15 November, 2024
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Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca in Italia è stato pubblicato il bando del Concorso nazionale per le scuole superiori di primo e secondo grado sul tema: «Una città non basta». Chiara Lubich cittadina del mondo.
Il concorso è promosso dal Centro Chiara Lubich/New Humanity e dalla Fondazione del Museo storico del Trentino, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, per il Centenario della nascita di Chiara Lubich.
É rivolto agli studenti e alle studentesse di tutte le Scuole italiane medie e superiori, che potranno partecipare con la realizzazione di un elaborato (in forma di testo scritto o multimediale) scegliendo una delle seguenti aree tematiche:

  • Chiara Lubich nel contesto della Seconda Guerra mondiale
  • Chiara e il crollo del muro di Berlino
  • Chiara “cittadina del mondo”, in dialogo con popoli e culture
  • Narrazione di buone pratiche suscitate dall’approccio agli scritti e al pensiero di Chiara Lubich .

​La tematica scelta dagli studenti e dalle studentesse potrà essere sviluppata attraverso una delle seguenti forme:

  • Categoria A: elaborato scritto (saggio breve, articolo giornalistico, poesia, ecc. – caratteri: max 4.000 battute)
  • Categoria B: elaborato multimediale della durata massima di 3 (tre) minuti.​

​Per la documentazione sulle tematiche proposte gli studenti e le studentesse potranno contattare, se lo desiderano, il Centro Chiara Lubich seguendo le indicazioni presenti nel bando, dove sono segnalati anche siti utili all’approfondimento della ricerca.
Utile fonte potrà essere una visita guidata a Trento, città natale di Chiara, dove verrà inaugurata una Mostra internazionale multimediale (“Chiara Lubich Città Mondo”) sulla sua vita e le sue opere (apertura dal 7 dicembre 2019 fino a novembre 2020).
Sono previsti quattro premi, da assegnare rispettivamente ai due ordini di scuola.
Scuola Secondaria di II grado:

  • Categoria A: 1° premio: € 800 Categoria
  • B: 1° premio: € 800 2° premio (Categoria A oppure B): € 400

Scuola Secondaria di I grado:

  • Categoria A: 1° premio: € 400 Categoria
  • B: 1° premio: € 400 2° premio (Categoria A oppure B): € 200.

I premi, messi a disposizione dal Centro Chiara Lubich/New Humanity, saranno concordati con i dirigenti scolastici delle scuole vincitrici. I vincitori saranno premiati nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà entro la fine dell’anno scolastico 2019/2020, presumibilmente a Roma, con data e modalità da definirsi in una successiva comunicazione. I lavori selezionati dalla Commissione avranno la possibilità di essere pubblicati.

Bando ed allegati sono consultabili tramite la pagina dedicata del MIUR.
Scadenza per l’invio delle proposte il 31 marzo 2020.

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“Mariapoli dei ponti”, così è stata definita da una degli oltre 400 partecipanti, l’evento che per 4 giorni, dal 25 al 28 aprile si è svolto tra il Palazzetto dello Sport e le piazze nel cuore di Alghero. “Ponti tra etnie, chiese, religioni, generazioni, transazioni. Come la città di Alghero che ci ha accolto, tra tradizione e innovazione, tra radici e nuovi germogli”.

L’intento pare riuscito: mostrare che una cultura di fraternità è possibile, se INSIEME, come recitava il titolo. Di fronte alle enormi sfide che si pongono oggi, il cambiamento è possibile “solo se si muovono i cuori, solo se ci si riscopre fratelli”.

È questo un impegno di vita riproposto nei giorni della Mariapoli dalla voce (in videoregistrazione) di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, ente che ha promosso l’evento. Un impegno assunto inizialmente da un piccolo gruppo, 70 anni fa, a partire da quel primo viaggio di Chiara dell’aprile 1949 a Sassari e a Sanluri, gruppo poi cresciuto e diffuso in tutta l’isola, che in questi giorni ha dato vita alla Mariapoli. Coinvolgendo tutte le fasce di età, a cominciare dai più piccoli, dai ragazzi e dai giovani che hanno avuto un ruolo di protagonisti.

Ancora una volta, in questa originale convivenza, come avviene ogni anno da decenni in varie parti del mondo, si è realizzata la sua caratteristica: essere bozzetto di una società dove l’amore scambievole richiesto dal Vangelo diventa motore di trasformazione sociale.

Trasformazione che ad Alghero si è mostrata attraverso le molte vie alternative presentate in questi giorni, come: l’economia civile, antidoto alla cultura del consumo e dello scarto, il disarmo con l’impegno per la riconversione dell’industria bellica, l’accoglienza del diverso, la famiglia, inserita in una rete di famiglie che diventa cellula viva della società al di là di tutti gli attacchi e le sfide, la salvaguardi  del creato avvertita in tutta la sua urgenza. Ed è stato questo il momento culmine che ha segnato nuovo impegno su questo fronte.

“L’ambiente è divenuto fonte di guadagno e di consumo e non più fonte di vita, ma di morte”. Un grido risuonato con forza che chiamava una risposta. Sul palco, dopo l’immersione nelle meraviglie della natura, il giorno precedente, con l’escursione al Parco di Porto Conte, si è reso visibile l’INSIEME di giovani e adulti di diverse confessioni cristiane e religioni, provenienti non solo d

«L’ecologia viene definita “scienza della nostra casacomune” e “arte delle relazioni”, “dell’interdipendenzadegli esseri viventi.»

Così ne parla la pastora battista, Elisabeth Green.

Si prende coscienza che il degrado ambientale, alla radice, è provocato da “una malattia dello spirito umano”. Se ne fa portavoce Gabriella Toselli, responsabile della comunità della religione Bahai di Sassari. La voce di un vescovo, Giovanni Dettori, risuona nella preghiera corale insieme ai giovani, con forti denunce. Viene invocato il perdono di Dio e «nuova energia per trasformare le idee in amore e l’amore in opere». È l’assunzione collettiva di nuova responsabilità verso le generazioni del presente e del futuro. È un momento di intensa sacralità che interpella ciascuno e insieme, nel decidersi per un diverso stile di vita.

A conclusione della 4 giorni, domenica scorsa, la concelebrazione presieduta dal vescovo di Alghero, mons. Mauro Maria Morfino. Definisce l’amore scambievole “il primo sacramento”. Dà una forte sottolineatura all’INSIEME. «Il Risorto si fa vedere solo quando Tommaso ritorna nella comunità degli apostoli. Questo stare insieme è la grande possibilità di vedere Dio, quando tutti dicono che Dio è morto. Ed è del suo cuore che abbiamo bisogno: per vivere la vita umana, per ‘spezzarci’ per i fratelli. Ecco il perché dell’Eucarestia». È il “viatico” per portare là dove ognuno vive la cultura della fraternità sperimentata in Mariapoli.

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«Insieme per una cultura di fraternità». È il titolo della Mariapoli (città di Maria) il nome dell’originale convivenza che da decenni si ripete ogni anno, nelle versioni più diverse, nei Paesi di 5 continenti dove il Movimento dei Focolari è diffuso.

Dal 25 al 28 aprile sono attesi ad Alghero da nord a sud della Sardegna, giovani e adulti, ragazzi e famiglie, persone dei più diversi ceti sociali, culture e credo.

L’appuntamento ricorre a 70 anni dalla nascita dei Focolari in Sardegna. È segnata, nell’aprile del 1949, dall’approdo nella nostra isola di Chiara Lubich insieme ad altre due giovani, che, pochi anni prima (1943), animate da un ideale di pace e unità, avevano dato vita, nel Nord Italia, a Trento, in una società dilaniata dalla guerra, ad una nuova esperienza evangelica di fraternità che segnerà la fondazione di quello che diventerà un ampio movimento di rinnovamento spirituale e sociale.

Sassari e Sanluri, le tappe percorse in quel primo viaggio che aveva gettato i semi di questo nuovo ideale che iniziava a diffondersi in tutta l’Italia.

L’edizione di Alghero sarà caratterizzata dall’apertura alla città. Il filo d’oro della fraternità condurrà nel pomeriggio di giovedì 25, ad un intreccio tra la storia di Alghero e le storie di tanti che, nel passato e nel presente, hanno avuto la loro vita trasformata dall’ideale portato da Chiara. Venerdì 26 avrà una coloritura distensiva ed ecologica con gita a Porto Conte. Nel pomeriggio, al centro storico della città, flash mob, e gazebo.

Nelle giornate di Alghero si parlerà di rom e yemeniti, di cristiani ebrei e musulmani di Terra Santa, «popoli che ci riguardano», di consumi, economia innovativa e sostenibilità. È prevista una tavola rotonda su «Religioni e popoli in dialogo», con interviste e testimonianze dove non mancherà il protagonismo dei più giovani. Sarà seguita da un momento celebrativo comune tra cattolici, evangelici  e musulmani. Verrà dato spazio anche ai temi della pace con l’intervento del Comitato riconversione RWM, per una economia disarmata. Coinvolta anche la consulta giovanile cittadina con il torneo WeCoop, i giochi della cooperazione.

Questo e altro, faranno della Mariapoli 2019, un laboratorio di fraternità dilatata sull’umanità.

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«Insieme per una cultura di fraternità». È il titolo della Mariapoli (città di Maria) il nome dell’originale convivenza che da decenni si ripete ogni anno, nelle versioni più diverse, nei Paesi di 5 continenti dove il Movimento dei Focolari è diffuso.

Dal 25 al 28 aprile sono attesi ad Alghero da nord a sud della Sardegna, giovani e adulti, ragazzi e famiglie, persone dei più diversi ceti sociali, culture e credo.

L’appuntamento ricorre a 70 anni dalla nascita dei Focolari in Sardegna. È segnata, nell’aprile del 1949, dall’approdo nella nostra isola di Chiara Lubich insieme ad altre due giovani, che, pochi anni prima (1943), animate da un ideale di pace e unità, avevano dato vita, nel Nord Italia, a Trento, in una società dilaniata dalla guerra, ad una nuova esperienza evangelica di fraternità che segnerà la fondazione di quello che diventerà un ampio movimento di rinnovamento spirituale e sociale.

Sassari e Sanluri, le tappe percorse in quel primo viaggio che aveva gettato i semi di questo nuovo ideale che iniziava a diffondersi in tutta l’Italia.

L’edizione di Alghero sarà caratterizzata dall’apertura alla città. Il filo d’oro della fraternità condurrà nel pomeriggio di giovedì 25, ad un intreccio tra la storia di Alghero e le storie di tanti che, nel passato e nel presente, hanno avuto la loro vita trasformata dall’ideale portato da Chiara. Venerdì 26 avrà una coloritura distensiva e ecologica con gita a Porto Conte. Nel pomeriggio, al centro storico della città, flash mob, e gazebo.

Nelle giornate di Alghero si parlerà di rom e yemeniti, di cristiani ebrei e musulmani di Terra Santa, «popoli che ci riguardano», di consumi, economia innovativa e sostenibilità. È prevista una tavola rotonda su «Religioni e popoli in dialogo», con interviste e testimonianze dove non mancherà il protagonismo dei più giovani. Sarà seguita da un momento celebrativo comune tra cattolici, evangelici e musulmani. Verrà dato spazio anche ai temi della pace con l’intervento del Comitato riconversione RWM, per una economia disarmata. Coinvolta anche la consulta giovanile cittadina con il torneo WeCoop, i giochi della cooperazione.

Questo ed altro, faranno della Mariapoli 2019, un laboratorio di fraternità dilatata sull’umanità.