Gli studenti dell’Ipia “G. Ferraris” di Iglesias hanno realizzato un ricettario sull’uso degli avanzi.
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Si è concluso lo scorso 29 maggio 2017 il progetto “L’officina degli avanzi” , finanziato dall’assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna,nell’ambito del bando Tutti a Iscol@ – scuole aperte Linea B1 laboratori didattici anno scolastico 2016/2017. L’obiettivo progettuale era quello di contrastare il rischio di dispersione scolastica e migliorare le competenze di base e trasversali degli studenti delle scuole sarde. La cooperativa Sociale Le Api di Sant’Antioco ha partecipato al bando regionale aggiudicandosi la gestione del progetto che ha coinvolto 30 allievi dell’Istituto I.P.I.A G. Ferraris di Iglesias, in un laboratorio didattico articolato in attività formative differenziate ed innovative.
Il laboratorio di ecocucina ha impegnato i ragazzi inizialmente in attività formative legate al tema della sostenibilità ambientale e della comunicazione per poi passare agli aspetti laboratoriali grazie al supporto di un esperto chef che ha insegnato loro alcune ricette i cui ingredienti erano gli “scarti” di alimenti utilizzati in cucina. L’intero percorso didattico ha permesso di raggiungere ottimi risultati complessivi in termini di: miglioramento dell’offerta formativa scolastica, rafforzamento dei processi di apprendimento, promozione del lavoro di gruppo e socializzazione tra gli allievi coinvolti. Il prodotto di tale laboratorio è stato realizzato interamente grazie alla partecipazione degli studenti che, insieme all’aiuto dei loro insegnati (in particolare la professoressa Chiara Russotto) e degli operatori della cooperativa Le Api, hanno progettato e creato un sito internet www.officinadegliavanzi.it , dove sono scaricabili tutte le ricette di ecocucina realizzate nell’ambito del laboratorio e che risulta essere un ottimo canale di scambio e condivisione di buone prassi ecosostenibili in ambito alimentare.
«E’ stata un’esperienza eccezionale che mi ha permesso di rafforzare la decisione presa ormai 10 anni fa, quella di fare l’insegnante – spiega la professoressa Chiara Russotto -. Sono stata travolta dall’entusiasmo di tutti gli studenti che hanno partecipato e che hanno dimostrato che,con sacrificio ed impegno,ma anche con allegria, si può fare davvero tutto. Sono stati in grado di andare oltre i pregiudizi e le differenze (i ragazzi coinvolti provenivano da classi diverse), di lavorare in staff e di creare un prodotto finale che rappresenta la loro dinamicità e la loro voglia di fare.»
«Allo stesso tempo – aggiunge Chiara Russotto – è stato un progetto educativo anche per gli adulti coinvolti. la cooperativa, i coordinatori delle classi coinvolte, i collaboratori scolastici, gli assistenti tecnici tutti verso un unico obiettivo, un’unica direzione: i nostri studenti.»
«Spero che questo progetto abbia un seguito e coinvolga sempre più persone – conclude la professoressa Chiara Russotto – perché è questa la scuola che vorrei e nella quale consiglio di lavorare.»