Spopolamento, aggregare per contrastare la tendenza. Dal Cru convegno di idee per contrastare tendenza e valorizzare patrimonio culturale ed economico.
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Lo sviluppo sostenibile per arginare lo spopolamento, partendo dal patrimonio da salvare rappresentato dai piccoli comuni. È un laboratorio di idee quello che parte da Bualadu e promosso dal Cru, il Consiglio regionale Unipol denominato “La Sardegna dei comuni un patrimonio da salvare”. Non un appuntamento per discute di buone pratiche o per effettuare un’analisi sullo spopolamento ma un momento di dibattito in cui si pongono al centro una serie di parole chiave e proporre quindi, soluzioni sia dal punto di visita istituzionale, sia produttivo su alcuni punti dell’economia sarda. «La prima parola è aggregare – ha detto Claudio Atzori, presidente di Legacoop e presidente di Cru -. Bisogna sgomberare il campo dall’idea che ciascuno possa fare la sua parte da solo e con le proprie idee».
Per il presidente del Cru «serve ripensare il tema in maniera collettiva uscendo dall’idea che sia da affrontare solo nel suo specifico» e l’obiettivo, guardando proprio al termine aggregare, vuol dire «pensare a idee omogenee per filiere istituzionali, economiche, turistiche e sociali con vocazioni simili». Una visione che superi il singolo e che quindi possa creare le condizioni per mettere in piedi un sistema articolato ma efficiente. A manifestare l’attenzione sulle potenzialità dell’isola, guardando al patrimonio di terre agricole incolte è stato Michele Carrus, segretario generale della Cgil della Sardegna. Emiliano Deiana, presidente dell’Anci, ha dato voce ai comuni, puntando l’attenzione sui piccoli centri. A porre l’attenzione sulla qualità dei servizi Paolo Prosperini, del comitato tecnico Snai.
Roberto Bolognese, presidente Confesercenti e Cru ha messo in evidenza le difficoltà affrontate dalle imprese. L’importanza del ruolo dell’università e la sua connessione anche con i territori è stata affrontata dal rettore Maria del Zompo, che ha sottolineato l’importanza del “mettersi insieme per portare a casa il risultato”. Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna, ha parlato di sostenibilità delle imprese. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha posto l’attenzione sulle iniziative svolte per rilanciare la scuola e i paesi del centro. A parlare del ruolo dei piccoli centri, è stato l’assessore regionale Cristiano Erriu. Chicco Gregu ed di Energia 2.0 che ha parlato dell’opportunità di costituire cooperative di comunità per la gestione dei servizi considerati non convenienti economicamente.
Pierluigi Stefanini, presidente del gruppo Unipol, ricordando la presenza del gruppo Unipol in oltre 150 centri della Sardegna ha ricordato l’importanza “dei luoghi” e la necessità di costruire relazioni tra «il centro e la periferia». Poi un passaggio sul futuro «Viviamo in un paese che fa fatica a cimentarsi con il futuro» e sulla strategia: «abbiamo bisogno di politiche e di progetti simultanei». Poi un passaggio sulla necessità di intervenire su lavoro, infrastrutture e imprese.