21 November, 2024
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Ultimo fine settimana di appuntamenti per la prima Biennale d’Arte Contemporanea dedicata a Maria Lai. Domani, sabato 5 ottobre, negli spazi del Camuc di Ulassai prende il via il convegno Dall’artigianato all’arte, organizzato in collaborazione con la Confartigianato di Nuoro-Ogliastra. Mentre domenica 6 ottobre, per il finissage della Biennale, in programma una chiusura in musica con il concerto del coro della Scuola Civica di musica d’Ogliastra e, a seguire, del duo composto dalla chitarrista brasiliana Carol Mello e dalla violinista Emanuela Lioy.

«La mattinata di sabatospiega il direttore artistico della Biennale, Gianni Murtasnasce dall’esigenza, per la Fondazione Stazione dell’Arte, di allargare il confronto con le esperienze dell’artigianato artistico che rappresentano un entroterra ricco e molto interessante, capace di alimentare le ricerche artistiche più di quanto non si pensi.»

La tavola rotonda, condotta dalla giornalista Simona Scioni a partire dalle 9,30, vedrà in apertura i saluti del sindaco di Ulassai Giovanni Soru e, a seguire, del presidente di Confartigianato di Nuoro-Ogliastra Giuseppe Pireddu.

«Il legame tra arte, artigianato e designdice Giuseppe Pireddu è profondo e da tempo radicato nella storia delle lavorazioni isolane, poiché accomuna un forte interesse per la qualità, la creatività e l’innovazione. L’artigianato, con la sua attenzione ai dettagli e alla manualità, rappresenta l’espressione della tradizione, della cultura locale e della maestria individuale. Partecipiamo ai lavori conclusivi della prima Biennale d’arte contemporanea, dedicata a Maria Lai, perché lei era una artista e, soprattutto, una artigiana.»

I lavori proseguono con l’intervento del direttore artistico Gianni Murtas su Arti pure e Arte applicata nel Novecento sardo. Intervengono poi i componenti del comitato scientifico della Biennale: Antonello Carboni, per parlare de La Sardegna dalla terracotta alla ceramica degli anni ‘20; Chiara Manca, con una riflessione su Trama e ordito: un percorso sulla tessitura d’artista in Sardegna; e Damiano Rossi, sull’Artigianalità nell’opera di Maria Lai.

La mattinata si chiude con i contributi di Studio Pratha, studio d’arte tessile di Sarule Confartigianato; Francesca Deledda, ceramista di Oliena Confartigianato; Francesca Fiori, KreoArte designer; Federico Coni, maestro d’Ascia di Ales; e Nicola Filia, artista della ceramica.

La prima Biennale d’Arte Contemporanea di Ulassai è stata inaugurata lo scorso giugno e ha proposto in mostra i lavori di 25 artisti chiamati a confrontarsi con l’opera di Maria Lai, cui la Biennale è dedicata. L’iniziativa è stata organizzata dal comune di Ulassai e dalla Stazione dell’arte all’interno del Progetto Borghi, finanziato dall’Unione europea attraverso il programma NextGenerationEu-M1C3-Linea A PNRR.

A suggellare quattro mesi di esposizione, la mostra chiude domenica 6 ottobre con il concerto della chitarrista brasiliana Carol Mello e della violinista Emanuela Lioy, che eseguiranno un repertorio di musiche ricche di suggestioni popolari, all’insegna della contaminazione sonora. In apertura l’esibizione di Chatas e Fofoqueiras, il coro della Scuola Civica di musica d’Ogliastra. Appuntamento a partire dalle 18,00 negli spazi del Camuc.

 

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Ritorna Archeomusicando, la rassegna che mette assieme archeologia, musica, teatro e performance teatrali, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio ed il paesaggio. A Mamoiada quello di sabato 26 e domenica 27 maggio sarà un fine settimana all’insegna di escursioni, arte, cultura e concerti: tutti gratuiti e di altissimo livello.

Saranno, infatti, Gilda Buttà e Luca Pincini le punte di diamante di questo festival, a cui è stato affidato il concerto di chiusura di domenica 27 maggio, alle 21.00. Accanto alla famosa Stele di Boeli (conosciuta come Perda Pintà), la pianista divenuta famosa anche per aver suonato per Tornatore nel film “La leggenda del pianista sull’oceano”, per De Palma ne “Gli Intoccabili”, per Fellini ne “La voce della luna” e per Monicelli in “Speriamo che sia femmina”, e il violoncellista classico, che collabora anche con artisti del calibro di Jovanotti, Celentano, Renato Zero e Mina, suoneranno assieme le più famose arie delle colonne sonore di Ennio Morricone. Ed è proprio la lunga collaborazione con il Premio Oscar a unire i due in un sodalizio consolidato che macina successi concerto dopo concerto.

Ma andiamo con ordine. La rassegna si apre sabato 26 maggio alle 9 con un’escursione guidata dall’archeologo Nicola Dessì e prosegue alle 15 con visite libere al Mater, il museo dell’archeologia e del territorio.

Sempre sabato, dalle 17,30, ci sarà la novità di quest’anno: durante la mostra archeologica “MamojArch”, dedicata al territorio e al vino, che si terrà nelle cantine dell’associazione Mamojà, ideata dall’archeologo Franco Campus verrà aperto il percorso enogastronomico. L’archeologa Viviana Pinna guiderà gli ospiti in una visita emozionale arricchita dalle letture archeopoetiche di Nicola Dessì. Acquistando uno speciale calice gli ospiti durante il percorso potranno degustare l’inconfondibile vino di Mamoiada ed i prodotti locali offerti dalle cantine.

Sarà tutto artistico l’evento di chiusura di sabato, alle 21.00. Nella domu de janas di Sa ‘e Matzotzo sarà allestita la performance d’arte in omaggio a Maria Lai intitolata “La leggenda del dio distratto”. A muoversi nel sito archeologico saranno le artiste Maria Jole Serreli e Stefania Spanu con la voce recitante dell’attrice Rita Atzeri. La regia è della direttrice artistica del festival, Giuditta Sireus, e di Chiara Manca, con la partecipazione di Francesco Casu. Durante la serata verrà eccezionalmente esposto il telaio di Maria Lai “Al gigante lassù”, realizzato per Costantino Nivola.

Anche la seconda giornata, quella di domenica 27 maggio, si apre con una visita guidata curata da Nicola Dessì alle tombe dei giganti di Madau e all’area archeologica di Gremanu, arricchita da una rappresentazione in abiti nuragici, ricostruiti seguendo un percorso filologico, dall’associazione Memoriae Milites.

Alle 12 replica della mostra itinerante Mamojarch, del percorso enogastronomico e alle 15.00 visite libere al MATer, il museo dell’archeologia e del territorio. 

Un altro importante evento di Archeomusicando è sicuramente quello di domenica, alle 18,30, nella “Cantina Sedilesu”. A Mamoiada, infatti, arriverà l’archeologo Emmanuel Anati, luminare degli studi sull’arte e le religioni delle culture preistoriche. Assieme a Franco Campus e al botanico dell’Università di Cagliari Gianluigi Bacchetta prenderà parte alla tavola rotonda “Archeologia, il suono dei segni, il territorio e la sacralità del vino”.

Chiusura, alle 21.00, con il concerto di Gilda Buttà e Luca Pincini, alla Perda Pintà.

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Ritorna Archeomusicando, la rassegna che mette assieme archeologia, musica, teatro e performance teatrali, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio e il paesaggio. A Mamoiada quello di sabato 26 e domenica 27 maggio sarà un fine settimana all’insegna di escursioni, arte, cultura e concerti: tutti gratuiti e di altissimo livello.

Saranno, infatti, Gilda Buttà e Luca Pincini, le punte di diamante di questo festival, a cui è stato affidato il concerto di chiusura di domenica 27 maggio, alle 21.00. Accanto alla famosa Stele di Boeli (conosciuta come Perda Pintà), la pianista divenuta famosa anche per aver suonato per Tornatore nel film “La leggenda del pianista sull’oceano”, per De Palma ne “Gli Intoccabili”, per Fellini ne “La voce della luna” e per Mario Monicelli in “Speriamo che sia femmina”, e il violoncellista classico, che  collabora anche con artisti del calibro di Jovanotti, Adriano Celentano, Renato Zero e Mina, suoneranno assieme le più famose arie delle colonne sonore di Ennio Morricone. Ed è proprio la lunga collaborazione con il Premio Oscar ad unire i due in un sodalizio consolidato che macina successi concerto dopo concerto.

La rassegna si apre sabato 26 maggio, alle 9.00, con un’escursione guidata dall’archeologo Nicola Dessì e prosegue alle 15.00, con visite libere al Mater, il museo dell’archeologia e del territorio.

Sempre sabato dalle 17,30 ci sarà la novità di quest’anno: durante la mostra archeologica “MamojArch”, dedicata al territorio e al vino, che si terrà nelle cantine dell’associazione Mamojà, ideata dall’archeologo Franco Campus verrà aperto il percorso enogastronomico. L’archeologa Viviana Pinna guiderà gli ospiti in una visita emozionale arricchita dalle letture archeopoetiche di Nicola Dessì. Acquistando uno speciale calice, gli ospiti durante il percorso potranno degustare l’inconfondibile vino di Mamoiada ed i prodotti locali offerti dalle cantine.

Sarà tutto artistico l’evento di chiusura di sabato, alle 21.00. Nella domus de janas di Sa ‘e Matzotzo sarà allestita la performance d’arte in omaggio a Maria Lai intitolata “La leggenda del dio distratto”. A muoversi nel sito archeologico saranno le artiste Maria Jole Serreli e Stefania Spanu, con la voce recitante dell’attrice Rita Atzeri. La regia è della direttrice artistica del festival, Giuditta Sireus, e di Chiara Manca, con la partecipazione di Francesco Casu. Durante la serata verrà eccezionalmente esposto il telaio di Maria Lai “Al gigante lassù”, realizzato per Costantino Nivola.

Anche la seconda giornata, quella di domenica 27 maggio, si apre con una visita guidata curata da Nicola Dessì alle tombe dei giganti di Madau e all’area archeologica di Gremanu, arricchita da una rappresentazione in abiti nuragici, ricostruiti seguendo un percorso filologico, dall’associazione Memoriae Milites.

Alle 12.00, replica della mostra itinerante Mamojarch, del percorso ejogastronomico e, alle 15.00, visite libere al MATer, il museo dell’archeologia e del territorio. 

Un altro importante evento di Archeomusicando è sicuramente quello di domenica alle 18,30, nella “Cantina Sedilesu”. A Mamoiada, infatti, arriverà l’archeologo Emmanuel Anati, luminare degli studi sull’arte e le religioni delle culture preistoriche. Assieme a Franco Campus ed al botanico dell’Università di Cagliari Gianluigi Bacchetta, prenderà parte alla tavola rotonda “Archeologia, il suono dei segni, il territorio e la sacralità del vino”.

Chiusura alle 21.00, con il concerto di Gilda Buttà e Luca Pincini alla Perda Pintà.