale, ricca di successi e difficoltà. All’evento parteciperà anche un rappresentante della Lilt per sensibilizzare la lotta contro i tumori e l’importanza della prevenzione. Lo scopo dell’incontro è quello di evidenziare ancora maggiormente quanto sia importante il ruolo della donna nella società odierna.

Il programma

Teatro Centrale di Carbonia

Giovedì 19 dicembre

Ore 21.00 – DALILA KAYROS (Dalila Kayros, voce e Danilo Casti, elettronica)

Venerdì 20 dicembre

Ore 21.00 – “CHRISTMAS JAZZ SONGS” DENISE GUEYE 5ET”

(Denise Gueye, voce, Simone Faedda, chitarra, Marco Occhioni, contrabbasso, Bruno Brozzu, batteria e Francesco Lento, tromba)

Ore 22.00 – READING LETTERARIO “RICORDATEMI COME VI PARE” DI MICHELA MURGIA con Lia Careddu (letture) e Francesco Medda Arrogalla (musiche)

Sabato 21 dicembre

 

Ore 21.00 – PRESENTAZIONE DEL LIBRO “NON È LEI” DI MARIA FRANCESCA CHIAPPE con Maria Francesca Chiappe (scrittrice) e Giuseppina Fanti (moderatrice)

Ore 21.30 – IL FILO ROSSO NEL JAZZ: STORIE DI DONNE PER I DIRITTI CIVILI con Silvia Cristofalo (voce, musiche e chitarra)

Ore 22.00 – ROSE SPEZZATE: RACCONTI DI DONNE IN MUSICA

Con Manuela Ragusa (voce) e Mario Pierno (chitarra)

Domenica 22 dicembre

Ore 21.00 – HAND CLAPPING ENDS con Marta Loddo (voce, elettronica), Alessandro Cau (percussioni, elettronica)

Ore 22.00 – ENZO FAVATA

Eventi collaterali

Venerdì 20 dicembre

(Necropoli di Is Loccis Santus – San Giovanni Suergiu)

Ore 10.00 – VISITA GUIDATA NECROPOLI IS LOCCIS SANTUS

Ore 11.00 – CONCERTO “PAESAGGI SONORI” ROBERTO TANGIANU-PEPPINO BANDE con Roberto Tangianu (launeddas) e Peppino Bande (organetto)

Sabato 21 dicembre

(Grande Miniera di Serbariu – Carbonia)

Ore 15.00 – VISITA GUIDATA Al MUSEO DEL CARBONE E ALLA MINIERA DI SERBARIU

Ore 17.00 – CONCERTO CHIARA EFFE & ALAIN PATTITONI con Chiara Effe (voce, chitarra classica) e Alain Pattitoni (chitarra elettrica)

Domenica 22 dicembre

(Villaggio di Sirri – Carbonia)

Ore 9.30 – VISITA GUIDATA AL VILLAGGIO DI SIRRI

Ore 10.00 – CONCERTO ELISA CARTA “S’INCONTRU” con Elisa Carta (voce)

Durante l’intero festival, dal 19 al 22 dicembre, dalle 19.00, spazio anche alla rassegna “Extra Jazz” con serate all’insegna di Dj set negli spazi del Nuovo Caffè del Portico di Carbonia.

 

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Si è tenuta oggi, giovedì 12 dicembre, a Cagliari, la presentazione alla stampa del Polo Bibliotecario F35 e del Progetto Bixinau.
 
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti Ersilia Bussalai, direttrice della Biblioteca Universitaria, Patricia Olivo, Segretaria regionale Mibact, Pasquale Mascia, coordinatore dell’Ufficio Archivio storico e Biblioteche e del Sistema Bibliotecario Comunale, Giannina Canu, bibliotecaria, direttrice scientifica del progetto BIXInAU, Bepi Vigna, del Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari, Michele Pipia, di Arc Onlus.

Nuova vita per l’ex scuola elementare di Cagliari Edmondo De Amicis. L’edificio in via Falzarego 35 si è riconvertito in un innovativo presidio culturale e sociale. Si tratta del Polo bibliotecario F35, in via di costituzione con ben cinque biblioteche specializzate e riconosciute dal Servizio bibliotecario nazionale (SBN) e in fase di inserimento nel Polo Regionale, come parte del Sistema Archivistico-Bibliotecario del comune di Cagliari.

Il nuovo polo bibliotecario cittadino è formato dai fondi librari di cinque cooperative e associazioni – per un totale di oltre 20mila volumi, periodici e materiale multimediale in parte già disponibile nel sistema Sebina Opac – che si sono trovate a coabitare nell’ex edificio scolastico a partire dal 2015, a seguito di un bando del Comune di Cagliari per l’assegnazione degli spazi: la Società Cooperativa La Tarantola – Centro di Documentazione e Studi delle Donne, la Cooperativa sociale Teatro del Sale Cagliari, l’ARC Onlus, l’associazione culturale La Fabbrica Illuminata, l’associazione Hybris – Centro Internazionale del Fumetto,

IL PROGETTO

Riunitesi in un comitato di gestione, le cinque realtà culturali cagliaritane hanno ideato BIXInAU, Biblioteche Insieme X (per) Interventi e Azioni Urbani, progetto finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismoPiano “Cultura Futuro Urbano” , Biblioteca casa di quartiere con un contributo di 80 mila euro.

Il progetto – dell’importo totale di 100 mila euro, con 20 mila euro di cofinanziamento a carico dei partner – è uno dei soli 3 selezionati per la Sardegna, su un totale di 45 ammessi al contributo. Il Polo bibliotecario F35 è stato “premiato” dal bando per il suo ruolo di presidio culturale in un’area urbana, che comprende i quartieri di Tuvumannu e Sant’Avendrace, caratterizzata da una marginalità economica e sociale e dalla carenza di servizi e spazi pubblici per la fruizione della cultura e per la socializzazione.

BIXInAU prevede sia l’adeguamento dell’ex teatrino della scuola per la sua riconversione in sala polifunzionale (intervento in corso, che occuperà appena il 20% del budget), sia un ricco programma di attività. Dopo l’avvio in ottobre di due prime iniziative – il laboratorio di sceneggiatura cinematografica del Centro Internazionale del Fumetto curato da Bepi Vigna ed il ClosLieu, il gioco del dipingere, innovativo progetto curato da Stefanie Tost e promosso dal Teatro del Sale di Cagliari, nel quale al riparo da giudizi e aspettative, attraverso l’arte ci si libera da sovrastrutture e ci si completa immersi nei colori – tra gennaio a maggio del prossimo anno il Polo Bibliotecario F35, nella sua sede e in diversi luoghi dei quartieri cagliaritani Sant’Avendrace, Tuvixeddu eTuvumannu, si avvicina alla cittadinanza attraverso decine di appuntamenti capaci di coinvolgere in modo attivo i suoi potenziali utenti: interventi di animazione della lettura, sportelli informativi e laboratori, corsi di alfabetizzazione informatica e coding, mostre, proiezioni cinematografiche, eventi performativi, e tanto altro. 

Tante le attività finalizzate al recupero della memoria sui luoghi dei due quartieri, a partire dall’ex scuola elementare che oggi ospita il polo bibliotecario, passando per l’area archeologica di Tuvixeddu, fino alla Laguna di Santa Gilla. Varie le incursioni in luoghi non convenzionali, come i mercati e le abitazioni private.

Due gli obiettivi del progetto: potenziare i servizi già offerti e avvicinare al polo bibliotecario gli abitanti dei quartieri coinvolti, intessendo una rete di rapporti tra realtà culturali, sociali ed economiche, nel rispetto di quella idea di “vicinato”, bixinau in sardo campidanese, che da una parte affonda le sue radici nella Sardegna più  arcaica, dall’altra si apre al mondo che cambia e accoglie nuove culture, famiglie e tradizioni.

LE ATTIVITÀ

INTERVENTI DI ANIMAZIONE TERRITORIALE E DELLA LETTURA. È finalizzata al recupero della storia dei quartieri coinvolti nel progetto l’iniziativa Contus de Bixinau, una serie di incontri, condotti dallo scrittore Gianni Mascia, per raccogliere le storie dei residenti e trasformarle su carta. Tre gli interventi: nel primo, a gennaio, a cura di ARC Onlus, è in programma la proiezione del documentario di Clara Murtas “Paolina era la madre di Giulia” (2015, 19’ 52’’). Il film parla del quartiere di Sant’Avendrace attraverso la storia e i racconti della mamma della regista, autrice ed attrice cagliaritana; nel secondo, da marzo a maggio del prossimo anno, in collaborazione con la Comunità dei pescatori Laguna di Santa Gilla, è incentrato sulla raccolta di testimonianze che illustrino, anche attraverso un significativo repertorio fotografico, l’importanza dell’attività ittica attorno alla quale si è sviluppata quest’area della città; nel terzo, a maggio, in collaborazione con Monumenti Aperti 2020 e con l’Istituto Comprensivo Satta – Spano – De Amicis, s’intende ricostruire la storia dell’edificio che oggi ospita il Polo Bibliotecario, la ex scuola Spano – De Amicis, edificato all’inizio degli anni ’50 del secolo scorso e frequentato da migliaia di cagliaritani. I “contus” sono destinati a essere oggetto di una mostra  diffusa nei quartieri dell’area di pertinenza e ad essere raccolti in un piccolo albo, stampato e messo a disposizione degli utenti del Polo Bibliotecario.

Tra gennaio ed aprile è in programma L’assaggia storie, incursioni letterarie nei mercati di quartiere a cura del Polo Bibliotecario, con il Libera libri (scambio di libri “più o meno casuale”), con uno scaffale dedicato ad ogni piano del Polo. Tra gennaio ed aprile spazio alle letture e al Libera libri nei condomini ad alta densità abitativa del quartiere, in tre incontri a cura del Polo Bibliotecario. I più piccoli potranno partecipare a due iniziative a cura del Teatro del Sale di Cagliari nel Polo Bibliotecario: il progetto di animazione teatrale e promozione della lettura Con il naso all’ingiù (per bambini dall’età prescolare sino alle scuole medie, condotto dall’attrice Aurora Simeone) e Pesciolini d’Argento (da febbraio), durante il quale saranno i partecipanti al piccolo circolo di lettura ad organizzare e gestire lo scaffale Libera Libri. E ancora, sempre da febbraio, spazio al gruppo di lettura e di fotografia Donne di parola, a cura di Laura Farneti (Lepomme photostudio) e del Teatro del Sale.

LABORATORI E CORSI. Fino a febbraio del prossimo anno il Polo Bibliotecario F35 ospita il laboratorio di sceneggiatura cinematograficaa cura dell’autore e regista Bepi Vigna, del Centro Internazionale del Fumetto, per far acquisire agli allievi le basi della scrittura filmica. Il laboratorio è in corso da ottobre, così come il Closlieu, progetto ideato da Arno Stern e promosso a Cagliari da Stefanie Tost, formatasi con Arno Stern, in collaborazione con il Teatro del Sale: il Closlieu – “luogo chiuso, protetto” – è uno spazio raccolto, al riparo da aspettative, giudizi estetici e interpretazioni nel quale dipingere diventa un gioco per liberare l’arte e liberarsi da sovrastrutture, giudizi e aspettative. “Si pensa che con un pennello in mano  impariamo a disegnare, nel ClosLieu, con un pennello in mano, impariamo ad essere” (Arno Stern). Il ClosLieu andrà avanti sino al termine di BIXInAU ed è aperto a tutti.

Al rientro dalle vacanze al via altre sei iniziative. Due sono a cura di Arc Onlus: fino a febbraio un laboratorio di scrittura musicale con la cantautrice Chiara Effe e fino a marzo un corso base di Italiano per stranieri. Circola nel cinema A. Guy – Centro di Documentazione e Studi delle Donne realizza fino a marzo il laboratorio audiovisivo Guardo sento racconto, con il coordinamento didattico e scientifico di Maria Pia Brancadori. Teatro del Sale di Cagliari propone, invece, il laboratorio di animazione teatrale rivolto ai bambini Il colore delle emozioni, con l’obiettivo di esplorare in chiave teatrale il carattere e la personalità che contraddistingue l’unicità di ognuno di noi. E ancora, L’ombelico del bongo, laboratorio di educazione al ritmo, rivolto a bambini e ragazzi, con il percussionista Alessandro Melis. Venti lezioni, tra gennaio e maggio, per In-Formarsi, corso di alfabetizzazione informatica per adulti e anziani, tenuto da Davide Melis.

La figura del “supereroe” è il tema sviluppato nel laboratorio di comics, rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, a cura del Centro Internazionale del Fumetto. Le lezioni partono a febbraio, così come quelle di Scratch, corso base di coding a cura di Olinda Lampis, per Teatro del Sale di Cagliari, per imparare a programmare in modo creativo, ragionare in modo sistematico e a lavorare in maniera collaborativa. Sempre da febbraio è in programma il laboratorio di invito alla lettura per ragazzi Voltiamo pagina, a cura de La Fabbrica Illuminata, con l’attrice Elena Pau. L’iniziativa, rivolta ai ragazzi, è finalizzata alla realizzazione di un cd dove i ragazzi saranno protagonisti nell’interpretazione di alcuni brevi passi scelti durante l’intero percorso. Il mio libro più bello. Così recita il titolo del  laboratorio di costruzione di un Libro Pop Up per bambini, aperto ai ragazzi tra i 12 e i 14 anni, a cura di Aurora Simeone, del Teatro del Sale di Cagliari, dalla fine di febbraio.

MOSTRE. Segni particolari: Supereroe” è il titolo della mostra didattica sulla figura del Supereroe, che inaugura a gennaio: nell’esposizione curata da Stefania Costa del Centro Internazionale del Fumetto, le origini delle principali saghe super-eroistiche della storia del fumetto americano, raccontate attraverso un ricco corredo di illustrazioni e tavole, per porre l’accento sulla figura del supereroe inteso come “diverso” e “emarginato”, capace di trasformare  in un super-potere una sua dote e/o specificità, considerata comunemente dalla società motivo di esclusione o handicap. “Donne di parole” è la mostra fotografica (esito dell’omonimo gruppo di lettura) che apre i battenti a maggio. A seguito dell’attività di lettura  viene predisposto un set, in cui le lettrici vengono ritratte da una fotografa professionista con il libro che per loro ha un valore particolare, il libro del cuore.

ATTIVITÀ DI ASSISTENZA DEI CITTADINI. Dallo scorso novembre è attivo, su iniziativa di ARC Onlus uno sportello di accoglienza sulle tematiche LGBTQ.

SPETTACOLI E CINEMA. Dal 23 al 25 gennaio la nuova Sala polifunzionale viene inaugurata da Francesco Mandelli con “Proprietà e atto” (esilio permanente), fortunatissima produzione di BAM Teatro / La Corte ospitale, di Will Eno, per la regia di Leonardo Lidi. “Title and Deed” (titolo originale) è un monologo interpretato da un uomo che viene da una qualche parte imprecisata e che è arrivato qui. Nei suoi esilaranti e strazianti tentativi di comprendere se stesso e il modo che gli è rimasto, e di comprendere noi e il mondo in cui è arrivato, getta una luce decisamente necessaria sulla nostra intera esperienza collettiva. Il tempo di esecuzione, se il suo protagonista non muore o pensa ad altro, è di circa un’ora. Tra aprile e maggio il Centro Internazionale del Fumetto porta in dote nel progetto due iniziative: dei reading e performance di disegno dal vivo sulla figura del supereroe della disegnatrice Laura Congiu, con testi a cura di Lorella Costa e una rassegna di cinema d’animazione. In maggio, a chiusura di BIxiNAU, sono in programma due eventi performativinell’area archeologica di Tuvixeddu, a cura del Polo Bibliotecario.

Altri appuntamenti gratuiti animeranno la Sala Polifunzionale e l’intero Polo, tra febbraio e maggio.

Parte del finanziamento del progetto BIXInAU è destinata alla comunicazione ed alla promozione del Polo bibliotecario Falzarego 35, sia attraverso mezzi più tradizionali, come la cartellonistica, l’affissione di manifesti pubblicitari e la stampa, che sulla Rete, attraverso il sito e i canali social del Polo, perché l’intero Polo diventi sempre più “casa” per tutte le cittadine e i cittadini.

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Giovedì 24 ottobre, su Radio Popolare, andrà in onda il primo di due speciali sul “Premio dei Premi”, il contest che il 5 ottobre a Faenza ha visto confrontarsi i vincitori dei concorsi di canzone d’autore intitolati ad artisti storici.

Nella serata, che si è svolta al Teatro Masini nell’ambito del Mei, la vittoria è andata alla cantautrice sarda Chiara Effe (già vincitrice del Premio Mario Panseri) e ha decretato un podio tutto al femminile, con Francesca Incudine (già vincitrice del Premio Bianca D’Aponte) al secondo posto e Micaela Tempesta (già vincitrice del Premio Bindi) al terzo.

Lo speciale di Radio Popolare, curato da Matteo Villaci, andrà in onda giovedì alle 21.30. Seguirà un secondo in data da definire.

In un teatro Masini gremito, si sono esibiti anche ospiti come Riccardo Sinigallia (premiato per il suo “Ciao cuore” come miglior disco del 2018 dal “Forum del Giornalismo musicale”), Giovanni Truppi (premio PIMI 2019), Ginevra di Marco & Cristina Donà (che hanno ricevuto un premio speciale del Mei per il loro progetto insieme disco/tour).

Chiara Effe ha scritto il giorno dopo sui social: «Incoraggerò per tutta la vita qualunque bambino a inseguire i propri sogni. Fossero anche sulla luna. Perché sul palco, ogni volta, sale la Chiara di otto anni che desidera di nascosto di respirare musica. Non si possono spiegare certe cose. Grazie per i numerosissimi messaggi che mi avete mandato su tutti i canali possibili, grazie alla giuria, al pubblico e alla mia mamma, la più bella ieri in sala, la più bella davvero».

A lei vanno una Targa ed alcuni bonus: un premio in denaro di 500 euro offerto da Ilivemusic, uno speciale su JamTV e una corposa intervista per il bimestrale “Vinile”. Ed in più la possibilità di partecipare come ospite a “EdicolAcustica” di Grosseto.

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Ieri sera al Teatro Masini di Faenza, nell’ambito del Mei, si è svolta la finale del “Premio dei Premi“, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani di canzone d’autore intitolati ad artisti storici.

La serata ha visto la vittoria della cantautrice sarda Chiara Effe (già vincitrice del Premio Mario Panseri) e ha decretato un podio tutto al femminile, con Francesca Incudine (già vincitrice del Premio Bianca D’Aponte) al secondo posto e Micaela Tempesta (già vincitrice del Premio Bindi) al terzo.

In un teatro Masini gremito, con una scenografia curata da Andrea Campanini, si sono esibiti anche ospiti di altissimo livello come Riccardo Sinigallia (premiato per il suo “Ciao cuore” come miglior disco del 2018 dal “Forum del Giornalismo musicale”), Giovanni Truppi (premio PIMI 2019), Ginevra di Marco & Cristina Donà (che hanno ricevuto un premio speciale del Mei per il loro progetto insieme disco/tour).

La vincitrice è stata scelta da una nutrita (più di 70 i componenti) e prestigiosa giuria di giornalisti e addetti ai lavori. Il premio consiste in una Targa e alcuni bonus: un premio in denaro di 500 euro offerto da Ilivemusic, uno speciale su JamTV e una corposa intervista per il bimestrale “Vinile”. Ed in più la possibilità di partecipare come ospite a “EdicolAcustica” di Grosseto.

Per il Premio dei Premi in lizza c’erano anche Apice (per il Premio De André), Valentina Balistreri (per il Premio Lauzi), gli Estro (per il Premio Pigro – Ivan Graziani), i Folk n’ Roll (per il Premio Manente), i Frigo (per il Premio Ciampi), Giacomo Rossetti (per il Premio Pierangelo Bertoli).

Le prime due edizioni dell’iniziativa, ideata e diretta da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi, sono state vinte da Roberta Giallo (2017) e Daniela Pes (2018), mentre una prima sperimentale edizione nel 2008 aveva visto la vittoria di Ettore Giuradei. Roberta Giallo ha presentato la serata insieme a Enrico Deregibus.

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Manca poco alla nuova edizione del “Premio dei Premi”, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani di canzone d’autore intitolati ad artisti scomparsi. L’appuntamento è per sabato 5 ottobre, dalle ore 20.00, al Teatro Masini di Faenza, come sempre all’interno del Mei (in programma quest’anno dal 4 al 6 ottobre).

Ospiti della serata saranno artisti di altissimo livello, come Riccardo Sinigallia (premiato per il suo “Ciao cuore” come miglior disco del 2018 dal “Forum del Giornalismo musicale”), Giovanni Truppi (premio PIMI 2019), Ginevra di Marco & Cristina Donà (che riceveranno un premio speciale del Mei per il loro progetto insieme disco/tour).

La serata sarà anche una occasione unica per vedere, tutti insieme, molti dei migliori cantautori emergenti del nostro Paese, in quella che è stato definita la “Champions League” della nuova canzone d’autore.

In lizza ci saranno: Apice (per il Premio De André), Valentina Balistreri (per il Premio Lauzi), Chiara Effe (per il Premio Mario Panseri), gli Estro (per il Premio Pigro – Ivan Graziani), i Folk n’ Roll (per il Premio Manente), i Frigo (per il Premio Ciampi), Francesca Incudine (per il Premio Bianca D’Aponte), Giacomo Rossetti (per il Premio Pierangelo Bertoli), Micaela Tempesta (per il Premio Bindi).

Ognuno dei partecipanti proporrà, come sempre, un brano proprio ed una cover di un protagonista della musica italiana, in una sorta di passaggio di testimone. Quest’anno ci saranno brani di Bertoli, Bindi, Ciampi, Dalla, Daniele, De André, Graziani, Lauzi, Modugno.

In sala ci sarà una nutrita e prestigiosa giuria di giornalisti e addetti ai lavori che decreterà il vincitore. A lui andrà una Targa e alcuni bonus: un premio in denaro di 500 euro offerto da Ilivemusic, uno speciale su JamTV e una corposa intervista per il bimestrale “Vinile”. Ed in più la possibilità di partecipare come ospite a “EdicolAcustica” di Grosseto. Saranno inoltre assegnate delle menzioni per testo, musica e interpretazione.

Le prime due edizioni dell’iniziativa, ideata e diretta da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi, sono state vinte da Roberta Giallo (2017) e Daniela Pes (2018), mentre una prima sperimentale edizione nel 2008 aveva visto la vittoria di Ettore Giuradei. Roberta Giallo quest’anno sarà fra i presentatori della serata, come già lo scorso anno.

Durante la serata sarà assegnato un Premio speciale “Indie Music Like” a Margherita Zanin per il suo disco “Distanza in Stanza”. Consegnerà il premio Michele Monina a nome del Festival di Anatomia Femminile.

L’ingresso è libero con prenotazione. Per prenotare scrivere a segreteria@materialimusicali.itcon oggetto “Prenotazione Teatro Masini 5 ottobre Faenza” con nome, cognome e numero di cellulare.

La giuria che decreterà il vincitore è in via di formazione. Ad oggi sono confermati:

Antonio Albanese (Premio int. Lexenia Arte e Giustizia)

Maria Amato (Assoc. Indipendenti Australia)

Giuseppe Anastasi (cantautore e autore)

Salvatore Battaglia (Radio Zenith)

Giancarlo Bolther (Rock Impressions)

Francesco Bommartini (Doc magazine)

Luca Bulgarelli (fotografo)

Davide Catinari (Voxday)

Vincenzo Cimino (critico musicale)

Marcello Corvino (Corvino produzioni)

Roberto Costa (produttore Dalla, Carboni)

Luca D’Ambrosio (Musicletter)

Simone d’Andria (L’Olifante)

Angelo De Cave (Studio Rocca Romana)

Massimo Della Pelle (Rete dei festival)

Federico Durante (direttore Billboard)

Gabriele Finotti (Orzorock)

Cinzia Fiorato (Tg1)

Luca Fornari (ATCL)

Walter Giacovelli (Musplan)

Giovanna Gobbi (San Marino tv)

Paolo Gresta (Parallel Vision)

Bruno La Corte (promoter)

Alessandra Lanza (The vision)

Sara Lauricella (italianmusicnews)

Michele Lionello (Voci per la libertà)

Elisabetta Malantrucco (RadioRai)

Marco Mangiarotti (QN – ll Giorno)

Renato Marengo (Classic Rock)

Vincenzo Martorella (critico musicale)

Maya Erika (noteinvista)

Michele Monina (critico musicale)

Marco Mori (direttivo Audiocoop)

Mattia Pace (manager)

Vincenzo Rossi (Roccalling)

Marco Santoro (Dams Università di Bologna)

Rosetta Savelli (4live.it)

Tiziana Sconocchia (manager Phd)

Michele Scuffiotti (EdicolAcustica)

Tiberio Snaidero (Mescalina)

Francesco Spadafora (Radio Salentina)

Fiorella Tarantino (Indygesto)

Barbara Urizzi (Radio Capodistria)

Rossella Vetrano (Radio Leila).

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Ritorna il “Premio dei Premi”, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani di canzone d’autore intitolati ad artisti scomparsi.

La prossima edizione si terrà sabato 5 ottobre al Teatro Masini di Faenza, come sempre all’interno del Mei (in programma quest’anno dal 4 al 6 ottobre). Ognuno dei partecipanti proporrà, come sempre, un brano proprio ed una cover di un protagonista della musica italiana, in una sorta di passaggio di testimone.

La serata sarà una occasione unica per vedere, tutti insieme, i migliori cantautori emergenti del nostro Paese, in quella che è stato definita la “Champions League” della nuova canzone d’autore.

A fronteggiarsi saranno: Apice (per il Premio De André), Valentina Balistreri (per il Premio Lauzi), Chiara Effe (per il Premio Mario Panseri), gli Estro (per il Premio Pigro – Ivan Graziani), i Folk n’ Roll (per il Premio Manente), i Frigo (per il Premio Ciampi), Francesca Incudine (per il Premio Bianca D’Aponte), Giacomo Rossetti(per il Premio Pierangelo Bertoli), Micaela Tempesta (per il Premio Bindi).

Le prime due edizioni dell’iniziativa, ideata e diretta da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi, sono state vinte da Roberta Giallo (2017) e Daniela Pes (2018), mentre una prima sperimentale edizione nel 2008 aveva visto la vittoria di Ettore Giuradei. Roberta Giallo quest’anno sarà fra i presentatori della serata, come già lo scorso anno.

In sala ci sarà una nutrita e prestigiosa giuria di giornalisti e addetti ai lavori che decreterà il vincitore. A lui andrà una Targa e alcuni bonus: un premio in denaro di 500 euro offerto da Ilivemusic, uno speciale su JamTV e una corposa intervista per il bimestrale Vinile. Ed in più la possibilità di partecipare come ospite a “EdicolAcustica di Grosseto. 

Saranno inoltre assegnate delle menzioni per testo, musica e interpretazione.

Ospiti della serata con dei live appositamente realizzati saranno artisti di altissimo livello, come Riccardo Sinigallia (premiato per il suo “Ciao cuore” come miglior disco del 2018 dal “Forum del Giornalismo musicale”), Giovanni Truppi (premio PIMI 2019), Ginevra di Marco & Cristina Donà (che riceveranno un premio speciale del Mei per il progetto insieme costituito da un disco e da un tour).

La serata sarà trasmessa da Radio Popolare con uno speciale con interviste ed esibizioni.

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I Grace N Kaos, con la canzone “Nero” (sul tema dello sfruttamento del lavoro agricolo e del caporalato), hanno vinto il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti domenica sera a Rosolina Mare (Rovigo). Il contest si è svolto nell’ambito del festival “Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty”, evento in collaborazione con Amnesty International Italia che ospita ogni anno vari artisti, tra emergenti e affermati, che si sono contraddistinti per la loro sensibilità verso i diritti umani. L’edizione di quest’anno, la 22a, si è svolta fra il 18 ed il 21 luglio. Significativa la campagna supportata quest’anno: “Sui diritti umani non si torna indietro”.

I Grace N Kaos, primi rodigini ad aggiudicarsi il premio assoluto dopo 22 anni, hanno anche vinto il premio del pubblico ed avranno inoltre la possibilità di effettuare un tour di otto concerti promosso dal NuovoImaie.

Il Premio della critica è andato invece al fiorentino Giulio Wilson, mentre la targa “Il migliore per noi” di Viva la radio! Network se lo sono accaparrati i cagliaritani The Roomors. Molti sono stati, comunque, i consensi anche per gli altri due finalisti, Chiara Patronella e Chiara Effe.

Domenica c’era grande attesa anche per l’ospite d’onore Roy Paci, vincitore del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big per la canzone “Salvagente” (realizzata con Willie Peyote). L’artista siciliano si è esibito in serata con il rapper Picciotto; i due, che erano accompagnati dal producer Gheesa, hanno portato in scena un mash up di sonorità che ha attraversato i rispettivi stili musicali e contenuti, così come avevano nel mese di maggio a Palermo nella manifestazione-concerto May-Day, organizzata per finanziare le missioni della ong Mediterranea Saving Humas.

Con Roy Paci c’è stato anche un incontro pomeridiano alle 18.30 al Centro congressi, nel quale ha fra l’altro dichiarato: «Non penso di essere io il protagonista di questo premio, vorrei che il protagonista fosse l’umanità delle persone. Questo premio è come la pacca di una amica, Amnesty, che ti dice ‘continua cosi, ci sono io a fianco a te’ per quello che ho fatto schierandomi in prima persona. Sono emozionatissimo, mi viene da piangere, come un bambino. Senza vergognarmene».

Quattro giorni di musica, arte, impegno civile, emozioni e divertimento: è questo il consolidato format del festival che ha visto sul palco grandi ritorni, come i Pupi di Surfaro (vincitori della scorsa edizione), le Mujeres Creando, Kumi Watanabe, Michele Mud, Bo.Ro.Fra e altri ospiti importanti come Gio Evan, La Municipàl e Valerio Piccolo, alla loro prima esperienza a “Voci”. Senza dimenticare gli altri semifinalisti, Giovi & Massimo Francescon Band, Enzo Beccia e Bif, e i presentatori delle serate, Savino Zaba (Radio1 Rai) e Carmen Formenton (Voci per la Libertà).

A decidere prima i finalisti e poi il vincitore è stata una giuria di grande prestigio composta da giornalisti, addetti ai lavori e esponenti di Voci per la libertà e Amnesty International. Tra semifinali e finale è stata formata da: Claudio Agostoni (Radio popolare), Giò Alajmo, Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cesarotti (Amnesty International Italia), Nicola Dalla Pasqua (Amnesty International Veneto), Enrico de Angelis (storico della canzone), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (giornalista e operatore), Aldo Foschini (Musica nelle Aie), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Gianluca Mura (Radio41), Elisa Orlandotti (Funny Vegan), Angelo Pangrazio (Tgr Veneto), Valerio Piccolo (musicista), Riccardo Pozzato (musicista), Silva Rotelli (ideatrice di Inalienabile), Emanuele Scatarzi (Viva la Radio! Network).

Voci per la libertà non è solo musica: durante le giornate del festival è stato possibile visitare due mostre, una era “In arte Dudu” (la Dichiarazione universale dei diritti umani illustrata da giovani artisti) e l’altra quella di Andrea Artosi (Artax) “Parliamone in piazza”, su numeri e persone di origine straniera abitanti a Rovigo. E due installazioni: “Love difference”, l’arte urbana per la socializzazione, ed “Inalienabile”, opera immersiva di Silvia Rotelli su musica e diritti umani.

Partner della manifestazione quest’anno è stato il progetto Hatemeter, che ha lo scopo di accrescere le conoscenze sull’hate speech (ovvero l’incitamento all’odio e alla discriminazione) anti-islamico online e di sostenere le ONG nella lotta all’islamofobia a livello europeo. La piattaforma Hatemeter è sperimentata e validata in Italia da Amnesty.

Il festival avrà una coda con due eventi sotto il nome di “Voci per la Libertà in tour”. Sabato 27 luglio alle 19 a Porto Tolle (RO), sulla spiaggia di Barricata Bagno Olimpo, un concerto dei Marmaja, sabato 3 agosto sempre alle 19.00 a Porto Tolle ma sulla spiaggia di Boccasette Bagno Scano Palo, concerto dei Do’storieski.

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Domani, giovedì 11 aprile, omaggio ad Antonio Gramsci con SCHIZZALORU. La forza assoluta della verità, significativo titolo dello spettacolo – nuova produzione del Crogiuolo – che viene proposto (in collaborazione con Anpi e Cgil) alle 21.00 nella SALA BANCRI di FUCINA TEATRO e che sarà prima introdotto da un intervento dello storico Gianluca Scroccu. L’ideazione, il testo e la regia sono di Rita Atzeri, in scena con Luca Lai (vero protagonista di questo lavoro con l’interpretazione del vissuto di Gramsci, dall’infanzia all’età adulta, ha iniziato il suo percorso in teatro con il progetto Migranti di Cada Die, finalizzato a fornire alla disabilità, sia fisica che psichica, voce ed espressione) e Franco Siddi (storico attore della compagnia Teatro Olata di Quartucciu). Le musiche, originali, verranno eseguite dal vivo da Chiara Effe.

“Schizzaloru” è un termine sardo che fa riferimento agli schizzi d’acqua con cui Gramsci si divertiva da bambino a far veleggiare brigantini e sciabecchi. L’assunto su cui si fonda lo spettacolo, partendo e ritornando alle parole dette dall’intellettuale e politico di Ales, è che il destino della sua vita si sia delineato negli anni dell’infanzia. Quei giochi evidenziano il legame profondo con la Sardegna, che Nino, non a caso, userà richiamando l’infanzia, appunto, come metafora per spiegare i concetti di giustizia, di impegno, di uguaglianza, e quindi la storia e la politica, ai propri figli bambini. A raccontare questo Gramsci, nei panni di una cantastorie che vuole trasferire ai giovani di oggi un messaggio di impegno, è la cantautrice Chiara Effe. Le sue note (le canzoni sono composte da lei) evocano sul palco, facendo prendere loro vita, gli spiriti di Ciccitto (Franco Siddi), il padre di Antonio, di Antonio bambino (Luca Lai), ma consapevole di quello che sarà il suo domani, e della sorella Teresina (Rita Atzeri).
Fonti d’ispirazione per la stesura del testo dello spettacolo sono state le biografie di Gramsci, quella, famosa, di Giuseppe Fiori e la più recente di Angelo D’Orsi, le lettere dal carcere, il libro di Alessio Paulesu “Nino mi chiamo”, alcune fiabe, come “L’albero del riccio”. In scena il dialogo impossibile tra padre e figlio, l’uno alla ricerca dell’altro, e il rovesciamento per Gramsci dal ruolo di figlio a quello di padre, circondato da un’aura di incompiutezza per la lontananza dalla famiglia a cui venne costretto dalla lunga detenzione in carcere fino alla morte, causata dalle sofferenze, fisiche e psicologiche, patite e dalle sempre precarie condizioni di salute.

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spettacolart.it e l’associazione culturale Gong organizzano, in collaborazione con Stefania Adamu e l’associazione The Flame di Marco Pinna e Monica Venerdiano, “Musicanto”, spettacolo di beneficenza a favore di giovani che si trovano in condizioni di disagio sociale, che si terrà sabato 29 dicembre, alle 21.00, nell’Auditorium della Basilica di Sant’Elena, a Quartu Sant’Elena.

spettacolart.it , dell’associazione culturale Gong, si occupa della promozione gratuita della musica e degli artisti e delle tradizioni musicali della Sardegna e, in occasione del nostro quarto anno di attività, ha organizzato un concerto di beneficenza per raccolta fondi a favore di giovani che si trovano in condizioni di disagio sociale, per dar loro la possibilità di partecipare di un corso di avviamento alla musica che sarà condotto da Francesco Sotgiu, polistrumentista di esperienza di livello internazionale. 

Presentano le loro nuove produzioni:

– Gigi Marras: presenta alcuni brani del nuovo disco “Quando sarò più giovane”, con Francesco Sotgiu alle percussioni e Piero Di Rienzo al contrabbasso

– Chiara Effe, fresca recente della vittoria al Premio De Andrè con il brano “La strada dei giardini”, presenta il suo ultimo album, con Emilia Mulas al clarinetto

– Lavinia Viscuso presenta le sue ultime produzioni

– Andrea Andrillo, presenta alcuni brani del suo ultimo album

– Mübin Dünen presenta alcuni brani del suo ultimo album  

– Panky Alma, con Francesco Carboni alla chitarra e Luca Attene al basso, presenta alcuni brani del nuovo cd 

– Claudio Deoricibus, chitarra new flamenco presenta alcuni brani dei suoi cd

– Tony Carbony, il poliedrico artista con una performance ironica.

E la partecipazione di Stefano Minnei alla fisarmonica.

Presenta la serata Stefania Adamu.

ASIA_Panky Alma